• Si viene a sapere solo ora, uno studio americano conferma: "De Donno aveva ragione"
    Secondo quanto emerge da uno studio americano, la terapia al plasma iperimmune di De Donno era valida. Molto osteggiata in Italia, ecco cosa hanno scoperto invece gli americani.

    https://donna.fidelityhouse.eu/salute-donna/plasma-iperimmune-uno-studio-americano-conferma-de-donno-aveva-ragione-252229.html

    #dedonno
    #plasmaiperimmune
    Si viene a sapere solo ora, uno studio americano conferma: "De Donno aveva ragione" Secondo quanto emerge da uno studio americano, la terapia al plasma iperimmune di De Donno era valida. Molto osteggiata in Italia, ecco cosa hanno scoperto invece gli americani. https://donna.fidelityhouse.eu/salute-donna/plasma-iperimmune-uno-studio-americano-conferma-de-donno-aveva-ragione-252229.html #dedonno #plasmaiperimmune
    DONNA.FIDELITYHOUSE.EU
    Si viene a sapere solo ora, uno studio americano conferma: "De Donno aveva ragione"
    Secondo quanto emerge da uno studio americano, la terapia al plasma iperimmune di De Donno era valida. Molto osteggiata in Italia, ecco cosa hanno scoperto invece gli americani.
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  • VINCE DE DONNO, BASSETTI UMILIATO PERSINO DALLA "SCIENZA UFFICIALE".

    🔺️Bassetti aveva diffamato a più riprese sia #DeDonno che il plasma iperimmune e #leiene, con SOLTANTO qualche anno di ritardo, lo umiliano mostrando gli studi scientifici che il medico genovese non conosce o FINGE DI NON CONOSCERE.

    DA VEDERE

    https://twitter.com/lvogruppo/status/1729656105704296485?t=pG17BRbXWQ4KvDMrF4PueQ&s=19
    💣VINCE DE DONNO, BASSETTI UMILIATO PERSINO DALLA "SCIENZA UFFICIALE". 🔺️Bassetti aveva diffamato a più riprese sia #DeDonno che il plasma iperimmune e #leiene, con SOLTANTO qualche anno di ritardo, lo umiliano mostrando gli studi scientifici che il medico genovese non conosce o FINGE DI NON CONOSCERE. ⛔DA VEDERE ⛔ https://twitter.com/lvogruppo/status/1729656105704296485?t=pG17BRbXWQ4KvDMrF4PueQ&s=19
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  • PIENAMENTE E UFFICIALMENTE CONFERMATA LA VALIDITÀ DELLA TERAPIA APPLICATA DA DE DONNO.

    Uno studio appena pubblicato sul New England Journal of Medicine documenta e conferma il valore terapeutico del plasma convalescente anche nelle forme più gravi di COVID-19. Medici e ricercatori del Centre Hospitalier Universitaire (CHU) di Liegi e dell’Università di Liegi hanno riscontrato che la somministrazione di plasma prelevato da donatori convalescenti dopo l’infezione da SARS-CoV-2 a pazienti affetti da distress respiratorio acuto (l’evoluzione più seria della malattia che richiede ventilazione meccanica artificiale) ne ha ridotto significativamente la mortalità.

    Lo studio (randomizzato) ha coinvolto 17 Unità di Terapia Intensiva negli ospedali belgi e ha compreso un totale di 475 pazienti durante le diverse ondate di COVID-19 da settembre 2020 a marzo 2022.
    Un gruppo di 237 pazienti ha ricevuto plasma convalescente, mentre i restanti 238 pazienti hanno ricevuto cure standard. Al ventottesimo giorno i ricercatori hanno osservato una riduzione della mortalità di circa il 10%, dunque significativa, nel gruppo di pazienti che hanno ricevuto plasma convalescente entro 5 giorni dall’inizio della somministrazione della ventilazione meccanica invasiva. Nei pazienti che hanno ricevuto più rapidamente il plasma convalescente, cioè entro le prime 48 ore dopo l’inizio della ventilazione respiratoria artificiale, l’efficacia è stata osservata con ancora maggiore evidenza.

    Non è il primo studio scientifico che dà ragione alla cura applicata dal medico Giuseppe De Donno, è, però, la prima volta che si scrive – tra l’altro su una delle riviste mediche più importanti del mondo.
    Fonte : comedonchisciotte.org

    @BellavitePaolo
    #29ottobre
    #DeDonno #COVID19
    #vaccino
    PIENAMENTE E UFFICIALMENTE CONFERMATA LA VALIDITÀ DELLA TERAPIA APPLICATA DA DE DONNO. Uno studio appena pubblicato sul New England Journal of Medicine documenta e conferma il valore terapeutico del plasma convalescente anche nelle forme più gravi di COVID-19. Medici e ricercatori del Centre Hospitalier Universitaire (CHU) di Liegi e dell’Università di Liegi hanno riscontrato che la somministrazione di plasma prelevato da donatori convalescenti dopo l’infezione da SARS-CoV-2 a pazienti affetti da distress respiratorio acuto (l’evoluzione più seria della malattia che richiede ventilazione meccanica artificiale) ne ha ridotto significativamente la mortalità. Lo studio (randomizzato) ha coinvolto 17 Unità di Terapia Intensiva negli ospedali belgi e ha compreso un totale di 475 pazienti durante le diverse ondate di COVID-19 da settembre 2020 a marzo 2022. Un gruppo di 237 pazienti ha ricevuto plasma convalescente, mentre i restanti 238 pazienti hanno ricevuto cure standard. Al ventottesimo giorno i ricercatori hanno osservato una riduzione della mortalità di circa il 10%, dunque significativa, nel gruppo di pazienti che hanno ricevuto plasma convalescente entro 5 giorni dall’inizio della somministrazione della ventilazione meccanica invasiva. Nei pazienti che hanno ricevuto più rapidamente il plasma convalescente, cioè entro le prime 48 ore dopo l’inizio della ventilazione respiratoria artificiale, l’efficacia è stata osservata con ancora maggiore evidenza. Non è il primo studio scientifico che dà ragione alla cura applicata dal medico Giuseppe De Donno, è, però, la prima volta che si scrive – tra l’altro su una delle riviste mediche più importanti del mondo. Fonte : comedonchisciotte.org @BellavitePaolo #29ottobre #DeDonno #COVID19 #vaccino
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  • De Donno: una tragica fine, un'eredità morale immensa

    Due anni fa, nel tardo pomeriggio del 27 luglio 2021, veniva trovato impiccato nella sua abitazione un grande medico, il dottor Giuseppe De Donno. Era diventato celebre per le sue battaglie pro terapia del plasma contro la Covid-19 e per aver salvato tanti malati gravi quando ancora si era nella fase critica dell'emergenza, quando gli ospedali erano pieni di pazienti gravi e le terapie intensive al collasso.
    Insieme al suo gruppo di lavoro utilizzò il plasma convalescente per trattare i malati e salvò molte persone. TUTTAVIA, non fu ascoltato. Anzi fu attaccato e denigrato. Il Ministero della Salute gli tolse la sperimentazione per darla a Pisa, che in realtà non aveva alcuna esperienza in questo campo, dopodiché la sua terapia fu bocciata da AIFA e ISS.
    Amareggiato De Donno cambiò vita e, da primario di pneumologia del Poma di Mantova, scelse di tornare a fare il medico di Medicina Generale a Porto Mantovano. Dopo poco, però, è stato ritrovato morto.

    Subito i media hanno parlato di suicidio, in realtà rimangono aperti molti interrogativi e in tanti pensano che sia impossibile che si sia tolto la vita.
    Anche perché era profondamente religioso e legatissimo ai suoi familiari ai quali non avrebbe lasciato neppure un biglietto. E anche alcuni dei suoi amici più intimi hanno raccontato, sgomenti, che non c'erano stati segnali che potessero far pensare a un gesto estremo e che, anzi, l'avevano visto finalmente sereno negli ultimi giorni con il nuovo lavoro di medico di base.

    Coincidenza, è venuto a mancare proprio alla vigilia dell'arrivo delle cure con gli anticorpi monoclonali, farmaci cari, a differenza del plasma convalescente (che non ha limiti di brevetto ed è poco costoso da produrre poiché molti singoli donatori possono fornire più unità). De Donno aveva, sì, trovato una soluzione, ma che avrebbe inevitabilmente frenato il mercato degli anticorpi monoclonali anti SARS-CoV-2 (che sono diventati disponibili a partire dal 7 agosto 2021, guarda caso una settimana dopo la sua morte).
    Inoltre aveva messo in dubbio la vaccinazione che era stata avviata su scala mondiale a fine dicembre 2020 (riguardo questo aveva anche scritto al Ministro della Salute Roberto Speranza ponendo domande ben precise e manifestando dubbi in merito al profilo di sicurezza di quei farmaci approvati in così poco tempo).

    Fino al giorno della sua tragica fine, il 27 luglio di 2 anni fa, il Dottor Giuseppe De Donno ha continuato a svolgere la sua professione con grande dedizione e a difendere la validità della cura con il plasma iperimmune.
    FA MALE, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SUA MORTE, ripensare a tutto ciò che è accaduto e si stringe il cuore nel rivedere L'ULTIMA INTERVISTA di questo medico che dichiarava di essere "orgogliosamente figlio di un carabiniere" e di avere "la trasparenza come punto di riferimento della vita"-
    Di questo servizio, realizzato dalle Iene, sono da scalfire in eterno nella mente gli ultimi minuti, in particolare i due minuti che vanno dal minuto 6.54 al minuto 8.54: mostrano un uomo che, con i suoi occhi al limite delle lacrime, con il suo sorriso tanto buono quanto amaro, con le sue mezze parole e i suoi penetranti silenzi, fa capire tante cose:



    https://www.iene.mediaset.it/video/plasma-iperimmune-de-donno-aveva-ragione_1136534.shtml

    #dedonno
    #plasmaiperimmune
    #dottordedonno
    #dedonnoeroe
    De Donno: una tragica fine, un'eredità morale immensa Due anni fa, nel tardo pomeriggio del 27 luglio 2021, veniva trovato impiccato nella sua abitazione un grande medico, il dottor Giuseppe De Donno. Era diventato celebre per le sue battaglie pro terapia del plasma contro la Covid-19 e per aver salvato tanti malati gravi quando ancora si era nella fase critica dell'emergenza, quando gli ospedali erano pieni di pazienti gravi e le terapie intensive al collasso. Insieme al suo gruppo di lavoro utilizzò il plasma convalescente per trattare i malati e salvò molte persone. TUTTAVIA, non fu ascoltato. Anzi fu attaccato e denigrato. Il Ministero della Salute gli tolse la sperimentazione per darla a Pisa, che in realtà non aveva alcuna esperienza in questo campo, dopodiché la sua terapia fu bocciata da AIFA e ISS. Amareggiato De Donno cambiò vita e, da primario di pneumologia del Poma di Mantova, scelse di tornare a fare il medico di Medicina Generale a Porto Mantovano. Dopo poco, però, è stato ritrovato morto. Subito i media hanno parlato di suicidio, in realtà rimangono aperti molti interrogativi e in tanti pensano che sia impossibile che si sia tolto la vita. Anche perché era profondamente religioso e legatissimo ai suoi familiari ai quali non avrebbe lasciato neppure un biglietto. E anche alcuni dei suoi amici più intimi hanno raccontato, sgomenti, che non c'erano stati segnali che potessero far pensare a un gesto estremo e che, anzi, l'avevano visto finalmente sereno negli ultimi giorni con il nuovo lavoro di medico di base. Coincidenza, è venuto a mancare proprio alla vigilia dell'arrivo delle cure con gli anticorpi monoclonali, farmaci cari, a differenza del plasma convalescente (che non ha limiti di brevetto ed è poco costoso da produrre poiché molti singoli donatori possono fornire più unità). De Donno aveva, sì, trovato una soluzione, ma che avrebbe inevitabilmente frenato il mercato degli anticorpi monoclonali anti SARS-CoV-2 (che sono diventati disponibili a partire dal 7 agosto 2021, guarda caso una settimana dopo la sua morte). Inoltre aveva messo in dubbio la vaccinazione che era stata avviata su scala mondiale a fine dicembre 2020 (riguardo questo aveva anche scritto al Ministro della Salute Roberto Speranza ponendo domande ben precise e manifestando dubbi in merito al profilo di sicurezza di quei farmaci approvati in così poco tempo). Fino al giorno della sua tragica fine, il 27 luglio di 2 anni fa, il Dottor Giuseppe De Donno ha continuato a svolgere la sua professione con grande dedizione e a difendere la validità della cura con il plasma iperimmune. FA MALE, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SUA MORTE, ripensare a tutto ciò che è accaduto e si stringe il cuore nel rivedere L'ULTIMA INTERVISTA di questo medico che dichiarava di essere "orgogliosamente figlio di un carabiniere" e di avere "la trasparenza come punto di riferimento della vita"- Di questo servizio, realizzato dalle Iene, sono da scalfire in eterno nella mente gli ultimi minuti, in particolare i due minuti che vanno dal minuto 6.54 al minuto 8.54: mostrano un uomo che, con i suoi occhi al limite delle lacrime, con il suo sorriso tanto buono quanto amaro, con le sue mezze parole e i suoi penetranti silenzi, fa capire tante cose: ⬇️ ⬇️ ⬇️ https://www.iene.mediaset.it/video/plasma-iperimmune-de-donno-aveva-ragione_1136534.shtml #dedonno #plasmaiperimmune #dottordedonno #dedonnoeroe
    WWW.IENE.MEDIASET.IT
    Plasma iperimmune, De Donno aveva ragione - Le Iene
    Con Alessandro Politi e Marco Fubini vogliamo rendere giustizia a Giuseppe De Donno, che 8 mesi si è tolto la vita. Nel 2020 aveva lavorato al primo studio occidentale sull'uso del plasma iperimmune dei convalescenti contro il Covid. La gran parte della comunità scientifica non lo riteneva valido, oggi uno studio molto autorevole sostiene invece che funziona. Le Iene puntata del 13 aprile
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  • La verità su Giuseppe de Donno a cura di Massimo Mazzucco.

    DE DONNO COMPIE 56 ANNI, TANTI AUGURI DOC!

    Molti credevano che avremmo dimenticato....#IoNonDimentico

    Un uomo buono, un medico che lavorava per salvare le persone. Lo hanno ucciso perché stava demolendo da solo il sistema criminale e genocida che avevano costruito.
    Qui di seguito vi riproponiamo lo speciale sulla morte di De Donno. Tutti i passaggi chiave, tutte le verità.

    UNA SINTESI DEI FATTI CURATA DETTAGLIATAMENTE DA MASSIMO MAZZUCCO
    CONDIVIDIAMO OVUNQUE PER RICORDARE QUESTO STRAORDINARIO ESSERE UMANO, DI PROFESSIONE MEDICO.

    #dedonno
    #dottordedonno
    #curadedonno
    #giuseppededonno
    #plasmaiperimmune
    La verità su Giuseppe de Donno a cura di Massimo Mazzucco. ♥️DE DONNO COMPIE 56 ANNI, TANTI AUGURI DOC! 🔥Molti credevano che avremmo dimenticato....#IoNonDimentico 🔺Un uomo buono, un medico che lavorava per salvare le persone. Lo hanno ucciso perché stava demolendo da solo il sistema criminale e genocida che avevano costruito. Qui di seguito vi riproponiamo lo speciale sulla morte di De Donno. Tutti i passaggi chiave, tutte le verità. 💥UNA SINTESI DEI FATTI CURATA DETTAGLIATAMENTE DA MASSIMO MAZZUCCO ✅ CONDIVIDIAMO OVUNQUE PER RICORDARE QUESTO STRAORDINARIO ESSERE UMANO, DI PROFESSIONE MEDICO. #dedonno #dottordedonno #curadedonno #giuseppededonno #plasmaiperimmune
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