Il docufilm "Non è un caso, Moro" è molto forte, va oltre le infinite parole spese in questi anni. Alla proiezione il 23 maggio a Milano sarà presente in collegamento il regista, Tommaso Minniti, convinto che la verità sulla vicenda umana e politica di Aldo Moro abbia un valore storico inestimabile, perché, compresa questa vicenda, a catena se ne possono capire tante altre che in Italia sono accadute, da ultimo la contemporaneità, lo scivolare lento del nostro Paese, della nostra gente. Aggrapparsi alla verità di un evento così eclatante della nostra storia è, per il giovane regista, fondamentale. Insieme a Tommaso Minniti in collegamento vi sarà Paolo Cucchiarelli, giornalista e autore dei libri inchiesta da cui il film è tratto, "Morte di un Presidente" e "L'ultima notte di Aldo Moro". Saranno presenti nella sala teatrale il giornalista e scrittore Roberto Valentino, autore del libro "Gli angeli di Via Fani" e Mauro Rizzi, luogotenente dell’Arma di Cavalleria, che ha conosciuto personalmente l'onorevole Moro e la sua scorta. Il docufilm non riporta frasi liberamente tratte o interpretazioni dei pensieri che hanno percorso la mente di Aldo Moro durante l'ultimo periodo della sua vita. L'incrocio di riscontri oggettivi di analisi e testimonianze di coloro che hanno avuto un ruolo nella vicenda o l'hanno interpretata nel complesso scacchiere geopolitico rende il docufilm un punto fermo da elaborare, con quel coraggio che è finora mancato. "Non è un caso, Moro" aiuta a comprendere ancor più lo spessore umano, spirituale, politico di Aldo Moro, la solitudine e gli spietati calcoli, che hanno prevalso sulla necessità di salvare una vita. Allora la Democrazia e la sovranità del nostro Paese hanno subito un grave colpo. Il popolo che si riunisce, comunica, diffonde conoscenza e non rinuncia a cercare la verità è segno di una forza spirituale e di una coscienza civile, che la ragione di Stato ha cercato di piegare.
Secondo Minniti "In Italia tuttora non è possibile dire perché colui che è il padre della patria, l'unico che aveva in mente il disegno strategico fondamentale per superare il dopoguerra italiano... sia stato sacrificato...". Il docufilm offre un contributo per diffondere la conoscenza e la prospettiva reale della nostra storia recente e attuale. "Non è un caso, Moro" riporta la figura e l'uomo Aldo Moro al suo valore civile e spirituale e ricorda a tutti noi che cercare la verità è un atto fondante spirituale e politico.
PRENOTAZIONI A: ilcircolodeiresistenti@gmail.com
#minniti
#cucchiarelli
#valentino
#moro
#aldomoro
Secondo Minniti "In Italia tuttora non è possibile dire perché colui che è il padre della patria, l'unico che aveva in mente il disegno strategico fondamentale per superare il dopoguerra italiano... sia stato sacrificato...". Il docufilm offre un contributo per diffondere la conoscenza e la prospettiva reale della nostra storia recente e attuale. "Non è un caso, Moro" riporta la figura e l'uomo Aldo Moro al suo valore civile e spirituale e ricorda a tutti noi che cercare la verità è un atto fondante spirituale e politico.
PRENOTAZIONI A: ilcircolodeiresistenti@gmail.com
#minniti
#cucchiarelli
#valentino
#moro
#aldomoro
Il docufilm "Non è un caso, Moro" è molto forte, va oltre le infinite parole spese in questi anni. Alla proiezione il 23 maggio a Milano sarà presente in collegamento il regista, Tommaso Minniti, convinto che la verità sulla vicenda umana e politica di Aldo Moro abbia un valore storico inestimabile, perché, compresa questa vicenda, a catena se ne possono capire tante altre che in Italia sono accadute, da ultimo la contemporaneità, lo scivolare lento del nostro Paese, della nostra gente. Aggrapparsi alla verità di un evento così eclatante della nostra storia è, per il giovane regista, fondamentale. Insieme a Tommaso Minniti in collegamento vi sarà Paolo Cucchiarelli, giornalista e autore dei libri inchiesta da cui il film è tratto, "Morte di un Presidente" e "L'ultima notte di Aldo Moro". Saranno presenti nella sala teatrale il giornalista e scrittore Roberto Valentino, autore del libro "Gli angeli di Via Fani" e Mauro Rizzi, luogotenente dell’Arma di Cavalleria, che ha conosciuto personalmente l'onorevole Moro e la sua scorta. Il docufilm non riporta frasi liberamente tratte o interpretazioni dei pensieri che hanno percorso la mente di Aldo Moro durante l'ultimo periodo della sua vita. L'incrocio di riscontri oggettivi di analisi e testimonianze di coloro che hanno avuto un ruolo nella vicenda o l'hanno interpretata nel complesso scacchiere geopolitico rende il docufilm un punto fermo da elaborare, con quel coraggio che è finora mancato. "Non è un caso, Moro" aiuta a comprendere ancor più lo spessore umano, spirituale, politico di Aldo Moro, la solitudine e gli spietati calcoli, che hanno prevalso sulla necessità di salvare una vita. Allora la Democrazia e la sovranità del nostro Paese hanno subito un grave colpo. Il popolo che si riunisce, comunica, diffonde conoscenza e non rinuncia a cercare la verità è segno di una forza spirituale e di una coscienza civile, che la ragione di Stato ha cercato di piegare.
Secondo Minniti "In Italia tuttora non è possibile dire perché colui che è il padre della patria, l'unico che aveva in mente il disegno strategico fondamentale per superare il dopoguerra italiano... sia stato sacrificato...". Il docufilm offre un contributo per diffondere la conoscenza e la prospettiva reale della nostra storia recente e attuale. "Non è un caso, Moro" riporta la figura e l'uomo Aldo Moro al suo valore civile e spirituale e ricorda a tutti noi che cercare la verità è un atto fondante spirituale e politico.
PRENOTAZIONI A: ilcircolodeiresistenti@gmail.com
#minniti
#cucchiarelli
#valentino
#moro
#aldomoro