• IL GOVERNO MELONI PRONTO A IMPUGNARE LA LEGGE PUGLIESE SUL PROGRAMMA DI VACCINAZIONE ANTI-PAPILLOMA VIRUS
    Non convince la previsione dell'obbligo da parte dei cittadini dagli 11 ai 25 anni di comunicare di aver eseguito o rifiutato il vaccino contro il papilloma virus

    Foggia Today, 21/07/2024
    https://www.foggiatoday.it/salute/governo-impugna-legge-puglia-obbligo-comunicazione-vaccino-papilloma-virus.html
    IL GOVERNO MELONI PRONTO A IMPUGNARE LA LEGGE PUGLIESE SUL PROGRAMMA DI VACCINAZIONE ANTI-PAPILLOMA VIRUS Non convince la previsione dell'obbligo da parte dei cittadini dagli 11 ai 25 anni di comunicare di aver eseguito o rifiutato il vaccino contro il papilloma virus Foggia Today, 21/07/2024 https://www.foggiatoday.it/salute/governo-impugna-legge-puglia-obbligo-comunicazione-vaccino-papilloma-virus.html
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    Il Governo Meloni pronto a impugnare la legge pugliese sul programma di vaccinazione anti-papilloma virus
    Non convince la previsione dell'obbligo da parte dei cittadini dagli 11 ai 25 anni di comunicare di aver eseguito o rifiutato il vaccino contro il papilloma virus
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  • Renzi, alleanza con Pd e M5s unica alternativa a Meloni
    "noi abbiamo portato Draghi e costruito le condizioni per il bis di Mattarella"

    https://www.imolaoggi.it/2024/07/19/renzi-alleanza-con-pd-e-m5s-unica-alternativa-a-meloni/
    Renzi, alleanza con Pd e M5s unica alternativa a Meloni "noi abbiamo portato Draghi e costruito le condizioni per il bis di Mattarella" https://www.imolaoggi.it/2024/07/19/renzi-alleanza-con-pd-e-m5s-unica-alternativa-a-meloni/
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    Renzi, alleanza con Pd e M5s unica alternativa a Meloni
    ''Noi alle europee abbiamo sfiorato il 4% e dunque abbiamo un consenso che alle prossime politiche può fare la differenza'', ha detto Renzi
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  • Spero tanto che la Giorgina abbia letto questo e tantissimi altri tuitt e ci rifletta, non bene, di più.
    Un categorico NO ad un ulteriore mandato della krucca megera #vonderPfizer!

    @GiorgiaMeloni

    #vonderleyen

    Fonte: https://x.com/giogio_al_cubo/status/1813667486111543569
    Spero tanto che la Giorgina abbia letto questo e tantissimi altri tuitt e ci rifletta, non bene, di più. Un categorico NO ad un ulteriore mandato della krucca megera #vonderPfizer! @GiorgiaMeloni #vonderleyen Fonte: https://x.com/giogio_al_cubo/status/1813667486111543569
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  • STANNO GIOCANDO SULLA NOSTRA PELE!
    Attacchi con armi Ue in territorio russo, a Strasburgo il governo Meloni ne esce a pezzi
    Ecco come hanno votato gli italiani al Parlamento Ue...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/17/attacchi-con-armi-ue-in-territorio-russo-il-governo-meloni-ne-esce-a-pezzi-ecco-come-hanno-votato-gli-italiani-al-parlamento-ue/7626989/
    STANNO GIOCANDO SULLA NOSTRA PELE! Attacchi con armi Ue in territorio russo, a Strasburgo il governo Meloni ne esce a pezzi Ecco come hanno votato gli italiani al Parlamento Ue... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/17/attacchi-con-armi-ue-in-territorio-russo-il-governo-meloni-ne-esce-a-pezzi-ecco-come-hanno-votato-gli-italiani-al-parlamento-ue/7626989/
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  • QUALCOSA SI MUOVE?
    Ucraina, scontro interno al governo. La Lega insiste: “Meloni parla di invio di armi difensive? Noi contrari ad alimentare guerre”

    di F. Q. | 12 Luglio 2024

    Dall’Europa a Roma. La linea tracciata dalla nuova famiglia Ue, voluta da Viktor Orban, rischia di creare crepe all’interno del governo italiano. Negli ultimi giorni la Lega di Matteo Salvini – fresca di adesione ai Patrioti per l’Europa – alza il tiro andando contro le posizioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il leader del Carroccio lo ha fatto parlando delle nuove nomine Ue: Salvini ha definito “un colpo di Stato” il bis di Ursula von der Leyen proprio mentre Meloni apre al voto favorevole di Fdi, legandolo al risultato che l’Italia deve ottenere “per il suo peso”. Non solo. Uno dei temi più spinosi è quello relativo al sostegno all’Ucraina. “Più armi si inviano, più la guerra va avanti“, ha dichiarato Salvini sostenuto da altri esponenti del suo partito.

    Una posizione che ha costretto Giorgia Meloni a intervenire pubblicamente, al termine del vertice Nato a Washington, per ricordare che “la maggioranza è sempre stata molto compatta su queste materie, lo dimostra una linea italiana che è chiarissima per tutto il mondo“. La premier ha anche ribadito che “in Ucraina ci siamo concentrati sui sistemi di difesa aerea, che è il modo migliore per difendere una nazione aggredita. Lo dico anche a chi va da varie parti dice se si continuano a inviare armi all’Ucraina si alimenta la guerra”, ha sottolineato con evidente riferimento agli alleati della Lega. “Dipende anche da che cosa si invia, perché se noi non avessimo mandato i sistemi di difesa antiaerea i missili sarebbero partiti ugualmente, colpendo molta più gente, come abbiamo visto qualche giorno fa all’ospedale di Kiev“, ha concluso Giorgia Meloni.

    Ma la replica non si è fatta attendere. “Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive? Io sono contrario all’invio di ogni tipo di arma perché, dal mio punto di vista, un missile non è un’arma difensiva”, ha commentato il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. “Io sono contro l’invio di ogni tipo di armi all’Ucraina perché sono favorevole a un processo negoziale che deve avere come unico scopo la pace”, ha aggiunto il numero due di Salvini ripetendo – quasi testualmente – le parole del suo leader: “Finché inviamo armi è chiaro che alimentiamo guerre e finché alimentiamo guerre contribuiamo alla morte di persone sia della Russia sia dell’Ucraina”.

    E il capogruppo della Lega alla Camera plaude alle “missioni di pace” (che ha sollevato numerose critiche in Ue) del premier ungherese Viktor Orban tra Kiev, Mosca e Pechino: “Se ci prova non la vedo come una cosa negativa“, ha detto Riccardo Molinari sottolineando che “la pace si può fare solo grazie all’aiuto militare occidentale. Qualcuno che provi a fare una trattativa deve esserci“. Intanto, sempre da Washington, Meloni ha provato a ridimensionare le distanze politiche con gruppi di destra che in Europa hanno aderito ai Patrioti di Orban e Le Pen, ricordando che nel gruppo “c’è Salvini, come c’è Vox che è stato con Ecr fino a qualche giorno fa”. “La partecipazione e la composizione dei gruppi europei – ha spiegato al termine del vertice Nato – non impedisce affatto che ci siano ottimi rapporti e che ci siano forme di collaborazione, come dimostra il caso italiano dove mi corre l’obbligo di ricordare che i tre partiti che compongono la maggioranza, pur stando insieme praticamente da 30 anni, sono sempre stati in gruppi europei diversi“. “Ci sono materie sulle quali si può essere meno vicini, altre sulle quali si può essere ovviamente più convergenti. Ma insomma, io sono una persona che ama parlare con tutti e certi schematismi che leggo nella politica europea non mi appartengono e non li condivido”, ha concluso la presidente del Consiglio.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/12/lega-linea-orban-governo-crippa-meloni-armi-difensive-kiev-alimentare-guerre/7621246/
    QUALCOSA SI MUOVE? Ucraina, scontro interno al governo. La Lega insiste: “Meloni parla di invio di armi difensive? Noi contrari ad alimentare guerre” di F. Q. | 12 Luglio 2024 Dall’Europa a Roma. La linea tracciata dalla nuova famiglia Ue, voluta da Viktor Orban, rischia di creare crepe all’interno del governo italiano. Negli ultimi giorni la Lega di Matteo Salvini – fresca di adesione ai Patrioti per l’Europa – alza il tiro andando contro le posizioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il leader del Carroccio lo ha fatto parlando delle nuove nomine Ue: Salvini ha definito “un colpo di Stato” il bis di Ursula von der Leyen proprio mentre Meloni apre al voto favorevole di Fdi, legandolo al risultato che l’Italia deve ottenere “per il suo peso”. Non solo. Uno dei temi più spinosi è quello relativo al sostegno all’Ucraina. “Più armi si inviano, più la guerra va avanti“, ha dichiarato Salvini sostenuto da altri esponenti del suo partito. Una posizione che ha costretto Giorgia Meloni a intervenire pubblicamente, al termine del vertice Nato a Washington, per ricordare che “la maggioranza è sempre stata molto compatta su queste materie, lo dimostra una linea italiana che è chiarissima per tutto il mondo“. La premier ha anche ribadito che “in Ucraina ci siamo concentrati sui sistemi di difesa aerea, che è il modo migliore per difendere una nazione aggredita. Lo dico anche a chi va da varie parti dice se si continuano a inviare armi all’Ucraina si alimenta la guerra”, ha sottolineato con evidente riferimento agli alleati della Lega. “Dipende anche da che cosa si invia, perché se noi non avessimo mandato i sistemi di difesa antiaerea i missili sarebbero partiti ugualmente, colpendo molta più gente, come abbiamo visto qualche giorno fa all’ospedale di Kiev“, ha concluso Giorgia Meloni. Ma la replica non si è fatta attendere. “Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive? Io sono contrario all’invio di ogni tipo di arma perché, dal mio punto di vista, un missile non è un’arma difensiva”, ha commentato il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. “Io sono contro l’invio di ogni tipo di armi all’Ucraina perché sono favorevole a un processo negoziale che deve avere come unico scopo la pace”, ha aggiunto il numero due di Salvini ripetendo – quasi testualmente – le parole del suo leader: “Finché inviamo armi è chiaro che alimentiamo guerre e finché alimentiamo guerre contribuiamo alla morte di persone sia della Russia sia dell’Ucraina”. E il capogruppo della Lega alla Camera plaude alle “missioni di pace” (che ha sollevato numerose critiche in Ue) del premier ungherese Viktor Orban tra Kiev, Mosca e Pechino: “Se ci prova non la vedo come una cosa negativa“, ha detto Riccardo Molinari sottolineando che “la pace si può fare solo grazie all’aiuto militare occidentale. Qualcuno che provi a fare una trattativa deve esserci“. Intanto, sempre da Washington, Meloni ha provato a ridimensionare le distanze politiche con gruppi di destra che in Europa hanno aderito ai Patrioti di Orban e Le Pen, ricordando che nel gruppo “c’è Salvini, come c’è Vox che è stato con Ecr fino a qualche giorno fa”. “La partecipazione e la composizione dei gruppi europei – ha spiegato al termine del vertice Nato – non impedisce affatto che ci siano ottimi rapporti e che ci siano forme di collaborazione, come dimostra il caso italiano dove mi corre l’obbligo di ricordare che i tre partiti che compongono la maggioranza, pur stando insieme praticamente da 30 anni, sono sempre stati in gruppi europei diversi“. “Ci sono materie sulle quali si può essere meno vicini, altre sulle quali si può essere ovviamente più convergenti. Ma insomma, io sono una persona che ama parlare con tutti e certi schematismi che leggo nella politica europea non mi appartengono e non li condivido”, ha concluso la presidente del Consiglio. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/12/lega-linea-orban-governo-crippa-meloni-armi-difensive-kiev-alimentare-guerre/7621246/
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    Ucraina, scontro interno al governo. La Lega insiste: "Meloni parla di invio di armi difensive? Noi contrari ad alimentare guerre" - Il Fatto Quotidiano
    "Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive?" replica il numero due di Salvini a Meloni
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  • Soprusi vaccinali in Puglia, e il governo non interviene.
    Vogliono la guerra.

    COMUNICATO DELL’8 LUGLIO 2024 -
    COLIBRÌ PUGLIA

    A CAUSA DI UN GOVERNO INERTE, IN ARRIVO NUOVI OBBLIGHI VACCINALI A LIVELLO REGIONALE

    In data odierna, lunedì 8 luglio 2024, alcuni consiglieri della Regione Puglia hanno annunciato di aver depositato una proposta di legge per un obbligo vaccinale con sanzioni pecuniarie fino a 2.500 euro.
    Riteniamo che questa ulteriore proposta regionale di obblighi vaccinali sia diretta conseguenza di un atteggiamento clamorosamente permissivo del Governo Italiano.
    Su materie di competenza statale, il Governo dovrebbe impedire qualsiasi travalicamento da parte delle Regioni e invece, nonostante gravi criticità costituzionali rilevate anche dall’Ufficio Affari Giuridici regionale nell’Analisi Tecnico Normativa, il Governo pare non abbia alcuna intenzione di impugnare la legge relativa alla schedatura vaccini hpv (Legge Regione Puglia n.22 del 30 maggio 2024, pubblicata in Bollettino Ufficiale Regionale il 3 giugno 2024) e i termini sono quasi scaduti. Così, questa rinuncia all’impugnazione viene interpretata dai consiglieri regionali come un’opportunità per proporre ulteriori leggi regionali sugli obblighi.
    Inoltre, la proposta di legge regionale con sanzioni di 2.500 euro potrebbe anche essere approvata ed entrare in vigore anche in presenza della legge statale.
    Una coesistenza simile è già successa con le leggi sul vaccino covid per gli operatori sanitari (legge statale n.76 del 2021 in conversione del decreto legge 44/2021 e legge Regione Puglia n.2 del 2021).
    Decaduta la legge statale, negli ultimi mesi la Asl di Lecce ha fatto leva proprio sulla legge regionale n.2 del 2021 per escludere alcuni studenti di facoltà di area medico-sanitaria senza quarta dose.

    Inoltre, mercoledì 3 luglio, in Consiglio dei Ministri, il Ministro degli affari regionali Calderoli ha posto all’attenzione del governo 16 leggi regionali (ma non quella pugliese sull’hpv). Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnarne nessuna.
    Anche il mese scorso, nel Consiglio dei Ministri del 10 giugno, sono state poste all’attenzione 7 leggi regionali e il Consiglio dei Ministri non ne ha impugnata nessuna.
    I termini per impugnare la legge pugliese sulla schedatura hpv scadono il 2 agosto: il Governo ha pochi giorni per convocare un nuovo Consiglio dei Ministri, decidere per l’impugnazione e dare mandato all’Avvocatura dello Stato per esaminare la legge, redigere l’atto e depositare.

    Se il Governo Meloni non impugnerà entro il 2 agosto la  Legge Regione Puglia n.22 del 2024, nei prossimi mesi vedremo una miriade di norme regionali sugli obblighi vaccinali e la responsabilità sarà da addebitare proprio al centrodestra ora al governo del Paese, immobile e inerte rispetto alle violazioni costituzionali da parte delle Regioni
    Soprusi vaccinali in Puglia, e il governo non interviene. Vogliono la guerra. COMUNICATO DELL’8 LUGLIO 2024 - COLIBRÌ PUGLIA A CAUSA DI UN GOVERNO INERTE, IN ARRIVO NUOVI OBBLIGHI VACCINALI A LIVELLO REGIONALE In data odierna, lunedì 8 luglio 2024, alcuni consiglieri della Regione Puglia hanno annunciato di aver depositato una proposta di legge per un obbligo vaccinale con sanzioni pecuniarie fino a 2.500 euro. Riteniamo che questa ulteriore proposta regionale di obblighi vaccinali sia diretta conseguenza di un atteggiamento clamorosamente permissivo del Governo Italiano. Su materie di competenza statale, il Governo dovrebbe impedire qualsiasi travalicamento da parte delle Regioni e invece, nonostante gravi criticità costituzionali rilevate anche dall’Ufficio Affari Giuridici regionale nell’Analisi Tecnico Normativa, il Governo pare non abbia alcuna intenzione di impugnare la legge relativa alla schedatura vaccini hpv (Legge Regione Puglia n.22 del 30 maggio 2024, pubblicata in Bollettino Ufficiale Regionale il 3 giugno 2024) e i termini sono quasi scaduti. Così, questa rinuncia all’impugnazione viene interpretata dai consiglieri regionali come un’opportunità per proporre ulteriori leggi regionali sugli obblighi. Inoltre, la proposta di legge regionale con sanzioni di 2.500 euro potrebbe anche essere approvata ed entrare in vigore anche in presenza della legge statale. Una coesistenza simile è già successa con le leggi sul vaccino covid per gli operatori sanitari (legge statale n.76 del 2021 in conversione del decreto legge 44/2021 e legge Regione Puglia n.2 del 2021). Decaduta la legge statale, negli ultimi mesi la Asl di Lecce ha fatto leva proprio sulla legge regionale n.2 del 2021 per escludere alcuni studenti di facoltà di area medico-sanitaria senza quarta dose. Inoltre, mercoledì 3 luglio, in Consiglio dei Ministri, il Ministro degli affari regionali Calderoli ha posto all’attenzione del governo 16 leggi regionali (ma non quella pugliese sull’hpv). Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnarne nessuna. Anche il mese scorso, nel Consiglio dei Ministri del 10 giugno, sono state poste all’attenzione 7 leggi regionali e il Consiglio dei Ministri non ne ha impugnata nessuna. I termini per impugnare la legge pugliese sulla schedatura hpv scadono il 2 agosto: il Governo ha pochi giorni per convocare un nuovo Consiglio dei Ministri, decidere per l’impugnazione e dare mandato all’Avvocatura dello Stato per esaminare la legge, redigere l’atto e depositare. Se il Governo Meloni non impugnerà entro il 2 agosto la  Legge Regione Puglia n.22 del 2024, nei prossimi mesi vedremo una miriade di norme regionali sugli obblighi vaccinali e la responsabilità sarà da addebitare proprio al centrodestra ora al governo del Paese, immobile e inerte rispetto alle violazioni costituzionali da parte delle Regioni
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  • LEADER SOVRANISTI SMASCHERANO E SCARICANO LA SERVA MELONI

    La leader del partito filorusso tedesco Alice Weidel e Viktor Orban scaricano la cameriera delle elite Meloni:
    "Noi siamo sovranisti e la Russia non è il nostro nemico;
    non vogliamo avere nulla a che fare nè con Ursula Von der Leyen nè con chi come Giorgia Meloni è obbediente ad ogni suo ordine"

    Fonte: https://x.com/AgainCarlakak/status/1807802025465286940?t=VGLXvQruxw1DUlF8lr_UOg&s=19
    LEADER SOVRANISTI SMASCHERANO E SCARICANO LA SERVA MELONI La leader del partito filorusso tedesco Alice Weidel e Viktor Orban scaricano la cameriera delle elite Meloni: "Noi siamo sovranisti e la Russia non è il nostro nemico; non vogliamo avere nulla a che fare nè con Ursula Von der Leyen nè con chi come Giorgia Meloni è obbediente ad ogni suo ordine" Fonte: https://x.com/AgainCarlakak/status/1807802025465286940?t=VGLXvQruxw1DUlF8lr_UOg&s=19
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  • NUOVOATLANTE
    di Alessandro Orsini
    Samp-T. L’Italia si appresta a fornire il secondo, ma aiuterà solo la guerra

    Nel gennaio 2024 la Russia ha rivendicato la distruzione di un Samp-T italiano, il sistema di difesa antiaerea più costoso e sofisticato di cui l’Italia disponga con tempi di consegna lunghissimi. Più volte questa rubrica ha sollevato la questione chiedendo al ministro della Difesa, Guido Crosetto, di pronunciarsi a riguardo: è vero che la Russia ha distrutto un Samp-T italiano? Questa risposta non è mai giunta. Dunque, vi sono elementi sufficienti per ritenere che la Russia abbia realmente distrutto il primo Samp-T italiano e che Crosetto stia consegnando un secondo Samp-T all’Ucraina perché il primo non c’è più o è a brandelli. Le considerazioni da fare sono numerose.

    La prima è che potremmo essere in errore. Se così fosse, la colpa sarebbe di Crosetto. Nascondendo tutto ciò che accade alle armi italiane in Ucraina, Crosetto costringe gli studiosi di sicurezza internazionale a procurarsi le informazioni nei modi più complicati, incerti e precari. Le informazioni sono indispensabili per sottoporre il potere pubblico al controllo democratico. Se il ministro della Difesa fa sparire le informazioni, ecco che sparisce anche la possibilità del controllo democratico. La seconda considerazione ha a che vedere con la vera ragione per cui Crosetto nasconde agli italiani le armi che invia a Zelensky e la loro “fine”. Secondo Crosetto, l’invio degli armamenti deve essere secretato “per ragioni di sicurezza nazionale”. Ma è falso giacché Putin conosce perfettamente le armi che l’Italia dà a Zelensky. Soltanto gli italiani non sanno niente. I russi non votano per eleggere il governo italiano; gli italiani, invece, sì. Ne consegue che i primi possono sapere tutto delle armi che Zelensky riceve da Crosetto mentre i secondi non devono sapere niente. Soltanto gli italiani devono rimanere all’oscuro dei fatti. Crosetto non pone il segreto sulle armi che invia in Ucraina per “motivi nazionali”, ma per interessi elettorali, Se gli italiani sapessero che Crosetto sta distruggendo il loro sistema di difesa aerea, perderebbe voti.

    La terza considerazione riguarda il fallimento totale della strategia di Crosetto, il quale aveva assicurato che l’esecrazione della diplomazia e il solo invio di armi avrebbe protetto la vita dei civili ucraini. Ma il bombardamento russo dell’ospedale pediatrico Okhmatdyt a Kiev conferma che i civili ucraini vengono uccisi copiosamente. I fatti dimostrano che questa rubrica ha avuto ragione: il modo migliore di proteggere la vita dei bambini ucraini era la mediazione diplomatica da avviare prepotentemente sin dal primo giorno di guerra. Crosetto, invece, ha sempre assicurato che gli ucraini sarebbero stati protetti dalle armi della Nato molto più che dalla diplomazia. Infatti, Crosetto non ha mai fatto nulla per favorire un incontro tra Meloni e Putin come quello che Putin ha appena avuto con Orban. Per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina. Questa è la regolarità che governa la guerra. Concludiamo con una nuova previsione: grazie alle nuove armi che Crosetto si accinge a dare a Zelensky, l’Ucraina sarà sempre più distrutta, i morti ucraini saranno sempre più numerosi e l’Ucraina perderà sempre più territori. Come se non bastasse, gli italiani rischiano di ritrovarsi senza difesa aerea mentre la corsa verso la Terza guerra mondiale prosegue. Giorgia Meloni ha sempre detto che gli italiani non pagheranno niente per questa guerra. Eppure, l’intero sistema Samp-T ha un costo abnorme, che pagheranno gli italiani.

    Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
    NUOVOATLANTE di Alessandro Orsini Samp-T. L’Italia si appresta a fornire il secondo, ma aiuterà solo la guerra Nel gennaio 2024 la Russia ha rivendicato la distruzione di un Samp-T italiano, il sistema di difesa antiaerea più costoso e sofisticato di cui l’Italia disponga con tempi di consegna lunghissimi. Più volte questa rubrica ha sollevato la questione chiedendo al ministro della Difesa, Guido Crosetto, di pronunciarsi a riguardo: è vero che la Russia ha distrutto un Samp-T italiano? Questa risposta non è mai giunta. Dunque, vi sono elementi sufficienti per ritenere che la Russia abbia realmente distrutto il primo Samp-T italiano e che Crosetto stia consegnando un secondo Samp-T all’Ucraina perché il primo non c’è più o è a brandelli. Le considerazioni da fare sono numerose. La prima è che potremmo essere in errore. Se così fosse, la colpa sarebbe di Crosetto. Nascondendo tutto ciò che accade alle armi italiane in Ucraina, Crosetto costringe gli studiosi di sicurezza internazionale a procurarsi le informazioni nei modi più complicati, incerti e precari. Le informazioni sono indispensabili per sottoporre il potere pubblico al controllo democratico. Se il ministro della Difesa fa sparire le informazioni, ecco che sparisce anche la possibilità del controllo democratico. La seconda considerazione ha a che vedere con la vera ragione per cui Crosetto nasconde agli italiani le armi che invia a Zelensky e la loro “fine”. Secondo Crosetto, l’invio degli armamenti deve essere secretato “per ragioni di sicurezza nazionale”. Ma è falso giacché Putin conosce perfettamente le armi che l’Italia dà a Zelensky. Soltanto gli italiani non sanno niente. I russi non votano per eleggere il governo italiano; gli italiani, invece, sì. Ne consegue che i primi possono sapere tutto delle armi che Zelensky riceve da Crosetto mentre i secondi non devono sapere niente. Soltanto gli italiani devono rimanere all’oscuro dei fatti. Crosetto non pone il segreto sulle armi che invia in Ucraina per “motivi nazionali”, ma per interessi elettorali, Se gli italiani sapessero che Crosetto sta distruggendo il loro sistema di difesa aerea, perderebbe voti. La terza considerazione riguarda il fallimento totale della strategia di Crosetto, il quale aveva assicurato che l’esecrazione della diplomazia e il solo invio di armi avrebbe protetto la vita dei civili ucraini. Ma il bombardamento russo dell’ospedale pediatrico Okhmatdyt a Kiev conferma che i civili ucraini vengono uccisi copiosamente. I fatti dimostrano che questa rubrica ha avuto ragione: il modo migliore di proteggere la vita dei bambini ucraini era la mediazione diplomatica da avviare prepotentemente sin dal primo giorno di guerra. Crosetto, invece, ha sempre assicurato che gli ucraini sarebbero stati protetti dalle armi della Nato molto più che dalla diplomazia. Infatti, Crosetto non ha mai fatto nulla per favorire un incontro tra Meloni e Putin come quello che Putin ha appena avuto con Orban. Per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina. Questa è la regolarità che governa la guerra. Concludiamo con una nuova previsione: grazie alle nuove armi che Crosetto si accinge a dare a Zelensky, l’Ucraina sarà sempre più distrutta, i morti ucraini saranno sempre più numerosi e l’Ucraina perderà sempre più territori. Come se non bastasse, gli italiani rischiano di ritrovarsi senza difesa aerea mentre la corsa verso la Terza guerra mondiale prosegue. Giorgia Meloni ha sempre detto che gli italiani non pagheranno niente per questa guerra. Eppure, l’intero sistema Samp-T ha un costo abnorme, che pagheranno gli italiani. 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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  • COMUNICATO DELL’8 LUGLIO 2024 - COLIBRÌ PUGLIA

    A CAUSA DI UN GOVERNO INERTE, IN ARRIVO NUOVI OBBLIGHI VACCINALI A LIVELLO REGIONALE

    In data odierna, lunedì 8 luglio 2024, alcuni consiglieri della Regione Puglia hanno annunciato di aver depositato una proposta di legge per un obbligo vaccinale con sanzioni pecuniarie fino a 2.500 euro.
    Riteniamo che questa ulteriore proposta regionale di obblighi vaccinali sia diretta conseguenza di un atteggiamento clamorosamente permissivo del Governo Italiano.
    Su materie di competenza statale, il Governo dovrebbe impedire qualsiasi travalicamento da parte delle Regioni e invece, nonostante gravi criticità costituzionali rilevate anche dall’Ufficio Affari Giuridici regionale nell’Analisi Tecnico Normativa, il Governo pare non abbia alcuna intenzione di impugnare la legge relativa alla schedatura vaccini hpv (Legge Regione Puglia n.22 del 30 maggio 2024, pubblicata in Bollettino Ufficiale Regionale il 3 giugno 2024) e i termini sono quasi scaduti. Così, questa rinuncia all’impugnazione viene interpretata dai consiglieri regionali come un’opportunità per proporre ulteriori leggi regionali sugli obblighi.
    Inoltre, la proposta di legge regionale con sanzioni di 2.500 euro potrebbe essere approvata ed entrare in vigore anche in presenza della legge statale.
    Una coesistenza simile è già successa con le leggi sul vaccino covid per gli operatori sanitari (legge statale n.76 del 2021 in conversione del decreto legge 44/2021 e legge Regione Puglia n.2 del 2021).
    Decaduta la legge statale, negli ultimi mesi la Asl di Lecce ha fatto leva proprio sulla legge regionale n.2 del 2021 per escludere alcuni studenti di facoltà di area medico-sanitaria senza quarta dose.

    Inoltre, mercoledì 3 luglio, in Consiglio dei Ministri, il Ministro degli affari regionali Calderoli ha posto all’attenzione del governo 16 leggi regionali (ma non quella pugliese sull’hpv). Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnarne nessuna.
    Anche il mese scorso, nel Consiglio dei Ministri del 10 giugno, sono state poste all’attenzione 7 leggi regionali e il Consiglio dei Ministri non ne ha impugnata nessuna.
    I termini per impugnare la legge pugliese sulla schedatura hpv scadono il 2 agosto: il Governo ha pochi giorni per convocare un nuovo Consiglio dei Ministri, decidere per l’impugnazione e dare mandato all’Avvocatura dello Stato per esaminare la legge, redigere l’atto e depositare.

    Se il Governo Meloni non impugnerà entro il 2 agosto la  Legge Regione Puglia n.22 del 2024, nei prossimi mesi vedremo una miriade di norme regionali sugli obblighi vaccinali e la responsabilità sarà da addebitare proprio al centrodestra ora al governo del Paese, immobile e inerte rispetto alle violazioni costituzionali da parte delle Regioni.

    Fonte:https://x.com/Corvelva/status/1810574180854706343?t=hIBCiKS1fzXN8EUp02C8Bw&s=19
    COMUNICATO DELL’8 LUGLIO 2024 - COLIBRÌ PUGLIA A CAUSA DI UN GOVERNO INERTE, IN ARRIVO NUOVI OBBLIGHI VACCINALI A LIVELLO REGIONALE In data odierna, lunedì 8 luglio 2024, alcuni consiglieri della Regione Puglia hanno annunciato di aver depositato una proposta di legge per un obbligo vaccinale con sanzioni pecuniarie fino a 2.500 euro. Riteniamo che questa ulteriore proposta regionale di obblighi vaccinali sia diretta conseguenza di un atteggiamento clamorosamente permissivo del Governo Italiano. Su materie di competenza statale, il Governo dovrebbe impedire qualsiasi travalicamento da parte delle Regioni e invece, nonostante gravi criticità costituzionali rilevate anche dall’Ufficio Affari Giuridici regionale nell’Analisi Tecnico Normativa, il Governo pare non abbia alcuna intenzione di impugnare la legge relativa alla schedatura vaccini hpv (Legge Regione Puglia n.22 del 30 maggio 2024, pubblicata in Bollettino Ufficiale Regionale il 3 giugno 2024) e i termini sono quasi scaduti. Così, questa rinuncia all’impugnazione viene interpretata dai consiglieri regionali come un’opportunità per proporre ulteriori leggi regionali sugli obblighi. Inoltre, la proposta di legge regionale con sanzioni di 2.500 euro potrebbe essere approvata ed entrare in vigore anche in presenza della legge statale. Una coesistenza simile è già successa con le leggi sul vaccino covid per gli operatori sanitari (legge statale n.76 del 2021 in conversione del decreto legge 44/2021 e legge Regione Puglia n.2 del 2021). Decaduta la legge statale, negli ultimi mesi la Asl di Lecce ha fatto leva proprio sulla legge regionale n.2 del 2021 per escludere alcuni studenti di facoltà di area medico-sanitaria senza quarta dose. Inoltre, mercoledì 3 luglio, in Consiglio dei Ministri, il Ministro degli affari regionali Calderoli ha posto all’attenzione del governo 16 leggi regionali (ma non quella pugliese sull’hpv). Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnarne nessuna. Anche il mese scorso, nel Consiglio dei Ministri del 10 giugno, sono state poste all’attenzione 7 leggi regionali e il Consiglio dei Ministri non ne ha impugnata nessuna. I termini per impugnare la legge pugliese sulla schedatura hpv scadono il 2 agosto: il Governo ha pochi giorni per convocare un nuovo Consiglio dei Ministri, decidere per l’impugnazione e dare mandato all’Avvocatura dello Stato per esaminare la legge, redigere l’atto e depositare. Se il Governo Meloni non impugnerà entro il 2 agosto la  Legge Regione Puglia n.22 del 2024, nei prossimi mesi vedremo una miriade di norme regionali sugli obblighi vaccinali e la responsabilità sarà da addebitare proprio al centrodestra ora al governo del Paese, immobile e inerte rispetto alle violazioni costituzionali da parte delle Regioni. Fonte:https://x.com/Corvelva/status/1810574180854706343?t=hIBCiKS1fzXN8EUp02C8Bw&s=19
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  • ECCO un altro bell'investimento del Governo Meloni.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/03/media-maxi-commessa-del-governo-italiano-alla-tedesca-rheinmetall-per-550-cari-armati-pronti-20-miliardi/7610283/

    E poi mancano i fondi per i disabili:
    https://www.dinamopress.it/news/taglio-ai-fondi-per-le-persone-con-disabilita-il-governo-riduce-gli-stanziamenti/#:~:text=I%20tagli%20al%20fondo%20per,euro%20rispetto%20al%20fondo%20precedente.
    ECCO un altro bell'investimento del Governo Meloni. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/03/media-maxi-commessa-del-governo-italiano-alla-tedesca-rheinmetall-per-550-cari-armati-pronti-20-miliardi/7610283/ E poi mancano i fondi per i disabili: https://www.dinamopress.it/news/taglio-ai-fondi-per-le-persone-con-disabilita-il-governo-riduce-gli-stanziamenti/#:~:text=I%20tagli%20al%20fondo%20per,euro%20rispetto%20al%20fondo%20precedente.
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