• MA QUALE EUROPA?
    Vecchi ideali, nuove contraddizioni

    Nessuno vuole fare la morale, ma sembra che dal passato non impariamo mai. Gli ideali restano, ma vengono stritolati dalle contraddizioni di un dibattito europeo sempre più schizofrenico, mentre le guerre—quelle vere—non sono ancora finite.

    Ci ripetiamo che abbiamo la Costituzione più bella del mondo, eppure non basta proclamarla: andrebbe semplicemente applicata. Ma non è l’unico testo "sacro" a essere sistematicamente ignorato…
    La solita "Europa" in vetrina
    E così, come a ogni cambio di stagione, torna di moda il dibattito sulla "vera" Europa, questa volta con la manifestazione del 15 marzo promossa da Michele Serra e La Repubblica. Un corteo per "difendere l'Europa", per chiedere un’Unione più forte, più unita, più giusta.
    Giusto, in teoria. Ma in pratica?

    Si chiede:
    Un’Europa politicamente più forte.
    Un’Europa che non sia ostaggio delle prepotenze: né di Trump, né dei miliardari della Silicon Valley, né delle minacce russe.
    Un messaggio ai leader europei, affinché ascoltino chi crede ancora nel progetto comunitario.
    Un’Europa di pace, democrazia e giustizia.

    Tutti principi sacrosanti. Ma allora, perché nessuno parla più del "Manifesto di Ventotene"?

    Scritto nel pieno della Seconda guerra mondiale da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, il Manifesto di Ventotene non chiedeva semplicemente un’Europa unita: chiedeva un'Europa federale, con un governo comune e una politica estera unitaria.
    Oggi, invece di usarlo come bussola, lo mettiamo da parte. Preferiamo parlare di "difendere l’Europa", senza mai chiederci se l’Europa che difendiamo sia davvero quella giusta.

    Perché se l’Unione Europea resta bloccata dai veti nazionali, incapace di agire con una sola voce sulle crisi internazionali, che Europa stiamo proteggendo?

    Chi parteciperà alla manifestazione lo farà probabilmente in buona fede. Ma una domanda va posta: si sta davvero cercando un cambiamento strutturale, o si sta solo rispondendo emotivamente alle crisi del momento?
    Schierarsi contro Putin o Trump non basta a rendere l’Europa più forte. Serve un salto di qualità: un’Unione con un vero governo, non solo un compromesso tra Stati.

    Se questo corteo non solleva il problema alla radice, rischia di essere l’ennesimo grido d'allarme che non lascia traccia.

    Perché io (e molti altri) non ci saremo

    Non si tratta di boicottare una manifestazione, ma di non alimentare l’ennesima contraddizione. L’Europa non si difende con slogan o eventi mediatici, ma con scelte coraggiose e strutturali.

    Prima di discutere di "chi siamo" e della nostra identità europea, forse dovremmo chiudere i conflitti aperti, affrontare le reali emergenze e poi—solo poi—ragionare sul futuro della nostra vecchia, fragile Europa.

    #Europa #Manifestazione15Marzo #Ventotene #UnioneEuropea #Geopolitica #Pace #Guerra #politica
    🇪🇺 MA QUALE EUROPA? Vecchi ideali, nuove contraddizioni Nessuno vuole fare la morale, ma sembra che dal passato non impariamo mai. Gli ideali restano, ma vengono stritolati dalle contraddizioni di un dibattito europeo sempre più schizofrenico, mentre le guerre—quelle vere—non sono ancora finite. Ci ripetiamo che abbiamo la Costituzione più bella del mondo, eppure non basta proclamarla: andrebbe semplicemente applicata. Ma non è l’unico testo "sacro" a essere sistematicamente ignorato… La solita "Europa" in vetrina 🏛️✨ E così, come a ogni cambio di stagione, torna di moda il dibattito sulla "vera" Europa, questa volta con la manifestazione del 15 marzo promossa da Michele Serra e La Repubblica. Un corteo per "difendere l'Europa", per chiedere un’Unione più forte, più unita, più giusta. Giusto, in teoria. Ma in pratica? Si chiede: ✔️ Un’Europa politicamente più forte. ✔️ Un’Europa che non sia ostaggio delle prepotenze: né di Trump, né dei miliardari della Silicon Valley, né delle minacce russe. ✔️ Un messaggio ai leader europei, affinché ascoltino chi crede ancora nel progetto comunitario. ✔️ Un’Europa di pace, democrazia e giustizia. Tutti principi sacrosanti. Ma allora, perché nessuno parla più del "Manifesto di Ventotene"? 📜 Scritto nel pieno della Seconda guerra mondiale da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, il Manifesto di Ventotene non chiedeva semplicemente un’Europa unita: chiedeva un'Europa federale, con un governo comune e una politica estera unitaria. Oggi, invece di usarlo come bussola, lo mettiamo da parte. Preferiamo parlare di "difendere l’Europa", senza mai chiederci se l’Europa che difendiamo sia davvero quella giusta. Perché se l’Unione Europea resta bloccata dai veti nazionali, incapace di agire con una sola voce sulle crisi internazionali, che Europa stiamo proteggendo? Chi parteciperà alla manifestazione lo farà probabilmente in buona fede. Ma una domanda va posta: si sta davvero cercando un cambiamento strutturale, o si sta solo rispondendo emotivamente alle crisi del momento? Schierarsi contro Putin o Trump non basta a rendere l’Europa più forte. Serve un salto di qualità: un’Unione con un vero governo, non solo un compromesso tra Stati. Se questo corteo non solleva il problema alla radice, rischia di essere l’ennesimo grido d'allarme che non lascia traccia. 👉Perché io (e molti altri) non ci saremo 🚶‍♂️🚶‍♀️ Non si tratta di boicottare una manifestazione, ma di non alimentare l’ennesima contraddizione. L’Europa non si difende con slogan o eventi mediatici, ma con scelte coraggiose e strutturali. Prima di discutere di "chi siamo" e della nostra identità europea, forse dovremmo chiudere i conflitti aperti, affrontare le reali emergenze e poi—solo poi—ragionare sul futuro della nostra vecchia, fragile Europa. #Europa #Manifestazione15Marzo #Ventotene #UnioneEuropea #Geopolitica #Pace #Guerra #politica
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  • Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche.
    Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati.

    Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%.
    Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare.

    Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate.

    Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

    https://www.change.org/for_peace_in_europe

    MASSIMA CONDIVISIONE! GRAZIE!
    Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà. https://www.change.org/for_peace_in_europe MASSIMA CONDIVISIONE! GRAZIE!
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    For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments
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  • Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

    FIRMA e CONDIVIDI. SIAMO LA GRANDE MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI e MONDIALI. DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FORZA. GRAZIE a TUTTI!

    English

    Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments

    We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity.

    SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL!

    https://www.change.org/for_peace_in_europe
    Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà. FIRMA e CONDIVIDI. SIAMO LA GRANDE MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI e MONDIALI. DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FORZA. GRAZIE a TUTTI! English Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity. SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL! https://www.change.org/for_peace_in_europe
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  • I da @boris_rozhin
    L'Era delle Operazioni Militari Speciali

    1. Perché Trump sta minacciando di impossessarsi della Groenlandia dalla Danimarca, del Canale di Panama dal Panama e semplicemente di annettere il Canada?

    2. Perché Aliyev sta minacciando di eliminare il "fascismo armeno" insieme all'Armenia e in qualche modo di ricavare un corridoio per Nakhchivan?

    3. Perché Erdogan sta minacciando di condurre la sua stessa "Operazione Speciale Wahabita" in Siria contro i curdi?

    4. Perché Israele sta primitivamente occupando i territori siriani incustoditi nel sud-ovest della Siria e sta continuando il genocidio nella Striscia di Gaza online?

    5. Perché gli Emirati Arabi Uniti stanno di fatto annettendo l'isola yemenita di Socotra e stanno perseguendo una politica volta alla frammentazione dello Yemen?

    Perché il diritto internazionale è morto e ora i confini dei paesi sono assicurati unicamente e esclusivamente dalla forza. Pertanto, i forti prenderanno dai deboli ciò che possono prendere. L'ONU nel suo complesso e il Consiglio di Sicurezza dell'ONU in particolare, così come la stragrande maggioranza delle istituzioni internazionali, sono completamente o parzialmente incapacitati. Ciò è stato causato dai processi di disgregazione della Jugoslavia e dal precedente del Kosovo, che hanno aperto il vaso di Pandora, ora ampiamente aperto dopo l'introduzione attiva del cosiddetto "ordine basato su regole" nella politica attuale.

    Ciò ha accelerato la crescita della consapevolezza che le regole comunemente utilizzate e obbligatorie per tutti semplicemente non esistono. E se non ci sono regole, allora i rapporti tra i paesi sono sempre più determinati dalla capacità di prendere "qualcosa di qualcun altro" e dalla capacità di mantenere "il proprio". Questa è la conclusione naturale dell'ordine mondiale tardo-washingtoniano e della "leadership americana responsabile".

    Pertanto, negli anni a venire, il mondo familiare in termini di confini territoriali e sfere di influenza cambierà. L'OMS in Ucraina è uno dei processi importanti di cambiamento dell'ordine mondiale, ma non è l'unico.

    Un coraggioso nuovo mondo in cui i rapporti tra paesi e popoli saranno nuovamente (almeno in parte) determinati dalle norme del diritto internazionale arriverà solo dopo la serie imminente di guerre e conflitti locali, che saranno accompagnati da cambiamenti nei confini statali. Sulla base dei risultati di questi dolorosi processi, si formerà un nuovo ordine mondiale, in cui nuovi accordi consolideranno i cambiamenti che osserveremo. Il vecchio globalismo neoliberista è crollato e il capitalismo nello stadio dell'imperialismo non può offrire all'umanità altro che una serie di guerre e la redistribuzione di mercati e sfere di influenza.

    Il compito della Russia in questi processi è sopravvivere e prosperare, anche territorialmente, il che dovrebbe essere facilitato principalmente dal raggiungimento degli obiettivi dell'OMS, che determineranno il posto della Russia nel coraggioso nuovo mondo multipolare. Msg originale

    OMS=Operazione Militare Speciale
    I da @boris_rozhin L'Era delle Operazioni Militari Speciali 1. Perché Trump sta minacciando di impossessarsi della Groenlandia dalla Danimarca, del Canale di Panama dal Panama e semplicemente di annettere il Canada? 2. Perché Aliyev sta minacciando di eliminare il "fascismo armeno" insieme all'Armenia e in qualche modo di ricavare un corridoio per Nakhchivan? 3. Perché Erdogan sta minacciando di condurre la sua stessa "Operazione Speciale Wahabita" in Siria contro i curdi? 4. Perché Israele sta primitivamente occupando i territori siriani incustoditi nel sud-ovest della Siria e sta continuando il genocidio nella Striscia di Gaza online? 5. Perché gli Emirati Arabi Uniti stanno di fatto annettendo l'isola yemenita di Socotra e stanno perseguendo una politica volta alla frammentazione dello Yemen? Perché il diritto internazionale è morto e ora i confini dei paesi sono assicurati unicamente e esclusivamente dalla forza. Pertanto, i forti prenderanno dai deboli ciò che possono prendere. L'ONU nel suo complesso e il Consiglio di Sicurezza dell'ONU in particolare, così come la stragrande maggioranza delle istituzioni internazionali, sono completamente o parzialmente incapacitati. Ciò è stato causato dai processi di disgregazione della Jugoslavia e dal precedente del Kosovo, che hanno aperto il vaso di Pandora, ora ampiamente aperto dopo l'introduzione attiva del cosiddetto "ordine basato su regole" nella politica attuale. Ciò ha accelerato la crescita della consapevolezza che le regole comunemente utilizzate e obbligatorie per tutti semplicemente non esistono. E se non ci sono regole, allora i rapporti tra i paesi sono sempre più determinati dalla capacità di prendere "qualcosa di qualcun altro" e dalla capacità di mantenere "il proprio". Questa è la conclusione naturale dell'ordine mondiale tardo-washingtoniano e della "leadership americana responsabile". Pertanto, negli anni a venire, il mondo familiare in termini di confini territoriali e sfere di influenza cambierà. L'OMS in Ucraina è uno dei processi importanti di cambiamento dell'ordine mondiale, ma non è l'unico. Un coraggioso nuovo mondo in cui i rapporti tra paesi e popoli saranno nuovamente (almeno in parte) determinati dalle norme del diritto internazionale arriverà solo dopo la serie imminente di guerre e conflitti locali, che saranno accompagnati da cambiamenti nei confini statali. Sulla base dei risultati di questi dolorosi processi, si formerà un nuovo ordine mondiale, in cui nuovi accordi consolideranno i cambiamenti che osserveremo. Il vecchio globalismo neoliberista è crollato e il capitalismo nello stadio dell'imperialismo non può offrire all'umanità altro che una serie di guerre e la redistribuzione di mercati e sfere di influenza. Il compito della Russia in questi processi è sopravvivere e prosperare, anche territorialmente, il che dovrebbe essere facilitato principalmente dal raggiungimento degli obiettivi dell'OMS, che determineranno il posto della Russia nel coraggioso nuovo mondo multipolare. Msg originale OMS=Operazione Militare Speciale
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  • Approda a Milano oggi 6 dicembre davanti alla sede dell'ordine dei medici di Milano in Via Lanzone la chiamata a raccolta dei cittadini, partita da Siena lo scorso 18 settembre, a conclusione di un incontro pubblico, dal titolo “Ordine o Dis Ordine dei medici”, in cui numerosi medici, docenti universitari, esperti del settore sanitario, esponenti "totalmente autonomi, privi di conflitti di interessi" della comunità scientifica, come il dottor Giovanardi, il dottor Donzelli, il dottor Barbaro, il dottor Stramezzi, il dott Citro, il professore Tritto, il professor Cosentino e molti altri ancora hanno redatto una Carta etica, denominata “Carta di Siena”, nella quale si denunciano le innumerevoli e gravi violazioni del Codice Deontologico durante la gestione pandemica.

    Cinquanta cittadini oggi hanno ribadito che la medicina nulla ha da spartire con stratosferici interessi economici di multinazionali entrate nei gangli del sistema sanitario, creando connivenze in un ambito che dovrebbe essere avulso da interessi e votato alla cura, alla prevenzione e soprattutto alla salute.
    Mentre si ascoltano quotidianamente dopo il 2020, da quando si è cominciato a capire che qualcosa non tornava, storie di uomini e donne che non si perdonano d'avere fatto ricoverare i loro cari in ospedale, dove hanno perso i contatti e ricevuto le loro spoglie in sacchi neri, con cartelle cliniche che descrivono un calvario di intubazioni e sedazioni profonde inspiegabili quanto dolorose, oggetto di inchieste che con il contagocce fanno luce su uno scenario inquietante. La storia recente e le vicende attuali sono un pugno nello stomaco quotidiano per lo stillicidio di corpi danneggiati dal vaccino, per chi ha creduto o ceduto e non è più in vita, per giovani sani, che lamentano effetti avversi gravi, noti e taciuti.

    Parlare di farmacovigilanza attiva e passiva appare quasi un insulto verso chi, danneggiato con cartelle cliniche che gridano vendetta, non viene creduto e viene rimandato ad un altro grado di giudizio, se ha il coraggio di denunciare i danni subiti. Molti non trovano il coraggio e chi l'ha fatto si trova di fronte a una commissione formata da medici militari, che si rifanno a tabelle aggiornate negli anni settanta, evidentemente datate. La vera sfida per il nostro Paese, se non si vuole uno sfaldamento di un'identità già deturpata in troppi ambiti, è quella di credere e curare chi soffre perché si è fidato dello Stato e in particolare del sistema sanitario.
    Accanto a questa sfida un'altra è altrettanto importante: porre fine alla disinformazione in campo medico e scientifico.

    Così a Milano resiste ed esiste chi chiede conto a un Ordine dei medici che ha recepito protocolli dal potere politico, li ha imposti come dovuti, altrimenti non si spiegano le sospensioni dei medici che si sono opposti, salvo poi scoprire dai politici e a scendere dai medici che paracetamolo e vigile attesa, nefasti e letali per molte, troppe persone, erano consigli, ma ormai era tardi.

    A Milano non si vuole che la medicina si cancrenizzi in protocolli pseudoscientifici e altamente pericolosi, ma funzionali a tendenze ben remunerate e ben propagandate.

    E questo è l'altro tasto doloroso della gestione pandemica, che la Carta di Siena evidenzia, l'elevazione a simboli, prodighi di consigli, di virologi, biologi e altri titoli con cui si continua a produrre paura, tensioni e a promuovere vaccinazioni per cui ormai nemmeno una moratoria sarebbe più sufficiente, dovendo interrompersi le vaccinazioni sintetiche a base mRNA i cui fogli illustrativi sono un percorso a dir poco sconcertante.

    Una delegazione è stata ricevuta, ha varcato la soglia di un Ordine che ha creato disordine e dolore.

    E questo è un inizio: cittadini che hanno ben chiaro il disordine provocato da ordini.

    Luisa

    The call for citizens to rally, which started in Siena on September 18, at the conclusion of a public meeting entitled “Order or Dis Order of Physicians”, arrives in Milan today, December 6, in front of the headquarters of the Order of Physicians of Milan in Via Lanzone, in which numerous doctors, university professors, experts in the health sector, "totally autonomous, free of conflicts of interest" exponents of the scientific community, such as Dr. Giovanardi, Dr. Donzelli, Dr. Barbaro, Dr. Stramezzi, Dr. Citro, Professor Tritto, Professor Cosentino and many others have drawn up an Ethics Charter, called the “Siena Charter”, which denounces the countless and serious violations of the Code of Ethics during the pandemic management.

    Fifty citizens today reiterated that medicine has nothing to do with the stratospheric economic interests of multinationals that have entered the nodes of the health system, creating connivances in an area that should be free from interests and devoted to care, prevention and above all health.
    While we hear daily after 2020, since it began to be understood that something was wrong, stories of men and women who do not forgive themselves for having had their loved ones admitted to hospital, where they lost contact and received their remains in black bags, with medical records that describe an ordeal of intubations and deep sedations as inexplicable as they were painful, the subject of investigations that with an eyedropper shed light on a disturbing scenario. Recent history and current events are a daily punch in the stomach for the dripping of bodies damaged by the vaccine, for those who believed or gave in and are no longer alive, for healthy young people, who complain of serious, known and silent adverse effects.

    Talking about active and passive pharmacovigilance seems almost an insult to those who, damaged with medical records that cry out for vengeance, are not believed and are sent back to another level of judgment, if they have the courage to report the damage suffered. Many do not find the courage and those who have done so find themselves in front of a commission made up of military doctors, who refer to tables updated in the seventies, evidently dated. The real challenge for our country, if we do not want a crumbling of an identity already disfigured in too many areas, is to believe and treat those who suffer because they trusted the State and in particular the health system.
    Alongside this challenge, another is equally important: putting an end to misinformation in the medical and scientific fields.

    So in Milan there are those who resist and hold to account a Medical Association that has received protocols from the political power, has imposed them as due, otherwise the suspensions of the doctors who opposed them cannot be explained, only to then discover from the politicians and down from the doctors that paracetamol and watchful waiting, nefarious and lethal for many, too many people, were advice, but by then it was too late.

    In Milan they do not want medicine to become gangrenous in pseudoscientific and highly dangerous protocols, but functional to well-paid and well-promoted trends.

    And this is the other painful point of pandemic management, which the Siena Charter highlights, the elevation to symbols, generous with advice, of virologists, biologists and other titles with which they continue to produce fear, tensions and promote vaccinations for which not even a moratorium would be sufficient anymore, having to stop synthetic mRNA-based vaccinations whose information sheets are a path that is disconcerting to say the least.

    A delegation has been received, has crossed the threshold of an Order that has created disorder and pain.

    And this is a beginning: citizens who are clear about the disorder caused by orders.

    Luisa
    Approda a Milano oggi 6 dicembre davanti alla sede dell'ordine dei medici di Milano in Via Lanzone la chiamata a raccolta dei cittadini, partita da Siena lo scorso 18 settembre, a conclusione di un incontro pubblico, dal titolo “Ordine o Dis Ordine dei medici”, in cui numerosi medici, docenti universitari, esperti del settore sanitario, esponenti "totalmente autonomi, privi di conflitti di interessi" della comunità scientifica, come il dottor Giovanardi, il dottor Donzelli, il dottor Barbaro, il dottor Stramezzi, il dott Citro, il professore Tritto, il professor Cosentino e molti altri ancora hanno redatto una Carta etica, denominata “Carta di Siena”, nella quale si denunciano le innumerevoli e gravi violazioni del Codice Deontologico durante la gestione pandemica. Cinquanta cittadini oggi hanno ribadito che la medicina nulla ha da spartire con stratosferici interessi economici di multinazionali entrate nei gangli del sistema sanitario, creando connivenze in un ambito che dovrebbe essere avulso da interessi e votato alla cura, alla prevenzione e soprattutto alla salute. Mentre si ascoltano quotidianamente dopo il 2020, da quando si è cominciato a capire che qualcosa non tornava, storie di uomini e donne che non si perdonano d'avere fatto ricoverare i loro cari in ospedale, dove hanno perso i contatti e ricevuto le loro spoglie in sacchi neri, con cartelle cliniche che descrivono un calvario di intubazioni e sedazioni profonde inspiegabili quanto dolorose, oggetto di inchieste che con il contagocce fanno luce su uno scenario inquietante. La storia recente e le vicende attuali sono un pugno nello stomaco quotidiano per lo stillicidio di corpi danneggiati dal vaccino, per chi ha creduto o ceduto e non è più in vita, per giovani sani, che lamentano effetti avversi gravi, noti e taciuti. Parlare di farmacovigilanza attiva e passiva appare quasi un insulto verso chi, danneggiato con cartelle cliniche che gridano vendetta, non viene creduto e viene rimandato ad un altro grado di giudizio, se ha il coraggio di denunciare i danni subiti. Molti non trovano il coraggio e chi l'ha fatto si trova di fronte a una commissione formata da medici militari, che si rifanno a tabelle aggiornate negli anni settanta, evidentemente datate. La vera sfida per il nostro Paese, se non si vuole uno sfaldamento di un'identità già deturpata in troppi ambiti, è quella di credere e curare chi soffre perché si è fidato dello Stato e in particolare del sistema sanitario. Accanto a questa sfida un'altra è altrettanto importante: porre fine alla disinformazione in campo medico e scientifico. Così a Milano resiste ed esiste chi chiede conto a un Ordine dei medici che ha recepito protocolli dal potere politico, li ha imposti come dovuti, altrimenti non si spiegano le sospensioni dei medici che si sono opposti, salvo poi scoprire dai politici e a scendere dai medici che paracetamolo e vigile attesa, nefasti e letali per molte, troppe persone, erano consigli, ma ormai era tardi. A Milano non si vuole che la medicina si cancrenizzi in protocolli pseudoscientifici e altamente pericolosi, ma funzionali a tendenze ben remunerate e ben propagandate. E questo è l'altro tasto doloroso della gestione pandemica, che la Carta di Siena evidenzia, l'elevazione a simboli, prodighi di consigli, di virologi, biologi e altri titoli con cui si continua a produrre paura, tensioni e a promuovere vaccinazioni per cui ormai nemmeno una moratoria sarebbe più sufficiente, dovendo interrompersi le vaccinazioni sintetiche a base mRNA i cui fogli illustrativi sono un percorso a dir poco sconcertante. Una delegazione è stata ricevuta, ha varcato la soglia di un Ordine che ha creato disordine e dolore. E questo è un inizio: cittadini che hanno ben chiaro il disordine provocato da ordini. Luisa The call for citizens to rally, which started in Siena on September 18, at the conclusion of a public meeting entitled “Order or Dis Order of Physicians”, arrives in Milan today, December 6, in front of the headquarters of the Order of Physicians of Milan in Via Lanzone, in which numerous doctors, university professors, experts in the health sector, "totally autonomous, free of conflicts of interest" exponents of the scientific community, such as Dr. Giovanardi, Dr. Donzelli, Dr. Barbaro, Dr. Stramezzi, Dr. Citro, Professor Tritto, Professor Cosentino and many others have drawn up an Ethics Charter, called the “Siena Charter”, which denounces the countless and serious violations of the Code of Ethics during the pandemic management. Fifty citizens today reiterated that medicine has nothing to do with the stratospheric economic interests of multinationals that have entered the nodes of the health system, creating connivances in an area that should be free from interests and devoted to care, prevention and above all health. While we hear daily after 2020, since it began to be understood that something was wrong, stories of men and women who do not forgive themselves for having had their loved ones admitted to hospital, where they lost contact and received their remains in black bags, with medical records that describe an ordeal of intubations and deep sedations as inexplicable as they were painful, the subject of investigations that with an eyedropper shed light on a disturbing scenario. Recent history and current events are a daily punch in the stomach for the dripping of bodies damaged by the vaccine, for those who believed or gave in and are no longer alive, for healthy young people, who complain of serious, known and silent adverse effects. Talking about active and passive pharmacovigilance seems almost an insult to those who, damaged with medical records that cry out for vengeance, are not believed and are sent back to another level of judgment, if they have the courage to report the damage suffered. Many do not find the courage and those who have done so find themselves in front of a commission made up of military doctors, who refer to tables updated in the seventies, evidently dated. The real challenge for our country, if we do not want a crumbling of an identity already disfigured in too many areas, is to believe and treat those who suffer because they trusted the State and in particular the health system. Alongside this challenge, another is equally important: putting an end to misinformation in the medical and scientific fields. So in Milan there are those who resist and hold to account a Medical Association that has received protocols from the political power, has imposed them as due, otherwise the suspensions of the doctors who opposed them cannot be explained, only to then discover from the politicians and down from the doctors that paracetamol and watchful waiting, nefarious and lethal for many, too many people, were advice, but by then it was too late. In Milan they do not want medicine to become gangrenous in pseudoscientific and highly dangerous protocols, but functional to well-paid and well-promoted trends. And this is the other painful point of pandemic management, which the Siena Charter highlights, the elevation to symbols, generous with advice, of virologists, biologists and other titles with which they continue to produce fear, tensions and promote vaccinations for which not even a moratorium would be sufficient anymore, having to stop synthetic mRNA-based vaccinations whose information sheets are a path that is disconcerting to say the least. A delegation has been received, has crossed the threshold of an Order that has created disorder and pain. And this is a beginning: citizens who are clear about the disorder caused by orders. Luisa
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  • GRAZIE PER I TUOI LIKE, MARINA. TUTTO TACE IN ITALIA, MENTRE LA SITUAZIONE ECONOMICA, FINANZIARIA E SOCIALE, SI AGGRAVA GIORNO DOPO GIORNO. !!!!! IL MONDO VEDE 57 CONFLITTI, QUINDI, SPARGIMENTI DI SANGUE E DISTRUZIONI DAPPERTUTTO.NELLA COREA DEL SU, IL PRESIDENTE MASSONE, CON LA MANO SUL CUORE- INSIEME ALLA CONSORTE- DELLA COREA DEL SU, INTRODUCENDO LA LEGGE MARZIALE, AVREBBE DECRETATO L'ARRESTO DI UOMINI POLITICI CHE A LUI NON PIACEVANO !!!!! PER QUESTO MOTIVO, VERRA' SOSPESO DALL'INCARICO E NEL FRATTEMPO, IL PARLAMENTO HA BOCCIATO LA LEGGE MARZIALE. !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
    GRAZIE PER I TUOI LIKE, MARINA. TUTTO TACE IN ITALIA, MENTRE LA SITUAZIONE ECONOMICA, FINANZIARIA E SOCIALE, SI AGGRAVA GIORNO DOPO GIORNO. !!!!! IL MONDO VEDE 57 CONFLITTI, QUINDI, SPARGIMENTI DI SANGUE E DISTRUZIONI DAPPERTUTTO.NELLA COREA DEL SU, IL PRESIDENTE MASSONE, CON LA MANO SUL CUORE- INSIEME ALLA CONSORTE- DELLA COREA DEL SU, INTRODUCENDO LA LEGGE MARZIALE, AVREBBE DECRETATO L'ARRESTO DI UOMINI POLITICI CHE A LUI NON PIACEVANO !!!!! PER QUESTO MOTIVO, VERRA' SOSPESO DALL'INCARICO E NEL FRATTEMPO, IL PARLAMENTO HA BOCCIATO LA LEGGE MARZIALE. !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
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  • CARI AMICI, SI PARLA SOLO DI POLITICA INTERNAZIONALE, PER LA ESISTENZA DI CONFLITTI DAPPERTUTTO. IN ITALIA TUTTO TACE E SI E' LEVATA LA VOCE DI QUELL'INFAME DI GIANFRANCO FINI, CHE HA TESSUTO LE LODI DELLA SUA AMICA, LA NANA DELLA MASSONERIA !!!!UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA. GRAZIE DEL LIKE AL MIO POST.
    CARI AMICI, SI PARLA SOLO DI POLITICA INTERNAZIONALE, PER LA ESISTENZA DI CONFLITTI DAPPERTUTTO. IN ITALIA TUTTO TACE E SI E' LEVATA LA VOCE DI QUELL'INFAME DI GIANFRANCO FINI, CHE HA TESSUTO LE LODI DELLA SUA AMICA, LA NANA DELLA MASSONERIA !!!!UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA. GRAZIE DEL LIKE AL MIO POST.
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  • "Non dimentichiamo cosa è successo negli ultimi decenni. Quante volte gli USA sono stati gli iniziatori di conflitti armati in diverse regioni del mondo? Hanno risolto qualche problema da qualche parte? Nessuna democrazia, nessuna pace dopo di loro, a cui presumibilmente aspirano" - Presidente Putin.
    "Non dimentichiamo cosa è successo negli ultimi decenni. Quante volte gli USA sono stati gli iniziatori di conflitti armati in diverse regioni del mondo? Hanno risolto qualche problema da qualche parte? Nessuna democrazia, nessuna pace dopo di loro, a cui presumibilmente aspirano" - Presidente Putin.
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  • ROBERT KENNEDY JR. ▷ "COSA MI HA CHIESTO TRUMP? VUOLE CHE FACCIA 3 COSE. SARÒ MINISTRO? VEDREMO..."

    Cambio radicale nella sanità statunitense?
    E' quello che molto probabilmente accadrà dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali.
    Sì, perché il tycoon ha da tempo promesso che le questioni attorno alla salute saranno affidate nientedimeno che a Robert F. Kennedy Jr., nipote del democratico John Fitzgerald Kennedy. RFK Jr negli ultimi anni si è dimostrato infatti molto attento sul tema, ponendo l'accento sulla cattiva alimentazione promossa dalle aziende, sulla qualità del cibo e sui conflitti di interesse all'interno di Big Pharma.
    Trump ha parlato di lui nel suo primo discorso da presidente: "Contribuirà a riportare l'America di nuovo in salute. E' un uomo eccezionale, e si impegna davvero. Vuole fare alcune cose e lo lasceremo fare". NBC News ha intervistato Robert Kennedy per chiedergli se il piano MAHA (Make America Healthy Again) abbia già fatto i primi passi.

    "Vuole che io faccia tre cose: eliminare la corruzione delle agenzie, in particolare i conflitti di interesse che hanno trasformato queste agenzie in prigioniere dell'industria farmaceutica e alimentare; riportare le agenzie alla scienza basata sull'evidenza; rendere l'America di nuovo sana, per porre fine all'epidemia di malattie croniche".

    Radical change in US healthcare?
    This is what will most likely happen after Donald Trump's victory in the presidential elections.
    Yes, because the tycoon has long promised that health issues will be entrusted to none other than Robert F. Kennedy Jr., grandson of Democrat John Fitzgerald Kennedy. RFK Jr. has in recent years proven to be very attentive to the issue, placing emphasis on bad nutrition promoted by companies, on the quality of food and on conflicts of interest within Big Pharma.
    Trump spoke of him in his first speech as president: "He's going to help get America healthy again. He's a great guy, and he's really committed. He wants to do some things and we're going to let him do it." NBC News interviewed Robert Kennedy to ask him if the MAHA (Make America Healthy Again) plan has already taken its first steps.

    "He wants me to do three things: eliminate agency corruption, particularly the conflicts of interest that have turned these agencies into captives of the pharmaceutical and food industries; return agencies to evidence-based science; and make America healthy again, to end the chronic disease epidemic."

    https://youtu.be/HfE2VmX5a3A?feature=shared
    ROBERT KENNEDY JR. ▷ "COSA MI HA CHIESTO TRUMP? VUOLE CHE FACCIA 3 COSE. SARÒ MINISTRO? VEDREMO..." Cambio radicale nella sanità statunitense? E' quello che molto probabilmente accadrà dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali. Sì, perché il tycoon ha da tempo promesso che le questioni attorno alla salute saranno affidate nientedimeno che a Robert F. Kennedy Jr., nipote del democratico John Fitzgerald Kennedy. RFK Jr negli ultimi anni si è dimostrato infatti molto attento sul tema, ponendo l'accento sulla cattiva alimentazione promossa dalle aziende, sulla qualità del cibo e sui conflitti di interesse all'interno di Big Pharma. Trump ha parlato di lui nel suo primo discorso da presidente: "Contribuirà a riportare l'America di nuovo in salute. E' un uomo eccezionale, e si impegna davvero. Vuole fare alcune cose e lo lasceremo fare". NBC News ha intervistato Robert Kennedy per chiedergli se il piano MAHA (Make America Healthy Again) abbia già fatto i primi passi. "Vuole che io faccia tre cose: eliminare la corruzione delle agenzie, in particolare i conflitti di interesse che hanno trasformato queste agenzie in prigioniere dell'industria farmaceutica e alimentare; riportare le agenzie alla scienza basata sull'evidenza; rendere l'America di nuovo sana, per porre fine all'epidemia di malattie croniche". Radical change in US healthcare? This is what will most likely happen after Donald Trump's victory in the presidential elections. Yes, because the tycoon has long promised that health issues will be entrusted to none other than Robert F. Kennedy Jr., grandson of Democrat John Fitzgerald Kennedy. RFK Jr. has in recent years proven to be very attentive to the issue, placing emphasis on bad nutrition promoted by companies, on the quality of food and on conflicts of interest within Big Pharma. Trump spoke of him in his first speech as president: "He's going to help get America healthy again. He's a great guy, and he's really committed. He wants to do some things and we're going to let him do it." NBC News interviewed Robert Kennedy to ask him if the MAHA (Make America Healthy Again) plan has already taken its first steps. "He wants me to do three things: eliminate agency corruption, particularly the conflicts of interest that have turned these agencies into captives of the pharmaceutical and food industries; return agencies to evidence-based science; and make America healthy again, to end the chronic disease epidemic." https://youtu.be/HfE2VmX5a3A?feature=shared
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  • Broadcast

    *GAZA CI DICE CHI SIAMO*

    Caitlin Johnstone

    Novembre 05, 2024

    A volte è difficile dire cosa sia più orribile: il genocidio di Gaza in sé, o il decadimento morale in tutta la nostra società che lo rende possibile.

    Voglio dire, le atrocità a Gaza hanno un paio di milioni di vittime. Se si sommano le popolazioni degli Stati Uniti, dell'Europa, del Canada e dell'Australia, si hanno circa un miliardo di persone che vivono in una distopia la cui coscienza collettiva è così distorta e contorta che permetterebbero ai loro governi di sostenere un genocidio in diretta streaming in piena vista del mondo intero. Un miliardo di persone che sono così moralmente in bancarotta da trovare tollerabile che un simile incubo venga inflitto ai loro simili proprio di fronte a loro.

    Ciò è stato particolarmente pronunciato durante la frenesia della corsa presidenziale degli Stati Uniti, con decine di milioni di elettori che si sono dati da fare per nascondere cognitivamente Gaza sotto il tappeto in modo da poter dare il loro sostegno a uno dei due candidati tradizionali che si sono entrambi impegnati a sostenere lo stato sionista che sta perpetrando questo genocidio. Nel migliore dei casi vedono i crimini di Israele come una fastidiosa questione secondaria su cui la sinistra continua a disturbare i loro partiti Kamala, e nel peggiore dei casi sostengono completamente le azioni di Israele.

    Che modo inutile, insignificante, senz'anima di vivere. Che tradimento della verità e della nostra stessa umanità. Come si può trovare soddisfazione in quel tipo di esistenza simile a quella degli zombie? Trascinarsi senza pensare al ritmo dello status quo, divorare carne umana perché è più comodo della dissonanza cognitiva che deriverebbe dal divorziare dalla visione del mondo al servizio del potere che sei stato indottrinato dalla nascita per sposare.

    Stavo ascoltando un'intervista con un medico che ha lavorato a Gaza durante il genocidio e ha parlato di quando, molti mesi fa, l'IDF ha costretto l'evacuazione di un ospedale e ha lasciato morire quattro bambini prematuri nelle loro incubatrici dopo aver assicurato al personale che si sarebbero presi cura di loro. I loro minuscoli corpi sono stati trovati in decomposizione settimane dopo, dopo che le forze israeliane hanno sgomberato l'area.

    In che modo quell'incidente, di per sé, non ha fermato il mondo? Come ha fatto a non fermarci tutti e a costringerci a rivalutare tutto ciò che ha portato a questo punto? Non era un segreto che quei quattro bambini fossero morti; Era nelle notizie mainstream. Era proprio lì, proprio di fronte a noi, e non abbiamo fatto nulla.

    Tali atrocità accadono quotidianamente da tredici mesi ormai, e ancora non c'è nulla.

    Dobbiamo vivere così. Dobbiamo vivere in questa distopia genocida, circondati da sonnambuli barcollanti coperti di sangue umano. Le nostre vite qui in Occidente sono molto, molto più confortevoli di quelle delle persone a Gaza, ma sono anche molto meno veritiere e molto meno capaci di nutrire lo spirito umano.

    Marinamo nelle bugie e nella psicopatia, osserviamo le bugie e la psicopatia, mangiamo, beviamo, dormiamo e respiriamo bugie e psicopatia. Le nostre menti sono piene di spazzatura e i nostri cuori sono pieni di merda, e stiamo camminando fino alle caviglie nel sangue, nel sudore e nelle lacrime del sud del mondo. Questa piaga putrescente di una civiltà è l'unico terreno in cui il genocidio di Gaza sostenuto dall'Occidente potrebbe mettere radici.

    La gente di Gaza deve soffrire le conseguenze di ciò che siamo e di ciò che siamo diventati, ma dobbiamo convivere con ciò che siamo e ciò che siamo diventati. Stiamo uccidendo i loro bambini e lasciandoli marcire, ma siamo noi che dobbiamo vivere con i cadaveri dei bambini in decomposizione nelle nostre anime.

    In un modo o nell'altro, un giorno le uccisioni a Gaza finiranno. Ma le forze dentro di noi che hanno dato origine a quella carneficina vivranno a lungo dopo che i suoni dei droni e delle esplosioni saranno cessati.

    Dovremo vivere così. Dovremo vivere sapendo che questo è ciò che siamo.

    https://www.caitlinjohnst.one/p/gaza-tells-us-who-we-are?utm_source=post-email-title&publication_id=82124&post_id=151193282&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=false&r=2sqhhi&triedRedirect=true&utm_medium=email&fbclid=IwY2xjawGWr4JleHRuA2FlbQIxMAABHWc8Z-nz8ql3wtvpHBSZWB_2z8mXiVwP73xV_03i-7b7rMqMGavSL8Thfw_aem_sqMwE63U64a7FGNcH9pm4w

    (Testo tradotto, commentato e inoltrato da Rodolfo Marusi Guareschi)

    [*Mondo, 5 novembre 2024*.
    Popolazione mondiale attuale 8.186.360.868.
    Desertificazione quest'anno (ettari) 10.164.346.
    Erosione di terra coltivabile quest’anno (ettari) 5.930.315.
    Foresta distrutta quest'anno (ettari) 4.404.995.
    Persone senza accesso ad acqua potabile 759.512.491.
    Morti a causa di malattie associate all'acqua quest'anno 713.241.
    Sostanze tossiche rilasciate nell'ambiente quest'anno (tonn.) 8.294.427.
    Persone sovrappeso nel mondo 1.769.301.781.
    Persone obese nel mondo 873.832.295.
    Persone denutrite nel mondo 883.135.235.
    Persone morte di fame quest'anno 9.472.476.
    Bambini fino a 5 anni morti quest'anno 6.437.864 (21.107 al giorno).
    Spesa per la Difesa Militare quest'anno $ 1.476.121.090.663S.
    Soldi spesi in programmi da obesità negli Stati Uniti quest'anno $ 58.555.178.985.
    Soldi spesi in videogiochi quest'anno $ 102.559.881.901.
    Spesa Pubblica per la Sanità quest’anno $ 5.353.131.168.848.
    Spesa Pubblica per l'Educazione quest’anno $ 3.546.977.947.740.
    Utenti di Internet nel mondo 6.396.425.094.
    Una cinquantina di conflitti.
    L’1% della popolazione possiede oltre il 50% della ricchezza mondiale.
    Il 50% della popolazione più povera possiede l’1% della ricchezza mondiale. RMG]

    *Misuratore del mondo* https://www.worldometers.info/it/?fbclid=IwY2xjawGWnbNleHRuA2FlbQIxMAABHaOw-2PLL3hLzZfbos-qK4KN3C5uL_RitS1HLzAn2VLn_JwUVe0thqDoEw_aem_D09PGQArdvDd7ChFudGOvw

    *Rodolfo Marusi Guareschi* https://www.marusi.org/pit.htm?fbclid=IwY2xjawGWndNleHRuA2FlbQIxMAABHZfg4Sodm-L0UqwhL8-zSQnkFQmwQF3Eg2h0QuqZBhEyWuwITwCCzc0Ciw_aem_8UzpMl4sy8DKPnzwBy1r0Q Fonte https://www.wgov.org/

    *Il piano* http://www.holosbank.org/unigov/The%20Plan-It.htm?fbclid=IwY2xjawGWnelleHRuA2FlbQIxMAABHeyAHvU2Ki-qseEMD96d6QKHsNe5eRu402ucDkpHBpKovgiN0hawrJNwPQ_aem_KF1ORYB5IrGPHDQPiip9IA Fonte https://www.wgov.org/

    Grazie Caitlin e grazie Rodolfo, sembra incredibile che ancora esseri umani infliggano dolore ad altri addirittura godendo d'averlo voluto e fatto! Ma, invece, è questa la vera e cruda malatissima realtà che si ripete che devasta tutti e tutto. Con Balaloka (la Forza di Sicurezza Mondiale della Repubblica della Terra https://www.wgov.org/balaloka/) possiamo e dobbiamo reagire e aprire un varco per interrompere questo perverso circolo vizioso che promuova e realizzi nuovi modelli emulabili con una profonda e complessiva rigenerazione dei nostri comportamenti umani corrotti (morali, sociali, civili, economici, politici e religiosi https://www.wgov.org/rinnovamento.org/); è tutto bene spiegato come si può fare nel testo Péntakos di Rodolfo https://www.wgov.org/pentakos.it/.
    Grazie per l'attenzione. Giorgio
    Broadcast *GAZA CI DICE CHI SIAMO* Caitlin Johnstone Novembre 05, 2024 A volte è difficile dire cosa sia più orribile: il genocidio di Gaza in sé, o il decadimento morale in tutta la nostra società che lo rende possibile. Voglio dire, le atrocità a Gaza hanno un paio di milioni di vittime. Se si sommano le popolazioni degli Stati Uniti, dell'Europa, del Canada e dell'Australia, si hanno circa un miliardo di persone che vivono in una distopia la cui coscienza collettiva è così distorta e contorta che permetterebbero ai loro governi di sostenere un genocidio in diretta streaming in piena vista del mondo intero. Un miliardo di persone che sono così moralmente in bancarotta da trovare tollerabile che un simile incubo venga inflitto ai loro simili proprio di fronte a loro. Ciò è stato particolarmente pronunciato durante la frenesia della corsa presidenziale degli Stati Uniti, con decine di milioni di elettori che si sono dati da fare per nascondere cognitivamente Gaza sotto il tappeto in modo da poter dare il loro sostegno a uno dei due candidati tradizionali che si sono entrambi impegnati a sostenere lo stato sionista che sta perpetrando questo genocidio. Nel migliore dei casi vedono i crimini di Israele come una fastidiosa questione secondaria su cui la sinistra continua a disturbare i loro partiti Kamala, e nel peggiore dei casi sostengono completamente le azioni di Israele. Che modo inutile, insignificante, senz'anima di vivere. Che tradimento della verità e della nostra stessa umanità. Come si può trovare soddisfazione in quel tipo di esistenza simile a quella degli zombie? Trascinarsi senza pensare al ritmo dello status quo, divorare carne umana perché è più comodo della dissonanza cognitiva che deriverebbe dal divorziare dalla visione del mondo al servizio del potere che sei stato indottrinato dalla nascita per sposare. Stavo ascoltando un'intervista con un medico che ha lavorato a Gaza durante il genocidio e ha parlato di quando, molti mesi fa, l'IDF ha costretto l'evacuazione di un ospedale e ha lasciato morire quattro bambini prematuri nelle loro incubatrici dopo aver assicurato al personale che si sarebbero presi cura di loro. I loro minuscoli corpi sono stati trovati in decomposizione settimane dopo, dopo che le forze israeliane hanno sgomberato l'area. In che modo quell'incidente, di per sé, non ha fermato il mondo? Come ha fatto a non fermarci tutti e a costringerci a rivalutare tutto ciò che ha portato a questo punto? Non era un segreto che quei quattro bambini fossero morti; Era nelle notizie mainstream. Era proprio lì, proprio di fronte a noi, e non abbiamo fatto nulla. Tali atrocità accadono quotidianamente da tredici mesi ormai, e ancora non c'è nulla. Dobbiamo vivere così. Dobbiamo vivere in questa distopia genocida, circondati da sonnambuli barcollanti coperti di sangue umano. Le nostre vite qui in Occidente sono molto, molto più confortevoli di quelle delle persone a Gaza, ma sono anche molto meno veritiere e molto meno capaci di nutrire lo spirito umano. Marinamo nelle bugie e nella psicopatia, osserviamo le bugie e la psicopatia, mangiamo, beviamo, dormiamo e respiriamo bugie e psicopatia. Le nostre menti sono piene di spazzatura e i nostri cuori sono pieni di merda, e stiamo camminando fino alle caviglie nel sangue, nel sudore e nelle lacrime del sud del mondo. Questa piaga putrescente di una civiltà è l'unico terreno in cui il genocidio di Gaza sostenuto dall'Occidente potrebbe mettere radici. La gente di Gaza deve soffrire le conseguenze di ciò che siamo e di ciò che siamo diventati, ma dobbiamo convivere con ciò che siamo e ciò che siamo diventati. Stiamo uccidendo i loro bambini e lasciandoli marcire, ma siamo noi che dobbiamo vivere con i cadaveri dei bambini in decomposizione nelle nostre anime. In un modo o nell'altro, un giorno le uccisioni a Gaza finiranno. Ma le forze dentro di noi che hanno dato origine a quella carneficina vivranno a lungo dopo che i suoni dei droni e delle esplosioni saranno cessati. Dovremo vivere così. Dovremo vivere sapendo che questo è ciò che siamo. https://www.caitlinjohnst.one/p/gaza-tells-us-who-we-are?utm_source=post-email-title&publication_id=82124&post_id=151193282&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=false&r=2sqhhi&triedRedirect=true&utm_medium=email&fbclid=IwY2xjawGWr4JleHRuA2FlbQIxMAABHWc8Z-nz8ql3wtvpHBSZWB_2z8mXiVwP73xV_03i-7b7rMqMGavSL8Thfw_aem_sqMwE63U64a7FGNcH9pm4w (Testo tradotto, commentato e inoltrato da Rodolfo Marusi Guareschi) [*Mondo, 5 novembre 2024*. Popolazione mondiale attuale 8.186.360.868. Desertificazione quest'anno (ettari) 10.164.346. Erosione di terra coltivabile quest’anno (ettari) 5.930.315. Foresta distrutta quest'anno (ettari) 4.404.995. Persone senza accesso ad acqua potabile 759.512.491. Morti a causa di malattie associate all'acqua quest'anno 713.241. Sostanze tossiche rilasciate nell'ambiente quest'anno (tonn.) 8.294.427. Persone sovrappeso nel mondo 1.769.301.781. Persone obese nel mondo 873.832.295. Persone denutrite nel mondo 883.135.235. Persone morte di fame quest'anno 9.472.476. Bambini fino a 5 anni morti quest'anno 6.437.864 (21.107 al giorno). Spesa per la Difesa Militare quest'anno $ 1.476.121.090.663S. Soldi spesi in programmi da obesità negli Stati Uniti quest'anno $ 58.555.178.985. Soldi spesi in videogiochi quest'anno $ 102.559.881.901. Spesa Pubblica per la Sanità quest’anno $ 5.353.131.168.848. Spesa Pubblica per l'Educazione quest’anno $ 3.546.977.947.740. Utenti di Internet nel mondo 6.396.425.094. Una cinquantina di conflitti. L’1% della popolazione possiede oltre il 50% della ricchezza mondiale. Il 50% della popolazione più povera possiede l’1% della ricchezza mondiale. RMG] *Misuratore del mondo* https://www.worldometers.info/it/?fbclid=IwY2xjawGWnbNleHRuA2FlbQIxMAABHaOw-2PLL3hLzZfbos-qK4KN3C5uL_RitS1HLzAn2VLn_JwUVe0thqDoEw_aem_D09PGQArdvDd7ChFudGOvw *Rodolfo Marusi Guareschi* https://www.marusi.org/pit.htm?fbclid=IwY2xjawGWndNleHRuA2FlbQIxMAABHZfg4Sodm-L0UqwhL8-zSQnkFQmwQF3Eg2h0QuqZBhEyWuwITwCCzc0Ciw_aem_8UzpMl4sy8DKPnzwBy1r0Q Fonte https://www.wgov.org/ *Il piano* http://www.holosbank.org/unigov/The%20Plan-It.htm?fbclid=IwY2xjawGWnelleHRuA2FlbQIxMAABHeyAHvU2Ki-qseEMD96d6QKHsNe5eRu402ucDkpHBpKovgiN0hawrJNwPQ_aem_KF1ORYB5IrGPHDQPiip9IA Fonte https://www.wgov.org/ Grazie Caitlin e grazie Rodolfo, sembra incredibile che ancora esseri umani infliggano dolore ad altri addirittura godendo d'averlo voluto e fatto! Ma, invece, è questa la vera e cruda malatissima realtà che si ripete che devasta tutti e tutto. Con Balaloka (la Forza di Sicurezza Mondiale della Repubblica della Terra https://www.wgov.org/balaloka/) possiamo e dobbiamo reagire e aprire un varco per interrompere questo perverso circolo vizioso che promuova e realizzi nuovi modelli emulabili con una profonda e complessiva rigenerazione dei nostri comportamenti umani corrotti (morali, sociali, civili, economici, politici e religiosi https://www.wgov.org/rinnovamento.org/); è tutto bene spiegato come si può fare nel testo Péntakos di Rodolfo https://www.wgov.org/pentakos.it/. Grazie per l'attenzione. Giorgio
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    Gaza Tells Us Who We Are
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