• Sembra davvero che il Terzo Reich stia tornando in vita-54 paesi hanno votato contro la risoluzione russa sulla lotta alla glorificazione del nazismo: "La Terza Commissione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione della Russia sulla lotta alla glorificazione del nazismo. Il documento è stato preparato in collaborazione con rappresentanti di dozzine di paesi, tra cui Armenia, Bielorussia, Cina, Corea del Nord, Serbia e Sud Africa. 116 paesi hanno votato "a favore" della risoluzione, 11 si sono astenuti. 54 paesi hanno votato contro, tra cui Ucraina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Italia, Francia, Canada, Ungheria e Giappone".

    It really seems that the Third Reich is coming back to life-54 countries voted against the Russian resolution on combating the glorification of Nazism: "The Third Commission of the United Nations General Assembly adopted a resolution of Russia on combating the glorification of Nazism. The document was prepared in collaboration with representatives of dozens of countries, including Armenia, Belarus, China, North Korea, Serbia and South Africa. 116 countries voted "in favor" of the resolution, 11 yes abstained. 54 countries voted against, including Ukraine, the United States, Great Britain, Germany, Italy, France, Canada, Hungary and Japan."
    Sembra davvero che il Terzo Reich stia tornando in vita-54 paesi hanno votato contro la risoluzione russa sulla lotta alla glorificazione del nazismo: "La Terza Commissione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione della Russia sulla lotta alla glorificazione del nazismo. Il documento è stato preparato in collaborazione con rappresentanti di dozzine di paesi, tra cui Armenia, Bielorussia, Cina, Corea del Nord, Serbia e Sud Africa. 116 paesi hanno votato "a favore" della risoluzione, 11 si sono astenuti. 54 paesi hanno votato contro, tra cui Ucraina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Italia, Francia, Canada, Ungheria e Giappone". It really seems that the Third Reich is coming back to life-54 countries voted against the Russian resolution on combating the glorification of Nazism: "The Third Commission of the United Nations General Assembly adopted a resolution of Russia on combating the glorification of Nazism. The document was prepared in collaboration with representatives of dozens of countries, including Armenia, Belarus, China, North Korea, Serbia and South Africa. 116 countries voted "in favor" of the resolution, 11 yes abstained. 54 countries voted against, including Ukraine, the United States, Great Britain, Germany, Italy, France, Canada, Hungary and Japan."
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  • VACCINI, DOMANDE DA SÌ/NO CON FRAJESE ▷ "FU BUGIA DI STATO. PRESTO PREPARATIVI PER UN NUOVO ROUND?"

    Che ne è stato dei lockdown, delle mascherine, dei tamponi?
    Quella che per molti è un'era già buttata dietro le spalle è ancora nelle indagini e negli studi di tutto il mondo.
    Anche in Italia una commissione d'inchiesta esaminerà gli eventuali errori commessi nella gestione dell'emergenza pandemica da Sars-CoV-2, mentre si fa spazio la possibilità delle già annunciate "future pandemie".

    scrizione

    VACCINI, DOMANDE DA SÌ/NO CON FRAJESE ▷ "FU BUGIA DI STATO. PRESTO PREPARATIVI PER UN NUOVO ROUND?"



    Che ne è stato dei lockdown, delle mascherine, dei tamponi?
    Quella che per molti è un'era già buttata dietro le spalle è ancora nelle indagini e negli studi di tutto il mondo.
    Anche in Italia una commissione d'inchiesta esaminerà gli eventuali errori commessi nella gestione dell'emergenza pandemica da Sars-CoV-2, mentre si fa spazio la possibilità delle già annunciate "future pandemie".

    "Rendiamoci conto di che cosa è veramente successo", dice il dott. Giovanni Frajese in diretta.
    "Anche perché sennò rischiamo di ricominciare da capo a dodici. La prossima pandemia? Ci hanno già avvisato in tutte le salse che questo accadrà. Mi sembra che a ottobre ci sia questa nuova simulazione per una pandemia da H5N1, da aviaria. Sapendo che hanno fatto l'evento 201 nel 2019 - simulazione del Johns Hopkins Centre for Health Security avvenuta il 18 ottobre 2019 a New York (in collaborazione con la fondazione di Bill Gates), ndr - simulazione che immaginava una futura pandemia da coronavirus, non vorrei che fossero i preparativi per il nuovo round"

    https://youtu.be/kPwDYP6tNCw?feature=shared
    VACCINI, DOMANDE DA SÌ/NO CON FRAJESE ▷ "FU BUGIA DI STATO. PRESTO PREPARATIVI PER UN NUOVO ROUND?" Che ne è stato dei lockdown, delle mascherine, dei tamponi? Quella che per molti è un'era già buttata dietro le spalle è ancora nelle indagini e negli studi di tutto il mondo. Anche in Italia una commissione d'inchiesta esaminerà gli eventuali errori commessi nella gestione dell'emergenza pandemica da Sars-CoV-2, mentre si fa spazio la possibilità delle già annunciate "future pandemie". scrizione VACCINI, DOMANDE DA SÌ/NO CON FRAJESE ▷ "FU BUGIA DI STATO. PRESTO PREPARATIVI PER UN NUOVO ROUND?" Che ne è stato dei lockdown, delle mascherine, dei tamponi? Quella che per molti è un'era già buttata dietro le spalle è ancora nelle indagini e negli studi di tutto il mondo. Anche in Italia una commissione d'inchiesta esaminerà gli eventuali errori commessi nella gestione dell'emergenza pandemica da Sars-CoV-2, mentre si fa spazio la possibilità delle già annunciate "future pandemie". "Rendiamoci conto di che cosa è veramente successo", dice il dott. Giovanni Frajese in diretta. "Anche perché sennò rischiamo di ricominciare da capo a dodici. La prossima pandemia? Ci hanno già avvisato in tutte le salse che questo accadrà. Mi sembra che a ottobre ci sia questa nuova simulazione per una pandemia da H5N1, da aviaria. Sapendo che hanno fatto l'evento 201 nel 2019 - simulazione del Johns Hopkins Centre for Health Security avvenuta il 18 ottobre 2019 a New York (in collaborazione con la fondazione di Bill Gates), ndr - simulazione che immaginava una futura pandemia da coronavirus, non vorrei che fossero i preparativi per il nuovo round" https://youtu.be/kPwDYP6tNCw?feature=shared
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  • BILL GATES ALLA SBARRA

    In Italia sembrerebbe un’utopia irrealizzabile, visti i nostri magistrati, ma in Olanda sta succedendo.

    Un gruppo di cittadini ha avviato una causa civile contro una serie di personaggi, tra i quali Albert Bourla, l’amministratore delegato di Pfizer, Mark Rutte, l’ex primo ministro olandese e Bill Gates. Ritengono di essere stati ingannati da questi personaggi ed indotti a sottoporsi al vaccino contro il Covid-19 di cui pensavano che fosse sicuro ed efficace, mentre dovevano scoprire che, invece, il vaccino ha causato loro gravissimi effetti avversi.

    I ricorrenti olandesi che hanno avviato la causa sostengono che Gates, Rutte, Bourla e altri siano parti di un piano, ben architettato e ordito in collaborazione con il World Economic Forum del famigerato Klaus Schwab, il cui scopo è la realizzazione di un “grande riavvio” (il ben noto “great reset”).

    Si tratta, secondo quanto affermato dai cittadini olandesi, per come riassunto dal Tribunale dell’Olanda del Nord, di un progetto finalizzato alla totale riorganizzazione delle società di tutti i paesi membri delle Nazioni Unite, come descritto dallo stesso Klaus Schwab nel suo libro “Covid-19: Il Grande Reset”. In questa riorganizzazione tutti i fattori che determinano la vita umana saranno assoggettati ad un cambiamento forzoso da parte del WEF e delle Nazioni Unite.

    Caratteristica di questa ideologia politica è che il cambiamento forzoso e pianificato deve essere giustificato fingendo che il mondo stia soffrendo a causa di grandi crisi che possono essere risolte solo da un intervento centralizzato, duro e globale. Una di queste crisi è la pandemia da Covid-19. Gates, Rutte, Bourla e gli altri chiamati in causa avrebbero agito illegalmente, ingannando e danneggiando i ricorrenti, nel contesto dell’attuazione del progetto “Great Reset: Covid-19. Gates, Rutte, Bourla e gli altri chiamati in causa avrebbero indotto i ricorrenti, infatti, a sottoporsi ai vaccini contro il Covid-19 sebbene sapessero, o avessero dovuto sapere, che i vaccini non erano sicuri ed efficaci non essendo mai stati sviluppati per proteggere da un virus letale. I ricorrenti hanno subito danni fisici e psichici in conseguenza dell’inoculazione dei vaccini.

    Bill Gates ha sostenuto che i Tribunali olandesi non avessero giurisdizione e che non potessero giudicarlo, essendo egli cittadino americano e non essendo residente in Olanda.

    Con la decisione del 16 ottobre 2024 che qui pubblico in traduzione inglese il Tribunale dell’Olanda del Nord ha respinto la richiesta di Bill Gates facendo presente che, secondo la prospettazione dei ricorrenti, egli è parte di un gruppo che ha agito congiuntamente per ingannarli e danneggiarli, che alcuni dei personaggi chiamati a rispondere sono residenti in Olanda e che, pertanto, trattandosi di questioni strettamente connesse, Bill Gates dovrà essere processato insieme a tutti gli altri.

    Il merito della causa dovrà essere discusso ed esaminato, ma il tentativo di Bill Gates di sottrarsi al giudizio di un tribunale è fallito.

    Ringrazio Erica Krikke di Zebra Inspiratie (https://zebrainspiratie.nl/) per la traduzione in inglese della sentenza del Tribunale olandese.

    Per informarsi sulla causa contro Bill Gates e altri si può seguire il sito https://rechtoprecht.online/

    Mentre in Italia si consuma la farsa della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid-19 di cui è membro Giuseppe Conte le cui azioni dovrebbero essere esaminate scrupolosamente per ristabilire un minimo di giustizia e di rispetto dei diritti fondamentali, in Olanda parte un processo di importanza cruciale.

    Continuerò a seguire lo svolgimento del giudizio ed a pubblicare gli aggiornamenti.

    Alessandro Fusillo
    BILL GATES ALLA SBARRA In Italia sembrerebbe un’utopia irrealizzabile, visti i nostri magistrati, ma in Olanda sta succedendo. Un gruppo di cittadini ha avviato una causa civile contro una serie di personaggi, tra i quali Albert Bourla, l’amministratore delegato di Pfizer, Mark Rutte, l’ex primo ministro olandese e Bill Gates. Ritengono di essere stati ingannati da questi personaggi ed indotti a sottoporsi al vaccino contro il Covid-19 di cui pensavano che fosse sicuro ed efficace, mentre dovevano scoprire che, invece, il vaccino ha causato loro gravissimi effetti avversi. I ricorrenti olandesi che hanno avviato la causa sostengono che Gates, Rutte, Bourla e altri siano parti di un piano, ben architettato e ordito in collaborazione con il World Economic Forum del famigerato Klaus Schwab, il cui scopo è la realizzazione di un “grande riavvio” (il ben noto “great reset”). Si tratta, secondo quanto affermato dai cittadini olandesi, per come riassunto dal Tribunale dell’Olanda del Nord, di un progetto finalizzato alla totale riorganizzazione delle società di tutti i paesi membri delle Nazioni Unite, come descritto dallo stesso Klaus Schwab nel suo libro “Covid-19: Il Grande Reset”. In questa riorganizzazione tutti i fattori che determinano la vita umana saranno assoggettati ad un cambiamento forzoso da parte del WEF e delle Nazioni Unite. Caratteristica di questa ideologia politica è che il cambiamento forzoso e pianificato deve essere giustificato fingendo che il mondo stia soffrendo a causa di grandi crisi che possono essere risolte solo da un intervento centralizzato, duro e globale. Una di queste crisi è la pandemia da Covid-19. Gates, Rutte, Bourla e gli altri chiamati in causa avrebbero agito illegalmente, ingannando e danneggiando i ricorrenti, nel contesto dell’attuazione del progetto “Great Reset: Covid-19. Gates, Rutte, Bourla e gli altri chiamati in causa avrebbero indotto i ricorrenti, infatti, a sottoporsi ai vaccini contro il Covid-19 sebbene sapessero, o avessero dovuto sapere, che i vaccini non erano sicuri ed efficaci non essendo mai stati sviluppati per proteggere da un virus letale. I ricorrenti hanno subito danni fisici e psichici in conseguenza dell’inoculazione dei vaccini. Bill Gates ha sostenuto che i Tribunali olandesi non avessero giurisdizione e che non potessero giudicarlo, essendo egli cittadino americano e non essendo residente in Olanda. Con la decisione del 16 ottobre 2024 che qui pubblico in traduzione inglese il Tribunale dell’Olanda del Nord ha respinto la richiesta di Bill Gates facendo presente che, secondo la prospettazione dei ricorrenti, egli è parte di un gruppo che ha agito congiuntamente per ingannarli e danneggiarli, che alcuni dei personaggi chiamati a rispondere sono residenti in Olanda e che, pertanto, trattandosi di questioni strettamente connesse, Bill Gates dovrà essere processato insieme a tutti gli altri. Il merito della causa dovrà essere discusso ed esaminato, ma il tentativo di Bill Gates di sottrarsi al giudizio di un tribunale è fallito. Ringrazio Erica Krikke di Zebra Inspiratie (https://zebrainspiratie.nl/) per la traduzione in inglese della sentenza del Tribunale olandese. Per informarsi sulla causa contro Bill Gates e altri si può seguire il sito https://rechtoprecht.online/ Mentre in Italia si consuma la farsa della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid-19 di cui è membro Giuseppe Conte le cui azioni dovrebbero essere esaminate scrupolosamente per ristabilire un minimo di giustizia e di rispetto dei diritti fondamentali, in Olanda parte un processo di importanza cruciale. Continuerò a seguire lo svolgimento del giudizio ed a pubblicare gli aggiornamenti. Alessandro Fusillo
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  • ATTENZIONE!

    Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab

    Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab
    Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab
    di F. Q. | 17 Ottobre 2024
    I medici avvertono da tempo sull’importanza della vaccinazione e tutti ricordano gli ospedali pediatrici pieni di bambini molto piccoli colpiti da virus sinciziale. Oggi è arrivato un via libera dalla Conferenza Stato-Regioni al piano di immunizzazione contro il Virus sinciziale (Vrs) per tutti i neonati con l’anticorpo monoclonale Nirsevimab.
    La campagna riguarderà inizialmente tutti i piccoli che nasceranno a partire da novembre, quelli nati “nei 100 giorni precedenti”, ovvero da fine luglio, ed i bambini fragili con meno di 24 mesi di età. La campagna di immunizzazione inizierà a novembre. “Siamo riusciti a stanziare 50 milioni di euro per consentire un accesso equo a tutti i neonati già per questa stagione invernale”, afferma all’Ansa Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute.

    È “un risultato – sottolinea Campitielli – che rispetta l’impegno preso dal ministro Schillaci e che abbiamo ottenuto con il contributo delle Regioni. La collaborazione e la sinergia si rivelano ancora una volta fattori strategici per rafforzare la tutela della salute”. Sarà successivamente valutato un “eventuale allargamento progressivo – si legge nell’intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni ‘Attività per l’accesso universale dei neonati all’immunizzazione passiva contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS)’ – a tutta la coorte 2024 in base all’andamento del progetto”.

    Il via libera alla campagna di immunizzazione per tutti i neonati in tutte le regioni italiane è arrivato dopo che, nelle scorse settimane, non sono mancate le polemiche. L’avvio di una interlocuzione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per procedere al trasferimento del Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Ssn, era stato annunciato e comunicato in una nota alle Regioni dal ministero della Salute lo scorso settembre proprio “in considerazione dell’aumentata incidenza del Vrs nella popolazione pediatrica”. Ma l’annuncio è giunto dopo che una precedente circolare – datata 18 settembre – aveva allertato le Regioni in piano di rientro (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia), dunque prevalentemente al Sud, in merito all’opportunità di garantire autonomamente la somministrazione di questo farmaco gratuitamente pur non essendo ancora incluso nei Livelli essenziali di assistenza.

    Successivamente, a inizio ottobre, in una nota indirizzata al ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità (Iss) aveva rilevato come la somministrazione a tutti i nuovi nati (e non soltanto ai neonati che presentano condizioni di rischio o fragilità) dell’anticorpo monoclonale potrebbe non essere opportuna e comportare anche dei potenziali rischi. Una indicazione immediatamente contestata da pediatri e neonatologi, oltre che dal board del Calendario vaccinale per la vita, di cui fanno parte anche medici di famiglia ed igienisti. Oggi la svolta con l’intesa approvata, che sancisce come l’immunizzazione sarà “universale” riguardando, appunto, tutti i neonati nella coorte indicata.

    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/10/17/virus-sinciziale-dopo-le-polemiche-a-novembre-a-tutti-i-neonati-lanticorpo-monoclonale-nirsevimab/7734625/
    ATTENZIONE! Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab Virus sinciziale, dopo le polemiche a novembre a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab di F. Q. | 17 Ottobre 2024 I medici avvertono da tempo sull’importanza della vaccinazione e tutti ricordano gli ospedali pediatrici pieni di bambini molto piccoli colpiti da virus sinciziale. Oggi è arrivato un via libera dalla Conferenza Stato-Regioni al piano di immunizzazione contro il Virus sinciziale (Vrs) per tutti i neonati con l’anticorpo monoclonale Nirsevimab. La campagna riguarderà inizialmente tutti i piccoli che nasceranno a partire da novembre, quelli nati “nei 100 giorni precedenti”, ovvero da fine luglio, ed i bambini fragili con meno di 24 mesi di età. La campagna di immunizzazione inizierà a novembre. “Siamo riusciti a stanziare 50 milioni di euro per consentire un accesso equo a tutti i neonati già per questa stagione invernale”, afferma all’Ansa Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute. È “un risultato – sottolinea Campitielli – che rispetta l’impegno preso dal ministro Schillaci e che abbiamo ottenuto con il contributo delle Regioni. La collaborazione e la sinergia si rivelano ancora una volta fattori strategici per rafforzare la tutela della salute”. Sarà successivamente valutato un “eventuale allargamento progressivo – si legge nell’intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni ‘Attività per l’accesso universale dei neonati all’immunizzazione passiva contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS)’ – a tutta la coorte 2024 in base all’andamento del progetto”. Il via libera alla campagna di immunizzazione per tutti i neonati in tutte le regioni italiane è arrivato dopo che, nelle scorse settimane, non sono mancate le polemiche. L’avvio di una interlocuzione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per procedere al trasferimento del Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Ssn, era stato annunciato e comunicato in una nota alle Regioni dal ministero della Salute lo scorso settembre proprio “in considerazione dell’aumentata incidenza del Vrs nella popolazione pediatrica”. Ma l’annuncio è giunto dopo che una precedente circolare – datata 18 settembre – aveva allertato le Regioni in piano di rientro (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia), dunque prevalentemente al Sud, in merito all’opportunità di garantire autonomamente la somministrazione di questo farmaco gratuitamente pur non essendo ancora incluso nei Livelli essenziali di assistenza. Successivamente, a inizio ottobre, in una nota indirizzata al ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità (Iss) aveva rilevato come la somministrazione a tutti i nuovi nati (e non soltanto ai neonati che presentano condizioni di rischio o fragilità) dell’anticorpo monoclonale potrebbe non essere opportuna e comportare anche dei potenziali rischi. Una indicazione immediatamente contestata da pediatri e neonatologi, oltre che dal board del Calendario vaccinale per la vita, di cui fanno parte anche medici di famiglia ed igienisti. Oggi la svolta con l’intesa approvata, che sancisce come l’immunizzazione sarà “universale” riguardando, appunto, tutti i neonati nella coorte indicata. Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/10/17/virus-sinciziale-dopo-le-polemiche-a-novembre-a-tutti-i-neonati-lanticorpo-monoclonale-nirsevimab/7734625/
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  • Importante occasione di dibattito domani in  Comune a Castelnuovo Magra organizzata proprio dall'Amministrazione comunale con la partecipazione del Sindaco di Maissana membro del direttivo ANCI Liguria Egidio Banti.
    Il Sindaco Banti si è da tempo assunto la responsabilità di portare specifiche richieste ad Anci e Regione Liguria in merito ai rischi sulla salute portati dai cittadini tramite il Comitato LevanteStop5G nel corso delle numerose occasioni di confronto con le istituzioni locali e regionali. Di seguito il documento con cui i Sindaci del Levante ligure hanno chiesto fermamente ad Anci e Regione di prendere posizione e intervenire. A breve si terrà un nuovo incontro di questo gruppo di lavoro che si avvale della collaborazione col Comitato. Risposta coesa di cittadini e istituzioni da far conoscere e riproporre💪🏻

    Fonte: canale Ri-Esistenza Telegram
    Importante occasione di dibattito domani in  Comune a Castelnuovo Magra organizzata proprio dall'Amministrazione comunale con la partecipazione del Sindaco di Maissana membro del direttivo ANCI Liguria Egidio Banti. Il Sindaco Banti si è da tempo assunto la responsabilità di portare specifiche richieste ad Anci e Regione Liguria in merito ai rischi sulla salute portati dai cittadini tramite il Comitato LevanteStop5G nel corso delle numerose occasioni di confronto con le istituzioni locali e regionali. Di seguito il documento con cui i Sindaci del Levante ligure hanno chiesto fermamente ad Anci e Regione di prendere posizione e intervenire. A breve si terrà un nuovo incontro di questo gruppo di lavoro che si avvale della collaborazione col Comitato. Risposta coesa di cittadini e istituzioni da far conoscere e riproporre💪🏻 Fonte: canale Ri-Esistenza Telegram
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  • CHAT GPT, LA RICHIESTA DI RISORSE NATURALI È FUORI CONTROLLO
    Una bottiglia d'acqua per ogni email di 100 parole scritta da ChatGpt: questo il prezzo che deve pagare l'ambiente per il funzionamento corretto dei chatbot AI. A rivelarlo è un nuovo studio condotto dal Washington Post in collaborazione con i ricercatori dell'Università della California di Riverside
    Fonte: Wired

    Un bel grattacapo per chi promuove sia la transizione digitale che quella green.

    https://www.wired.it/article/chatgpt-risorse-naturali-ricerca/?utm_source=pocket-newtab-it-it

    CHAT GPT, LA RICHIESTA DI RISORSE NATURALI È FUORI CONTROLLO Una bottiglia d'acqua per ogni email di 100 parole scritta da ChatGpt: questo il prezzo che deve pagare l'ambiente per il funzionamento corretto dei chatbot AI. A rivelarlo è un nuovo studio condotto dal Washington Post in collaborazione con i ricercatori dell'Università della California di Riverside Fonte: Wired Un bel grattacapo per chi promuove sia la transizione digitale che quella green. https://www.wired.it/article/chatgpt-risorse-naturali-ricerca/?utm_source=pocket-newtab-it-it
    WWW.WIRED.IT
    La richiesta di risorse naturali per far funzionare ChatGpt e gli altri chatbot è fuori controllo
    Una nuova ricerca segnala l'eccessivo consumo di acqua ed elettricità nei data center delle aziende proprietarie
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  • E’ morta l’étoile nera Michaela DePrince: la ballerina che seppe volare dalla guerra civile in Sierra Leone fino al firmamento della danza.
    29 Anni!!!

    Rimasta orfana durante il conflitto, poi adottata negli Usa, era riuscita a imporsi in un mondo difficile per i danzatori di colore. La collaborazione con Beyoncé, Madonna stregata dalla sua biografia.

    https://www.repubblica.it/esteri/2024/09/14/news/michaela_deprince_ballerina_nera_morta_sierra_leone-423500299/amp/
    E’ morta l’étoile nera Michaela DePrince: la ballerina che seppe volare dalla guerra civile in Sierra Leone fino al firmamento della danza. 29 Anni!!! Rimasta orfana durante il conflitto, poi adottata negli Usa, era riuscita a imporsi in un mondo difficile per i danzatori di colore. La collaborazione con Beyoncé, Madonna stregata dalla sua biografia. https://www.repubblica.it/esteri/2024/09/14/news/michaela_deprince_ballerina_nera_morta_sierra_leone-423500299/amp/
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    E’ morta l’étoile nera Michaela DePrince: la ballerina che seppe volare dalla guerra civile in Sierra Leone fino al firmamento della danza
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  • 5 SOLUZIONI per SICCITÀ e ALLUVIONI. L’ACQUA si PIANTA! #TerraTerra

    Come affrontare la siccità e garantirci un futuro su questo pianeta: cinque soluzioni per uscire dal problema della siccità dei nostri campi agricoli e dalla "siccità culturale". L'acqua si pianta! E le alluvioni sono la faccia della stessa medaglia!

    Video nell'ambito del progetto #terraterra in collaborazione con Youtube e il Parlamento Europeo

    #YouTube #AD #TerraTerra

    Le soluzioni per la siccità (e le alluvioni!)
    1) Non tagliare alberi
    2) Prenditi cura dei fiumi
    3) Infiltra l'acqua nel suolo
    4) Pianta alberi
    5) Lavoriamo su cultura e investimenti su riforestazione

    Il nostro intervento in Parlamento UE: • SICCITÀ e ALLUVIONI. D...

    https://youtu.be/opYBbm5s7K0?si=oVG1w7526ax0tLt-
    5 SOLUZIONI per SICCITÀ e ALLUVIONI. L’ACQUA si PIANTA! #TerraTerra🌎 Come affrontare la siccità e garantirci un futuro su questo pianeta: cinque soluzioni per uscire dal problema della siccità dei nostri campi agricoli e dalla "siccità culturale". L'acqua si pianta! E le alluvioni sono la faccia della stessa medaglia! Video nell'ambito del progetto #terraterra in collaborazione con Youtube e il Parlamento Europeo #YouTube #AD #TerraTerra🌎 Le soluzioni per la siccità (e le alluvioni!) 1) Non tagliare alberi 2) Prenditi cura dei fiumi 3) Infiltra l'acqua nel suolo 4) Pianta alberi 5) Lavoriamo su cultura e investimenti su riforestazione Il nostro intervento in Parlamento UE: • SICCITÀ e ALLUVIONI. D... https://youtu.be/opYBbm5s7K0?si=oVG1w7526ax0tLt-
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  • IL COVID ERA SOLO PER GLI ITALIOTI
    Troupe di giornalisti italiani creavano finti servizi, in Olanda, con attori che indossavano la mascherina.
    Senza la collaborazione dei pennivendoli, nulla di quello che abbiamo vissuto e subito, sarebbe stato possibile.
    NULLA.

    LA PANDEMIA ERA SOLO IN TV!
    Troupe di giornalisti italiani in trasferta in Olanda, "documentava" realtà inesistenti con tanto di attori in mascherina.
    Peccato che la telecamera, involontariamente, abbia ripreso anche scene reali.

    Video guarda a caso bannato da tutti i canali Meta.
    Guardate
    IL COVID ERA SOLO PER GLI ITALIOTI Troupe di giornalisti italiani creavano finti servizi, in Olanda, con attori che indossavano la mascherina. Senza la collaborazione dei pennivendoli, nulla di quello che abbiamo vissuto e subito, sarebbe stato possibile. NULLA. LA PANDEMIA ERA SOLO IN TV! Troupe di giornalisti italiani in trasferta in Olanda, "documentava" realtà inesistenti con tanto di attori in mascherina. Peccato che la telecamera, involontariamente, abbia ripreso anche scene reali. Video guarda a caso bannato da tutti i canali Meta. Guardate 👇
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  • A PROPOSITO di DUROV e della SICUREZZA e PRIVACY di TELEGRAM.

    Insieme con l’organizzazione no profit La Quadrature Du Net, che ha co-fondato, è uno dei protagonisti del dibattito pubblico francese contro la sorveglianza e contro la censura su internet e a favore dei diritti digitali in Francia. Sul caso Pavel Durov, il Fatto Quotidiano ha intervistato Benjamin Sonntag, ingegnere informatico esperto di sicurezza e imprenditore nel settore informatico. Alla nostra richiesta di sapere se ha mai lavorato o fatto consulenze per un concorrente di Telegram, Sonntag ha dichiarato di non averlo mai fatto.

    Secondo l’esperto di sicurezza Michał Woźniak, Telegram non è né sicuro né criptato: solo quando viene usato nella modalità “secret chats”, Telegram offre la crittografia end-to-end, quella per cui i messaggi, che si scambiano due persone chattando, sono accessibili solo ed esclusivamente a loro due, e non a terze parti. Ma la crittografia end-to-end deve essere esplicitamente attivata da ciascun utente, e le “secret chats” non sono disponibili per i gruppi e per i canali. Dunque sembra che Telegram sia tutt’altro che sicuro per i criminali che vogliano usarlo per trafficare droga, armi o pedopornografia. E’ d’accordo?

    Sono del tutto d’accordo. Credo che il 99,9 percento di tutti i messaggi scambiati via Telegram siano inviati in modalità tale che l’azienda Telegram li possa leggere. I messaggi vengono inviati in forma criptata ai server di Telegram, e quindi se qualcuno sorveglia internet, non li legge, ma l’azienda può leggerli in chiaro sui loro server. Il fatto che la crittografia end-to-end debba essere attivata per ogni chat – e che quindi non sia l’impostazione automatica – ha enormi conseguenze! La maggior parte di chi usa Telegram non modifica le impostazioni predefinite. E su Telegram, la crittografia end-to-end non è disponibile su nessuna chat di gruppo, che è uno dei modi in cui questo social network è più usato.

    Durov è accusato di dodici presunti reati, incluso: “il rifiuto di comunicare, su richiesta delle autorità competenti, informazioni o documenti necessari per eseguire intercettazioni legali”, eppure, secondo un’inchiesta del Der Spiegel, Telegram ha più volte consegnato i dati degli utenti alla polizia federale tedesca. Lei crede che Durov sia stato arrestato per la mancata collaborazione con gli investigatori francesi oppure crede che ci sia altro?

    Da quello che vedo come operatore della rete – gestisco un piccolo internet provider in Francia – ogni nazione ha modi diversi di far rispettare la legge. Forse la Germania e l’India, che hanno ottenuto entrambe alcuni dati da Telegram alcuni anni fa, hanno fatto più pressioni e sono state più minacciose della Francia, o forse i loro casi [giudiziari] sono stati considerati legittimi da Telegram, a suo tempo. Secondo me, è più probabile che la Francia non abbia mai davvero cercato di minacciare Telegram prima di adesso, oppure pretendeva troppi dati su troppi casi e Telegram ha deciso di non obbedire alle richieste. Io non vedo perché il caso dovrebbe riguardare qualcos’altro, se non un sistema giudiziario che cerca di fare il proprio lavoro. Soprattutto perché la polizia in Francia sa che Telegram non è criptato e quindi sa che Telegram potrebbe avere informazioni molto interessanti su quei casi oggetto di indagini penali…Io la vedo come una motivazione molto buona (e sufficiente) per arrestarlo per questa ragione”.

    Edward Snowden è stato molto diretto: “L’arresto di Durov è un attacco ai diritti umani fondamentali, come le libertà di parola e di associazione. Sono sorpreso e molto rattristato che Macron sia sceso al livello di prendere ostaggi come mezzo per ottenere l’accesso alle comunicazioni private”. E’ un dato di fatto che le autorità francesi non amino la crittografia e a dicembre scorso Disclose, il nostro giornale e altri media hanno rivelato che la Francia, l’Italia, la Finlandia, la Grecia, Cipro, Malta e la Svezia volevano usare gli spyware per spiare i giornalisti. Crede che l’arresto di Durov sia parte della guerra alla crittografia in Francia?

    Trovo triste che Edward Snowden sia caduto in trappola, perché il caso è molto più complicato. Prima di tutto, Telegram non è criptato: il 99,9 percento non lo è, e lo 0,1 percento che lo è fa comunque uscire i dati di chi comunica con chi, che è di per se, molto interessante per le forze di polizia. E dunque questo caso non può essere collegato all’amore o all’odio della crittografia da parte delle autorità francesi, è completamente irrilevante. Purtroppo, ci sono attivisti di tutto il mondo che credono che Telegram sia sicuro: non lo è! Ritengo che combattere per la crittografia end-to-end sia molto importante, ma Telegram non ha alcuna relazione con questa battaglia! E per favore non mescoliamo questo caso con la questione dello spionaggio dei giornalisti: è una false flag…I giornalisti investigativi responsabili non dovrebbero mai usare Telegram per nulla di importante. Va considerato sicuro come un SMS o un’email: per niente affatto sicuri!

    Secondo fatto: Telegram non è, nella maggior parte dei casi, ‘una comunicazione privata’: ci sono migliaia di chat di gruppo che possono avere fino a 200.000 utenti ciascuna. Queste dovrebbero essere chiaramente considerate da un giudice come ‘spazi pubblici’ e ‘conversazioni pubbliche’, non ‘comunicazioni private’. Di conseguenza, le leggi e i regolamenti applicati nella maggior parte delle nazioni sono molto diverse rispetto a quelli per le comunicazioni puramente private.

    Nel caso dell’arresto di Durov, alcune indagini penali collegate all’arresto hanno a che fare con chat di gruppi in cui alcune persone hanno scambiato contenuti pedopornografici o altri contenuti illegali su queste chat di gruppo. E dunque io capisco il punto di vista del ministero della Giustizia che vorrebbe porre fine a questa situazione. Concludendo, sono piuttosto sicuro che il caso Durov non abbia nulla a che fare con la guerra per la crittografia in Francia. Il che non vuole dire che la Francia ami la crittografia end-to-end, ovviamente. I cittadini dovrebbero usare la crittografia end-to-end (come Signal) ogni volta che possono e combattere per il diritto ad avere comunicazioni private, ma Telegram non è un soggetto positivo in questa battaglia… .

    Fonte:https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/08/28/durov-arrestato-lattivista-benjamin-sonntag-nulla-a-che-fare-con-la-privacy-meglio-usare-sistemi-diversi-da-telegram/7671404/
    A PROPOSITO di DUROV e della SICUREZZA e PRIVACY di TELEGRAM. Insieme con l’organizzazione no profit La Quadrature Du Net, che ha co-fondato, è uno dei protagonisti del dibattito pubblico francese contro la sorveglianza e contro la censura su internet e a favore dei diritti digitali in Francia. Sul caso Pavel Durov, il Fatto Quotidiano ha intervistato Benjamin Sonntag, ingegnere informatico esperto di sicurezza e imprenditore nel settore informatico. Alla nostra richiesta di sapere se ha mai lavorato o fatto consulenze per un concorrente di Telegram, Sonntag ha dichiarato di non averlo mai fatto. Secondo l’esperto di sicurezza Michał Woźniak, Telegram non è né sicuro né criptato: solo quando viene usato nella modalità “secret chats”, Telegram offre la crittografia end-to-end, quella per cui i messaggi, che si scambiano due persone chattando, sono accessibili solo ed esclusivamente a loro due, e non a terze parti. Ma la crittografia end-to-end deve essere esplicitamente attivata da ciascun utente, e le “secret chats” non sono disponibili per i gruppi e per i canali. Dunque sembra che Telegram sia tutt’altro che sicuro per i criminali che vogliano usarlo per trafficare droga, armi o pedopornografia. E’ d’accordo? Sono del tutto d’accordo. Credo che il 99,9 percento di tutti i messaggi scambiati via Telegram siano inviati in modalità tale che l’azienda Telegram li possa leggere. I messaggi vengono inviati in forma criptata ai server di Telegram, e quindi se qualcuno sorveglia internet, non li legge, ma l’azienda può leggerli in chiaro sui loro server. Il fatto che la crittografia end-to-end debba essere attivata per ogni chat – e che quindi non sia l’impostazione automatica – ha enormi conseguenze! La maggior parte di chi usa Telegram non modifica le impostazioni predefinite. E su Telegram, la crittografia end-to-end non è disponibile su nessuna chat di gruppo, che è uno dei modi in cui questo social network è più usato. Durov è accusato di dodici presunti reati, incluso: “il rifiuto di comunicare, su richiesta delle autorità competenti, informazioni o documenti necessari per eseguire intercettazioni legali”, eppure, secondo un’inchiesta del Der Spiegel, Telegram ha più volte consegnato i dati degli utenti alla polizia federale tedesca. Lei crede che Durov sia stato arrestato per la mancata collaborazione con gli investigatori francesi oppure crede che ci sia altro? Da quello che vedo come operatore della rete – gestisco un piccolo internet provider in Francia – ogni nazione ha modi diversi di far rispettare la legge. Forse la Germania e l’India, che hanno ottenuto entrambe alcuni dati da Telegram alcuni anni fa, hanno fatto più pressioni e sono state più minacciose della Francia, o forse i loro casi [giudiziari] sono stati considerati legittimi da Telegram, a suo tempo. Secondo me, è più probabile che la Francia non abbia mai davvero cercato di minacciare Telegram prima di adesso, oppure pretendeva troppi dati su troppi casi e Telegram ha deciso di non obbedire alle richieste. Io non vedo perché il caso dovrebbe riguardare qualcos’altro, se non un sistema giudiziario che cerca di fare il proprio lavoro. Soprattutto perché la polizia in Francia sa che Telegram non è criptato e quindi sa che Telegram potrebbe avere informazioni molto interessanti su quei casi oggetto di indagini penali…Io la vedo come una motivazione molto buona (e sufficiente) per arrestarlo per questa ragione”. Edward Snowden è stato molto diretto: “L’arresto di Durov è un attacco ai diritti umani fondamentali, come le libertà di parola e di associazione. Sono sorpreso e molto rattristato che Macron sia sceso al livello di prendere ostaggi come mezzo per ottenere l’accesso alle comunicazioni private”. E’ un dato di fatto che le autorità francesi non amino la crittografia e a dicembre scorso Disclose, il nostro giornale e altri media hanno rivelato che la Francia, l’Italia, la Finlandia, la Grecia, Cipro, Malta e la Svezia volevano usare gli spyware per spiare i giornalisti. Crede che l’arresto di Durov sia parte della guerra alla crittografia in Francia? Trovo triste che Edward Snowden sia caduto in trappola, perché il caso è molto più complicato. Prima di tutto, Telegram non è criptato: il 99,9 percento non lo è, e lo 0,1 percento che lo è fa comunque uscire i dati di chi comunica con chi, che è di per se, molto interessante per le forze di polizia. E dunque questo caso non può essere collegato all’amore o all’odio della crittografia da parte delle autorità francesi, è completamente irrilevante. Purtroppo, ci sono attivisti di tutto il mondo che credono che Telegram sia sicuro: non lo è! Ritengo che combattere per la crittografia end-to-end sia molto importante, ma Telegram non ha alcuna relazione con questa battaglia! E per favore non mescoliamo questo caso con la questione dello spionaggio dei giornalisti: è una false flag…I giornalisti investigativi responsabili non dovrebbero mai usare Telegram per nulla di importante. Va considerato sicuro come un SMS o un’email: per niente affatto sicuri! Secondo fatto: Telegram non è, nella maggior parte dei casi, ‘una comunicazione privata’: ci sono migliaia di chat di gruppo che possono avere fino a 200.000 utenti ciascuna. Queste dovrebbero essere chiaramente considerate da un giudice come ‘spazi pubblici’ e ‘conversazioni pubbliche’, non ‘comunicazioni private’. Di conseguenza, le leggi e i regolamenti applicati nella maggior parte delle nazioni sono molto diverse rispetto a quelli per le comunicazioni puramente private. Nel caso dell’arresto di Durov, alcune indagini penali collegate all’arresto hanno a che fare con chat di gruppi in cui alcune persone hanno scambiato contenuti pedopornografici o altri contenuti illegali su queste chat di gruppo. E dunque io capisco il punto di vista del ministero della Giustizia che vorrebbe porre fine a questa situazione. Concludendo, sono piuttosto sicuro che il caso Durov non abbia nulla a che fare con la guerra per la crittografia in Francia. Il che non vuole dire che la Francia ami la crittografia end-to-end, ovviamente. I cittadini dovrebbero usare la crittografia end-to-end (come Signal) ogni volta che possono e combattere per il diritto ad avere comunicazioni private, ma Telegram non è un soggetto positivo in questa battaglia… . Fonte:https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/08/28/durov-arrestato-lattivista-benjamin-sonntag-nulla-a-che-fare-con-la-privacy-meglio-usare-sistemi-diversi-da-telegram/7671404/
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    Durov arrestato, l'attivista Benjamin Sonntag: “Nulla a che fare con la privacy. Meglio usare sistemi diversi da Telegram” - Il Fatto Quotidiano
    LEGGI – Fuga da Telegram. Zuckerberg ammette: “Pressati su Biden jr.” Insieme con l’organizzazione no profit La Quadrature Du Net, che ha co-fondato, è uno dei protagonisti del dibattito pubblico francese contro la sorveglianza e contro la censura su internet e a favore dei diritti digitali in Francia. Sul caso Pavel Durov, il Fatto Quotidiano …
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