• Prof Sinagra: nuova lettera aperta a Mattarella

    "Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza.

    Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Marsiglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati.

    Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento.

    Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale.

    Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona.

    Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”.

    Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali.

    A cominciare dal diritto alla vita.

    È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022.

    Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini.

    Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza.

    Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado.

    E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva.

    Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia?

    Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese.

    Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite?

    Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo.

    Prof. Avv. Augusto Sinagra (Giá Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Universitá degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)
    Prof Sinagra: nuova lettera aperta a Mattarella "Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza. Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Marsiglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati. Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento. Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale. Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona. Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”. Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali. A cominciare dal diritto alla vita. È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza. Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado. E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva. Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia? Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese. Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite? Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo. Prof. Avv. Augusto Sinagra (Giá Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Universitá degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)
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  • Moni Ovadia: “Dal Quirinale nessuna memoria: per i sovietici la guerra è stata tragica” - Il Fatto Quotidiano
    Moni Ovadia, gli attacchi del Cremlino al Quirinale non si fermano, vanno avanti. Fatto salvo il rispetto che dobbiamo all’istituzione del Presidente della Repubblica, penso che Sergio Mattarella abbia detto una cosa molto grave. Quale
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/02/18/moni-ovadia-dal-quirinale-nessuna-memoria-per-i-sovietici-la-guerra-e-stata-tragica/7881987/
    Moni Ovadia: “Dal Quirinale nessuna memoria: per i sovietici la guerra è stata tragica” - Il Fatto Quotidiano Moni Ovadia, gli attacchi del Cremlino al Quirinale non si fermano, vanno avanti. Fatto salvo il rispetto che dobbiamo all’istituzione del Presidente della Repubblica, penso che Sergio Mattarella abbia detto una cosa molto grave. Quale https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/02/18/moni-ovadia-dal-quirinale-nessuna-memoria-per-i-sovietici-la-guerra-e-stata-tragica/7881987/
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    Moni Ovadia: “Dal Quirinale nessuna memoria: per i sovietici la guerra è stata tragica” - Il Fatto Quotidiano
    Moni Ovadia, gli attacchi del Cremlino al Quirinale non si fermano, vanno avanti. Fatto salvo il rispetto che dobbiamo all’istituzione del Presidente della Repubblica, penso che Sergio Mattarella abbia detto una cosa molto grave. Quale? Durante la Seconda guerra mondiale i sovietici hanno avuto 27 milioni di morti, di cui 12 milioni solo i russi. …
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  • Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia.
    A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte.
    Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori?
    Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi?
    Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito...

    "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE?
    (Di Max Del Papa)

    La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica.
    Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause.
    Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato.
    Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana.

    “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza.
    Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini.
    Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre.
    Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è.
    Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia.
    Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti.
    Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano.
    Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip.
    Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre.
    Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura.
    Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio?
    Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta.
    Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione!
    Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
    Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia. A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte. Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori? Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi? Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito... "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE? (Di Max Del Papa) La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica. Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause. Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato. Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana. “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza. Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini. Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre. Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è. Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia. Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti. Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano. Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip. Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre. Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura. Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio? Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta. Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione! Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
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  • Lettera aperta a Rosario Fiorello.

    "Gentile ROSARIO FIORELLO",

    mi rivolgo a lei con questa lettera aperta che pubblicherò sui miei social.
    Lo scopo della mia lettera è di renderla edotto che durante il festival di Sanremo, che io non ho seguito, lei non mi è sembrato molto "gentile" con me e credo con una buona fetta di suoi concittadini.
    Ho pensato molto prima di scriverle, tentando di mitigare rabbia e amarezza per le sue parole, credo volte a far "ridere" un uditorio più o meno vasto. D'altra parte questo è il suo mestiere. Non voglio ovviamente insegnarle il mestiere, io sono piuttosto noioso, ma a volte si deve mettere il 'matto in piazza' per far ridere i cortigiani.
    Nel mio caso, in qualità di padre di un figlio danneggiato da vaccino, il suo sketch di ieri non mi ha fatto ridere, mi ha profondamente amareggiato.
    Mi permetto di dirle che se il suo mestiere comprende farsi beffe del dolore altrui, ridere e far ridere sulle pene e le lacrime di molti suoi concittadini, lei ha sbagliato mestiere.

    Se lei avesse raccontato una barzelletta sugli ebrei, sugli omosessuali, sui Testimoni di Geova, sugli handicappati, sui terroni e così via, cosa si sarebbe aspettato?

    Mio figlio non ha potuto vivere una vita normale e fortunatamente non ha visto la sua performance. Credo non avrebbe riso, con non l'ho fatto io.
    Non le racconto le peripezie sue e della nostra famiglia sino ai tribunali per i successivi rifiuti vaccinali. Non le racconto le lacrime alle riunioni Corvelva ove i genitori più fortunati erano quelli il cui figlio dopo il vaccino era deceduto.
    Non credo che lei non avesse in copione altre gag per quella serata. La mia domanda è: perché ha scelto quella? Perché non una bella barzelletta su forni crematori o sulle pratiche sessuali gaie?

    Ridere del dolore altrui non è giustificabile con ignoranza dei fatti o buona fede. Lei ha aumentato la tensione sociale già esistente dopo due anni di comunicazione stalinista di tutto il mainstream. Mi era simpatico, sottolineo era. Ora evito il giudizio e comunque mi terrò lontano da spiriti e spiritosi come lei che spargono sale su ferite ancora aperte.

    Avrei molto altro da dirle ma uso un suo isolano:
    "«Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… »
    Scelga lei la categoria.

    Buona Vita

    dott. Valentino Soramaè Palazzi

    Fonte: https://www.facebook.com/share/p/1ByDPDJ3mV/
    Lettera aperta a Rosario Fiorello. "Gentile ROSARIO FIORELLO", mi rivolgo a lei con questa lettera aperta che pubblicherò sui miei social. Lo scopo della mia lettera è di renderla edotto che durante il festival di Sanremo, che io non ho seguito, lei non mi è sembrato molto "gentile" con me e credo con una buona fetta di suoi concittadini. Ho pensato molto prima di scriverle, tentando di mitigare rabbia e amarezza per le sue parole, credo volte a far "ridere" un uditorio più o meno vasto. D'altra parte questo è il suo mestiere. Non voglio ovviamente insegnarle il mestiere, io sono piuttosto noioso, ma a volte si deve mettere il 'matto in piazza' per far ridere i cortigiani. Nel mio caso, in qualità di padre di un figlio danneggiato da vaccino, il suo sketch di ieri non mi ha fatto ridere, mi ha profondamente amareggiato. Mi permetto di dirle che se il suo mestiere comprende farsi beffe del dolore altrui, ridere e far ridere sulle pene e le lacrime di molti suoi concittadini, lei ha sbagliato mestiere. Se lei avesse raccontato una barzelletta sugli ebrei, sugli omosessuali, sui Testimoni di Geova, sugli handicappati, sui terroni e così via, cosa si sarebbe aspettato? Mio figlio non ha potuto vivere una vita normale e fortunatamente non ha visto la sua performance. Credo non avrebbe riso, con non l'ho fatto io. Non le racconto le peripezie sue e della nostra famiglia sino ai tribunali per i successivi rifiuti vaccinali. Non le racconto le lacrime alle riunioni Corvelva ove i genitori più fortunati erano quelli il cui figlio dopo il vaccino era deceduto. Non credo che lei non avesse in copione altre gag per quella serata. La mia domanda è: perché ha scelto quella? Perché non una bella barzelletta su forni crematori o sulle pratiche sessuali gaie? Ridere del dolore altrui non è giustificabile con ignoranza dei fatti o buona fede. Lei ha aumentato la tensione sociale già esistente dopo due anni di comunicazione stalinista di tutto il mainstream. Mi era simpatico, sottolineo era. Ora evito il giudizio e comunque mi terrò lontano da spiriti e spiritosi come lei che spargono sale su ferite ancora aperte. Avrei molto altro da dirle ma uso un suo isolano: "«Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… » Scelga lei la categoria. Buona Vita dott. Valentino Soramaè Palazzi Fonte: https://www.facebook.com/share/p/1ByDPDJ3mV/
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  • CARI AMICI, GRAZIE DEL VOSTRO LIKE. TUTTO IL MONDO E' DI FRONTE ALLE INIZIATIVE DI TRUMP, CHE FANNO CAPIRE DI UN MUTAMENTO DEL SOGGETTO, QUANTO ALLA PERSONALITA', RISPETTO AL PRIMO MANDATO PRESIDENZIALE. IERI E' STATA PROCLAMATA LA GIORNATA DEL GOLGO DEL MESSICO, CHE SI CHIAMERA' GOLFO D'AMERICA !!!! NON BASTA, HA DETTO CHE ACQUISTERA' GAZA !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
    CARI AMICI, GRAZIE DEL VOSTRO LIKE. TUTTO IL MONDO E' DI FRONTE ALLE INIZIATIVE DI TRUMP, CHE FANNO CAPIRE DI UN MUTAMENTO DEL SOGGETTO, QUANTO ALLA PERSONALITA', RISPETTO AL PRIMO MANDATO PRESIDENZIALE. IERI E' STATA PROCLAMATA LA GIORNATA DEL GOLGO DEL MESSICO, CHE SI CHIAMERA' GOLFO D'AMERICA !!!! NON BASTA, HA DETTO CHE ACQUISTERA' GAZA !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
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  • Una carneficina vaccinale

    “Negli ultimi 13 mesi :41 morti improvvise tra poliziotti di polizia penitenziaria
    Un aumento del 200% rispetto agli anni passati

    Fonte: Sindacato di Polizia

    Source:
    https://x.com/Adriano72197026/status/1887583434987503930?t=_NqA10oGWPyUFWbfpiTNog&s=19
    Una carneficina vaccinale ⚰️ 💉 📈 “Negli ultimi 13 mesi :41 morti improvvise tra poliziotti di polizia penitenziaria Un aumento del 200% rispetto agli anni passati Fonte: Sindacato di Polizia Source: https://x.com/Adriano72197026/status/1887583434987503930?t=_NqA10oGWPyUFWbfpiTNog&s=19
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  • Io ho grande rispetto per la gente comune. Bombardati dalla televisione ogni giorno da giornalisti tipo Myrta Merlino, Barbara Palombelli o Veronica Gentili con questa informazione ossessiva ripresa da Draghi : tieniti a distanza da una persona non vaccinata perché può farti morire, quindi collabora ad escluderli dalla vita civile, trattali come appestati, togli loro ogni diritto civile( se non peggio). Allora io come medico vivevo questo paradosso: la stessa povera gente a casa ammalata di Covid e spesso abbandonata dai medici vaccinati, rifiutava la mia gratuita visita in quanto io, non vaccinato sano e asintomatico e nonostante un tampone negativo, visitando loro vaccinati, avrei potuto mettere in pericolo la loro vita. Comprendo che la gente comune indottrinata rinunci a riflettere. Quello invece che non tollero e’ che i Presidenti degli Ordini professionali abbiamo fatto loro questa narrazione falsa ingannevole e contro la salute pubblica,togliendo con la forza ai colleghi non vaccinati la possibilità di esercitare la professione. Questi soggetti possono solo seguire l’esempio di Fra’ Cristoforo nei Promessi sposi : ritirarsi a vita privata ed espiare il male fatto. Dott. Daniele Giovanardi. Ps: trovate un po’ di tempo per ascoltare Toscano che intervista Silvana De Mari oggi su Visione TV.

    Source:
    https://x.com/DanieleGiova50/status/1886812049377804448?t=0h3UCA1DMkda8FyuMtC_lw&s=19
    Io ho grande rispetto per la gente comune. Bombardati dalla televisione ogni giorno da giornalisti tipo Myrta Merlino, Barbara Palombelli o Veronica Gentili con questa informazione ossessiva ripresa da Draghi : tieniti a distanza da una persona non vaccinata perché può farti morire, quindi collabora ad escluderli dalla vita civile, trattali come appestati, togli loro ogni diritto civile( se non peggio). Allora io come medico vivevo questo paradosso: la stessa povera gente a casa ammalata di Covid e spesso abbandonata dai medici vaccinati, rifiutava la mia gratuita visita in quanto io, non vaccinato sano e asintomatico e nonostante un tampone negativo, visitando loro vaccinati, avrei potuto mettere in pericolo la loro vita. Comprendo che la gente comune indottrinata rinunci a riflettere. Quello invece che non tollero e’ che i Presidenti degli Ordini professionali abbiamo fatto loro questa narrazione falsa ingannevole e contro la salute pubblica,togliendo con la forza ai colleghi non vaccinati la possibilità di esercitare la professione. Questi soggetti possono solo seguire l’esempio di Fra’ Cristoforo nei Promessi sposi : ritirarsi a vita privata ed espiare il male fatto. Dott. Daniele Giovanardi. Ps: trovate un po’ di tempo per ascoltare Toscano che intervista Silvana De Mari oggi su Visione TV. Source: https://x.com/DanieleGiova50/status/1886812049377804448?t=0h3UCA1DMkda8FyuMtC_lw&s=19
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  • PAGATI PER MENTIRE, NON C'È ALCUN CAMBIAMENTO CLIMATICO.

    Il noto scienziato e meteorologo Americano John Coleman disvelò in diretta alla CNN il meccanismo attraverso il quale il governo rendeva la scienza una appendice della propria agenda politica.

    Coleman, con oltre 50 anni di onorata carriera alle spalle, spiegò come i rapporti scientifici fossero manipolati grazie all'erogazione dei fondi per la ricerca assegnati esclusivamente a chi producesse risultati in linea con la narrazione dei cambiamenti climatici.

    Tale testimonianza è importantissima non soltanto perché aggiunge una conferma rispetto alla bufala dei cambiamenti climatici ma soprattutto poiché tale meccanismo pervade tutti gli ambiti della ricerca scientifica, compreso QUELLO INERENTE I VACCINI e che permette la loro "imposizione per comprovate ragioni di salute pubblica".

    PAID TO LIE, THERE IS NO CLIMATE CHANGE.

    The well-known American scientist and meteorologist John Coleman revealed live on CNN the mechanism through which the government made science an appendix of its political agenda.

    Coleman, with over 50 years of honorable career behind him, explained how scientific reports were manipulated thanks to the disbursement of research funds assigned exclusively to those who produced results in line with the narrative of climate change.

    This testimony is very important not only because it adds confirmation with respect to the climate change hoax but above all because this mechanism pervades all areas of scientific research, including THAT CONCERNING VACCINES and which allows their "imposition for proven public health reasons".

    PAGATI PER MENTIRE, NON C'È ALCUN CAMBIAMENTO CLIMATICO. Il noto scienziato e meteorologo Americano John Coleman disvelò in diretta alla CNN il meccanismo attraverso il quale il governo rendeva la scienza una appendice della propria agenda politica. Coleman, con oltre 50 anni di onorata carriera alle spalle, spiegò come i rapporti scientifici fossero manipolati grazie all'erogazione dei fondi per la ricerca assegnati esclusivamente a chi producesse risultati in linea con la narrazione dei cambiamenti climatici. Tale testimonianza è importantissima non soltanto perché aggiunge una conferma rispetto alla bufala dei cambiamenti climatici ma soprattutto poiché tale meccanismo pervade tutti gli ambiti della ricerca scientifica, compreso QUELLO INERENTE I VACCINI e che permette la loro "imposizione per comprovate ragioni di salute pubblica". PAID TO LIE, THERE IS NO CLIMATE CHANGE. The well-known American scientist and meteorologist John Coleman revealed live on CNN the mechanism through which the government made science an appendix of its political agenda. Coleman, with over 50 years of honorable career behind him, explained how scientific reports were manipulated thanks to the disbursement of research funds assigned exclusively to those who produced results in line with the narrative of climate change. This testimony is very important not only because it adds confirmation with respect to the climate change hoax but above all because this mechanism pervades all areas of scientific research, including THAT CONCERNING VACCINES and which allows their "imposition for proven public health reasons". 👇👇👇
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  • Come se la cava DeepSeek rispetto alle altre AI - Il Post
    Il nuovo sistema cinese è veloce quanto ChatGPT e Gemini, ma non sempre "ragiona" come ci si aspetta e si autocensura se si parla di Cina...
    https://www.ilpost.it/2025/01/28/deepseek-come-si-usa/
    Come se la cava DeepSeek rispetto alle altre AI - Il Post Il nuovo sistema cinese è veloce quanto ChatGPT e Gemini, ma non sempre "ragiona" come ci si aspetta e si autocensura se si parla di Cina... https://www.ilpost.it/2025/01/28/deepseek-come-si-usa/
    WWW.ILPOST.IT
    Come se la cava DeepSeek rispetto alle altre AI - Il Post
    Il nuovo sistema cinese è veloce quanto ChatGPT e Gemini, ma non sempre "ragiona" come ci si aspetta e si autocensura se si parla di Cina
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  • Ricevo dall'amico amico Dott. Daniele Giovanardi.

    Caro ministro Orazio Schillaci, ci siamo conosciuti di persona. Siamo due medici con profili professionali molto diversi, tu esperto di medicina nucleare, io da sempre attivo nei fragili capisaldi fra territorio ed ospedale che si chiamano Pronto Soccorso. Rispetto a me hai quasi 20 anni di meno e quindi ti parlo come fratello maggiore. il ruolo, che ricopri, di politico e di medico, ti dà una grandissima opportunità’ : far cessare questo continuo contenzioso fra strutture sanitarie e cittadini. Gli italiani te ne saranno grati. Ti dico francamente quanto penso perché gli errori passati non si ripetano. L’8 Settembre 1943 il generale Badoglio, sicuramente in buona fede, informo’ gli italiani dell’ armistizio “ ogni atto di ostilità verso le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali altri attacchi da qualsiasi altra provenienza.” E fu il caos totale. Parafrasando: Il governo il 31 Marzo 2022 comunica la fine dello stato d’emergenza Covid 19 e il ritorno all’ordinario quindi niente mascherine, niente tamponi,nessuna vaccinazione obbligatoria, nessun sacco nero. MA, scrive il Ministero della Salute, “ogni ASL, ogni ambulatorio medico, ogni struttura protetta potrà reagire autonomamente ad eventuali attacchi virali da qualsiasi parte provengano“ Considerando che dentro di noi e nell’ambiente circolano miliardi di miliardi di virus, non distinguibili l’uno dall’altro, basta un Direttore Sanitario ipocondriaco o un amministrativo in carriera, a ripristinare l’emergenza. Però a casaccio: 110 provincie 110 comportamenti diversi. E dal Marzo 2022 se vai nei vari ospedali registri una situazione tragicomica : mere raccomandazioni spacciate per obblighi con protocolli interni spesso anonimi e ignari delle revisioni scientifiche. Allora a secondo della singola struttura mascherine si o mascherine no ; visitatori e personale sanitario che non le portano affatto, oppure in modo differente se seduti o in piedi, oppure accuratamente sotto il naso sollevando e abbassando la mascherina e poi toccando tutto con le mani impregnate del proprio muco. E se per le mascherine si può ridere, si piange per atti invasivi ed offensivi della dignità come il tampone, la vaccinazione discriminatoria, sino all’infamia disumana di negare ai parenti l’ultimo saluto al defunto portatore sano di un virus (come altre migliaia di persone all’ interno dello stesso Ospedale).

    Due carriere diverse ma con una grandissima differenza. : grazie alle tue capacità sei diventato Ministro della Salute di tutti gli italiani e puoi , con una semplice firma, far cessare questa follia, richiamando anche gli Ordini Professionali al rispetto del codice deintologo e del giuramento di Ippocrate. Prenditi allora un pomeriggio libero al Ministego e ascolta i responsabili delle decine di associazioni che rappresentano a loro volta milioni di concittadini. Potresti diventare il Ministro della Salute più amato dagli italiani.
    Un cordiale saluto.

    Dott. Daniele Giovanardi.
    Ricevo dall'amico amico Dott. Daniele Giovanardi. Caro ministro Orazio Schillaci, ci siamo conosciuti di persona. Siamo due medici con profili professionali molto diversi, tu esperto di medicina nucleare, io da sempre attivo nei fragili capisaldi fra territorio ed ospedale che si chiamano Pronto Soccorso. Rispetto a me hai quasi 20 anni di meno e quindi ti parlo come fratello maggiore. il ruolo, che ricopri, di politico e di medico, ti dà una grandissima opportunità’ : far cessare questo continuo contenzioso fra strutture sanitarie e cittadini. Gli italiani te ne saranno grati. Ti dico francamente quanto penso perché gli errori passati non si ripetano. L’8 Settembre 1943 il generale Badoglio, sicuramente in buona fede, informo’ gli italiani dell’ armistizio “ ogni atto di ostilità verso le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali altri attacchi da qualsiasi altra provenienza.” E fu il caos totale. Parafrasando: Il governo il 31 Marzo 2022 comunica la fine dello stato d’emergenza Covid 19 e il ritorno all’ordinario quindi niente mascherine, niente tamponi,nessuna vaccinazione obbligatoria, nessun sacco nero. MA, scrive il Ministero della Salute, “ogni ASL, ogni ambulatorio medico, ogni struttura protetta potrà reagire autonomamente ad eventuali attacchi virali da qualsiasi parte provengano“ Considerando che dentro di noi e nell’ambiente circolano miliardi di miliardi di virus, non distinguibili l’uno dall’altro, basta un Direttore Sanitario ipocondriaco o un amministrativo in carriera, a ripristinare l’emergenza. Però a casaccio: 110 provincie 110 comportamenti diversi. E dal Marzo 2022 se vai nei vari ospedali registri una situazione tragicomica : mere raccomandazioni spacciate per obblighi con protocolli interni spesso anonimi e ignari delle revisioni scientifiche. Allora a secondo della singola struttura mascherine si o mascherine no ; visitatori e personale sanitario che non le portano affatto, oppure in modo differente se seduti o in piedi, oppure accuratamente sotto il naso sollevando e abbassando la mascherina e poi toccando tutto con le mani impregnate del proprio muco. E se per le mascherine si può ridere, si piange per atti invasivi ed offensivi della dignità come il tampone, la vaccinazione discriminatoria, sino all’infamia disumana di negare ai parenti l’ultimo saluto al defunto portatore sano di un virus (come altre migliaia di persone all’ interno dello stesso Ospedale). Due carriere diverse ma con una grandissima differenza. : grazie alle tue capacità sei diventato Ministro della Salute di tutti gli italiani e puoi , con una semplice firma, far cessare questa follia, richiamando anche gli Ordini Professionali al rispetto del codice deintologo e del giuramento di Ippocrate. Prenditi allora un pomeriggio libero al Ministego e ascolta i responsabili delle decine di associazioni che rappresentano a loro volta milioni di concittadini. Potresti diventare il Ministro della Salute più amato dagli italiani. Un cordiale saluto. Dott. Daniele Giovanardi.
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