Architetto, già professore di storia dell'arte e disegno, designer
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  • Architetto progettista, Azienda foreste Lombardia, docente ruolo superiori. alle Ing. Scarantino, Regione Lombardia, Pubblica istruzione, Ciclobby gruppo tecnico.
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  • Ha studiato Progettista edilizia, urbanistica, alle Liceo Artistico Brera, Architettura Poli Milano 100/100 e lode
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Una occasione per iniziare un processo di aggregazione verso un obiettivo concreto e raggiungibile.
Alle prossime elezioni comunali di Milano potrebbe esserci una lista unitaria di chi si è opposto ed ha resistito. Sala sarà travolto dallo scandalo delle costruzioni senza licenza e tutta la sua politica di divieti, tasse e balzelli sta mostrando i suoi effetti, Milano che non è più lei, la stanno cambiando in peggio per chi deve viverci e lavorare, perde abitanti, meno 38mila, degradata e sempre più difficile, insicura, ghettizzata, stressante, elitaria, cara, rumorosa, senza anima e carattere.
Cerchiamo di recuperare il suo vero spirito che stanno distruggendo un pezzo dietro l'altro.
Una occasione per iniziare un processo di aggregazione verso un obiettivo concreto e raggiungibile. Alle prossime elezioni comunali di Milano potrebbe esserci una lista unitaria di chi si è opposto ed ha resistito. Sala sarà travolto dallo scandalo delle costruzioni senza licenza e tutta la sua politica di divieti, tasse e balzelli sta mostrando i suoi effetti, Milano che non è più lei, la stanno cambiando in peggio per chi deve viverci e lavorare, perde abitanti, meno 38mila, degradata e sempre più difficile, insicura, ghettizzata, stressante, elitaria, cara, rumorosa, senza anima e carattere. Cerchiamo di recuperare il suo vero spirito che stanno distruggendo un pezzo dietro l'altro.
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  • https://worldpopulationreview.com/country-rankings/crime-rate-by-country quant a criminalità ghe batt nisun
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  • URBANISTOPOLI: LAVORATORI-CAPRI ESPIATORI, POLITICI INTOCCABILI (Com. Sind. l.300.1970)
    La bufera di articoli, video, inchieste, voci che si accavallano in questi giorni riguardanti le accresciute responsabilità e reati ascrivibili a tre colleghi con l’arresto ai domiciliari del nostro ex direttore Oggioni ha lasciato tutti i lavoratori del Comune di Milano interdetti. E’ necessario però, anche vista la ormai massiccia presenza di colleghi neoassunti dal 2018 ad oggi, che non conoscono gli antefatti riguardanti la nostra direzione, porre dei punti fermi che possano essere utilizzati da chiave di lettura a quanto sta succedendo alla Direzione Urbanistica, infaustamente ridenominata 'Rigenerazione Urbana'.
    #Fintincreduli
    Sentire nel consiglio comunale dello scorso lunedì i vertici dell’amministrazione definire ‘mele marce’ i colleghi indagati senza specificare chi, apre un interrogativo sulla decisione del Comune di non costituirsi parte civile nei procedimenti avviati, scelta che sembra essere confermata anche per il processo Park Tower di Crescenzago/Parco Lambro, ma non è chiaro se verrà mantenuta. A tal proposito giovedì scorso si è svolta una riunione lampo nell’androne del sesto piano, in cui il neodirettore Lippi si è detto disponibile a verificare tali affermazioni e a farci conoscere l’esito. Noi lavoratori, finora silenti sia attraverso i singoli che in merito a comunicati ufficiali delle Organizzazioni Sindacali, non possiamo però continuare a non rispondere allo stupore simulato, a quel finto ‘noi non sapevamo’ che accomuna molti dei responsabili decisionali dell’Edilizia e dell’Urbanistica degli ultimi 15 anni e la maggior parte dei giornalisti. Dove hanno vissuto costoro dal 2011 ad oggi? Se anche fossero dimostrate le accuse ai colleghi, evento tutto da verificare, si tratterebbe comunque di esecutori. Chi materialmente ha commesso un reato, non accorgendosi nemmeno che fosse tale. Ma quando verranno individuati i mandanti? Cioè i veri responsabili di quanto sta succedendo? Tra politici che hanno deliberato un PGT che non ha tenuto in nessuna considerazione le norme che vengono oggi contestate ai lavoratori, esponendoli a rischi erariali e legali esiziali. Tra i ‘tecnici’ presenti nelle 3 Giunte che si sono succedute dal mandato Pisapia-De Cesaris, tra cui annoveriamo avvocati di primo livello, docenti del Politecnico, architetti di fama internazionale. Molti di loro, inoltre, sono passati da un ruolo pubblico a funzioni private, molto spesso nei campi urbanistico, edilizio, costruttivo-finanziario, senza che nessuno abbia mai avuto nulla da obiettare. Sappiamo bene che i dipendenti, anche i dirigenti, non hanno poteri di libera scelta discrezionale ma si attivano su input di Sindaci, Assessori Direttori generali, cioè dei vertici dell’amministrazione. L’indirizzo è sempre frutto di scelte politiche, l’impulso decisionale viene dai vertici non promana da un lavoratore pur dirigente che sia. Per quale motivo indagini, opinione pubblica e campagne stampa puntano il dito sempre e solo contro gli esecutori, cioè l’anello debole della catena di comando?
    #CommissionePaesaggio & #ConfittidiInteresse
    I particolari più compromettenti che stanno emergendo dalle indagini sono concentrati soprattutto sulla Commissione per il paesaggio e i plurimi conflitti di interesse presenti al suo interno. Un organismo nominato dal Sindaco in cui emergono commistioni tanto evidenti che anche un ragazzino di prima media, inserendo i nomi dei componenti su google poteva individuarli, non da adesso ma da almeno 15 anni. Legami così evidenti che se le redazioni e i giornalisti che stanno pubblicando decine di pagine oggi, avessero approfondito prima, avrebbero potuto davvero evitare la figuraccia che sta ricadendo sugli incolpevoli dipendenti. Anche qui è necessario un approfondimento. Il garante dell’anticorruzione del Comune di Milano dov’era quando mariti e mogli si scambiavano i ruoli di presentatore e giudice delle pratiche inoltrate? Dove quando architetti con decine di pratiche in corso nella stessa città, erano chiamati a decidere di pratiche simili di colleghi e soci? Che tipo di indipendenza può avere un organo composto da ingegneri e architetti coinvolti per interessi propri nelle pratiche edilizie, presentate da altri architetti e ingegneri che devono valutare sotto profili ampiamente discrezionali? E soprattutto, come può un dirigente che ha svolto questo ruolo per anni dentro l’edilizia del Comune di Milano, diventare membro della Commissione per il Paesaggio senza che nessuno dei responsabili dei controlli interni del Comune di Milano, nessun dei 46 consiglieri comunali, nessuno degli 8 assessori in Giunta, abbia avuto delle note da opporre quantomeno di opportunità.
    #Municipi: chi li ha visti?
    Ma veniamo anche ai Municipi visto che dal territorio provengono il 90% degli esposti collettivi che hanno portato la Procura ad approfondimenti che durano ormai da oltre due anni, come successo per i palazzoni bordo Parco delle cave le residenze Lac di via Cancano a Baggio (in foto). Il neonato regolamento di Municipio nonostante le roboanti dichiarazioni al momento della sua creazione non ha prodotto nessun correttivo in tema urbanistico. Sarebbe bastato rendere pubbliche e con un calendario diffuso le sedute della Commissione del paesaggio quando chiamata a decidere su progetti molto impattanti sulla vita dei quartieri e dei suoi abitanti, legando maggiormente il parere del rappresentante del Municipio alla decisione finale. Provocando una partecipazione vera dei cittadini interessati, capace di evidenziare quell’opposizione che si è poi scaricata nelle cancellerie del tribunale inguaiando i dipendenti comunali. Invece no, anche in questo caso il rappresentante del Municipio eletto dai cittadini non ha nessun potere in commissione. Anche in questo caso la responsabilità ultima di interventi che vengono contestati da comitati e cittadini ricade per la vulgata comune sui lavoratori. Quasi fossimo noi a produrre fotomontaggi e render amazzonici, pieni di alberi di alto fusto e verde pubblicati per anni dai giornali e siti ‘amici’ del Comune (da Repubblica, a Urban Files a Corriere) e megafonati dall’ufficio stampa a nascondere alti palazzoni e imbarazzanti volumetrie che emergono puntualmente alla fine dei cantieri, spesso provocando l’indignazione dei residenti.
    #LeResponsabilità del Comune
    In due anni e mezzo di articoli sui giornali, servizi dei tg e approfondimenti, il Comune di Milano nonostante i solleciti durante gli incontri con le organizzazioni sindacali, non ha svolto nessuna campagna di informazione, nessun comunicato che potesse render chiari cosa sia una SCIA o una SCIA alternativa al permesso di costruire, contribuendo col suo silenzio a ingenerare tra l’opinione pubblica il dubbio, il sospetto e le accuse di corruzione che ormai ci coinvolgono tutti, facendo venir meno l’autorevolezza non di qualche mela marcia come dichiarato dai vertici, ma di tutta la direzione Urbanistica con effetti letali sui lavoratori più esposti.
    La denuncia per diffamazione al giornalista Gianni Barbacetto deliberata dalla Giunta inoltre, non ha fatto altro che far moltiplicare l'attenzione sui casi, aumentando articoli, servizi televisivi e approfondimenti, oltre a rappresentare una inopportuna ammissione di colpa.
    Il mancato spostamento degli indagati dai loro uffici, come richiederebbe un minimo di buonsenso, oltre a rappresentare un rischio per tutti i 14 colleghi coinvolti ha avuto il pessimo risultato di aver peggiorato la situazione per due di loro, Carla Barone e Andrea Viaroli, che ora rischiano l'interdizione dai pubblici uffici.
    Non siamo noi dipendenti che abbiamo scritto sul d.p.r. 380.2001 e sulla l.r. 12.2005 che la demolizione e ricostruzione integrale di un edificio con forme, altezze e sagome diverse possa essere considerata una ristrutturazione, con un risparmio del 68% di oneri rispetto alla nuova costruzione. Così come non siamo noi lavoratori a non aver previsto nel PGT delle norme che impedissero, come invece è successo di fianco al parco Lambro e al Parco delle Cave, di edificare palazzi altri più di 60 metri di fronte a un Parco pubblico togliendo aria, luce e vedute alla fruizione pubblica senza nemmeno inoltrare una pec al presidente del Consiglio Comunale. Non siamo noi lavoratori ad aver prima promosso addirittura con convegni e poi esaltato l’idea della ‘Città che sale’ così osteggiata da comitati cittadini e magistrati, ma siamo solo colpevoli di aver firmato per lavoro atti che dessero sostanza a questo input, una scelta che lo ripetiamo è sempre politica. Così come non siamo noi ad aver previsto che le coperture di box ed edifici sotterranei andassero computate nel ‘verde’ quasi che fossero boschi e non semplice verde estetico di nessun valore ecosistemico o naturalistico. Non siamo stati noi neppure a escludere nei calcoli sulle volumetrie massime da edificare, Housing sociale e funzioni simili, come sta succedendo nel cantiere di via dei Rospigliosi a San Siro, quasi che i palazzoni con quella destinazione d’uso fossero trasparenti e lasciassero passare l’aria, la luce indispensabili per il rispetto dei quartieri e degli abitanti che hanno la sfortuna di viverci accanto.
    Non possiamo sapere come si evolveranno le indagini ma è importante definire in maniera precisa le responsabilità.
    Quando verranno indagati e chiamati a processo i decisori?
    URBANISTOPOLI: LAVORATORI-CAPRI ESPIATORI, POLITICI INTOCCABILI (Com. Sind. l.300.1970) La bufera di articoli, video, inchieste, voci che si accavallano in questi giorni riguardanti le accresciute responsabilità e reati ascrivibili a tre colleghi con l’arresto ai domiciliari del nostro ex direttore Oggioni ha lasciato tutti i lavoratori del Comune di Milano interdetti. E’ necessario però, anche vista la ormai massiccia presenza di colleghi neoassunti dal 2018 ad oggi, che non conoscono gli antefatti riguardanti la nostra direzione, porre dei punti fermi che possano essere utilizzati da chiave di lettura a quanto sta succedendo alla Direzione Urbanistica, infaustamente ridenominata 'Rigenerazione Urbana'. #Fintincreduli Sentire nel consiglio comunale dello scorso lunedì i vertici dell’amministrazione definire ‘mele marce’ i colleghi indagati senza specificare chi, apre un interrogativo sulla decisione del Comune di non costituirsi parte civile nei procedimenti avviati, scelta che sembra essere confermata anche per il processo Park Tower di Crescenzago/Parco Lambro, ma non è chiaro se verrà mantenuta. A tal proposito giovedì scorso si è svolta una riunione lampo nell’androne del sesto piano, in cui il neodirettore Lippi si è detto disponibile a verificare tali affermazioni e a farci conoscere l’esito. Noi lavoratori, finora silenti sia attraverso i singoli che in merito a comunicati ufficiali delle Organizzazioni Sindacali, non possiamo però continuare a non rispondere allo stupore simulato, a quel finto ‘noi non sapevamo’ che accomuna molti dei responsabili decisionali dell’Edilizia e dell’Urbanistica degli ultimi 15 anni e la maggior parte dei giornalisti. Dove hanno vissuto costoro dal 2011 ad oggi? Se anche fossero dimostrate le accuse ai colleghi, evento tutto da verificare, si tratterebbe comunque di esecutori. Chi materialmente ha commesso un reato, non accorgendosi nemmeno che fosse tale. Ma quando verranno individuati i mandanti? Cioè i veri responsabili di quanto sta succedendo? Tra politici che hanno deliberato un PGT che non ha tenuto in nessuna considerazione le norme che vengono oggi contestate ai lavoratori, esponendoli a rischi erariali e legali esiziali. Tra i ‘tecnici’ presenti nelle 3 Giunte che si sono succedute dal mandato Pisapia-De Cesaris, tra cui annoveriamo avvocati di primo livello, docenti del Politecnico, architetti di fama internazionale. Molti di loro, inoltre, sono passati da un ruolo pubblico a funzioni private, molto spesso nei campi urbanistico, edilizio, costruttivo-finanziario, senza che nessuno abbia mai avuto nulla da obiettare. Sappiamo bene che i dipendenti, anche i dirigenti, non hanno poteri di libera scelta discrezionale ma si attivano su input di Sindaci, Assessori Direttori generali, cioè dei vertici dell’amministrazione. L’indirizzo è sempre frutto di scelte politiche, l’impulso decisionale viene dai vertici non promana da un lavoratore pur dirigente che sia. Per quale motivo indagini, opinione pubblica e campagne stampa puntano il dito sempre e solo contro gli esecutori, cioè l’anello debole della catena di comando? #CommissionePaesaggio & #ConfittidiInteresse I particolari più compromettenti che stanno emergendo dalle indagini sono concentrati soprattutto sulla Commissione per il paesaggio e i plurimi conflitti di interesse presenti al suo interno. Un organismo nominato dal Sindaco in cui emergono commistioni tanto evidenti che anche un ragazzino di prima media, inserendo i nomi dei componenti su google poteva individuarli, non da adesso ma da almeno 15 anni. Legami così evidenti che se le redazioni e i giornalisti che stanno pubblicando decine di pagine oggi, avessero approfondito prima, avrebbero potuto davvero evitare la figuraccia che sta ricadendo sugli incolpevoli dipendenti. Anche qui è necessario un approfondimento. Il garante dell’anticorruzione del Comune di Milano dov’era quando mariti e mogli si scambiavano i ruoli di presentatore e giudice delle pratiche inoltrate? Dove quando architetti con decine di pratiche in corso nella stessa città, erano chiamati a decidere di pratiche simili di colleghi e soci? Che tipo di indipendenza può avere un organo composto da ingegneri e architetti coinvolti per interessi propri nelle pratiche edilizie, presentate da altri architetti e ingegneri che devono valutare sotto profili ampiamente discrezionali? E soprattutto, come può un dirigente che ha svolto questo ruolo per anni dentro l’edilizia del Comune di Milano, diventare membro della Commissione per il Paesaggio senza che nessuno dei responsabili dei controlli interni del Comune di Milano, nessun dei 46 consiglieri comunali, nessuno degli 8 assessori in Giunta, abbia avuto delle note da opporre quantomeno di opportunità. #Municipi: chi li ha visti? Ma veniamo anche ai Municipi visto che dal territorio provengono il 90% degli esposti collettivi che hanno portato la Procura ad approfondimenti che durano ormai da oltre due anni, come successo per i palazzoni bordo Parco delle cave le residenze Lac di via Cancano a Baggio (in foto). Il neonato regolamento di Municipio nonostante le roboanti dichiarazioni al momento della sua creazione non ha prodotto nessun correttivo in tema urbanistico. Sarebbe bastato rendere pubbliche e con un calendario diffuso le sedute della Commissione del paesaggio quando chiamata a decidere su progetti molto impattanti sulla vita dei quartieri e dei suoi abitanti, legando maggiormente il parere del rappresentante del Municipio alla decisione finale. Provocando una partecipazione vera dei cittadini interessati, capace di evidenziare quell’opposizione che si è poi scaricata nelle cancellerie del tribunale inguaiando i dipendenti comunali. Invece no, anche in questo caso il rappresentante del Municipio eletto dai cittadini non ha nessun potere in commissione. Anche in questo caso la responsabilità ultima di interventi che vengono contestati da comitati e cittadini ricade per la vulgata comune sui lavoratori. Quasi fossimo noi a produrre fotomontaggi e render amazzonici, pieni di alberi di alto fusto e verde pubblicati per anni dai giornali e siti ‘amici’ del Comune (da Repubblica, a Urban Files a Corriere) e megafonati dall’ufficio stampa a nascondere alti palazzoni e imbarazzanti volumetrie che emergono puntualmente alla fine dei cantieri, spesso provocando l’indignazione dei residenti. #LeResponsabilità del Comune In due anni e mezzo di articoli sui giornali, servizi dei tg e approfondimenti, il Comune di Milano nonostante i solleciti durante gli incontri con le organizzazioni sindacali, non ha svolto nessuna campagna di informazione, nessun comunicato che potesse render chiari cosa sia una SCIA o una SCIA alternativa al permesso di costruire, contribuendo col suo silenzio a ingenerare tra l’opinione pubblica il dubbio, il sospetto e le accuse di corruzione che ormai ci coinvolgono tutti, facendo venir meno l’autorevolezza non di qualche mela marcia come dichiarato dai vertici, ma di tutta la direzione Urbanistica con effetti letali sui lavoratori più esposti. La denuncia per diffamazione al giornalista Gianni Barbacetto deliberata dalla Giunta inoltre, non ha fatto altro che far moltiplicare l'attenzione sui casi, aumentando articoli, servizi televisivi e approfondimenti, oltre a rappresentare una inopportuna ammissione di colpa. Il mancato spostamento degli indagati dai loro uffici, come richiederebbe un minimo di buonsenso, oltre a rappresentare un rischio per tutti i 14 colleghi coinvolti ha avuto il pessimo risultato di aver peggiorato la situazione per due di loro, Carla Barone e Andrea Viaroli, che ora rischiano l'interdizione dai pubblici uffici. Non siamo noi dipendenti che abbiamo scritto sul d.p.r. 380.2001 e sulla l.r. 12.2005 che la demolizione e ricostruzione integrale di un edificio con forme, altezze e sagome diverse possa essere considerata una ristrutturazione, con un risparmio del 68% di oneri rispetto alla nuova costruzione. Così come non siamo noi lavoratori a non aver previsto nel PGT delle norme che impedissero, come invece è successo di fianco al parco Lambro e al Parco delle Cave, di edificare palazzi altri più di 60 metri di fronte a un Parco pubblico togliendo aria, luce e vedute alla fruizione pubblica senza nemmeno inoltrare una pec al presidente del Consiglio Comunale. Non siamo noi lavoratori ad aver prima promosso addirittura con convegni e poi esaltato l’idea della ‘Città che sale’ così osteggiata da comitati cittadini e magistrati, ma siamo solo colpevoli di aver firmato per lavoro atti che dessero sostanza a questo input, una scelta che lo ripetiamo è sempre politica. Così come non siamo noi ad aver previsto che le coperture di box ed edifici sotterranei andassero computate nel ‘verde’ quasi che fossero boschi e non semplice verde estetico di nessun valore ecosistemico o naturalistico. Non siamo stati noi neppure a escludere nei calcoli sulle volumetrie massime da edificare, Housing sociale e funzioni simili, come sta succedendo nel cantiere di via dei Rospigliosi a San Siro, quasi che i palazzoni con quella destinazione d’uso fossero trasparenti e lasciassero passare l’aria, la luce indispensabili per il rispetto dei quartieri e degli abitanti che hanno la sfortuna di viverci accanto. Non possiamo sapere come si evolveranno le indagini ma è importante definire in maniera precisa le responsabilità. Quando verranno indagati e chiamati a processo i decisori?
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  • Dunque Pd e M5s sono favorevoli al burqua e alla sua imposizione anche a minorenni. Semplicistico commento.
    Dunque Pd e M5s sono favorevoli al burqua e alla sua imposizione anche a minorenni. Semplicistico commento.
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  • Sala deve dimettersi. Campagna elettorale finanziata da imprenditori edili anche inquisiti per corruzione.
    Tutto il sistema edilizia da sempre funziona con mazzette e regali quando va bene.
    Sala deve dimettersi. Campagna elettorale finanziata da imprenditori edili anche inquisiti per corruzione. Tutto il sistema edilizia da sempre funziona con mazzette e regali quando va bene.
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  • Intrallazzi e intrallazzatori nella Milano del grattacieli pret a porter.
    https://vm.tiktok.com/ZNdeQRYQu/
    Daniele Marinelli
    Intrallazzi e intrallazzatori nella Milano del grattacieli pret a porter. https://vm.tiktok.com/ZNdeQRYQu/ Daniele Marinelli
    @danielemartinelli_

    #milano #edilizia #casa #politica #partitodemocratico #news #inchiesta a Milano l'inchiesta sugli abusi edilizi che col salvamilano metteva d'accordo Giorgia Meloni ed Elly Schlein, e coinvolge l'ex assessore Giovanni Oggioni, Stefano Bollani, e altri uomini della giunta del sindaco Beppe Sala.

    ♬ suono originale - Daniele Martinelli
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  • CALCE E MARTELLO, è il simbolo della sinistra milanese ecochic inclusiva e sostenibile e palazzinara.
    Costruire grattacieli di 25 piani sopra i navigli, senza licenza edilizia che è una inutile perdita di tempo, solo con una dichiarazione di inizio lavori di una archistar stellata, facendo case di lusso al posto di case popolari, questo è il modello milanese.
    Fossi sindaco vorrei firmare l'ordine di abbattimento. Ma siccome sarebbe un danno per tutti bloccherei i cantieri allo stato di fatto e farei pagare alle imprese gli oneri non pagati.
    E caccerei a pedate nel didietro tutti i funzionari dell'edilizia colpevoli e correi dello scempio.
    CALCE E MARTELLO, è il simbolo della sinistra milanese ecochic inclusiva e sostenibile e palazzinara. Costruire grattacieli di 25 piani sopra i navigli, senza licenza edilizia che è una inutile perdita di tempo, solo con una dichiarazione di inizio lavori di una archistar stellata, facendo case di lusso al posto di case popolari, questo è il modello milanese. Fossi sindaco vorrei firmare l'ordine di abbattimento. Ma siccome sarebbe un danno per tutti bloccherei i cantieri allo stato di fatto e farei pagare alle imprese gli oneri non pagati. E caccerei a pedate nel didietro tutti i funzionari dell'edilizia colpevoli e correi dello scempio.
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  • Da sentire assolutamente. Dedicato a quelli che pensano che Tramp abbia teso un agguato a Zielinski, ??? centrocampista Inter ???
    O non hanno guardato tutto il video o non capisco nulla. Dice Stefano Tiozzo che spiega parola per parola cosa è successo nel più grande pezzo di televisione della storia. Trump credits.
    https://youtu.be/0GxanbTQwVc?si=q5-Gq-d2drfHvh4D
    Da sentire assolutamente. Dedicato a quelli che pensano che Tramp abbia teso un agguato a Zielinski, ??? centrocampista Inter ??? O non hanno guardato tutto il video o non capisco nulla. Dice Stefano Tiozzo che spiega parola per parola cosa è successo nel più grande pezzo di televisione della storia. Trump credits. https://youtu.be/0GxanbTQwVc?si=q5-Gq-d2drfHvh4D
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  • Ecco che distruggono anche i navigli con i grattacieli. I turisti vengono per l'atmosfera bohemienne e tu me la distruggi con i tuoi grattacieli del c.....
    Ma allora siete proprio delinquenti.
    Hanno appena arrestato il capo della commissione paesaggio per la corruzione ma questi che hanno avuto la approvazione vanno avanti come niente.
    Ma allora non avete capito nulla.
    Architetti di m... pensate solo alla parcella. Non ve ne fotte nulla del paesaggio e di Milano, pensate solo ai danee.
    https://naviglitowers.it/?utm_source=Google_Display&utm_medium=Google_Display&utm_campaign=Google_Awereness_2025&utm_id=2868&gad_source=2&gclid=Cj0KCQiA8q--BhDiARIsAP9tKI3STgaASWR5qnVRgbe5_HXkhcC2OH4qw_GcRv1ZC93znhRsM2RRbv8aAr1lEALw_wcB
    Ecco che distruggono anche i navigli con i grattacieli. I turisti vengono per l'atmosfera bohemienne e tu me la distruggi con i tuoi grattacieli del c..... Ma allora siete proprio delinquenti. Hanno appena arrestato il capo della commissione paesaggio per la corruzione ma questi che hanno avuto la approvazione vanno avanti come niente. Ma allora non avete capito nulla. Architetti di m... pensate solo alla parcella. Non ve ne fotte nulla del paesaggio e di Milano, pensate solo ai danee. https://naviglitowers.it/?utm_source=Google_Display&utm_medium=Google_Display&utm_campaign=Google_Awereness_2025&utm_id=2868&gad_source=2&gclid=Cj0KCQiA8q--BhDiARIsAP9tKI3STgaASWR5qnVRgbe5_HXkhcC2OH4qw_GcRv1ZC93znhRsM2RRbv8aAr1lEALw_wcB
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  • Sala al capolinea. Non poteva non sapere o intuire la corruzione dei suoi funzionari. Chi ha rovinato Milano dovrebbe andare in galera e restarci, altro che arresti domiciliari.

    #sindacosala
    #salvamilano
    #comunemilano
    #scandaloediliziomilano
    Sala al capolinea. Non poteva non sapere o intuire la corruzione dei suoi funzionari. Chi ha rovinato Milano dovrebbe andare in galera e restarci, altro che arresti domiciliari. #sindacosala #salvamilano #comunemilano #scandaloediliziomilano
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  • Ti ritirano la patente se parli al telefono ma devi interagire con lo schermo che manda pubblicità.
    Disastro automobile, nessuno compra auto nuove perché ti sorvegliano.
    Ti ritirano la patente se parli al telefono ma devi interagire con lo schermo che manda pubblicità. Disastro automobile, nessuno compra auto nuove perché ti sorvegliano.
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