• Zuckerberg ammette: "Abbiamo censurato!"

    Nei giorni scorsi Mark Zuckerberg, ceo di Facebook, ha ammesso in maniera netta e inequivocabile, di aver ricevuto pressioni dall’amministrazione Biden per censurare i contenuti che mettessero in discussione la gestione pandemica e non solo! Sentite voi stessi:

    Anche per questo ha annunciato di fermare l’attività dei fact-checker sulla piattaforma, colpevoli secondo lui di esser stati, riporto testuali parole “politicamente parziali”. Tradotto: dei zerbini al soldo dei governi.

    Quando il sottoscritto e alcuni altri provavano a denunciare tali misfatti mentre accadevano, venivano tacciati delle peggio cose e censurati a loro volta.

    In diverse occasioni ho provato a spiegare come ci trovassimo di fronte a una questione POLITICA e che nulla aveva a che fare con la SCIENZA, come invece volevano farci credere.
    L’ammissione di Zuckerberg conferma totalmente quanto sostenevo.

    Nel mentre, per questa mia posizione critica e non allineata, sono stato insultato, offeso, deriso, diffamato, oltraggiato, calunniato, schernito, addirittura minacciato e zittito innumerevoli volte.

    In tanti ci dovrebbero delle scuse ma anche questa è una nuova occasione per ribadire che delle scuse a me personalmente non me ne frega niente. Ciò non significa però che sono disposto - né mai lo sarò - a dimenticare quanto successo e cancellare tutto con un colpo di spugna. Tutt’altro: anche oggi ribadisco con la solita convinzione di sempre e con la massima serenità, che continueremo a parlare di quanto successo, continueremo a pretendere, continueremo a batterci finché non otterremmo VERITÀ e GIUSTIZIA, ripeto verità e giustizia, su quanto successo nella gestione CRIMINALE della pandemia in Italia.

    E se a qualcuno la cosa da fastidio, problemi suoi.

    p.s. A pretendere verità e giustizia, prima ancora dei dissidenti come il sottoscritto, a rigor di logica dovrebbero essere tutti coloro che invece si sono fidati delle istituzioni mettendo così e a repentaglio più o meno inconsapevolmente la propria salute.

    ---

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    Zuckerberg ammette: "Abbiamo censurato!" 🤐 Nei giorni scorsi Mark Zuckerberg, ceo di Facebook, ha ammesso in maniera netta e inequivocabile, di aver ricevuto pressioni dall’amministrazione Biden per censurare i contenuti che mettessero in discussione la gestione pandemica e non solo! Sentite voi stessi: Anche per questo ha annunciato di fermare l’attività dei fact-checker sulla piattaforma, colpevoli secondo lui di esser stati, riporto testuali parole “politicamente parziali”. Tradotto: dei zerbini al soldo dei governi. Quando il sottoscritto e alcuni altri provavano a denunciare tali misfatti mentre accadevano, venivano tacciati delle peggio cose e censurati a loro volta. In diverse occasioni ho provato a spiegare come ci trovassimo di fronte a una questione POLITICA e che nulla aveva a che fare con la SCIENZA, come invece volevano farci credere. L’ammissione di Zuckerberg conferma totalmente quanto sostenevo. Nel mentre, per questa mia posizione critica e non allineata, sono stato insultato, offeso, deriso, diffamato, oltraggiato, calunniato, schernito, addirittura minacciato e zittito innumerevoli volte. In tanti ci dovrebbero delle scuse ma anche questa è una nuova occasione per ribadire che delle scuse a me personalmente non me ne frega niente. Ciò non significa però che sono disposto - né mai lo sarò - a dimenticare quanto successo e cancellare tutto con un colpo di spugna. Tutt’altro: anche oggi ribadisco con la solita convinzione di sempre e con la massima serenità, che continueremo a parlare di quanto successo, continueremo a pretendere, continueremo a batterci finché non otterremmo VERITÀ e GIUSTIZIA, ripeto verità e giustizia, su quanto successo nella gestione CRIMINALE della pandemia in Italia. E se a qualcuno la cosa da fastidio, problemi suoi. 📌 p.s. A pretendere verità e giustizia, prima ancora dei dissidenti come il sottoscritto, a rigor di logica dovrebbero essere tutti coloro che invece si sono fidati delle istituzioni mettendo così e a repentaglio più o meno inconsapevolmente la propria salute. --- Condividi questo video e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis 📲
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  • Oggi, importanti sviluppi al tribunale di Leeds, Belgio.
    Ho appena lasciato la corte, dove si è svolto il processo contro Ursula von der Leyen. Buone notizie: il giudice ha rifiutato la richiesta di rinvio avanzata dai suoi legali e da quelli di Pfizer. I tribunali non hanno accettato il rinvio, nonostante fosse stato chiesto solo il giorno prima.

    Il caso si concentra su tre aspetti principali:

    1. Immunità: Ursula von der Leyen può beneficiare dell’immunità? Noi crediamo di no, dato che ha operato al di fuori del suo mandato, inviando messaggi privati e aggirando il processo negoziale sui vaccini.

    2. Competenze dell'EPPO: L'EPPO (Ufficio del Procuratore Europeo) è il giusto organismo per questo caso? Noi pensiamo di no, dato che non riguarda il bilancio dell'UE, ma quello degli Stati membri.

    3. Legittimità delle denunce: È legittimo che i cittadini, come me, possano fare queste denunce? Assolutamente sì. La trasparenza è un diritto di ogni cittadino europeo.

    La decisione finale arriverà il 20 gennaio. Vi terrò aggiornati con il mio discorso online, perché è fondamentale che la gente sappia cosa sta succedendo.

    Chi è Rob Roos?
    Rob Roos è un eurodeputato olandese, noto per le sue posizioni critiche nei confronti dell'Unione Europea e per il suo impegno a favore della trasparenza nelle decisioni politiche, specialmente riguardo alla gestione della pandemia e dei contratti sui vaccini. Oggi, si sta battendo per la giustizia e la responsabilità nei confronti di importanti figure politiche.

    Important developments today at the court in Leeds, Belgium.
    I have just left the court where the trial against Ursula von der Leyen took place. Good news: the judge refused the request for an adjournment made by her lawyers and those of Pfizer. The courts did not accept the adjournment, even though it had been requested only the day before.

    The case focuses on three main issues:

    1. Immunity: Can Ursula von der Leyen benefit from immunity? We do not think so, as she acted outside her mandate, sending private messages and circumventing the vaccine negotiation process.

    2. Competences of the EPPO: Is the EPPO (European Public Prosecutor's Office) the right body for this case? We do not think so, as it does not concern the EU budget, but that of the Member States.

    3. Legitimacy of complaints: Is it legitimate for citizens, like me, to make these complaints? Absolutely. Transparency is a right of every European citizen.

    The final decision will come on January 20th. I will keep you updated with my online speech, because it is crucial that people know what is happening.

    Who is Rob Roos?
    Rob Roos is a Dutch MEP, known for his criticism of the European Union and his commitment to transparency in political decisions, especially regarding the management of the pandemic and vaccine contracts. Today, he is fighting for justice and accountability towards important political figures.

    Source:
    https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1876627443651367325?t=st0sykp_sIUgKgnGST45JQ&s=19
    Oggi, importanti sviluppi al tribunale di Leeds, Belgio. Ho appena lasciato la corte, dove si è svolto il processo contro Ursula von der Leyen. Buone notizie: il giudice ha rifiutato la richiesta di rinvio avanzata dai suoi legali e da quelli di Pfizer. I tribunali non hanno accettato il rinvio, nonostante fosse stato chiesto solo il giorno prima. Il caso si concentra su tre aspetti principali: 1. Immunità: Ursula von der Leyen può beneficiare dell’immunità? Noi crediamo di no, dato che ha operato al di fuori del suo mandato, inviando messaggi privati e aggirando il processo negoziale sui vaccini. 2. Competenze dell'EPPO: L'EPPO (Ufficio del Procuratore Europeo) è il giusto organismo per questo caso? Noi pensiamo di no, dato che non riguarda il bilancio dell'UE, ma quello degli Stati membri. 3. Legittimità delle denunce: È legittimo che i cittadini, come me, possano fare queste denunce? Assolutamente sì. La trasparenza è un diritto di ogni cittadino europeo. La decisione finale arriverà il 20 gennaio. Vi terrò aggiornati con il mio discorso online, perché è fondamentale che la gente sappia cosa sta succedendo. Chi è Rob Roos? Rob Roos è un eurodeputato olandese, noto per le sue posizioni critiche nei confronti dell'Unione Europea e per il suo impegno a favore della trasparenza nelle decisioni politiche, specialmente riguardo alla gestione della pandemia e dei contratti sui vaccini. Oggi, si sta battendo per la giustizia e la responsabilità nei confronti di importanti figure politiche. Important developments today at the court in Leeds, Belgium. I have just left the court where the trial against Ursula von der Leyen took place. Good news: the judge refused the request for an adjournment made by her lawyers and those of Pfizer. The courts did not accept the adjournment, even though it had been requested only the day before. The case focuses on three main issues: 1. Immunity: Can Ursula von der Leyen benefit from immunity? We do not think so, as she acted outside her mandate, sending private messages and circumventing the vaccine negotiation process. 2. Competences of the EPPO: Is the EPPO (European Public Prosecutor's Office) the right body for this case? We do not think so, as it does not concern the EU budget, but that of the Member States. 3. Legitimacy of complaints: Is it legitimate for citizens, like me, to make these complaints? Absolutely. Transparency is a right of every European citizen. The final decision will come on January 20th. I will keep you updated with my online speech, because it is crucial that people know what is happening. Who is Rob Roos? Rob Roos is a Dutch MEP, known for his criticism of the European Union and his commitment to transparency in political decisions, especially regarding the management of the pandemic and vaccine contracts. Today, he is fighting for justice and accountability towards important political figures. Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1876627443651367325?t=st0sykp_sIUgKgnGST45JQ&s=19
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  • PILOTI NON VACCINATI CONTRO IL COVID: LA SOLUZIONE CONTRO RISCHI IN CABINA

    Come è noto, facoltosi uomini d’affari, tra cui figure di spicco come Bill Gates, richiedono spesso piloti non vaccinati per i loro viaggi su jet privati, considerandoli una scelta più sicura. Questa tendenza, inizialmente limitata all’aviazione privata, potrebbe presto influenzare anche il settore dei voli di linea, aprendo un dibattito su sicurezza e regolamentazioni.

    Graham Hood, ex capitano di Qantas, propone l’impiego di piloti non vaccinati come misura di sicurezza per prevenire emergenze in volo. Secondo Hood, i possibili effetti avversi dei vaccini potrebbero influire sulla capacità dei piloti di gestire situazioni critiche, specialmente in un ambiente ad alto stress come la cabina di pilotaggio.

    La proposta ha già trovato terreno fertile nell’aviazione privata, dove diverse compagnie privilegiano equipaggi non vaccinati per rassicurare i ricchi clienti. Tuttavia, portare questa idea nei voli di linea si scontra con le rigide normative sanitarie e il rischio di discriminazione tra i piloti.

    L'ex capitano sottolinea che, sebbene finora non siano state registrate molte emergenze in volo, il rischio potrebbe aumentare in futuro. Per questo motivo, adottare misure preventive oggi è fondamentale per garantire la massima sicurezza aerea.

    Affiancare un pilota non vaccinato a uno vaccinato potrebbe rappresentare una strategia per garantire maggiore sicurezza sui voli di linea, offrendo un equilibrio tra precauzioni sanitarie e gestione dei rischi in cabina.

    PILOTS WHO ARE NOT VACCINATED AGAINST COVID: THE SOLUTION TO RISKS IN THE CABIN

    Wealthy businessmen, including prominent figures such as Bill Gates, often request unvaccinated pilots for their private jet flights, considering them a safer option. This trend, initially limited to private aviation, could soon affect the commercial airline sector, opening a debate on safety and regulations.

    Graham Hood, a former Qantas captain, proposes the use of unvaccinated pilots as a safety measure to prevent in-flight emergencies. According to Hood, the possible adverse effects of vaccines could affect the pilots' ability to manage critical situations, especially in a high-stress environment such as the cockpit.

    The proposal has already found fertile ground in private aviation, where several companies favor unvaccinated crews to reassure wealthy customers. However, bringing this idea to commercial flights clashes with strict health regulations and the risk of discrimination among pilots.

    The former captain points out that, although there have not been many in-flight emergencies so far, the risk could increase in the future. For this reason, taking preventive measures today is essential to ensure maximum aviation safety.

    Pairing an unvaccinated pilot with a vaccinated one could be a strategy to ensure greater safety on scheduled flights, offering a balance between health precautions and risk management in the cabin.

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1872912988950147135?t=b7sks8xq-1eyzpSKU7a1Vw&s=19
    PILOTI NON VACCINATI CONTRO IL COVID: LA SOLUZIONE CONTRO RISCHI IN CABINA Come è noto, facoltosi uomini d’affari, tra cui figure di spicco come Bill Gates, richiedono spesso piloti non vaccinati per i loro viaggi su jet privati, considerandoli una scelta più sicura. Questa tendenza, inizialmente limitata all’aviazione privata, potrebbe presto influenzare anche il settore dei voli di linea, aprendo un dibattito su sicurezza e regolamentazioni. Graham Hood, ex capitano di Qantas, propone l’impiego di piloti non vaccinati come misura di sicurezza per prevenire emergenze in volo. Secondo Hood, i possibili effetti avversi dei vaccini potrebbero influire sulla capacità dei piloti di gestire situazioni critiche, specialmente in un ambiente ad alto stress come la cabina di pilotaggio. La proposta ha già trovato terreno fertile nell’aviazione privata, dove diverse compagnie privilegiano equipaggi non vaccinati per rassicurare i ricchi clienti. Tuttavia, portare questa idea nei voli di linea si scontra con le rigide normative sanitarie e il rischio di discriminazione tra i piloti. L'ex capitano sottolinea che, sebbene finora non siano state registrate molte emergenze in volo, il rischio potrebbe aumentare in futuro. Per questo motivo, adottare misure preventive oggi è fondamentale per garantire la massima sicurezza aerea. Affiancare un pilota non vaccinato a uno vaccinato potrebbe rappresentare una strategia per garantire maggiore sicurezza sui voli di linea, offrendo un equilibrio tra precauzioni sanitarie e gestione dei rischi in cabina. PILOTS WHO ARE NOT VACCINATED AGAINST COVID: THE SOLUTION TO RISKS IN THE CABIN Wealthy businessmen, including prominent figures such as Bill Gates, often request unvaccinated pilots for their private jet flights, considering them a safer option. This trend, initially limited to private aviation, could soon affect the commercial airline sector, opening a debate on safety and regulations. Graham Hood, a former Qantas captain, proposes the use of unvaccinated pilots as a safety measure to prevent in-flight emergencies. According to Hood, the possible adverse effects of vaccines could affect the pilots' ability to manage critical situations, especially in a high-stress environment such as the cockpit. The proposal has already found fertile ground in private aviation, where several companies favor unvaccinated crews to reassure wealthy customers. However, bringing this idea to commercial flights clashes with strict health regulations and the risk of discrimination among pilots. The former captain points out that, although there have not been many in-flight emergencies so far, the risk could increase in the future. For this reason, taking preventive measures today is essential to ensure maximum aviation safety. Pairing an unvaccinated pilot with a vaccinated one could be a strategy to ensure greater safety on scheduled flights, offering a balance between health precautions and risk management in the cabin. Source: https://x.com/itsmeback_/status/1872912988950147135?t=b7sks8xq-1eyzpSKU7a1Vw&s=19
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  • Ma torniamo in studio con una notizia importante che io mi limiterò a condividere con tutti quanti voi.
    Leggendo nero su bianco, prego appunto la regia di Roma di aiutarmi in questo. Perché? Perché la Commissione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'america ha concluso con un comunicato ufficiale un'inchiesta durata due anni su quella che è stata la gestione proprio della pandemia di Covid-19.

    Naturalmente è un argomento spinoso. Questa sera ci limiteremo a leggere i punti salienti di questo report che sono proprio questi leggo testualmente la commissione covid della Camera ha pubblicato il suo rapporto finale dopo un'indagine durata due anni. Questi punti principali il National Institute of Health, ossia l'istituto per la salute nazionale l'istituto della sanità nazionale.
    ha finanziato la ricerca Game of Function nel laboratorio di Whan, quindi l'istituto nazionale della sanità degli Stati Uniti. D'america ha finanziato i laboratori di Wan per queste ricerche è un dato ufficiale. della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, perché pare che solo a toccare questi temi poi si diventi complottisti, cospirazionisti o fascisti, di qualcosa o, secondo qualcuno, altro punto.

    La Costituzione non può essere sospesa in tempi di crisi. Altro piccolissimo particolare. giuridico di cui più di qualcuno si è dimenticato in questi anni.
    Il covid che emerge da una fuga di notizie dal laboratorio non è una teoria della cospirazione, quindi il fatto che questo virus possa essere sfuggito, si fa per dire, ai laboratori di Whan non è una teoria infondata o cospirazionista.

    Eco Healt e il dottor Peter DC non dovrebbero mai più ricevere fondi dai contribuenti. Queste sono alcune delle realtà finanziate appunto con le tasse pagate dai cittadini americani. I funzionari della sanità pubblica hanno perso la fiducia della gente. Qui forse non ci voleva esattamente un indovino per comprenderlo.

    L'operazione wor speed di Trump è stata un successo un'operazione con cui l'amministrazione Trump aveva provato a fare fronte all'emergenza. La risposta del covid è stata dilagante, quindi ha oltrepassato diciamo, dei confini di ragionevolezza con frodi. sprechi e abusi. Questo sempre a leggere testualmente il report, il documento di sintesi di una inchiesta durata due anni, appunto, offerta prodotta dalla Commissione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.

    D'america, quindi c'è un dato. ufficiale. Ci sono parole ufficiali, lo ripeto forte e chiaro che parlano di frodi, frodi. Stiamo parlando di un imbroglio. Sprechi e abusi. La prescrizione conclude non può essere peggiore della malattia. Le chiusure hanno avuto delle conseguenze orribili. Insomma, tutto ciò che era bollato come complottismo, come cospirazioni, se non addirittura di peggio.

    Io stesso ero finito al centro di qualche vortice mediatico, per non dire politico, per non dire di interessi economici che evidentemente non si poteva osare toccare. trova trova autenticità e ufficializzazione. In questo documento, ripeto, prodotto dalla commissione D'inchiesta della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d'America.

    Insomma notiziola a margine di questa puntata tutto ciò che ho letto testualmente è ufficiale.
    Ma torniamo in studio con una notizia importante che io mi limiterò a condividere con tutti quanti voi. Leggendo nero su bianco, prego appunto la regia di Roma di aiutarmi in questo. Perché? Perché la Commissione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'america ha concluso con un comunicato ufficiale un'inchiesta durata due anni su quella che è stata la gestione proprio della pandemia di Covid-19. Naturalmente è un argomento spinoso. Questa sera ci limiteremo a leggere i punti salienti di questo report che sono proprio questi leggo testualmente la commissione covid della Camera ha pubblicato il suo rapporto finale dopo un'indagine durata due anni. Questi punti principali il National Institute of Health, ossia l'istituto per la salute nazionale l'istituto della sanità nazionale. ha finanziato la ricerca Game of Function nel laboratorio di Whan, quindi l'istituto nazionale della sanità degli Stati Uniti. D'america ha finanziato i laboratori di Wan per queste ricerche è un dato ufficiale. della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, perché pare che solo a toccare questi temi poi si diventi complottisti, cospirazionisti o fascisti, di qualcosa o, secondo qualcuno, altro punto. La Costituzione non può essere sospesa in tempi di crisi. Altro piccolissimo particolare. giuridico di cui più di qualcuno si è dimenticato in questi anni. Il covid che emerge da una fuga di notizie dal laboratorio non è una teoria della cospirazione, quindi il fatto che questo virus possa essere sfuggito, si fa per dire, ai laboratori di Whan non è una teoria infondata o cospirazionista. Eco Healt e il dottor Peter DC non dovrebbero mai più ricevere fondi dai contribuenti. Queste sono alcune delle realtà finanziate appunto con le tasse pagate dai cittadini americani. I funzionari della sanità pubblica hanno perso la fiducia della gente. Qui forse non ci voleva esattamente un indovino per comprenderlo. L'operazione wor speed di Trump è stata un successo un'operazione con cui l'amministrazione Trump aveva provato a fare fronte all'emergenza. La risposta del covid è stata dilagante, quindi ha oltrepassato diciamo, dei confini di ragionevolezza con frodi. sprechi e abusi. Questo sempre a leggere testualmente il report, il documento di sintesi di una inchiesta durata due anni, appunto, offerta prodotta dalla Commissione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. D'america, quindi c'è un dato. ufficiale. Ci sono parole ufficiali, lo ripeto forte e chiaro che parlano di frodi, frodi. Stiamo parlando di un imbroglio. Sprechi e abusi. La prescrizione conclude non può essere peggiore della malattia. Le chiusure hanno avuto delle conseguenze orribili. Insomma, tutto ciò che era bollato come complottismo, come cospirazioni, se non addirittura di peggio. Io stesso ero finito al centro di qualche vortice mediatico, per non dire politico, per non dire di interessi economici che evidentemente non si poteva osare toccare. trova trova autenticità e ufficializzazione. In questo documento, ripeto, prodotto dalla commissione D'inchiesta della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d'America. Insomma notiziola a margine di questa puntata tutto ciò che ho letto testualmente è ufficiale.
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  • Approda a Milano oggi 6 dicembre davanti alla sede dell'ordine dei medici di Milano in Via Lanzone la chiamata a raccolta dei cittadini, partita da Siena lo scorso 18 settembre, a conclusione di un incontro pubblico, dal titolo “Ordine o Dis Ordine dei medici”, in cui numerosi medici, docenti universitari, esperti del settore sanitario, esponenti "totalmente autonomi, privi di conflitti di interessi" della comunità scientifica, come il dottor Giovanardi, il dottor Donzelli, il dottor Barbaro, il dottor Stramezzi, il dott Citro, il professore Tritto, il professor Cosentino e molti altri ancora hanno redatto una Carta etica, denominata “Carta di Siena”, nella quale si denunciano le innumerevoli e gravi violazioni del Codice Deontologico durante la gestione pandemica.

    Cinquanta cittadini oggi hanno ribadito che la medicina nulla ha da spartire con stratosferici interessi economici di multinazionali entrate nei gangli del sistema sanitario, creando connivenze in un ambito che dovrebbe essere avulso da interessi e votato alla cura, alla prevenzione e soprattutto alla salute.
    Mentre si ascoltano quotidianamente dopo il 2020, da quando si è cominciato a capire che qualcosa non tornava, storie di uomini e donne che non si perdonano d'avere fatto ricoverare i loro cari in ospedale, dove hanno perso i contatti e ricevuto le loro spoglie in sacchi neri, con cartelle cliniche che descrivono un calvario di intubazioni e sedazioni profonde inspiegabili quanto dolorose, oggetto di inchieste che con il contagocce fanno luce su uno scenario inquietante. La storia recente e le vicende attuali sono un pugno nello stomaco quotidiano per lo stillicidio di corpi danneggiati dal vaccino, per chi ha creduto o ceduto e non è più in vita, per giovani sani, che lamentano effetti avversi gravi, noti e taciuti.

    Parlare di farmacovigilanza attiva e passiva appare quasi un insulto verso chi, danneggiato con cartelle cliniche che gridano vendetta, non viene creduto e viene rimandato ad un altro grado di giudizio, se ha il coraggio di denunciare i danni subiti. Molti non trovano il coraggio e chi l'ha fatto si trova di fronte a una commissione formata da medici militari, che si rifanno a tabelle aggiornate negli anni settanta, evidentemente datate. La vera sfida per il nostro Paese, se non si vuole uno sfaldamento di un'identità già deturpata in troppi ambiti, è quella di credere e curare chi soffre perché si è fidato dello Stato e in particolare del sistema sanitario.
    Accanto a questa sfida un'altra è altrettanto importante: porre fine alla disinformazione in campo medico e scientifico.

    Così a Milano resiste ed esiste chi chiede conto a un Ordine dei medici che ha recepito protocolli dal potere politico, li ha imposti come dovuti, altrimenti non si spiegano le sospensioni dei medici che si sono opposti, salvo poi scoprire dai politici e a scendere dai medici che paracetamolo e vigile attesa, nefasti e letali per molte, troppe persone, erano consigli, ma ormai era tardi.

    A Milano non si vuole che la medicina si cancrenizzi in protocolli pseudoscientifici e altamente pericolosi, ma funzionali a tendenze ben remunerate e ben propagandate.

    E questo è l'altro tasto doloroso della gestione pandemica, che la Carta di Siena evidenzia, l'elevazione a simboli, prodighi di consigli, di virologi, biologi e altri titoli con cui si continua a produrre paura, tensioni e a promuovere vaccinazioni per cui ormai nemmeno una moratoria sarebbe più sufficiente, dovendo interrompersi le vaccinazioni sintetiche a base mRNA i cui fogli illustrativi sono un percorso a dir poco sconcertante.

    Una delegazione è stata ricevuta, ha varcato la soglia di un Ordine che ha creato disordine e dolore.

    E questo è un inizio: cittadini che hanno ben chiaro il disordine provocato da ordini.

    Luisa

    The call for citizens to rally, which started in Siena on September 18, at the conclusion of a public meeting entitled “Order or Dis Order of Physicians”, arrives in Milan today, December 6, in front of the headquarters of the Order of Physicians of Milan in Via Lanzone, in which numerous doctors, university professors, experts in the health sector, "totally autonomous, free of conflicts of interest" exponents of the scientific community, such as Dr. Giovanardi, Dr. Donzelli, Dr. Barbaro, Dr. Stramezzi, Dr. Citro, Professor Tritto, Professor Cosentino and many others have drawn up an Ethics Charter, called the “Siena Charter”, which denounces the countless and serious violations of the Code of Ethics during the pandemic management.

    Fifty citizens today reiterated that medicine has nothing to do with the stratospheric economic interests of multinationals that have entered the nodes of the health system, creating connivances in an area that should be free from interests and devoted to care, prevention and above all health.
    While we hear daily after 2020, since it began to be understood that something was wrong, stories of men and women who do not forgive themselves for having had their loved ones admitted to hospital, where they lost contact and received their remains in black bags, with medical records that describe an ordeal of intubations and deep sedations as inexplicable as they were painful, the subject of investigations that with an eyedropper shed light on a disturbing scenario. Recent history and current events are a daily punch in the stomach for the dripping of bodies damaged by the vaccine, for those who believed or gave in and are no longer alive, for healthy young people, who complain of serious, known and silent adverse effects.

    Talking about active and passive pharmacovigilance seems almost an insult to those who, damaged with medical records that cry out for vengeance, are not believed and are sent back to another level of judgment, if they have the courage to report the damage suffered. Many do not find the courage and those who have done so find themselves in front of a commission made up of military doctors, who refer to tables updated in the seventies, evidently dated. The real challenge for our country, if we do not want a crumbling of an identity already disfigured in too many areas, is to believe and treat those who suffer because they trusted the State and in particular the health system.
    Alongside this challenge, another is equally important: putting an end to misinformation in the medical and scientific fields.

    So in Milan there are those who resist and hold to account a Medical Association that has received protocols from the political power, has imposed them as due, otherwise the suspensions of the doctors who opposed them cannot be explained, only to then discover from the politicians and down from the doctors that paracetamol and watchful waiting, nefarious and lethal for many, too many people, were advice, but by then it was too late.

    In Milan they do not want medicine to become gangrenous in pseudoscientific and highly dangerous protocols, but functional to well-paid and well-promoted trends.

    And this is the other painful point of pandemic management, which the Siena Charter highlights, the elevation to symbols, generous with advice, of virologists, biologists and other titles with which they continue to produce fear, tensions and promote vaccinations for which not even a moratorium would be sufficient anymore, having to stop synthetic mRNA-based vaccinations whose information sheets are a path that is disconcerting to say the least.

    A delegation has been received, has crossed the threshold of an Order that has created disorder and pain.

    And this is a beginning: citizens who are clear about the disorder caused by orders.

    Luisa
    Approda a Milano oggi 6 dicembre davanti alla sede dell'ordine dei medici di Milano in Via Lanzone la chiamata a raccolta dei cittadini, partita da Siena lo scorso 18 settembre, a conclusione di un incontro pubblico, dal titolo “Ordine o Dis Ordine dei medici”, in cui numerosi medici, docenti universitari, esperti del settore sanitario, esponenti "totalmente autonomi, privi di conflitti di interessi" della comunità scientifica, come il dottor Giovanardi, il dottor Donzelli, il dottor Barbaro, il dottor Stramezzi, il dott Citro, il professore Tritto, il professor Cosentino e molti altri ancora hanno redatto una Carta etica, denominata “Carta di Siena”, nella quale si denunciano le innumerevoli e gravi violazioni del Codice Deontologico durante la gestione pandemica. Cinquanta cittadini oggi hanno ribadito che la medicina nulla ha da spartire con stratosferici interessi economici di multinazionali entrate nei gangli del sistema sanitario, creando connivenze in un ambito che dovrebbe essere avulso da interessi e votato alla cura, alla prevenzione e soprattutto alla salute. Mentre si ascoltano quotidianamente dopo il 2020, da quando si è cominciato a capire che qualcosa non tornava, storie di uomini e donne che non si perdonano d'avere fatto ricoverare i loro cari in ospedale, dove hanno perso i contatti e ricevuto le loro spoglie in sacchi neri, con cartelle cliniche che descrivono un calvario di intubazioni e sedazioni profonde inspiegabili quanto dolorose, oggetto di inchieste che con il contagocce fanno luce su uno scenario inquietante. La storia recente e le vicende attuali sono un pugno nello stomaco quotidiano per lo stillicidio di corpi danneggiati dal vaccino, per chi ha creduto o ceduto e non è più in vita, per giovani sani, che lamentano effetti avversi gravi, noti e taciuti. Parlare di farmacovigilanza attiva e passiva appare quasi un insulto verso chi, danneggiato con cartelle cliniche che gridano vendetta, non viene creduto e viene rimandato ad un altro grado di giudizio, se ha il coraggio di denunciare i danni subiti. Molti non trovano il coraggio e chi l'ha fatto si trova di fronte a una commissione formata da medici militari, che si rifanno a tabelle aggiornate negli anni settanta, evidentemente datate. La vera sfida per il nostro Paese, se non si vuole uno sfaldamento di un'identità già deturpata in troppi ambiti, è quella di credere e curare chi soffre perché si è fidato dello Stato e in particolare del sistema sanitario. Accanto a questa sfida un'altra è altrettanto importante: porre fine alla disinformazione in campo medico e scientifico. Così a Milano resiste ed esiste chi chiede conto a un Ordine dei medici che ha recepito protocolli dal potere politico, li ha imposti come dovuti, altrimenti non si spiegano le sospensioni dei medici che si sono opposti, salvo poi scoprire dai politici e a scendere dai medici che paracetamolo e vigile attesa, nefasti e letali per molte, troppe persone, erano consigli, ma ormai era tardi. A Milano non si vuole che la medicina si cancrenizzi in protocolli pseudoscientifici e altamente pericolosi, ma funzionali a tendenze ben remunerate e ben propagandate. E questo è l'altro tasto doloroso della gestione pandemica, che la Carta di Siena evidenzia, l'elevazione a simboli, prodighi di consigli, di virologi, biologi e altri titoli con cui si continua a produrre paura, tensioni e a promuovere vaccinazioni per cui ormai nemmeno una moratoria sarebbe più sufficiente, dovendo interrompersi le vaccinazioni sintetiche a base mRNA i cui fogli illustrativi sono un percorso a dir poco sconcertante. Una delegazione è stata ricevuta, ha varcato la soglia di un Ordine che ha creato disordine e dolore. E questo è un inizio: cittadini che hanno ben chiaro il disordine provocato da ordini. Luisa The call for citizens to rally, which started in Siena on September 18, at the conclusion of a public meeting entitled “Order or Dis Order of Physicians”, arrives in Milan today, December 6, in front of the headquarters of the Order of Physicians of Milan in Via Lanzone, in which numerous doctors, university professors, experts in the health sector, "totally autonomous, free of conflicts of interest" exponents of the scientific community, such as Dr. Giovanardi, Dr. Donzelli, Dr. Barbaro, Dr. Stramezzi, Dr. Citro, Professor Tritto, Professor Cosentino and many others have drawn up an Ethics Charter, called the “Siena Charter”, which denounces the countless and serious violations of the Code of Ethics during the pandemic management. Fifty citizens today reiterated that medicine has nothing to do with the stratospheric economic interests of multinationals that have entered the nodes of the health system, creating connivances in an area that should be free from interests and devoted to care, prevention and above all health. While we hear daily after 2020, since it began to be understood that something was wrong, stories of men and women who do not forgive themselves for having had their loved ones admitted to hospital, where they lost contact and received their remains in black bags, with medical records that describe an ordeal of intubations and deep sedations as inexplicable as they were painful, the subject of investigations that with an eyedropper shed light on a disturbing scenario. Recent history and current events are a daily punch in the stomach for the dripping of bodies damaged by the vaccine, for those who believed or gave in and are no longer alive, for healthy young people, who complain of serious, known and silent adverse effects. Talking about active and passive pharmacovigilance seems almost an insult to those who, damaged with medical records that cry out for vengeance, are not believed and are sent back to another level of judgment, if they have the courage to report the damage suffered. Many do not find the courage and those who have done so find themselves in front of a commission made up of military doctors, who refer to tables updated in the seventies, evidently dated. The real challenge for our country, if we do not want a crumbling of an identity already disfigured in too many areas, is to believe and treat those who suffer because they trusted the State and in particular the health system. Alongside this challenge, another is equally important: putting an end to misinformation in the medical and scientific fields. So in Milan there are those who resist and hold to account a Medical Association that has received protocols from the political power, has imposed them as due, otherwise the suspensions of the doctors who opposed them cannot be explained, only to then discover from the politicians and down from the doctors that paracetamol and watchful waiting, nefarious and lethal for many, too many people, were advice, but by then it was too late. In Milan they do not want medicine to become gangrenous in pseudoscientific and highly dangerous protocols, but functional to well-paid and well-promoted trends. And this is the other painful point of pandemic management, which the Siena Charter highlights, the elevation to symbols, generous with advice, of virologists, biologists and other titles with which they continue to produce fear, tensions and promote vaccinations for which not even a moratorium would be sufficient anymore, having to stop synthetic mRNA-based vaccinations whose information sheets are a path that is disconcerting to say the least. A delegation has been received, has crossed the threshold of an Order that has created disorder and pain. And this is a beginning: citizens who are clear about the disorder caused by orders. Luisa
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  • Grande manifestazione di cittadini e medici oggi a Milano davanti alla sede dell'ordine dei medici del capoluogo lombardo Omceomi, in Via Lanzone 31, per portare a conoscenza dell'ordine dei medici e dei propri associati, più di 28.000 medici solo nel capoluogo lombardo, le istanze della Carta di Siena, in cui un gruppo di oltre 250 medici firmatari della "Carta di Siena" esprime preoccupazione per la gestione degli Ordini dei Medici nel post-pandemia.

    La lettera aperta, inviata dal dottor Cesare Atticciati, firmata dal Direttivo, denuncia la persistenza di problematiche evidenziate durante l'emergenza Covid-19. In particolare, si critica la tolleranza verso dichiarazioni di alcuni virologi, con specifico riferimento a Burioni, ritenute distanti dal rigore scientifico e dalla realtà dei fatti, con conseguente disinformazione per i Cittadini.

    Per questo e per chiedere una riforma a livello nazionale di tutti gli ordini dei medici si sono radunate a Milano oggi, 6 dicembre 2024, una cinquantina di persone che hanno chiesto a gran voce che si ritorni ad una medicina in cui si mettano al centro i diritti, la cura e la salute dei pazienti piuttosto che le imposizioni messe in atto dalle multinazionali del farmaco, come avvenuto purtroppo in questi ultimi tre anni.
    Al termine della manifestazione una delegazione formata da tre rappresentanti dei cittadini: Cristiano, Athena e Sergio è stata ricevuta dal segretario generale dell'Ordine dei Medici di Milano Dott. Marco Cavallo e dalla sua vice.

    Nell'incontro durata circa mezz'ora, dopo la presentazione dei motivi della protesta e dopo aver presentato i punti principali della Carta di Siena da parte della delegazione è stata fatta esplicita richiesta al segretario generale dell'ordine Dott. Marco CAVALLO di farsi portavoce presso il Ministero della Sanità e presso l'Istituto Superiore di Sanità della richiesta di aggiornamento delle tabelle ministeriali con cui dovrebbero essere riconosciuti i danni da vaccino ed in particolare i danni da vaccini COVID-19 che tanti effetti collaterali, spesso gravi, hanno provocato e stanno ancora causando in Italia e nel mondo. Tabelle ancora ferme ai primi anni ottanta.

    Ringraziamo tutte le persone intervenute, gli organizzatori della manifestazione, il direttore generale OMCeO di Milano Dott. Marco Cavallo, che ha ascoltato le istanze dei cittadini intervenuti ed auspichiamo di ricevere risposte in merito alle nostre richieste in tempi celeri, perché quello che è successo in questi ultimi tre anni non debba più ripetersi in futuro.

    Siamo peraltro consapevoli che questo è solo l'inizio di un lungo cammino di una riforma che dovrà portare ad una rivoluzione degli statuti e delle funzioni di tutti gli Ordini dei medici a livello nazionale.

    Al prossimo evento!

    Large demonstration of citizens and doctors today in Milan in front of the headquarters of the Lombardy capital's medical association OMCeO Milano, in Via Lanzone 31, to bring to the attention of the medical association and its members, more than 28,000 doctors in the Lombardy capital alone, the requests of the Siena Charter, in which a group of over 250 doctors who signed the "Siena Charter" express concern about the management of the Medical Associations in the post-pandemic period.

    The open letter, sent by Dr. Cesare Atticciati, signed by the Board of Directors, denounces the persistence of problems highlighted during the Covid-19 emergency. In particular, it criticizes the tolerance towards statements by some virologists, with specific reference to Burioni, considered distant from scientific rigor and the reality of the facts, with consequent misinformation for the Citizens.

    For this reason and to ask for a national reform of all medical associations, about fifty people gathered in Milan today, December 6, 2024, who loudly asked for a return to a medicine in which the rights, care and health of patients are put at the center rather than the impositions implemented by multinational pharmaceutical companies, as unfortunately happened in the last three years.

    At the end of the demonstration, a delegation made up of three representatives of the citizens: Cristiano, Athena and Sergio was received by the general secretary of the Order of Physicians of Milan Dr. Marco Cavallo and his deputy.

    In the meeting that lasted about half an hour, after the presentation of the reasons for the protest and after the main points of the Siena Charter were presented by the delegation, an explicit request was made to the general secretary of the order, Dr. Marco CAVALLO, to act as spokesperson at the Ministry of Health and at the Istituto Superiore di Sanità for the request to update the ministerial tables with which vaccine damage should be recognized and in particular the damage from COVID-19 vaccines that so many side effects, often serious, have caused and are still causing in Italy and around the world. Tables still stuck in the early eighties.

    We thank all the people who attended, the organizers of the event, the general director of Omceo of Milan, Dr. Marco Cavallo, who listened to the requests of the citizens who attended and we hope to receive answers regarding our requests quickly, so that what has happened in these last three years should never happen again in the future.

    We are also aware that this is only the beginning of a long journey of reform that will lead to a revolution of the statutes and functions of all the Medical Associations at a national level.

    See you at the next event!
    Grande manifestazione di cittadini e medici oggi a Milano davanti alla sede dell'ordine dei medici del capoluogo lombardo Omceomi, in Via Lanzone 31, per portare a conoscenza dell'ordine dei medici e dei propri associati, più di 28.000 medici solo nel capoluogo lombardo, le istanze della Carta di Siena, in cui un gruppo di oltre 250 medici firmatari della "Carta di Siena" esprime preoccupazione per la gestione degli Ordini dei Medici nel post-pandemia. La lettera aperta, inviata dal dottor Cesare Atticciati, firmata dal Direttivo, denuncia la persistenza di problematiche evidenziate durante l'emergenza Covid-19. In particolare, si critica la tolleranza verso dichiarazioni di alcuni virologi, con specifico riferimento a Burioni, ritenute distanti dal rigore scientifico e dalla realtà dei fatti, con conseguente disinformazione per i Cittadini. Per questo e per chiedere una riforma a livello nazionale di tutti gli ordini dei medici si sono radunate a Milano oggi, 6 dicembre 2024, una cinquantina di persone che hanno chiesto a gran voce che si ritorni ad una medicina in cui si mettano al centro i diritti, la cura e la salute dei pazienti piuttosto che le imposizioni messe in atto dalle multinazionali del farmaco, come avvenuto purtroppo in questi ultimi tre anni. Al termine della manifestazione una delegazione formata da tre rappresentanti dei cittadini: Cristiano, Athena e Sergio è stata ricevuta dal segretario generale dell'Ordine dei Medici di Milano Dott. Marco Cavallo e dalla sua vice. Nell'incontro durata circa mezz'ora, dopo la presentazione dei motivi della protesta e dopo aver presentato i punti principali della Carta di Siena da parte della delegazione è stata fatta esplicita richiesta al segretario generale dell'ordine Dott. Marco CAVALLO di farsi portavoce presso il Ministero della Sanità e presso l'Istituto Superiore di Sanità della richiesta di aggiornamento delle tabelle ministeriali con cui dovrebbero essere riconosciuti i danni da vaccino ed in particolare i danni da vaccini COVID-19 che tanti effetti collaterali, spesso gravi, hanno provocato e stanno ancora causando in Italia e nel mondo. Tabelle ancora ferme ai primi anni ottanta. Ringraziamo tutte le persone intervenute, gli organizzatori della manifestazione, il direttore generale OMCeO di Milano Dott. Marco Cavallo, che ha ascoltato le istanze dei cittadini intervenuti ed auspichiamo di ricevere risposte in merito alle nostre richieste in tempi celeri, perché quello che è successo in questi ultimi tre anni non debba più ripetersi in futuro. Siamo peraltro consapevoli che questo è solo l'inizio di un lungo cammino di una riforma che dovrà portare ad una rivoluzione degli statuti e delle funzioni di tutti gli Ordini dei medici a livello nazionale. Al prossimo evento! Large demonstration of citizens and doctors today in Milan in front of the headquarters of the Lombardy capital's medical association OMCeO Milano, in Via Lanzone 31, to bring to the attention of the medical association and its members, more than 28,000 doctors in the Lombardy capital alone, the requests of the Siena Charter, in which a group of over 250 doctors who signed the "Siena Charter" express concern about the management of the Medical Associations in the post-pandemic period. The open letter, sent by Dr. Cesare Atticciati, signed by the Board of Directors, denounces the persistence of problems highlighted during the Covid-19 emergency. In particular, it criticizes the tolerance towards statements by some virologists, with specific reference to Burioni, considered distant from scientific rigor and the reality of the facts, with consequent misinformation for the Citizens. For this reason and to ask for a national reform of all medical associations, about fifty people gathered in Milan today, December 6, 2024, who loudly asked for a return to a medicine in which the rights, care and health of patients are put at the center rather than the impositions implemented by multinational pharmaceutical companies, as unfortunately happened in the last three years. At the end of the demonstration, a delegation made up of three representatives of the citizens: Cristiano, Athena and Sergio was received by the general secretary of the Order of Physicians of Milan Dr. Marco Cavallo and his deputy. In the meeting that lasted about half an hour, after the presentation of the reasons for the protest and after the main points of the Siena Charter were presented by the delegation, an explicit request was made to the general secretary of the order, Dr. Marco CAVALLO, to act as spokesperson at the Ministry of Health and at the Istituto Superiore di Sanità for the request to update the ministerial tables with which vaccine damage should be recognized and in particular the damage from COVID-19 vaccines that so many side effects, often serious, have caused and are still causing in Italy and around the world. Tables still stuck in the early eighties. We thank all the people who attended, the organizers of the event, the general director of Omceo of Milan, Dr. Marco Cavallo, who listened to the requests of the citizens who attended and we hope to receive answers regarding our requests quickly, so that what has happened in these last three years should never happen again in the future. We are also aware that this is only the beginning of a long journey of reform that will lead to a revolution of the statutes and functions of all the Medical Associations at a national level. See you at the next event!
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  • Roma, 12.11.2024: audizione del Sindacato Italiano Unitario di Polizia (SIULP) alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria dal virus SARS-CoV.2.

    SIULP: “NOI ABBIAMO OBBEDITO AGLI ORDINI. FACEVAMO QUELLO CHE CI DICEVANO DI FARE”

    Avv. Angelo Di Lorenzo
    Avvocati Liberi

    Ma la domanda da fare a questo sindacato sarebbe “chi vi ha ordinato di fare certe cose

    No perché tutti sanno che gli ordini devono essere legittimi, ed il giuramento del poliziotto è di fedeltà alla Repubblica nel rispetto e nella tutela dei cittadini italiani, non di obbedienza ad una forza di politica o ad una coalizione di governo.

    A maggior ragione per un “sindacato”, ossia una formazione sociale a tutela di una categoria di lavoratori la cui dignità economica e lavorativa è stata subordinata all’obbedienza.

    Un sindacato non può e non deve mettersi dalla parte dell'amministrazione datoriale permettendole di togliere il lavoro ai propri iscritti, a nessuna condizione, ecco perché questa formazione sindacale ha difeso la politica, il governo, ma non certo lo Stato e non certo i cittadini; in tal modo si comporta il sindacato di comodo, al pari della triplice che ha promosso la privazione del lavoro e della retribuzione dei lavoratori italiani, spingendosi sino a chiedere l’obbligo di vaccinazione per tutti i cittadini, anche quelli non lavoratori (bambini, pensionati, disoccupati, etc.).

    Tant'è che questa parte della Polizia di Stato ha riferito di essersi impegnati con successo a:

    Garantire il coprifuoco
    Vietare assembramenti e riunioni
    Soddisfare le esigenze dei Questori
    Controllare gli isolamenti del personale (addirittura alcuni poliziotti si sarebbero dichiarati disponibili ad auto rinchiudersi nei Covid hotel in caso di infezione)
    Ridurre il contagio all’interno dei propri uffici.

    Tutti obiettivi riuscitissimi a dire del sindacalista audito.

    Questo avrebbero fatto gli appartenenti della Polizia di Stato iscritti al SIULP, il cui rappresentante, con la semplicità divertita di un giocatore di tresette al bar, riesumava le immagini delle bare sui camion dell’esercito, affermando che da quel momento decidevano di “fare qualcosa, pur senza capire nulla di medicina”, ed in tale ottica ha tenuto a precisare che loro, come poliziotti, quando rincorrevano le persone a fare jogging o fermavano le persone a passeggio con il cane lo facevano perché “erano obbligati a farlo” e perché volevano “tutelare la salute dei cittadini e la propria”.

    “Non lo facevamo per disturbare la libertà delle persone” …. nooooooo.

    Torniamo alla domanda che nessuno ha posto al poliziotto: ma chi ha dato gli ordini che loro avrebbero eseguito In che modo pensavano di proteggere la “salute dei cittadini” reprimendo chi faceva jogging o chi era a passeggio con il cane se non capivano nulla di medicina

    Il poliziotto dovrebbe conoscere bene il valore delle norme, della diversa forza e vincolatività che esse hanno in base alla loro collocazione nel sistema della gerarchia delle fonti, e che, perciò, un DPCM, una circolare, un ordine del superiore o un provvedimento amministrativo non può ordinare ad un poliziotto di “disturbare” (parole sue) le libertà costituzionali di una persona, soprattutto se fa jogging, se passeggia per i fatti suoi con il cane o se protesta seduto in preghiera con il rosario in mano.

    E dovrebbe conoscere anche i limiti del proprio operato, perché esistono un paio di norme (ma forse queste non le conosce o non le ricorda volutamente) che cosi fanno: 1⃣"Nessuna prestazione personale o patrimoniale  può essere imposta se non in base alla legge" (art. 23 Cost.); 2⃣ “I funzionari e i dipendenti dello Stato sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti…” (art. 28 Cost).

    Ma poi il SIULP conclude dicendo che per fortuna (loro) i poliziotti hanno avuto accesso ai vaccini tra i primi.

    Contenti loro, che altro dire.

    Guarda il video sul canale YouTube di ALI qui
    https://youtu.be/FcyihYDXXAs?feature=shared
    Roma, 12.11.2024: audizione del Sindacato Italiano Unitario di Polizia (SIULP) alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria dal virus SARS-CoV.2. SIULP: “NOI ABBIAMO OBBEDITO AGLI ORDINI. FACEVAMO QUELLO CHE CI DICEVANO DI FARE” Avv. Angelo Di Lorenzo Avvocati Liberi Ma la domanda da fare a questo sindacato sarebbe “chi vi ha ordinato di fare certe cose❓” No perché tutti sanno che gli ordini devono essere legittimi, ed il giuramento del poliziotto è di fedeltà alla Repubblica nel rispetto e nella tutela dei cittadini italiani, non di obbedienza ad una forza di politica o ad una coalizione di governo. A maggior ragione per un “sindacato”, ossia una formazione sociale a tutela di una categoria di lavoratori la cui dignità economica e lavorativa è stata subordinata all’obbedienza. Un sindacato non può e non deve mettersi dalla parte dell'amministrazione datoriale permettendole di togliere il lavoro ai propri iscritti, a nessuna condizione, ecco perché questa formazione sindacale ha difeso la politica, il governo, ma non certo lo Stato e non certo i cittadini; in tal modo si comporta il sindacato di comodo, al pari della triplice che ha promosso la privazione del lavoro e della retribuzione dei lavoratori italiani, spingendosi sino a chiedere l’obbligo di vaccinazione per tutti i cittadini, anche quelli non lavoratori (bambini, pensionati, disoccupati, etc.). Tant'è che questa parte della Polizia di Stato ha riferito di essersi impegnati con successo a: ➡️Garantire il coprifuoco ➡️Vietare assembramenti e riunioni ➡️Soddisfare le esigenze dei Questori ➡️Controllare gli isolamenti del personale (addirittura alcuni poliziotti si sarebbero dichiarati disponibili ad auto rinchiudersi nei Covid hotel in caso di infezione) ➡️Ridurre il contagio all’interno dei propri uffici. Tutti obiettivi riuscitissimi a dire del sindacalista audito. Questo avrebbero fatto gli appartenenti della Polizia di Stato iscritti al SIULP, il cui rappresentante, con la semplicità divertita di un giocatore di tresette al bar, riesumava le immagini delle bare sui camion dell’esercito, affermando che da quel momento decidevano di “fare qualcosa, pur senza capire nulla di medicina”, ed in tale ottica ha tenuto a precisare che loro, come poliziotti, quando rincorrevano le persone a fare jogging o fermavano le persone a passeggio con il cane lo facevano perché “erano obbligati a farlo” e perché volevano “tutelare la salute dei cittadini e la propria”. “Non lo facevamo per disturbare la libertà delle persone” …. nooooooo. Torniamo alla domanda che nessuno ha posto al poliziotto: ma chi ha dato gli ordini che loro avrebbero eseguito❓ In che modo pensavano di proteggere la “salute dei cittadini” reprimendo chi faceva jogging o chi era a passeggio con il cane se non capivano nulla di medicina❓ Il poliziotto dovrebbe conoscere bene il valore delle norme, della diversa forza e vincolatività che esse hanno in base alla loro collocazione nel sistema della gerarchia delle fonti, e che, perciò, un DPCM, una circolare, un ordine del superiore o un provvedimento amministrativo non può ordinare ad un poliziotto di “disturbare” (parole sue) le libertà costituzionali di una persona, soprattutto se fa jogging, se passeggia per i fatti suoi con il cane o se protesta seduto in preghiera con il rosario in mano. E dovrebbe conoscere anche i limiti del proprio operato, perché esistono un paio di norme (ma forse queste non le conosce o non le ricorda volutamente) che cosi fanno: 1⃣"Nessuna prestazione personale o patrimoniale  può essere imposta se non in base alla legge" (art. 23 Cost.); 2⃣ “I funzionari e i dipendenti dello Stato sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti…” (art. 28 Cost). Ma poi il SIULP conclude dicendo che per fortuna (loro) i poliziotti hanno avuto accesso ai vaccini tra i primi. Contenti loro, che altro dire. Guarda il video sul canale YouTube di ALI 👉qui 👈 https://youtu.be/FcyihYDXXAs?feature=shared
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  • Paolo Cassina e Sergio Barbesta ospiti della trasmissione "L'ora della Verità" su Byoblu, canale 262 del Digitale Terrestre.
    Buona visione.

    Clicca il link per vedere la puntata: https://www.byoblu.com/2024/11/15/i-conti-che-tornano-la-disastrosa-eredita-della-gestione-arcuri/
    Paolo Cassina e Sergio Barbesta ospiti della trasmissione "L'ora della Verità" su Byoblu, canale 262 del Digitale Terrestre. Buona visione. Clicca il link per vedere la puntata: https://www.byoblu.com/2024/11/15/i-conti-che-tornano-la-disastrosa-eredita-della-gestione-arcuri/
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  • VALENCIA. IMPONENTE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA
    130.000 persone, secondo la Delegazione del Governo spagnolo nella Comunità Valenciana, hanno manifestato a Valencia contro la gestione del governo Mazón da parte della DANA.

    Fonte: GIUBBE ROSSE Telegram
    🇪🇦 VALENCIA. IMPONENTE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA 130.000 persone, secondo la Delegazione del Governo spagnolo nella Comunità Valenciana, hanno manifestato a Valencia contro la gestione del governo Mazón da parte della DANA. Fonte: GIUBBE ROSSE Telegram
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  • VALENCIA. IMPONENTE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA
    130.000 persone, secondo la Delegazione del Governo spagnolo nella Comunità Valenciana, hanno manifestato a Valencia contro la gestione del governo Mazón da parte della DANA.

    Fonte: GIUBBE ROSSE Telegram
    🇪🇦 VALENCIA. IMPONENTE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA 130.000 persone, secondo la Delegazione del Governo spagnolo nella Comunità Valenciana, hanno manifestato a Valencia contro la gestione del governo Mazón da parte della DANA. Fonte: GIUBBE ROSSE Telegram
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