• CARI AMICI, NESSUNA NOVITA' RIGUARDA L'ITALIA, SE NON LA DICHIARAZIONE DI FITTO RAFFAELE CHE DICE DI RAPPRESENTARE L'EUROPA NELLA COMMISSIONE PRESIEDUTA DA GERTRUDE ALBRECHT, CHE SI FA CHIAMARE URSULA VON DER LEYEN !!!!CHI SA SE GLI ITALIANI RICORDANO CHE IL SOGGETTO IN QUESTIONE, DEPUTATO DI FDI, FU CONDANNATO A SEI ANNI DI RECLUSIONE IN UNA VICENDA PROCESSUALE PENALE DI QUALCHE ANNO FA. UN ABBRACCIO A TUTTI E BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI, NESSUNA NOVITA' RIGUARDA L'ITALIA, SE NON LA DICHIARAZIONE DI FITTO RAFFAELE CHE DICE DI RAPPRESENTARE L'EUROPA NELLA COMMISSIONE PRESIEDUTA DA GERTRUDE ALBRECHT, CHE SI FA CHIAMARE URSULA VON DER LEYEN !!!!CHI SA SE GLI ITALIANI RICORDANO CHE IL SOGGETTO IN QUESTIONE, DEPUTATO DI FDI, FU CONDANNATO A SEI ANNI DI RECLUSIONE IN UNA VICENDA PROCESSUALE PENALE DI QUALCHE ANNO FA. UN ABBRACCIO A TUTTI E BUONA GIORNATA.
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  • Il CASTELLO di CARTA sta per CADERE e molto VELOCEMENTE!
    Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà da oggi fino al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Non è un fattore favorevole ai negoziati il ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente Donald Trump, che nel 2017 fece uscire gli Usa dall’Accordo di Parigi e che, a leggere il Wall Street Journal, è pronto a rifare la stessa scelta firmando un ordine esecutivo ad hoc il 20 gennaio 2025, ovvero il giorno in cui entrerà in carica. Certo, i delegati presenti alla Cop29 saranno ancora quelli di Joe Biden che, per inciso, ha già annunciato che non ci sarà. E non è il solo: la sua assenza si aggiunge alle defezioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente russo Vladimir Putin, del presidente francese Emmanuel Macron, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del premier olandese **** Schoof.

    Neanche Luiz Inacio Lula da Silva andrà a Baku. Il presidente del Brasile, Paese che ospiterà la prossima decisiva Cop del 2025, ha annullato il viaggio per motivi di salute. Tutte queste assenze non sono un buon segno per la Cop già definita la ‘finance Cop’, ossia la Cop della finanza, quella durante la quale si deciderà il nuovo obiettivo di finanza per il clima (New Collective Quantified Goal, NCQG) che sostituirà il precedente obiettivo dei 100 miliardi annui, raggiunto finora solo nel 2022. Altre, perplessità, sono invece legate al Paese ospitante, l’Azerbaigian devastato dalle attività estrattive di gas e petrolio. Eppure, nell’agenda della Conferenza manca l’impegno a eliminare gradualmente i combustibili fossili, che pure era stato un risultato della Cop28 di Dubai. D’altronde, dopo la presidenza della Cop28 di Dubai affidata a Sultan Al Jaber, amministratore delegato della Compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti, la Cop29 sarà presieduta da Mukhtar Babayev, che per 26 anni ha lavorato per la compagnia petrolifera nazionale, la State oil company of Azerbaijan Republic (Socar), prima di diventare ministro dell’Ambiente. Emblematiche del clima di sfiducia nei confronti della Conferenza sono le parole di Justin Tkatchenko, ministro degli Esteri della Papua Nuova Guinea, uno dei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica: “Una perdita di tempo, andare non serve a niente”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/il-ritorno-di-trump-svuota-la-cop29-big-tutti-assenti/7762159/
    Il CASTELLO di CARTA sta per CADERE e molto VELOCEMENTE! Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà da oggi fino al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Non è un fattore favorevole ai negoziati il ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente Donald Trump, che nel 2017 fece uscire gli Usa dall’Accordo di Parigi e che, a leggere il Wall Street Journal, è pronto a rifare la stessa scelta firmando un ordine esecutivo ad hoc il 20 gennaio 2025, ovvero il giorno in cui entrerà in carica. Certo, i delegati presenti alla Cop29 saranno ancora quelli di Joe Biden che, per inciso, ha già annunciato che non ci sarà. E non è il solo: la sua assenza si aggiunge alle defezioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, del presidente russo Vladimir Putin, del presidente francese Emmanuel Macron, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del premier olandese Dick Schoof. Neanche Luiz Inacio Lula da Silva andrà a Baku. Il presidente del Brasile, Paese che ospiterà la prossima decisiva Cop del 2025, ha annullato il viaggio per motivi di salute. Tutte queste assenze non sono un buon segno per la Cop già definita la ‘finance Cop’, ossia la Cop della finanza, quella durante la quale si deciderà il nuovo obiettivo di finanza per il clima (New Collective Quantified Goal, NCQG) che sostituirà il precedente obiettivo dei 100 miliardi annui, raggiunto finora solo nel 2022. Altre, perplessità, sono invece legate al Paese ospitante, l’Azerbaigian devastato dalle attività estrattive di gas e petrolio. Eppure, nell’agenda della Conferenza manca l’impegno a eliminare gradualmente i combustibili fossili, che pure era stato un risultato della Cop28 di Dubai. D’altronde, dopo la presidenza della Cop28 di Dubai affidata a Sultan Al Jaber, amministratore delegato della Compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti, la Cop29 sarà presieduta da Mukhtar Babayev, che per 26 anni ha lavorato per la compagnia petrolifera nazionale, la State oil company of Azerbaijan Republic (Socar), prima di diventare ministro dell’Ambiente. Emblematiche del clima di sfiducia nei confronti della Conferenza sono le parole di Justin Tkatchenko, ministro degli Esteri della Papua Nuova Guinea, uno dei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica: “Una perdita di tempo, andare non serve a niente”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/11/il-ritorno-di-trump-svuota-la-cop29-big-tutti-assenti/7762159/
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    Brutto clima alla Cop29 di Baku
    Parte sotto pessimi auspici la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima: ecco perché
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  • VIDEO: https://t.me/dentrolanotizia/4255

    SCOOP FT: Ursula Von der Leyen in tribunale!

    Il 15 novembre verrà messa sotto torchio da ben 15 giudici della Corte di Giustizia Europea per la gestione dell'approvvigionamento dei “vaccini” Covid-19 tra cui la trattativa per sms con il capo della Pfizer!

    Iscriviti gratuitamente: https://t.me/dentrolanotizia

    VIDEO: https://t.me/dentrolanotizia/4255 SCOOP FT: Ursula Von der Leyen in tribunale! Il 15 novembre verrà messa sotto torchio da ben 15 giudici della Corte di Giustizia Europea per la gestione dell'approvvigionamento dei “vaccini” Covid-19 tra cui la trattativa per sms con il capo della Pfizer! Iscriviti gratuitamente: https://t.me/dentrolanotizia
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    SCOOP FT: Ursula Von der Leyen in tribunale! Il 15 novembre verrà messa sotto torchio da ben 15 giudici della Corte di Giustizia Europea per la gestione dell'approvvigionamento dei “vaccini” Covid-19 tra cui la trattativa per sms con il capo della Pfizer! Iscriviti gratuitamente: https://t.me/dentrolanotizia Se apprezzate il nostro lavoro vi preghiamo di sostenerci (ne abbiamo urgente bisogno) con una donazione singola o MENSILE tramite PAY PAL o carta di credito: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=EU5RGQJHPXVRC oppure con bonifico intestato alla collaboratrice: Intestazione conto: DEBORAH TROVESI Causale: DONAZIONE Banca: BANCO BPM IBAN: IT03N0503401753000000111628 BIC/SWIFT: BAPPIT21A88 O POSTE PAY intestata a Deborah Trovesi carta n. 4023 6010 1861 4040 Cod. Fisc. TRVDRH03B43L400R Grazie! Lo staff di Dentro la Notizia
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  • Ursula che mette i fiori ai soldati ucraini che ha mandato a morire è come se Hitler avesse messo i fiori a Buchenwald e Auschwitz. Livello di ipocrisia fuori scala.

    #ursulavonderleyen
    #vonderleyen
    Ursula che mette i fiori ai soldati ucraini che ha mandato a morire è come se Hitler avesse messo i fiori a Buchenwald e Auschwitz. Livello di ipocrisia fuori scala. #ursulavonderleyen #vonderleyen
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  • W LA LIBERTÀ di INFORMAZIONE!
    PUTIN SMENTISCE DRAGHI SULLE SANZIONI: IL DISCORSO A DUE ANNI DI DISTANZA ASSENTE DAI PALINSESTI.

    #Draghi è sulla bocca di tutti. Questo a causa del celeberrimo report consegnato in settimana a Ursula von der Leyen sulla competitività dell'Eurozona. Una panoramica che, secondo molti opinionisti, è un passo indietro rispetto alle mosse degli ultimi dieci anni, ma occhio anche al suo autore.
    Lo stesso che aveva promesso che le sanzioni alla Russia avrebbero visto il loro massimo risultato nell'estate 2022. Passati due anni, non solo questi effetti non ci sono stati, ma Vladimir Putin si fa beffe di come l'Europa ha giocato a scacchi con una superpotenza che quelle sanzioni le ha aggirate ampiamente.
    Ascoltate le parole di #Putin

    https://youtu.be/03UabhODjWM?feature=shared
    W LA LIBERTÀ di INFORMAZIONE! PUTIN SMENTISCE DRAGHI SULLE SANZIONI: IL DISCORSO A DUE ANNI DI DISTANZA ASSENTE DAI PALINSESTI. #Draghi è sulla bocca di tutti. Questo a causa del celeberrimo report consegnato in settimana a Ursula von der Leyen sulla competitività dell'Eurozona. Una panoramica che, secondo molti opinionisti, è un passo indietro rispetto alle mosse degli ultimi dieci anni, ma occhio anche al suo autore. Lo stesso che aveva promesso che le sanzioni alla Russia avrebbero visto il loro massimo risultato nell'estate 2022. Passati due anni, non solo questi effetti non ci sono stati, ma Vladimir Putin si fa beffe di come l'Europa ha giocato a scacchi con una superpotenza che quelle sanzioni le ha aggirate ampiamente. Ascoltate le parole di #Putin https://youtu.be/03UabhODjWM?feature=shared
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  • OGNI ALLARMISMO E' INGIUSTIFICATO. PERO' QUESTI SONO I FATTI!

    Cari concittadini,

    Il testo seguente contiene alcune teorie cospirative premium sul tema del "vaiolo delle scimmie". Almeno questo è ciò che affermerebbero coloro che credono a ciò che la TV racconta loro. Ma poiché nel frattempo quasi tutte le vecchie teorie cospirative si sono avverate, ora ne stiamo ricevendo una nuova scorta:

    Come probabilmente saprete, l'OMS ha già emesso la massima allerta sanitaria globale per il vaiolo delle scimmie (Mpox) la scorsa settimana, sebbene la diffusione sia limitata solo ad alcune regioni dell'Africa.

    Probabilmente saprete anche che un gioco di simulazione sul tema del "vaiolo delle scimmie" si è svolto alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco nel 2021. Uno dei partecipanti era Jeremy Farrar, l'allora direttore della fondazione sanitaria da miliardi di dollari "Wellcome Trust" (finanziata dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, tra gli altri). Per fortuna, Farrar è Chief Scientist presso l'OMS dall'anno scorso.

    Alla fine del 2023, BioNTech avvia una partnership strategica con la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI). La CEPI è stata fondata a Davos nel 2016 (il WEF invia i suoi saluti) ed è un'alleanza tra l'OMS, la Commissione UE, singoli governi, aziende farmaceutiche, donatori (privati) e fondazioni. Il "Wellcome Trust", la Fondazione Gates e l'ONU si distinguono nella panoramica degli investitori del 2024.

    A maggio 2024, BioNTech e CEPI hanno annunciato che stanno espandendo il loro portafoglio di vaccini mRNA, inclusi i vaccini contro Mpox. Allo stesso tempo, il vaccino contro il vaiolo delle scimmie "Imvanex" di "Bavarian Nordic" è già in produzione in Danimarca ed è l'unico ad essere stato approvato sia nell'UE che negli USA.

    Tanto per i fatti cristallini. Se vuoi saperne di più, troverai un elenco di link alle fonti nel prossimo post (purtroppo disponibile solo in tedesco). [1]

    Nel frattempo, durante le mie ricerche, mi sono imbattuto in altre informazioni piuttosto inquietanti:

    Sapevi che la Croce Rossa austriaca (sezione del Tirolo), ad esempio, sta cercando nuovi dipendenti per i centri vaccinali? I compiti includono la gestione dei flussi di pazienti, la preparazione di codici a barre e certificati di vaccinazione, nonché l'esecuzione di vaccinazioni mobili. I candidati devono essere "assertivi", tra le altre cose. Dalla fine di settembre, i nuovi dipendenti riceveranno uno stipendio lordo di circa 2.450 € al mese presso il loro posto di lavoro a Vienna. [2]

    BioNTech ha precedentemente annunciato sul quotidiano economico tedesco Handelsblatt che si aspetta che il 90 percento delle sue vendite totali venga generato entro la fine del 2024. [3]

    🏗 Attualmente, BioNTech sta costruendo la sua prima fabbrica commerciale di vaccini africana in Ruanda. L'attenzione qui include anche i vaccini mRNA contro Mpox. Alcune vecchie conoscenze hanno viaggiato per l'inaugurazione: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il ministro degli esteri tedesco Annalena Baerbock si sono dati questo dubbio onore. A proposito, la Germania sta sostenendo lo sviluppo della produzione di vaccini in Ruanda con quasi 36 milioni di euro di denaro dei contribuenti tedeschi. [4]

    Cari lettori, credete alle coincidenze?
    IO NON CI CREDO!

    Seguitemi su Telegram: @christineanderson

    Cordiali saluti,
    La vostra Christine Anderson, MEP

    Fonte: https://t.me/christineanderson/1033
    OGNI ALLARMISMO E' INGIUSTIFICATO. PERO' QUESTI SONO I FATTI! 🇨🇦 🇺🇸 🇬🇧 🇦🇺 Cari concittadini, Il testo seguente contiene alcune teorie cospirative premium sul tema del "vaiolo delle scimmie". Almeno questo è ciò che affermerebbero coloro che credono a ciò che la TV racconta loro. Ma poiché nel frattempo quasi tutte le vecchie teorie cospirative si sono avverate, ora ne stiamo ricevendo una nuova scorta: Come probabilmente saprete, l'OMS ha già emesso la massima allerta sanitaria globale per il vaiolo delle scimmie (Mpox) la scorsa settimana, sebbene la diffusione sia limitata solo ad alcune regioni dell'Africa. Probabilmente saprete anche che un gioco di simulazione sul tema del "vaiolo delle scimmie" si è svolto alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco nel 2021. Uno dei partecipanti era Jeremy Farrar, l'allora direttore della fondazione sanitaria da miliardi di dollari "Wellcome Trust" (finanziata dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, tra gli altri). Per fortuna, Farrar è Chief Scientist presso l'OMS dall'anno scorso. Alla fine del 2023, BioNTech avvia una partnership strategica con la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI). La CEPI è stata fondata a Davos nel 2016 (il WEF invia i suoi saluti) ed è un'alleanza tra l'OMS, la Commissione UE, singoli governi, aziende farmaceutiche, donatori (privati) e fondazioni. Il "Wellcome Trust", la Fondazione Gates e l'ONU si distinguono nella panoramica degli investitori del 2024. A maggio 2024, BioNTech e CEPI hanno annunciato che stanno espandendo il loro portafoglio di vaccini mRNA, inclusi i vaccini contro Mpox. Allo stesso tempo, il vaccino contro il vaiolo delle scimmie "Imvanex" di "Bavarian Nordic" è già in produzione in Danimarca ed è l'unico ad essere stato approvato sia nell'UE che negli USA. Tanto per i fatti cristallini. Se vuoi saperne di più, troverai un elenco di link alle fonti nel prossimo post (purtroppo disponibile solo in tedesco). [1] Nel frattempo, durante le mie ricerche, mi sono imbattuto in altre informazioni piuttosto inquietanti: 🚑 Sapevi che la Croce Rossa austriaca (sezione del Tirolo), ad esempio, sta cercando nuovi dipendenti per i centri vaccinali? I compiti includono la gestione dei flussi di pazienti, la preparazione di codici a barre e certificati di vaccinazione, nonché l'esecuzione di vaccinazioni mobili. I candidati devono essere "assertivi", tra le altre cose. Dalla fine di settembre, i nuovi dipendenti riceveranno uno stipendio lordo di circa 2.450 € al mese presso il loro posto di lavoro a Vienna. [2] 💰 BioNTech ha precedentemente annunciato sul quotidiano economico tedesco Handelsblatt che si aspetta che il 90 percento delle sue vendite totali venga generato entro la fine del 2024. [3] 🏗 Attualmente, BioNTech sta costruendo la sua prima fabbrica commerciale di vaccini africana in Ruanda. L'attenzione qui include anche i vaccini mRNA contro Mpox. Alcune vecchie conoscenze hanno viaggiato per l'inaugurazione: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il ministro degli esteri tedesco Annalena Baerbock si sono dati questo dubbio onore. A proposito, la Germania sta sostenendo lo sviluppo della produzione di vaccini in Ruanda con quasi 36 milioni di euro di denaro dei contribuenti tedeschi. [4] ⚠️ Cari lettori, credete alle coincidenze? ‼️ IO NON CI CREDO! Seguitemi su Telegram: @christineanderson Cordiali saluti, La vostra Christine Anderson, MEP Fonte: https://t.me/christineanderson/1033
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  • Se c'era bisogno di altre conferme eccole. Ecco dove Draghi vorrebbe condurre l'Europa. Leggi:
    "Più fondi europei per la guerra".

    Draghi: “Più fondi europei per la Difesa” - Il Fatto Quotidiano
    Il Mario Draghi che si aggira, come uno spettro, per l’Europa, con un rapporto sulla competitività presentato dai suoi adepti italiani come la Bibbia di Ursula von der Leyen, è un Draghi che scommette sull’industria militare. Forse al tempo in cui sedeva a Palazzo Chigi invece di contrapporre “pace e condizionatori” avrebbe dovuto chiedere: “Volete …

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/09/03/draghi-piu-fondi-eu-ropei-per-la-difesa/7678354/
    Se c'era bisogno di altre conferme eccole. Ecco dove Draghi vorrebbe condurre l'Europa. Leggi: "Più fondi europei per la guerra". Draghi: “Più fondi europei per la Difesa” - Il Fatto Quotidiano Il Mario Draghi che si aggira, come uno spettro, per l’Europa, con un rapporto sulla competitività presentato dai suoi adepti italiani come la Bibbia di Ursula von der Leyen, è un Draghi che scommette sull’industria militare. Forse al tempo in cui sedeva a Palazzo Chigi invece di contrapporre “pace e condizionatori” avrebbe dovuto chiedere: “Volete … https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/09/03/draghi-piu-fondi-eu-ropei-per-la-difesa/7678354/
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    Draghi: “Più fondi europei per la Difesa” - Il Fatto Quotidiano
    Il Mario Draghi che si aggira, come uno spettro, per l’Europa, con un rapporto sulla competitività presentato dai suoi adepti italiani come la Bibbia di Ursula von der Leyen, è un Draghi che scommette sull’industria militare. Forse al tempo in cui sedeva a Palazzo Chigi invece di contrapporre “pace e condizionatori” avrebbe dovuto chiedere: “Volete …
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  • La Ursula von der Leyen dichiara che l'Unione Europea è categoricamente contro negoziati di pace sull'Ucraina.

    Fermate questa psicopatica.

    Fonte: https://x.com/nessunodalnulla/status/1830474648217158015?t=Ejj6ZkXBS4fwUYXgJpH37A&s=19
    La Ursula von der Leyen dichiara che l'Unione Europea è categoricamente contro negoziati di pace sull'Ucraina. Fermate questa psicopatica. Fonte: https://x.com/nessunodalnulla/status/1830474648217158015?t=Ejj6ZkXBS4fwUYXgJpH37A&s=19
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  • QUESTO È SCANDALOSO!!!

    SCRITTI BELLICI
    Il caso Durov
    Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.”
    Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA).
    In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro:
    fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti;
    collaborare con le autorità nazionali se richiesto;
    denunciare i reati.
    Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame):

    condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online;
    collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze;
    prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.
    In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.”
    Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso:
    In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
    I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti
    1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.”
    2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”
    3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.”
    Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali.
    Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali.
    Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto.
    Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA.
    Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.”
    Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto.
    Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura.
    Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi.
    Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024


    Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
    QUESTO È SCANDALOSO!!! SCRITTI BELLICI Il caso Durov Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.” Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA). In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro: fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti; collaborare con le autorità nazionali se richiesto; denunciare i reati. Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame): condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online; collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze; prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale. In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.” Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso: In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti 1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.” 2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.” 3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.” Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali. Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali. Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto. Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA. Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.” Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto. Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura. Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi. Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024 Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
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  • Secondo i dati di AGCOM, circa un milione di persone hanno abbandonato i TG Rai nei primi tre mesi del 2024.

    Oltre 500 mila ascolti sono stati persi nelle edizioni serali mentre altri circa 500 mila invece nelle edizioni giornaliere.

    La fuga di telespettatori riguarda anche Mediaset e LA7 se si prende in esame il quadriennio 2020/2024.

    È una grandissima e bellissima notizia, significa che sempre più persone si stanno rendendo conto che l'informazione non passa attraverso i media di regime.

    Se mettiamo questo dato accanto alla crisi nera che sta investendo i giornali, sia quelli online che quelli cartacei,
    ci rendiamo conto che pian piano inizia a crescere la consapevolezza.

    Secondo voi perché i social, soprattutto quelli di Meta, hanno intensificato la censura?

    Per questo!

    Perché attraverso la rete si sta svolgendo un'opera di sputtanamento della propaganda.

    Infatti Ursula Von der Leyen ha scritto nel suo programma che una delle battaglie principali è quella di contrastare le "fake news" sui social.

    Perché per loro mettere in dubbio che Putin abbia fatto saltare i Nord Stream,
    che i Russi combattano con le pale,
    che rubino i chip delle lavatrici per fare le armi
    o affermare che Netanyahu sia un criminale di guerra sono "fake news".

    Ma ormai il Re è nudo, i buoi sono scappati dalla stalla e qualsiasi tentativo di chiudere le porte gli si ritorcerà contro.

    Serve ancora un altro pochettino di tempo e perseveranza.

    Perché ogni mossa che andranno a fare aumenterà la percezione nell'opinione pubblica su ciò che realmente sono:
    dei miserabili servi autocrati,
    forti con i deboli e deboli con i forti travestiti da democratici affamati di guerre, sangue e affetti dalla malattia del suprematismo imperialista e coloniale.

    Fonte: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1817965917772353975?t=BTRJNks9WIA_7qQJ-lbCag&s=19
    Secondo i dati di AGCOM, circa un milione di persone hanno abbandonato i TG Rai nei primi tre mesi del 2024. Oltre 500 mila ascolti sono stati persi nelle edizioni serali mentre altri circa 500 mila invece nelle edizioni giornaliere. La fuga di telespettatori riguarda anche Mediaset e LA7 se si prende in esame il quadriennio 2020/2024. È una grandissima e bellissima notizia, significa che sempre più persone si stanno rendendo conto che l'informazione non passa attraverso i media di regime. Se mettiamo questo dato accanto alla crisi nera che sta investendo i giornali, sia quelli online che quelli cartacei, ci rendiamo conto che pian piano inizia a crescere la consapevolezza. Secondo voi perché i social, soprattutto quelli di Meta, hanno intensificato la censura? Per questo! Perché attraverso la rete si sta svolgendo un'opera di sputtanamento della propaganda. Infatti Ursula Von der Leyen ha scritto nel suo programma che una delle battaglie principali è quella di contrastare le "fake news" sui social. Perché per loro mettere in dubbio che Putin abbia fatto saltare i Nord Stream, che i Russi combattano con le pale, che rubino i chip delle lavatrici per fare le armi o affermare che Netanyahu sia un criminale di guerra sono "fake news". Ma ormai il Re è nudo, i buoi sono scappati dalla stalla e qualsiasi tentativo di chiudere le porte gli si ritorcerà contro. Serve ancora un altro pochettino di tempo e perseveranza. Perché ogni mossa che andranno a fare aumenterà la percezione nell'opinione pubblica su ciò che realmente sono: dei miserabili servi autocrati, forti con i deboli e deboli con i forti travestiti da democratici affamati di guerre, sangue e affetti dalla malattia del suprematismo imperialista e coloniale. Fonte: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1817965917772353975?t=BTRJNks9WIA_7qQJ-lbCag&s=19
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