• ISLAM

    La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi.

    Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente

    Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio.
    ____

    Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario.
    In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine.
    Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam.

    Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione.

    Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto:

    “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?”

    Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose:
    "Infedele è ogni non musulmano".

    Ho risposto:
    “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero?

    Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!!

    "Esattamente", rispose in un sussurro.

    Ho ribattuto:
    Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”.

    L'Imam ha perso la voce!

    Ho continuato:
    “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!”

    In più ho un'altra domanda:
    “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?”

    In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio.

    Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione.

    Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge.

    Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente.

    Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet.
    Grazie,

    Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
    ISLAM La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi. Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio. ____ Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario. In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine. Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam. Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione. Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto: “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?” Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose: "Infedele è ogni non musulmano". Ho risposto: “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero? Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!! "Esattamente", rispose in un sussurro. Ho ribattuto: Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”. L'Imam ha perso la voce! Ho continuato: “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!” In più ho un'altra domanda: “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?” In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio. Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione. Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge. Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente. Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet. Grazie, Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
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  • SAN SIRO NEL CUORE

    San Siro non è solo uno stadio. È il battito di Milano, il tempio delle emozioni, il teatro di notti indimenticabili. Qui si sono scritte pagine di storia calcistica e musicale, qui generazioni di tifosi e appassionati hanno vissuto momenti che restano impressi nel cuore.
    Oggi, però, il futuro del Meazza è in bilico. Mentre carte, studi legali e progetti di business si accumulano, possiamo ancora fare la differenza. Non lasciamo che un altro pezzo di storia venga cancellato!

    Votiamo San Siro tra i Luoghi del Cuore FAI!
    Basta un click per dire: "San Siro deve restare!"

    Vota qui:
    https://fondoambiente.it/luoghi/stadio-meazza-san-siro?ldc

    Facciamolo insieme, per Milano, per la storia, per il nostro cuore!

    #SanSiroNelCuore #FAI #Milano #StadioMeazza #SalviamoSanSiro #LuoghiDelCuore
    ⚽ SAN SIRO NEL CUORE ❤️ ⚽ San Siro non è solo uno stadio. È il battito di Milano, il tempio delle emozioni, il teatro di notti indimenticabili. Qui si sono scritte pagine di storia calcistica e musicale, qui generazioni di tifosi e appassionati hanno vissuto momenti che restano impressi nel cuore. Oggi, però, il futuro del Meazza è in bilico. Mentre carte, studi legali e progetti di business si accumulano, possiamo ancora fare la differenza. ✊ Non lasciamo che un altro pezzo di storia venga cancellato! Votiamo San Siro tra i Luoghi del Cuore FAI! 🏟️💙 📌 Basta un click per dire: "San Siro deve restare!" 👉 Vota qui: https://fondoambiente.it/luoghi/stadio-meazza-san-siro?ldc Facciamolo insieme, per Milano, per la storia, per il nostro cuore! ❤️ #SanSiroNelCuore #FAI #Milano #StadioMeazza #SalviamoSanSiro #LuoghiDelCuore
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  • ORRORE SENZA FINE!
    Gaza, Onu e Mezzaluna Rossa: "Recuperati i corpi di 15 soccorritori uccisi da Israele. Erano sepolti in una fossa comune con le loro ambulanze" - Il Fatto Quotidiano
    In una serie di post su X Jonathan Whittall, capo dell'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati seppelliti.

    Operatori umanitari uccisi nelle loro ambulanze mentre si recavano sul posto di un bombardamento. I corpi sepolti insieme ai mezzi “schiacciati” in “una fossa comune”. E’ l’altra faccia dell’operazione militare avviata il 18 marzo dalle Israel Defense Forces a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo la fine della tregua con Hamas. Il nuovo spaccato è emerso domenica, quando la Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato di aver recuperato i corpi di 15 soccorritori uccisi dall’esercito israeliano che il 23 marzo ha aperto il fuoco contro alcuni veicoli di soccorso. Otto di questi appartengono a medici della Palestine Red Crescent Society, ha fatto sapere l’organizzazione, sei erano membri della Protezione civile di Gaza e uno appartiene a un dipendente di un’agenzia delle Nazioni Unite. Un altro medico risulta ancora disperso.

    L’organizzazione ha affermato che le persone uccise “sono state prese di mira dalle forze di occupazione israeliane mentre svolgevano i loro compiti umanitari e si dirigevano verso la zona di Hashashin a Rafah per prestare i primi soccorsi a un certo numero di persone ferite dai bombardamenti israeliani nella zona”. In una precedente dichiarazione la Mezzaluna Rossa aveva affermato che i corpi “sono stati recuperati con difficoltà poiché erano sepolti nella sabbia, e alcuni mostravano segni di decomposizione”. Anche la Protezione civile di Gaza ha reso noto il recupero di 15 cadaveri, aggiungendo che il dipendente dell’Onu deceduto apparteneva all’Unrwa, agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, da mesi nel mirino di Israele che la considera vicina ad Hamas.

    Jonathan Whittall, capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati sepolti. Il funzionario dell’Onu ha raccontato su X che il suo personale aveva supportato la Palestine Red Crescent Society e la Protezione civile nel recupero dei corpi da “una fossa comune a Rafah segnalata dalla luce di emergenza di una delle loro ambulanze distrutte”. “Sette giorni fa, mentre le forze israeliane avanzavano su #Rafah – ricostruisce Whittall in 6 post sul social network -, 10 PRCS (membri della Mezzaluna Rossa, ndr) e 6 soccorritori della Protezione Civile sono stati inviati a raccogliere i feriti. Sono state colpite tutte e cinque le ambulanze e un camion dei pompieri, insieme a un veicolo delle Nazioni Unite arrivato più tardi”. “Un sopravvissuto ha raccontato che le forze israeliane avevano ucciso entrambi i membri dell’equipaggio nella sua ambulanza. Per giorni, l’Ocha ha coordinato il raggiungimento del sito, ma il nostro accesso è stato concesso solo 5 giorni dopo“.

    “Tornando il giorno successivo – prosegue il capo della struttura dell’Onu -, siamo finalmente riusciti a raggiungere il sito e abbiamo scoperto una scena devastante: ambulanze, il veicolo delle Nazioni Unite e il camion dei pompieri erano stati schiacciati e parzialmente sepolti. Dopo ore di scavi, abbiamo recuperato un corpo: un lavoratore della Protezione Civile sotto il suo camion dei pompieri”. “Oggi – si legge nell’ultimo dei 6 post -, il primo giorno dell’Eid, siamo tornati e abbiamo recuperato i corpi sepolti di 8 PRCS, 6 della Protezione civile e 1 membro dello staff ONU. Sono stati uccisi nelle loro uniformi. Alla guida dei loro veicoli chiaramente contrassegnati. Indossando i loro guanti. Mentre andavano a salvare vite”.

    L’incidente è avvenuto il 23 marzo nel quartiere Tal al-Sultan, a Rafah, vicino al confine egiziano, pochi giorni dopo che l’esercito aveva ripreso i bombardamenti su Gaza dopo una tregua durata quasi due mesi. La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) ha affermato di essere “indignata per la morte degli otto medici”. “Erano umanitari – ha affermato il segretario generale dell’IFRC Jagan Chapagain -. Indossavano emblemi che avrebbero dovuto proteggerli; le loro ambulanze erano contrassegnate con chiarezza”. “Il diritto umanitario internazionale non potrebbe essere più chiaro: i civili devono essere protetti; gli operatori umanitari devono essere protetti. I servizi sanitari devono essere protetti”, conclude la nota della Ficr, secondo cui l’incidente rappresenta l’attacco più mortale ai danni degli operatori della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa in tutto il mondo dal 2017.

    Il Comitato Internazionale della Croce Rossa si è detto “inorridito” dal fatto che i medici “siano stati uccisi mentre svolgevano il loro lavoro”. “I loro corpi sono stati identificati oggi e sono stati recuperati per una dignitosa sepoltura”, ha affermato il Cicr. “L’elevato numero di personale medico ucciso durante questo conflitto è devastante”, ha aggiunto.

    Sabato la Mezzaluna Rossa aveva accusato le autorità israeliane di essersi rifiutate di consentire le operazioni di ricerca del suo equipaggio. L’esercito israeliano ha ammesso che le sue truppe avevano aperto il fuoco sulle ambulanze, dichiarando che le sue forze hanno “aperto il fuoco contro i veicoli di Hamas ed eliminato diversi terroristi di Hamas” e condannando “l’uso ripetuto” da parte di “organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza di ambulanze per scopi terroristici”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/gaza-onu-mezzaluna-rossa-corpi-israele-sepolti-fossa-comune-ambulanze/7934877/
    ORRORE SENZA FINE! Gaza, Onu e Mezzaluna Rossa: "Recuperati i corpi di 15 soccorritori uccisi da Israele. Erano sepolti in una fossa comune con le loro ambulanze" - Il Fatto Quotidiano In una serie di post su X Jonathan Whittall, capo dell'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati seppelliti. Operatori umanitari uccisi nelle loro ambulanze mentre si recavano sul posto di un bombardamento. I corpi sepolti insieme ai mezzi “schiacciati” in “una fossa comune”. E’ l’altra faccia dell’operazione militare avviata il 18 marzo dalle Israel Defense Forces a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo la fine della tregua con Hamas. Il nuovo spaccato è emerso domenica, quando la Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato di aver recuperato i corpi di 15 soccorritori uccisi dall’esercito israeliano che il 23 marzo ha aperto il fuoco contro alcuni veicoli di soccorso. Otto di questi appartengono a medici della Palestine Red Crescent Society, ha fatto sapere l’organizzazione, sei erano membri della Protezione civile di Gaza e uno appartiene a un dipendente di un’agenzia delle Nazioni Unite. Un altro medico risulta ancora disperso. L’organizzazione ha affermato che le persone uccise “sono state prese di mira dalle forze di occupazione israeliane mentre svolgevano i loro compiti umanitari e si dirigevano verso la zona di Hashashin a Rafah per prestare i primi soccorsi a un certo numero di persone ferite dai bombardamenti israeliani nella zona”. In una precedente dichiarazione la Mezzaluna Rossa aveva affermato che i corpi “sono stati recuperati con difficoltà poiché erano sepolti nella sabbia, e alcuni mostravano segni di decomposizione”. Anche la Protezione civile di Gaza ha reso noto il recupero di 15 cadaveri, aggiungendo che il dipendente dell’Onu deceduto apparteneva all’Unrwa, agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, da mesi nel mirino di Israele che la considera vicina ad Hamas. Jonathan Whittall, capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati sepolti. Il funzionario dell’Onu ha raccontato su X che il suo personale aveva supportato la Palestine Red Crescent Society e la Protezione civile nel recupero dei corpi da “una fossa comune a Rafah segnalata dalla luce di emergenza di una delle loro ambulanze distrutte”. “Sette giorni fa, mentre le forze israeliane avanzavano su #Rafah – ricostruisce Whittall in 6 post sul social network -, 10 PRCS (membri della Mezzaluna Rossa, ndr) e 6 soccorritori della Protezione Civile sono stati inviati a raccogliere i feriti. Sono state colpite tutte e cinque le ambulanze e un camion dei pompieri, insieme a un veicolo delle Nazioni Unite arrivato più tardi”. “Un sopravvissuto ha raccontato che le forze israeliane avevano ucciso entrambi i membri dell’equipaggio nella sua ambulanza. Per giorni, l’Ocha ha coordinato il raggiungimento del sito, ma il nostro accesso è stato concesso solo 5 giorni dopo“. “Tornando il giorno successivo – prosegue il capo della struttura dell’Onu -, siamo finalmente riusciti a raggiungere il sito e abbiamo scoperto una scena devastante: ambulanze, il veicolo delle Nazioni Unite e il camion dei pompieri erano stati schiacciati e parzialmente sepolti. Dopo ore di scavi, abbiamo recuperato un corpo: un lavoratore della Protezione Civile sotto il suo camion dei pompieri”. “Oggi – si legge nell’ultimo dei 6 post -, il primo giorno dell’Eid, siamo tornati e abbiamo recuperato i corpi sepolti di 8 PRCS, 6 della Protezione civile e 1 membro dello staff ONU. Sono stati uccisi nelle loro uniformi. Alla guida dei loro veicoli chiaramente contrassegnati. Indossando i loro guanti. Mentre andavano a salvare vite”. L’incidente è avvenuto il 23 marzo nel quartiere Tal al-Sultan, a Rafah, vicino al confine egiziano, pochi giorni dopo che l’esercito aveva ripreso i bombardamenti su Gaza dopo una tregua durata quasi due mesi. La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) ha affermato di essere “indignata per la morte degli otto medici”. “Erano umanitari – ha affermato il segretario generale dell’IFRC Jagan Chapagain -. Indossavano emblemi che avrebbero dovuto proteggerli; le loro ambulanze erano contrassegnate con chiarezza”. “Il diritto umanitario internazionale non potrebbe essere più chiaro: i civili devono essere protetti; gli operatori umanitari devono essere protetti. I servizi sanitari devono essere protetti”, conclude la nota della Ficr, secondo cui l’incidente rappresenta l’attacco più mortale ai danni degli operatori della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa in tutto il mondo dal 2017. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa si è detto “inorridito” dal fatto che i medici “siano stati uccisi mentre svolgevano il loro lavoro”. “I loro corpi sono stati identificati oggi e sono stati recuperati per una dignitosa sepoltura”, ha affermato il Cicr. “L’elevato numero di personale medico ucciso durante questo conflitto è devastante”, ha aggiunto. Sabato la Mezzaluna Rossa aveva accusato le autorità israeliane di essersi rifiutate di consentire le operazioni di ricerca del suo equipaggio. L’esercito israeliano ha ammesso che le sue truppe avevano aperto il fuoco sulle ambulanze, dichiarando che le sue forze hanno “aperto il fuoco contro i veicoli di Hamas ed eliminato diversi terroristi di Hamas” e condannando “l’uso ripetuto” da parte di “organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza di ambulanze per scopi terroristici”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/gaza-onu-mezzaluna-rossa-corpi-israele-sepolti-fossa-comune-ambulanze/7934877/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Gaza, Onu e Mezzaluna Rossa: "Recuperati i corpi di 15 soccorritori uccisi da Israele. Erano sepolti in una fossa comune con le loro ambulanze" - Il Fatto Quotidiano
    In una serie di post su X Jonathan Whittall, capo dell'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati seppelliti
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  • Metodo Europa, quando un leader politico da' fastidio lo eliminano politicamente come lo scandalo di Călin Georgescu.

    È stata accusata di aver ricevuto finanziamenti per il partito dai suoi parlamentari. Una prassi comune a tutti i partiti politici dove i parlamentari passano una parte dello stipendio al partito, ma per MLP questo diventa proibito e non potrà candidarsi contro il "buono" Macron.
    È il solito sistema europeo di eliminare gli avversari politici con la magistratura, come fatto in Romania e Moldavia.
    La Ue è ormai un sistema totalitario per non dire di peggio viste le origini della kapò Ursula Von Der Leyen.

    https://www.ilpost.it/2025/03/31/sentenza-processo-marine-le-pen-fondi-parlamento-europeo/?utm_source=firefox-newtab-it-it
    Metodo Europa, quando un leader politico da' fastidio lo eliminano politicamente come lo scandalo di Călin Georgescu. È stata accusata di aver ricevuto finanziamenti per il partito dai suoi parlamentari. Una prassi comune a tutti i partiti politici dove i parlamentari passano una parte dello stipendio al partito, ma per MLP questo diventa proibito e non potrà candidarsi contro il "buono" Macron. È il solito sistema europeo di eliminare gli avversari politici con la magistratura, come fatto in Romania e Moldavia. La Ue è ormai un sistema totalitario per non dire di peggio viste le origini della kapò Ursula Von Der Leyen. https://www.ilpost.it/2025/03/31/sentenza-processo-marine-le-pen-fondi-parlamento-europeo/?utm_source=firefox-newtab-it-it
    WWW.ILPOST.IT
    Marine Le Pen non potrà candidarsi alle elezioni presidenziali francesi - Il Post
    Nel momento di maggiore popolarità del suo partito è stata condannata a quattro anni di carcere e cinque di ineleggibilità per appropriazione indebita di fondi europei
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  • Qualcuno vive per dileggiarlo ma @matteosalvinimi ha capito tutto ed è sempre dalla parte degli Italiani. Ha capito molto bene il pericolo dazi che non vengono da USA o CINA ma i veri dazi ce li ha imposti la UE con il greendeal fallito. La corsa al riarmo? La Germania si sta riarmando da sola ed questo è più preoccupante. Non ha bisogno di #ReArmEurope. Una #UE che per decenni ci ha imposto di non superare il 3% e ora trova 800 miliardi a debito per una guerra in fase conclusiva. Che progetti di morte hanno? Salvini lucidissimo e fedele al #GovernoMeloni è coscienza critica

    Source:
    https://x.com/OrtigiaP/status/1906336998450758011?t=l1DnJYKNQxDZo3Ll3pKOfw&s=19
    Qualcuno vive per dileggiarlo ma @matteosalvinimi ha capito tutto ed è sempre dalla parte degli Italiani. Ha capito molto bene il pericolo dazi che non vengono da USA o CINA ma i veri dazi ce li ha imposti la UE con il greendeal fallito. La corsa al riarmo? La Germania si sta riarmando da sola ed questo è più preoccupante. Non ha bisogno di #ReArmEurope. Una #UE che per decenni ci ha imposto di non superare il 3% e ora trova 800 miliardi a debito per una guerra in fase conclusiva. Che progetti di morte hanno? Salvini lucidissimo e fedele al #GovernoMeloni è coscienza critica Source: https://x.com/OrtigiaP/status/1906336998450758011?t=l1DnJYKNQxDZo3Ll3pKOfw&s=19
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  • . @RFKJr_Official ha costretto alle dimissioni Peter Marks, responsabile della FDA per la sicurezza dei vaccini, che per 4 anni ha cercato di insabbiare i danni derivanti dal vaccino Covid ed è stato il principale diffusore di disinformazione al riguardo.
    Quest'uomo dovrebbe essere incriminato per crimini contro l'umanità.
    Continua l'opera di pulizia dalla corruzione e dal malaffare nella sanità Americana da parte di Kennedy.
    Un altro grande giorno per la verità e per tutti quelli che soffrono degli effetti avversi da vaccino.
    #IoNonDimentico

    Source:
    https://x.com/heather_parisi/status/1905893546185617526?t=x9GLWu5XjAGnpUeDH3JEJg&s=19
    . @RFKJr_Official ha costretto alle dimissioni Peter Marks, responsabile della FDA per la sicurezza dei vaccini, che per 4 anni ha cercato di insabbiare i danni derivanti dal vaccino Covid ed è stato il principale diffusore di disinformazione al riguardo. Quest'uomo dovrebbe essere incriminato per crimini contro l'umanità. Continua l'opera di pulizia dalla corruzione e dal malaffare nella sanità Americana da parte di Kennedy. Un altro grande giorno per la verità e per tutti quelli che soffrono degli effetti avversi da vaccino. #IoNonDimentico Source: https://x.com/heather_parisi/status/1905893546185617526?t=x9GLWu5XjAGnpUeDH3JEJg&s=19
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  • Nel silenzio generale, il rastrellamento finale è già cominciato.

    Oltre 1.000 abitanti di Gaza sono già stati espulsi dalla Striscia all’inizio di marzo.
    Altri 600 stanno partendo in queste ore, secondo la tv pubblica israeliana Kan.

    Malati, feriti, famiglie spezzate.
    Condotti uno a uno al valico di Kerem Shalom, ispezionati, poi instradati verso Rafah, il Ponte di Allenby in Giordania o l’aeroporto di Ramon, nel deserto del Negev, vicino a Eilat, nel sud di Israele.
    Una volta fuori, viene detto loro: “Non è certo che potrete mai tornare.”

    Nel frattempo, mentre voi vi dividete sulle proteste anti-Hamas a Gaza, pagate da Ramallah e Tel Aviv,
    come se i palestinesi stessero cacciando sé stessi,
    Israele apre un ufficio governativo dedicato proprio alla cacciata dei palestinesi,
    che però chiama con cinismo “emigrazione volontaria”.

    Un nome elegante per quello che è nei fatti: un programma di espulsione pianificata.

    Il ministro delle Finanze Smotrich vuole arrivare a 10.000 espulsioni al giorno.
    Il ministro della Difesa Katz promette che tutto avverrà nel “rispetto del diritto internazionale”.
    Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti.

    È un’operazione lenta, sistematica, sorvegliata.
    La chiamano “partenza volontaria”, ma è uno sradicamento senza ritorno.

    Stiamo assistendo a un progetto di svuotamento etnico.
    E si sta consumando davanti ai nostri occhi.

    https://www.instagram.com/p/DHv2wZ8NVOK/?igsh=MWtkbTBlanJ5d3Qwag==
    Nel silenzio generale, il rastrellamento finale è già cominciato. Oltre 1.000 abitanti di Gaza sono già stati espulsi dalla Striscia all’inizio di marzo. Altri 600 stanno partendo in queste ore, secondo la tv pubblica israeliana Kan. Malati, feriti, famiglie spezzate. Condotti uno a uno al valico di Kerem Shalom, ispezionati, poi instradati verso Rafah, il Ponte di Allenby in Giordania o l’aeroporto di Ramon, nel deserto del Negev, vicino a Eilat, nel sud di Israele. Una volta fuori, viene detto loro: “Non è certo che potrete mai tornare.” Nel frattempo, mentre voi vi dividete sulle proteste anti-Hamas a Gaza, pagate da Ramallah e Tel Aviv, come se i palestinesi stessero cacciando sé stessi, Israele apre un ufficio governativo dedicato proprio alla cacciata dei palestinesi, che però chiama con cinismo “emigrazione volontaria”. Un nome elegante per quello che è nei fatti: un programma di espulsione pianificata. Il ministro delle Finanze Smotrich vuole arrivare a 10.000 espulsioni al giorno. Il ministro della Difesa Katz promette che tutto avverrà nel “rispetto del diritto internazionale”. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. È un’operazione lenta, sistematica, sorvegliata. La chiamano “partenza volontaria”, ma è uno sradicamento senza ritorno. Stiamo assistendo a un progetto di svuotamento etnico. E si sta consumando davanti ai nostri occhi. https://www.instagram.com/p/DHv2wZ8NVOK/?igsh=MWtkbTBlanJ5d3Qwag==
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  • Dal canale Telegram Disinformazione.it

    I VERI TRADITORI DELLA PATRIA
    Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date...
    Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta.
    Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)!
    Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%.
    Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema!
    Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine…
    “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti.
    Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!!

    Video visto sul canale Il Risveglio della Fenice
    Dal canale Telegram Disinformazione.it I VERI TRADITORI DELLA PATRIA Interessantissimo video che andrebbe memorizzato per bene, così da capire una volta per tutte quali sono i veri nemici del popolo. Fate anche attenzione alle date... Il 23 maggio 1992 la vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Dopo soli due mesi, il 19 luglio l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta. Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992 (noto come Black Wednesday), il criminale ebreo sionista George Soros attaccò l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dell'Italia dallo SME (Sistema monetario europeo)! Il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro Piero Barucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 15.000 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato (di Soros) e svalutare la moneta italiana del 30%. Dovevano indebolire il paese, destabilizzando la classe politica per spianare la strada all'Operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: l'inchiesta della magistratura politicizzata che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Nulla di nuovo ovviamente (hanno mangiato sempre tutti), ma necessitava fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo Sistema! Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti. Parliamo di Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza, SME, Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni, Acciai Speciali Terni, Ilva Laminati Piani, Italimpianti, Dalmine… “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse il delinquente Romano Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Agnelli e De Benedetti. Avete capito perché dovevano morire Falcone e Borsellino? Avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!! Video visto sul canale Il Risveglio della Fenice
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  • Vladimir Putin ha lanciato l'idea di una “amministrazione transitoria" per l'Ucraina sotto l'egida dell'Onu, al fine di organizzare elezioni presidenziali democratiche nel paese e negoziare poi un accordo di pace con le nuove autorità. Una proposta che mi sembra di buon senso.

    Se Zelensky è convinto di avere tutto questo sostegno da parte del popolo ucraino, perché non dovrebbe accettare? Perchè colui che ha sospeso l'attività di 11 partiti politici nel marzo 2022, dovrebbe avere paura del voto? Perché colui che ha cancellato per legge la libertà di stampa in Ucraina, dovrebbe spaventarsi per un'ipotesi del genere? Perché colui che ha messo al bando la chiesa ortodossa legata al patriarcato di Mosca (la chiesa più seguita in Ucraina), dovrebbe temere la prospettiva di far esprimere il proprio popolo?

    Beh, io qualche idea in realtà ce l'avrei.

    ⬛️ Segui il canale Telegram ufficiale di Matteo Montevecchi👇🏻
    https://t.me/MatteoMontevecchi
    Vladimir Putin ha lanciato l'idea di una “amministrazione transitoria" per l'Ucraina sotto l'egida dell'Onu, al fine di organizzare elezioni presidenziali democratiche nel paese e negoziare poi un accordo di pace con le nuove autorità. Una proposta che mi sembra di buon senso. Se Zelensky è convinto di avere tutto questo sostegno da parte del popolo ucraino, perché non dovrebbe accettare? Perchè colui che ha sospeso l'attività di 11 partiti politici nel marzo 2022, dovrebbe avere paura del voto? Perché colui che ha cancellato per legge la libertà di stampa in Ucraina, dovrebbe spaventarsi per un'ipotesi del genere? Perché colui che ha messo al bando la chiesa ortodossa legata al patriarcato di Mosca (la chiesa più seguita in Ucraina), dovrebbe temere la prospettiva di far esprimere il proprio popolo? Beh, io qualche idea in realtà ce l'avrei. ⬛️ Segui il canale Telegram ufficiale di Matteo Montevecchi👇🏻 https://t.me/MatteoMontevecchi
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    Matteo Montevecchi
    "Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario". George Orwell
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  • Romano Prodi, disistima e “antipatia epidermica”: ecco cosa pensava Oriana Fallaci di mister Mortadella

    https://www.secoloditalia.it/2025/03/romano-prodi-disistima-e-antipatia-epidermica-ecco-cosa-pensava-oriana-fallaci-di-mister-mortadella/

    Oriana Fallaci scrisse una lettera rivolta a Romano Prodi in cui gli confessava di provare una profonda "disistima" nei suoi confronti fin dal 1978

    Francesco Curridori 25 Marzo 2025 - 13:17

    Quando la Fallaci demolì Prodi: "Signor Mortadella..."

    Il "professore" Romano Prodi, in questi giorni, è tornato al centro delle cronache nazionali per la tirata di capelli alla giornalista di Mediaset, ma sono parecchi gli episodi bizzarri che hanno caratterizzato la sua vita. Uno in particolare: la seduta spiritica per scoprire dove si trovasse Aldo Moro.

    A ricordarlo fu la giornalista Oriana Fallaci che una volta scrisse una lettera durissima indirizzata a Romano Prodi, nei primi anni 2000. "Signor Presidente della Commissione Europea so che in Italia la chiamano Mortadella", esordiva la giornalista fiorentina, addolarata perché la mortadella "è uno squisito e nobile insaccato di cui andar fieri, non certo per lei che in me suscita disistima fin dal 1978". Un attacco durissimo dovuto proprio partecipazione di Prodi alla "seduta spiritica per chiedere alle anime del Purgatorio dove i brigatisti nascondessero il rapito Aldo Moro". Fallaci, poi, aggiunse: "Non mi parve serio, Monsieur Meglio: non mi parve rispettoso, pietoso, umano, nei riguardi di Moro che stava per essere ucciso". E se queste parole sembrano dure, il seguito della lettera è ancora più ruvido: "E supplicai il Padreterno di tenerLa lontana dalla politica. Peccato che - scrisse la giornalista- al solito il Padreterno non m’abbia ascoltato, che in politica lei ci si sia buttato senza pudore". Fallaci rimarca la sua disistima per l'ex premier che "s’è approfondita nonché arricchita d’una antipatia quasi epidermica". E l'attacco si fa via via sempre più sul personale: "Il solo udire la sua voce manierosa e melliflua m’innervosisce, il solo guardare la sua facciona guanciuta e falsamente benigna mi rattrista, Monsieur". E ancora: "Mi rammenta la Comèdie Italienne o Commedia dell’Arte, Pulcinella e Brighella, Arlecchino e Tartaglia".


    "Poi dicono che l'ho stuprata...": l'ultima di Prodi. E le prove definitive contro di lui
    Ma Fallaci non ha mai gradito all'italiana e Prodi riuscì a strapparli un sorriso solo due volte: "Quando al suo agglomerato politico dette l’acconcio nome e l’acconcia immagine d’un Asino, e quando D’Alema La rimpiazzò a Palazzo Chigi. Il guaio è che per spodestarLa, dovette rifilarla all’Unione Europea, ove ci ha fatto fare non poche figuracce, Monsieur". E, poi, la cronista ricorda quando nel 2003 Prodi promosse un sondaggio sulla legittimità-della-guerra-in-Iraq tra i cittadini dell'Unione Europea. "Sondaggio con cui si chiedeva, fra l’altro, quale fosse il Paese che minacciava di più la pace nel mondo e a cui risposero 7515 persone. Però lei lo rese noto come se si fosse trattato d’un referendum plebiscitario, e in anteprima dette la risposta da cui risultava che secondo il 59 per cento degli europei il paese che più minacciava la pace nel mondo era Israele".

    Fallaci ricordò, inoltre, quando Prodi inviò 60 pagine ai dirigenti dell’Ulivo per offrirsi come loro leader: "Le sue figuracce - osservava la giornalista - sono le nostre figuracce, Monsieur. Figuracce dell’Italia. E io soffrii tanto a leggere i tre aggettivi che Hans-Gert Poettering, il capo del Ppe, aveva scelto per condannare il suo secondo exploit: Scorretto, Inaccettabile, Irresponsabile". Fallaci, poi, citò un editoriale del Times in cui si scriveva: "Mister Prodi ha rinunciato al diritto morale di guidare la Commissione Europea e ai popoli d’Europa renderebbe un miglior servigio se tornasse nel calderone della politica italiana. Non ci mancava che lei, Monsieur". La lettera si conclude nel peggiore dei modi: "Voglio dire oltre a Pulcinella e Brighella, Arlecchino e Tartaglia, non ci mancava che Mortadella.


    Santo Cielo, non le bastavano gli immeritati fasti di Bruxelles? - si chiedeva Fallaci - Dove ogni mese lei riceve cinquanta milioni di vecchie lire italiane! E, perbacco!, sono tante! Così tante che mi chiedo come facciano gli italiani, anzi gli europei, a non rinfacciargliele".

    Un Immensa Oriana Fallaci
    Romano Prodi, disistima e “antipatia epidermica”: ecco cosa pensava Oriana Fallaci di mister Mortadella https://www.secoloditalia.it/2025/03/romano-prodi-disistima-e-antipatia-epidermica-ecco-cosa-pensava-oriana-fallaci-di-mister-mortadella/ Oriana Fallaci scrisse una lettera rivolta a Romano Prodi in cui gli confessava di provare una profonda "disistima" nei suoi confronti fin dal 1978 Francesco Curridori 25 Marzo 2025 - 13:17 Quando la Fallaci demolì Prodi: "Signor Mortadella..." Il "professore" Romano Prodi, in questi giorni, è tornato al centro delle cronache nazionali per la tirata di capelli alla giornalista di Mediaset, ma sono parecchi gli episodi bizzarri che hanno caratterizzato la sua vita. Uno in particolare: la seduta spiritica per scoprire dove si trovasse Aldo Moro. A ricordarlo fu la giornalista Oriana Fallaci che una volta scrisse una lettera durissima indirizzata a Romano Prodi, nei primi anni 2000. "Signor Presidente della Commissione Europea so che in Italia la chiamano Mortadella", esordiva la giornalista fiorentina, addolarata perché la mortadella "è uno squisito e nobile insaccato di cui andar fieri, non certo per lei che in me suscita disistima fin dal 1978". Un attacco durissimo dovuto proprio partecipazione di Prodi alla "seduta spiritica per chiedere alle anime del Purgatorio dove i brigatisti nascondessero il rapito Aldo Moro". Fallaci, poi, aggiunse: "Non mi parve serio, Monsieur Meglio: non mi parve rispettoso, pietoso, umano, nei riguardi di Moro che stava per essere ucciso". E se queste parole sembrano dure, il seguito della lettera è ancora più ruvido: "E supplicai il Padreterno di tenerLa lontana dalla politica. Peccato che - scrisse la giornalista- al solito il Padreterno non m’abbia ascoltato, che in politica lei ci si sia buttato senza pudore". Fallaci rimarca la sua disistima per l'ex premier che "s’è approfondita nonché arricchita d’una antipatia quasi epidermica". E l'attacco si fa via via sempre più sul personale: "Il solo udire la sua voce manierosa e melliflua m’innervosisce, il solo guardare la sua facciona guanciuta e falsamente benigna mi rattrista, Monsieur". E ancora: "Mi rammenta la Comèdie Italienne o Commedia dell’Arte, Pulcinella e Brighella, Arlecchino e Tartaglia". "Poi dicono che l'ho stuprata...": l'ultima di Prodi. E le prove definitive contro di lui Ma Fallaci non ha mai gradito all'italiana e Prodi riuscì a strapparli un sorriso solo due volte: "Quando al suo agglomerato politico dette l’acconcio nome e l’acconcia immagine d’un Asino, e quando D’Alema La rimpiazzò a Palazzo Chigi. Il guaio è che per spodestarLa, dovette rifilarla all’Unione Europea, ove ci ha fatto fare non poche figuracce, Monsieur". E, poi, la cronista ricorda quando nel 2003 Prodi promosse un sondaggio sulla legittimità-della-guerra-in-Iraq tra i cittadini dell'Unione Europea. "Sondaggio con cui si chiedeva, fra l’altro, quale fosse il Paese che minacciava di più la pace nel mondo e a cui risposero 7515 persone. Però lei lo rese noto come se si fosse trattato d’un referendum plebiscitario, e in anteprima dette la risposta da cui risultava che secondo il 59 per cento degli europei il paese che più minacciava la pace nel mondo era Israele". Fallaci ricordò, inoltre, quando Prodi inviò 60 pagine ai dirigenti dell’Ulivo per offrirsi come loro leader: "Le sue figuracce - osservava la giornalista - sono le nostre figuracce, Monsieur. Figuracce dell’Italia. E io soffrii tanto a leggere i tre aggettivi che Hans-Gert Poettering, il capo del Ppe, aveva scelto per condannare il suo secondo exploit: Scorretto, Inaccettabile, Irresponsabile". Fallaci, poi, citò un editoriale del Times in cui si scriveva: "Mister Prodi ha rinunciato al diritto morale di guidare la Commissione Europea e ai popoli d’Europa renderebbe un miglior servigio se tornasse nel calderone della politica italiana. Non ci mancava che lei, Monsieur". La lettera si conclude nel peggiore dei modi: "Voglio dire oltre a Pulcinella e Brighella, Arlecchino e Tartaglia, non ci mancava che Mortadella. Santo Cielo, non le bastavano gli immeritati fasti di Bruxelles? - si chiedeva Fallaci - Dove ogni mese lei riceve cinquanta milioni di vecchie lire italiane! E, perbacco!, sono tante! Così tante che mi chiedo come facciano gli italiani, anzi gli europei, a non rinfacciargliele". Un Immensa Oriana Fallaci 🤍
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    Romano Prodi, disistima e "antipatia epidermica": ecco cosa pensava Oriana Fallaci di mister Mortadella - Secolo d'Italia
    Rispunta la lettera aperta di Oriana Fallaci a Prodi: "Signor presidente della Commissione europea, che in Italia chiamano Mortadella..."
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