• Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove.

    La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA.

    Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese.

    Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano.

    Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti.

    I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale.

    La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.)

    E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra.
    Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni.

    La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale".

    Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria.

    Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole".

    Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid.

    Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia.

    Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa:

    "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza."

    Dunque, in sostanza.
    Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica).

    Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare.

    Aggiungo una notazione laterale.
    Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni.

    La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque.
    Invece bisogna fidarsi.
    Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo).

    Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità.

    Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità.
    Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone".

    E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza.
    Perché il Grande Fratello è buono.
    E chi ne dubita è un complottista.

    Andrea Zhok
    Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove. La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA. Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese. Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano. Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti. I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale. La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.) E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra. Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni. La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale". Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria. Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole". Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid. Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia. Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa: "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza." Dunque, in sostanza. Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica). Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare. Aggiungo una notazione laterale. Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni. La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque. Invece bisogna fidarsi. Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo). Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità. Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità. Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone". E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza. Perché il Grande Fratello è buono. E chi ne dubita è un complottista. Andrea Zhok
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  • Il controllo digitale sui corpi umani


    https://dituttoedipiu.altervista.org/il-corpo-come-miniera-digitale-il-brevetto-wo-060606-di-microsoft-e-il-futuro-da-incubo/

    #ControlloDigitale #CorpiUmani #Privacy #Sorveglianza #Tecnologia #Brevetti #Microsoft #WO060606 #FuturoDigitale #MinieraDigitale #Transumanesimo #Innovazione #SicurezzaDati #BigTech #AI #IntelligenzaArtificiale #ImpattoTecnologico #SocietàDigitale #SaluteDigitale #DatiPersonali #EticaTecnologica #LibertàIndividuale #Monitoraggio #TecnologieInvasive #PrivacyOnline #Digitalizzazione #EconomiaDigitale #Blockchain #FuturoTecnologico #RealtàVirtuale
    Il controllo digitale sui corpi umani https://dituttoedipiu.altervista.org/il-corpo-come-miniera-digitale-il-brevetto-wo-060606-di-microsoft-e-il-futuro-da-incubo/ #ControlloDigitale #CorpiUmani #Privacy #Sorveglianza #Tecnologia #Brevetti #Microsoft #WO060606 #FuturoDigitale #MinieraDigitale #Transumanesimo #Innovazione #SicurezzaDati #BigTech #AI #IntelligenzaArtificiale #ImpattoTecnologico #SocietàDigitale #SaluteDigitale #DatiPersonali #EticaTecnologica #LibertàIndividuale #Monitoraggio #TecnologieInvasive #PrivacyOnline #Digitalizzazione #EconomiaDigitale #Blockchain #FuturoTecnologico #RealtàVirtuale
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    Il corpo come miniera digitale - Il brevetto WO 060606 di Microsoft e il futuro da incubo - D TUTTO E D+
    Il corpo come miniera digitale - Il brevetto WO 060606 di Microsoft e il futuro da incubo Nel bel mezzo della pandemia, il 26 marzo 2020 è stato depositato il brevetto WO/2020/060606 da Microsoft Technology Licensing, guidata da Bill Gates. Questo brevetto, ora riconosciuto a livello internazionale dalla World Intellectual Property Organization (WIPO), introduce un sistema di criptovaluta che sfrutta i dati relativi all’attività corporea umana. Il monitoraggio tramite chip per la
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  • GRANDE FRATELLO E GRANDE CONTROLLO

    https://dituttoedipiu.altervista.org/la-sorveglianza-orwelliana-un-futuro-distopico/

    #Sorveglianza #Orwell #Distopia #Controllo #Privacy #Tecnologia #BigBrother #1984 #Società #Libertà #Sicurezza #Cittadini #Dittatura #Informazione #Censura #Monitoraggio #Telecamere #Dati #Identità #Diritti #Futuro #CyberSecurity #Governance #Politica #Tecnocrazia #RivoluzioneDigitale #SistemiDiControllo #Vigilanza #Digitalizzazione #Innovazione
    GRANDE FRATELLO E GRANDE CONTROLLO https://dituttoedipiu.altervista.org/la-sorveglianza-orwelliana-un-futuro-distopico/ #Sorveglianza #Orwell #Distopia #Controllo #Privacy #Tecnologia #BigBrother #1984 #Società #Libertà #Sicurezza #Cittadini #Dittatura #Informazione #Censura #Monitoraggio #Telecamere #Dati #Identità #Diritti #Futuro #CyberSecurity #Governance #Politica #Tecnocrazia #RivoluzioneDigitale #SistemiDiControllo #Vigilanza #Digitalizzazione #Innovazione
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    La sorveglianza orwelliana: Un futuro distopico - D TUTTO E D+
    La sorveglianza orwelliana: Un futuro distopico - In un'epoca in cui la sicurezza è diventata una priorità assoluta, ci troviamo immersi in
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  • La Commissione Europea si auto-celebra con disinformazione e tratteggiamento dell’implementato centralismo che in un attimo diventa totalitarismo sanitario - EUROPEAN HEALTH UNION

    Con un precedente post, oggi ho ricordato che gli Stati membri (anche l’Italia) all’insaputa dei loro cittadini hanno trasferito fondamentali poteri nell’ambito della SALUTE PUBBLICA (che da novembre 2022 comprende anche il CLIMA) alla Commissione Europea, implementando i pericolosissimi principi del ONE HEALTH e HEALTH IN ALL POLICIES e, dunque, hanno in realtà indirettamente ceduto potere in tutti gli ambiti! Il Regolamento (UE) 2371/2022 del 23 novembre 2022 non avrebbe mai dovuto essere deliberato! È un disastro - all’insaputa dei cittadini

    docs.google.com/file/d/1KITGxO…
    Ovviamente la Commissione usa/abusa in pieno i poteri trasferitale anche da parte dell’Italia!
    E, dunque, come già spiegato nel mio precedente post di oggi, l’UE marcia per il raggiungimento dei target del Piano di immunizzazione 2030, spingendo anche per la “vaccinazione” degli adulti. E pertanto non ci meravigliamo che vogliono “vaccinare” tutti con sieri sperimentali (in futuro quasi tutto a mRNA) contro il cancro

    ec.europa.eu/commission/pre…
    In generale vediamo la concentrazione sulla VACCINAZIONE dalla culla alla tomba, come “misura che non dovrà lasciare indietro nessuno” (anche grazie la digitalizzazione della “Salute” a livello unionale.

    ec.europa.eu/commission/pre…

    La Commissione Europea continua a osannare i cosiddetti “vaccini”-COVID-19 e ad ingannare i cittadini, laddove anche nel suo comunicato stampa del 22 Maggio 2024 continua a dire che grazie ai “vaccini”-Covid-19 sarebbe stato possibile limitare la diffusione del virus.

    ec.europa.eu/commission/pre…

    E ciò alla faccia degli Assessment Report dell’EMA sui “vaccini”-Covid-19 e la nota lettera della Direttrice del 18 ottobre 2023 agli europarlamentari!

    drive.google.com/file/d/1wk8ipt…

    Il certificato Covid-19 dell’UE (introdotto su proposta della Commissione) era ed è un nudo e crudo FALSO IDEOLOGICO, ma viene utilizzato dall’OMS come modello per il certificato Covid-19 a livello mondiale

    Siamo nelle mani di bugiardi, di criminali ai quali non va affidata neanche la chiave dello sgabuzzino!
    Invece facciamo a questi super criminali persino revisionare totalmente il diritto del farmaco con la cancellazione di importanti garanzie, oggi quantomeno ancora sulla carta.
    Siamo alla follia pura nell’Unione Europea in una situazione geopolitica drammatica e creata grazie anche ad una Unione Europea al servizio di chi non ha certo a cuore il futuro dell’Europa.

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1794780323609276765?t=wuCoqcpTnsHXnCUaKhhzag&s=19
    ‼️La Commissione Europea si auto-celebra con disinformazione e tratteggiamento dell’implementato centralismo che in un attimo diventa totalitarismo sanitario - EUROPEAN HEALTH UNION‼️ Con un precedente post, oggi ho ricordato che gli Stati membri (anche l’Italia) all’insaputa dei loro cittadini hanno trasferito fondamentali poteri nell’ambito della SALUTE PUBBLICA (che da novembre 2022 comprende anche il CLIMA) alla Commissione Europea, implementando i pericolosissimi principi del ONE HEALTH e HEALTH IN ALL POLICIES e, dunque, hanno in realtà indirettamente ceduto potere in tutti gli ambiti! Il Regolamento (UE) 2371/2022 del 23 novembre 2022 non avrebbe mai dovuto essere deliberato! È un disastro - all’insaputa dei cittadini 👇👇👇 docs.google.com/file/d/1KITGxO… Ovviamente la Commissione usa/abusa in pieno i poteri trasferitale anche da parte dell’Italia! E, dunque, come già spiegato nel mio precedente post di oggi, l’UE marcia per il raggiungimento dei target del Piano di immunizzazione 2030, spingendo anche per la “vaccinazione” degli adulti. E pertanto non ci meravigliamo che vogliono “vaccinare” tutti con sieri sperimentali (in futuro quasi tutto a mRNA) contro il cancro 👇👇👇 ec.europa.eu/commission/pre… In generale vediamo la concentrazione sulla VACCINAZIONE dalla culla alla tomba, come “misura che non dovrà lasciare indietro nessuno” (anche grazie la digitalizzazione della “Salute” a livello unionale. 👇👇👇 ec.europa.eu/commission/pre… La Commissione Europea continua a osannare i cosiddetti “vaccini”-COVID-19 e ad ingannare i cittadini, laddove anche nel suo comunicato stampa del 22 Maggio 2024 continua a dire che grazie ai “vaccini”-Covid-19 sarebbe stato possibile limitare la diffusione del virus. 👇👇👇 ec.europa.eu/commission/pre… E ciò alla faccia degli Assessment Report dell’EMA sui “vaccini”-Covid-19 e la nota lettera della Direttrice del 18 ottobre 2023 agli europarlamentari! 👇👇👇 drive.google.com/file/d/1wk8ipt… Il certificato Covid-19 dell’UE (introdotto su proposta della Commissione) era ed è un nudo e crudo FALSO IDEOLOGICO, ma viene utilizzato dall’OMS come modello per il certificato Covid-19 a livello mondiale Siamo nelle mani di bugiardi, di criminali ai quali non va affidata neanche la chiave dello sgabuzzino! Invece facciamo a questi super criminali persino revisionare totalmente il diritto del farmaco con la cancellazione di importanti garanzie, oggi quantomeno ancora sulla carta. Siamo alla follia pura nell’Unione Europea in una situazione geopolitica drammatica e creata grazie anche ad una Unione Europea al servizio di chi non ha certo a cuore il futuro dell’Europa. Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1794780323609276765?t=wuCoqcpTnsHXnCUaKhhzag&s=19
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  • La scusa dello Stato per controllare la nostra vita.
    Lo strumento che serve al Leviatano per spiare le nostre attività e avere un futuro distopico e liberticida.

    https://dituttoedipiu.altervista.org/la-digitalizzazione-tra-progresso-e-controllo-delle-liberta/


    #ControlloDelloStato #FuturoDistopico #Leviatano #Spionaggio #Liberticida #Digitalizzazione #ProgressoOControllo #Sorveglianza #LibertàMinacciata #VitaSottoControllo #PrivacyInPericolo #SocietàSorvegliata #Tecnocrazia #Monitoraggio #DirittiDigitali #Manipolazione #SocietàDiControllo #OppressioneTecnologica #GovernanceDigitale #SicurezzaOControllo #IdentitàDigitale #SorveglianzaDiMassa #BigBrother #LibertàDigitali #TecnologiaEStato #RischiDigitali #GovernanceTotalitaria #PrivazioneDelleLibertà #ControlloTotale #MonitoraggioDiMassa
    La scusa dello Stato per controllare la nostra vita. Lo strumento che serve al Leviatano per spiare le nostre attività e avere un futuro distopico e liberticida. https://dituttoedipiu.altervista.org/la-digitalizzazione-tra-progresso-e-controllo-delle-liberta/ #ControlloDelloStato #FuturoDistopico #Leviatano #Spionaggio #Liberticida #Digitalizzazione #ProgressoOControllo #Sorveglianza #LibertàMinacciata #VitaSottoControllo #PrivacyInPericolo #SocietàSorvegliata #Tecnocrazia #Monitoraggio #DirittiDigitali #Manipolazione #SocietàDiControllo #OppressioneTecnologica #GovernanceDigitale #SicurezzaOControllo #IdentitàDigitale #SorveglianzaDiMassa #BigBrother #LibertàDigitali #TecnologiaEStato #RischiDigitali #GovernanceTotalitaria #PrivazioneDelleLibertà #ControlloTotale #MonitoraggioDiMassa
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    La digitalizzazione: tra progresso e controllo delle libertà - D TUTTO E D+
    La digitalizzazione: tra progresso e controllo delle libertà - Nel vorticoso cammino verso un'era sempre più digitale, ci troviamo a
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  • Comprendere le "Smart Cities", le "città 15 minuti" e come possiamo sconfiggerle


    https://dituttoedipiu.altervista.org/la-citta-dei-15-minuti-tra-utopia-digitale-e-distopia-controllata/


    #SmartCities #Città15Minuti #Urbanistica #PianificazioneUrbana #MobilitàSostenibile #VitaUrbana #InnovazioneTecnologica #Sostenibilità #Ecologia #TransizioneEnergetica #InfrastruttureVerdi #ComunitàLocale #QualitàdellaVita #Digitalizzazione #ServiziUrbani #ResilienzaUrbana #ArchitetturaModerna #SpaziPubblici #TecnologiaUrbana #SalutePubblica #Ambiente #PoliticheUrbane #SmartLiving #UrbanInnovation #CittàIntelligente #RivoluzioneUrbana #FuturoUrbano #GestioneEnergetica #GreenCities #TrasformazioneUrbana
    Comprendere le "Smart Cities", le "città 15 minuti" e come possiamo sconfiggerle https://dituttoedipiu.altervista.org/la-citta-dei-15-minuti-tra-utopia-digitale-e-distopia-controllata/ #SmartCities #Città15Minuti #Urbanistica #PianificazioneUrbana #MobilitàSostenibile #VitaUrbana #InnovazioneTecnologica #Sostenibilità #Ecologia #TransizioneEnergetica #InfrastruttureVerdi #ComunitàLocale #QualitàdellaVita #Digitalizzazione #ServiziUrbani #ResilienzaUrbana #ArchitetturaModerna #SpaziPubblici #TecnologiaUrbana #SalutePubblica #Ambiente #PoliticheUrbane #SmartLiving #UrbanInnovation #CittàIntelligente #RivoluzioneUrbana #FuturoUrbano #GestioneEnergetica #GreenCities #TrasformazioneUrbana
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    La città dei 15 minuti: tra utopia digitale e distopia controllata - D TUTTO E D+
    La città dei 15 minuti: tra utopia digitale e distopia controllata - In un mondo sempre più interconnesso, il concetto di "Smart City"
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  • CONAD PROMUOVE L'AGENDA 2030

    La Conad impone il green ai produttori e alla sua logistica, diffonde l'identità digitale e l'agenda 2030 nelle scuole.

    1) I FORNITORI CONAD DEVONO PIEGARSI AL GREEN

    Conad sostiene di aderire all'agenda 2030 ed ha preparato una serie di obiettivi che a loro dire sono persino più ambiziosi dell'agenda 2030 stessa. Conad dice di prediligere il pesce allevato a quello pescato per i suoi prodotti del "percorso qualità" e si vanta che il suo pesce viene allevato senza l'uso di antibiotici, ma è risaputo che il pesce allevato viene vaccinato (1, 2, 3, 4) soprattutto se non usano antibiotici. Per quanto Conad sostenga di favorire i prodotti locali e i piccoli produttori, tutto questo nasconde un'amara verità: come dichiarato sul loro stesso sito, stanno imponendo delle condizioni restrittive ai loro fornitori che dovranno seguire le follie green per continuare a far parte della catena di fornitura Conad. Si legge infatti che le imprese produttrici devono attuare politiche di efficientamento energetico, ridurre consumi e emissioni ed utilizzare energia green.
    Ad esempio, per vendere i prodotti nella linea "verso natura, verso te" non basta seguire procedure di allevamento o agricoltura biologiche, ma si devono obbligatoriamente impiegare le fonti di energia green per produrre gli alimenti. e a ciò si può aggiungere che sulla pagina hanno dichiarato che se ne fregano totalmente del fatturato e della competitività per promuovere una logistica green. Tutte queste cose sono confermate nel "bilancio di sostenibilità" del 2022 dove è possibile vedere nei dettagli in che modo impongono il green.

    2) PROPAGANDA NELLE SCUOLE

    Si legge che solo nel 2022 hanno investito 29,2 milioni di euro in iniziative sociali. Buona parte di questi fondi sono stati dedicati alle scuole, ad esempio, per comprare strumenti digitali e multimediali. Un altro progetto a cui si dedicano è "scrittori di classe", dove ogni classe può inviare un racconto per partecipare ad un concorso dove si vincono dei premi. Il problema è che spesso e volentieri questo progetto viene utilizzato per spingere temi dell'agenda del sistema, come l'ambiente, l'inclusione e la resilienza. Vi è anche un progetto dedicato ad inculcare esplicitamente l'agenda 2030 ai giovani chiamato "giovani in azione per un futuro sostenibile" dove si ricompensano i giovani sotto i 30 anni per progetti con "idee innovative" per avanzare l'agenda 2030. Promuovono anche un altro progetto, chiamato "il buono che c'è". C'è scritto esplicitamente nella scheda del progetto che questo deve servire per promuovere gli obiettivi 3 e 12 dell'agenda 2030. L'iniziativa "insieme per la scuola" mette a disposizione una serie di contenuti didattici destinati ad elementari e medie per promuovere: l'agenda 2030, la "mobilità sostenibile" dove si spinge a rinunciare ai propri veicoli privati, l'identità digitale, la censura della controinformazione, la società multietnica e le mascherine e le follie gretine. Per le scuole superiori invece proiezioni di determinati film riguardanti le solite schifezze woke.

    3) LA FONDAZIONE CONAD

    Dal codice etico si legge che è nata esplicitamente per mandare avanti l'agenda 2030 (p. 4). Tra i progetti di questa fondazione possiamo trovare oltre a quelli scolastici menzionati prima, anche propaganda femminista e propaganda pro Ucraina. Nel loro osservatorio troviamo un articolo dove promuovono la "mobilità sostenibile" dove si diffonde odio verso i veicoli privati e si vuole imporre la geolocalizzazione in tempo reale di tutti i veicoli. Ovviamente altra propaganda dell'agenda 2030, femminista (1, 2, 3), fatta di vittimismo e misandria e ancora altre idiozie sulla farsa climatica (1, 2, 3), tutto questo fatto con statistiche totalmente inventate. Sostengono anche che la digitalizzazione sia una priorità assoluta e promuovono il pagamento digitale tramite l'app Heyconad e Conadpay.

    CONCLUSIONI

    BOICOTTIAMO CONAD senza SE e SENZA MA!
    CONAD PROMUOVE L'AGENDA 2030 La Conad impone il green ai produttori e alla sua logistica, diffonde l'identità digitale e l'agenda 2030 nelle scuole. 1) I FORNITORI CONAD DEVONO PIEGARSI AL GREEN Conad sostiene di aderire all'agenda 2030 ed ha preparato una serie di obiettivi che a loro dire sono persino più ambiziosi dell'agenda 2030 stessa. Conad dice di prediligere il pesce allevato a quello pescato per i suoi prodotti del "percorso qualità" e si vanta che il suo pesce viene allevato senza l'uso di antibiotici, ma è risaputo che il pesce allevato viene vaccinato (1, 2, 3, 4) soprattutto se non usano antibiotici. Per quanto Conad sostenga di favorire i prodotti locali e i piccoli produttori, tutto questo nasconde un'amara verità: come dichiarato sul loro stesso sito, stanno imponendo delle condizioni restrittive ai loro fornitori che dovranno seguire le follie green per continuare a far parte della catena di fornitura Conad. Si legge infatti che le imprese produttrici devono attuare politiche di efficientamento energetico, ridurre consumi e emissioni ed utilizzare energia green. Ad esempio, per vendere i prodotti nella linea "verso natura, verso te" non basta seguire procedure di allevamento o agricoltura biologiche, ma si devono obbligatoriamente impiegare le fonti di energia green per produrre gli alimenti. e a ciò si può aggiungere che sulla pagina hanno dichiarato che se ne fregano totalmente del fatturato e della competitività per promuovere una logistica green. Tutte queste cose sono confermate nel "bilancio di sostenibilità" del 2022 dove è possibile vedere nei dettagli in che modo impongono il green. 2) PROPAGANDA NELLE SCUOLE Si legge che solo nel 2022 hanno investito 29,2 milioni di euro in iniziative sociali. Buona parte di questi fondi sono stati dedicati alle scuole, ad esempio, per comprare strumenti digitali e multimediali. Un altro progetto a cui si dedicano è "scrittori di classe", dove ogni classe può inviare un racconto per partecipare ad un concorso dove si vincono dei premi. Il problema è che spesso e volentieri questo progetto viene utilizzato per spingere temi dell'agenda del sistema, come l'ambiente, l'inclusione e la resilienza. Vi è anche un progetto dedicato ad inculcare esplicitamente l'agenda 2030 ai giovani chiamato "giovani in azione per un futuro sostenibile" dove si ricompensano i giovani sotto i 30 anni per progetti con "idee innovative" per avanzare l'agenda 2030. Promuovono anche un altro progetto, chiamato "il buono che c'è". C'è scritto esplicitamente nella scheda del progetto che questo deve servire per promuovere gli obiettivi 3 e 12 dell'agenda 2030. L'iniziativa "insieme per la scuola" mette a disposizione una serie di contenuti didattici destinati ad elementari e medie per promuovere: l'agenda 2030, la "mobilità sostenibile" dove si spinge a rinunciare ai propri veicoli privati, l'identità digitale, la censura della controinformazione, la società multietnica e le mascherine e le follie gretine. Per le scuole superiori invece proiezioni di determinati film riguardanti le solite schifezze woke. 3) LA FONDAZIONE CONAD Dal codice etico si legge che è nata esplicitamente per mandare avanti l'agenda 2030 (p. 4). Tra i progetti di questa fondazione possiamo trovare oltre a quelli scolastici menzionati prima, anche propaganda femminista e propaganda pro Ucraina. Nel loro osservatorio troviamo un articolo dove promuovono la "mobilità sostenibile" dove si diffonde odio verso i veicoli privati e si vuole imporre la geolocalizzazione in tempo reale di tutti i veicoli. Ovviamente altra propaganda dell'agenda 2030, femminista (1, 2, 3), fatta di vittimismo e misandria e ancora altre idiozie sulla farsa climatica (1, 2, 3), tutto questo fatto con statistiche totalmente inventate. Sostengono anche che la digitalizzazione sia una priorità assoluta e promuovono il pagamento digitale tramite l'app Heyconad e Conadpay. CONCLUSIONI BOICOTTIAMO CONAD senza SE e SENZA MA!
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  • Saremmo anche stufi di commentare tutte le montature della falsa controinformazione..Questa è l'ultima. Il finanziamento, anzi regalo, a Sogei per continuare a gestire la digitalizzazione della sanità viene trasformato dai soliti ciarlatani in un "'ritorno del certificato verde". E avrebbe dovuto essere la stessa cosa per questi personaggi con ID Pay di Colao, del quale si sono perse le tracce. Vi prendono due commi di un decreto, ci costruiscono sopra una falsa narrazione e poi non vi dicono nulla di tutti gli eventi veramente importanti che provano la caduta del mondialismo come de-dollarizzazione, declino della NATO, fine dei Windsor, etc. Vi tengono prigionieri in un mondo che non esiste più.
    Saremmo anche stufi di commentare tutte le montature della falsa controinformazione..Questa è l'ultima. Il finanziamento, anzi regalo, a Sogei per continuare a gestire la digitalizzazione della sanità viene trasformato dai soliti ciarlatani in un "'ritorno del certificato verde". E avrebbe dovuto essere la stessa cosa per questi personaggi con ID Pay di Colao, del quale si sono perse le tracce. Vi prendono due commi di un decreto, ci costruiscono sopra una falsa narrazione e poi non vi dicono nulla di tutti gli eventi veramente importanti che provano la caduta del mondialismo come de-dollarizzazione, declino della NATO, fine dei Windsor, etc. Vi tengono prigionieri in un mondo che non esiste più.
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  • A proposito del PNRR.... siccome se ne parla in maniera molto parziale e tendenzialmente strumentale, ho scritto un articolo per cercare di spiegare che cosa effettivamente sia "Italia domani", cioè il Piano di Ripresa e Resilienza

    Si parla molto del PNRR e troppo spesso si dà un giudizio parziale se non addirittura negativo sullo stesso, senza esattamente sapere né cosa sia né come possa essere utilizzato concretamente. Quasi sempre poi i mezzi di comunicazione enfatizzano l’aspetto della digitalizzazione, che, come vedremo, è solo una delle sei “missioni” del Piano stesso. Diciamo anzitutto che l’elaborazione di tale Piano fu iniziata dal Governo Conte II e poi portata a termine dal Governo di Mario Draghi.
    Ma che cos’è il PNRR? Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si inserisce all’interno del NGEU, (Next Generation Europea Union), che è il Programma dell’Unione Europea per la Generazione Futura, un pacchetto di 750 miliardi di euro: un fiume di denaro da immettere nelle economie dei Paesi UE, per reagire alla crisi economica conseguente alla pandemia. Denaro che viene erogato sotto due forme: le sovvenzioni (che sono a fondo perduto, cioè i soldi non devono essere restituiti) e prestiti a tassi agevolati (molto più bassi dei tassi d’interesse del mercato). La principale componente del NGEU è il RRF (Recovery and Resilience Facility), Dispositivo per la Ripresa e Resilienza, che ha a disposizione 672,5 miliardi di euro, di cui 312,5 sono sovvenzioni e 360 prestiti a tassi agevolati. Questo a livello europeo; e all’Italia, cosa spetta? Per il nostro Paese sono stati stanziati 222,1 miliardi di euro, a cui bisogna aggiungere altri 26 miliardi per il reintegro delle risorse del “Fondo Sviluppo e Coesione”; in totale perciò sono 248 miliardi di euro. Per impiegare tali fondi
    il Governo italiano ha presentato “Italia Domani”, appunto il nome del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede investimenti, collegati ad un pacchetto di riforme, finanziati per 191,5 miliardi dall’RRF - Dispositivo per la Ripresa e Resilienza, di cui 68,9 miliardi in sovvenzioni a fondo perduto; e 122,6 miliardi in prestiti. La Commissione ha anticipato il 13% del totale per avviare gli interventi ma l’erogazione degli importi successivi è vincolata al raggiungimento di specifici Milestone e Target (M&T). Per realizzare tutti gli investimenti l’Italia ha integrato il Piano con altre fonti di finanziamento. In particolare: 30,6 miliardi provenienti dal Fondo Nazionale Complementare.
    A che cosa sono destinati tutti questi soldi?
    Gli obiettivi generali sono tre:
    1) digitalizzazione e innovazione;
    2) transizione ecologica;
    3) inclusione sociale.
    Questi “assi strategici” vengono poi declinati in sei ambiti di applicazione, denominati “missioni”:
    1) Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura (a cui vengono destinati in totale 49,36 miliardi);
    2) Rivoluzione verde e Transizione Ecologica (68,34);
    3) Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile (31,46);
    4) Istruzione e Ricerca (33,81);
    5) Inclusione e Coesione (29,83);
    6) Salute (20,29).
    Come si può vedere (anche sul sito del Governo italiano), i finanziamenti sono abbastanza distribuiti, pur essendo privilegiata la missione della Rivoluzione Verde e quella della Digitalizzazione.
    Essendo un insegnante e avendo la preoccupazione di poter lavorare in sicurezza e con condizioni di salute accettabili, io sono particolarmente attento alle possibilità che il PNRR offre di ristrutturare gli edifici scolastici. Perciò vorrei porre l’attenzione sulla quarta missione, Istruzione e ricerca, che, per quanto riguarda gli investimenti in infrastrutture, prevede:

    M2C3 - Investimento 1.1 «Costruzione di nuove scuole» Le nuove scuole saranno sicure, inclusive, innovative, altamente sostenibili.
    M4C1 - Investimento 1.1 «Asili nido e scuole dell’infanzia» Si prevedono la costruzione o la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell’infanzia, per aumentare l’offerta di servizi educativi della fascia 0-6. M4C1 - Investimento 1.3 «Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola» Si prevedono palestre nuove o rinnovate per aumentare l’offerta di attività sportiva già dalle prime classi della primaria su tutto il territorio nazionale.
    M4C1 - Investimento 3.3 «Messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole» L’investimento si concentrerà sulla ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici.
    Detto in termini più concreti, ristrutturazione di scuole per 2,4 milioni di metri quadrati.
    Come realizzare tali obiettivi?
    Occorre che siano presentati progetti per effettuare tali investimenti, e tali progetti devono essere preparati dall’Ente competente (per i locali scolastici – la Città Metropolitana), spediti al Ministro responsabile del PNRR (Raffaele Fitto) che li invierà alla Commissione europea.
    Va aggiunto infine che spesso la Pubblica Amministrazione italiana non impiega tutti i fondi a sua disposizione in quanto non presenta i progetti relativi, perciò non è male sollecitare la predisposizione degli stessi e il loro invio alle autorità competenti.

    prof. Pietro Marinelli

    A proposito del PNRR.... siccome se ne parla in maniera molto parziale e tendenzialmente strumentale, ho scritto un articolo per cercare di spiegare che cosa effettivamente sia "Italia domani", cioè il Piano di Ripresa e Resilienza Si parla molto del PNRR e troppo spesso si dà un giudizio parziale se non addirittura negativo sullo stesso, senza esattamente sapere né cosa sia né come possa essere utilizzato concretamente. Quasi sempre poi i mezzi di comunicazione enfatizzano l’aspetto della digitalizzazione, che, come vedremo, è solo una delle sei “missioni” del Piano stesso. Diciamo anzitutto che l’elaborazione di tale Piano fu iniziata dal Governo Conte II e poi portata a termine dal Governo di Mario Draghi. Ma che cos’è il PNRR? Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si inserisce all’interno del NGEU, (Next Generation Europea Union), che è il Programma dell’Unione Europea per la Generazione Futura, un pacchetto di 750 miliardi di euro: un fiume di denaro da immettere nelle economie dei Paesi UE, per reagire alla crisi economica conseguente alla pandemia. Denaro che viene erogato sotto due forme: le sovvenzioni (che sono a fondo perduto, cioè i soldi non devono essere restituiti) e prestiti a tassi agevolati (molto più bassi dei tassi d’interesse del mercato). La principale componente del NGEU è il RRF (Recovery and Resilience Facility), Dispositivo per la Ripresa e Resilienza, che ha a disposizione 672,5 miliardi di euro, di cui 312,5 sono sovvenzioni e 360 prestiti a tassi agevolati. Questo a livello europeo; e all’Italia, cosa spetta? Per il nostro Paese sono stati stanziati 222,1 miliardi di euro, a cui bisogna aggiungere altri 26 miliardi per il reintegro delle risorse del “Fondo Sviluppo e Coesione”; in totale perciò sono 248 miliardi di euro. Per impiegare tali fondi il Governo italiano ha presentato “Italia Domani”, appunto il nome del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede investimenti, collegati ad un pacchetto di riforme, finanziati per 191,5 miliardi dall’RRF - Dispositivo per la Ripresa e Resilienza, di cui 68,9 miliardi in sovvenzioni a fondo perduto; e 122,6 miliardi in prestiti. La Commissione ha anticipato il 13% del totale per avviare gli interventi ma l’erogazione degli importi successivi è vincolata al raggiungimento di specifici Milestone e Target (M&T). Per realizzare tutti gli investimenti l’Italia ha integrato il Piano con altre fonti di finanziamento. In particolare: 30,6 miliardi provenienti dal Fondo Nazionale Complementare. A che cosa sono destinati tutti questi soldi? Gli obiettivi generali sono tre: 1) digitalizzazione e innovazione; 2) transizione ecologica; 3) inclusione sociale. Questi “assi strategici” vengono poi declinati in sei ambiti di applicazione, denominati “missioni”: 1) Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura (a cui vengono destinati in totale 49,36 miliardi); 2) Rivoluzione verde e Transizione Ecologica (68,34); 3) Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile (31,46); 4) Istruzione e Ricerca (33,81); 5) Inclusione e Coesione (29,83); 6) Salute (20,29). Come si può vedere (anche sul sito del Governo italiano), i finanziamenti sono abbastanza distribuiti, pur essendo privilegiata la missione della Rivoluzione Verde e quella della Digitalizzazione. Essendo un insegnante e avendo la preoccupazione di poter lavorare in sicurezza e con condizioni di salute accettabili, io sono particolarmente attento alle possibilità che il PNRR offre di ristrutturare gli edifici scolastici. Perciò vorrei porre l’attenzione sulla quarta missione, Istruzione e ricerca, che, per quanto riguarda gli investimenti in infrastrutture, prevede: M2C3 - Investimento 1.1 «Costruzione di nuove scuole» Le nuove scuole saranno sicure, inclusive, innovative, altamente sostenibili. M4C1 - Investimento 1.1 «Asili nido e scuole dell’infanzia» Si prevedono la costruzione o la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell’infanzia, per aumentare l’offerta di servizi educativi della fascia 0-6. M4C1 - Investimento 1.3 «Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola» Si prevedono palestre nuove o rinnovate per aumentare l’offerta di attività sportiva già dalle prime classi della primaria su tutto il territorio nazionale. M4C1 - Investimento 3.3 «Messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole» L’investimento si concentrerà sulla ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici. Detto in termini più concreti, ristrutturazione di scuole per 2,4 milioni di metri quadrati. Come realizzare tali obiettivi? Occorre che siano presentati progetti per effettuare tali investimenti, e tali progetti devono essere preparati dall’Ente competente (per i locali scolastici – la Città Metropolitana), spediti al Ministro responsabile del PNRR (Raffaele Fitto) che li invierà alla Commissione europea. Va aggiunto infine che spesso la Pubblica Amministrazione italiana non impiega tutti i fondi a sua disposizione in quanto non presenta i progetti relativi, perciò non è male sollecitare la predisposizione degli stessi e il loro invio alle autorità competenti. prof. Pietro Marinelli
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  • NUOVA FOLLIA OMS: GLOBAL HEALTH CERTIFICATION NETWORK

    Una piattaforma per facilitare il controllo dei certificati sanitari a livello internazionale.

    1) UNA PIATTAFORMA UNICA

    Un sistema di certificazione digitale sanitaria che l'OMS presenta sul suo proprio sito, a cui potete accedere cliccando qui: https://www.who.int/initiatives/global-digital-health-certification-network . Si tratta di una piattaforma mondiale il cui scopo è fornire una piattaforma digitale, rappresentata da un trust network, in grado di essere utilizzata da tutto il mondo per controllare i certificati sanitari in generale, non solo quelli associati alla vaccinazione. Hanno sostenuto che un punto debole della sorveglianza durante la farsa pandemica era che il sistema di verifica dei documenti non era unico, ed ogni Stato aveva il suo. Ciò rendeva difficile lo spostamento tra Stati, e per questo motivo hanno deciso di creare questo sistema unico per verificare i certificati. Questa piattaforma è proprio il risultato della collaborazione con l'Unione Europea (https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2023/06/27/towards-a-global-digital-health-certificate-council-adopts-recommendations/), che ha ceduto all'OMS il codice e i dati per copiare su scala mondiale l'European Union Digital COVID Certificate (EU DCC) system (https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/coronavirus-response/safe-covid-19-vaccines-europeans/eu-digital-covid-certificate_en), che era alla base del "green pass" europeo (https://t.me/dereinzigeitalia/762).

    2) UTILIZZI

    Sempre dal sito (https://www.who.int/initiatives/global-digital-health-certification-network), è elencato che la piattaforma potrà essere usata per:

    -digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi.
    - Verifica delle prescrizioni attraverso i confini.
    - La sintesi internazionale del paziente (https://international-patient-summary.net/).
    - Verifica di certificati di vaccinazione dentro e fuori i confini nazionali.
    - Certificare gli esperti di salute pubblica (attraverso l'accademia dell'OMS).

    3) TRUST NETWORK

    I dati sanitari messi in questo sistema continuano ad essere immagazzinati nei server delle singole nazioni (https://www.who.int/initiatives/global-digital-health-certification-network/global-digital-health-certification-network-faqs), che sono però connesse in questa rete trust (trust network) https://datatracker.ietf.org/doc/html/rfc5914. Un paese membro può verificare l'autenticità di un documento proveniente da un altro paese senza passare direttamente per l'OMS, tuttavia quest'ultima gioca un ruolo molto importante, perché è il trust anchor della rete: distribuirà le chiavi di cifratura pubbliche a ciascuno Stato membro della rete, e le depositerà in una cartella virtuale. Le chiavi pubbliche servono per cifrare le informazioni, mentre per decifrarle verranno utilizzate le chiavi private che ciascuno Stato tiene per sé. Questo vuol dire che l'OMS è una sorta di "giudice della fiducia" (https://worldhealthorganization.github.io/smart-trust/concepts_onboarding.html) perché ogni certificato di autenticazione emesso da uno Stato per essere giudicato valido deve avere un rimando al trust anchor, che in questo caso è l'OMS. Oltre a questo definirà le procedure tecniche e di governance per la fiducia digitale tra gli stati membri.

    CONCLUSIONI

    Alla fine della pagina del sito compare che il fine principale per cui è stato progettato il sistema è "fornire l'infrastruttura digitale sanitaria necessaria per la resilienza nelle future risposte a epidemie e pandemie". Quindi è come se si fossero già apparecchiati il tavolo, costruendo un sistema digitale in grado di snellire parecchio la burocrazia dietro al rilascio e ai controlli dei certificati sanitari.
    Il resto ce lo dirà il futuro.
    NUOVA FOLLIA OMS: GLOBAL HEALTH CERTIFICATION NETWORK Una piattaforma per facilitare il controllo dei certificati sanitari a livello internazionale. 1) UNA PIATTAFORMA UNICA Un sistema di certificazione digitale sanitaria che l'OMS presenta sul suo proprio sito, a cui potete accedere cliccando qui: https://www.who.int/initiatives/global-digital-health-certification-network . Si tratta di una piattaforma mondiale il cui scopo è fornire una piattaforma digitale, rappresentata da un trust network, in grado di essere utilizzata da tutto il mondo per controllare i certificati sanitari in generale, non solo quelli associati alla vaccinazione. Hanno sostenuto che un punto debole della sorveglianza durante la farsa pandemica era che il sistema di verifica dei documenti non era unico, ed ogni Stato aveva il suo. Ciò rendeva difficile lo spostamento tra Stati, e per questo motivo hanno deciso di creare questo sistema unico per verificare i certificati. Questa piattaforma è proprio il risultato della collaborazione con l'Unione Europea (https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2023/06/27/towards-a-global-digital-health-certificate-council-adopts-recommendations/), che ha ceduto all'OMS il codice e i dati per copiare su scala mondiale l'European Union Digital COVID Certificate (EU DCC) system (https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/coronavirus-response/safe-covid-19-vaccines-europeans/eu-digital-covid-certificate_en), che era alla base del "green pass" europeo (https://t.me/dereinzigeitalia/762). 2) UTILIZZI Sempre dal sito (https://www.who.int/initiatives/global-digital-health-certification-network), è elencato che la piattaforma potrà essere usata per: -digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi. - Verifica delle prescrizioni attraverso i confini. - La sintesi internazionale del paziente (https://international-patient-summary.net/). - Verifica di certificati di vaccinazione dentro e fuori i confini nazionali. - Certificare gli esperti di salute pubblica (attraverso l'accademia dell'OMS). 3) TRUST NETWORK I dati sanitari messi in questo sistema continuano ad essere immagazzinati nei server delle singole nazioni (https://www.who.int/initiatives/global-digital-health-certification-network/global-digital-health-certification-network-faqs), che sono però connesse in questa rete trust (trust network) https://datatracker.ietf.org/doc/html/rfc5914. Un paese membro può verificare l'autenticità di un documento proveniente da un altro paese senza passare direttamente per l'OMS, tuttavia quest'ultima gioca un ruolo molto importante, perché è il trust anchor della rete: distribuirà le chiavi di cifratura pubbliche a ciascuno Stato membro della rete, e le depositerà in una cartella virtuale. Le chiavi pubbliche servono per cifrare le informazioni, mentre per decifrarle verranno utilizzate le chiavi private che ciascuno Stato tiene per sé. Questo vuol dire che l'OMS è una sorta di "giudice della fiducia" (https://worldhealthorganization.github.io/smart-trust/concepts_onboarding.html) perché ogni certificato di autenticazione emesso da uno Stato per essere giudicato valido deve avere un rimando al trust anchor, che in questo caso è l'OMS. Oltre a questo definirà le procedure tecniche e di governance per la fiducia digitale tra gli stati membri. CONCLUSIONI Alla fine della pagina del sito compare che il fine principale per cui è stato progettato il sistema è "fornire l'infrastruttura digitale sanitaria necessaria per la resilienza nelle future risposte a epidemie e pandemie". Quindi è come se si fossero già apparecchiati il tavolo, costruendo un sistema digitale in grado di snellire parecchio la burocrazia dietro al rilascio e ai controlli dei certificati sanitari. Il resto ce lo dirà il futuro.
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