• Milano, protesta dei lavoratori Uneba: “Noi col contratto bloccato da 5 anni mentre la Regione dà 40 milioni di euro alle rsa”


    Questa mattina in Via Pattari, a Milano, si è tenuta la manifestazione dei lavoratori delle strutture socio-assistenziali Uneba, il cui contratto è scaduto da quasi cinque anni. La trattativa per il rinnovo, avviata 44 mesi fa, è ancora in stallo. “Abbiamo proposto una nostra piattaforma nella quale si richiedevano più salario, più dignità, maggiori diritti e una migliore organizzazione del lavoro e a oggi non abbiamo ricevuto una risposta adeguata, anzi, oltraggiosa: una proposta di adeguamento pari a 35 euro medi netti, che non tiene conto dell’inflazione a due cifre subita negli ultimi tre anni”. Lo ha dichiarato Sabrina Negri, segretaria pubblica CGIL Lombardia, a margine dello sciopero. Sulla proposta di Uneba, il segretario regionale UIL FPL Lombardia, Massimo Coppia, ha dichiarato: “È uno schiaffo in faccia ai lavoratori e noi la getteremo in faccia a loro questa provocazione. Regione Lombardia ha dato 40 milioni di euro alle RSA e non 1 centesimo ai lavoratori, è un affronto”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/16/milano-protesta-dei-lavoratori-uneba-noi-col-contratto-bloccato-da-5-anni-mentre-la-regione-da-40-milioni-di-euro-alle-rsa/7695281/amp/
    Milano, protesta dei lavoratori Uneba: “Noi col contratto bloccato da 5 anni mentre la Regione dà 40 milioni di euro alle rsa” Questa mattina in Via Pattari, a Milano, si è tenuta la manifestazione dei lavoratori delle strutture socio-assistenziali Uneba, il cui contratto è scaduto da quasi cinque anni. La trattativa per il rinnovo, avviata 44 mesi fa, è ancora in stallo. “Abbiamo proposto una nostra piattaforma nella quale si richiedevano più salario, più dignità, maggiori diritti e una migliore organizzazione del lavoro e a oggi non abbiamo ricevuto una risposta adeguata, anzi, oltraggiosa: una proposta di adeguamento pari a 35 euro medi netti, che non tiene conto dell’inflazione a due cifre subita negli ultimi tre anni”. Lo ha dichiarato Sabrina Negri, segretaria pubblica CGIL Lombardia, a margine dello sciopero. Sulla proposta di Uneba, il segretario regionale UIL FPL Lombardia, Massimo Coppia, ha dichiarato: “È uno schiaffo in faccia ai lavoratori e noi la getteremo in faccia a loro questa provocazione. Regione Lombardia ha dato 40 milioni di euro alle RSA e non 1 centesimo ai lavoratori, è un affronto”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/16/milano-protesta-dei-lavoratori-uneba-noi-col-contratto-bloccato-da-5-anni-mentre-la-regione-da-40-milioni-di-euro-alle-rsa/7695281/amp/
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  • Esposto all'amianto durante il servizio militare, morì per un cancro dopo 60 anni: Ministero risarcisce 300 mila euro
    Per quindici mesi, tra novembre 1954 e marzo 1956, Antonello (nome di fantasia) aveva eseguito addestramenti e guardie armata ma anche svolto mansioni di elettricista, poi continuate dopo il servizio militare...
    https://corrierefiorentino.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_13/esposto-all-amianto-durante-il-servizio-militare-mori-per-un-cancro-dopo-60-anni-ministero-risarcisce-300-mila-euro-c65e157c-7d6e-4b68-92f2-ad9037f31xlk.shtml?appunica=true&app_v2=true
    Esposto all'amianto durante il servizio militare, morì per un cancro dopo 60 anni: Ministero risarcisce 300 mila euro Per quindici mesi, tra novembre 1954 e marzo 1956, Antonello (nome di fantasia) aveva eseguito addestramenti e guardie armata ma anche svolto mansioni di elettricista, poi continuate dopo il servizio militare... https://corrierefiorentino.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_13/esposto-all-amianto-durante-il-servizio-militare-mori-per-un-cancro-dopo-60-anni-ministero-risarcisce-300-mila-euro-c65e157c-7d6e-4b68-92f2-ad9037f31xlk.shtml?appunica=true&app_v2=true
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    Esposto all'amianto durante il servizio militare, morì per un cancro dopo 60 anni: Ministero risarcisce 300 mila euro
    Per quindici mesi, tra novembre 1954 e marzo 1956, Antonello (nome di fantasia) aveva eseguito addestramenti e guardie armata ma anche svolto mansioni di elettricista, poi continuate dopo il servizio militare
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  • ⚡️Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia

    Il 13 settembre 2024, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov è stato invitato presso il Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana. Il motivo di questa manovra diplomatica risiede nel fatto che la parte italiana sarebbe rimasta “sorpresa” di fronte all’inserimento di Stefania Battistini, giornalista del servizio pubblico italiano RAI, nella lista dei ricercati internazionali della Russia.

    L’Ambasciatore ha fatto presente che non ci sia alcuna ragione ad avvalare la “sorpresa” nei confronti della posizione, peraltro legittima e molto netta, espressa dagli organi competenti russi. Il fatto che una cittadina italiana si sia introdotta illegalmente sul territorio russo unendosi a formazioni militari composte da soldati ucraini nel corso di un’operazione terroristica ai danni di uno dei soggetti territoriali della Federazione Russa, la regione di Kursk, costituisce una grave violazione. Tale condotta comporta che il soggetto debba assumersi la responsabilità ai sensi della legislazione della Federazione Russa. La giustizia dovrà avere il suo corso e spetta al Tribunale a prendere una decisione sul “caso Battistini”.

    La Russia tratta con grande riguardo i giornalisti e gli operatori dei media che nell’ambito della loro attività professionale si trovano a operare in zone geografiche ad alto rischio, come ad esempio nelle zone di conflitto, ma che lo fanno nel rispetto delle regole e della prassi esistente. Per fare un esempio, nel marzo del 2022 ad alcuni giornalisti italiani accreditati in Russia fu accordato il permesso di recarsi nelle zone interessate dall’Operazione Militare Speciale affinché potessero preparare dei reportage al riguardo. Tuttavia, per motivi sconosciuti alla parte russa, la dirigenza della RAI vietò poi ai giornalisti di assolvere al loro dovere professionale.

    A testimoniare la grande attenzione rivolta agli aspetti umanitari propri dell’attività dei giornalisti c’è anche l’episodio del salvataggio da parte dei soldati russi del giornalista italiano Mattia Sorbi, rimasto ferito durante un’esplosione mentre si trovava in un campo minato ucraino nella regione di Kherson e abbandonato al suo destino dalle Forze armate ucraine. In quell’occasione, i militari e i medici russi misero a rischio la propria vita per trarre in salvo Mattia Sorbi portandolo via da quella zona di pericolo, e si assicurarono di fornirgli cure mediche in un ospedale russo. In seguito, il giornalista fu trasferito fino alla località di Mineral’nye Vody e poi riportato in Italia, a Milano, con un volo di evacuazione in accordo con le autorità italiane.

    Ai rappresentanti italiani è stato espresso un vivo auspicio di rivolgere l’attenzione alle formazioni armate controllate dal regime di Kiev, le quali danno intenzionalmente la caccia ai giornalisti che si trovano legalmente nei territori interessati dalle ostilità. Dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale, più di 30 giornalisti sono morti per mano di tali formazioni militari. Solo nel 2024, a seguito di attacchi mirati ai giornalisti e condotti dalle Forze armate ucraine con l’uso di droni, hanno perso la vita l’inviato di guerra della testata russa “Izvestija” Semën Eremin, il fotoreporter del portale di informazione russo “News. ru” Nikita Tsitsagi e uno dei cameraman della troupe del canale televisivo russo NTV Valerij Kožin.

    Fonte: https://t.me/giorgiobianchiphotojournalist/34911
    ⚡️Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia Il 13 settembre 2024, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov è stato invitato presso il Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana. Il motivo di questa manovra diplomatica risiede nel fatto che la parte italiana sarebbe rimasta “sorpresa” di fronte all’inserimento di Stefania Battistini, giornalista del servizio pubblico italiano RAI, nella lista dei ricercati internazionali della Russia. L’Ambasciatore ha fatto presente che non ci sia alcuna ragione ad avvalare la “sorpresa” nei confronti della posizione, peraltro legittima e molto netta, espressa dagli organi competenti russi. Il fatto che una cittadina italiana si sia introdotta illegalmente sul territorio russo unendosi a formazioni militari composte da soldati ucraini nel corso di un’operazione terroristica ai danni di uno dei soggetti territoriali della Federazione Russa, la regione di Kursk, costituisce una grave violazione. Tale condotta comporta che il soggetto debba assumersi la responsabilità ai sensi della legislazione della Federazione Russa. La giustizia dovrà avere il suo corso e spetta al Tribunale a prendere una decisione sul “caso Battistini”. La Russia tratta con grande riguardo i giornalisti e gli operatori dei media che nell’ambito della loro attività professionale si trovano a operare in zone geografiche ad alto rischio, come ad esempio nelle zone di conflitto, ma che lo fanno nel rispetto delle regole e della prassi esistente. Per fare un esempio, nel marzo del 2022 ad alcuni giornalisti italiani accreditati in Russia fu accordato il permesso di recarsi nelle zone interessate dall’Operazione Militare Speciale affinché potessero preparare dei reportage al riguardo. Tuttavia, per motivi sconosciuti alla parte russa, la dirigenza della RAI vietò poi ai giornalisti di assolvere al loro dovere professionale. A testimoniare la grande attenzione rivolta agli aspetti umanitari propri dell’attività dei giornalisti c’è anche l’episodio del salvataggio da parte dei soldati russi del giornalista italiano Mattia Sorbi, rimasto ferito durante un’esplosione mentre si trovava in un campo minato ucraino nella regione di Kherson e abbandonato al suo destino dalle Forze armate ucraine. In quell’occasione, i militari e i medici russi misero a rischio la propria vita per trarre in salvo Mattia Sorbi portandolo via da quella zona di pericolo, e si assicurarono di fornirgli cure mediche in un ospedale russo. In seguito, il giornalista fu trasferito fino alla località di Mineral’nye Vody e poi riportato in Italia, a Milano, con un volo di evacuazione in accordo con le autorità italiane. Ai rappresentanti italiani è stato espresso un vivo auspicio di rivolgere l’attenzione alle formazioni armate controllate dal regime di Kiev, le quali danno intenzionalmente la caccia ai giornalisti che si trovano legalmente nei territori interessati dalle ostilità. Dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale, più di 30 giornalisti sono morti per mano di tali formazioni militari. Solo nel 2024, a seguito di attacchi mirati ai giornalisti e condotti dalle Forze armate ucraine con l’uso di droni, hanno perso la vita l’inviato di guerra della testata russa “Izvestija” Semën Eremin, il fotoreporter del portale di informazione russo “News. ru” Nikita Tsitsagi e uno dei cameraman della troupe del canale televisivo russo NTV Valerij Kožin. Fonte: https://t.me/giorgiobianchiphotojournalist/34911
    T.ME
    Giorgio Bianchi Photojournalist
    ⚡️Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia Il 13 settembre 2024, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov è stato invitato presso il Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana. Il motivo di questa manovra diplomatica risiede nel fatto che la parte italiana sarebbe rimasta “sorpresa” di fronte all’inserimento di Stefania Battistini, giornalista del servizio pubblico italiano RAI, nella lista dei ricercati internazionali della Russia. L’Ambasciatore ha fatto presente che non ci sia alcuna ragione ad avvalare la “sorpresa” nei confronti della posizione, peraltro legittima e molto netta, espressa dagli organi competenti russi. Il fatto che una cittadina italiana si sia introdotta illegalmente sul territorio russo unendosi a formazioni militari composte da soldati ucraini nel corso di un’operazione terroristica ai danni di uno dei soggetti territoriali della Federazione Russa, la regione di Kursk, costituisce una grave violazione. Tale condotta comporta che il soggetto debba assumersi la responsabilità ai sensi della legislazione della Federazione Russa. La giustizia dovrà avere il suo corso e spetta al Tribunale a prendere una decisione sul “caso Battistini”. La Russia tratta con grande riguardo i giornalisti e gli operatori dei media che nell’ambito della loro attività professionale si trovano a operare in zone geografiche ad alto rischio, come ad esempio nelle zone di conflitto, ma che lo fanno nel rispetto delle regole e della prassi esistente. Per fare un esempio, nel marzo del 2022 ad alcuni giornalisti italiani accreditati in Russia fu accordato il permesso di recarsi nelle zone interessate dall’Operazione Militare Speciale affinché potessero preparare dei reportage al riguardo. Tuttavia, per motivi sconosciuti alla parte russa, la dirigenza della RAI vietò poi ai giornalisti di assolvere al loro dovere professionale. A testimoniare la grande attenzione rivolta agli aspetti umanitari propri dell’attività dei giornalisti c’è anche l’episodio del salvataggio da parte dei soldati russi del giornalista italiano Mattia Sorbi, rimasto ferito durante un’esplosione mentre si trovava in un campo minato ucraino nella regione di Kherson e abbandonato al suo destino dalle Forze armate ucraine. In quell’occasione, i militari e i medici russi misero a rischio la propria vita per trarre in salvo Mattia Sorbi portandolo via da quella zona di pericolo, e si assicurarono di fornirgli cure mediche in un ospedale russo. In seguito, il giornalista fu trasferito fino alla località di Mineral’nye Vody e poi riportato in Italia, a Milano, con un volo di evacuazione in accordo con le autorità italiane. Ai rappresentanti italiani è stato espresso un vivo auspicio di rivolgere l’attenzione alle formazioni armate controllate dal regime di Kiev, le quali danno intenzionalmente la caccia ai giornalisti che si trovano legalmente nei territori interessati dalle ostilità. Dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale, più di 30 giornalisti sono morti per mano di tali formazioni militari. Solo nel 2024, a seguito di attacchi mirati ai giornalisti e condotti dalle Forze armate ucraine con l’uso di droni, hanno perso la vita l’inviato di guerra della testata russa “Izvestija” Semën Eremin, il fotoreporter del portale di informazione russo “News. ru” Nikita Tsitsagi e uno dei cameraman della troupe del canale televisivo russo NTV Valerij Kožin.
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  • Se al posto del Presidente Vladimir #Putin ci fosse stato un pazzo criminale, avremmo già qualche testata nucleare in volo verso il continente europeo. Fortunatamente, la #Russia ha un grande Presidente che ha capito che gli Stati europei e gli Stati Uniti sono governati da una banda di cialtroni che tentano di usare l’#Ucraina per scatenare una nuova #guerra mondiale.

    #GraziePresidentePutin
    Se al posto del Presidente Vladimir #Putin ci fosse stato un pazzo criminale, avremmo già qualche testata nucleare in volo verso il continente europeo. Fortunatamente, la #Russia ha un grande Presidente che ha capito che gli Stati europei e gli Stati Uniti sono governati da una banda di cialtroni che tentano di usare l’#Ucraina per scatenare una nuova #guerra mondiale. #GraziePresidentePutin
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  • “Non mangiatelo”. Ritiro immediato per il prodotto venduto nei supermercati Eurospin
    12 Settembre 2024Italia

    https://www.caffeinamagazine.it/italia/prodotto-alimentare-ritirato-eurospin/
    “Non mangiatelo”. Ritiro immediato per il prodotto venduto nei supermercati Eurospin 12 Settembre 2024Italia https://www.caffeinamagazine.it/italia/prodotto-alimentare-ritirato-eurospin/
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  • LA BCE TAGLIA I TASSI E GLI ITALIANI TAGLIANO LE SPESE - Che idea ti sei fatto?

    La Banca centrale europea taglia i tassi di interesse. Il mondo della finanza applaude. E i cittadini ne capiscono poco o niente.
    Mentre Christine Lagarde, presidente della Bce, viene salutata come la salvatrice della patria, cerchiamo di vederci chiaro. Cosa vuol dire "riduzione dei tassi di interesse"? Cosa cambia per le tasche dei cittadini. Ne parliamo con Gilberto Trombetta (giornalista economico) e Mauro Sandri (avvocato), con il contributo della professoressa Clara Mattei (docente del dipartimento della New school for social research di New York). Non perderti questa puntata di "Che idea ti sei fatto?"

    https://www.byoblu.com/2024/09/13/la-bce-taglia-i-tassi-e-gli-italiani-tagliano-le-spese-che-idea-ti-sei-fatto/
    LA BCE TAGLIA I TASSI E GLI ITALIANI TAGLIANO LE SPESE - Che idea ti sei fatto? La Banca centrale europea taglia i tassi di interesse. Il mondo della finanza applaude. E i cittadini ne capiscono poco o niente. Mentre Christine Lagarde, presidente della Bce, viene salutata come la salvatrice della patria, cerchiamo di vederci chiaro. Cosa vuol dire "riduzione dei tassi di interesse"? Cosa cambia per le tasche dei cittadini. Ne parliamo con Gilberto Trombetta (giornalista economico) e Mauro Sandri (avvocato), con il contributo della professoressa Clara Mattei (docente del dipartimento della New school for social research di New York). Non perderti questa puntata di "Che idea ti sei fatto?" ➡️ https://www.byoblu.com/2024/09/13/la-bce-taglia-i-tassi-e-gli-italiani-tagliano-le-spese-che-idea-ti-sei-fatto/
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  • CORRUZIONE e MALAFFARE IMPERANTE. Proprio in Regione Puglia.
    Regione Puglia e l'appalto affidato ai fratelli di Emiliano. La funzionaria: "Colpa mia, ma non lo sapevo". Fi: "Imbarazzante" - Il Fatto Quotidiano
    La gara da 41mila euro destinata all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale diventa un caso politico...

    Politica

    di F. Q. | 13 Settembre 2024

    Una gara da 41mila euro destinata all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale pugliese, si trasforma in un caso politico. Il problema, infatti, è che l’unica azienda invitata a partecipare è stata la Emiliano srl, società dei fratelli del governatore della Puglia, che si è aggiudicata la gara con un ribasso dell’1%. Una vicenda che sta mettendo in imbarazzo il presidente Michele Emiliano. La procedura è stata già verificata e, secondo gli uffici del Consiglio regionale, risulta essere conforme alla normativa. Nessun illecito, viene fatto presente, ma – come sottolinea lo stesso governatore – resta un problema di opportunità.

    “La società – ha spiegato Michele Emiliano ai cronisti a margine di una conferenza stampa a Bari – è stata invitata, in modo inopportuno, dal Consiglio regionale” per la fornitura di attrezzatura e “in maniera inopportuna” l’azienda “ha risposto alla richiesta di fornitura”. “Credo – ha aggiunto il governatore pugliese – che dal punto di vista formale sia tutto regolare, ma se la potevano risparmiare sia gli uni che gli altri. Mettere in difficoltà il presidente è una cosa che si doveva evitare, sono dispiaciuto ma non è successo nulla di drammatico”. Tra l’altro sia il governatore che la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, hanno dichiarato di non essere stati al corrente dell’appalto anche perché, hanno sottolineato, “gli organi politici non si occupano delle gare”.

    Rosamaria Falcone – la funzionaria della sezione “amministrazione e contabilità” del Consiglio Regionale della Puglia che ha firmato la delibera con cui, lo scorso 28 agosto, è stato disposto il pagamento in favore della Emiliano Srl – si dice “dispiaciuta” e “affranta” per aver creato “una bolla mediatica” senza volerlo e si assume tutta la responsabilità della vicenda. In uno sfogo con persone a lei vicine, raccolto dall’Adnkronos, Falcone ammette: “Sono stata io a fare l’indagine di mercato e la richiesta di preventivo. Del resto, quell’azienda è leader nel settore. Ma non sapevo che quella società fosse dei fratelli del governatore… Io non sono neanche pugliese”. La funzionaria, calabrese d’origine,afferma di aver commesso “un’ingenuità” ma si ritiene “tranquilla e serena” per aver agito secondo le norme.

    Intanto la polemica politica è esplosa. “L’impudenza di Michele Emiliano – ha attaccato il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto – ha toccato il fondo. Confidare, o meglio pretendere che qualcuno possa credere che lui non fosse a conoscenza dell’aggiudicazione ai fratelli della fornitura di arredi, avvenuta sotto il suo naso, significa chiedere ai pugliesi di credere alla fata turchina“. Anche il gruppo di Fdi si chiede se sia “mai possibile che tutti scendano dal pero?”. Possibile, insistono, che venga “fatta una ricerca di mercato chiamando a partecipare l’azienda di famiglia del governatore, tenuto conto che la società si chiama proprio Emiliano srl?”. Per i consiglieri regionali di Forza Italia si tratta di “una pagina imbarazzante, con diversi profili di inopportunità”. La spiegazione fornita dal governatore comunque non è bastata alle opposizioni, che chiedono a Emiliano di riferire in Aula.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/regione-puglia-appalto-fratelli-emiliano-funzionaria-colpa-mia-non-lo-sapevo-fi-imbarazzante/7692696/
    CORRUZIONE e MALAFFARE IMPERANTE. Proprio in Regione Puglia. Regione Puglia e l'appalto affidato ai fratelli di Emiliano. La funzionaria: "Colpa mia, ma non lo sapevo". Fi: "Imbarazzante" - Il Fatto Quotidiano La gara da 41mila euro destinata all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale diventa un caso politico... Politica di F. Q. | 13 Settembre 2024 Una gara da 41mila euro destinata all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale pugliese, si trasforma in un caso politico. Il problema, infatti, è che l’unica azienda invitata a partecipare è stata la Emiliano srl, società dei fratelli del governatore della Puglia, che si è aggiudicata la gara con un ribasso dell’1%. Una vicenda che sta mettendo in imbarazzo il presidente Michele Emiliano. La procedura è stata già verificata e, secondo gli uffici del Consiglio regionale, risulta essere conforme alla normativa. Nessun illecito, viene fatto presente, ma – come sottolinea lo stesso governatore – resta un problema di opportunità. “La società – ha spiegato Michele Emiliano ai cronisti a margine di una conferenza stampa a Bari – è stata invitata, in modo inopportuno, dal Consiglio regionale” per la fornitura di attrezzatura e “in maniera inopportuna” l’azienda “ha risposto alla richiesta di fornitura”. “Credo – ha aggiunto il governatore pugliese – che dal punto di vista formale sia tutto regolare, ma se la potevano risparmiare sia gli uni che gli altri. Mettere in difficoltà il presidente è una cosa che si doveva evitare, sono dispiaciuto ma non è successo nulla di drammatico”. Tra l’altro sia il governatore che la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, hanno dichiarato di non essere stati al corrente dell’appalto anche perché, hanno sottolineato, “gli organi politici non si occupano delle gare”. Rosamaria Falcone – la funzionaria della sezione “amministrazione e contabilità” del Consiglio Regionale della Puglia che ha firmato la delibera con cui, lo scorso 28 agosto, è stato disposto il pagamento in favore della Emiliano Srl – si dice “dispiaciuta” e “affranta” per aver creato “una bolla mediatica” senza volerlo e si assume tutta la responsabilità della vicenda. In uno sfogo con persone a lei vicine, raccolto dall’Adnkronos, Falcone ammette: “Sono stata io a fare l’indagine di mercato e la richiesta di preventivo. Del resto, quell’azienda è leader nel settore. Ma non sapevo che quella società fosse dei fratelli del governatore… Io non sono neanche pugliese”. La funzionaria, calabrese d’origine,afferma di aver commesso “un’ingenuità” ma si ritiene “tranquilla e serena” per aver agito secondo le norme. Intanto la polemica politica è esplosa. “L’impudenza di Michele Emiliano – ha attaccato il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto – ha toccato il fondo. Confidare, o meglio pretendere che qualcuno possa credere che lui non fosse a conoscenza dell’aggiudicazione ai fratelli della fornitura di arredi, avvenuta sotto il suo naso, significa chiedere ai pugliesi di credere alla fata turchina“. Anche il gruppo di Fdi si chiede se sia “mai possibile che tutti scendano dal pero?”. Possibile, insistono, che venga “fatta una ricerca di mercato chiamando a partecipare l’azienda di famiglia del governatore, tenuto conto che la società si chiama proprio Emiliano srl?”. Per i consiglieri regionali di Forza Italia si tratta di “una pagina imbarazzante, con diversi profili di inopportunità”. La spiegazione fornita dal governatore comunque non è bastata alle opposizioni, che chiedono a Emiliano di riferire in Aula. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/regione-puglia-appalto-fratelli-emiliano-funzionaria-colpa-mia-non-lo-sapevo-fi-imbarazzante/7692696/
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  • https://www.mcctuniversity.co.uk/profile/abroadgateway81/profile
    https://www.pozible.com/profile/abroad-gateway
    https://colored.club/Abroadgateway81
    https://www.veneerdesigns.com/profile/abroadgateway81/profile
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  • COME NO!!!
    Lagarde replica alle accuse di Tajani ed Urso: "La Bce non è soggetta a pressioni politiche, come previsto dai trattati" - Il Fatto Quotidiano
    Non si è fatta molto attendere la risposta della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde alle stoccate di alcuni esponenti del governo italiano. Dopo il taglio del costo del denaro di soli 0,25 punti deciso giovedì, i ministri Tajani ed Urso hanno infatti rimproverato una “mancanza di coraggio” della Bce. “La Banca centrale europea …

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/lagarde-replica-alle-accuse-di-tajani-ed-urso-la-bce-non-e-soggetta-a-pressioni-politiche-come-previsto-dai-trattati/7692062/

    #lagarde
    #bce
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    COME NO!!! Lagarde replica alle accuse di Tajani ed Urso: "La Bce non è soggetta a pressioni politiche, come previsto dai trattati" - Il Fatto Quotidiano Non si è fatta molto attendere la risposta della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde alle stoccate di alcuni esponenti del governo italiano. Dopo il taglio del costo del denaro di soli 0,25 punti deciso giovedì, i ministri Tajani ed Urso hanno infatti rimproverato una “mancanza di coraggio” della Bce. “La Banca centrale europea … https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/lagarde-replica-alle-accuse-di-tajani-ed-urso-la-bce-non-e-soggetta-a-pressioni-politiche-come-previsto-dai-trattati/7692062/ #lagarde #bce #christielagarde
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    Non si è fatta molto attendere la risposta della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde alle stoccate di alcuni esponenti del governo italiano. Dopo il taglio del costo del denaro di soli 0,25 punti deciso giovedì, i ministri Tajani ed Urso hanno infatti rimproverato una “mancanza di coraggio” della Bce. “La Banca centrale europea …
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  • MA PERCHÉ COSTORO devono SEMPRE FARLA FRANCA???
    NELLA LORO POSIZIONE DOVREBBERO AVERE PENE PIÙ SEVERE.

    Corruzione, ora Toti vuol patteggiare. Accordo con i pm: due anni e un mese, pena convertita in 1.500 ore di lavori utili (grazie alla Cartabia) - Il Fatto Quotidiano
    Svolta nell’inchiesta a carico dell'ex governatore ligure

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/corruzione-ora-toti-vuol-patteggiare-accordo-con-i-pm-due-anni-e-un-mese-di-pena-in-lavori-socialmente-utili-e-confisca-di-84mila-euro/7692166/

    #toti
    #regioneliguria
    MA PERCHÉ COSTORO devono SEMPRE FARLA FRANCA??? NELLA LORO POSIZIONE DOVREBBERO AVERE PENE PIÙ SEVERE. Corruzione, ora Toti vuol patteggiare. Accordo con i pm: due anni e un mese, pena convertita in 1.500 ore di lavori utili (grazie alla Cartabia) - Il Fatto Quotidiano Svolta nell’inchiesta a carico dell'ex governatore ligure https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/13/corruzione-ora-toti-vuol-patteggiare-accordo-con-i-pm-due-anni-e-un-mese-di-pena-in-lavori-socialmente-utili-e-confisca-di-84mila-euro/7692166/ #toti #regioneliguria
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