COMUNICATO DELL’8 LUGLIO 2024 - COLIBRÌ PUGLIA

A CAUSA DI UN GOVERNO INERTE, IN ARRIVO NUOVI OBBLIGHI VACCINALI A LIVELLO REGIONALE

In data odierna, lunedì 8 luglio 2024, alcuni consiglieri della Regione Puglia hanno annunciato di aver depositato una proposta di legge per un obbligo vaccinale con sanzioni pecuniarie fino a 2.500 euro.
Riteniamo che questa ulteriore proposta regionale di obblighi vaccinali sia diretta conseguenza di un atteggiamento clamorosamente permissivo del Governo Italiano.
Su materie di competenza statale, il Governo dovrebbe impedire qualsiasi travalicamento da parte delle Regioni e invece, nonostante gravi criticità costituzionali rilevate anche dall’Ufficio Affari Giuridici regionale nell’Analisi Tecnico Normativa, il Governo pare non abbia alcuna intenzione di impugnare la legge relativa alla schedatura vaccini hpv (Legge Regione Puglia n.22 del 30 maggio 2024, pubblicata in Bollettino Ufficiale Regionale il 3 giugno 2024) e i termini sono quasi scaduti. Così, questa rinuncia all’impugnazione viene interpretata dai consiglieri regionali come un’opportunità per proporre ulteriori leggi regionali sugli obblighi.
Inoltre, la proposta di legge regionale con sanzioni di 2.500 euro potrebbe essere approvata ed entrare in vigore anche in presenza della legge statale.
Una coesistenza simile è già successa con le leggi sul vaccino covid per gli operatori sanitari (legge statale n.76 del 2021 in conversione del decreto legge 44/2021 e legge Regione Puglia n.2 del 2021).
Decaduta la legge statale, negli ultimi mesi la Asl di Lecce ha fatto leva proprio sulla legge regionale n.2 del 2021 per escludere alcuni studenti di facoltà di area medico-sanitaria senza quarta dose.

Inoltre, mercoledì 3 luglio, in Consiglio dei Ministri, il Ministro degli affari regionali Calderoli ha posto all’attenzione del governo 16 leggi regionali (ma non quella pugliese sull’hpv). Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnarne nessuna.
Anche il mese scorso, nel Consiglio dei Ministri del 10 giugno, sono state poste all’attenzione 7 leggi regionali e il Consiglio dei Ministri non ne ha impugnata nessuna.
I termini per impugnare la legge pugliese sulla schedatura hpv scadono il 2 agosto: il Governo ha pochi giorni per convocare un nuovo Consiglio dei Ministri, decidere per l’impugnazione e dare mandato all’Avvocatura dello Stato per esaminare la legge, redigere l’atto e depositare.

Se il Governo Meloni non impugnerà entro il 2 agosto la  Legge Regione Puglia n.22 del 2024, nei prossimi mesi vedremo una miriade di norme regionali sugli obblighi vaccinali e la responsabilità sarà da addebitare proprio al centrodestra ora al governo del Paese, immobile e inerte rispetto alle violazioni costituzionali da parte delle Regioni.

Fonte:https://x.com/Corvelva/status/1810574180854706343?t=hIBCiKS1fzXN8EUp02C8Bw&s=19
COMUNICATO DELL’8 LUGLIO 2024 - COLIBRÌ PUGLIA A CAUSA DI UN GOVERNO INERTE, IN ARRIVO NUOVI OBBLIGHI VACCINALI A LIVELLO REGIONALE In data odierna, lunedì 8 luglio 2024, alcuni consiglieri della Regione Puglia hanno annunciato di aver depositato una proposta di legge per un obbligo vaccinale con sanzioni pecuniarie fino a 2.500 euro. Riteniamo che questa ulteriore proposta regionale di obblighi vaccinali sia diretta conseguenza di un atteggiamento clamorosamente permissivo del Governo Italiano. Su materie di competenza statale, il Governo dovrebbe impedire qualsiasi travalicamento da parte delle Regioni e invece, nonostante gravi criticità costituzionali rilevate anche dall’Ufficio Affari Giuridici regionale nell’Analisi Tecnico Normativa, il Governo pare non abbia alcuna intenzione di impugnare la legge relativa alla schedatura vaccini hpv (Legge Regione Puglia n.22 del 30 maggio 2024, pubblicata in Bollettino Ufficiale Regionale il 3 giugno 2024) e i termini sono quasi scaduti. Così, questa rinuncia all’impugnazione viene interpretata dai consiglieri regionali come un’opportunità per proporre ulteriori leggi regionali sugli obblighi. Inoltre, la proposta di legge regionale con sanzioni di 2.500 euro potrebbe essere approvata ed entrare in vigore anche in presenza della legge statale. Una coesistenza simile è già successa con le leggi sul vaccino covid per gli operatori sanitari (legge statale n.76 del 2021 in conversione del decreto legge 44/2021 e legge Regione Puglia n.2 del 2021). Decaduta la legge statale, negli ultimi mesi la Asl di Lecce ha fatto leva proprio sulla legge regionale n.2 del 2021 per escludere alcuni studenti di facoltà di area medico-sanitaria senza quarta dose. Inoltre, mercoledì 3 luglio, in Consiglio dei Ministri, il Ministro degli affari regionali Calderoli ha posto all’attenzione del governo 16 leggi regionali (ma non quella pugliese sull’hpv). Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnarne nessuna. Anche il mese scorso, nel Consiglio dei Ministri del 10 giugno, sono state poste all’attenzione 7 leggi regionali e il Consiglio dei Ministri non ne ha impugnata nessuna. I termini per impugnare la legge pugliese sulla schedatura hpv scadono il 2 agosto: il Governo ha pochi giorni per convocare un nuovo Consiglio dei Ministri, decidere per l’impugnazione e dare mandato all’Avvocatura dello Stato per esaminare la legge, redigere l’atto e depositare. Se il Governo Meloni non impugnerà entro il 2 agosto la  Legge Regione Puglia n.22 del 2024, nei prossimi mesi vedremo una miriade di norme regionali sugli obblighi vaccinali e la responsabilità sarà da addebitare proprio al centrodestra ora al governo del Paese, immobile e inerte rispetto alle violazioni costituzionali da parte delle Regioni. Fonte:https://x.com/Corvelva/status/1810574180854706343?t=hIBCiKS1fzXN8EUp02C8Bw&s=19
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