• PROGETTO INCENERITORE a MONTELLO (BG).

    DICIAMO NO !!!

    LA SALUTE DI TUTTI PER LE TASCHE DI POCHI ?
    ☠☠☠

    Un progetto assurdo, inquinante, antieconomico e fuori dai tempi (altro che green) in una zona densamente popolata e che coinvolge territori nel raggio di almeno 20 km.

    BLOCCARE QUESTA FOLLIA SI PUÒ SE LA POPOLAZIONE SI SCHIERA COMPATTA !!!

    SE VUOI OPPORTI unisciti
    QUI al canale WhatsApp
    👇🏼👇🏼👇🏼
    https://whatsapp.com/channel/0029Vb2kwYWCHDyoxLxZjw2u

    e QUI al canale YouTube
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    https://youtu.be/eoNjeJz-KcQ?si=1wuLy4UHcmj4NaXw

    RICORDA CHE DEMOCRAZIA SIGNIFICA POTERE DEL POPOLO e non potere di pochi.
    Loro DEVONO fare ciò che noi chiediamo.

    Video di una mamma
    👇🏼👇🏼👇🏼
    https://youtu.be/h9W375MOjf0?si=qInANKEE9MmIu--a
    💥💥💥 PROGETTO INCENERITORE a MONTELLO (BG). DICIAMO NO !!! LA SALUTE DI TUTTI PER LE TASCHE DI POCHI ? ☠☠☠💰 Un progetto assurdo, inquinante, antieconomico e fuori dai tempi (altro che green) in una zona densamente popolata e che coinvolge territori nel raggio di almeno 20 km. BLOCCARE QUESTA FOLLIA SI PUÒ SE LA POPOLAZIONE SI SCHIERA COMPATTA !!! SE VUOI OPPORTI unisciti QUI al canale WhatsApp 👇🏼👇🏼👇🏼 https://whatsapp.com/channel/0029Vb2kwYWCHDyoxLxZjw2u e QUI al canale YouTube 👇🏼👇🏼👇🏼 https://youtu.be/eoNjeJz-KcQ?si=1wuLy4UHcmj4NaXw RICORDA CHE DEMOCRAZIA SIGNIFICA POTERE DEL POPOLO e non potere di pochi. Loro DEVONO fare ciò che noi chiediamo. Video di una mamma 👇🏼👇🏼👇🏼 https://youtu.be/h9W375MOjf0?si=qInANKEE9MmIu--a
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  • Ricordo la violenza degli idranti che scagliavano a terra i #PortualidiTrieste, il silenzio dei sindacati, quel braccio teso per intimare a disperdersi.
    Non so se #ElonMusk e #Trump riporteranno indietro le lancette.
    So che quel giorno stavate zitti o facevate il tifo per gli idranti.
    Da voi nessuna lezione di Libertà e democrazia.
    #21gennaio

    I remember the violence of the fire hoses that hurled the #PortualidiTrieste to the ground, the silence of the unions, that arm stretched out to order them to disperse.
    I don't know if #ElonMusk and #Trump will turn back the clock.
    I know that that day you were silent or you were cheering for the fire hoses.
    No lessons in Freedom and democracy from you.
    #21January

    Fonte: https://x.com/Giorgiolaporta/status/1881759033188884988?t=52cx2FLuZJdoJnrMHZZ2Cg&s=19
    Ricordo la violenza degli idranti che scagliavano a terra i #PortualidiTrieste, il silenzio dei sindacati, quel braccio teso per intimare a disperdersi. Non so se #ElonMusk e #Trump riporteranno indietro le lancette. So che quel giorno stavate zitti o facevate il tifo per gli idranti. Da voi nessuna lezione di Libertà e democrazia. #21gennaio I remember the violence of the fire hoses that hurled the #PortualidiTrieste to the ground, the silence of the unions, that arm stretched out to order them to disperse. I don't know if #ElonMusk and #Trump will turn back the clock. I know that that day you were silent or you were cheering for the fire hoses. No lessons in Freedom and democracy from you. #21January Fonte: https://x.com/Giorgiolaporta/status/1881759033188884988?t=52cx2FLuZJdoJnrMHZZ2Cg&s=19
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  • CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”? Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.” Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”. Ugo Rossi
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  • SI ABBIAMO INTERFERITO NELLE ELEZIONI RUMENE E LO FAREMO ANCHE IN GERMANIA
    Breton affossa la democrazia
    “Facciamo rispettare le nostre leggi in Europa quando rischiano di essere aggirate e quando, se non vengono applicate, possono portare a interferenze. Lo abbiamo fatto in Romania e, ovviamente sarà fatto anche in Germania, se necessario”, ha dichiarato Breton, in merito al ruolo eventuale che l’organismo comunitario potrebbe assumere in tali elezioni. 
    Le dichiarazioni di Thierry Breton sono la prova definitiva: la democrazia in Europa è morta. L’UE ha già stracciato il voto rumeno in nome di presunte ingerenze russe, e ora minaccia di fare lo stesso con la Germania, dimostrando che l’unico interesse di Bruxelles è controllare, non difendere la sovranità dei Paesi membri.

    È assurdo invocare la difesa dei processi elettorali quando l’Unione Europea stessa interviene per annullarli o manipolarli. Le tensioni con Elon Musk sono solo il contorno di una vicenda ancora più inquietante: Soros e Gates possono finanziare campagne senza troppi ostacoli, ma se Musk si schiera con un partito considerato scomodo, scatta la crociata contro le “interferenze esterne”.

    Questa è la dimostrazione lampante che la tanto sbandierata “democrazia europea” altro non è che una finzione, dove chi detiene il potere a Bruxelles decide cosa sia giusto votare e chi debba vincere.

    YES WE INTERFERED IN THE ROMANIAN ELECTIONS AND WE WILL DO THE SAME IN GERMANY
    Breton undermines democracy
    “We enforce our laws in Europe when they risk being circumvented and when, if not applied, they can lead to interference. We have done so in Romania and, of course, it will also be done in Germany, if necessary,” Breton said, regarding the possible role that the community body could assume in these elections. 
    Thierry Breton’s statements are the definitive proof: democracy in Europe is dead. The EU has already torn up the Romanian vote in the name of alleged Russian interference, and now it threatens to do the same with Germany, demonstrating that Brussels’ only interest is to control, not to defend the sovereignty of member countries.

    It is absurd to invoke the defense of electoral processes when the European Union itself intervenes to cancel or manipulate them. The tensions with Elon Musk are just the side dish of an even more disturbing story: Soros and Gates can finance campaigns without too many obstacles, but if Musk sides with a party considered inconvenient, the crusade against "external interference" begins.

    This is the clear demonstration that the much-vaunted "European democracy" is nothing but a fiction, where those in power in Brussels decide what is right to vote for and who should win.

    Per sostenere il lavoro di ripubblicazione di tutte le opere di Giulietto Chiesa:
    https://giuliettochiesaofficial.store/
    🔴SI ABBIAMO INTERFERITO NELLE ELEZIONI RUMENE E LO FAREMO ANCHE IN GERMANIA Breton affossa la democrazia “Facciamo rispettare le nostre leggi in Europa quando rischiano di essere aggirate e quando, se non vengono applicate, possono portare a interferenze. Lo abbiamo fatto in Romania e, ovviamente sarà fatto anche in Germania, se necessario”, ha dichiarato Breton, in merito al ruolo eventuale che l’organismo comunitario potrebbe assumere in tali elezioni.  Le dichiarazioni di Thierry Breton sono la prova definitiva: la democrazia in Europa è morta. L’UE ha già stracciato il voto rumeno in nome di presunte ingerenze russe, e ora minaccia di fare lo stesso con la Germania, dimostrando che l’unico interesse di Bruxelles è controllare, non difendere la sovranità dei Paesi membri. È assurdo invocare la difesa dei processi elettorali quando l’Unione Europea stessa interviene per annullarli o manipolarli. Le tensioni con Elon Musk sono solo il contorno di una vicenda ancora più inquietante: Soros e Gates possono finanziare campagne senza troppi ostacoli, ma se Musk si schiera con un partito considerato scomodo, scatta la crociata contro le “interferenze esterne”. Questa è la dimostrazione lampante che la tanto sbandierata “democrazia europea” altro non è che una finzione, dove chi detiene il potere a Bruxelles decide cosa sia giusto votare e chi debba vincere. YES WE INTERFERED IN THE ROMANIAN ELECTIONS AND WE WILL DO THE SAME IN GERMANY Breton undermines democracy “We enforce our laws in Europe when they risk being circumvented and when, if not applied, they can lead to interference. We have done so in Romania and, of course, it will also be done in Germany, if necessary,” Breton said, regarding the possible role that the community body could assume in these elections.  Thierry Breton’s statements are the definitive proof: democracy in Europe is dead. The EU has already torn up the Romanian vote in the name of alleged Russian interference, and now it threatens to do the same with Germany, demonstrating that Brussels’ only interest is to control, not to defend the sovereignty of member countries. It is absurd to invoke the defense of electoral processes when the European Union itself intervenes to cancel or manipulate them. The tensions with Elon Musk are just the side dish of an even more disturbing story: Soros and Gates can finance campaigns without too many obstacles, but if Musk sides with a party considered inconvenient, the crusade against "external interference" begins. This is the clear demonstration that the much-vaunted "European democracy" is nothing but a fiction, where those in power in Brussels decide what is right to vote for and who should win. Per sostenere il lavoro di ripubblicazione di tutte le opere di Giulietto Chiesa: https://giuliettochiesaofficial.store/
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  • Maggio 2023, il senatore Marco Scuria [ FdI ] presentava in Senato l' avvio di una sezione italiana dell' istituto Transatlantic Friends of Israel, alla quale vi hanno aderito esponenti di FdI, Forza Italia, Lega, Partito Democratico e Noi Moderati. Alla presentazione erano presenti anche l' ambasciatore israeliano ( meglio sarebbe scrivere sionista?) Alon Bar, l' incaricato d' affari dell' ambasciata statunitense Sham Crowley, il direttore e la vice direttrice dell' Institute Jewish Commite rispettivamente Daniel Schwmmenthal Benedetta Buttiglione, gli ambasciatori del Marocco e del Bahrein.
    Il senatore della Repubblica italiana ha sottolineato la necessità della creazione di una sezione italiana dell' Transatlantic Friends of Israel in ragione del fatto che << ci permetterà di consolidare i nostri legami nel segno della libertà e della democrazia in un momento di una grave crisi caratterizzata dall' aggressione russa all' Ucraina e dagli attacchi contro Israele. La centrale internazionale del terrorismo ha luogo in Iran, una minaccia contro tutta la società occidentale>>
    Piero Fassino [ PD ] vi ha aderito << perché Israele è il capisaldi del mondo libero e democratico>>
    Debora Bergamini [ PD ]:
    << ...l' iniziativa giunge al momento opportuno>>
    Paolo Formentini [ Lega ] : << Israele ha sì il diritto di esistere ed anche di difendersi >>
    L' ambasciatore di Israele Alon Bar: << Apprezzo la posizione dell' Italia all' ONU. Mi auguro che continui a stare dalla parte di Israele e USA >>
    Lisa Billing, la rappresentante dell' organizzazione AJC [ comitato internazionale ebraico ] in Italia: << Ho la speranza e la fiducia che questa sezione italiana possa crescere. Israele e l' Italia sono da sempre Paesi amici, molto ci unisce. Uniti potremo vincere la minaccia dei totalitarismi.>>

    Il governo Meloni avrà sì, come sostenuto dalla presidente del Consiglio, imposto uno stop a nuovi contratti per la fornitura di armi ad Israele, ma non ha disposto la revoca di quelli già in essere antecedentemente al 7 ottobre 2023; all' ONU l' Italia non ha espresso alcuna condanna [ tantomeno un disappunto] ad Israele per la mattanza che va infliggendo al popolo palestinese; tace sullo scempio che l' esercito israeliano compie ai danni dei bambini palestinesi.....e quel che è peggio tutto il Parlamento europeo è unanime, al di là del semplice vociare fuori e dentro il Palazzo, nel sostenere la follia di Israele.
    Maggio 2023, il senatore Marco Scuria [ FdI ] presentava in Senato l' avvio di una sezione italiana dell' istituto Transatlantic Friends of Israel, alla quale vi hanno aderito esponenti di FdI, Forza Italia, Lega, Partito Democratico e Noi Moderati. Alla presentazione erano presenti anche l' ambasciatore israeliano ( meglio sarebbe scrivere sionista?) Alon Bar, l' incaricato d' affari dell' ambasciata statunitense Sham Crowley, il direttore e la vice direttrice dell' Institute Jewish Commite rispettivamente Daniel Schwmmenthal Benedetta Buttiglione, gli ambasciatori del Marocco e del Bahrein. Il senatore della Repubblica italiana ha sottolineato la necessità della creazione di una sezione italiana dell' Transatlantic Friends of Israel in ragione del fatto che << ci permetterà di consolidare i nostri legami nel segno della libertà e della democrazia in un momento di una grave crisi caratterizzata dall' aggressione russa all' Ucraina e dagli attacchi contro Israele. La centrale internazionale del terrorismo ha luogo in Iran, una minaccia contro tutta la società occidentale>> Piero Fassino [ PD ] vi ha aderito << perché Israele è il capisaldi del mondo libero e democratico>> Debora Bergamini [ PD ]: << ...l' iniziativa giunge al momento opportuno>> Paolo Formentini [ Lega ] : << Israele ha sì il diritto di esistere ed anche di difendersi >> L' ambasciatore di Israele Alon Bar: << Apprezzo la posizione dell' Italia all' ONU. Mi auguro che continui a stare dalla parte di Israele e USA >> Lisa Billing, la rappresentante dell' organizzazione AJC [ comitato internazionale ebraico ] in Italia: << Ho la speranza e la fiducia che questa sezione italiana possa crescere. Israele e l' Italia sono da sempre Paesi amici, molto ci unisce. Uniti potremo vincere la minaccia dei totalitarismi.>> Il governo Meloni avrà sì, come sostenuto dalla presidente del Consiglio, imposto uno stop a nuovi contratti per la fornitura di armi ad Israele, ma non ha disposto la revoca di quelli già in essere antecedentemente al 7 ottobre 2023; all' ONU l' Italia non ha espresso alcuna condanna [ tantomeno un disappunto] ad Israele per la mattanza che va infliggendo al popolo palestinese; tace sullo scempio che l' esercito israeliano compie ai danni dei bambini palestinesi.....e quel che è peggio tutto il Parlamento europeo è unanime, al di là del semplice vociare fuori e dentro il Palazzo, nel sostenere la follia di Israele.
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  • Nuovo codice della strada: quando la follia diventa legge

    Questo Ddl sicurezza è palesemente incostituzionale (e lo dico ora, con largo anticipo rispetto sentenze e pronunce della corte e dei giudici), ma nel frattempo rovinerà la vita di migliaia di persone e non solo. Perché mina le norme più basilari del diritto e della democrazia, è l’instaurazione di un stato di polizia che perseguita i cittadini senza uno straccio di rigor logico ma neppure legale.
    Le stesse forze dell’ordine dovrebbero rifiutarsi di attuarlo, altrimenti diventeranno complici di tale abominio.

    Ora, tutto ciò è oggettivamente inaccettabile e se lo tolleriamo rendendolo lecito è solo colpa nostra, sarà l’inizio di un tracollo che ci porterà ad una deriva dittatoriale liberticida. Non c’è altro da fare che opporsi con tutte le nostre forze, mobilitarsi e disobbedire.

    https://youtu.be/uloAmfDk1Wc
    Nuovo codice della strada: quando la follia diventa legge 🤯 Questo Ddl sicurezza è palesemente incostituzionale (e lo dico ora, con largo anticipo rispetto sentenze e pronunce della corte e dei giudici), ma nel frattempo rovinerà la vita di migliaia di persone e non solo. Perché mina le norme più basilari del diritto e della democrazia, è l’instaurazione di un stato di polizia che perseguita i cittadini senza uno straccio di rigor logico ma neppure legale. Le stesse forze dell’ordine dovrebbero rifiutarsi di attuarlo, altrimenti diventeranno complici di tale abominio. Ora, tutto ciò è oggettivamente inaccettabile e se lo tolleriamo rendendolo lecito è solo colpa nostra, sarà l’inizio di un tracollo che ci porterà ad una deriva dittatoriale liberticida. Non c’è altro da fare che opporsi con tutte le nostre forze, mobilitarsi e disobbedire. https://youtu.be/uloAmfDk1Wc
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  • Recentemente la presidente della commissione europea ha reso noto con viva soddisfazione al Parlamento Europeo che l ' UE ha " finora ( dicembre 2024 ) dato all' Ucraina 130 miliardi di euro e più armi di quante ne abbiano date gli USA."

    Il centro Itamilradar (centro per il monitoraggio di aerei e navi militari nel teatro del Mar Mediterraneo) recentemente (notizia divulgata dal ricercatore ed attivista Antonio Mazzeo) ha tracciato il volo di un aereo Boing che dopo essere decollato da Pratica di Mare ha raggiunto l' aeroporto di Trapani Birgi, quivi ha sostato poco meno di un' ora e mezza, è stato caricato di armi, poi ha ripreso il volo diretto a Rzeszov (Polonia orientale) dove ha sede un hub della NATO. Da questa base NATO provengono le armi usate dall' esercito ucraino.

    Nel corso del conflitto russo ucraino le armi italiane sono partite, oltre che da Trapani Birgi, da Pratica di Mare, Gioia del Colle, Sigonella, Pisa e Verona...
    L'Italia è l'unico Paese NATO che ha posto il segreto militare sulla tipologia, quantità e valore commerciale degli aiuti militari.
    Guido Crosetto recentemente ha preannunciato l' invio del decimo pacchetto di aiuti all' Ucraina. Al Parlamento spetta solo di dire Sì.
    Non siamo in guerra..., siamo una democrazia, che talvolta ha necessità di ordinare ad un istituto di credito di chiudere il conto corrente ad un suo cliente perché classificato non allineato ad una certa narrazione (come accaduto a Visione TV e Vento dell' est).

    Maggiori dettagli qui: https://pagellapolitica.it/articoli/perche-lista-armi-italia-ucraina-segreta
    Recentemente la presidente della commissione europea ha reso noto con viva soddisfazione al Parlamento Europeo che l ' UE ha " finora ( dicembre 2024 ) dato all' Ucraina 130 miliardi di euro e più armi di quante ne abbiano date gli USA." Il centro Itamilradar (centro per il monitoraggio di aerei e navi militari nel teatro del Mar Mediterraneo) recentemente (notizia divulgata dal ricercatore ed attivista Antonio Mazzeo) ha tracciato il volo di un aereo Boing che dopo essere decollato da Pratica di Mare ha raggiunto l' aeroporto di Trapani Birgi, quivi ha sostato poco meno di un' ora e mezza, è stato caricato di armi, poi ha ripreso il volo diretto a Rzeszov (Polonia orientale) dove ha sede un hub della NATO. Da questa base NATO provengono le armi usate dall' esercito ucraino. Nel corso del conflitto russo ucraino le armi italiane sono partite, oltre che da Trapani Birgi, da Pratica di Mare, Gioia del Colle, Sigonella, Pisa e Verona... L'Italia è l'unico Paese NATO che ha posto il segreto militare sulla tipologia, quantità e valore commerciale degli aiuti militari. Guido Crosetto recentemente ha preannunciato l' invio del decimo pacchetto di aiuti all' Ucraina. Al Parlamento spetta solo di dire Sì. Non siamo in guerra..., siamo una democrazia, che talvolta ha necessità di ordinare ad un istituto di credito di chiudere il conto corrente ad un suo cliente perché classificato non allineato ad una certa narrazione (come accaduto a Visione TV e Vento dell' est). Maggiori dettagli qui: https://pagellapolitica.it/articoli/perche-lista-armi-italia-ucraina-segreta
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    Perché le liste delle armi inviate all’Ucraina sono segrete
    Finora ne sono state approvate due, ma il governo non vuole rivelarne pubblicamente il contenuto, nonostante le critiche di alcune associazioni...
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  • ELON MUSK: " SIAMO STATI A POCHI MILLIMETRI DAL CONTROLLO TOTALE DEL GOVERNO SUI CITTADINI, PER SEMPRE"
    L'uomo più ricco del mondo e artefice della vittoria di Trump spiega che le élite dietro il partito DEM e la filosofia WOKE avevano già pronto un piano per rendere la democrazia una vuota forma, i partiti due marionette e instaurare il controllo sui cittadini con tecnologie controllate da AI. Solo due o tre colossi di internet avrebbero avuto le chiavi d'accesso alla tecnologia, con la benedizione del governo e dei servizi, che avrebbero nascosto le conoscenze d'informatica necessarie per accedere al "Sistema". Chi si fosse rifiutato sarebbe stato emarginato, duramente punito o semplicemente fatto sparire.
    Questi concetti Musk li ha ripetuti molte volte, ma ovviamente nessun Media "certificatore di verità" (come dice Mattarella) in Italia e in Europa li ha mai riferiti. Per lui avevano già pronta la condanna da parte di giudici faziosi, la galera e soprattutto l'esproprio di X-Twitter. "È stato un miracolo avere evitato la dittatura perpetua", concorda Musk. L'acquisto di X-Twitter, la libertà di parola e lo sviluppo di un'intelligenza artificiale indipendente (Grok) hanno reso possibile il brusco cambio di direzione all'ultimo istante. E probabilmente anche la pandemia creata in laboratorio, il green pass e gli obblighi vaccinali rientravano nel progetto, come fasi preliminari.
    Un giorno sapremo esattamente cosa ha fatto Musk per evitare che l'umanità cadesse in preda ai satanisti. Di certo già ora sappiamo che a pochi giorni dal voto decisivo del 5 novembre era arrivato, in pratica, a "comprare" voti negli Stati in bilico a 47 $ l'uno (addirittura 100 € in Pennsylvania). E molte altre cose probabilmente non le può ancora svelare.
    Sarà un "pazzo" sognatore, ma per fortuna c'è, ama la gente e la libertà, è potentissimo e nessuno può comprarlo. Perché se pensate che a eleggere i governi siano davvero soltanto gli elettori in democratiche elezioni, potete credere anche a Babbo Natale e la sua slitta ...

    Source: https://x.com/M25016096/status/1868672997961130235?t=Jxz6k72swb8DJSHXCmqiEg&s=19
    🌎 ELON MUSK: " SIAMO STATI A POCHI MILLIMETRI DAL CONTROLLO TOTALE DEL GOVERNO SUI CITTADINI, PER SEMPRE" 👀 L'uomo più ricco del mondo e artefice della vittoria di Trump spiega che le élite dietro il partito DEM e la filosofia WOKE avevano già pronto un piano per rendere la democrazia una vuota forma, i partiti due marionette e instaurare il controllo sui cittadini con tecnologie controllate da AI. Solo due o tre colossi di internet avrebbero avuto le chiavi d'accesso alla tecnologia, con la benedizione del governo e dei servizi, che avrebbero nascosto le conoscenze d'informatica necessarie per accedere al "Sistema". Chi si fosse rifiutato sarebbe stato emarginato, duramente punito o semplicemente fatto sparire. Questi concetti Musk li ha ripetuti molte volte, ma ovviamente nessun Media "certificatore di verità" (come dice Mattarella) in Italia e in Europa li ha mai riferiti. Per lui avevano già pronta la condanna da parte di giudici faziosi, la galera e soprattutto l'esproprio di X-Twitter. "È stato un miracolo avere evitato la dittatura perpetua", concorda Musk. L'acquisto di X-Twitter, la libertà di parola e lo sviluppo di un'intelligenza artificiale indipendente (Grok) hanno reso possibile il brusco cambio di direzione all'ultimo istante. E probabilmente anche la pandemia creata in laboratorio, il green pass e gli obblighi vaccinali rientravano nel progetto, come fasi preliminari. Un giorno sapremo esattamente cosa ha fatto Musk per evitare che l'umanità cadesse in preda ai satanisti. Di certo già ora sappiamo che a pochi giorni dal voto decisivo del 5 novembre era arrivato, in pratica, a "comprare" voti negli Stati in bilico a 47 $ l'uno (addirittura 100 € in Pennsylvania). E molte altre cose probabilmente non le può ancora svelare. Sarà un "pazzo" sognatore, ma per fortuna c'è, ama la gente e la libertà, è potentissimo e nessuno può comprarlo. Perché se pensate che a eleggere i governi siano davvero soltanto gli elettori in democratiche elezioni, potete credere anche a Babbo Natale e la sua slitta ...🧑‍🎄 Source: https://x.com/M25016096/status/1868672997961130235?t=Jxz6k72swb8DJSHXCmqiEg&s=19
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  • "Non dimentichiamo cosa è successo negli ultimi decenni. Quante volte gli USA sono stati gli iniziatori di conflitti armati in diverse regioni del mondo? Hanno risolto qualche problema da qualche parte? Nessuna democrazia, nessuna pace dopo di loro, a cui presumibilmente aspirano" - Presidente Putin.
    "Non dimentichiamo cosa è successo negli ultimi decenni. Quante volte gli USA sono stati gli iniziatori di conflitti armati in diverse regioni del mondo? Hanno risolto qualche problema da qualche parte? Nessuna democrazia, nessuna pace dopo di loro, a cui presumibilmente aspirano" - Presidente Putin.
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  • Un po' di geografia economica.

    Ucraina
    Il valore stimato dei suoi minerali essenziali, ovvero le terre rare, supera i 26 trilioni di dollari.

    Minerale di ferro: l'Ucraina possiede alcune delle più grandi riserve di minerale di ferro del mondo, stimate in 27,4 miliardi di tonnellate. Le prime 10 al mondo

    Manganese: il paese possiede notevoli riserve di manganese, in particolare nel bacino di Nikopol, il che lo rende uno dei principali produttori a livello mondiale.

    Titanio: l'Ucraina detiene le maggiori riserve di titanio in Europa, pari al 7% delle riserve mondiali.

    Grafite: con circa 300 giacimenti, l'Ucraina è al secondo posto a livello mondiale per riserve di grafite, detenendo circa il 20% del totale mondiale.

    Uranio: il Paese possiede notevoli riserve di uranio, stimate in 45,6 mila tonnellate, pari all'1,8% del totale mondiale.

    Carbone: le riserve di carbone dell'Ucraina sono ingenti, con stime che si aggirano intorno ai 34 miliardi di tonnellate, il che la rende la settima riserva di carbone più grande al mondo e la seconda in Europa.

    Petrolio e gas naturale: il paese possiede notevoli giacimenti di petrolio e gas, con riserve pari a circa 138 milioni di tonnellate di petrolio e 1.118 miliardi di metri cubi di gas naturale.

    Ma a noi di tutta questa roba non interessa nulla.
    A noi interessa solo difendere la sua democrazia.

    A bit of economic geography.

    Ukraine
    The estimated value of its essential minerals, rare earths, exceeds $26 trillion.

    Iron ore: Ukraine has some of the world's largest iron ore reserves, estimated at 27.4 billion tonnes. Top 10 in the world

    Manganese: The country has significant reserves of manganese, particularly in the Nikopol Basin, making it one of the world's leading producers.

    Titanium: Ukraine has the largest titanium reserves in Europe, accounting for 7% of the world's reserves.

    Graphite: With around 300 deposits, Ukraine is the world's second largest in graphite reserves, holding around 20% of the world's total.

    Uranium: The country has significant uranium reserves, estimated at 45.6 thousand tonnes, or 1.8% of the world's total.

    Coal: Ukraine’s coal reserves are huge, estimated at around 34 billion tons, making it the seventh largest coal reserve in the world and the second largest in Europe.

    Oil and Natural Gas: The country has significant oil and gas reserves, with reserves of around 138 million tons of oil and 1,118 billion cubic meters of natural gas.

    But we don’t care about any of that stuff.
    We only care about defending its democracy.
    Un po' di geografia economica. Ucraina Il valore stimato dei suoi minerali essenziali, ovvero le terre rare, supera i 26 trilioni di dollari. Minerale di ferro: l'Ucraina possiede alcune delle più grandi riserve di minerale di ferro del mondo, stimate in 27,4 miliardi di tonnellate. Le prime 10 al mondo Manganese: il paese possiede notevoli riserve di manganese, in particolare nel bacino di Nikopol, il che lo rende uno dei principali produttori a livello mondiale. Titanio: l'Ucraina detiene le maggiori riserve di titanio in Europa, pari al 7% delle riserve mondiali. Grafite: con circa 300 giacimenti, l'Ucraina è al secondo posto a livello mondiale per riserve di grafite, detenendo circa il 20% del totale mondiale. Uranio: il Paese possiede notevoli riserve di uranio, stimate in 45,6 mila tonnellate, pari all'1,8% del totale mondiale. Carbone: le riserve di carbone dell'Ucraina sono ingenti, con stime che si aggirano intorno ai 34 miliardi di tonnellate, il che la rende la settima riserva di carbone più grande al mondo e la seconda in Europa. Petrolio e gas naturale: il paese possiede notevoli giacimenti di petrolio e gas, con riserve pari a circa 138 milioni di tonnellate di petrolio e 1.118 miliardi di metri cubi di gas naturale. Ma a noi di tutta questa roba non interessa nulla. A noi interessa solo difendere la sua democrazia. A bit of economic geography. Ukraine The estimated value of its essential minerals, rare earths, exceeds $26 trillion. Iron ore: Ukraine has some of the world's largest iron ore reserves, estimated at 27.4 billion tonnes. Top 10 in the world Manganese: The country has significant reserves of manganese, particularly in the Nikopol Basin, making it one of the world's leading producers. Titanium: Ukraine has the largest titanium reserves in Europe, accounting for 7% of the world's reserves. Graphite: With around 300 deposits, Ukraine is the world's second largest in graphite reserves, holding around 20% of the world's total. Uranium: The country has significant uranium reserves, estimated at 45.6 thousand tonnes, or 1.8% of the world's total. Coal: Ukraine’s coal reserves are huge, estimated at around 34 billion tons, making it the seventh largest coal reserve in the world and the second largest in Europe. Oil and Natural Gas: The country has significant oil and gas reserves, with reserves of around 138 million tons of oil and 1,118 billion cubic meters of natural gas. But we don’t care about any of that stuff. We only care about defending its democracy.
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