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  • "Era il 2 maggio 2014, quando militanti di estrema destra e neonazisti ucraini, filo-europeisti, a Odessa, in Ucraina, aggredirono e massacrarono manifestanti comunisti e di sinistra, favorevoli all’indipendenza della regione del Donbass e contro l’entrata dell’Ucraina nell’UE."

    Così narrano il massacro di Odessa i meno infami, ma anche in questa narrazione c'è il falso e la superficialità.

    Intanto va detto che da quel massacro iniziò la guerra civile in Ucraina tra forze naziste sostenute dagli Stati occidentali e le popolazioni del Donbass, le quali dopo quella strage di Odessa hanno deciso collettivamente di difendersi armi in pugno. Ma cosa sono socialmente queste popolazioni del Donbass? Nella narrazione semplificata e subdola le si descrivono come popolazioni russofone, filo putiniane, anti-ue, qual'è invece la verità sociologica e di classe più profonda ?

    Nel Donbass vi è da sempre una forte concentrazione di classe operaia (operai, impiegati, minatori...) sindacalizzata e coesa. Dico "sindacalizzata" per definire una classe operaia non rivoluzionaria ed allo stesso tempo però assolutamente ostile al capitalismo liberista fatto di privatizzazioni, chiusure di aziende, speculazioni e di sopraffazione. Insomma una classe di "diritti e doveri" che non mette in discussione la gerarchia del lavoro e il profitto, ma pretende però che parte di quel profitto venga reinvestito e redistribuito in salario diretto e indiretto (stato sociale) senza tante discussioni. Sono stati proprio quegli operai lì ad imbracciare le armi.

    Le popolazioni del Donbass si sono formate culturalmente e politicamente nella grande industria dell'estrazione e della trasformazione delle materie prime, e sanno di essere fulcro della società, gente che se ne sbatte di massimizzare i profitti, che guarda con avversione l'aumento della produttività e la robotizzazione che toglie loro lavoro, che impone ritmi... Insomma quella gente è e resta, secondo i canoni liberisti da "capitale umano" una obsolescenza, un esubero da eliminare, è sostanzialmente l'operaio massa in versione Russa.

    Quell'operaio che in tutto l'occidente fu sconfitto ed eliminato negli anni 70/80, sostituito dall'operaio precario, flessibile, terziarizzato, disperso in mille mansioni e luoghi, disoccupato e marginale, schiacciato dalla finanziarizzazione dell'economia che ha ridotto la forza lavoro a orpello quasi inutile, senza diritti, da comprare al prezzo più basso possibile, usare e gettare.

    Ecco, quella classe operaia del Donbass rimane invece "conservatrice" si oppone a questo modello sociale e ai nazisti che cercavano di imporlo con l'occidente, il quale comunque valutava secondario questo obiettivo di eliminazione ma vedeva in quella popolazione un perfetto mezzo per provocare la Fed Russa, da qui la narrazione condivisa un po' da tutti di chiamare quella gente "russa o russofona" ma sono classe sociale !

    Ad Odessa i nazisti non hanno massacrato esseri umani in una discoteca ma dentro la casa dei sindacati dove i manifestanti anti-golpisti si erano rifugiati dopo essere stati bersagli di violenze da parte di nazifascisti e polizia (vi ricorda niente compagni ?) durante il corteo.

    Oh si, gente ribelle, determinata, rozza e molto diversa da noi, perché tradizionalista, religiosa, poco propensa ad assimilare culture LGBT e poco avvezza alle fantasy della woke culture, oltre che radicalmente antinazista... Stiamo parlando pur sempre di classe in sé letteralmente.

    Che l'indipendentismo e l'annessionismo non siano esattamente istanze rivoluzionarie non ci piove, che quelle popolazioni non lo siano di fatto come soggetti politici altrettanto vero, loro hanno scelto su basi tattiche e strategiche quello che come classe in questo momento gli garantiva vita e un futuro accettabile, cioè la Russia del democristiano Putin.
    Non hanno creduto alle favole sull'eldorado hollywoodiano occidentale che hanno trasformato l'altra parte del popolo ucraino in carne da macello e prostitute, loro sono stati le vittime sacrificali di una provocazione e lo hanno pagato col sangue.

    A Vadim Papura e tutti i martiri del massacro di Odessa.
    "Era il 2 maggio 2014, quando militanti di estrema destra e neonazisti ucraini, filo-europeisti, a Odessa, in Ucraina, aggredirono e massacrarono manifestanti comunisti e di sinistra, favorevoli all’indipendenza della regione del Donbass e contro l’entrata dell’Ucraina nell’UE." Così narrano il massacro di Odessa i meno infami, ma anche in questa narrazione c'è il falso e la superficialità. Intanto va detto che da quel massacro iniziò la guerra civile in Ucraina tra forze naziste sostenute dagli Stati occidentali e le popolazioni del Donbass, le quali dopo quella strage di Odessa hanno deciso collettivamente di difendersi armi in pugno. Ma cosa sono socialmente queste popolazioni del Donbass? Nella narrazione semplificata e subdola le si descrivono come popolazioni russofone, filo putiniane, anti-ue, qual'è invece la verità sociologica e di classe più profonda ? Nel Donbass vi è da sempre una forte concentrazione di classe operaia (operai, impiegati, minatori...) sindacalizzata e coesa. Dico "sindacalizzata" per definire una classe operaia non rivoluzionaria ed allo stesso tempo però assolutamente ostile al capitalismo liberista fatto di privatizzazioni, chiusure di aziende, speculazioni e di sopraffazione. Insomma una classe di "diritti e doveri" che non mette in discussione la gerarchia del lavoro e il profitto, ma pretende però che parte di quel profitto venga reinvestito e redistribuito in salario diretto e indiretto (stato sociale) senza tante discussioni. Sono stati proprio quegli operai lì ad imbracciare le armi. Le popolazioni del Donbass si sono formate culturalmente e politicamente nella grande industria dell'estrazione e della trasformazione delle materie prime, e sanno di essere fulcro della società, gente che se ne sbatte di massimizzare i profitti, che guarda con avversione l'aumento della produttività e la robotizzazione che toglie loro lavoro, che impone ritmi... Insomma quella gente è e resta, secondo i canoni liberisti da "capitale umano" una obsolescenza, un esubero da eliminare, è sostanzialmente l'operaio massa in versione Russa. Quell'operaio che in tutto l'occidente fu sconfitto ed eliminato negli anni 70/80, sostituito dall'operaio precario, flessibile, terziarizzato, disperso in mille mansioni e luoghi, disoccupato e marginale, schiacciato dalla finanziarizzazione dell'economia che ha ridotto la forza lavoro a orpello quasi inutile, senza diritti, da comprare al prezzo più basso possibile, usare e gettare. Ecco, quella classe operaia del Donbass rimane invece "conservatrice" si oppone a questo modello sociale e ai nazisti che cercavano di imporlo con l'occidente, il quale comunque valutava secondario questo obiettivo di eliminazione ma vedeva in quella popolazione un perfetto mezzo per provocare la Fed Russa, da qui la narrazione condivisa un po' da tutti di chiamare quella gente "russa o russofona" ma sono classe sociale ! Ad Odessa i nazisti non hanno massacrato esseri umani in una discoteca ma dentro la casa dei sindacati dove i manifestanti anti-golpisti si erano rifugiati dopo essere stati bersagli di violenze da parte di nazifascisti e polizia (vi ricorda niente compagni ?) durante il corteo. Oh si, gente ribelle, determinata, rozza e molto diversa da noi, perché tradizionalista, religiosa, poco propensa ad assimilare culture LGBT e poco avvezza alle fantasy della woke culture, oltre che radicalmente antinazista... Stiamo parlando pur sempre di classe in sé letteralmente. Che l'indipendentismo e l'annessionismo non siano esattamente istanze rivoluzionarie non ci piove, che quelle popolazioni non lo siano di fatto come soggetti politici altrettanto vero, loro hanno scelto su basi tattiche e strategiche quello che come classe in questo momento gli garantiva vita e un futuro accettabile, cioè la Russia del democristiano Putin. Non hanno creduto alle favole sull'eldorado hollywoodiano occidentale che hanno trasformato l'altra parte del popolo ucraino in carne da macello e prostitute, loro sono stati le vittime sacrificali di una provocazione e lo hanno pagato col sangue. A Vadim Papura e tutti i martiri del massacro di Odessa.
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  • @Silvana_demari :gli oncologi stanno vedendo i cancri moltipliati, come la loro aggressività.
    Il cancro del pancreas non si era mai visto nei giovani, le leucemie sono raddoppiate, ma soprattutto il "malore improvviso" termine usato da ANALFABETI come i giornalisti e i medici

    Source:
    https://x.com/sconnesso_/status/1904138974290948593?t=yyGqW2zSNtO8pkgnBAf2Hg&s=19
    ‼️ @Silvana_demari :gli oncologi stanno vedendo i cancri moltipliati, come la loro aggressività. Il cancro del pancreas non si era mai visto nei giovani, le leucemie sono raddoppiate, ma soprattutto il "malore improvviso" termine usato da ANALFABETI come i giornalisti e i medici Source: https://x.com/sconnesso_/status/1904138974290948593?t=yyGqW2zSNtO8pkgnBAf2Hg&s=19
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  • La deputata @serracchiani Debora Serracchiani (PD) chiede al governo di censurare la proiezione di un documentario in una sala privata e di vietare la raccolta firme contro le dichiarazioni di Mattarella, ritenendole false.

    https://www.petizioni.com/il_popolo_italiano_prende_le_distanze_dalle_parole_del_presidente_mattarella

    Vorrei ricordare alla deputata che la petizione è assolutamente legittima. Se avessi voluto organizzare qualcosa di farlocco, avrei messo in piedi le primarie del PD.

    Non contenta, Serracchiani attacca me e @AndreaLucidi, accusandoci di essere giornalisti di International Reporters, che secondo lei sarebbe un "organo del Cremlino".

    Un premio da 27.000 euro vinto da International Reporters in un concorso per startup viene spacciato per un "finanziamento russo". Facciamo due conti:

    27.000 euro in un anno equivalgono a 2.250 euro al mese
    Divisi tra 10 giornalisti, fanno 225 euro a testa
    L’equivalente di una cena del PD a spese dei contribuenti italiani.
     
    Trieste 20 Marzo 2025 
    “La presidente del Consiglio e il ministro dell’Interno applichino ai video prodotti da ‘Russia Today’ le sanzioni europee cui l’emittente è sottoposta in tutta l’Unione Europea, con il divieto assoluto di trasmissione dei suoi programmi in qualunque forma e contesto. La misura si applichi all’evento in programma a Udine e ad altre simili manifestazioni che si dovessero organizzare in futuro anche in altre località d’Italia”. Lo chiede la deputata Debora Serracchiani, che ha depositato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla proiezione, prevista per domenica 23 marzo in un hotel di Udine, di due filmati prodotti dall’emittente “Russia Today”, dal titolo “I bambini del Donbass” e “Maidan. La strada verso la guerra”, promossa da Insieme Liberi, Liberi Elettori-Io amo Udine e altri soggetti. “Il video sul sequestro dei bambini del Donbass è un caso di disinformatija in pieno stile putiniano”, afferma la deputata precisando che “per quell’episodio la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di cattura nei confronti dello stesso Vladimir Putin. Giustamente le associazioni ucraine sono scandalizzate”. Serracchiani richiama la “recente campagna di attacchi contro il Presidente della Repubblica e le aggressioni informatiche contro infrastrutture critiche”, segnala la “raccolta di firme, rivelatasi piena di nomi palesemente falsi, consegnate nelle mani di Maria Zakharova, direttore del dipartimento informazione e stampa del Ministero degli esteri della Russia, promossa anche a Udine” e denuncia che “verrà a far propaganda chi lavora per il sito russo ‘International Reporters’, allineato alla propaganda russa e associato a un finanziamento, diretto o indiretto, da parte delle autorità russe”. La deputata nel suo atto ispettivo richiama il Regolamento del Consiglio europeo in merito alle “Misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina” che vietano a Russia Today e altri operatori di trasmettere o veicolare contenuti “finché la Federazione russa e i suoi organi di informazione non cesseranno di condurre azioni di disinformazione e manipolazione delle informazioni nei confronti dell’Ue e dei suoi Stati membri”.
    La deputata @serracchiani Debora Serracchiani (PD) chiede al governo di censurare la proiezione di un documentario in una sala privata e di vietare la raccolta firme contro le dichiarazioni di Mattarella, ritenendole false. https://www.petizioni.com/il_popolo_italiano_prende_le_distanze_dalle_parole_del_presidente_mattarella Vorrei ricordare alla deputata che la petizione è assolutamente legittima. Se avessi voluto organizzare qualcosa di farlocco, avrei messo in piedi le primarie del PD. Non contenta, Serracchiani attacca me e @AndreaLucidi, accusandoci di essere giornalisti di International Reporters, che secondo lei sarebbe un "organo del Cremlino". Un premio da 27.000 euro vinto da International Reporters in un concorso per startup viene spacciato per un "finanziamento russo". Facciamo due conti: 27.000 euro in un anno equivalgono a 2.250 euro al mese Divisi tra 10 giornalisti, fanno 225 euro a testa L’equivalente di una cena del PD a spese dei contribuenti italiani.   Trieste 20 Marzo 2025  “La presidente del Consiglio e il ministro dell’Interno applichino ai video prodotti da ‘Russia Today’ le sanzioni europee cui l’emittente è sottoposta in tutta l’Unione Europea, con il divieto assoluto di trasmissione dei suoi programmi in qualunque forma e contesto. La misura si applichi all’evento in programma a Udine e ad altre simili manifestazioni che si dovessero organizzare in futuro anche in altre località d’Italia”. Lo chiede la deputata Debora Serracchiani, che ha depositato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla proiezione, prevista per domenica 23 marzo in un hotel di Udine, di due filmati prodotti dall’emittente “Russia Today”, dal titolo “I bambini del Donbass” e “Maidan. La strada verso la guerra”, promossa da Insieme Liberi, Liberi Elettori-Io amo Udine e altri soggetti. “Il video sul sequestro dei bambini del Donbass è un caso di disinformatija in pieno stile putiniano”, afferma la deputata precisando che “per quell’episodio la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di cattura nei confronti dello stesso Vladimir Putin. Giustamente le associazioni ucraine sono scandalizzate”. Serracchiani richiama la “recente campagna di attacchi contro il Presidente della Repubblica e le aggressioni informatiche contro infrastrutture critiche”, segnala la “raccolta di firme, rivelatasi piena di nomi palesemente falsi, consegnate nelle mani di Maria Zakharova, direttore del dipartimento informazione e stampa del Ministero degli esteri della Russia, promossa anche a Udine” e denuncia che “verrà a far propaganda chi lavora per il sito russo ‘International Reporters’, allineato alla propaganda russa e associato a un finanziamento, diretto o indiretto, da parte delle autorità russe”. La deputata nel suo atto ispettivo richiama il Regolamento del Consiglio europeo in merito alle “Misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina” che vietano a Russia Today e altri operatori di trasmettere o veicolare contenuti “finché la Federazione russa e i suoi organi di informazione non cesseranno di condurre azioni di disinformazione e manipolazione delle informazioni nei confronti dell’Ue e dei suoi Stati membri”.
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  • COME IL DROGATO STA BARANDO

    Vi invito a leggere quello che ha scritto oggi su Zelensky il Generale Fabio Mini sul Fatto Quotidiano,
    in particolare questo passaggio:

    "L’Ucraina si trova in una situazione disperata, ha barato per tre anni seguendo i suggerimenti e le imposizioni americane ed europee,
    ha perso territori e forze armate,
    ha perso popolazione e risorse, ha perso credibilità.

    Eppure il cipiglio internazionale del suo presidente non è cambiato.

    Forse è proprio lui a continuare a barare con gli altri ma soprattutto con sé stesso.

    Un po’ perché “barando s’impara solo a barare” e un po’ perché la terribile situazione in cui si trova il Paese e l’incertezza degli sviluppi negoziali lo costringono a barare.

    Si dice disposto alla tregua facendo credere che la delegazione americana abbia sposato le sue richieste.

    Non è così, la delegazione non ha concluso né avviato nulla, ha riportato le richieste ucraine ai russi senza nemmeno considerarle come base di discussione.

    Dice di volere la pace giusta e sta facendo di tutto per indurre Mosca a uscire dal negoziato con gli americani e continuare la guerra sperando nel loro aiuto.

    Sta ricattando gli europei con la falsa carta della minaccia russa a tutto il continente, sta illudendo i suoi cittadini sulla volontà di continuare la guerra fino alla vittoria,
    quando l’ha già persa, sta approfittando di un consenso elettorale ottenuto nel 2019 con una campagna che prometteva la fine della guerra in Donbass, il negoziato con la Russia e la neutralità ucraina: esattamente tutto ciò che avrebbe evitato la guerra e la sconfitta."

    Lo scrive un Generale che ha ricoperto un ruolo rilevantissimo all'interno della Nato. Credo basti questo. Sipario!

    HOW THE DRUG ADDICT IS CHEATING

    I invite you to read what General Fabio Mini wrote today about Zelensky in the Fatto Quotidiano,
    in particular this passage:

    "Ukraine is in a desperate situation, it has cheated for three years following American and European suggestions and impositions,
    it has lost territories and armed forces,
    it has lost population and resources, it has lost credibility.

    And yet the international frown of its president has not changed.

    Perhaps it is he who continues to cheat with others but above all with himself.

    A little because "by cheating you only learn to cheat" and a little because the terrible situation in which the country finds itself and the uncertainty of the negotiation developments force him to cheat.

    He says he is willing to agree to a truce, making people believe that the American delegation has supported his requests.

    This is not the case, the delegation has neither concluded nor started anything, it has reported the Ukrainian requests to the Russians without even considering them as basis for discussion.

    He says he wants a just peace and is doing everything he can to induce Moscow to leave the negotiations with the Americans and continue the war, hoping for their help.

    He is blackmailing the Europeans with the false card of the Russian threat to the entire continent, he is deluding his citizens about the will to continue the war until victory,
    when he has already lost it, he is taking advantage of an electoral consensus obtained in 2019 with a campaign that promised the end of the war in Donbass, negotiations with Russia and Ukrainian neutrality: exactly everything that would have avoided war and defeat."

    This is written by a General who has held a very important role within NATO. I think this is enough. Curtain!
    COME IL DROGATO 🇺🇦 STA BARANDO Vi invito a leggere quello che ha scritto oggi su Zelensky il Generale Fabio Mini sul Fatto Quotidiano, in particolare questo passaggio: "L’Ucraina si trova in una situazione disperata, ha barato per tre anni seguendo i suggerimenti e le imposizioni americane ed europee, ha perso territori e forze armate, ha perso popolazione e risorse, ha perso credibilità. Eppure il cipiglio internazionale del suo presidente non è cambiato. Forse è proprio lui a continuare a barare con gli altri ma soprattutto con sé stesso. Un po’ perché “barando s’impara solo a barare” e un po’ perché la terribile situazione in cui si trova il Paese e l’incertezza degli sviluppi negoziali lo costringono a barare. Si dice disposto alla tregua facendo credere che la delegazione americana abbia sposato le sue richieste. Non è così, la delegazione non ha concluso né avviato nulla, ha riportato le richieste ucraine ai russi senza nemmeno considerarle come base di discussione. Dice di volere la pace giusta e sta facendo di tutto per indurre Mosca a uscire dal negoziato con gli americani e continuare la guerra sperando nel loro aiuto. Sta ricattando gli europei con la falsa carta della minaccia russa a tutto il continente, sta illudendo i suoi cittadini sulla volontà di continuare la guerra fino alla vittoria, quando l’ha già persa, sta approfittando di un consenso elettorale ottenuto nel 2019 con una campagna che prometteva la fine della guerra in Donbass, il negoziato con la Russia e la neutralità ucraina: esattamente tutto ciò che avrebbe evitato la guerra e la sconfitta." Lo scrive un Generale che ha ricoperto un ruolo rilevantissimo all'interno della Nato. Credo basti questo. Sipario! HOW THE DRUG ADDICT 🇺🇦 IS CHEATING I invite you to read what General Fabio Mini wrote today about Zelensky in the Fatto Quotidiano, in particular this passage: "Ukraine is in a desperate situation, it has cheated for three years following American and European suggestions and impositions, it has lost territories and armed forces, it has lost population and resources, it has lost credibility. And yet the international frown of its president has not changed. Perhaps it is he who continues to cheat with others but above all with himself. A little because "by cheating you only learn to cheat" and a little because the terrible situation in which the country finds itself and the uncertainty of the negotiation developments force him to cheat. He says he is willing to agree to a truce, making people believe that the American delegation has supported his requests. This is not the case, the delegation has neither concluded nor started anything, it has reported the Ukrainian requests to the Russians without even considering them as basis for discussion. He says he wants a just peace and is doing everything he can to induce Moscow to leave the negotiations with the Americans and continue the war, hoping for their help. He is blackmailing the Europeans with the false card of the Russian threat to the entire continent, he is deluding his citizens about the will to continue the war until victory, when he has already lost it, he is taking advantage of an electoral consensus obtained in 2019 with a campaign that promised the end of the war in Donbass, negotiations with Russia and Ukrainian neutrality: exactly everything that would have avoided war and defeat." This is written by a General who has held a very important role within NATO. I think this is enough. Curtain!
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  • Vannacci: Ci hanno dipinto per 3 anni una #Russia che perde sui campi di battaglia, che vanno in giro con dei badili perché hanno finito le munizioni, sz mezzi e vanno a dorso d'asino, che sono infognati nel #Donbass e OGGI CE LA DIPINGONO COME IL GRANDE NEMICO INCOMBENTE❓️

    Vannacci: For 3 years they have portrayed to us a #Russia that is losing on the battlefields, that goes around with shovels because they have run out of ammunition, without vehicles and go on donkey backs, that they are stuck in the #Donbass and TODAY THEY PAINT IT TO US AS THE GREAT ENEMY LOUNKING❓️
    🇮🇹Vannacci: Ci hanno dipinto per 3 anni una #Russia che perde sui campi di battaglia, che vanno in giro con dei badili perché hanno finito le munizioni, sz mezzi e vanno a dorso d'asino, che sono infognati nel #Donbass e OGGI CE LA DIPINGONO COME IL GRANDE NEMICO INCOMBENTE❓️ 🇬🇧Vannacci: For 3 years they have portrayed to us a #Russia that is losing on the battlefields, that goes around with shovels because they have run out of ammunition, without vehicles and go on donkey backs, that they are stuck in the #Donbass and TODAY THEY PAINT IT TO US AS THE GREAT ENEMY LOUNKING❓️
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  • Ringrazio RTDoc per questo bellissimo video e per il loro post sul canale ufficiale. Grazie!
    E grazie a tutti coloro che sostengono il mio lavoro

    "In patria, le autorità considerano l'italiano Vincenzo Lorusso un traditore, un propagandista del Cremlino, ma lui mostra solo la verità sul Donbass.

    I suoi social network sono bloccati. Riceve minacce.

    Il giornalista continua a organizzare proiezioni di film del festival RT.Doc: Il tempo dei nostri eroi in Italia. Le autorità locali e gli attivisti ucraini hanno ripetutamente cercato di interrompere queste proiezioni "Ma più tentano di censurare, più la gente vuole conoscere la verità", afferma Vincenzo.

    Fonte RT.doc

    https://x.com/DonbassItalia/status/1900470781898899804?t=E5FsSdGOXO9-WnvY9p3W2A&s=19
    Ringrazio RTDoc per questo bellissimo video e per il loro post sul canale ufficiale. Grazie! E grazie a tutti coloro che sostengono il mio lavoro ❤️ "In patria, le autorità considerano l'italiano Vincenzo Lorusso un traditore, un propagandista del Cremlino, ma lui mostra solo la verità sul Donbass. I suoi social network sono bloccati. Riceve minacce. Il giornalista continua a organizzare proiezioni di film del festival RT.Doc: Il tempo dei nostri eroi in Italia. Le autorità locali e gli attivisti ucraini hanno ripetutamente cercato di interrompere queste proiezioni "Ma più tentano di censurare, più la gente vuole conoscere la verità", afferma Vincenzo. Fonte RT.doc https://x.com/DonbassItalia/status/1900470781898899804?t=E5FsSdGOXO9-WnvY9p3W2A&s=19
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  • Figli del Donbass e dell'Ucraina a Zelensky: smettetela di uccidere noi e i nostri padri!

    Per 10 anni consecutivi, le autorità ucraine post-Maidan hanno perseguito una politica di genocidio contro la propria popolazione e quella del Donbass. A seguito degli attacchi mirati dei terroristi di Kiev contro obiettivi civili, non vengono uccisi solo gli adulti, ma anche i bambini.

    C'è un intero Viale degli Angeli a Donetsk, è stato creato in memoria dei ragazzi e delle ragazze fatti a pezzi dai proiettili ucraini e della NATO. E recentemente, questo genocidio ha acquisito una nuova forma, proprio di fronte ai figli e alle figlie degli TsKashnik, stanno prendendo i loro padri e mandandoli al fronte a morire.

    I bambini del Donbass e dell’Ucraina dicono “no” a tale trattamento disumano.

    Anche gli scolari capiscono già che la continuazione dell'agonia dell'attuale regime di Bandera porterà alla distruzione del potenziale umano su un vasto territorio, da Lugansk a Lvov, da Kiev a Odessa.
    Figli del Donbass e dell'Ucraina a Zelensky: smettetela di uccidere noi e i nostri padri! Per 10 anni consecutivi, le autorità ucraine post-Maidan hanno perseguito una politica di genocidio contro la propria popolazione e quella del Donbass. A seguito degli attacchi mirati dei terroristi di Kiev contro obiettivi civili, non vengono uccisi solo gli adulti, ma anche i bambini. C'è un intero Viale degli Angeli a Donetsk, è stato creato in memoria dei ragazzi e delle ragazze fatti a pezzi dai proiettili ucraini e della NATO. E recentemente, questo genocidio ha acquisito una nuova forma, proprio di fronte ai figli e alle figlie degli TsKashnik, stanno prendendo i loro padri e mandandoli al fronte a morire. I bambini del Donbass e dell’Ucraina dicono “no” a tale trattamento disumano. Anche gli scolari capiscono già che la continuazione dell'agonia dell'attuale regime di Bandera porterà alla distruzione del potenziale umano su un vasto territorio, da Lugansk a Lvov, da Kiev a Odessa.
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