• CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”? Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.” Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”. Ugo Rossi
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  • FIRMIAMO TUTTI PER LA CARTA di SIENA!

    Petizione Appello ai Cittadini
    ” Vuoi difendere il tuo diritto ad essere curato da un medico che rispetta il giuramento di Ippocrate? Unisci a noi e sottoscrivi…”

    Sostieni i medici della Carta di Siena

    (Per aderire compilare il modulo in fondo alla pagina)

    Perché questa petizione è importante

    La Carta di Siena unisce un folto gruppo di Medici ed Odontoiatri, che hanno prestato solenne Giuramento di rispettare il Codice Deontologico e i principi di perizia, prudenza, diligenza, indipendenza e responsabilità alla base della professione, hanno curato e intendono continuare a farlo, pazienti che per decisioni politiche e inefficienza del Sistema Sanitario Nazionale, si sono trovati soli e senza assistenza nel periodo “pandemico” e ancora oggi. L’unico proposito di questi medici è la salute dei pazienti, lontani quindi da interessi economici e politici. Con molta amarezza sappiamo che l’esercizio del dovere del medico ha comportato procedimenti disciplinari, sospensioni e diffamazioni proprio da quegli organi che sarebbero istituiti per vigilare sul rispetto del Codice Deontologico, gli Ordini dei Medici provinciali su indicazione della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri)...

    CLICCA QUI PER FIRMARE:
    https://cartadisiena.wordpress.com/petizione-appello-cittadini/


    Tachipirina e vigile attesa e l’obbligo di vaccinazione anche per i guariti dalla malattia, tanto più in presenza di un trattamento genico che l’ ISS riconosceva come vaccino solo il 22/04/2022.

    Gli stessi colleghi che hanno pesantemente colpito Medici virtuosi e fedeli al Giuramento di Ippocrate, ora si ripresentano.

    E’ nostro dovere etico il poter disconoscere il ruolo dei colleghi che si ripresentano dopo tutte queste violazioni e imposizioni non giustificabili.

    Il testo è stato firmato, fra gli altri, da: Atticciati, Barbaro, Bellavite , Borgogno, Citro, Cosentino, De Mari, Donzelli, Iannetti, Ferrari, Frajese, Gabbrielli, Giovanardi, Miedico, Montedori, Moscarella , Oliviero, Orlandini, Romani, Raffaelli, Sanvenero, Stramezzi, Szumsky, Tolentinati, Turrini.
    FIRMIAMO TUTTI PER LA CARTA di SIENA! Petizione Appello ai Cittadini ” Vuoi difendere il tuo diritto ad essere curato da un medico che rispetta il giuramento di Ippocrate? Unisci a noi e sottoscrivi…” Sostieni i medici della Carta di Siena (Per aderire compilare il modulo in fondo alla pagina) Perché questa petizione è importante La Carta di Siena unisce un folto gruppo di Medici ed Odontoiatri, che hanno prestato solenne Giuramento di rispettare il Codice Deontologico e i principi di perizia, prudenza, diligenza, indipendenza e responsabilità alla base della professione, hanno curato e intendono continuare a farlo, pazienti che per decisioni politiche e inefficienza del Sistema Sanitario Nazionale, si sono trovati soli e senza assistenza nel periodo “pandemico” e ancora oggi. L’unico proposito di questi medici è la salute dei pazienti, lontani quindi da interessi economici e politici. Con molta amarezza sappiamo che l’esercizio del dovere del medico ha comportato procedimenti disciplinari, sospensioni e diffamazioni proprio da quegli organi che sarebbero istituiti per vigilare sul rispetto del Codice Deontologico, gli Ordini dei Medici provinciali su indicazione della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri)... CLICCA QUI PER FIRMARE: https://cartadisiena.wordpress.com/petizione-appello-cittadini/ Tachipirina e vigile attesa e l’obbligo di vaccinazione anche per i guariti dalla malattia, tanto più in presenza di un trattamento genico che l’ ISS riconosceva come vaccino solo il 22/04/2022. Gli stessi colleghi che hanno pesantemente colpito Medici virtuosi e fedeli al Giuramento di Ippocrate, ora si ripresentano. E’ nostro dovere etico il poter disconoscere il ruolo dei colleghi che si ripresentano dopo tutte queste violazioni e imposizioni non giustificabili. Il testo è stato firmato, fra gli altri, da: Atticciati, Barbaro, Bellavite , Borgogno, Citro, Cosentino, De Mari, Donzelli, Iannetti, Ferrari, Frajese, Gabbrielli, Giovanardi, Miedico, Montedori, Moscarella , Oliviero, Orlandini, Romani, Raffaelli, Sanvenero, Stramezzi, Szumsky, Tolentinati, Turrini.
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  • DICHIARAZIONE COMPLETA DI VLADIMIR PUTIN SULLA RISPOSTA DELLA RUSSIA AGLI ATTACCHI DI ARMI OCCIDENTALI A LUNGO RAGGIO SUL TERRITORIO RUSSO

    21 novembre 2024, ore 20:10 di Mosca, Cremlino

    Il doppiaggio è stato effettuato da Mark Bernardini

    FULL STATEMENT BY VLADIMIR PUTIN ON RUSSIA’S RESPONSE TO WESTERN LONG-RANGE WEAPONS ATTACKS ON RUSSIAN TERRITORY

    November 21, 2024, 20:10 Moscow Time, Kremlin

    Dubbed by Mark Bernardini
    DICHIARAZIONE COMPLETA DI VLADIMIR PUTIN SULLA RISPOSTA DELLA RUSSIA AGLI ATTACCHI DI ARMI OCCIDENTALI A LUNGO RAGGIO SUL TERRITORIO RUSSO 21 novembre 2024, ore 20:10 di Mosca, Cremlino Il doppiaggio è stato effettuato da Mark Bernardini FULL STATEMENT BY VLADIMIR PUTIN ON RUSSIA’S RESPONSE TO WESTERN LONG-RANGE WEAPONS ATTACKS ON RUSSIAN TERRITORY November 21, 2024, 20:10 Moscow Time, Kremlin Dubbed by Mark Bernardini
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  • Europa a rischio guerra nucleare?

    48 ore fa il burattino Joe Biden ha autorizzato l’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio per colpire la Russia. Il Cremlino ha accusato il presidente americano di gettare benzina sul fuoco e ha promesso “risposte appropriate”. Non solo: Mosca ha fatto sapere che si riserva il diritto di considerare una risposta nucleare a un eventuale attacco con armi convenzionali che minacci la sua sovranità.

    Sembra che l’attuale governo americano stia facendo del suo meglio per far scoppiare la terza guerra mondiale prima che Trump assuma i poteri.

    In tutto questo è impressionante la sottomissione dell’Unione Europea e il silenzio dei leader politici dei singoli stati. Il nostro continente rischia di essere teatro di una guerra nucleare e i ciarlatani in giacca e cravatta che ci governano continuano ad obbedire a Zio Sam senza rendersi conto del disastro in cui ci stanno trascinando.

    Domanda: ma se domani Zelensky (sempre più alle strette e coi giorni contati), dovesse colpire la Russia con un missile a lungo raggio “made in Europa” e a quel punto Putin decidesse di radere al suolo Kiev con un’atomica… di chi sarebbe la responsabilità?

    Europe at risk of nuclear war?

    48 hours ago, puppet Joe Biden authorized Ukraine's use of long-range missiles to strike Russia. The Kremlin accused the American president of adding fuel to the fire and promised "appropriate responses." Not only that, Moscow has made it known that it reserves the right to consider a nuclear response to a possible attack with conventional weapons that threatens its sovereignty.

    It seems that the current American government is doing its best to start the third world war before Trump takes power.

    In all of this, the submission of the European Union and the silence of the political leaders of individual states is impressive. Our continent risks being the scene of a nuclear war and the charlatans in suits and ties who govern us continue to obey Uncle Sam without realizing the disaster into which they are dragging us.

    Question: but if tomorrow Zelensky (increasingly in a tight spot and with his days numbered) were to strike Russia with a long-range missile “made in Europe” and at that point Putin decided to raze Kiev to the ground with an atomic bomb… who would be responsible?

    ---

    Suggerisci il mio canale ai tuoi amici e conoscenti: @matteogracis
    Europa a rischio guerra nucleare? ☣️ 48 ore fa il burattino Joe Biden ha autorizzato l’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio per colpire la Russia. Il Cremlino ha accusato il presidente americano di gettare benzina sul fuoco e ha promesso “risposte appropriate”. Non solo: Mosca ha fatto sapere che si riserva il diritto di considerare una risposta nucleare a un eventuale attacco con armi convenzionali che minacci la sua sovranità. Sembra che l’attuale governo americano stia facendo del suo meglio per far scoppiare la terza guerra mondiale prima che Trump assuma i poteri. In tutto questo è impressionante la sottomissione dell’Unione Europea e il silenzio dei leader politici dei singoli stati. Il nostro continente rischia di essere teatro di una guerra nucleare e i ciarlatani in giacca e cravatta che ci governano continuano ad obbedire a Zio Sam senza rendersi conto del disastro in cui ci stanno trascinando. Domanda: ma se domani Zelensky (sempre più alle strette e coi giorni contati), dovesse colpire la Russia con un missile a lungo raggio “made in Europa” e a quel punto Putin decidesse di radere al suolo Kiev con un’atomica… di chi sarebbe la responsabilità? Europe at risk of nuclear war? 48 hours ago, puppet Joe Biden authorized Ukraine's use of long-range missiles to strike Russia. The Kremlin accused the American president of adding fuel to the fire and promised "appropriate responses." Not only that, Moscow has made it known that it reserves the right to consider a nuclear response to a possible attack with conventional weapons that threatens its sovereignty. It seems that the current American government is doing its best to start the third world war before Trump takes power. In all of this, the submission of the European Union and the silence of the political leaders of individual states is impressive. Our continent risks being the scene of a nuclear war and the charlatans in suits and ties who govern us continue to obey Uncle Sam without realizing the disaster into which they are dragging us. Question: but if tomorrow Zelensky (increasingly in a tight spot and with his days numbered) were to strike Russia with a long-range missile “made in Europe” and at that point Putin decided to raze Kiev to the ground with an atomic bomb… who would be responsible? --- Suggerisci il mio canale ai tuoi amici e conoscenti: @matteogracis 📲
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  • E' improponibile questo FOLLE vuole portarci alla TERZA GUERRA Mondiale.
    Mandiamolo in pensione. Trump lo fermerà!!!
    Arriva Trump, Rutte accelera su Kiev nella Nato: "Iter irreversibile. E servirà più del 2% del Pil". La n.1 delle politiche di sicurezza: "Fare in fretta" - Il Fatto Quotidiano
    "Gli Usa? Abbiamo bisogno di loro ma anche loro di noi"

    Il percorso che porterà all’ingresso dell’Ucraina nella Nato è “irreversibile“. E gli stati membri dovranno contribuire con più del 2% del loro Pil, come finora previsto. A dirlo è il segretario generale dell’Alleanza atlantica è il segretario generale Mark Rutte. Parole – pronunciate durante una visita in Lettonia, altro paese in prima linea sul fronte orientale dell’Ue, al confine con il territorio russo – che sembrano voler dare un colpo di acceleratore su una strada che la comunità internazionale sembrava voler tenere da parte: vista da Mosca, con il conflitto che ha ancora una fiamma più che viva, l’adesione alla Nato potrebbe avere effetti diversi e più impattanti rispetto, per esempio, all’integrazione nell’Unione Europea. Ma nell’ultimo mese – in avvicinamento alle elezioni negli Stati Uniti – la questione è tornata sul tavolo dei vertici internazionali.

    Occorre far entrare Kiev nell’Alleanza e “bisogna farlo adesso più in fretta, per evitare un’escalation come quella che sta preparando Putin”, coinvolgendo la Corea del Nord, ha aggiunto in un’intervista a Radio Radicale Carmen Romero, direttrice della Security Policy Political Affairs and Security Policy Division della Nato. “Il fatto che la Corea del Nord adesso partecipa in questo conflitto significa che Pyongyang percepirà qualcosa in cambio da parte della Russia, e sarà sicuramente tecnologia missilistica. Il che significa che la Corea del Nord può lanciare dei missili che possono arrivare in Europa, possono arrivare in America del Nord e possono anche attaccare Paesi come il Giappone e la Corea del Sud”. Alla domanda se sia realistico pensare a un ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica, Romero ha risposto: “Chiaramente un Paese che è in un conflitto non può entrare in un’organizzazione perché deve anche esportare sicurezza”, però “stiamo lavorando, sia l’Unione europea che noi” perché Kiev “faccia parte di queste due organizzazioni”.

    Era stato il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky a rimettere in pista la questione in un incontro di ottobre a Bruxelles in un forcing che durava da mesi: “La Nato per noi è un ombrello di sicurezza cruciale. In fondo è la nostra unica speranza – aveva detto dopo una riunione del Consiglio europeo –. La debolezza relativa dell’Ucraina si traduce in una forza relativa della Russia. Sarebbe un errore non permetterci di entrare nell’organizzazione militare. La prima tappa può essere un invito, poi l’ingresso. Forse anche dopo la fine della guerra. Comunque, il prima possibile”. In quei giorni di ottobre a frenare era stata l’Ungheria che aveva avvertito che l’eventuale approdo di Kiev nell’Alleanza atlantica “nelle attuali circostanze” provocherebbe la “terza guerra mondiale“. Il termine “irreversibile” era stato usato per la prima volta all’ultimo vertice Nato di luglio a Washington, anche se non era stata ipotizzata una possibile data. La reazione del Cremlino fu prevedibilmente glaciale: mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza – l’ex presidente Dmitry Medvedev – disse seccamente che Mosca deve impegnarsi per far “scomparire Ucraina e Nato”, la portavoce del ministero degli Esteri si “limitò” a prevedere che la strada scelta dagli Alleati va “verso il precipizio“.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/14/arriva-trump-rutte-accelera-sullucraina-nella-nato-il-segretario-della-nato-percorso-irreversibile-con-40-miliardi-di-aiuti/7767091/
    E' improponibile questo FOLLE vuole portarci alla TERZA GUERRA Mondiale. Mandiamolo in pensione. Trump lo fermerà!!! Arriva Trump, Rutte accelera su Kiev nella Nato: "Iter irreversibile. E servirà più del 2% del Pil". La n.1 delle politiche di sicurezza: "Fare in fretta" - Il Fatto Quotidiano "Gli Usa? Abbiamo bisogno di loro ma anche loro di noi" Il percorso che porterà all’ingresso dell’Ucraina nella Nato è “irreversibile“. E gli stati membri dovranno contribuire con più del 2% del loro Pil, come finora previsto. A dirlo è il segretario generale dell’Alleanza atlantica è il segretario generale Mark Rutte. Parole – pronunciate durante una visita in Lettonia, altro paese in prima linea sul fronte orientale dell’Ue, al confine con il territorio russo – che sembrano voler dare un colpo di acceleratore su una strada che la comunità internazionale sembrava voler tenere da parte: vista da Mosca, con il conflitto che ha ancora una fiamma più che viva, l’adesione alla Nato potrebbe avere effetti diversi e più impattanti rispetto, per esempio, all’integrazione nell’Unione Europea. Ma nell’ultimo mese – in avvicinamento alle elezioni negli Stati Uniti – la questione è tornata sul tavolo dei vertici internazionali. Occorre far entrare Kiev nell’Alleanza e “bisogna farlo adesso più in fretta, per evitare un’escalation come quella che sta preparando Putin”, coinvolgendo la Corea del Nord, ha aggiunto in un’intervista a Radio Radicale Carmen Romero, direttrice della Security Policy Political Affairs and Security Policy Division della Nato. “Il fatto che la Corea del Nord adesso partecipa in questo conflitto significa che Pyongyang percepirà qualcosa in cambio da parte della Russia, e sarà sicuramente tecnologia missilistica. Il che significa che la Corea del Nord può lanciare dei missili che possono arrivare in Europa, possono arrivare in America del Nord e possono anche attaccare Paesi come il Giappone e la Corea del Sud”. Alla domanda se sia realistico pensare a un ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica, Romero ha risposto: “Chiaramente un Paese che è in un conflitto non può entrare in un’organizzazione perché deve anche esportare sicurezza”, però “stiamo lavorando, sia l’Unione europea che noi” perché Kiev “faccia parte di queste due organizzazioni”. Era stato il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky a rimettere in pista la questione in un incontro di ottobre a Bruxelles in un forcing che durava da mesi: “La Nato per noi è un ombrello di sicurezza cruciale. In fondo è la nostra unica speranza – aveva detto dopo una riunione del Consiglio europeo –. La debolezza relativa dell’Ucraina si traduce in una forza relativa della Russia. Sarebbe un errore non permetterci di entrare nell’organizzazione militare. La prima tappa può essere un invito, poi l’ingresso. Forse anche dopo la fine della guerra. Comunque, il prima possibile”. In quei giorni di ottobre a frenare era stata l’Ungheria che aveva avvertito che l’eventuale approdo di Kiev nell’Alleanza atlantica “nelle attuali circostanze” provocherebbe la “terza guerra mondiale“. Il termine “irreversibile” era stato usato per la prima volta all’ultimo vertice Nato di luglio a Washington, anche se non era stata ipotizzata una possibile data. La reazione del Cremlino fu prevedibilmente glaciale: mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza – l’ex presidente Dmitry Medvedev – disse seccamente che Mosca deve impegnarsi per far “scomparire Ucraina e Nato”, la portavoce del ministero degli Esteri si “limitò” a prevedere che la strada scelta dagli Alleati va “verso il precipizio“. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/14/arriva-trump-rutte-accelera-sullucraina-nella-nato-il-segretario-della-nato-percorso-irreversibile-con-40-miliardi-di-aiuti/7767091/
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  • RUSSIA, RYABKOV: "ASCOLTEREMO TRUMP"
    La Russia ha espresso la volontà di prendere in considerazione le proposte di pace del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine al conflitto in Ucraina, ha detto il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov. Mosca e Washington si scambiano "segnali" attraverso canali non divulgati, anche se Ryabkov non ha specificato se questi coinvolgono la squadra di Trump. La Russia cerca proposte incentrate sulla risoluzione di ulteriori aiuti a Kiev, ha detto Ryabkov a Interfax, un'agenzia di stampa russa locale.

    Fonte: GIUBBE ROSSE
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    🇷🇺🇺🇸 RUSSIA, RYABKOV: "ASCOLTEREMO TRUMP" La Russia ha espresso la volontà di prendere in considerazione le proposte di pace del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine al conflitto in Ucraina, ha detto il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov. Mosca e Washington si scambiano "segnali" attraverso canali non divulgati, anche se Ryabkov non ha specificato se questi coinvolgono la squadra di Trump. La Russia cerca proposte incentrate sulla risoluzione di ulteriori aiuti a Kiev, ha detto Ryabkov a Interfax, un'agenzia di stampa russa locale. Fonte: GIUBBE ROSSE Telegram
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  • In Kentucky le macchine per il voto si rifiutano di assegnare il voto a @realDonaldTrump . E assegnano automaticamente il voto a @KamalaHarris . La truffa è servita.
    Come nel 2020

    In Kentucky, voting machines refuse to assign the vote to @realDonaldTrump . And they automatically assign the vote to @KamalaHarris . The scam is served.
    As in 2020

    Source: https://x.com/FmMosca/status/1852233857329734120?t=y3dy8WS3FzZP4YstdWX2Tw&s=19
    In Kentucky le macchine per il voto si rifiutano di assegnare il voto a @realDonaldTrump . E assegnano automaticamente il voto a @KamalaHarris . La truffa è servita. Come nel 2020 In Kentucky, voting machines refuse to assign the vote to @realDonaldTrump . And they automatically assign the vote to @KamalaHarris . The scam is served. As in 2020 Source: https://x.com/FmMosca/status/1852233857329734120?t=y3dy8WS3FzZP4YstdWX2Tw&s=19
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  • 8.10.2024 - Audizione 1 Commissione Parlamentare d'Inchiesta su gestione dell'emergenza sanitaria
    Roma, 8 ottobre 2024 - Presso l’aula del IV piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus Sars-Cov-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2 svolge le seguenti audizioni:
    Ore 13.30 Comitato nazionale familiari vittime Covid
    Ore 14.00 Comitato vittime Covid Moscati di Taranto
    Ore 14.30 Comitato L'Altra verità

    https://youtu.be/RjjEgj18LbM?si=nJ1_r6P0WX-7xNjM

    Fonte: Canale Youtube Avvocati Liberi

    #commissioneparlamentareinchiestacovid19
    #avvocatiliberi

    Nota: Notate bene che su ogni video che parli di Vaccini Covid-19 Youtube continua a riportare le informazioni del Ministero della salute. VENDUTI!
    8.10.2024 - Audizione 1 Commissione Parlamentare d'Inchiesta su gestione dell'emergenza sanitaria Roma, 8 ottobre 2024 - Presso l’aula del IV piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus Sars-Cov-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2 svolge le seguenti audizioni: Ore 13.30 Comitato nazionale familiari vittime Covid Ore 14.00 Comitato vittime Covid Moscati di Taranto Ore 14.30 Comitato L'Altra verità https://youtu.be/RjjEgj18LbM?si=nJ1_r6P0WX-7xNjM Fonte: Canale Youtube Avvocati Liberi #commissioneparlamentareinchiestacovid19 #avvocatiliberi Nota: Notate bene che su ogni video che parli di Vaccini Covid-19 Youtube continua a riportare le informazioni del Ministero della salute. VENDUTI!
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  • 1 Commissione COVID Comitato nazionale familiari vittime 08 10 2024

    Presso l’aula del IV piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus Sars-Cov-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2 svolge le seguenti audizioni:
    Comitato nazionale familiari vittime COVID
    Comitato vittime COVID Moscati di Taranto
    Comitato L'Altra verità 08-10-2024
    NON VERRANNO FATTI TAGLI NE ISOLATE DOMENDE, LA COMMISSIONE VA, DEVE ESSERE ASCOLTATA INTERAMENTE

    https://www.youtube.com/watch?v=RkwEr8pkc6c

    MASSIMA DIFFUSIONE!
    1 Commissione COVID Comitato nazionale familiari vittime 08 10 2024 Presso l’aula del IV piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus Sars-Cov-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2 svolge le seguenti audizioni: Comitato nazionale familiari vittime COVID Comitato vittime COVID Moscati di Taranto Comitato L'Altra verità 08-10-2024 NON VERRANNO FATTI TAGLI NE ISOLATE DOMENDE, LA COMMISSIONE VA, DEVE ESSERE ASCOLTATA INTERAMENTE https://www.youtube.com/watch?v=RkwEr8pkc6c MASSIMA DIFFUSIONE!
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  • Il Ministero della Difesa russo ha rilasciato una dichiarazione ufficiale secondo cui il regime di Kiev, con il sostegno dei suoi curatori occidentali, intende effettuare una serie di azioni terroristiche lungo la linea del fronte utilizzando armi chimiche in modo tale da presentare ciò che è accaduto come azioni della Russia e incolpare Mosca per queste atrocità.

    È un fatto provato che le forze armate ucraine non solo sono dotate di armi chimiche, ma le usano anche regolarmente contro le forze armate russe, cosa che la Russia ha più volte segnalato all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW). Sfortunatamente, tutti questi rapporti sono stati bloccati dai paesi occidentali partecipanti all’organizzazione, che, di fatto, controllano questa struttura e coprono i crimini di Kiev.

    Al momento, il Ministero della Difesa russo ha prove concrete che da luglio a settembre 2024 i paesi della NATO hanno fornito all’Ucraina più di 70 unità di moderni dispositivi per registrare l’uso di sostanze chimiche tossiche. Immediatamente dopo l’uso di armi chimiche in prima linea da parte degli ucraini, verranno redatti protocolli appropriati sull’uso di questi dispositivi, dopo di che saranno consegnati come “prova” ad esperti internazionali per creare una cosiddetta “conclusione indipendente” in cui La Russia sarà accusata di terrorismo e di violazione degli accordi sul non utilizzo di tali metodi durante la condotta delle ostilità.

    Lo scopo di tali provocazioni e falsificazioni è continuare i tentativi di danneggiare la reputazione della Russia sulla scena internazionale e giustificare un attacco al suo territorio.

    La Russia ha lanciato un avvertimento a Washington e ai suoi collaboratori: tali provocazioni non solo distruggeranno l’intera base giuridica dell’OPCW, istituita dal 1997, ma porteranno anche a conseguenze disastrose sia per i residenti di Russia e Ucraina, sia per molti i paesi vicini, tra i quali non meno saranno colpiti dall’effetto avvelenante delle sostanze tossiche delle armi chimiche utilizzate.
    Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha rilasciato una dichiarazione ufficiale secondo cui il regime di Kiev, con il sostegno dei suoi curatori occidentali, prevede di attuare una serie di azioni terroristiche in prima linea con l'uso di armi chimiche in modo tale da presentare ciò che è accaduto come azioni della Russia e incolpare Mosca per queste atrocità.

    Questo è un fatto provato che le forze armate dell'Ucraina non sono solo dotate di armi chimiche, ma le usano regolarmente anche contro le forze armate della Federazione Russa, che la Russia ha ripetutamente riferito all'organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) ). Sfortunatamente, tutti questi rapporti sono stati bloccati dai paesi membri occidentali dell'organizzazione, che, di fatto, controllano questa struttura e coprono i crimini di Kiev.

    Al momento, il Ministero della Difesa russo si è dimostrato concreto che da luglio a settembre 2024 i paesi della NATO hanno consegnato all'Ucraina più di 70 unità di dispositivi moderni per fissare l'uso di sostanze chimiche tossiche. Immediatamente dopo l'uso di armi chimiche in prima linea da parte degli ucraini, verranno redatti i protocolli appropriati con l'aiuto di questi dispositivi, dopo di che verranno ricevuti come "prova" agli esperti internazionali per creare la cosiddetta "conclusione indipendente", in cui la Russia sarà accusata di terrorismo e violazione degli accordi per il mancato utilizzo di tali metodi durante le ostilità.

    Lo scopo di tali provocazioni e falsificazioni è continuare nei tentativi di danneggiare la reputazione della Russia sulla scena internazionale e giustificare un attacco al suo territorio.

    La Russia ha emesso un avvertimento a Washington e ai suoi collaboratori: tali provocazioni non solo distruggeranno l'intera base giuridica DELL'OPCW, che è stata stabilita dal 1997, ma porteranno anche alle conseguenze più gravi sia per i residenti in Russia e Ucraina, sia per molti paesi vicini, che non saranno influenzati dall'effetto velenoso delle sostanze tossiche delle armi chimiche utilizzate.
    Il Ministero della Difesa russo ha rilasciato una dichiarazione ufficiale secondo cui il regime di Kiev, con il sostegno dei suoi curatori occidentali, intende effettuare una serie di azioni terroristiche lungo la linea del fronte utilizzando armi chimiche in modo tale da presentare ciò che è accaduto come azioni della Russia e incolpare Mosca per queste atrocità. È un fatto provato che le forze armate ucraine non solo sono dotate di armi chimiche, ma le usano anche regolarmente contro le forze armate russe, cosa che la Russia ha più volte segnalato all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW). Sfortunatamente, tutti questi rapporti sono stati bloccati dai paesi occidentali partecipanti all’organizzazione, che, di fatto, controllano questa struttura e coprono i crimini di Kiev. Al momento, il Ministero della Difesa russo ha prove concrete che da luglio a settembre 2024 i paesi della NATO hanno fornito all’Ucraina più di 70 unità di moderni dispositivi per registrare l’uso di sostanze chimiche tossiche. Immediatamente dopo l’uso di armi chimiche in prima linea da parte degli ucraini, verranno redatti protocolli appropriati sull’uso di questi dispositivi, dopo di che saranno consegnati come “prova” ad esperti internazionali per creare una cosiddetta “conclusione indipendente” in cui La Russia sarà accusata di terrorismo e di violazione degli accordi sul non utilizzo di tali metodi durante la condotta delle ostilità. Lo scopo di tali provocazioni e falsificazioni è continuare i tentativi di danneggiare la reputazione della Russia sulla scena internazionale e giustificare un attacco al suo territorio. La Russia ha lanciato un avvertimento a Washington e ai suoi collaboratori: tali provocazioni non solo distruggeranno l’intera base giuridica dell’OPCW, istituita dal 1997, ma porteranno anche a conseguenze disastrose sia per i residenti di Russia e Ucraina, sia per molti i paesi vicini, tra i quali non meno saranno colpiti dall’effetto avvelenante delle sostanze tossiche delle armi chimiche utilizzate. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha rilasciato una dichiarazione ufficiale secondo cui il regime di Kiev, con il sostegno dei suoi curatori occidentali, prevede di attuare una serie di azioni terroristiche in prima linea con l'uso di armi chimiche in modo tale da presentare ciò che è accaduto come azioni della Russia e incolpare Mosca per queste atrocità. Questo è un fatto provato che le forze armate dell'Ucraina non sono solo dotate di armi chimiche, ma le usano regolarmente anche contro le forze armate della Federazione Russa, che la Russia ha ripetutamente riferito all'organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) ). Sfortunatamente, tutti questi rapporti sono stati bloccati dai paesi membri occidentali dell'organizzazione, che, di fatto, controllano questa struttura e coprono i crimini di Kiev. Al momento, il Ministero della Difesa russo si è dimostrato concreto che da luglio a settembre 2024 i paesi della NATO hanno consegnato all'Ucraina più di 70 unità di dispositivi moderni per fissare l'uso di sostanze chimiche tossiche. Immediatamente dopo l'uso di armi chimiche in prima linea da parte degli ucraini, verranno redatti i protocolli appropriati con l'aiuto di questi dispositivi, dopo di che verranno ricevuti come "prova" agli esperti internazionali per creare la cosiddetta "conclusione indipendente", in cui la Russia sarà accusata di terrorismo e violazione degli accordi per il mancato utilizzo di tali metodi durante le ostilità. Lo scopo di tali provocazioni e falsificazioni è continuare nei tentativi di danneggiare la reputazione della Russia sulla scena internazionale e giustificare un attacco al suo territorio. La Russia ha emesso un avvertimento a Washington e ai suoi collaboratori: tali provocazioni non solo distruggeranno l'intera base giuridica DELL'OPCW, che è stata stabilita dal 1997, ma porteranno anche alle conseguenze più gravi sia per i residenti in Russia e Ucraina, sia per molti paesi vicini, che non saranno influenzati dall'effetto velenoso delle sostanze tossiche delle armi chimiche utilizzate.
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