• "Ecco a quali condizioni Putin accetterà la tregua. L'Europa si svegli": parla l'ex capo del Kgb - Il Fatto Quotidiano
    L'ex numero uno della sezione moscovita sei servizi russi, parlando al Corriere della Sera, fa il punto sulla guerra in Ucraina e sul nuovo assetto geopolitico mondiale...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/25/ecco-a-quali-condizioni-putin-accettera-la-tregua-leuropa-si-svegli-parla-lex-capo-del-kgb-savostyanov/7927298/

    “Ha bisogno di un avamposto russo sulla riva destra del Dnepr. Kherson e dintorni, per capirci. Così potrà tenere sotto pressione Odessa, la Transnistria e Chisinau. Per questo non accetterà mai la dislocazione in Ucraina di forze europee di deterrenza. Queste sono le ‘linee rosse’ di Putin”. Evgeny Savostyanov, ex capo della sezione moscovita del Kgb e poi analista al ministero della Sicurezza, parlando al Corriere della Sera, cerca di fare il punto sulle prospettive di tregua in Ucraina e sul nuovo assetto geopolitico mondiale che sta prendendo forma, in particolare a partire dal secondo mandato di Donald Trump.

    Per Savostyanov, Putin “vuole assolutamente entrare nella storia come ‘Il Grande raccoglitore delle terre russe’, colui che ha invertito la disgregazione dell’impero” e “l’inclusione in uno Stato unico di Ucraina e Bielorussia gli consentirebbe di aumentare la ‘sua’ popolazione fino a circa 188 milioni, con un ampliamento delle risorse di mobilitazione, del mercato interno di consumo e dei quadri lavorativi. Era una teoria cara al vecchio Kgb: più è piccola, più la Russia diventa ingovernabile”. Savostyanov, che dal 2023 vive all’estero dopo essersi dichiarato contrario alla guerra contro Kiev, avverte l’Europa, che “dovrebbe svegliarsi” perché “il secondo obiettivo di Putin” è il “ritrovamento del ruolo di egemone europeo e globale”. Quello che rischia il Vecchio Continente, spiega, non è un’invasione di Mosca ma l’irrilevanza “in primo luogo dei propri valori democratici“. In tutto questo, il riarmo voluto da Ursula von der Leyen rappresenta solo parte della soluzione, ma “non basta. Oggi – continua – siete sotto schiaffo di due potenze come la Russia e questi nuovi Usa, che detestano profondamente le vostre basi di valori. Sono uniti da quello che ritengono essere un nemico comune: voi. Siete circondati, in qualche modo. Ogni piano di rafforzamento della capacità difensiva dell’Europa -precisa – deve cominciare da una potente campagna di informazione che spieghi ai cittadini la nuova realtà, che smascheri e isoli i complici di quella che non è una rivoluzione culturale in corso, ma un’aggressione mascherata”.

    Savostyanov afferma poi di non ritenere possibile “una fine della guerra senza un sostanziale cambiamento del rapporto di forze sul fronte a favore della Russia, ancora più marcato di quello attuale”. E, conclude, “un nuovo assetto geopolitico sorgerà inevitabilmente a causa della decisione degli Usa di ridurre drasticamente il loro ruolo negli affari internazionali. Putin promuoverà la sua visione, cercando una zona di influenza a Ovest per smarcarsi da quella, molto più vasta, della Cina”.
    "Ecco a quali condizioni Putin accetterà la tregua. L'Europa si svegli": parla l'ex capo del Kgb - Il Fatto Quotidiano L'ex numero uno della sezione moscovita sei servizi russi, parlando al Corriere della Sera, fa il punto sulla guerra in Ucraina e sul nuovo assetto geopolitico mondiale... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/25/ecco-a-quali-condizioni-putin-accettera-la-tregua-leuropa-si-svegli-parla-lex-capo-del-kgb-savostyanov/7927298/ “Ha bisogno di un avamposto russo sulla riva destra del Dnepr. Kherson e dintorni, per capirci. Così potrà tenere sotto pressione Odessa, la Transnistria e Chisinau. Per questo non accetterà mai la dislocazione in Ucraina di forze europee di deterrenza. Queste sono le ‘linee rosse’ di Putin”. Evgeny Savostyanov, ex capo della sezione moscovita del Kgb e poi analista al ministero della Sicurezza, parlando al Corriere della Sera, cerca di fare il punto sulle prospettive di tregua in Ucraina e sul nuovo assetto geopolitico mondiale che sta prendendo forma, in particolare a partire dal secondo mandato di Donald Trump. Per Savostyanov, Putin “vuole assolutamente entrare nella storia come ‘Il Grande raccoglitore delle terre russe’, colui che ha invertito la disgregazione dell’impero” e “l’inclusione in uno Stato unico di Ucraina e Bielorussia gli consentirebbe di aumentare la ‘sua’ popolazione fino a circa 188 milioni, con un ampliamento delle risorse di mobilitazione, del mercato interno di consumo e dei quadri lavorativi. Era una teoria cara al vecchio Kgb: più è piccola, più la Russia diventa ingovernabile”. Savostyanov, che dal 2023 vive all’estero dopo essersi dichiarato contrario alla guerra contro Kiev, avverte l’Europa, che “dovrebbe svegliarsi” perché “il secondo obiettivo di Putin” è il “ritrovamento del ruolo di egemone europeo e globale”. Quello che rischia il Vecchio Continente, spiega, non è un’invasione di Mosca ma l’irrilevanza “in primo luogo dei propri valori democratici“. In tutto questo, il riarmo voluto da Ursula von der Leyen rappresenta solo parte della soluzione, ma “non basta. Oggi – continua – siete sotto schiaffo di due potenze come la Russia e questi nuovi Usa, che detestano profondamente le vostre basi di valori. Sono uniti da quello che ritengono essere un nemico comune: voi. Siete circondati, in qualche modo. Ogni piano di rafforzamento della capacità difensiva dell’Europa -precisa – deve cominciare da una potente campagna di informazione che spieghi ai cittadini la nuova realtà, che smascheri e isoli i complici di quella che non è una rivoluzione culturale in corso, ma un’aggressione mascherata”. Savostyanov afferma poi di non ritenere possibile “una fine della guerra senza un sostanziale cambiamento del rapporto di forze sul fronte a favore della Russia, ancora più marcato di quello attuale”. E, conclude, “un nuovo assetto geopolitico sorgerà inevitabilmente a causa della decisione degli Usa di ridurre drasticamente il loro ruolo negli affari internazionali. Putin promuoverà la sua visione, cercando una zona di influenza a Ovest per smarcarsi da quella, molto più vasta, della Cina”.
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  • TRUMP FERMA IL MASSACRO! Putin obbedisce all'ordine di Trump: migliaia di soldati ucraini salvati dal bagno di sangue del Deep State a Kursk!

    Trump ha appena infranto l'illusione. Il teatro di guerra accuratamente costruito in Ucraina sta cadendo a pezzi, e sta accadendo perché un uomo, il presidente Donald J. Trump, ha osato opporsi al cartello di guerra globalista e ha lanciato un appello umanitario diretto al presidente Vladimir Putin.

    Migliaia di soldati ucraini intrappolati nella regione di Kursk rischiavano l'annientamento. Non è mai stata una questione di se sarebbero stati annientati, ma di quando. Ma Trump è intervenuto e ha fermato il massacro, rivelando esattamente chi detiene il vero potere sulla scena mondiale. Non Biden. Non la NATO. Trump.

    Non si è trattato solo di una trattativa di cessate il fuoco, ma di una detonazione globale della verità, uno smascheramento delle mani insanguinate del Deep State. La narrazione attentamente coordinata di una "guerra giusta" contro l'aggressione russa è crollata sotto il peso dell'intervento di Trump. E per la prima volta, lo stesso Putin l'ha riconosciuto pubblicamente, non con un linguaggio vago, ma con chiarezza e intento.

    "Abbiamo letto l'appello odierno del Presidente Trump per risparmiare la vita dei militari dell'esercito ucraino nella regione di Kursk..."

    Lasciate che questo sedimenti. Putin non ha risposto a Biden, all'ONU o alla NATO. Ha risposto a Trump. Perché in realtà Biden è solo una facciata in putrefazione, un burattino installato da una macchina che ha perso il controllo nel momento in cui Trump è tornato al potere dietro le quinte. Ciò che è accaduto a Kursk non è solo uno sviluppo militare, è un messaggio al mondo: Trump è
    tornato e il regime di guerra globale sta crollando.

    Kursk: il massacro che doveva accadere

    La verità è orribile. Migliaia di soldati ucraini sono stati circondati dalle forze russe in un massiccio movimento a tenaglia, un'operazione preparata da tempo ed eseguita con spietata precisione. Questi soldati, molti dei quali arruolati, abbandonati e usati come carne da cannone dal regime di Zelensky, erano sul punto di essere annientati in quella che sarebbe stata la più grande carneficina sul campo di battaglia dalla seconda guerra mondiale. E questa non è una speculazione, è direttamente da Trump stesso:

    “MIGLIAIA DI TRUPPE UCRAINE SONO COMPLETAMENTE CIRCONDATE DALL'ESERCITO RUSSO… Ho chiesto con forza al Presidente Putin che le loro vite vengano risparmiate. Questo sarebbe un massacro orribile, uno che non si vedeva dalla Seconda Guerra Mondiale.”

    Questo massacro non è mai stato involontario. Faceva parte del piano. I globalisti VOLEVANO questo bagno di sangue. Volevano che fosse trasmesso in televisione. Volevano usarlo come leva emotiva per intensificare il coinvolgimento della NATO, innescare l'articolo 5 e innescare un conflitto globale in piena regola.

    La morte di questi soldati era un sacrificio necessario nel loro copione. E Zelensky, l'attore-presidente trasformatosi in dittatore fantoccio, era pronto a lasciarlo accadere. Perché non risponde al suo popolo, risponde alla stessa rete ombra che finanzia entrambe le parti di ogni guerra.

    Ma Trump ha distrutto la sceneggiatura.

    La risposta calcolata di Putin e perché ascolta Trump
    Putin non ha ignorato l'appello. Ma ha chiarito una cosa: le sue forze non stanno operando a caso. Ha dichiarato inequivocabilmente che i militanti ucraini hanno commesso numerosi crimini contro i civili, che la Russia classifica come terrorismo. Questo è importante. Perché ciò che Putin sta effettivamente facendo è esporre le atrocità nascoste che la stampa occidentale ha seppellito.
    Perché pensi che il blackout mediatico sull'accerchiamento di Kursk sia stato così assoluto? Perché la stampa mainstream ha fatto finta che non esistesse? Perché una volta che la verità viene a galla, ovvero che le forze dell'Ucraina non sono valorosi difensori ma strumenti del terrore armati e diretti dall'intelligence occidentale, l'intero castello di carte crolla.

    L'offerta condizionale di clemenza di Putin non è debolezza. È una mossa strategica calcolata per dare a Trump una leva politica, perché Putin sa che Trump non è controllato. Sa che Trump non è una marionetta della cabala bancaria Rothschild, dei parassiti di Davos o del complesso militare-industriale.

    "Siamo solidali con l'appello del Presidente Trump... Se depongono le armi e si arrendono, verrà loro garantita la vita e un trattamento dignitoso".

    Queste non sono solo parole. Questo è un segnale aperto di allineamento geopolitico. Mentre le élite occidentali fingono che Trump sia "fuori dal potere", Putin ha appena chiarito che Trump è l'unico leader con cui vale la pena parlare.

    Il cessate il fuoco – Un cavallo di Troia per la verità
    Siamo onesti. Il cessate il fuoco proposto di 30 giorni non riguarda la pace. Riguarda l'esposizione. Riguarda il ritardo del piano del Deep State abbastanza a lungo da far emergere altre verità, da far emergere altri tribunali militari, altri arresti di alto livello e altre informazioni riservate. Il tempismo è troppo perfetto per essere una coincidenza.

    Il team di Trump si sta muovendo rapidamente dietro le quinte. Ogni mossa è calcolata. Ogni appello, ogni post, ogni messaggio: non sono dichiarazioni pubbliche. Sono segnali militari. Questa non è solo una mossa politica: è parte di un'operazione più ampia per smantellare l'intera cabala che controlla questa guerra.

    Biden è completamente silenzioso perché non ha autorità. Zelensky è stato lasciato a secco. Nel momento in cui il comando ucraino si rifiuta di ordinare alle proprie truppe di arrendersi, la verità diventa innegabile: VOGLIONO CHE I PROPRI SOLDATI SIANO MORTI. E quando ciò accadrà, Trump li riterrà responsabili sulla scena mondiale.

    Il peggior incubo dello Stato profondo si sta realizzando
    Questo evento di Kursk è più grande di quanto chiunque possa immaginare. Segna un cambiamento. Il riconoscimento pubblico di Trump da parte di Putin, la comunicazione diretta, l'offerta di clemenza, il cessate il fuoco: è tutto un segnale. Un segnale che l'ordine globale sta crollando. I profittatori della guerra sono in preda al panico. I media corrotti non possono contenerlo.

    Ciò che volevano era l'escalation. Ciò che hanno ottenuto è stato Trump.

    Ciò che volevano era una morte di massa. Ciò che hanno ottenuto è stato un intervento umanitario che non possono manipolare o controllare.

    Ciò che volevano era la guerra totale. Ciò che ottennero fu il ritorno di una vera leadership, guidata da onore, strategia e chiarezza morale.

    Parola finale: Trump sta guidando il mondo dall'ombra
    Niente più illusioni. Trump non se n'è mai andato. Ha agito dietro le quinte, coordinando mosse globali che stanno rimodellando la storia. Questo cessate il fuoco di Kursk è opera sua. Non della NATO. Non dell'ONU. Non del Pentagono. Trump ha fatto la chiamata, e Putin ha risposto. Questo è il vero titolo. Questo è il messaggio che non sentirete sulla CNN.

    I globalisti hanno perso il controllo. La loro guerra sta crollando. La loro narrazione si sta disintegrando. E Trump è riemerso come l'unico uomo in grado di fermare l'apocalisse progettata che desideravano disperatamente.

    Kursk avrebbe dovuto essere un massacro. Invece, è diventato un simbolo della crescente influenza globale di Trump e dello sgretolamento di tutto ciò che il Deep State ha impiegato anni a costruire.

    La fine è vicina, ma non è quella che desideravano.

    Source: https://www.facebook.com/share/p/1B8mxwmGnU/
    TRUMP FERMA IL MASSACRO! Putin obbedisce all'ordine di Trump: migliaia di soldati ucraini salvati dal bagno di sangue del Deep State a Kursk! Trump ha appena infranto l'illusione. Il teatro di guerra accuratamente costruito in Ucraina sta cadendo a pezzi, e sta accadendo perché un uomo, il presidente Donald J. Trump, ha osato opporsi al cartello di guerra globalista e ha lanciato un appello umanitario diretto al presidente Vladimir Putin. Migliaia di soldati ucraini intrappolati nella regione di Kursk rischiavano l'annientamento. Non è mai stata una questione di se sarebbero stati annientati, ma di quando. Ma Trump è intervenuto e ha fermato il massacro, rivelando esattamente chi detiene il vero potere sulla scena mondiale. Non Biden. Non la NATO. Trump. Non si è trattato solo di una trattativa di cessate il fuoco, ma di una detonazione globale della verità, uno smascheramento delle mani insanguinate del Deep State. La narrazione attentamente coordinata di una "guerra giusta" contro l'aggressione russa è crollata sotto il peso dell'intervento di Trump. E per la prima volta, lo stesso Putin l'ha riconosciuto pubblicamente, non con un linguaggio vago, ma con chiarezza e intento. "Abbiamo letto l'appello odierno del Presidente Trump per risparmiare la vita dei militari dell'esercito ucraino nella regione di Kursk..." Lasciate che questo sedimenti. Putin non ha risposto a Biden, all'ONU o alla NATO. Ha risposto a Trump. Perché in realtà Biden è solo una facciata in putrefazione, un burattino installato da una macchina che ha perso il controllo nel momento in cui Trump è tornato al potere dietro le quinte. Ciò che è accaduto a Kursk non è solo uno sviluppo militare, è un messaggio al mondo: Trump è tornato e il regime di guerra globale sta crollando. Kursk: il massacro che doveva accadere La verità è orribile. Migliaia di soldati ucraini sono stati circondati dalle forze russe in un massiccio movimento a tenaglia, un'operazione preparata da tempo ed eseguita con spietata precisione. Questi soldati, molti dei quali arruolati, abbandonati e usati come carne da cannone dal regime di Zelensky, erano sul punto di essere annientati in quella che sarebbe stata la più grande carneficina sul campo di battaglia dalla seconda guerra mondiale. E questa non è una speculazione, è direttamente da Trump stesso: “MIGLIAIA DI TRUPPE UCRAINE SONO COMPLETAMENTE CIRCONDATE DALL'ESERCITO RUSSO… Ho chiesto con forza al Presidente Putin che le loro vite vengano risparmiate. Questo sarebbe un massacro orribile, uno che non si vedeva dalla Seconda Guerra Mondiale.” Questo massacro non è mai stato involontario. Faceva parte del piano. I globalisti VOLEVANO questo bagno di sangue. Volevano che fosse trasmesso in televisione. Volevano usarlo come leva emotiva per intensificare il coinvolgimento della NATO, innescare l'articolo 5 e innescare un conflitto globale in piena regola. La morte di questi soldati era un sacrificio necessario nel loro copione. E Zelensky, l'attore-presidente trasformatosi in dittatore fantoccio, era pronto a lasciarlo accadere. Perché non risponde al suo popolo, risponde alla stessa rete ombra che finanzia entrambe le parti di ogni guerra. Ma Trump ha distrutto la sceneggiatura. La risposta calcolata di Putin e perché ascolta Trump Putin non ha ignorato l'appello. Ma ha chiarito una cosa: le sue forze non stanno operando a caso. Ha dichiarato inequivocabilmente che i militanti ucraini hanno commesso numerosi crimini contro i civili, che la Russia classifica come terrorismo. Questo è importante. Perché ciò che Putin sta effettivamente facendo è esporre le atrocità nascoste che la stampa occidentale ha seppellito. Perché pensi che il blackout mediatico sull'accerchiamento di Kursk sia stato così assoluto? Perché la stampa mainstream ha fatto finta che non esistesse? Perché una volta che la verità viene a galla, ovvero che le forze dell'Ucraina non sono valorosi difensori ma strumenti del terrore armati e diretti dall'intelligence occidentale, l'intero castello di carte crolla. L'offerta condizionale di clemenza di Putin non è debolezza. È una mossa strategica calcolata per dare a Trump una leva politica, perché Putin sa che Trump non è controllato. Sa che Trump non è una marionetta della cabala bancaria Rothschild, dei parassiti di Davos o del complesso militare-industriale. "Siamo solidali con l'appello del Presidente Trump... Se depongono le armi e si arrendono, verrà loro garantita la vita e un trattamento dignitoso". Queste non sono solo parole. Questo è un segnale aperto di allineamento geopolitico. Mentre le élite occidentali fingono che Trump sia "fuori dal potere", Putin ha appena chiarito che Trump è l'unico leader con cui vale la pena parlare. Il cessate il fuoco – Un cavallo di Troia per la verità Siamo onesti. Il cessate il fuoco proposto di 30 giorni non riguarda la pace. Riguarda l'esposizione. Riguarda il ritardo del piano del Deep State abbastanza a lungo da far emergere altre verità, da far emergere altri tribunali militari, altri arresti di alto livello e altre informazioni riservate. Il tempismo è troppo perfetto per essere una coincidenza. Il team di Trump si sta muovendo rapidamente dietro le quinte. Ogni mossa è calcolata. Ogni appello, ogni post, ogni messaggio: non sono dichiarazioni pubbliche. Sono segnali militari. Questa non è solo una mossa politica: è parte di un'operazione più ampia per smantellare l'intera cabala che controlla questa guerra. Biden è completamente silenzioso perché non ha autorità. Zelensky è stato lasciato a secco. Nel momento in cui il comando ucraino si rifiuta di ordinare alle proprie truppe di arrendersi, la verità diventa innegabile: VOGLIONO CHE I PROPRI SOLDATI SIANO MORTI. E quando ciò accadrà, Trump li riterrà responsabili sulla scena mondiale. Il peggior incubo dello Stato profondo si sta realizzando Questo evento di Kursk è più grande di quanto chiunque possa immaginare. Segna un cambiamento. Il riconoscimento pubblico di Trump da parte di Putin, la comunicazione diretta, l'offerta di clemenza, il cessate il fuoco: è tutto un segnale. Un segnale che l'ordine globale sta crollando. I profittatori della guerra sono in preda al panico. I media corrotti non possono contenerlo. Ciò che volevano era l'escalation. Ciò che hanno ottenuto è stato Trump. Ciò che volevano era una morte di massa. Ciò che hanno ottenuto è stato un intervento umanitario che non possono manipolare o controllare. Ciò che volevano era la guerra totale. Ciò che ottennero fu il ritorno di una vera leadership, guidata da onore, strategia e chiarezza morale. Parola finale: Trump sta guidando il mondo dall'ombra Niente più illusioni. Trump non se n'è mai andato. Ha agito dietro le quinte, coordinando mosse globali che stanno rimodellando la storia. Questo cessate il fuoco di Kursk è opera sua. Non della NATO. Non dell'ONU. Non del Pentagono. Trump ha fatto la chiamata, e Putin ha risposto. Questo è il vero titolo. Questo è il messaggio che non sentirete sulla CNN. I globalisti hanno perso il controllo. La loro guerra sta crollando. La loro narrazione si sta disintegrando. E Trump è riemerso come l'unico uomo in grado di fermare l'apocalisse progettata che desideravano disperatamente. Kursk avrebbe dovuto essere un massacro. Invece, è diventato un simbolo della crescente influenza globale di Trump e dello sgretolamento di tutto ciò che il Deep State ha impiegato anni a costruire. La fine è vicina, ma non è quella che desideravano. Source: https://www.facebook.com/share/p/1B8mxwmGnU/
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  • MA QUALE EUROPA?
    Vecchi ideali, nuove contraddizioni

    Nessuno vuole fare la morale, ma sembra che dal passato non impariamo mai. Gli ideali restano, ma vengono stritolati dalle contraddizioni di un dibattito europeo sempre più schizofrenico, mentre le guerre—quelle vere—non sono ancora finite.

    Ci ripetiamo che abbiamo la Costituzione più bella del mondo, eppure non basta proclamarla: andrebbe semplicemente applicata. Ma non è l’unico testo "sacro" a essere sistematicamente ignorato…
    La solita "Europa" in vetrina
    E così, come a ogni cambio di stagione, torna di moda il dibattito sulla "vera" Europa, questa volta con la manifestazione del 15 marzo promossa da Michele Serra e La Repubblica. Un corteo per "difendere l'Europa", per chiedere un’Unione più forte, più unita, più giusta.
    Giusto, in teoria. Ma in pratica?

    Si chiede:
    Un’Europa politicamente più forte.
    Un’Europa che non sia ostaggio delle prepotenze: né di Trump, né dei miliardari della Silicon Valley, né delle minacce russe.
    Un messaggio ai leader europei, affinché ascoltino chi crede ancora nel progetto comunitario.
    Un’Europa di pace, democrazia e giustizia.

    Tutti principi sacrosanti. Ma allora, perché nessuno parla più del "Manifesto di Ventotene"?

    Scritto nel pieno della Seconda guerra mondiale da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, il Manifesto di Ventotene non chiedeva semplicemente un’Europa unita: chiedeva un'Europa federale, con un governo comune e una politica estera unitaria.
    Oggi, invece di usarlo come bussola, lo mettiamo da parte. Preferiamo parlare di "difendere l’Europa", senza mai chiederci se l’Europa che difendiamo sia davvero quella giusta.

    Perché se l’Unione Europea resta bloccata dai veti nazionali, incapace di agire con una sola voce sulle crisi internazionali, che Europa stiamo proteggendo?

    Chi parteciperà alla manifestazione lo farà probabilmente in buona fede. Ma una domanda va posta: si sta davvero cercando un cambiamento strutturale, o si sta solo rispondendo emotivamente alle crisi del momento?
    Schierarsi contro Putin o Trump non basta a rendere l’Europa più forte. Serve un salto di qualità: un’Unione con un vero governo, non solo un compromesso tra Stati.

    Se questo corteo non solleva il problema alla radice, rischia di essere l’ennesimo grido d'allarme che non lascia traccia.

    Perché io (e molti altri) non ci saremo

    Non si tratta di boicottare una manifestazione, ma di non alimentare l’ennesima contraddizione. L’Europa non si difende con slogan o eventi mediatici, ma con scelte coraggiose e strutturali.

    Prima di discutere di "chi siamo" e della nostra identità europea, forse dovremmo chiudere i conflitti aperti, affrontare le reali emergenze e poi—solo poi—ragionare sul futuro della nostra vecchia, fragile Europa.

    #Europa #Manifestazione15Marzo #Ventotene #UnioneEuropea #Geopolitica #Pace #Guerra #politica
    🇪🇺 MA QUALE EUROPA? Vecchi ideali, nuove contraddizioni Nessuno vuole fare la morale, ma sembra che dal passato non impariamo mai. Gli ideali restano, ma vengono stritolati dalle contraddizioni di un dibattito europeo sempre più schizofrenico, mentre le guerre—quelle vere—non sono ancora finite. Ci ripetiamo che abbiamo la Costituzione più bella del mondo, eppure non basta proclamarla: andrebbe semplicemente applicata. Ma non è l’unico testo "sacro" a essere sistematicamente ignorato… La solita "Europa" in vetrina 🏛️✨ E così, come a ogni cambio di stagione, torna di moda il dibattito sulla "vera" Europa, questa volta con la manifestazione del 15 marzo promossa da Michele Serra e La Repubblica. Un corteo per "difendere l'Europa", per chiedere un’Unione più forte, più unita, più giusta. Giusto, in teoria. Ma in pratica? Si chiede: ✔️ Un’Europa politicamente più forte. ✔️ Un’Europa che non sia ostaggio delle prepotenze: né di Trump, né dei miliardari della Silicon Valley, né delle minacce russe. ✔️ Un messaggio ai leader europei, affinché ascoltino chi crede ancora nel progetto comunitario. ✔️ Un’Europa di pace, democrazia e giustizia. Tutti principi sacrosanti. Ma allora, perché nessuno parla più del "Manifesto di Ventotene"? 📜 Scritto nel pieno della Seconda guerra mondiale da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, il Manifesto di Ventotene non chiedeva semplicemente un’Europa unita: chiedeva un'Europa federale, con un governo comune e una politica estera unitaria. Oggi, invece di usarlo come bussola, lo mettiamo da parte. Preferiamo parlare di "difendere l’Europa", senza mai chiederci se l’Europa che difendiamo sia davvero quella giusta. Perché se l’Unione Europea resta bloccata dai veti nazionali, incapace di agire con una sola voce sulle crisi internazionali, che Europa stiamo proteggendo? Chi parteciperà alla manifestazione lo farà probabilmente in buona fede. Ma una domanda va posta: si sta davvero cercando un cambiamento strutturale, o si sta solo rispondendo emotivamente alle crisi del momento? Schierarsi contro Putin o Trump non basta a rendere l’Europa più forte. Serve un salto di qualità: un’Unione con un vero governo, non solo un compromesso tra Stati. Se questo corteo non solleva il problema alla radice, rischia di essere l’ennesimo grido d'allarme che non lascia traccia. 👉Perché io (e molti altri) non ci saremo 🚶‍♂️🚶‍♀️ Non si tratta di boicottare una manifestazione, ma di non alimentare l’ennesima contraddizione. L’Europa non si difende con slogan o eventi mediatici, ma con scelte coraggiose e strutturali. Prima di discutere di "chi siamo" e della nostra identità europea, forse dovremmo chiudere i conflitti aperti, affrontare le reali emergenze e poi—solo poi—ragionare sul futuro della nostra vecchia, fragile Europa. #Europa #Manifestazione15Marzo #Ventotene #UnioneEuropea #Geopolitica #Pace #Guerra #politica
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  • E sugli 800 mld in armamenti #Vannacci dice:
    "Dopo lo spauracchio del #greedeal e della distruzione globale da #cambiamentoclimatico ora la UE ci propone lo spauracchio dell' #invasionerussa
    Non volevano fare debito per scuola, sanità, ma per le armi si": un'altra follia!


    And on the 800 billion in armaments #Vannacci says:
    "After the scarecrow of the #greedeal and the global destruction from #climatechange now the EU offers us the scarecrow of the #russianinvasion
    They didn't want to make debt for school, healthcare, but for weapons yes": another madness!


    Source: https://x.com/TELADOIOLANIUS/status/1897630173656211830?t=3BB5B0M-_8a5XsMch5V7Kg&s=19

    FIRMA LA NOSTRA PETIZIONE PER DIRE NO ALLA FOLLIA GUERRAFONDAIA!

    Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen
    https://www.scenario.press/posts/75174
    E sugli 800 mld in armamenti #Vannacci dice: "Dopo lo spauracchio del #greedeal e della distruzione globale da #cambiamentoclimatico ora la UE ci propone lo spauracchio dell' #invasionerussa Non volevano fare debito per scuola, sanità, ma per le armi si": un'altra follia! 👏👏👏 And on the 800 billion in armaments #Vannacci says: "After the scarecrow of the #greedeal and the global destruction from #climatechange now the EU offers us the scarecrow of the #russianinvasion They didn't want to make debt for school, healthcare, but for weapons yes": another madness! 👏👏👏 Source: https://x.com/TELADOIOLANIUS/status/1897630173656211830?t=3BB5B0M-_8a5XsMch5V7Kg&s=19 FIRMA LA NOSTRA PETIZIONE PER DIRE NO ALLA FOLLIA GUERRAFONDAIA! Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen https://www.scenario.press/posts/75174
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  • PRIMA DI PARTIRE
    Serata di confronto per la Milano che vorremmo

    22/02/25 – CAM Garibaldi, Milano

    Ieri sera ho avuto l’onore di partecipare, in qualità di ex Consigliere del Comune di Milano, alla serata di confronto pubblico organizzata dalla Associazione Scenario. Un momento prezioso, in cui sensibilità diverse si sono incontrate con un obiettivo comune: provare a ricompattarci per il futuro di Milano.

    Non sono qui solo per documentare della mia presenza, né tantomeno per autocelebrarmi. Ma voglio dirvi, per esperienza, quanto sia difficile ricominciare ogni volta da capo.

    Avviare o riavviare progetti politici e civici richiede energia , visione e, soprattutto, tempo . E il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Non possiamo e non vogliamo sprecarlo.
    Proprio per questo, dobbiamo avere le idee chiare.

    Possiamo continuare all’infinito a elencare le criticità di Milano , le sue contraddizioni, i suoi problemi irrisolti. Oppure possiamo darci un metodo, un’organizzazione e una strategia per ripartire davvero.

    Cinque linee direttrici

    1️⃣ Un fronte unito
    Possiamo anche arrivare da storie diverse, ma se vogliamo costruire qualcosa di concreto, dobbiamo superare divisioni e personalismi. Non servono prime donne o soci di maggioranza, serve un’unica squadra che remi nella stessa direzione.

    2️⃣ Ruoli chiari, struttura solida
    La politica non è un’azienda, ma ogni azienda ha una politica. Un progetto senza struttura non va lontano. Servono ruoli definiti e una gestione efficace delle competenze . L’improvvisazione non basta.

    3️⃣ Un programma snello e incisivo
    Viviamo nell’era della comunicazione veloce. Un programma non può essere un’enciclopedia che nessuno leggerà. Servono quattro punti chiave, semplici ma radicali, che sappiano parlare a tutti e lasciare il segno.

    4️⃣ Una comunicazione strategica
    I grandi partiti hanno risorse e budget enormi , noi no. Ma possiamo essere più agili , creativi ed efficaci . Slogan, hashtag, messaggi chiari e ripetuti fino a diventare parte del linguaggio comune. Dobbiamo saperci raccontare in modo nuovo.

    5️⃣ Finanziare il cambiamento
    Diciamolo senza ipocrisie: senza risorse, non si va da nessuna parte. Serve una strategia di autofinanziamento seria e sostenibile. Se vogliamo costruire qualcosa di concreto, dobbiamo anche trovare gli strumenti economici per sostenerlo.


    Queste sono le basi minime per ripartire. Non basta indignarsi, non basta lamentarsi. Serve un piano , una visione , una volontà collettiva .

    Possono sembrare anche banalità, ma in un’epoca di personalismi e di continue divisioni in spirito contradaiolo , bisogna invece capire che la politica, almeno per come vorrei ancora percepirla io, è come un continuo #viaggio in cui ci si rimette in gioco.

    E per ogni viaggio che si rispetti, ci sono sempre tre cose da tenere bene a mente: la destinazione , l’equipaggiamento e, soprattutto, i compagni di viaggio .

    Riflettiamoci bene, prima di partire.

    (Photo by: Paola Bernabei)

    #Milano2026 #RipartiamoInsieme #PoliticaAttiva #NuovaVisione #FuturoComune
    🚀 PRIMA DI PARTIRE 🔵 Serata di confronto per la Milano che vorremmo 📅 22/02/25 – 📍 CAM Garibaldi, Milano Ieri sera ho avuto l’onore di partecipare, in qualità di ex Consigliere del Comune di Milano, alla serata di confronto pubblico organizzata dalla Associazione Scenario. Un momento prezioso, in cui sensibilità diverse si sono incontrate con un obiettivo comune: provare a ricompattarci per il futuro di Milano. Non sono qui solo per documentare della mia presenza, né tantomeno per autocelebrarmi. Ma voglio dirvi, per esperienza, quanto sia difficile 🔄 ricominciare ogni volta da capo. Avviare o riavviare progetti politici e civici richiede energia ⚡, visione 👀 e, soprattutto, tempo ⏳. E il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Non possiamo e non vogliamo sprecarlo. Proprio per questo, dobbiamo avere le idee chiare. Possiamo continuare all’infinito a elencare le criticità di Milano 🏙️, le sue contraddizioni, i suoi problemi irrisolti. Oppure possiamo darci un metodo, un’organizzazione e una strategia per ripartire davvero. 🔹 Cinque linee direttrici 1️⃣ Un fronte unito Possiamo anche arrivare da storie diverse, ma se vogliamo costruire qualcosa di concreto, dobbiamo superare divisioni e personalismi. Non servono prime donne 👑 o soci di maggioranza, serve un’unica squadra 🤝 che remi nella stessa direzione. 2️⃣ Ruoli chiari, struttura solida La politica non è un’azienda, ma ogni azienda ha una politica. Un progetto senza struttura non va lontano. Servono ruoli definiti 🎯 e una gestione efficace delle competenze 🏗️. L’improvvisazione non basta. 3️⃣ Un programma snello e incisivo Viviamo nell’era della comunicazione veloce. Un programma non può essere un’enciclopedia 📖 che nessuno leggerà. Servono quattro punti chiave, semplici ma radicali, che sappiano parlare a tutti e lasciare il segno. 4️⃣ Una comunicazione strategica I grandi partiti hanno risorse e budget enormi 💰, noi no. Ma possiamo essere più agili 🏃, creativi 🎨 ed efficaci 🎙️. Slogan, hashtag, messaggi chiari e ripetuti 📣 fino a diventare parte del linguaggio comune. Dobbiamo saperci raccontare in modo nuovo. 5️⃣ Finanziare il cambiamento Diciamolo senza ipocrisie: senza risorse, non si va da nessuna parte. Serve una strategia di autofinanziamento 💶 seria e sostenibile. Se vogliamo costruire qualcosa di concreto, dobbiamo anche trovare gli strumenti economici per sostenerlo. 🔚 Queste sono le basi minime per ripartire. Non basta indignarsi, non basta lamentarsi. Serve un piano 🗺️, una visione 👁️, una volontà collettiva ✊. Possono sembrare anche banalità, ma in un’epoca di personalismi e di continue divisioni in spirito contradaiolo ⚔️, bisogna invece capire che la politica, almeno per come vorrei ancora percepirla io, è come un continuo #viaggio 🛤️ in cui ci si rimette in gioco. E per ogni viaggio che si rispetti, ci sono sempre tre cose da tenere bene a mente: la destinazione 📍, l’equipaggiamento 🎒 e, soprattutto, i compagni di viaggio 🧑‍🤝‍🧑. Riflettiamoci bene, prima di partire. (Photo by: Paola Bernabei) 🔹 #Milano2026 #RipartiamoInsieme #PoliticaAttiva #NuovaVisione #FuturoComune
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  • PAGATI PER MENTIRE, NON C'È ALCUN CAMBIAMENTO CLIMATICO.

    Il noto scienziato e meteorologo Americano John Coleman disvelò in diretta alla CNN il meccanismo attraverso il quale il governo rendeva la scienza una appendice della propria agenda politica.

    Coleman, con oltre 50 anni di onorata carriera alle spalle, spiegò come i rapporti scientifici fossero manipolati grazie all'erogazione dei fondi per la ricerca assegnati esclusivamente a chi producesse risultati in linea con la narrazione dei cambiamenti climatici.

    Tale testimonianza è importantissima non soltanto perché aggiunge una conferma rispetto alla bufala dei cambiamenti climatici ma soprattutto poiché tale meccanismo pervade tutti gli ambiti della ricerca scientifica, compreso QUELLO INERENTE I VACCINI e che permette la loro "imposizione per comprovate ragioni di salute pubblica".

    PAID TO LIE, THERE IS NO CLIMATE CHANGE.

    The well-known American scientist and meteorologist John Coleman revealed live on CNN the mechanism through which the government made science an appendix of its political agenda.

    Coleman, with over 50 years of honorable career behind him, explained how scientific reports were manipulated thanks to the disbursement of research funds assigned exclusively to those who produced results in line with the narrative of climate change.

    This testimony is very important not only because it adds confirmation with respect to the climate change hoax but above all because this mechanism pervades all areas of scientific research, including THAT CONCERNING VACCINES and which allows their "imposition for proven public health reasons".

    PAGATI PER MENTIRE, NON C'È ALCUN CAMBIAMENTO CLIMATICO. Il noto scienziato e meteorologo Americano John Coleman disvelò in diretta alla CNN il meccanismo attraverso il quale il governo rendeva la scienza una appendice della propria agenda politica. Coleman, con oltre 50 anni di onorata carriera alle spalle, spiegò come i rapporti scientifici fossero manipolati grazie all'erogazione dei fondi per la ricerca assegnati esclusivamente a chi producesse risultati in linea con la narrazione dei cambiamenti climatici. Tale testimonianza è importantissima non soltanto perché aggiunge una conferma rispetto alla bufala dei cambiamenti climatici ma soprattutto poiché tale meccanismo pervade tutti gli ambiti della ricerca scientifica, compreso QUELLO INERENTE I VACCINI e che permette la loro "imposizione per comprovate ragioni di salute pubblica". PAID TO LIE, THERE IS NO CLIMATE CHANGE. The well-known American scientist and meteorologist John Coleman revealed live on CNN the mechanism through which the government made science an appendix of its political agenda. Coleman, with over 50 years of honorable career behind him, explained how scientific reports were manipulated thanks to the disbursement of research funds assigned exclusively to those who produced results in line with the narrative of climate change. This testimony is very important not only because it adds confirmation with respect to the climate change hoax but above all because this mechanism pervades all areas of scientific research, including THAT CONCERNING VACCINES and which allows their "imposition for proven public health reasons". 👇👇👇
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  • Clima: Il film | OVALmedia
    Allora perché ci viene detto continuamente che il "cambiamento climatico catastrofico causato dall'uomo" è un fatto inconfutabile?
    https://www.oval.media/it/clima-il-film-2023/
    Clima: Il film | OVALmedia Allora perché ci viene detto continuamente che il "cambiamento climatico catastrofico causato dall'uomo" è un fatto inconfutabile? https://www.oval.media/it/clima-il-film-2023/
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    Clima: Il film | OVALmedia
    Allora perché ci viene detto continuamente che il "cambiamento climatico catastrofico causato dall'uomo" è un fatto inconfutabile?
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  • Beings of Frequency - documentario sui danni a lungo termine da radiazioni elettromagnetiche.

    Traduzione non ufficiale
    Tutti i diritti vanno all'autore del video originale

    "Resonance: Beings of Frequency" è il primo documentario che indaga i reali meccanismi attraverso i quali la tecnologia della telefonia mobile può causare il cancro.

    Il film analizza in modo più approfondito come l'umanità sta reagendo ai più profondi cambiamenti ambientali che il pianeta abbia mai visto.

    Due miliardi di anni fa la vita è apparsa per la prima volta sulla terra, un pianeta bagnato da una frequenza elettromagnetica naturale.
    Come la vita si è lentamente evoluta da organismi semplici a organismi complessi, lo ha fatto circondato da questa frequenza, formando con essa un rapporto armonico, un rapporto che la scienza sta appena cominciando a comprendere.

    Questo delicato equilibrio ha richiesto miliardi di anni per essere perfezionato.
    Ma negli ultimi due o tre decenni questa armonia è stata disturbata, e in modo drammatico.
    L'uomo si è saturato in un oceano di frequenze artificiali.
    Sono tutte intorno a noi, riempiendo l'aria e travolgendo la risonanza naturale della terra.
    Ad occhio nudo il nostro mondo appare lo stesso. Ma a livello cellulare è il cambiamento più drammatico che la vita sulla terra abbia mai subito, e solo ora stiamo cominciando a capirlo.
    https://youtu.be/ixzeGG9lGnA?feature=shared
    Beings of Frequency - documentario sui danni a lungo termine da radiazioni elettromagnetiche. Traduzione non ufficiale Tutti i diritti vanno all'autore del video originale "Resonance: Beings of Frequency" è il primo documentario che indaga i reali meccanismi attraverso i quali la tecnologia della telefonia mobile può causare il cancro. Il film analizza in modo più approfondito come l'umanità sta reagendo ai più profondi cambiamenti ambientali che il pianeta abbia mai visto. Due miliardi di anni fa la vita è apparsa per la prima volta sulla terra, un pianeta bagnato da una frequenza elettromagnetica naturale. Come la vita si è lentamente evoluta da organismi semplici a organismi complessi, lo ha fatto circondato da questa frequenza, formando con essa un rapporto armonico, un rapporto che la scienza sta appena cominciando a comprendere. Questo delicato equilibrio ha richiesto miliardi di anni per essere perfezionato. Ma negli ultimi due o tre decenni questa armonia è stata disturbata, e in modo drammatico. L'uomo si è saturato in un oceano di frequenze artificiali. Sono tutte intorno a noi, riempiendo l'aria e travolgendo la risonanza naturale della terra. Ad occhio nudo il nostro mondo appare lo stesso. Ma a livello cellulare è il cambiamento più drammatico che la vita sulla terra abbia mai subito, e solo ora stiamo cominciando a capirlo. https://youtu.be/ixzeGG9lGnA?feature=shared
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  • Abbiamo bisogno che le informazioni che abbiamo arrivino anche alle persone che prendono per assodata la narrazione che è stata fatta negli ultimi quattro anni. Non si tratta di ideologia, ma di fare informazione, perché ancora oggi molti credono che la vaccinazione per il Covid 19 abbia impedito la trasmissione del virus. Ho molta fiducia che un vento di cambiamento in questo senso possa arrivare dagli Stati Uniti.

    Vanni Frajese

    #vannifrajese
    Abbiamo bisogno che le informazioni che abbiamo arrivino anche alle persone che prendono per assodata la narrazione che è stata fatta negli ultimi quattro anni. Non si tratta di ideologia, ma di fare informazione, perché ancora oggi molti credono che la vaccinazione per il Covid 19 abbia impedito la trasmissione del virus. Ho molta fiducia che un vento di cambiamento in questo senso possa arrivare dagli Stati Uniti. Vanni Frajese #vannifrajese
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  • ALTRO CHE CAMBIAMENTO CLIMATICO.
    CAMBIAMENTO DI PROPRIETA'!

    L'ex broker di Wall Street Ross Mandell afferma che gli incendi di Los Angeles Pacific Palisades erano pianificati

    "Ti sorprenderò. La gente di BlackRock sta andando porta a porta offrendo di acquistare case. — Questa è una cosa altamente organizzata"
    "Pensi che sia successo per caso? Le dighe sono state svuotate dal governatore Newsom senza una buona ragione. Gli idranti sono vuoti senza una buona ragione."
    "Tre mesi fa, State Farm, la grande compagnia assicurativa di Los Angeles, ha cancellato le polizze antincendio di tutti perché il governatore ha deciso di non consentire a State Farm di aumentare i prezzi. Quindi ora le persone non hanno più un'assicurazione. Pensi che sia successo per caso?"
    "BlackRock sta andando porta a porta, facendo offerte generose in contanti. Vogliono prendere le case di tutti. Questo è il business in cui sono impegnati. Non è così segreto. È stato altamente organizzato"

    OTHER THAN CLIMATE CHANGE.
    OWNERSHIP CHANGE!

    Former Wall Street Broker Ross Mandell Says Los Angeles Pacific Palisades Fires Were Planned

    "I'll surprise you. The BlackRock people are going door to door offering to buy houses. — This is highly organized."
    "You think this happened by accident? The dams were emptied by Governor Newsom for no good reason. The fire hydrants are empty for no good reason."
    "Three months ago, State Farm, the big insurance company in Los Angeles, canceled everyone's fire insurance because the governor decided not to allow State Farm to raise prices. So now people don't have insurance. You think this happened by accident?"
    "BlackRock is going door to door, making generous cash offers. They want to take everyone's house. This is the business they're in. It's not that secret. It was highly organized."
    ALTRO CHE CAMBIAMENTO CLIMATICO. CAMBIAMENTO DI PROPRIETA'! L'ex broker di Wall Street Ross Mandell afferma che gli incendi di Los Angeles Pacific Palisades erano pianificati "Ti sorprenderò. La gente di BlackRock sta andando porta a porta offrendo di acquistare case. — Questa è una cosa altamente organizzata" "Pensi che sia successo per caso? Le dighe sono state svuotate dal governatore Newsom senza una buona ragione. Gli idranti sono vuoti senza una buona ragione." "Tre mesi fa, State Farm, la grande compagnia assicurativa di Los Angeles, ha cancellato le polizze antincendio di tutti perché il governatore ha deciso di non consentire a State Farm di aumentare i prezzi. Quindi ora le persone non hanno più un'assicurazione. Pensi che sia successo per caso?" "BlackRock sta andando porta a porta, facendo offerte generose in contanti. Vogliono prendere le case di tutti. Questo è il business in cui sono impegnati. Non è così segreto. È stato altamente organizzato" OTHER THAN CLIMATE CHANGE. OWNERSHIP CHANGE! Former Wall Street Broker Ross Mandell Says Los Angeles Pacific Palisades Fires Were Planned "I'll surprise you. The BlackRock people are going door to door offering to buy houses. — This is highly organized." "You think this happened by accident? The dams were emptied by Governor Newsom for no good reason. The fire hydrants are empty for no good reason." "Three months ago, State Farm, the big insurance company in Los Angeles, canceled everyone's fire insurance because the governor decided not to allow State Farm to raise prices. So now people don't have insurance. You think this happened by accident?" "BlackRock is going door to door, making generous cash offers. They want to take everyone's house. This is the business they're in. It's not that secret. It was highly organized."
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