• GATES SVELA LE CARTE: L'ID DIGITALE COME ARMA FINALE CONTRO IL LIBERO PENSIERO
    Eccolo di nuovo. L'architetto della sorveglianza globale, il profeta autoproclamato delle emergenze sanitarie, il miliardario che sussurra all'orecchio dei governi avanza l'ennesimo tassello del suo progetto tecnocratico. Bill Gates – che non si nasconde più dietro veli di filantropia – articola con disarmante chiarezza la prossima fase: un sistema di identificazione digitale per soffocare quella che lui chiama "disinformazione".

    "Gli Stati Uniti rappresentano un caso complesso a causa del Primo Emendamento. Quali eccezioni possiamo contemplare?" Non è una domanda, è una strategia. Il Primo Emendamento – questo fastidioso ostacolo alla censura totale – viene trattato come un bug da correggere nel sistema operativo della società che immagina.

    La sua rivelazione prosegue senza filtri: "Credo che col tempo... vorremmo operare in un ambiente dove le persone siano veramente identificate... Dovremo sviluppare sistemi e comportamenti che ci permettano di essere più consapevoli riguardo a chi dice cosa, chi ha creato questo contenuto."

    Traduzione: nessuna voce anonima, nessun rifugio digitale, nessuna opinione senza un collare elettronico che ne tracci la provenienza. L'uomo che ha costruito un impero sul controllo dei sistemi operativi ora ambisce al controllo dell'ecosistema informativo globale.

    Non è un'evoluzione inaspettata per chi segue la traiettoria di Gates. Dal dominio dei computer personali alla manipolazione dei sistemi alimentari globali, dall'influenza sulla sanità mondiale all'ingegneria climatica – il pattern è sempre lo stesso: centralizzazione, controllo, abolizione delle alternative.
    L'ID digitale rappresenta semplicemente l'anello mancante – il dispositivo che salda definitivamente persona fisica e identità digitale, trasformando ogni espressione umana in dato tracciabile, classificabile, eventualmente censurabile.

    La tecnocrazia di cui Gates è portavoce non ha bisogno di campi di concentramento o plotoni d'esecuzione. Le bastano database, algoritmi e l'eliminazione sistematica dell'anonimato. Il dissenso non viene fucilato – viene semplicemente reso invisibile, relegato negli angoli più oscuri e inaccessibili della rete, privato di ossigeno mediatico.

    Chi ha seguito l'ascesa di questa élite tecnocratica riconosce i segnali. Gates non sta improvvisando – sta eseguendo il copione previsto, rivelando pubblicamente ciò che è stato pianificato nelle stanze dei bottoni della governance globale.
    L'ID digitale non è uno strumento isolato – è il fulcro di un ecosistema di controllo che include moneta digitale, credito sociale e biosorveglianza permanente. La "lotta alla disinformazione" è solo il pretesto nobile dietro cui nascondere l'obiettivo reale: la fine definitiva della privacy e dell'autonomia individuale.

    La domanda non è più "se" ma "quando" questo sistema verrà implementato. E soprattutto: quale resistenza siamo disposti a opporre?

    GATES SHOWS HIS CARDS: DIGITAL ID AS THE ULTIMATE WEAPON AGAINST FREE THOUGHT
    Here he goes again. The architect of global surveillance, the self-proclaimed prophet of health emergencies, the billionaire who whispers in the ear of governments, advances yet another piece of his technocratic project. Bill Gates – no longer hiding behind veils of philanthropy – articulates with disarming clarity the next phase: a digital identification system to stifle what he calls “misinformation.”

    “The United States is a complex case because of the First Amendment. What exceptions can we contemplate?” It’s not a question, it’s a strategy. The First Amendment – ​​that pesky obstacle to total censorship – is treated as a bug to be fixed in the operating system of the society he imagines.

    His revelation continues without filters: "I think that over time... we would like to operate in an environment where people are truly identified... We will have to develop systems and behaviors that allow us to be more aware of who says what, who created this content."

    Translation: no anonymous voice, no digital refuge, no opinion without an electronic collar that traces its origin. The man who built an empire on the control of operating systems now aspires to control the global information ecosystem.

    This is not an unexpected evolution for those who follow Gates' trajectory. From the domination of personal computers to the manipulation of global food systems, from influencing global health to climate engineering – the pattern is always the same: centralization, control, abolition of alternatives.

    The digital ID is simply the missing link – the device that definitively welds the physical person and digital identity, transforming every human expression into traceable, classifiable, possibly censorable data.

    The technocracy that Gates champions does not need concentration camps or firing squads. Databases, algorithms, and the systematic elimination of anonymity are enough. Dissent is not shot – it is simply made invisible, relegated to the darkest and most inaccessible corners of the internet, deprived of media oxygen.

    Anyone who has followed the rise of this technocratic elite recognizes the signs. Gates is not improvising – he is following the expected script, publicly revealing what has been planned in the control rooms of global governance.
    The digital ID is not an isolated tool – it is the centerpiece of an ecosystem of control that includes digital currency, social credit, and permanent biosurveillance. The "fight against disinformation" is just the noble pretext behind which to hide the real goal: the definitive end of privacy and individual autonomy.

    The question is no longer "if" but "when" this system will be implemented. And above all: what resistance are we willing to put up?

    t.me/lacivettabianca
    GATES SVELA LE CARTE: L'ID DIGITALE COME ARMA FINALE CONTRO IL LIBERO PENSIERO Eccolo di nuovo. L'architetto della sorveglianza globale, il profeta autoproclamato delle emergenze sanitarie, il miliardario che sussurra all'orecchio dei governi avanza l'ennesimo tassello del suo progetto tecnocratico. Bill Gates – che non si nasconde più dietro veli di filantropia – articola con disarmante chiarezza la prossima fase: un sistema di identificazione digitale per soffocare quella che lui chiama "disinformazione". "Gli Stati Uniti rappresentano un caso complesso a causa del Primo Emendamento. Quali eccezioni possiamo contemplare?" Non è una domanda, è una strategia. Il Primo Emendamento – questo fastidioso ostacolo alla censura totale – viene trattato come un bug da correggere nel sistema operativo della società che immagina. La sua rivelazione prosegue senza filtri: "Credo che col tempo... vorremmo operare in un ambiente dove le persone siano veramente identificate... Dovremo sviluppare sistemi e comportamenti che ci permettano di essere più consapevoli riguardo a chi dice cosa, chi ha creato questo contenuto." Traduzione: nessuna voce anonima, nessun rifugio digitale, nessuna opinione senza un collare elettronico che ne tracci la provenienza. L'uomo che ha costruito un impero sul controllo dei sistemi operativi ora ambisce al controllo dell'ecosistema informativo globale. Non è un'evoluzione inaspettata per chi segue la traiettoria di Gates. Dal dominio dei computer personali alla manipolazione dei sistemi alimentari globali, dall'influenza sulla sanità mondiale all'ingegneria climatica – il pattern è sempre lo stesso: centralizzazione, controllo, abolizione delle alternative. L'ID digitale rappresenta semplicemente l'anello mancante – il dispositivo che salda definitivamente persona fisica e identità digitale, trasformando ogni espressione umana in dato tracciabile, classificabile, eventualmente censurabile. La tecnocrazia di cui Gates è portavoce non ha bisogno di campi di concentramento o plotoni d'esecuzione. Le bastano database, algoritmi e l'eliminazione sistematica dell'anonimato. Il dissenso non viene fucilato – viene semplicemente reso invisibile, relegato negli angoli più oscuri e inaccessibili della rete, privato di ossigeno mediatico. Chi ha seguito l'ascesa di questa élite tecnocratica riconosce i segnali. Gates non sta improvvisando – sta eseguendo il copione previsto, rivelando pubblicamente ciò che è stato pianificato nelle stanze dei bottoni della governance globale. L'ID digitale non è uno strumento isolato – è il fulcro di un ecosistema di controllo che include moneta digitale, credito sociale e biosorveglianza permanente. La "lotta alla disinformazione" è solo il pretesto nobile dietro cui nascondere l'obiettivo reale: la fine definitiva della privacy e dell'autonomia individuale. La domanda non è più "se" ma "quando" questo sistema verrà implementato. E soprattutto: quale resistenza siamo disposti a opporre? GATES SHOWS HIS CARDS: DIGITAL ID AS THE ULTIMATE WEAPON AGAINST FREE THOUGHT Here he goes again. The architect of global surveillance, the self-proclaimed prophet of health emergencies, the billionaire who whispers in the ear of governments, advances yet another piece of his technocratic project. Bill Gates – no longer hiding behind veils of philanthropy – articulates with disarming clarity the next phase: a digital identification system to stifle what he calls “misinformation.” “The United States is a complex case because of the First Amendment. What exceptions can we contemplate?” It’s not a question, it’s a strategy. The First Amendment – ​​that pesky obstacle to total censorship – is treated as a bug to be fixed in the operating system of the society he imagines. His revelation continues without filters: "I think that over time... we would like to operate in an environment where people are truly identified... We will have to develop systems and behaviors that allow us to be more aware of who says what, who created this content." Translation: no anonymous voice, no digital refuge, no opinion without an electronic collar that traces its origin. The man who built an empire on the control of operating systems now aspires to control the global information ecosystem. This is not an unexpected evolution for those who follow Gates' trajectory. From the domination of personal computers to the manipulation of global food systems, from influencing global health to climate engineering – the pattern is always the same: centralization, control, abolition of alternatives. The digital ID is simply the missing link – the device that definitively welds the physical person and digital identity, transforming every human expression into traceable, classifiable, possibly censorable data. The technocracy that Gates champions does not need concentration camps or firing squads. Databases, algorithms, and the systematic elimination of anonymity are enough. Dissent is not shot – it is simply made invisible, relegated to the darkest and most inaccessible corners of the internet, deprived of media oxygen. Anyone who has followed the rise of this technocratic elite recognizes the signs. Gates is not improvising – he is following the expected script, publicly revealing what has been planned in the control rooms of global governance. The digital ID is not an isolated tool – it is the centerpiece of an ecosystem of control that includes digital currency, social credit, and permanent biosurveillance. The "fight against disinformation" is just the noble pretext behind which to hide the real goal: the definitive end of privacy and individual autonomy. The question is no longer "if" but "when" this system will be implemented. And above all: what resistance are we willing to put up? t.me/lacivettabianca
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  • I VERI TRADITORI DELLA PATRIA - MASSIMA DIFFUSIONE

    Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date...
    Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta.
    Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)!
    Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%.
    Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema!
    Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine…
    “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti.
    Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!!

    Video visto sul canale Il Risveglio della Fenice
    I VERI TRADITORI DELLA PATRIA - MASSIMA DIFFUSIONE Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date... Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta. Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)! Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%. Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema! Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine… “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti. Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!! Video visto sul canale Il Risveglio della Fenice
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  • Dal canale Telegram Disinformazione.it

    I VERI TRADITORI DELLA PATRIA
    Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date...
    Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta.
    Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)!
    Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%.
    Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema!
    Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine…
    “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti.
    Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!!

    Video visto sul canale Il Risveglio della Fenice
    Dal canale Telegram Disinformazione.it I VERI TRADITORI DELLA PATRIA Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date... Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta. Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)! Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%. Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema! Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine… “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti. Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!! Video visto sul canale Il Risveglio della Fenice
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  • NO ESERCITO EUROPEO

    La UE in un momento in cui si sta rivelando ancora più inutile e dannosa tenta l'ennesimo rilancio per sottrarre ancora più sovranità agli Stati. Questa volta puntando ad un bersaglio più pericoloso della moneta unica. Vuole l'ESERCITO EUROPEO.

    Ecco dieci motivi per cui questa idea deve essere rifiutata con tutte le nostre forze.

    1⃣ Il vero scopo dell'esercito europeo è quello di sottomettere gli stati membri che volessero disobbedire. Abbiamo già visto con quale violenza la UE può aggredire un singolo stato. L'hanno fatto con la Grecia chiudendo le banche e con l'Italia con lo spread. Non esiterebbero ad usare la forza se disponessero di un esercito. La cosa è pianificata ed è scritta a chiare lettere nel "Manifesto di Ventotene" di Spinelli. Il fucile dell'esercito europeo sarà puntato alla nostra tempia.

    2⃣L’Italia perderebbe la sua sovranità militare, un altro pezzo di autonomia regalato a Bruxelles e continuo scivolamento verso l'irrilevanza. Senza moneta e senza esercito non potremo più dirci Nazione.

    3⃣Un esercito europeo servirebbe gli interessi di Germania e Francia, non i nostri.
    Chi decide quando e dove combattere? Non certo Roma, ma burocrati non eletti. Non solo: immaginate un esercito europeo in una UE senza il diritto di veto: i nostri ragazzi potrebbero partire per qualche fronte lontano anche se il nostro Parlamento fosse contrario.

    4⃣I costi sarebbero enormi: L'Italia è sempre contributore netto, quindi si userebbero soldi italiani per difendere confini altrui. Immaginate poi cosa potrebbe succedere con l'ingresso dell'Ucraina nella UE: con l'ingresso di uno stato enorme e poverissimo l'Italia dovrebbe pagare il triplo.

    5⃣La nostra difesa nazionale, già fragile, verrebbe ulteriormente indebolita. I soldi, gli uomini e i mezzi allocati all'esercito europeo verrebbero sottratti alla difesa territoriale nazionale e alle forze dell'ordine, ci sarà ancora meno controllo del territorio.

    6⃣Un esercito comune dopo la moneta unica è il secondo passo verso un mostruoso superstato europeo: addio indipendenza. Benvenuta schiavitù.

    7⃣Le tradizioni militari italiane, un patrimonio storico, sarebbero sacrificate. Basta Alpini, basta Folgore, basta Bersaglieri. Solo l'orribile divisa UE con un regolamento di venti pagine sulle misure degli elmetti e degli scarponi.

    8⃣In caso di conflitto, l’Italia diventerebbe un bersaglio senza voce in capitolo. Non potremmo mai invocare la neutralità e finiremmo trascinati in guerre assurde da pazzi guerrafondai tipo Macron. L'esercito europeo è contro la nostra Costituzione.

    9⃣L’UE non ha una visione politica unita: come può avere un esercito coerente? Se una moneta senza stato è un abominio, un esercito senza stato è un'oscenità giuridica, politica e sociale.

    Dare un esercito e magari armi atomiche a una UE che è e sarà a guida tedesca? E per beffa finale pagato da noi?
    MA VOI SIETE PAZZI. PAZZI!!!

    NO EUROPEAN ARMY

    The EU, at a time when it is proving to be even more useless and harmful, is attempting yet another relaunch to take away even more sovereignty from the States. This time aiming at a more dangerous target than the single currency. It wants the EUROPEAN ARMY.

    Here are ten reasons why this idea must be rejected with all our strength.

    1⃣ The real purpose of the European army is to subjugate member states that want to disobey. We have already seen with what violence the EU can attack a single state. They did it with Greece by closing the banks and with Italy with the spread. They would not hesitate to use force if they had an army. The thing is planned and is written in clear letters in Spinelli's "Ventotene Manifesto". The rifle of the European army will be pointed at our temple.

    2⃣Italy would lose its military sovereignty, another piece of autonomy given to Brussels and a continuous slide towards irrelevance. Without currency and without an army we will no longer be able to call ourselves a Nation.

    3⃣A European army would serve the interests of Germany and France, not ours.
    Who decides when and where to fight? Certainly not Rome, but unelected bureaucrats. Not only that: imagine a European army in an EU without the right of veto: our boys could leave for some distant front even if our Parliament were against it.

    4⃣The costs would be enormous: Italy is always a net contributor, so Italian money would be used to defend other people's borders. Then imagine what could happen with the entry of Ukraine into the EU: with the entry of a huge and very poor state, Italy would have to pay triple.

    5⃣Our national defense, already fragile, would be further weakened. The money, men and resources allocated to the European army would be taken away from national territorial defense and law enforcement, there will be even less control of the territory.

    6⃣A common army after the single currency is the second step towards a monstrous European superstate: goodbye independence. Hello slavery.

    7⃣Italian military traditions, a historical heritage, would be sacrificed. No more Alpini, no more Folgore, no more Bersaglieri. Only the horrible EU uniform with a twenty-page regulation on the size of helmets and boots.

    8⃣In the event of a conflict, Italy would become a target with no say in the matter. We could never invoke neutrality and we would end up dragged into absurd wars by warmongering madmen like Macron. The European army is against our Constitution.

    9⃣The EU does not have a united political vision: how can it have a coherent army? If a currency without a state is an abomination, an army without a state is a legal, political and social obscenity.

    Give an army and maybe nuclear weapons to an EU that is and will be German-led? And as a final insult paid by us?
    BUT YOU ARE CRAZY. CRAZY!!!


    #NOESERCITOUE #STOPEUARMY

    Source: https://x.com/borghi_claudio/status/1894910742811365662?t=315ak-5cLfO_1zjmv6eH_w&s=19
    🛑🛑🛑 NO ESERCITO EUROPEO 🛑🛑🛑 La UE in un momento in cui si sta rivelando ancora più inutile e dannosa tenta l'ennesimo rilancio per sottrarre ancora più sovranità agli Stati. Questa volta puntando ad un bersaglio più pericoloso della moneta unica. Vuole l'ESERCITO EUROPEO. Ecco dieci motivi per cui questa idea deve essere rifiutata con tutte le nostre forze. 1⃣ Il vero scopo dell'esercito europeo è quello di sottomettere gli stati membri che volessero disobbedire. Abbiamo già visto con quale violenza la UE può aggredire un singolo stato. L'hanno fatto con la Grecia chiudendo le banche e con l'Italia con lo spread. Non esiterebbero ad usare la forza se disponessero di un esercito. La cosa è pianificata ed è scritta a chiare lettere nel "Manifesto di Ventotene" di Spinelli. Il fucile dell'esercito europeo sarà puntato alla nostra tempia. 2⃣L’Italia perderebbe la sua sovranità militare, un altro pezzo di autonomia regalato a Bruxelles e continuo scivolamento verso l'irrilevanza. Senza moneta e senza esercito non potremo più dirci Nazione. 3⃣Un esercito europeo servirebbe gli interessi di Germania e Francia, non i nostri. Chi decide quando e dove combattere? Non certo Roma, ma burocrati non eletti. Non solo: immaginate un esercito europeo in una UE senza il diritto di veto: i nostri ragazzi potrebbero partire per qualche fronte lontano anche se il nostro Parlamento fosse contrario. 4⃣I costi sarebbero enormi: L'Italia è sempre contributore netto, quindi si userebbero soldi italiani per difendere confini altrui. Immaginate poi cosa potrebbe succedere con l'ingresso dell'Ucraina nella UE: con l'ingresso di uno stato enorme e poverissimo l'Italia dovrebbe pagare il triplo. 5⃣La nostra difesa nazionale, già fragile, verrebbe ulteriormente indebolita. I soldi, gli uomini e i mezzi allocati all'esercito europeo verrebbero sottratti alla difesa territoriale nazionale e alle forze dell'ordine, ci sarà ancora meno controllo del territorio. 6⃣Un esercito comune dopo la moneta unica è il secondo passo verso un mostruoso superstato europeo: addio indipendenza. Benvenuta schiavitù. 7⃣Le tradizioni militari italiane, un patrimonio storico, sarebbero sacrificate. Basta Alpini, basta Folgore, basta Bersaglieri. Solo l'orribile divisa UE con un regolamento di venti pagine sulle misure degli elmetti e degli scarponi. 8⃣In caso di conflitto, l’Italia diventerebbe un bersaglio senza voce in capitolo. Non potremmo mai invocare la neutralità e finiremmo trascinati in guerre assurde da pazzi guerrafondai tipo Macron. L'esercito europeo è contro la nostra Costituzione. 9⃣L’UE non ha una visione politica unita: come può avere un esercito coerente? Se una moneta senza stato è un abominio, un esercito senza stato è un'oscenità giuridica, politica e sociale. 🔟Dare un esercito e magari armi atomiche a una UE che è e sarà a guida tedesca? E per beffa finale pagato da noi? MA VOI SIETE PAZZI. PAZZI!!! 🛑🛑🛑 NO EUROPEAN ARMY 🛑🛑🛑 The EU, at a time when it is proving to be even more useless and harmful, is attempting yet another relaunch to take away even more sovereignty from the States. This time aiming at a more dangerous target than the single currency. It wants the EUROPEAN ARMY. Here are ten reasons why this idea must be rejected with all our strength. 1⃣ The real purpose of the European army is to subjugate member states that want to disobey. We have already seen with what violence the EU can attack a single state. They did it with Greece by closing the banks and with Italy with the spread. They would not hesitate to use force if they had an army. The thing is planned and is written in clear letters in Spinelli's "Ventotene Manifesto". The rifle of the European army will be pointed at our temple. 2⃣Italy would lose its military sovereignty, another piece of autonomy given to Brussels and a continuous slide towards irrelevance. Without currency and without an army we will no longer be able to call ourselves a Nation. 3⃣A European army would serve the interests of Germany and France, not ours. Who decides when and where to fight? Certainly not Rome, but unelected bureaucrats. Not only that: imagine a European army in an EU without the right of veto: our boys could leave for some distant front even if our Parliament were against it. 4⃣The costs would be enormous: Italy is always a net contributor, so Italian money would be used to defend other people's borders. Then imagine what could happen with the entry of Ukraine into the EU: with the entry of a huge and very poor state, Italy would have to pay triple. 5⃣Our national defense, already fragile, would be further weakened. The money, men and resources allocated to the European army would be taken away from national territorial defense and law enforcement, there will be even less control of the territory. 6⃣A common army after the single currency is the second step towards a monstrous European superstate: goodbye independence. Hello slavery. 7⃣Italian military traditions, a historical heritage, would be sacrificed. No more Alpini, no more Folgore, no more Bersaglieri. Only the horrible EU uniform with a twenty-page regulation on the size of helmets and boots. 8⃣In the event of a conflict, Italy would become a target with no say in the matter. We could never invoke neutrality and we would end up dragged into absurd wars by warmongering madmen like Macron. The European army is against our Constitution. 9⃣The EU does not have a united political vision: how can it have a coherent army? If a currency without a state is an abomination, an army without a state is a legal, political and social obscenity. 🔟Give an army and maybe nuclear weapons to an EU that is and will be German-led? And as a final insult paid by us? BUT YOU ARE CRAZY. CRAZY!!! #NOESERCITOUE #STOPEUARMY Source: https://x.com/borghi_claudio/status/1894910742811365662?t=315ak-5cLfO_1zjmv6eH_w&s=19
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  • J.D. VANCE CONTRO I GLOBALISTI

    Pochi minuti fa il Vice President su Twitter sgancia un'altra bomba.

    Questo qui sa parlare molto bene. Sa parlare molto duro.

    Le sue parole sono delle frecce di fuoco.

    Ha scelto molto bene Trump il suo vice.

    Questo qui non ha paura di morire. È un altro estremamente determinato.

    Sono nei guai fino al collo. Questa è l'amministrazione più forte che io abbia mai visto.

    IN UCRAINA NON C'È MAI STATA E NON C'È ALCUNA POSSIBILITÀ DI VITTORIA".

    Il vicepresidente americano James David Vance ha risposto in modo durissimo a un tweet dello storico, economista e giornalista britannico Niall Ferguson, il quale ha citato le parole di George Bush dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq per dimostrare che l'atteggiamento di un Presidente degli Stati Uniti all'invasione di uno stato sovrano da parte di un "dittatore" dovrebbe essere diverso.

    "Questa è spazzatura moralistica, che purtroppo è la moneta di scambio retorica dei globalisti perché non hanno altro da dire.

    Per tre anni, il presidente Trump e io abbiamo sostenuto due semplici argomenti: primo, la guerra non sarebbe iniziata se il presidente Trump fosse stato in carica; secondo, né l'Europa, né l'amministrazione Biden, né gli ucraini avevano alcuna possibilità di vittoria. Questo era vero tre anni fa, era vero due anni fa, era vero l'anno scorso ed è vero oggi.

    E per tre anni, le preoccupazioni di persone che avevano palesemente ragione sono state ignorate. Qual è il vero piano di Niall per l'Ucraina? Un altro pacchetto di aiuti? È consapevole della realtà sul campo, del vantaggio numerico dei russi, dello stock esaurito degli europei o della loro base industriale ancora più esaurita?

    Invece, fa una citazione da un libro su George HW Bush su un periodo storico diverso e un conflitto diverso. Questa è un altro tratto comune di queste persone: affidarsi a una storia irrilevante.

    Il presidente Trump sta affrontando la realtà, il che significa affrontare i fatti. Ed ecco alcuni fatti:

    In primo luogo, mentre la sicurezza dei nostri alleati dell'Europa occidentale ha tratto grandi benefici dalla generosità degli Stati Uniti, essi perseguono politiche interne (sull'immigrazione e sulla censura) che offendono la sensibilità della maggior parte degli americani e politiche di difesa che presuppongono una continua eccessiva dipendenza.

    Numero due, i russi hanno un enorme vantaggio numerico in termini di manodopera e armi in Ucraina, e questo vantaggio persisterà indipendentemente da ulteriori pacchetti di aiuti occidentali. Di nuovo: gli aiuti *attualmente* continuano a fluire.

    In terzo luogo, gli Stati Uniti mantengono un'influenza sostanziale su entrambe le parti in conflitto.

    Numero quattro, per porre fine al conflitto è necessario parlare con le persone coinvolte nel suo avvio e nel suo mantenimento.

    Numero cinque, il conflitto ha posto - e continua a porre - l'accento sugli strumenti della politica americana, dagli arsenali militari alle sanzioni (e molto altro). Riteniamo che il conflitto continuo sia negativo per la Russia, negativo per l'Ucraina e negativo per l'Europa. Ma, cosa più importante, è negativo per gli Stati Uniti.

    Dati i fatti di cui sopra, dobbiamo perseguire la pace, e dobbiamo perseguirla ora. Il presidente Trump si è candidato su questo, ha vinto su questo, e ha ragione su questo. È una sciocchezza pigra e astorica attaccare come "appeasement" ogni riconoscimento che l'interesse dell'America debba tenere conto delle realtà del conflitto.

    Sarà questo interesse, non il moralismo o l'analfabetismo storico, a guidare la politica del presidente Trump nelle prossime settimane.

    E ringraziamo Dio per questo".

    J.D. VANCE

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1892616726069817555?t=pMsHhFpHZssa-xHbkNm-Cg&s=19
    J.D. VANCE CONTRO I GLOBALISTI Pochi minuti fa il Vice President su Twitter sgancia un'altra bomba. Questo qui sa parlare molto bene. Sa parlare molto duro. Le sue parole sono delle frecce di fuoco. Ha scelto molto bene Trump il suo vice. Questo qui non ha paura di morire. È un altro estremamente determinato. Sono nei guai fino al collo. Questa è l'amministrazione più forte che io abbia mai visto. IN UCRAINA NON C'È MAI STATA E NON C'È ALCUNA POSSIBILITÀ DI VITTORIA". Il vicepresidente americano James David Vance ha risposto in modo durissimo a un tweet dello storico, economista e giornalista britannico Niall Ferguson, il quale ha citato le parole di George Bush dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq per dimostrare che l'atteggiamento di un Presidente degli Stati Uniti all'invasione di uno stato sovrano da parte di un "dittatore" dovrebbe essere diverso. "Questa è spazzatura moralistica, che purtroppo è la moneta di scambio retorica dei globalisti perché non hanno altro da dire. Per tre anni, il presidente Trump e io abbiamo sostenuto due semplici argomenti: primo, la guerra non sarebbe iniziata se il presidente Trump fosse stato in carica; secondo, né l'Europa, né l'amministrazione Biden, né gli ucraini avevano alcuna possibilità di vittoria. Questo era vero tre anni fa, era vero due anni fa, era vero l'anno scorso ed è vero oggi. E per tre anni, le preoccupazioni di persone che avevano palesemente ragione sono state ignorate. Qual è il vero piano di Niall per l'Ucraina? Un altro pacchetto di aiuti? È consapevole della realtà sul campo, del vantaggio numerico dei russi, dello stock esaurito degli europei o della loro base industriale ancora più esaurita? Invece, fa una citazione da un libro su George HW Bush su un periodo storico diverso e un conflitto diverso. Questa è un altro tratto comune di queste persone: affidarsi a una storia irrilevante. Il presidente Trump sta affrontando la realtà, il che significa affrontare i fatti. Ed ecco alcuni fatti: In primo luogo, mentre la sicurezza dei nostri alleati dell'Europa occidentale ha tratto grandi benefici dalla generosità degli Stati Uniti, essi perseguono politiche interne (sull'immigrazione e sulla censura) che offendono la sensibilità della maggior parte degli americani e politiche di difesa che presuppongono una continua eccessiva dipendenza. Numero due, i russi hanno un enorme vantaggio numerico in termini di manodopera e armi in Ucraina, e questo vantaggio persisterà indipendentemente da ulteriori pacchetti di aiuti occidentali. Di nuovo: gli aiuti *attualmente* continuano a fluire. In terzo luogo, gli Stati Uniti mantengono un'influenza sostanziale su entrambe le parti in conflitto. Numero quattro, per porre fine al conflitto è necessario parlare con le persone coinvolte nel suo avvio e nel suo mantenimento. Numero cinque, il conflitto ha posto - e continua a porre - l'accento sugli strumenti della politica americana, dagli arsenali militari alle sanzioni (e molto altro). Riteniamo che il conflitto continuo sia negativo per la Russia, negativo per l'Ucraina e negativo per l'Europa. Ma, cosa più importante, è negativo per gli Stati Uniti. Dati i fatti di cui sopra, dobbiamo perseguire la pace, e dobbiamo perseguirla ora. Il presidente Trump si è candidato su questo, ha vinto su questo, e ha ragione su questo. È una sciocchezza pigra e astorica attaccare come "appeasement" ogni riconoscimento che l'interesse dell'America debba tenere conto delle realtà del conflitto. Sarà questo interesse, non il moralismo o l'analfabetismo storico, a guidare la politica del presidente Trump nelle prossime settimane. E ringraziamo Dio per questo". J.D. VANCE Source: https://x.com/itsmeback_/status/1892616726069817555?t=pMsHhFpHZssa-xHbkNm-Cg&s=19
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  • https://www.simec.org/essenziali/il-valore-indotto-della-moneta-di-giacinto-auriti.html
    https://www.simec.org/essenziali/il-valore-indotto-della-moneta-di-giacinto-auriti.html
    Il Valore indotto della moneta, di Giacinto Auriti
    Proprietà popolare della moneta, continuazione della lotta iniziata dal professor Giacinto Auriti.Simec,Auriti Giacinto,università Teramo,moneta al popolo.
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  • Confondere il Valore Indotto della Valuta Moneta allo Atto Emissivo di Proprietà del Popolo Comuni Soci con il Valore Cartolario Mercatario Deperibile è cialtronaggio Immondialista itaglianmarcagno complicitario tacito della grande mangiatoia Grande Usura del Novero ristretto degli strafarabutti conclamati e loro ignobili diffusi allecchini !!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Confondere il Valore Indotto della Valuta Moneta allo Atto Emissivo di Proprietà del Popolo Comuni Soci con il Valore Cartolario Mercatario Deperibile è cialtronaggio Immondialista itaglianmarcagno complicitario tacito della grande mangiatoia Grande Usura del Novero ristretto degli strafarabutti conclamati e loro ignobili diffusi allecchini !!!!!!!!!!!!!!!!!!
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  • 1970: un salario medio valeva 120 grammi d'oro
    1985: un salario medio valeva 56 grammi d'oro.
    2024: un salario medio vale 26 grammi d'oro.
    Finché ragionerete in termini di moneta fiat, non capirete mai come uscirne.
    1970: un salario medio valeva 120 grammi d'oro 1985: un salario medio valeva 56 grammi d'oro. 2024: un salario medio vale 26 grammi d'oro. Finché ragionerete in termini di moneta fiat, non capirete mai come uscirne.
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  • SCANDALOSO!!!
    LE FORZE CONTRO
    GRAVE A FIRENZE - Cittadini documentano l'iniziativa Entriamo Tanti Contanti che si è tenuta a Firenze per protestare contro il Comune che ha istituito l'obbligo di pagamento del biglietto per accedere alla cupola del Duomo solo in moneta digitale ,

    SCANDALOUS!!!
    THE FORCES AGAINST
    SERIOUS IN FLORENCE - Citizens document the initiative Let's Enter Lots of Cash that was held in Florence to protest against the Municipality that has established the obligation to pay the ticket to access the dome of the Cathedral only in digital currency,

    Fonte: https://x.com/Wondercri1982/status/1869147163114226106?t=cVYQxKw_iqxWhrduHD-tgw&s=19
    SCANDALOSO!!! LE FORZE CONTRO GRAVE A FIRENZE - Cittadini documentano l'iniziativa Entriamo Tanti Contanti che si è tenuta a Firenze per protestare contro il Comune che ha istituito l'obbligo di pagamento del biglietto per accedere alla cupola del Duomo solo in moneta digitale , SCANDALOUS!!! THE FORCES AGAINST SERIOUS IN FLORENCE - Citizens document the initiative Let's Enter Lots of Cash that was held in Florence to protest against the Municipality that has established the obligation to pay the ticket to access the dome of the Cathedral only in digital currency, Fonte: https://x.com/Wondercri1982/status/1869147163114226106?t=cVYQxKw_iqxWhrduHD-tgw&s=19
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  • Chi stampa la moneta deve accreditare il valore nominale è non addebitarlo. Siccome questo non avviene, vuol dire che dal Presidente della Repubblica a scendere: politici, sindacalisti, accademici, magistrati del *****, alti comandi militari ecc. sono tutti dei delinquenti, traditori e truffatori del popolo italiano e della Costituzione, stessa cosa per il Vicario di Satana e la Chiesa Cattolitca, unitamente a tutti gli altri culti, tutti costoro, non dicono una sola parola di denuncia e di condanna nei confronti degli autori di questo grande crimine contro l'umanità.
    Tacciono tutti perché sono complici materiali al servizio dei grandi usurai e di questo crimine.
    Chi stampa la moneta deve accreditare il valore nominale è non addebitarlo. Siccome questo non avviene, vuol dire che dal Presidente della Repubblica a scendere: politici, sindacalisti, accademici, magistrati del cazzo, alti comandi militari ecc. sono tutti dei delinquenti, traditori e truffatori del popolo italiano e della Costituzione, stessa cosa per il Vicario di Satana e la Chiesa Cattolitca, unitamente a tutti gli altri culti, tutti costoro, non dicono una sola parola di denuncia e di condanna nei confronti degli autori di questo grande crimine contro l'umanità. Tacciono tutti perché sono complici materiali al servizio dei grandi usurai e di questo crimine.
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