• CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”? Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.” Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”. Ugo Rossi
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  • Troppe denunce.
    Tutto stà venendo alla luce, prima o poi giustizia deve arrivare. È arriverà.

    Depositata denuncia dei parenti delle vittime del Covid ▷ Camuso: “Ora rispondano sulla vigile attesa”

    ◾️“E’ stata depositata presso la Procura di Roma una denuncia penale che è stata firmata da me e da alcuni parenti di persone che sono morte di Covid“

    ◾️Ce lo annuncia in diretta la giornalista Angela Camuso. L’obiettivo della denuncia è smontare il famoso
    “ Tachipirina e vigile attesa ” che in Commissione Covid è stato definito come “un consiglio” da parte di Filippo Anelli, capo della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri “

    ◾️Abbiamo denunciato l’ex ministro Speranza, il viceministro Sileri, gli ex vertici di AIFA, poi Attilio Fontana“

    Source: Radio Radio
    https://x.com/itsmeback_/status/1878427716497920301?t=p0gBzKuuNmiuOpVVHL3q3w&s=19
    Troppe denunce. Tutto stà venendo alla luce, prima o poi giustizia deve arrivare. È arriverà. 📃 Depositata denuncia dei parenti delle vittime del Covid ▷ Camuso: “Ora rispondano sulla vigile attesa” ◾️“E’ stata depositata presso la Procura di Roma una denuncia penale che è stata firmata da me e da alcuni parenti di persone che sono morte di Covid“ ◾️Ce lo annuncia in diretta la giornalista Angela Camuso. L’obiettivo della denuncia è smontare il famoso “ Tachipirina e vigile attesa ” che in Commissione Covid è stato definito come “un consiglio” da parte di Filippo Anelli, capo della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri “ ◾️Abbiamo denunciato l’ex ministro Speranza, il viceministro Sileri, gli ex vertici di AIFA, poi Attilio Fontana“ Source: 📹 Radio Radio https://x.com/itsmeback_/status/1878427716497920301?t=p0gBzKuuNmiuOpVVHL3q3w&s=19
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  • Il solito circo
    E il branco lobotomizzato
    abbocca!

    Giornalistuzzi di quart'ordine, soliti emeriti PAGLIACCI.

    Questo ragazzo ha detto la verità. Qui in Italia si fa del sensazionalismo quando in realtà la situazione è assolutamente normale e sotto controllo. Non esiste nessuna emergenza e questo ragazzo l'ha spiegato molto bene.

    Il solito circo 🎪 E il branco lobotomizzato 🐑🐑🐑 abbocca! Giornalistuzzi di quart'ordine, soliti emeriti PAGLIACCI. 🤡🤷 Questo ragazzo ha detto la verità. Qui in Italia si fa del sensazionalismo quando in realtà la situazione è assolutamente normale e sotto controllo. Non esiste nessuna emergenza e questo ragazzo l'ha spiegato molto bene. 👇👇👇
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  • Anche Travaglio adesso se ne è accorto dopo che per anni ed ancora adesso il suo giornale ha bloccato tutte le informazioni contro i vaccini COVID-19 e gli effetti avversi da questi orovocati

    Travaglio vs la Gruber la quale crede che i giornalisti abbiano il ruolo di accertare i fatti e di divulgarli correttamente []

    I fact-checker NON sono il Ministero d.Verità e NON gli riconosco l'autorità di affermare cosa sia vero o falso,
    Su META c'è CENSURA su 𝗫 NO❗️
    Anche Travaglio adesso se ne è accorto dopo che per anni ed ancora adesso il suo giornale ha bloccato tutte le informazioni contro i vaccini COVID-19 e gli effetti avversi da questi orovocati‼️ Travaglio vs la Gruber la quale crede che i giornalisti abbiano il ruolo di accertare i fatti e di divulgarli correttamente [😂] I fact-checker NON sono il Ministero d.Verità e NON gli riconosco l'autorità di affermare cosa sia vero o falso, Su META c'è CENSURA su 𝗫 NO❗️
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  • MENTANA HA PERSO IL LAVORO - SIC TRANSIT GLORIA MUNDI.

    Enrico Mentana resta senza il suo lavoro preferito: quello del censore delle idee altrui. Il nostro Catone nazionale infatti sarà presto spogliato dall’autorità di fact-checker che gli aveva concesso Zuckerberg, grazie alla quale i redattori di Open potevano decidere le sorti dei post su Facebook secondo il loro piacimento.

    Meta ha infatti annunciato che da oggi negli USA – e presto nel resto del mondo – verranno revocate tutte le “licenze” ai fact-checkers nazionali che fino ad oggi hanno goduto di questo perverso privilegio censorio.

    Attenzione, non è certo che Zuckerberg faccia questo perchè si è ravveduto sul vero ruolo che devono avere i social, che dovrebbe essere quello di garantire la libera espressione di chiunque, nel rispetto delle leggi vigenti. No, Zuckerberg ha fatto questa scelta solo perchè è obbligato a farlo per motivi economici, visto che la popolarità di Facebook è decisamente in declino, mentre X di Musk sta diventando la nuova isola felice della libertà di espressione.

    Zuckerberg corre quindi affannosamente dietro a Trump e Musk, ma come “effetto collaterale” noi non dovremo più provare la disgustosa sensazione di vedere un nostro post censurato da un giornalista qualunque, solo perchè costui ha deciso che le nostre idee possono non piacere a quelli che stanno al potere.

    Come hanno detto giustamente ieri sera su LA7 Travaglio e Caracciolo, l’unico fact-checker autorizzato a decidere se una notizia è valida o meno è il lettore stesso, che è perfettamente in grado di decidere da solo se si trova davanti ad una bufala o meno, e non ha certo bisogno di un aiuto da parte di “paparino Mentana” per scegliere cosa leggere e cosa no.

    Massimo Mazzucco
    MENTANA HA PERSO IL LAVORO - SIC TRANSIT GLORIA MUNDI. Enrico Mentana resta senza il suo lavoro preferito: quello del censore delle idee altrui. Il nostro Catone nazionale infatti sarà presto spogliato dall’autorità di fact-checker che gli aveva concesso Zuckerberg, grazie alla quale i redattori di Open potevano decidere le sorti dei post su Facebook secondo il loro piacimento. Meta ha infatti annunciato che da oggi negli USA – e presto nel resto del mondo – verranno revocate tutte le “licenze” ai fact-checkers nazionali che fino ad oggi hanno goduto di questo perverso privilegio censorio. Attenzione, non è certo che Zuckerberg faccia questo perchè si è ravveduto sul vero ruolo che devono avere i social, che dovrebbe essere quello di garantire la libera espressione di chiunque, nel rispetto delle leggi vigenti. No, Zuckerberg ha fatto questa scelta solo perchè è obbligato a farlo per motivi economici, visto che la popolarità di Facebook è decisamente in declino, mentre X di Musk sta diventando la nuova isola felice della libertà di espressione. Zuckerberg corre quindi affannosamente dietro a Trump e Musk, ma come “effetto collaterale” noi non dovremo più provare la disgustosa sensazione di vedere un nostro post censurato da un giornalista qualunque, solo perchè costui ha deciso che le nostre idee possono non piacere a quelli che stanno al potere. Come hanno detto giustamente ieri sera su LA7 Travaglio e Caracciolo, l’unico fact-checker autorizzato a decidere se una notizia è valida o meno è il lettore stesso, che è perfettamente in grado di decidere da solo se si trova davanti ad una bufala o meno, e non ha certo bisogno di un aiuto da parte di “paparino Mentana” per scegliere cosa leggere e cosa no. Massimo Mazzucco
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  • Il primo giornalista a scrivere degli stupri su ragazze adolescenti da parte di pakistani in Inghilterra é stato Andrew Norfolk, oggi capo dei reporter investigativi del Times.
    Qui racconta di come all’inizio fosse in difficoltà di fronte a una vicenda che aveva tutti i contorni della storia perfetta per piacere all’estrema destra.
    Poi, dopo aver sollevato il caso, è stato travolto dalle accuse di essere un razzista proprio dal mondo liberale progressista da cui proveniva.

    The first journalist to report on the rape of teenage girls by Pakistanis in England was Andrew Norfolk, now the head of investigative reporting at The Times.
    Here he tells how he initially struggled with a story that had all the makings of a perfect story to please the far right.
    Then, after raising the case, he was hit with accusations of being a racist from the very progressive liberal world he came from.

    Source:
    https://x.com/LeonardoPanetta/status/1875517746139578607?t=zYKAm2lxwmGECK3A9HV_qA&s=19
    Il primo giornalista a scrivere degli stupri su ragazze adolescenti da parte di pakistani in Inghilterra é stato Andrew Norfolk, oggi capo dei reporter investigativi del Times. Qui racconta di come all’inizio fosse in difficoltà di fronte a una vicenda che aveva tutti i contorni della storia perfetta per piacere all’estrema destra. Poi, dopo aver sollevato il caso, è stato travolto dalle accuse di essere un razzista proprio dal mondo liberale progressista da cui proveniva. The first journalist to report on the rape of teenage girls by Pakistanis in England was Andrew Norfolk, now the head of investigative reporting at The Times. Here he tells how he initially struggled with a story that had all the makings of a perfect story to please the far right. Then, after raising the case, he was hit with accusations of being a racist from the very progressive liberal world he came from. Source: https://x.com/LeonardoPanetta/status/1875517746139578607?t=zYKAm2lxwmGECK3A9HV_qA&s=19
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  • ECCO LA MILANO di SALA!
    Non ci sono denunce e quindi secondo i giornalisti non è successo nulla. Tutto normale!!!
    Capodanno in piazza Duomo a Milano, il racconto delle turiste belghe: “Circondate e aggredite”. Ma non ci sono denunce.
    https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/capodanno-piazza-duomo-turiste-belghe-xucveuml
    ECCO LA MILANO di SALA! Non ci sono denunce e quindi secondo i giornalisti non è successo nulla. Tutto normale!!! Capodanno in piazza Duomo a Milano, il racconto delle turiste belghe: “Circondate e aggredite”. Ma non ci sono denunce. https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/capodanno-piazza-duomo-turiste-belghe-xucveuml
    WWW.ILGIORNO.IT
    Capodanno in piazza Duomo a Milano, il racconto delle turiste belghe: “Circondate e aggredite”. Ma non ci sono denunce
    “Ci tenevano le mani e ci palpeggiavano”. La vicenda riportata da un quotidiano di Liegi e rilanciata dall’europarlamentare leghista Silvia Sardone, ma quella notte alle forze dell’ordine non risultano segnalazioni né interventi
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  • NON È ANDATO TUTTO BENE - LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19
    È FINALMENTE DISPONIBILE a TUTTI!

    Il documentario “Non è andato tutto bene” è coperto da diritto d’autore. Ne sono vietate la copia, la diffusione con qualsiasi mezzo e la commercializzazione se non dopo espressa autorizzazione della casa di produzione Playmastermovie.

    “Non è andato tutto bene” analizza i tre anni della cosiddetta pandemia da “Covid19” da un punto di vita completamente nuovo con l’obiettivo di ripristinare quel dibattito a lungo negato e consentire al pubblico di farsi un’opinione su uno dei periodi più controversi della storia recente. Un lavoro corale realizzato con la collaborazione di tre giornaliste di chiara fama e arricchito dalle voci autorevoli di professionisti che, in quegli anni, si sono contraddistinti per un approfondimento della realtà supportato da dati oggettivi.
    Si parla di protocolli ospedalieri sbagliati e di cure domiciliari negate, dell’inefficacia dei tamponi e degli obblighi vaccinali, dell’introduzione del Green Pass e dei movimenti di protesta che ne sono scaturiti, si approfondisce il fenomeno delle reazioni avverse da “vaccino” anticovid e molto altro ancora.
    Il docufilm ha una durata di 2h e 55’m, può essere fruito in una sola visione o diviso in tre capitoli dalla durata simile, come una qualsiasi serie on-demand.

    Playmastermovie considera questo documentario un bene della collettività e pertanto ne offre la visione gratuita. Il documentario è stato realizzato senza il supporto di enti pubblici o privati, ma solo grazie all’aiuto dei cittadini. Tuttavia, per rientrare delle spese di produzione e per consentirci di continuare ad offrire un’informazione indipendente, è importante fare una donazione utilizzando il form sottostante. Fai la tua parte, sostieni Playmastermovie, insieme riscriviamo la storia!

    https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le-verita-negate-sul-covid-19/
    NON È ANDATO TUTTO BENE - LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19 È FINALMENTE DISPONIBILE a TUTTI! Il documentario “Non è andato tutto bene” è coperto da diritto d’autore. Ne sono vietate la copia, la diffusione con qualsiasi mezzo e la commercializzazione se non dopo espressa autorizzazione della casa di produzione Playmastermovie. “Non è andato tutto bene” analizza i tre anni della cosiddetta pandemia da “Covid19” da un punto di vita completamente nuovo con l’obiettivo di ripristinare quel dibattito a lungo negato e consentire al pubblico di farsi un’opinione su uno dei periodi più controversi della storia recente. Un lavoro corale realizzato con la collaborazione di tre giornaliste di chiara fama e arricchito dalle voci autorevoli di professionisti che, in quegli anni, si sono contraddistinti per un approfondimento della realtà supportato da dati oggettivi. Si parla di protocolli ospedalieri sbagliati e di cure domiciliari negate, dell’inefficacia dei tamponi e degli obblighi vaccinali, dell’introduzione del Green Pass e dei movimenti di protesta che ne sono scaturiti, si approfondisce il fenomeno delle reazioni avverse da “vaccino” anticovid e molto altro ancora. Il docufilm ha una durata di 2h e 55’m, può essere fruito in una sola visione o diviso in tre capitoli dalla durata simile, come una qualsiasi serie on-demand. Playmastermovie considera questo documentario un bene della collettività e pertanto ne offre la visione gratuita. Il documentario è stato realizzato senza il supporto di enti pubblici o privati, ma solo grazie all’aiuto dei cittadini. Tuttavia, per rientrare delle spese di produzione e per consentirci di continuare ad offrire un’informazione indipendente, è importante fare una donazione utilizzando il form sottostante. Fai la tua parte, sostieni Playmastermovie, insieme riscriviamo la storia! https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le-verita-negate-sul-covid-19/
    PLAYMASTERMOVIE.COM
    NON E’ ANDATO TUTTO BENE, le veritá negate sul covid 19
    PLAYMASTERMOVIE CONSIDERA QUESTO DOCUMENTARIO UN BENE DELLA COLLETTIVITÀ E PERTANTO NE OFFRE LA VISIONE GRATUITA. IL DOCUMENTARIO È STATO REALIZZATO SENZA IL
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  • Il mercenario britannico Hayden William Davis, catturato nel Donbass, ha dichiarato a RIA Novosti che italiani, tedeschi, americani, inglesi stanno combattendo dalla parte di Kiev, ma soprattutto colombiani - "centinaia di loro".

    Vincenzo Lorusso
    Giornalista International Reporters
    Lugansk ( LNR-RUSSIA)

    Iscriviti al canale Telegram
    Donbass Italia
    t.me/donbassitalia

    British mercenary Hayden William Davis, captured in Donbass, told RIA Novosti that Italians, Germans, Americans, English are fighting on Kiev's side, but mostly Colombians - "hundreds of them".

    Vincenzo Lorusso
    Giornalista International Reporters
    Lugansk ( LNR-RUSSIA)
    Il mercenario britannico Hayden William Davis, catturato nel Donbass, ha dichiarato a RIA Novosti che italiani, tedeschi, americani, inglesi stanno combattendo dalla parte di Kiev, ma soprattutto colombiani - "centinaia di loro". Vincenzo Lorusso Giornalista International Reporters Lugansk ( LNR-RUSSIA) Iscriviti al canale Telegram Donbass Italia t.me/donbassitalia British mercenary Hayden William Davis, captured in Donbass, told RIA Novosti that Italians, Germans, Americans, English are fighting on Kiev's side, but mostly Colombians - "hundreds of them". Vincenzo Lorusso Giornalista International Reporters Lugansk ( LNR-RUSSIA)
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  • ECCO LA VERITÀ SULLA SIRIA!
    Ottima sintesi di Richard Medhurst, giornalista indipendente siriano.

    Ho pena per la Siria e per il suo popolo, quando si sveglieranno dal torpore sarà troppo tardi e rimpiangeranno tantissimo Assad.

    HERE IS THE TRUTH ABOUT SYRIA!

    Excellent summary by Richard Medhurst, independent Syrian journalist.

    I feel sorry for Syria and its people, when they wake up from their torpor it will be too late and they will miss Assad so much.
    ECCO LA VERITÀ SULLA SIRIA! Ottima sintesi di Richard Medhurst, giornalista indipendente siriano. Ho pena per la Siria e per il suo popolo, quando si sveglieranno dal torpore sarà troppo tardi e rimpiangeranno tantissimo Assad. HERE IS THE TRUTH ABOUT SYRIA! Excellent summary by Richard Medhurst, independent Syrian journalist. I feel sorry for Syria and its people, when they wake up from their torpor it will be too late and they will miss Assad so much.
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