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    https://www.gov.uk/government/publications/regulatory-approval-of-covid-19-vaccine-astrazeneca/information-for-uk-recipients-on-covid-19-vaccine-astrazeneca#:~:text=What%20COVID%2D19%20Vaccine%20AstraZeneca%20contains&text=*Recombinant%2C%20replication%2Ddeficient%20chimpanzee,genetically%20modified%20organisms%20(GMOs).
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  • ....e questo è il risultato delle transolimpiadi!! Un uomo travestito da donna contro una donna!!!

    Colpita violentemente al volto da un UOMO!!! Perché è geneticamente un uomo!! E la donna italiana dopo 46 secondi cade a terra in ginocchio.....la fine dell'umanità!!!
    ....e questo è il risultato delle transolimpiadi!! Un uomo travestito da donna contro una donna!!! Colpita violentemente al volto da un UOMO!!! Perché è geneticamente un uomo!! E la donna italiana dopo 46 secondi cade a terra in ginocchio.....la fine dell'umanità!!!
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  • Sul match Imane Khalif - Angela Carini

    Da quanto capisco - non seguo queste Olimpiadi come forma di boicottaggio privato - oggi nella categoria superleggeri donne gareggeranno Imane Khalif (Algeria) e Angela Carini (Italia).

    Auguro all'atleta italiana ogni bene e possibilmente la vittoria.
    Tuttavia c'è un problema non trascurabile. Imane Khalif - secondo quanto riportato dall'International Boxing Association nel 2023 - è biologicamente un uomo, in quanto l'analisi del DNA ha riportato la presenza di cromosomi XY e non XX.
    Peraltro, se uno dubitasse dell'analisi cromosomica, uno sguardo alla struttura fisica dell'atleta non lascia molti dubbi.

    Ora, in molti sport, e in modo particolarmente rilevante negli sport di combattimento, la differenza biologica tra chi ha avuto una crescita e pubertà maschile e chi ha avuto una crescita e pubertà femminile è molto marcata. La densità ossea è maggiore nei maschi, il che ha due implicazioni: conferisce maggiore resistenza alle percosse e, dipendendo la potenza di una percossa da massa per velocità, l'incremento della massa ossea conferisce maggiore potenza al colpo (le misurazioni medie danno una potenza di pugno maschile del 162% rispetto al pugno femminile). Anche i tempi di reazione sono inferiori e sia le fibre muscolari bianche, da cui dipende la velocità, che rosse, da cui dipende la resistenza, sono mediamente maggiori nei maschi.

    Chiedo scusa per essermi soffermato su queste banalità prosaiche, ma in un mondo in cui l'ideologia cancella la realtà, anche l'ovvio deve essere ribadito in forma dimostrativa.

    E l'ovvio qui è che mettere su di un ring un atleta geneticamente maschio contro un'atleta geneticamente femmina è una grave scorrettezza. Può darsi che la sorte sia benevola, ma in generale è un'ingiustizia, con potenziali rilevanti rischi fisici.
    (Segnalo un dettaglio forse non noto a chi non ha praticato la boxe. Alle Olimpiadi si utilizza un caschetto per gli incontri. Il caschetto nella boxe è l'apoteosi dell'ipocrisia. Infatti il caschetto limita soltanto le ferite superficiali, i sanguinamenti delle sopracciglia o degli zigomi - preservando gli spettatori - ma i traumi cerebrali legati all'entità della percossa sono esattamente identici, e naturalmente sono quelli ad essere i più pericolosi nel medio periodo.)

    Ora, la questione è: come si è potuti arrivare a questo punto?
    Storicamente la cesura ideologica su questi temi avviene all'inizio degli anni '70. Fino ad allora le rivendicazioni di genere (first-wave feminism) avevano sollevato il sacrosanto tema dell'eguaglianza formale, legale, dei diritti tra persone di sesso, genere o inclinazione sessuale differente.

    A partire dai primi anni '70 si avvia invece un movimento ideologico con caratteristiche essenzialmente differenti, che non mira più al raggiungimento di diritti legali identici (in Occidente raggiunti), ma ad un non meglio precisato "superamento sostanziale" delle differenze.

    Di questo superamento sostanziale fanno parte numerose battaglie distinte, il cui punto di caduta comune però è il rifiuto della realtà materiale nel nome di una rivendicazione ideologica (o, per chi vi aderisce, ideale).

    Si tratta di una curiosa forma di idealismo, che inizia in sempre maggior misura a negare la realtà come se si trattasse di un improvvido accidente, qualcosa che dovrebbe essere superato di principio dall'autoaffermazione volontaria. Come in una novella forma di idealismo assoluto, l'Io si deve qui imporre al non-Io (alla Natura, alla Materia, alla Società).

    Di questa tendenza fa parte il rigetto delle differenze sessuali, viste come latrici di discriminazione, nel nome della "lotta al patriarcato", e ne fanno parte tutte le varie forme di rivendicazione dell'identità sessuale percepita, vista come come superiore all'identità biologica.

    L'intera tematica viene infine presa ostaggio dall'atteggiamento politicamente corretto, che rende ogni discussione aperta di tali questioni difficile, rischiosa, sempre sull'orlo di accuse infamanti.

    Il cerchio così si chiude.

    La prima mossa sancisce la superiorità delle pretese idealistiche di una sorta di Io assoluto, che può e anzi deve imporsi sulla materia (sulla biologia, ma anche sulla realtà sociale).

    La seconda mossa, mette al sicuro dalle confutazioni le pretese di questo Io assoluto, isolandolo dalle critiche, attraverso una loro delegittimazione a priori (come omofobe, sessiste, retrograde, ecc.).

    E cosa resta fuori da questo cerchio splendidamente autoreferenziale?

    Nulla. Nulla salvo la realtà, che anche se i suoi campioni sono stati silenziati, rimane tuttavia testardamente in piedi.
    Ed è la realtà che, con i suoi tempi, la sua implacabilità, e purtroppo anche le sue vittime sacrificali, finirà per fare giustizia di questo delirio culturale.

    Andrea Zhok
    Sul match Imane Khalif - Angela Carini Da quanto capisco - non seguo queste Olimpiadi come forma di boicottaggio privato - oggi nella categoria superleggeri donne gareggeranno Imane Khalif (Algeria) e Angela Carini (Italia). Auguro all'atleta italiana ogni bene e possibilmente la vittoria. Tuttavia c'è un problema non trascurabile. Imane Khalif - secondo quanto riportato dall'International Boxing Association nel 2023 - è biologicamente un uomo, in quanto l'analisi del DNA ha riportato la presenza di cromosomi XY e non XX. Peraltro, se uno dubitasse dell'analisi cromosomica, uno sguardo alla struttura fisica dell'atleta non lascia molti dubbi. Ora, in molti sport, e in modo particolarmente rilevante negli sport di combattimento, la differenza biologica tra chi ha avuto una crescita e pubertà maschile e chi ha avuto una crescita e pubertà femminile è molto marcata. La densità ossea è maggiore nei maschi, il che ha due implicazioni: conferisce maggiore resistenza alle percosse e, dipendendo la potenza di una percossa da massa per velocità, l'incremento della massa ossea conferisce maggiore potenza al colpo (le misurazioni medie danno una potenza di pugno maschile del 162% rispetto al pugno femminile). Anche i tempi di reazione sono inferiori e sia le fibre muscolari bianche, da cui dipende la velocità, che rosse, da cui dipende la resistenza, sono mediamente maggiori nei maschi. Chiedo scusa per essermi soffermato su queste banalità prosaiche, ma in un mondo in cui l'ideologia cancella la realtà, anche l'ovvio deve essere ribadito in forma dimostrativa. E l'ovvio qui è che mettere su di un ring un atleta geneticamente maschio contro un'atleta geneticamente femmina è una grave scorrettezza. Può darsi che la sorte sia benevola, ma in generale è un'ingiustizia, con potenziali rilevanti rischi fisici. (Segnalo un dettaglio forse non noto a chi non ha praticato la boxe. Alle Olimpiadi si utilizza un caschetto per gli incontri. Il caschetto nella boxe è l'apoteosi dell'ipocrisia. Infatti il caschetto limita soltanto le ferite superficiali, i sanguinamenti delle sopracciglia o degli zigomi - preservando gli spettatori - ma i traumi cerebrali legati all'entità della percossa sono esattamente identici, e naturalmente sono quelli ad essere i più pericolosi nel medio periodo.) Ora, la questione è: come si è potuti arrivare a questo punto? Storicamente la cesura ideologica su questi temi avviene all'inizio degli anni '70. Fino ad allora le rivendicazioni di genere (first-wave feminism) avevano sollevato il sacrosanto tema dell'eguaglianza formale, legale, dei diritti tra persone di sesso, genere o inclinazione sessuale differente. A partire dai primi anni '70 si avvia invece un movimento ideologico con caratteristiche essenzialmente differenti, che non mira più al raggiungimento di diritti legali identici (in Occidente raggiunti), ma ad un non meglio precisato "superamento sostanziale" delle differenze. Di questo superamento sostanziale fanno parte numerose battaglie distinte, il cui punto di caduta comune però è il rifiuto della realtà materiale nel nome di una rivendicazione ideologica (o, per chi vi aderisce, ideale). Si tratta di una curiosa forma di idealismo, che inizia in sempre maggior misura a negare la realtà come se si trattasse di un improvvido accidente, qualcosa che dovrebbe essere superato di principio dall'autoaffermazione volontaria. Come in una novella forma di idealismo assoluto, l'Io si deve qui imporre al non-Io (alla Natura, alla Materia, alla Società). Di questa tendenza fa parte il rigetto delle differenze sessuali, viste come latrici di discriminazione, nel nome della "lotta al patriarcato", e ne fanno parte tutte le varie forme di rivendicazione dell'identità sessuale percepita, vista come come superiore all'identità biologica. L'intera tematica viene infine presa ostaggio dall'atteggiamento politicamente corretto, che rende ogni discussione aperta di tali questioni difficile, rischiosa, sempre sull'orlo di accuse infamanti. Il cerchio così si chiude. La prima mossa sancisce la superiorità delle pretese idealistiche di una sorta di Io assoluto, che può e anzi deve imporsi sulla materia (sulla biologia, ma anche sulla realtà sociale). La seconda mossa, mette al sicuro dalle confutazioni le pretese di questo Io assoluto, isolandolo dalle critiche, attraverso una loro delegittimazione a priori (come omofobe, sessiste, retrograde, ecc.). E cosa resta fuori da questo cerchio splendidamente autoreferenziale? Nulla. Nulla salvo la realtà, che anche se i suoi campioni sono stati silenziati, rimane tuttavia testardamente in piedi. Ed è la realtà che, con i suoi tempi, la sua implacabilità, e purtroppo anche le sue vittime sacrificali, finirà per fare giustizia di questo delirio culturale. Andrea Zhok
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  • La malaria non veniva più osservata negli Stati Uniti dal 2003 fino a quando...

    ...Bill Gates non inizia la sua ingegneria genetica sulle zanzare, e all'improvviso c'è un'epidemia di malaria in Florida.

    Proprio dove sono state liberate le zanzare!
    La malaria non veniva più osservata negli Stati Uniti dal 2003 fino a quando... ...Bill Gates non inizia la sua ingegneria genetica sulle zanzare, e all'improvviso c'è un'epidemia di malaria in Florida. Proprio dove sono state liberate le zanzare!
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  • 5G:
    UN'ARMA CONTRO L'UOMO

    Dal 2020 ad oggi, avete notato quanti pali e quante antenne 5G sono sorte nei nostri comuni?

    Sono nate come funghi proprio contemporaneamente
    al lockdown decretato
    in seguito alla pandemia.

    Mentre la gente veniva imprigionata nelle proprie case, allegre squadre di operai piantavano enormi pali alti 30 metri con antenne 5G.

    Ora le antenne 5G si possono trovare mimetizzate nei lampioni, in prossimità dei semafori o all'interno di finti alberi.

    Ai sindaci è stato proibito di opporsi all'installazione di queste antenne.

    Il 5G è a tutti gli effetti un'arma militare che persegue scopi militari anche se alle mandrie viene fatto credere che serve per avere una migliore connessione internet e per scaricare più velocemente i film...

    Gran parte dei fondi del PNRR sono destinati a finanziare proprio il 5G e la digitalizzazione, cioè gli strumenti necessari per condurre guerre, controllare e, nel caso,
    a spegnere da remoto l'uomo geneticamente modificato.

    5G: UN'ARMA CONTRO L'UOMO Dal 2020 ad oggi, avete notato quanti pali e quante antenne 5G sono sorte nei nostri comuni? Sono nate come funghi proprio contemporaneamente al lockdown decretato in seguito alla pandemia. Mentre la gente veniva imprigionata nelle proprie case, allegre squadre di operai piantavano enormi pali alti 30 metri con antenne 5G. Ora le antenne 5G si possono trovare mimetizzate nei lampioni, in prossimità dei semafori o all'interno di finti alberi. Ai sindaci è stato proibito di opporsi all'installazione di queste antenne. Il 5G è a tutti gli effetti un'arma militare che persegue scopi militari anche se alle mandrie viene fatto credere che serve per avere una migliore connessione internet e per scaricare più velocemente i film... Gran parte dei fondi del PNRR sono destinati a finanziare proprio il 5G e la digitalizzazione, cioè gli strumenti necessari per condurre guerre, controllare e, nel caso, a spegnere da remoto l'uomo geneticamente modificato. 👇👇👇
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  • https://dituttoedipiu.altervista.org/leugenetica-e-la-razza-dominante-della-sinistra/
    https://dituttoedipiu.altervista.org/leugenetica-e-la-razza-dominante-della-sinistra/
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    L’eugenetica e la razza dominante della sinistra - D TUTTO E D+
    L’eugenetica e la razza dominante della sinistra 30 agosto 1997. Le sterilizzazioni forzate in Scandinavia hanno scioccato il mondo. Ma i grandi padri fondatori del socialismo britannico, riferisce Jonathan Freedland, avevano sogni vili quasi quanto quelli dei nazisti Stasera cercheranno le loro anime a Stoccolma. E anche a Oslo, Helsinki e Copenaghen. In tutta la Scandinavia, le persone sono rivolte
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  • Si avvicina lo scenario impensabile di 1 bambino su 2 con autismo negli Stati Uniti

    Il tasso di 1 su 36 è l'ultimo dato ampiamente riportato dai media ormai da più di un anno.
    Ma quel tasso è obsoleto di circa quattro anni: infatti il CDC deve ancora pubblicare i risultati del suo sondaggio ADDM Network del 2022 e, quando lo farà, probabilmente entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo, il tasso sarà ancora obsoleto di almeno due anni.
    Di questo passo, è del tutto possibile che la previsione della Dott.ssa Stephanie Seneff secondo cui la metà dei bambini in negli Stati Uniti potrebbe essere diagnosticato l’ASD entro il 2032 potrebbe diventare realtà: poiché la previsione di Seneff sembra sempre meno fantascienza e gli Stati Uniti si avvicinano sempre più a una pietra miliare dell’autismo che verrebbe certamente definita catastrofica (accettando anche che 1 bambino autistico su 36 non sia abbastanza catastrofico ...), saremo portati ad immaginare che i medici, gli scienziati e i funzionari della sanità pubblica, così come i leader politici, i media e la popolazione in generale, siano alla disperata ricerca di cosa si nasconde dietro questa epica epidemia.
    Ma non è così, purtroppo!
    La cosa migliore che si può sentir dire oggi sulla crescita dell’autismo è che le ragioni di ciò “non sono completamente comprese e sono probabilmente complesse”.
    Ma la cosa più strana in assoluto è la generale mancanza di interesse o addirittura curiosità nei confronti di questa vera e propria “epidemia”: in questo caso non sembra esistere alcuna emergenza sanitaria che spinga qualcuno a cercare di capirne le cause.
    L’unica cosa che accade è che si parla molto di “consapevolezza dell’autismo”. Quest’anno le Nazioni Unite hanno addirittura proclamato una Giornata mondiale della sensibilizzazione sull’autismo, il 2 aprile: In tal senso, sembra esserci più che altro un movimento sociale per NORMALIZZARE l’autismo e accettare il disturbo neuro-immune caratterizzato da infiammazione cronica semplicemente come una variazione genetica, introducendo definizioni innovative e devianti per definire questa condizione come “neurodivergente” o “neurodiverso”.

    Fonte: https://www.comilva.org/informazione/editoriale-comilva/si-avvicina-lo-scenario-impensabile-di-1-bambino-su-2-con-autismo
    Si avvicina lo scenario impensabile di 1 bambino su 2 con autismo negli Stati Uniti Il tasso di 1 su 36 è l'ultimo dato ampiamente riportato dai media ormai da più di un anno. Ma quel tasso è obsoleto di circa quattro anni: infatti il CDC deve ancora pubblicare i risultati del suo sondaggio ADDM Network del 2022 e, quando lo farà, probabilmente entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo, il tasso sarà ancora obsoleto di almeno due anni. Di questo passo, è del tutto possibile che la previsione della Dott.ssa Stephanie Seneff secondo cui la metà dei bambini in negli Stati Uniti potrebbe essere diagnosticato l’ASD entro il 2032 potrebbe diventare realtà: poiché la previsione di Seneff sembra sempre meno fantascienza e gli Stati Uniti si avvicinano sempre più a una pietra miliare dell’autismo che verrebbe certamente definita catastrofica (accettando anche che 1 bambino autistico su 36 non sia abbastanza catastrofico ...), saremo portati ad immaginare che i medici, gli scienziati e i funzionari della sanità pubblica, così come i leader politici, i media e la popolazione in generale, siano alla disperata ricerca di cosa si nasconde dietro questa epica epidemia. Ma non è così, purtroppo! La cosa migliore che si può sentir dire oggi sulla crescita dell’autismo è che le ragioni di ciò “non sono completamente comprese e sono probabilmente complesse”. Ma la cosa più strana in assoluto è la generale mancanza di interesse o addirittura curiosità nei confronti di questa vera e propria “epidemia”: in questo caso non sembra esistere alcuna emergenza sanitaria che spinga qualcuno a cercare di capirne le cause. L’unica cosa che accade è che si parla molto di “consapevolezza dell’autismo”. Quest’anno le Nazioni Unite hanno addirittura proclamato una Giornata mondiale della sensibilizzazione sull’autismo, il 2 aprile: In tal senso, sembra esserci più che altro un movimento sociale per NORMALIZZARE l’autismo e accettare il disturbo neuro-immune caratterizzato da infiammazione cronica semplicemente come una variazione genetica, introducendo definizioni innovative e devianti per definire questa condizione come “neurodivergente” o “neurodiverso”. 👉 Fonte: https://www.comilva.org/informazione/editoriale-comilva/si-avvicina-lo-scenario-impensabile-di-1-bambino-su-2-con-autismo
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  • https://dituttoedipiu.altervista.org/dott-mike-yeadon-pandemie-controllo-digitale-eugenetica-e-spopolamento/
    https://dituttoedipiu.altervista.org/dott-mike-yeadon-pandemie-controllo-digitale-eugenetica-e-spopolamento/
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    DOTT. MIKE YEADON: PANDEMIE, CONTROLLO DIGITALE, EUGENETICA E SPOPOLAMENTO - D TUTTO E D+
    DOTT. MIKE YEADON: PANDEMIE, CONTROLLO DIGITALE, EUGENETICA E SPOPOLAMENTO A cura di Rhoda Wilson per The Exposé Il 21 novembre 2022, l’ex vicepresidente della Pfizer, lo scienziato dott. Mike Yeadon, al congresso del World Council for Health ha discusso le verità dietro l’agenda di spopolamento. Recentemente Gaz ha condiviso un “flashback” con un video realizzato l’anno scorso che includeva una breve clip di
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  • https://dituttoedipiu.altervista.org/eugenetica-agenda-2050-parte-i/
    https://dituttoedipiu.altervista.org/eugenetica-agenda-2050-parte-i/
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    EUGENETICA, AGENDA 2050 - PARTE I - D TUTTO E D+
    EUGENETICA, AGENDA 2050 - PARTE I Londra, luglio 1912, si tiene il primo congresso internazionale di eugenetica. Londra, luglio 2012, la Bill e Melinda Gates Foundation organizzano il summit sulla pianificazione familiare insieme al Governo britannico, all’Unfpa e ad altri partner istituzionali. È solo un caso che William Henry Gates III (detto Bill), figlio di William H. Gates, banchiere e direttore
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  • IL FATTO QUOTIDIANO clicca qui Usare le nuove tecnologie per fondere il fisico col biologico e il digitale, portando l’umanità nella post-umanità, superata la transitoria fase transumanista. Connessioni neurali, interfaccia Uomo-Macchina, l’ibridazione dei corpi, il 6G dell’Internet dei sensi e delle nanocose tra neuroscienze, tecnologie convergenti, ingegneria genetica, nanotecnologia, biologia sintetica e immortalità digitale. Insomma, l’Era dei cyborg è alle porte, come documento nel mio nuovo libro d’inchiesta “Tecno-Uomo 2030. Teorie e tecnologie transumaniste per la mutazione della specie” (Edizioni Il Punto d’Incontro), frutto di una serrata ricerca nei legami tra multinazionali dell’Hi-Tech, agenzie militari, organismi sovranazionali, governi centrali e prestigiose università nella decostruzione dell’essenza ontologica, naturale e millenaria dell’essere umano. Eccone alcuni stralci.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/19/tecno-uomo-2030-cose-il-transumanesimo-e-perche-lera-dei-cyborg-e-alle-porte/7590371/
    IL FATTO QUOTIDIANO clicca qui🟥🟥🟥🟥🟥🟥🟥🟥🟥🟥🟥 Usare le nuove tecnologie per fondere il fisico col biologico e il digitale, portando l’umanità nella post-umanità, superata la transitoria fase transumanista. Connessioni neurali, interfaccia Uomo-Macchina, l’ibridazione dei corpi, il 6G dell’Internet dei sensi e delle nanocose tra neuroscienze, tecnologie convergenti, ingegneria genetica, nanotecnologia, biologia sintetica e immortalità digitale. Insomma, l’Era dei cyborg è alle porte, come documento nel mio nuovo libro d’inchiesta “Tecno-Uomo 2030. Teorie e tecnologie transumaniste per la mutazione della specie” (Edizioni Il Punto d’Incontro), frutto di una serrata ricerca nei legami tra multinazionali dell’Hi-Tech, agenzie militari, organismi sovranazionali, governi centrali e prestigiose università nella decostruzione dell’essenza ontologica, naturale e millenaria dell’essere umano. Eccone alcuni stralci. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/19/tecno-uomo-2030-cose-il-transumanesimo-e-perche-lera-dei-cyborg-e-alle-porte/7590371/
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