• 25 APRILE: TEMPO DI LIBERAZIONE! No al Riarmo, No alla Guerra, No al Genocidio
    Il 25 Aprile serve a ricordarci che la libertà va difesa ogni giorno. E oggi, più che mai, sentiamo il bisogno di liberarci da minacce nuove e antiche: quelle della guerra, del riarmo, dell’odio che divide.

    Scendo in piazza anche quest’anno con il Coordinamento per la Pace - Milano , per dire un NO chiaro e deciso al riarmo, alla guerra, al genocidio.
    È il momento di unirci, ancora una volta, per difendere la pace e la dignità di tutti i popoli.

    VENERDÌ 25 APRILE 2025 – ORE 12.30
    CORSO VENEZIA 51/53 (MM1 PALESTRO) – MILANO

    Ripudiamo la guerra come strumento di offesa e rifiutiamo la folle corsa al riarmo. Diciamo basta ai bombardamenti su Gaza, agli attacchi in Cisgiordania, e all’espulsione dei palestinesi dalla loro terra.
    Rifiutiamo la strategia di guerra perpetua promossa da UE e NATO, che soffoca il dialogo, svuota i bilanci pubblici e minaccia la pace globale.
    Denunciamo il silenzio della politica europea sul genocidio in Palestina e sull’uso della guerra come strumento di profitto.

    Scendiamo in piazza insieme, con uno spezzone unitario e lo striscione:

    “FERMIAMO IL RIARMO, LA GUERRA E IL GENOCIDIO”

    Perché la Resistenza di ieri ci parla ancora oggi: uniti per un mondo libero, solidale, senza guerra.
    Partecipa. Condividi. Unisciti a noi.

    Seguici e aderisci all’appello qui:
    https://linktr.ee/coordinamentopacemilano

    Evento Facebook:
    https://www.facebook.com/events/969626215380712/

    #25Aprile #StopRiarmo #NoAllaGuerra #Liberazione #PacePerTutti #PalestinaLibera #CoordinamentoPaceMilano #MilanoPerLaPace #FermiamoIlGenocidio #ResistenzaOggi
    ✊ 25 APRILE: TEMPO DI LIBERAZIONE! No al Riarmo, No alla Guerra, No al Genocidio ✊ Il 25 Aprile serve a ricordarci che la libertà va difesa ogni giorno. E oggi, più che mai, sentiamo il bisogno di liberarci da minacce nuove e antiche: quelle della guerra, del riarmo, dell’odio che divide. Scendo in piazza anche quest’anno con il Coordinamento per la Pace - Milano , per dire un NO chiaro e deciso al riarmo, alla guerra, al genocidio. È il momento di unirci, ancora una volta, per difendere la pace e la dignità di tutti i popoli. 👉 VENERDÌ 25 APRILE 2025 – ORE 12.30 CORSO VENEZIA 51/53 (MM1 PALESTRO) – MILANO Ripudiamo la guerra come strumento di offesa e rifiutiamo la folle corsa al riarmo. Diciamo basta ai bombardamenti su Gaza, agli attacchi in Cisgiordania, e all’espulsione dei palestinesi dalla loro terra. Rifiutiamo la strategia di guerra perpetua promossa da UE e NATO, che soffoca il dialogo, svuota i bilanci pubblici e minaccia la pace globale. Denunciamo il silenzio della politica europea sul genocidio in Palestina e sull’uso della guerra come strumento di profitto. Scendiamo in piazza insieme, con uno spezzone unitario e lo striscione: “FERMIAMO IL RIARMO, LA GUERRA E IL GENOCIDIO” Perché la Resistenza di ieri ci parla ancora oggi: uniti per un mondo libero, solidale, senza guerra. Partecipa. Condividi. Unisciti a noi. Seguici e aderisci all’appello qui: https://linktr.ee/coordinamentopacemilano Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/969626215380712/ #25Aprile #StopRiarmo #NoAllaGuerra #Liberazione #PacePerTutti #PalestinaLibera #CoordinamentoPaceMilano #MilanoPerLaPace #FermiamoIlGenocidio #ResistenzaOggi
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  • L'IPOCRISIA e il fallimento dell'Europa!

    Il Parlamento Ue discute della "drammatica situazione a Gaza". Ma l'Aula di Strasburgo è deserta - Il Fatto Quotidiano
    Martedì sera a Strasburgo il Parlamento europeo, in sessione plenaria, ha discusso della “Drammatica situazione a Gaza e della necessità di ristabilire immediatamente un cessate il fuoco e ottenere la liberazione degli ostaggi”. Dopo
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/02/il-parlamento-ue-discute-della-drammatica-situazione-a-gaza-ma-laula-di-strasburgo-e-deserta/7937381/
    L'IPOCRISIA e il fallimento dell'Europa! Il Parlamento Ue discute della "drammatica situazione a Gaza". Ma l'Aula di Strasburgo è deserta - Il Fatto Quotidiano Martedì sera a Strasburgo il Parlamento europeo, in sessione plenaria, ha discusso della “Drammatica situazione a Gaza e della necessità di ristabilire immediatamente un cessate il fuoco e ottenere la liberazione degli ostaggi”. Dopo https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/02/il-parlamento-ue-discute-della-drammatica-situazione-a-gaza-ma-laula-di-strasburgo-e-deserta/7937381/
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    Il Parlamento Ue discute della "drammatica situazione a Gaza". Ma l'Aula di Strasburgo è deserta - Il Fatto Quotidiano
    Martedì sera a Strasburgo il Parlamento europeo, in sessione plenaria, ha discusso della “Drammatica situazione a Gaza e della necessità di ristabilire immediatamente un cessate il fuoco e ottenere la liberazione degli ostaggi”. Dopo gli interventi di alcuni deputati che invocano un atteggiamento più risoluto nel condannare le uccisioni e le pratiche adottate da Israele …
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  • "Le donne di Mykolaiv in Ucraina chiedono la liberazione dei figli e dei mariti, che sono stati mobilitati con la forza. Gli ucraini a New York chiedono più armi affinché gli ucraini in Ucraina vengano mandati in guerra."

    "Women in Mykolaiv, Ukraine, are demanding the release of their sons and husbands, who were forcibly mobilized. Ukrainians in New York are demanding more weapons so that Ukrainians in Ukraine can be sent to war."

    Source:
    https://x.com/ChanceGardiner/status/1896372304533500165?t=7fkvoMTczhX1-qYVKgTPnQ&s=19
    "Le donne di Mykolaiv in Ucraina chiedono la liberazione dei figli e dei mariti, che sono stati mobilitati con la forza. Gli ucraini a New York chiedono più armi affinché gli ucraini in Ucraina vengano mandati in guerra." "Women in Mykolaiv, Ukraine, are demanding the release of their sons and husbands, who were forcibly mobilized. Ukrainians in New York are demanding more weapons so that Ukrainians in Ukraine can be sent to war." Source: https://x.com/ChanceGardiner/status/1896372304533500165?t=7fkvoMTczhX1-qYVKgTPnQ&s=19
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  • Prof Sinagra: nuova lettera aperta a Mattarella

    "Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza.

    Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Marsiglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati.

    Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento.

    Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale.

    Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona.

    Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”.

    Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali.

    A cominciare dal diritto alla vita.

    È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022.

    Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini.

    Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza.

    Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado.

    E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva.

    Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia?

    Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese.

    Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite?

    Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo.

    Prof. Avv. Augusto Sinagra (Giá Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Universitá degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)
    Prof Sinagra: nuova lettera aperta a Mattarella "Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza. Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Marsiglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati. Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento. Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale. Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona. Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”. Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali. A cominciare dal diritto alla vita. È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza. Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado. E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva. Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia? Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese. Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite? Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo. Prof. Avv. Augusto Sinagra (Giá Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Universitá degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)
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  • Il quotidiano Il FATTO QUOTIDIANO di oggi riporta ( sì certo non il solo ) la notizia che da questa domenica avrà inizio il cessate il fuoco, merito dell' impegno sia della amministrazione uscente ( un poco meno ) che di quella entrante, potendo contare quest' ultima sui toni tonitruanti del suo presidente oramai prossimo ad insediarsi alla Casa Bianca. Il Fatto Q. vi aggiunge quello che si parrà dinnanzi ai palestinesi di Gaza al loro ritorno. Mi chiedo se il cessate il fuoco sia da intendersi quale preludio di una pace non disgiunta da giustizia.
    Per intanto il cessate il fuoco prevede il rilascio dei palestinesi detenuti nelle carceri sioniste e la contestuale liberazione dei civili ebrei da parte di Hamas... finalmente per loro tutti l' incubo finirà.
    Dopo quindici mesi dal quel 7 ottobre la mattanza sionista ha prodotto 46 mila palestinesi uccisi ( ma quanti ancora giacciono sotto le macerie?), 40 milioni di tonnellate di detriti, la distruzione del 69 % degli edifici, 800 mila tonnellate di macerie conterrebbero amianto, 7500 si stima ( rilevazioni a cura dell' ONU ) siano gli ordigni rimasti inesplosi sul terreno, più o meno visibili ad occhio nudo .
    La popolazione sopravvissuta è composta per un 47 % di minori sotto i 18 anni [ quanta rabbia, astio, odio e, ahimè, sentimenti di vendetta albergherà in quei cuori? ], l'88% delle scuole è ridotto a macerie. Di università di può parlare? Dei diciotto ospedali che ancora hanno una partenza di struttura ospedaliera presentano gravi danni strutturali [ quanti medici, infermieri, oss sono ancora vivi o comunque fisicamente nelle condizioni di svolgere la loro professione?]... Secondo la Banca Mondiale ( aprile 2024 ) la ricostruzione richiederebbe un investimento di 18 miliardi di €...ed essa si protrarrebbe, stima dell' ONU, fino al 2040 per una spesa di 40 miliardi di $.
    Chi, quali Paesi si incaricherebbero di sostenere un tale sforzo? Israele? Gli USA?
    Chissà, magari l' Italia ? A ricostruzione terminata chi pagherebbe? Chissà, magari la donna più potente d' Europa potrebbe patrocinare un piano di aiuti sulla falsariga del pnrr.
    Un anno nuovo che preannuncia prospettive fauste...

    Lieta serata
    Il quotidiano Il FATTO QUOTIDIANO di oggi riporta ( sì certo non il solo ) la notizia che da questa domenica avrà inizio il cessate il fuoco, merito dell' impegno sia della amministrazione uscente ( un poco meno ) che di quella entrante, potendo contare quest' ultima sui toni tonitruanti del suo presidente oramai prossimo ad insediarsi alla Casa Bianca. Il Fatto Q. vi aggiunge quello che si parrà dinnanzi ai palestinesi di Gaza al loro ritorno. Mi chiedo se il cessate il fuoco sia da intendersi quale preludio di una pace non disgiunta da giustizia. Per intanto il cessate il fuoco prevede il rilascio dei palestinesi detenuti nelle carceri sioniste e la contestuale liberazione dei civili ebrei da parte di Hamas... finalmente per loro tutti l' incubo finirà. Dopo quindici mesi dal quel 7 ottobre la mattanza sionista ha prodotto 46 mila palestinesi uccisi ( ma quanti ancora giacciono sotto le macerie?), 40 milioni di tonnellate di detriti, la distruzione del 69 % degli edifici, 800 mila tonnellate di macerie conterrebbero amianto, 7500 si stima ( rilevazioni a cura dell' ONU ) siano gli ordigni rimasti inesplosi sul terreno, più o meno visibili ad occhio nudo . La popolazione sopravvissuta è composta per un 47 % di minori sotto i 18 anni [ quanta rabbia, astio, odio e, ahimè, sentimenti di vendetta albergherà in quei cuori? ], l'88% delle scuole è ridotto a macerie. Di università di può parlare? Dei diciotto ospedali che ancora hanno una partenza di struttura ospedaliera presentano gravi danni strutturali [ quanti medici, infermieri, oss sono ancora vivi o comunque fisicamente nelle condizioni di svolgere la loro professione?]... Secondo la Banca Mondiale ( aprile 2024 ) la ricostruzione richiederebbe un investimento di 18 miliardi di €...ed essa si protrarrebbe, stima dell' ONU, fino al 2040 per una spesa di 40 miliardi di $. Chi, quali Paesi si incaricherebbero di sostenere un tale sforzo? Israele? Gli USA? Chissà, magari l' Italia ? A ricostruzione terminata chi pagherebbe? Chissà, magari la donna più potente d' Europa potrebbe patrocinare un piano di aiuti sulla falsariga del pnrr. Un anno nuovo che preannuncia prospettive fauste... Lieta serata
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  • GRAZIE, CARI AMICI, DEI VOSTRI LINK. COME SAPETE SI E' CHIUSA IN BELLEZZA LA QUESTIONE DELL'INGEGNERE ABEDINI, IN CARCERE AD OPERA A MILANO, ARRESTATO PER TERRORISMO. IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA E' INTERVENUTO PER LIBERARLO E PRESTO RAGGIUNGERA' TEHERAN. QUINDI DOPO LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA, LIBERO L'IRANIANO . SI DANNO DA FARE, QUANDO VOGLIONO I COSIDDETTI POTENTI DELLA TERRA !!!!PER IL RESTO, NESSUNA NOVITA', NELLA POVERA ITALIA. UN ABBRACCIO. BUONA GIORNATA
    GRAZIE, CARI AMICI, DEI VOSTRI LINK. COME SAPETE SI E' CHIUSA IN BELLEZZA LA QUESTIONE DELL'INGEGNERE ABEDINI, IN CARCERE AD OPERA A MILANO, ARRESTATO PER TERRORISMO. IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA E' INTERVENUTO PER LIBERARLO E PRESTO RAGGIUNGERA' TEHERAN. QUINDI DOPO LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA, LIBERO L'IRANIANO . SI DANNO DA FARE, QUANDO VOGLIONO I COSIDDETTI POTENTI DELLA TERRA !!!!PER IL RESTO, NESSUNA NOVITA', NELLA POVERA ITALIA. UN ABBRACCIO. BUONA GIORNATA
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  • GRAZIE, CARI AMICI DEI VOSTRI LIKE.L'ANSA DI STAMANE PARLA SOLO DI FATTI CHE RIGUARDANO L'ESTERO E TRA QUESTI FATTI CHE RIGUARDANO L'ITALIA, C'E' LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA, E NESSUNA ALTRA NOTIZIA. BUON SABATO. BUONA DOMENICA E BUONA EPIFANIA.VI ABBRACCIO.
    GRAZIE, CARI AMICI DEI VOSTRI LIKE.L'ANSA DI STAMANE PARLA SOLO DI FATTI CHE RIGUARDANO L'ESTERO E TRA QUESTI FATTI CHE RIGUARDANO L'ITALIA, C'E' LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA, E NESSUNA ALTRA NOTIZIA. BUON SABATO. BUONA DOMENICA E BUONA EPIFANIA.VI ABBRACCIO.
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  • FUELLMICH COME ASSANGE? APPELLO ALL'ONU PER LA LIBERAZIONE - 1 Minute News
    https://youtu.be/2o6dilrnmCk?si=lsqZkwwuSSxKMJr0
    FUELLMICH COME ASSANGE? APPELLO ALL'ONU PER LA LIBERAZIONE - 1 Minute News https://youtu.be/2o6dilrnmCk?si=lsqZkwwuSSxKMJr0
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  • https://www.frontediliberazionenazionale.it/press/il-mistero-dellomerta-sul-signoraggio-bancario-privato-svelato/
    https://www.frontediliberazionenazionale.it/press/il-mistero-dellomerta-sul-signoraggio-bancario-privato-svelato/
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  • 08 Marzo 2023, a Roma giungeva il primo ministro israeliano per siglare col governo Meloni un accordo attinente la sicurezza informatica, più specificamente si trattò di un accordo tra
    l' Institute Security Studies israeliano [ I.N.S.S.], l' agenzia di cyber sicurezza italiana, il cui direttore Roberto Baldoni due giorni prima rassegnò le dimissioni (curioso !) e la fondazione Med- Or che è finanziata dalla società Leonardo.
    In quell' occasione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiarava che l' accordo avrebbe accresciuto il livello della nostra cooperazione nei settori più innovativi come l' intelligenza artificiale.
    Il presidente della fondazione Med - Or, l' ex ministro degli interni Marco Minniti di area PD, da par suo elogiava l' accordo in quanto costituiva un' iniziativa importante per entrambi i Paesi alla luce degli straordinari cambiamenti di cui la regione del Mediterraneo è oggetto e che vedranno nei prossimi anni [ l' accordo venne siglato a marzo 2023 ] l' Italia e Israele sempre più coinvolti [ ...in effetti quanto sta accadendo in quella parte ].
    L' Institute National Security Studies [ INSS ] ha elaborato la
    " Dottrina militare Dayhiya " che contempla l' applicazione di forza sproporzionata e il causare gravi danni e distruzione alle proprietà e alle infrastrutture civili. Siffatta dottrina venne formalizzata alla vigilia dell' attacco contro Gaza nel biennio 2008/2009 con la pubblicazione di un rapporto da parte del colonnello Gabriel Gabi Siboni, dal titolo "
    Disproporzionate Force: Israel's concept of Response in Light of Second Lebanon War " ( Forza sproporzionata: il concetto di risposta di Israele alla luce della seconda guerra del Libano ).
    Quindi, per l' idf rispondere in modo oltremodo sproporzionato è una pratica ordinaria, normale e consequenziale ad un attacco da parte avversa?
    Dal 9 all' 11 marzo di quest' anno il primo ministro israeliano era stato in visita ufficiale in Italia per prendere parte al forum Economico Italia/Israele presso il ministero delle imprese e del made in Italy e al termine si era poi recato ad incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale ha dialogato su temi quali le risorse idriche, energetiche e...sull' argomento giacimento di gas onde incrementarne l' afflusso da Israele verso l' Europa attraverso l' Italia. Suppongo che la presidente del Consiglio Meloni abbia fatto presente al suo omologo che un buon 60 % del gas rientra nelle acque di Gaza, ossia della popolazione gazawa con la quale occorrerebbe trattare in merito a quel giacimento..Poco probabile, vero ?
    Per nulla probabile anche perché l' ENI in quella stessa occasione sottoscriveva un accordo commerciale con Israele per lo sfruttamento del gas...Si potrebbe dire che veniva siglato un accordo commerciale sproporzionato alla faccia dei palestinesi, i quali con il loro gas potrebbero promuovere un proprio sviluppo economico..se solo potessero ...
    A febbraio di quest' anno a Napoli si è tenuto un convegno al quale è stato invitato il giornalista Alberto Negri che ha rammentato ( video allegato ) una frase del ministro Crosetto espressa durante il suo discorso a Gerusalemme: " (..) Israele avverte prima di effettuare i bombardamenti" .
    In effetti pare proprio che sia una tipica consuetudine dell' esercito israeliano quella di avvertire...come del resto è accaduto pochi giorni fa nei confronti delle truppe dell' Unifil.
    Perché, allora, si è adorato Crosetto per l' attacco contro la base Unifil?

    https://youtu.be/aWv4LVPsjpQ?si=pAjEpbA6BbZFKsDX

    Convegno a Roma del 6 febbraio 2024 organizzato dal coordinamento per la democrazia Costituzionale.
    Invitato il giornalista Alberto Negri del Manifesto.
    Alcune affermazioni:

    Il 7 ottobre è stato un massacro come tanti altri che hanno accompagnato le guerre di decolonizzazione.
    Se si vuole la pace occorre la giustizia, senza la quale non vi è alcuna pace. Quello che portano avanti i palestinesi, se non tutti una gran parte di essi, altro non è che uno dei capitoli di una guerra ( si pensi al libro del medico algerino Franz Fanon che dedicò alla guerra algerina di liberazione anticolonialista contro l' occupante francese) di decolonizzazione. Nessuna sanzione è mai stata inflitta ad Israele: è il tabù dell' uomo bianco. Siamo inerti!
    08 Marzo 2023, a Roma giungeva il primo ministro israeliano per siglare col governo Meloni un accordo attinente la sicurezza informatica, più specificamente si trattò di un accordo tra l' Institute Security Studies israeliano [ I.N.S.S.], l' agenzia di cyber sicurezza italiana, il cui direttore Roberto Baldoni due giorni prima rassegnò le dimissioni (curioso !) e la fondazione Med- Or che è finanziata dalla società Leonardo. In quell' occasione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiarava che l' accordo avrebbe accresciuto il livello della nostra cooperazione nei settori più innovativi come l' intelligenza artificiale. Il presidente della fondazione Med - Or, l' ex ministro degli interni Marco Minniti di area PD, da par suo elogiava l' accordo in quanto costituiva un' iniziativa importante per entrambi i Paesi alla luce degli straordinari cambiamenti di cui la regione del Mediterraneo è oggetto e che vedranno nei prossimi anni [ l' accordo venne siglato a marzo 2023 ] l' Italia e Israele sempre più coinvolti [ ...in effetti quanto sta accadendo in quella parte ]. L' Institute National Security Studies [ INSS ] ha elaborato la " Dottrina militare Dayhiya " che contempla l' applicazione di forza sproporzionata e il causare gravi danni e distruzione alle proprietà e alle infrastrutture civili. Siffatta dottrina venne formalizzata alla vigilia dell' attacco contro Gaza nel biennio 2008/2009 con la pubblicazione di un rapporto da parte del colonnello Gabriel Gabi Siboni, dal titolo " Disproporzionate Force: Israel's concept of Response in Light of Second Lebanon War " ( Forza sproporzionata: il concetto di risposta di Israele alla luce della seconda guerra del Libano ). Quindi, per l' idf rispondere in modo oltremodo sproporzionato è una pratica ordinaria, normale e consequenziale ad un attacco da parte avversa? Dal 9 all' 11 marzo di quest' anno il primo ministro israeliano era stato in visita ufficiale in Italia per prendere parte al forum Economico Italia/Israele presso il ministero delle imprese e del made in Italy e al termine si era poi recato ad incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale ha dialogato su temi quali le risorse idriche, energetiche e...sull' argomento giacimento di gas onde incrementarne l' afflusso da Israele verso l' Europa attraverso l' Italia. Suppongo che la presidente del Consiglio Meloni abbia fatto presente al suo omologo che un buon 60 % del gas rientra nelle acque di Gaza, ossia della popolazione gazawa con la quale occorrerebbe trattare in merito a quel giacimento..Poco probabile, vero ? Per nulla probabile anche perché l' ENI in quella stessa occasione sottoscriveva un accordo commerciale con Israele per lo sfruttamento del gas...Si potrebbe dire che veniva siglato un accordo commerciale sproporzionato alla faccia dei palestinesi, i quali con il loro gas potrebbero promuovere un proprio sviluppo economico..se solo potessero ... A febbraio di quest' anno a Napoli si è tenuto un convegno al quale è stato invitato il giornalista Alberto Negri che ha rammentato ( video allegato 👇) una frase del ministro Crosetto espressa durante il suo discorso a Gerusalemme: " (..) Israele avverte prima di effettuare i bombardamenti" . In effetti pare proprio che sia una tipica consuetudine dell' esercito israeliano quella di avvertire...come del resto è accaduto pochi giorni fa nei confronti delle truppe dell' Unifil. Perché, allora, si è adorato Crosetto per l' attacco contro la base Unifil? https://youtu.be/aWv4LVPsjpQ?si=pAjEpbA6BbZFKsDX 👆 Convegno a Roma del 6 febbraio 2024 organizzato dal coordinamento per la democrazia Costituzionale. Invitato il giornalista Alberto Negri del Manifesto. Alcune affermazioni: Il 7 ottobre è stato un massacro come tanti altri che hanno accompagnato le guerre di decolonizzazione. Se si vuole la pace occorre la giustizia, senza la quale non vi è alcuna pace. Quello che portano avanti i palestinesi, se non tutti una gran parte di essi, altro non è che uno dei capitoli di una guerra ( si pensi al libro del medico algerino Franz Fanon che dedicò alla guerra algerina di liberazione anticolonialista contro l' occupante francese) di decolonizzazione. Nessuna sanzione è mai stata inflitta ad Israele: è il tabù dell' uomo bianco. Siamo inerti!
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