PERCHÉ EMERGONO LE ACCUSE RUSSE SULLE FALSITÀ DELLE MISSIONI APOLLO
Naturalmente sui Media Mainstream e sui motori di ricerca americani (che applicano una forma di censura e filtraggio delle notizie) non c'è una parola sulle pesanti accuse di falsità delle foto lunari americane formulate in questi giorni in Russia alla presenza di Putin stesso. Presumo inoltre che la NASA, che ha a libro paga migliaia di falsi "informatori scientifici", debunker e troll li stia già attivando per nascondere lo scandalo sui Social (non erano loro che fino a ieri dicevano: "È tutto vero! Se mentissimo i russi lo direbbero!"?).
Alcune considerazioni sono però necessarie.
Anzitutto non si devono abbracciare teorie per partito preso, come fosse una guerra d'informazione. C'è sempre la possibilità che gli attacchi russi siano strumentali, e i dati su cui si basano le accuse di falsità delle foto lunari NASA (che non sono stati divulgati) siano errati, e abbiano ragione gli americani.
Ma la vicenda probabilmente ha poco a che fare con "dispetti reciproci" dovuti alla tensione USA/Russia. Le grandi potenze non agiscono in modo umorale, ma per calcolo, quando c'è la possibilità di una vantaggio politico ed economico.
Pochi sanno che gli americani stanno facendo firmare ai loro amici e alleati (l'Italia ha subito aderito, l'ultima in ordine di tempo è stata l'india) una serie di accordi internazionali, denominati Artemis Accords, che in cambio di un qualche coinvolgimento nei nuovi programmi lunari, di fatto assicurano agli USA ampie zone di sfruttamento esclusivo della Luna. E ciò in corrispondenza dei siti di tutti gli allunaggi Apollo o di discesa della sonde Surveyor degli anni '60.
E'ovvio che la "cordata" concorrente, a guida cinese e russa (esponenti del PC cinese già tre anni fa avevano insinuato che le missioni Apollo non fossero mai esistite), ha tutto l'interesse a contestare il fondamento stesso di queste aree di esclusiva.
Le grandi potenze ragionano in prospettiva, e qualcuno ricorderà un mio post nel quale mesi fa riferivo che un amico banchiere mi aveva confidato che stavano già cercando fondi per lo sfruttamento minerario della Luna, suddividendola in lotti.
Che le missioni Apollo siano molto dubbie si può comunque dedurre anche da considerazioni generali.
Se gli USA non hanno oggi la tecnologia nemmeno per avvicinarsi con una sonda (tenteranno forse tra qualche mese), e l'improbabile super missile di Musk esplode sempre, come fecero con la tecnologia degli anni '60 ad andare e tornare senza test preliminari per sei volte assicurando anche il supporto vitale a tre astronauti per 8-10 giorni ogni volta
Infine, le recenti rivelazioni russe sembrano basarsi anche su una netta differenza, finora osservata da pochi, tra le foto lunari americane e quelle cinesi.
La Luna non ha né atmosfera, né vulcanismo, ne masse d'acqua e quindi il suolo dovrebbe essere geologicamente abbastanza uniforme. Però nelle foto in piena luce fatte dai cinesi la sabbia lunare appare sempre giallastra, mentre in quelle americane sempre grigio chiaro e molto riflettente (un po' come ce la siamo sempre immaginata noi da Terra).
Una delle due serie fotografiche perciò è probabilmente falsa.
I software russi, anche sulla base di altri elementi (che non sono stati divulgati), hanno concluso che sono false tutte le foto della NASA, e autentiche quelle cinesi.

https://twitter.com/M25016096/status/1728791495765823610?t=EVaD8t-mEsnDZShn0VlXqA&s=19
PERCHÉ EMERGONO LE ACCUSE RUSSE SULLE FALSITÀ DELLE MISSIONI APOLLO Naturalmente sui Media Mainstream e sui motori di ricerca americani (che applicano una forma di censura e filtraggio delle notizie) non c'è una parola sulle pesanti accuse di falsità delle foto lunari americane formulate in questi giorni in Russia alla presenza di Putin stesso. Presumo inoltre che la NASA, che ha a libro paga migliaia di falsi "informatori scientifici", debunker e troll li stia già attivando per nascondere lo scandalo sui Social (non erano loro che fino a ieri dicevano: "È tutto vero! Se mentissimo i russi lo direbbero!"?). Alcune considerazioni sono però necessarie. Anzitutto non si devono abbracciare teorie per partito preso, come fosse una guerra d'informazione. C'è sempre la possibilità che gli attacchi russi siano strumentali, e i dati su cui si basano le accuse di falsità delle foto lunari NASA (che non sono stati divulgati) siano errati, e abbiano ragione gli americani. Ma la vicenda probabilmente ha poco a che fare con "dispetti reciproci" dovuti alla tensione USA/Russia. Le grandi potenze non agiscono in modo umorale, ma per calcolo, quando c'è la possibilità di una vantaggio politico ed economico. Pochi sanno che gli americani stanno facendo firmare ai loro amici e alleati (l'Italia ha subito aderito, l'ultima in ordine di tempo è stata l'india) una serie di accordi internazionali, denominati Artemis Accords, che in cambio di un qualche coinvolgimento nei nuovi programmi lunari, di fatto assicurano agli USA ampie zone di sfruttamento esclusivo della Luna. E ciò in corrispondenza dei siti di tutti gli allunaggi Apollo o di discesa della sonde Surveyor degli anni '60. E'ovvio che la "cordata" concorrente, a guida cinese e russa (esponenti del PC cinese già tre anni fa avevano insinuato che le missioni Apollo non fossero mai esistite), ha tutto l'interesse a contestare il fondamento stesso di queste aree di esclusiva. Le grandi potenze ragionano in prospettiva, e qualcuno ricorderà un mio post nel quale mesi fa riferivo che un amico banchiere mi aveva confidato che stavano già cercando fondi per lo sfruttamento minerario della Luna, suddividendola in lotti. Che le missioni Apollo siano molto dubbie si può comunque dedurre anche da considerazioni generali. Se gli USA non hanno oggi la tecnologia nemmeno per avvicinarsi con una sonda (tenteranno forse tra qualche mese), e l'improbabile super missile di Musk esplode sempre, come fecero con la tecnologia degli anni '60 ad andare e tornare senza test preliminari per sei volte assicurando anche il supporto vitale a tre astronauti per 8-10 giorni ogni volta❓ Infine, le recenti rivelazioni russe sembrano basarsi anche su una netta differenza, finora osservata da pochi, tra le foto lunari americane e quelle cinesi. La Luna non ha né atmosfera, né vulcanismo, ne masse d'acqua e quindi il suolo dovrebbe essere geologicamente abbastanza uniforme. Però nelle foto in piena luce fatte dai cinesi la sabbia lunare appare sempre giallastra, mentre in quelle americane sempre grigio chiaro e molto riflettente (un po' come ce la siamo sempre immaginata noi da Terra). Una delle due serie fotografiche perciò è probabilmente falsa. I software russi, anche sulla base di altri elementi (che non sono stati divulgati), hanno concluso che sono false tutte le foto della NASA, e autentiche quelle cinesi. 😏 https://twitter.com/M25016096/status/1728791495765823610?t=EVaD8t-mEsnDZShn0VlXqA&s=19
Yay
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