• LAVROV AVVERTE GLI STATI UNITI: “NON SCHERZATE CON LE NOSTRE "LINEE ROSSE"
    MOSCA, 4 settembre (Reuters) - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, rispondendo a una domanda sulla potenziale consegna di missili a lungo raggio statunitensi all'Ucraina, ha avvertito mercoledì gli Stati Uniti di non scherzare con le "linee rosse" della Russia.
    Lavrov ha detto che gli Stati Uniti stanno perdendo di vista il senso della deterrenza reciproca che ha sostenuto l'equilibrio della sicurezza tra Mosca e Washington sin dalla Guerra Fredda, e che questo è pericoloso. Lavrov stava commentando una notizia di Reuters secondo cui gli Stati Uniti sarebbero vicini a un accordo per fornire all'Ucraina missili da crociera JASSM a lungo raggio che potrebbero raggiungere in profondità la Russia, per i quali il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto pressioni.
    "Non sono sorpreso di nulla: gli americani hanno già varcato la soglia che si erano prefissati. Vengono istigati e Zelensky ovviamente lo vede e ne approfitta", ha detto Lavrov a un intervistatore televisivo russo. “Ma dovrebbero capire: stanno scherzando con le nostre linee rosse qui. Non dovrebbero scherzare sulle nostre linee rosse".

    Fonte: https://www.reuters.com/world/lavrov-warns-us-not-mock-russias-red-lines-2024-09-04/?s=09
    🇷🇺🇺🇸 LAVROV AVVERTE GLI STATI UNITI: “NON SCHERZATE CON LE NOSTRE "LINEE ROSSE" MOSCA, 4 settembre (Reuters) - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, rispondendo a una domanda sulla potenziale consegna di missili a lungo raggio statunitensi all'Ucraina, ha avvertito mercoledì gli Stati Uniti di non scherzare con le "linee rosse" della Russia. Lavrov ha detto che gli Stati Uniti stanno perdendo di vista il senso della deterrenza reciproca che ha sostenuto l'equilibrio della sicurezza tra Mosca e Washington sin dalla Guerra Fredda, e che questo è pericoloso. Lavrov stava commentando una notizia di Reuters secondo cui gli Stati Uniti sarebbero vicini a un accordo per fornire all'Ucraina missili da crociera JASSM a lungo raggio che potrebbero raggiungere in profondità la Russia, per i quali il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto pressioni. "Non sono sorpreso di nulla: gli americani hanno già varcato la soglia che si erano prefissati. Vengono istigati e Zelensky ovviamente lo vede e ne approfitta", ha detto Lavrov a un intervistatore televisivo russo. “Ma dovrebbero capire: stanno scherzando con le nostre linee rosse qui. Non dovrebbero scherzare sulle nostre linee rosse". Fonte: https://www.reuters.com/world/lavrov-warns-us-not-mock-russias-red-lines-2024-09-04/?s=09
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  • Il mondo sta attraversando un periodo di cambiamento significativo, dove le dinamiche politiche e sociali sembrano privilegiare sempre di più una minoranza, a discapito della maggioranza delle persone. Questa tendenza, descritta come la "dittatura mondiale della minoranza", ha portato alla fine della democrazia e all'inizio di un'era di oligarchia.

    https://dituttoedipiu.altervista.org/dittatura-delle-minoranze-verso-un-nuovo-ordine-mondiale-oligarchico/

    #Cambiamento #DinamichePolitiche #DinamicheSociali #Minoranza #Maggioranza #Tendenza #DittaturaMondiale #Democrazia #Oligarchia #NuovoOrdineMondiale #CambiamentoSignificativo #Società #Politica #SocietàContemporanea #Globalizzazione #Crisi #EquilibrioDiPotere #Disuguaglianza #Ingiustizia #SfideGlobali #Potere #Controllo #Manipolazione #CambiamentoSociale #AnalisiSociopolitica #CrisiDemocratica #Elite #Influenza #Governance #Dominanza
    Il mondo sta attraversando un periodo di cambiamento significativo, dove le dinamiche politiche e sociali sembrano privilegiare sempre di più una minoranza, a discapito della maggioranza delle persone. Questa tendenza, descritta come la "dittatura mondiale della minoranza", ha portato alla fine della democrazia e all'inizio di un'era di oligarchia. https://dituttoedipiu.altervista.org/dittatura-delle-minoranze-verso-un-nuovo-ordine-mondiale-oligarchico/ #Cambiamento #DinamichePolitiche #DinamicheSociali #Minoranza #Maggioranza #Tendenza #DittaturaMondiale #Democrazia #Oligarchia #NuovoOrdineMondiale #CambiamentoSignificativo #Società #Politica #SocietàContemporanea #Globalizzazione #Crisi #EquilibrioDiPotere #Disuguaglianza #Ingiustizia #SfideGlobali #Potere #Controllo #Manipolazione #CambiamentoSociale #AnalisiSociopolitica #CrisiDemocratica #Elite #Influenza #Governance #Dominanza
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    Dittatura delle minoranze: verso un nuovo ordine mondiale oligarchico? - D
    L'articolo di Boni Castellane suona come un monito apocalittico, un canto funebre per la democrazia
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  • ULTIMA VERGOGNA SUI VACCINI <<EFFETTI AVVERSI? SI SAPEVA...>>

    I GRANDI GIORNALI «SCOPRONO» I DANNI DI OBBLIGHI ASSURDI


    https://dituttoedipiu.altervista.org/media-e-ammissione-degli-effetti-collaterali-dei-sieri-vaccinali/

    #Vaccini #EffettiCollaterali #Inchiesta #RicercaScientifica #Giornalismo #Covid19 #Dibattito #SalutePubblica #ReazioniAvverse #Trasparenza #Responsabilità #Fiducia #AutoritàSanitarie #Diffidenza #Media #Negazionismo #NoVax #Scienza #CommissioniInchiesta #StudiScientifici #Verità #DibattitoPubblico #Critica #Giustizia #TeorieCospirazione #Minimizzazione #Superficialità #CoperturaGiornalistica #Equilibrio #Rispetto
    ULTIMA VERGOGNA SUI VACCINI <<EFFETTI AVVERSI? SI SAPEVA...>> I GRANDI GIORNALI «SCOPRONO» I DANNI DI OBBLIGHI ASSURDI https://dituttoedipiu.altervista.org/media-e-ammissione-degli-effetti-collaterali-dei-sieri-vaccinali/ #Vaccini #EffettiCollaterali #Inchiesta #RicercaScientifica #Giornalismo #Covid19 #Dibattito #SalutePubblica #ReazioniAvverse #Trasparenza #Responsabilità #Fiducia #AutoritàSanitarie #Diffidenza #Media #Negazionismo #NoVax #Scienza #CommissioniInchiesta #StudiScientifici #Verità #DibattitoPubblico #Critica #Giustizia #TeorieCospirazione #Minimizzazione #Superficialità #CoperturaGiornalistica #Equilibrio #Rispetto
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    Media e ammissione degli effetti collaterali dei sieri vaccinali - D TUTTO
    Nel caos informativo che circonda il dibattito sui vaccini anti-COVID, un articolo recente
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  • IL 30 APRILE, PER 24 ORE C'È LO SCIOPERO DEL WI FI. DAL PRIMO MAGGIO, CON DECRETO DEL GOVERNO LA POTENZA DELLE ANTENNE DAL 3G AL 5G SARÀ AUMENTATA DI 100 VOLTE. QUESTO, NEL COMPLETO SILENZIO DEI RESPONSABILI DI OGNI ISTITUZIONE DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE, CIÒ VUOL DIRE CHE LE PATOLOGIE LEGATE ALLO ELETTROSMOG AUMENTERANNO IPERBOLICAMENTE, COME GIÀ È TESTIMONIATO IN ALTRE NAZIONI IN CUI LA COSA È GIÀ IN ATTO.
    IL 30 APRILE SPEGNIAMO TUTTO IL GIORNO IL WI FI DI OGNI NOSTRO APPARATO. È L'UNICO MODO PER BLOCCARE, SE POSSIBILE, CHE PASSI QUESTO ENNESIMO ATTACCO FINALE AL NOSTRO EQUILIBRIO PSICOFISICO.
    SE CREDETE GIUSTO FARLO, TRASMETTETE AL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE QUESTO APPELLO.
    IL 30 APRILE, PER 24 ORE C'È LO SCIOPERO DEL WI FI. DAL PRIMO MAGGIO, CON DECRETO DEL GOVERNO LA POTENZA DELLE ANTENNE DAL 3G AL 5G SARÀ AUMENTATA DI 100 VOLTE. QUESTO, NEL COMPLETO SILENZIO DEI RESPONSABILI DI OGNI ISTITUZIONE DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE, CIÒ VUOL DIRE CHE LE PATOLOGIE LEGATE ALLO ELETTROSMOG AUMENTERANNO IPERBOLICAMENTE, COME GIÀ È TESTIMONIATO IN ALTRE NAZIONI IN CUI LA COSA È GIÀ IN ATTO. IL 30 APRILE SPEGNIAMO TUTTO IL GIORNO IL WI FI DI OGNI NOSTRO APPARATO. È L'UNICO MODO PER BLOCCARE, SE POSSIBILE, CHE PASSI QUESTO ENNESIMO ATTACCO FINALE AL NOSTRO EQUILIBRIO PSICOFISICO. SE CREDETE GIUSTO FARLO, TRASMETTETE AL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE QUESTO APPELLO.
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  • ADDIO A SCIARRA SILVANA

    Tra pochi giorni la Signora Sciarra Silvana lascerà la Presidenza della Corte costituzionale e finalmente andrà in pensione. Sicuramente nella mente della nota giurista fioriscono aspettative di nuovi e più alti destini. Per il bene della Nazione speriamo che non abbia altri incarichi.
    È stato un soggetto chiaramente non del tutto adatto a presiedere la Corte costituzionale, che richiede ben diversa saggezza e competenza, oltre che equilibrio nel dirigere l’udienza.
    Il suo nome resterà legato ad uno dei periodi più tristi della Corte costituzionale. Sarà ricordata come colei che unitamente ad altri giudici costituzionali, ha dichiarato la costituzionalità di leggi illogiche, contraddittorie e palesemente negatrici di diritti fondamentali della persona garantiti dalla Costituzione. A cominciare dal noto art. 32 relativo alla materia sanitaria.
    La Corte costituzionale da lei presieduta ha “ucciso” per la seconda volta il grande Presidente Aldo Moro che fu il Deputato costituente che volle il secondo comma dell’art. 32 Cost. in base al quale sono in ogni caso banditi trattamenti sanitari violativi della dignità umana.
    In una intervista incautamente rilasciata dalla Sciarra Silvana al “Corriere della Sera” il 2 dicembre 2022 il soggetto in questione, a proposito della pretesa costituzionalità delle leggi liberticide in tema di Covid, ebbe a dichiarare (anticipando illegittimamente la motivazione delle sentenze), che la Corte aveva “seguito la scienza”.
    A parte il fatto che la scienza medica non esiste in termini di acquisizioni definitive, essendo essa attività di continua ricerca scientifica, è di pochi giorni la notizia che la European Medical Agency e la Commissione europea hanno riconosciuto quel che non si poteva e non si può più nascondere; e cioè il fatto che i sieri magici inoculati nel corpo dei cittadini in forza di una legge estorsiva e ricattatoria, hanno provocato e ancora provocano in misura crescente, migliaia e migliaia di morti.
    Non so quale sia il peso di quanto è accaduto sulla coscienza della Sciarra Silvana e dei suoi Colleghi della Corte costituzionale. Non so se la sua sensibilità personale è tale da comprendere che con quelle infauste sentenze, si è resa corresponsabile morale del decesso di migliaia di persone.
    Non m’interessa saperlo.

    AUGUSTO SINAGRA


     
    ADDIO A SCIARRA SILVANA Tra pochi giorni la Signora Sciarra Silvana lascerà la Presidenza della Corte costituzionale e finalmente andrà in pensione. Sicuramente nella mente della nota giurista fioriscono aspettative di nuovi e più alti destini. Per il bene della Nazione speriamo che non abbia altri incarichi. È stato un soggetto chiaramente non del tutto adatto a presiedere la Corte costituzionale, che richiede ben diversa saggezza e competenza, oltre che equilibrio nel dirigere l’udienza. Il suo nome resterà legato ad uno dei periodi più tristi della Corte costituzionale. Sarà ricordata come colei che unitamente ad altri giudici costituzionali, ha dichiarato la costituzionalità di leggi illogiche, contraddittorie e palesemente negatrici di diritti fondamentali della persona garantiti dalla Costituzione. A cominciare dal noto art. 32 relativo alla materia sanitaria. La Corte costituzionale da lei presieduta ha “ucciso” per la seconda volta il grande Presidente Aldo Moro che fu il Deputato costituente che volle il secondo comma dell’art. 32 Cost. in base al quale sono in ogni caso banditi trattamenti sanitari violativi della dignità umana. In una intervista incautamente rilasciata dalla Sciarra Silvana al “Corriere della Sera” il 2 dicembre 2022 il soggetto in questione, a proposito della pretesa costituzionalità delle leggi liberticide in tema di Covid, ebbe a dichiarare (anticipando illegittimamente la motivazione delle sentenze), che la Corte aveva “seguito la scienza”. A parte il fatto che la scienza medica non esiste in termini di acquisizioni definitive, essendo essa attività di continua ricerca scientifica, è di pochi giorni la notizia che la European Medical Agency e la Commissione europea hanno riconosciuto quel che non si poteva e non si può più nascondere; e cioè il fatto che i sieri magici inoculati nel corpo dei cittadini in forza di una legge estorsiva e ricattatoria, hanno provocato e ancora provocano in misura crescente, migliaia e migliaia di morti. Non so quale sia il peso di quanto è accaduto sulla coscienza della Sciarra Silvana e dei suoi Colleghi della Corte costituzionale. Non so se la sua sensibilità personale è tale da comprendere che con quelle infauste sentenze, si è resa corresponsabile morale del decesso di migliaia di persone. Non m’interessa saperlo. AUGUSTO SINAGRA  
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  • Ansa:
    IN ITALIA PRIMI TEST SU ZANZARE GM ANTI-MALARIA

    ROMA - Sarà l'Italia ad ospitare i primi test confinati, in quattro grandi gabbie, con zanzare geneticamente modificate (gm) per combattere la malaria. Al momento non è possibile indicare il luogo esatto in cui avverranno i test, condotti dal gruppo di Andrea Crisanti, che lavora tra la Gran Bretagna, presso l'Imperial College di Londra, e l'Italia, nell'università di Perugia. Ma l' esperimento è pronto a partire e avverrà probabilmente nel prossimo inverno. Le zanzare gm saranno chiuse in quattro grandi gabbie larghe 10 metri e alte 15. Saranno maschi resi sterili grazie ad una tecnica messa a punto due anni dallo stesso gruppo di Crisanti, la prima che permette di distinguere i maschi dalle femmine nelle zanzare. "La scelta è caduta sull'Italia per ragioni ragioni scientifiche, etiche e di sicurezza", dice Crisanti. "Abbiamo proposto l'Italia - aggiunge - perché le zanzare utilizzate nei test appartengono a specie presenti solo in Africa e in Italia non esistono. Ciò significa che in caso di rilascio accidentale non possono trasmettere le loro caratteristiche a zanzare indigene". Oltre a questa barriera genetica, l'Italia offre anche il vantaggio che "in inverno non ci sono le condizioni che permettano la sopravvivenza delle zanzare tropicali: il che rappresenta un secondo livello di sicurezza". Infine, conclude, "l'Italia ha una grossa competenza in questo campo, tanto da essere all'avanguardia a livello internazionale, ed ha inoltre una grande capacità logistica per esperimenti di questo tipo".


    CONFLITTO DI INTERESSI, ZANZARE E IMMUNITÁ PARLAMENTARE


    Wikileaks Italia ci informa che la Fondazione Bill & Melinda Gates ha finanziato con 100mila$ l'Istituto Superiore di Sanità per un progetto riguardante "L'intestino di una zanzara della malaria su un chip".
    La delibera fu firmata dal Pres. Busaferro nel 2019, pochi mesi prima dello scoppio della pandemia Covid19.

    LEGGI IL TWEET https://twitter.com/Wikileaks_Ita/status/1635938211137462274

    nell'ottobre 2020 Sara Cunial ha depositato un'interrogazione in Commissione Ambiente sull'azienda guidata da Crisanti che unica in Italia produce zanzare ogm. oggi Crisanti è in Parlamento, eletto al Senato con il PD e gode dell'immunità parlamentare.

    L'esperimento più dibattuto che utilizza la tecnologia di editing genomico CRISPR-Cas9 e della sua derivata Gene Drive punta all'eliminazione della zanzara Anopheles gambiae, vettore della malaria, diffondendo una versione Ogm che fa nascere solo gli esemplari di sesso maschile che non pungono.

    Mentre 170 nazioni hanno firmato un trattato in cui si dichiara che i progetti di «gene drive» devono essere valutati caso per caso e con le comunità locali, Mariann Bassey-Orovwuje, di Friends of the Earth Africa e presidente dell'Alleanza per la sovranità alimentare in Africa, e l'Etc Group, hanno fatto presente che l'avvenuto rilascio di zanzare geneticamente modificate in Africa non ha visto consultate le comunità nei villaggi né ha visto chiedere loro alcun consenso.

    Uno dei laboratori leader mondiali nella produzione di zanzare geneticamente modificate, il PoloGGB, ha sede a Terni in Umbria.

    Non tolleriamo le implicazioni ambientali che, superando i benefici dell'eliminazione di una specie dannosa, rischierebbero seriamente di compromettere l'equilibrio degli ecosistemi nazionali.
    Non tolleriamo le gravissime implicazioni etiche e di sicurezza nel caso in cui queste zanzare venissero diffuse, volontariamente o involontariamente, anche per contaminazione, sul territorio italiano.

    LEGGI L'INTERROGAZIONE https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/04757&ramo=CAMERA&leg=18
    Ansa: IN ITALIA PRIMI TEST SU ZANZARE GM ANTI-MALARIA ROMA - Sarà l'Italia ad ospitare i primi test confinati, in quattro grandi gabbie, con zanzare geneticamente modificate (gm) per combattere la malaria. Al momento non è possibile indicare il luogo esatto in cui avverranno i test, condotti dal gruppo di Andrea Crisanti, che lavora tra la Gran Bretagna, presso l'Imperial College di Londra, e l'Italia, nell'università di Perugia. Ma l' esperimento è pronto a partire e avverrà probabilmente nel prossimo inverno. Le zanzare gm saranno chiuse in quattro grandi gabbie larghe 10 metri e alte 15. Saranno maschi resi sterili grazie ad una tecnica messa a punto due anni dallo stesso gruppo di Crisanti, la prima che permette di distinguere i maschi dalle femmine nelle zanzare. "La scelta è caduta sull'Italia per ragioni ragioni scientifiche, etiche e di sicurezza", dice Crisanti. "Abbiamo proposto l'Italia - aggiunge - perché le zanzare utilizzate nei test appartengono a specie presenti solo in Africa e in Italia non esistono. Ciò significa che in caso di rilascio accidentale non possono trasmettere le loro caratteristiche a zanzare indigene". Oltre a questa barriera genetica, l'Italia offre anche il vantaggio che "in inverno non ci sono le condizioni che permettano la sopravvivenza delle zanzare tropicali: il che rappresenta un secondo livello di sicurezza". Infine, conclude, "l'Italia ha una grossa competenza in questo campo, tanto da essere all'avanguardia a livello internazionale, ed ha inoltre una grande capacità logistica per esperimenti di questo tipo". CONFLITTO DI INTERESSI, ZANZARE E IMMUNITÁ PARLAMENTARE 💰💰 💰💰 💰💰 💰💰 💰💰 Wikileaks Italia ci informa che la Fondazione Bill & Melinda Gates ha finanziato con 100mila$ l'Istituto Superiore di Sanità per un progetto riguardante "L'intestino di una zanzara della malaria su un chip". La delibera fu firmata dal Pres. Busaferro nel 2019, pochi mesi prima dello scoppio della pandemia Covid19. LEGGI IL TWEET 👉 https://twitter.com/Wikileaks_Ita/status/1635938211137462274 📂 nell'ottobre 2020 Sara Cunial ha depositato un'interrogazione in Commissione Ambiente sull'azienda guidata da Crisanti che unica in Italia produce zanzare ogm. â›” oggi Crisanti è in Parlamento, eletto al Senato con il PD e gode dell'immunità parlamentare. 🦟 L'esperimento più dibattuto che utilizza la tecnologia di editing genomico CRISPR-Cas9 e della sua derivata Gene Drive punta all'eliminazione della zanzara Anopheles gambiae, vettore della malaria, diffondendo una versione Ogm che fa nascere solo gli esemplari di sesso maschile che non pungono. Mentre 170 nazioni hanno firmato un trattato in cui si dichiara che i progetti di «gene drive» devono essere valutati caso per caso e con le comunità locali, Mariann Bassey-Orovwuje, di Friends of the Earth Africa e presidente dell'Alleanza per la sovranità alimentare in Africa, e l'Etc Group, hanno fatto presente che l'avvenuto rilascio di zanzare geneticamente modificate in Africa non ha visto consultate le comunità nei villaggi né ha visto chiedere loro alcun consenso. Uno dei laboratori leader mondiali nella produzione di zanzare geneticamente modificate, il PoloGGB, ha sede a Terni in Umbria. Non tolleriamo le implicazioni ambientali che, superando i benefici dell'eliminazione di una specie dannosa, rischierebbero seriamente di compromettere l'equilibrio degli ecosistemi nazionali. Non tolleriamo le gravissime implicazioni etiche e di sicurezza nel caso in cui queste zanzare venissero diffuse, volontariamente o involontariamente, anche per contaminazione, sul territorio italiano. LEGGI L'INTERROGAZIONE 👉 https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/04757&ramo=CAMERA&leg=18
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  • DIPENDENTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE:
    SOLO IL SINDACATO DEI PRESIDI È CONTENTO CHE NESSUN INSEGNANTE COMMENTI SULLA SCUOLA....
    INIZIA IL BAVAGLIO SUI SOCIAL PER CHI È DIPENDENTE PUBBLICO

    Il Governo Meloni mette definitivamente il bavaglio ai dipendenti pubblici e nel mondo della scuola scatta la preoccupazione. Presidi, maestri, professori, dirigenti amministrativi, collaboratori scolastici (così come tutti gli impiegati dello Stato) dal 14 luglio non potranno più fare un commento, esprimere un’opinione su Facebook, su Twitter, su Instagram o su qualunque altro social media. Banditi, insomma, pareri e considerazioni “che possano nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. Addio alla critica. Ora, ad esempio, chi in tempo di Covid si è permesso di mostrare sui social le valanghe di mascherine inutilizzate rischia di essere punito. La nuova norma è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale nei giorni scorsi e va a modificare ed integrare il Dpr 62/2013 noto come codice di condotta o comportamento dei dipendenti pubblici, emanato ai tempi del Governo Monti.

    Il nuovo decreto, firmato dal capo dello Stato Sergio Mattarella, dalla premier Meloni e dal ministro della Pa, Paolo Zangrillo introduce l’articolo 11 ter ove cita espressamente: il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”.
    Immediata la reazioni delle organizzazioni sindacali. Gianna Fracassi, neo segretaria della Flc Cgil, spiega a ilfattoquotidiano.it che “qualunque codice di condotta deve rispettare la libertà di parola prevista dall’articolo 21 della costituzione. Ho serie perplessità che questa coerenza vi sia. Penso anche io che sia pericolosa anche perché interpretabile nel merito. Dove finisce il diritto di parola e di critica e il nocumento sull’amministrazione pubblica?”. Preoccupato anche il numero uno della Uil Scuola Giuseppe D’Aprile: “Esprimere legittime opinioni, chiaramente nei limiti della correttezza e della legalità, è caratteristica di un paese democratico. Caratteristica questa che appartiene alla comunità educante, tutta, che non ha bisogno di un decreto per ricordarsene. Piuttosto bisognerebbe sanzionare chi si permette di giudicare il personale della scuola in modo illegittimo e senza alcuna conoscenza del lavoro che svolge tutti i giorni con dedizione e professionalità. Due pesi, due misure…”. A loro si unisce il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico: “Bisogna sempre rispettare i diritti garantiti dalla nostra Costituzione tra cui quello della libertà di espressione che è fondamento della nostra democrazia. Il dipendente pubblico non è un suddito, in quanto cittadino ha diritto a esprimere la sua opinione. Ci aspettiamo che questa norma al di là dei principi generali rispetti il diritto di insegnanti e dirigenti a esprimere sempre con la libertà del pensiero critico le proprie idee”.
    L’unico a spalleggiare il governo è il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli che sottolinea: “Sono abbastanza d’accordo con il provvedimento – ha detto a ilfattoquotidiano.it – perché stabilisce a mio avviso un giusto punto di equilibrio tra libertà di espressione e doveri verso l’amministrazione datrice di lavoro. Peraltro la cosa è conforme alla giurisprudenza”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/11/stretta-del-governo-meloni-sulluso-dei-social-da-parte-dei-dipendenti-pubblici-stop-commenti-che-possano-nuocere-alla-p-a/7224257/
    DIPENDENTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: SOLO IL SINDACATO DEI PRESIDI È CONTENTO CHE NESSUN INSEGNANTE COMMENTI SULLA SCUOLA.... INIZIA IL BAVAGLIO SUI SOCIAL PER CHI È DIPENDENTE PUBBLICO Il Governo Meloni mette definitivamente il bavaglio ai dipendenti pubblici e nel mondo della scuola scatta la preoccupazione. Presidi, maestri, professori, dirigenti amministrativi, collaboratori scolastici (così come tutti gli impiegati dello Stato) dal 14 luglio non potranno più fare un commento, esprimere un’opinione su Facebook, su Twitter, su Instagram o su qualunque altro social media. Banditi, insomma, pareri e considerazioni “che possano nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. Addio alla critica. Ora, ad esempio, chi in tempo di Covid si è permesso di mostrare sui social le valanghe di mascherine inutilizzate rischia di essere punito. La nuova norma è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale nei giorni scorsi e va a modificare ed integrare il Dpr 62/2013 noto come codice di condotta o comportamento dei dipendenti pubblici, emanato ai tempi del Governo Monti. Il nuovo decreto, firmato dal capo dello Stato Sergio Mattarella, dalla premier Meloni e dal ministro della Pa, Paolo Zangrillo introduce l’articolo 11 ter ove cita espressamente: il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. Immediata la reazioni delle organizzazioni sindacali. Gianna Fracassi, neo segretaria della Flc Cgil, spiega a ilfattoquotidiano.it che “qualunque codice di condotta deve rispettare la libertà di parola prevista dall’articolo 21 della costituzione. Ho serie perplessità che questa coerenza vi sia. Penso anche io che sia pericolosa anche perché interpretabile nel merito. Dove finisce il diritto di parola e di critica e il nocumento sull’amministrazione pubblica?”. Preoccupato anche il numero uno della Uil Scuola Giuseppe D’Aprile: “Esprimere legittime opinioni, chiaramente nei limiti della correttezza e della legalità, è caratteristica di un paese democratico. Caratteristica questa che appartiene alla comunità educante, tutta, che non ha bisogno di un decreto per ricordarsene. Piuttosto bisognerebbe sanzionare chi si permette di giudicare il personale della scuola in modo illegittimo e senza alcuna conoscenza del lavoro che svolge tutti i giorni con dedizione e professionalità. Due pesi, due misure…”. A loro si unisce il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico: “Bisogna sempre rispettare i diritti garantiti dalla nostra Costituzione tra cui quello della libertà di espressione che è fondamento della nostra democrazia. Il dipendente pubblico non è un suddito, in quanto cittadino ha diritto a esprimere la sua opinione. Ci aspettiamo che questa norma al di là dei principi generali rispetti il diritto di insegnanti e dirigenti a esprimere sempre con la libertà del pensiero critico le proprie idee”. L’unico a spalleggiare il governo è il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli che sottolinea: “Sono abbastanza d’accordo con il provvedimento – ha detto a ilfattoquotidiano.it – perché stabilisce a mio avviso un giusto punto di equilibrio tra libertà di espressione e doveri verso l’amministrazione datrice di lavoro. Peraltro la cosa è conforme alla giurisprudenza”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/11/stretta-del-governo-meloni-sulluso-dei-social-da-parte-dei-dipendenti-pubblici-stop-commenti-che-possano-nuocere-alla-p-a/7224257/
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