VENTOTENE - UN TORTO CIASCUNO (E UNA FIGURACCIA PER TUTTI)
Parlamento Show
Ci siamo cascati di nuovo…
Chiedere maturità a questo Paese è come aspettarsi puntualità da un treno regionale: romantico, ma inutile. Ogni volta ripetiamo gli stessi errori, con la stessa tenacia con cui si difendono i parcheggi abusivi o le pizze surgelate.
Con sanità al collasso, carovita, disoccupazione e un Paese in apnea… davvero, davvero, c’era bisogno di dissotterrare un documento fondativo della democrazia europea solo per fare a gara a chi lo cita peggio?
E ovviamente, come ogni settimana che si rispetti, lo scontro politico si riduce a un teatrino da bar sport. Stavolta con ospite d’onore: il Manifesto di Ventotene.
❗️ Ma davvero non c’era un altro modo per affrontare il tema guerra-Ucraina-riarmo? Davvero non c’erano 100mila sfumature ideologiche possibili per parlarne con serietà?
Come cittadini (e come comitati), ci stiamo sbattendo per portare avanti proposte concrete contro questo nuovo “Re-Arm”.
E cosa fa il Parlamento? Ci regala l’ennesimo show tragicomico, in cui il torto – per equità e buon senso – va equamente distribuito a destra e a manca. Una standing ovation bipartisan dell’imbarazzo.
❗️❗️Un testo può anche essere anacronistico, superato, distante dal contesto storico che viviamo.
Mai mi sognerei di applicare oggi, alla lettera, le teorie di un Bakunin o le leggi di Hammurabi.
Ma una cosa è certa: non possono diventare pretesti beceri per prenderci a schiaffi ideologici.
Citare fuori contesto, deformare, banalizzare: questo non è dibattito, è solo rumore.
La polemica parte quando Giorgia Meloni decide di citare (con amorevole selettività) alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene durante un intervento alla Camera.
Cita cose tipo:
«La rivoluzione europea dovrà essere socialista»
e
«La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta»
e chiude il siparietto con: «Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia».
Standing ovation? Macché. Bagno di fischi.
L'opposizione insorge, accusa la Premier di aver tagliato e incollato frasi fuori contesto per affondare uno dei pilastri dell'antifascismo e dell’integrazione europea.
Risultato? Rissa verbale, cori da stadio, e indignazione a comando. Applausi registrati.
Anche al Senato non si fanno mancare nulla: la bagarre continua, come da copione.
Ora io mi domando (e domando anche a voi):
Come si può pretendere che la politica torni a essere credibile, attraente, interessante, se continua a dimostrarsi così profondamente scollegata dalla realtà?
Tiriamo fuori Ventotene come se fosse il Capitale di Marx al discount per discutere di inflazione e proprietà privata. Ok, l'esercizio storico va anche bene... ma intanto si perde fottutamente tempo.
Da una parte, chi taglia frasi a caso per farci polemica a favore.
Dall’altra, chi reagisce come se fossimo al derby Lazio-Roma.
Nel mezzo, il dibattito vero – tipo quello sul riarmo – che finisce nel cassetto, insieme al buonsenso.
E noi cittadini? Sempre più stanchi. Sempre più lontani. Sempre più presi per il culo.
Forse chiedere contesto, serietà e rispetto delle priorità è troppo.
Nel dubbio, attendiamo che questo delirio si estingua da solo.
Povera Italia.
#Ventotene #Meloni #ManifestoDiVentotene #PoliticaItaliana #ReArm #Parlamento #Europa #Antifascismo #Bagarre #TeatroDellaPolitica #SatiraPolitica #poveraitalia
VENTOTENE - UN TORTO CIASCUNO (E UNA FIGURACCIA PER TUTTI)
🇮🇹🤡 Parlamento Show
Ci siamo cascati di nuovo… 🤦♂️
Chiedere maturità a questo Paese è come aspettarsi puntualità da un treno regionale: romantico, ma inutile. Ogni volta ripetiamo gli stessi errori, con la stessa tenacia con cui si difendono i parcheggi abusivi o le pizze surgelate.
Con sanità al collasso, carovita, disoccupazione e un Paese in apnea… davvero, davvero, c’era bisogno di dissotterrare un documento fondativo della democrazia europea solo per fare a gara a chi lo cita peggio?
E ovviamente, come ogni settimana che si rispetti, lo scontro politico si riduce a un teatrino da bar sport. Stavolta con ospite d’onore: il Manifesto di Ventotene.
👉❗️ Ma davvero non c’era un altro modo per affrontare il tema guerra-Ucraina-riarmo? Davvero non c’erano 100mila sfumature ideologiche possibili per parlarne con serietà?
Come cittadini (e come comitati), ci stiamo sbattendo per portare avanti proposte concrete contro questo nuovo “Re-Arm”.
E cosa fa il Parlamento? Ci regala l’ennesimo show tragicomico, in cui il torto – per equità e buon senso – va equamente distribuito a destra e a manca. Una standing ovation bipartisan dell’imbarazzo. 👏
👉❗️❗️Un testo può anche essere anacronistico, superato, distante dal contesto storico che viviamo.
Mai mi sognerei di applicare oggi, alla lettera, le teorie di un Bakunin o le leggi di Hammurabi.
Ma una cosa è certa: non possono diventare pretesti beceri per prenderci a schiaffi ideologici.
Citare fuori contesto, deformare, banalizzare: questo non è dibattito, è solo rumore.
😱La polemica parte quando Giorgia Meloni decide di citare (con amorevole selettività) alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene durante un intervento alla Camera.
Cita cose tipo:
«La rivoluzione europea dovrà essere socialista»
e
«La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta»
e chiude il siparietto con: «Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia».
Standing ovation? Macché. Bagno di fischi. 🎭
L'opposizione insorge, accusa la Premier di aver tagliato e incollato frasi fuori contesto per affondare uno dei pilastri dell'antifascismo e dell’integrazione europea.
Risultato? Rissa verbale, cori da stadio, e indignazione a comando. Applausi registrati.
Anche al Senato non si fanno mancare nulla: la bagarre continua, come da copione.
Ora io mi domando (e domando anche a voi):
Come si può pretendere che la politica torni a essere credibile, attraente, interessante, se continua a dimostrarsi così profondamente scollegata dalla realtà?
Tiriamo fuori Ventotene come se fosse il Capitale di Marx al discount per discutere di inflazione e proprietà privata. Ok, l'esercizio storico va anche bene... ma intanto si perde fottutamente tempo.
Da una parte, chi taglia frasi a caso per farci polemica a favore.
Dall’altra, chi reagisce come se fossimo al derby Lazio-Roma.
Nel mezzo, il dibattito vero – tipo quello sul riarmo – che finisce nel cassetto, insieme al buonsenso.
E noi cittadini? Sempre più stanchi. Sempre più lontani. Sempre più presi per il culo.
Forse chiedere contesto, serietà e rispetto delle priorità è troppo.
Nel dubbio, attendiamo che questo delirio si estingua da solo.
Povera Italia. 🇮🇹
#Ventotene #Meloni #ManifestoDiVentotene #PoliticaItaliana #ReArm #Parlamento #Europa #Antifascismo #Bagarre #TeatroDellaPolitica #SatiraPolitica #poveraitalia