• IN POCHE PAROLE TUTTO IL PIANO. GRAZIE @RobertKennedyJr
    RFK JR: “L'OMS, BILL GATES E I VACCINI COVID: È OLTRE IL CRIMINALE.”

    In soli 90 secondi, RFK Jr. collega i puntini:
    Il COVID non è stata solo una pandemia: è stata una presa di potere.

    L'OMS ha preso il controllo.

    Gates lo ha finanziato.

    E il mondo è stato iniettato.

    "Bill Gates non è solo un donatore: è il più grande mediatore di potere non eletto dell'OMS".

    COSA SIGNIFICA:

    La salute globale è stata inquinata
    La sovranità è stata venduta
    E il tuo corpo divenne il campo di battaglia

    Non si trattava di sicurezza pubblica.
    Si trattava di controllo, profitto e di un reset globale.

    LA VERITÀ NON È PIÙ UNA TEORIA, È UN CONTO.

    https://x.com/OrtigiaP/status/1914961203421380710?t=STB62alraTmHa-7pVrL_jg&s=19
    IN POCHE PAROLE TUTTO IL PIANO. GRAZIE @RobertKennedyJr ๐Ÿšจ RFK JR: “L'OMS, BILL GATES E I VACCINI COVID: È OLTRE IL CRIMINALE.” ๐Ÿšจ In soli 90 secondi, RFK Jr. collega i puntini: ๐Ÿ’‰ Il COVID non è stata solo una pandemia: è stata una presa di potere. ๐ŸŒ L'OMS ha preso il controllo. ๐Ÿ’ฐ Gates lo ha finanziato. ๐Ÿงฌ E il mondo è stato iniettato. ๐Ÿ—ฃ๏ธ "Bill Gates non è solo un donatore: è il più grande mediatore di potere non eletto dell'OMS". ๐Ÿ“ข COSA SIGNIFICA: โš ๏ธ La salute globale è stata inquinata โš ๏ธ La sovranità è stata venduta โš ๏ธ E il tuo corpo divenne il campo di battaglia ๐Ÿ”ฅ Non si trattava di sicurezza pubblica. Si trattava di controllo, profitto e di un reset globale. ๐Ÿšจ LA VERITÀ NON È PIÙ UNA TEORIA, È UN CONTO. https://x.com/OrtigiaP/status/1914961203421380710?t=STB62alraTmHa-7pVrL_jg&s=19
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  • NON SIAMO ISOLE

    Questa volta ho evitato di unirmi al solito carosello di post, foto d'archivio, citazioni a effetto e commemorazioni che sembrano più esercizi di stile che autentici tributi. No, niente faccioni sorridenti o articoli preconfezionati. E neanche lo sport preferito del nostro Paese: infilare polemica politica anche nel momento del silenzio.

    Stavolta non mi va.
    Non perché non ci sia da dire — ma perché forse c'è più valore nel fermarsi e riflettere davvero.
    In mezzo al rumore, mi è tornata alla mente una frase semplice ma potente di Papa Francesco pronunciata durante l'Udienza generale dell'11 Settembre del 2013:

    "I cristiani non sono isole."

    Ora, anche chi — come me — vive la politica come un fatto laico, non può ignorare la potenza di questo pensiero. Lo trovo estremamente attuale, quasi più urgente oggi che allora.

    Nel nostro panorama politico, si parla tanto di "comunità". Ma spesso è solo una parola riempita di strategia e vuotata di sostanza. A volte siamo "comunità" solo quando ci conviene, per rafforzare l'identità del nostro piccolo gruppo. Altre volte, invece, la competizione — quella sì feroce — ci frammenta e ci isola.
    Papa Francesco ci ricorda che la fede — come l’impegno civile e politico — non si vive da soli.
    Non esistono battaglie giuste condotte in solitaria, così come non esistono isole felici autosufficienti.
    Ogni individuo, ogni movimento, ogni partito è parte di un tutto. E quel tutto, ci piaccia o no, funziona solo se interconnesso.
    Non possiamo pensare di brillare nel nostro piccolo arcipelago se attorno il mare si alza e affonda gli altri. Non si vince da soli. E se si perde, si perde tutti.

    "I cristiani non sono isole" significa proprio questo: vivere insieme, condividere, sostenersi. Ed è un messaggio che, al netto della fede, tocca corde profondamente umane e civiche.
    Ecco perché oggi, senza troppa retorica, voglio ringraziare Papa Francesco.
    Perché ci ha lasciato un pensiero che possiamo (e dovremmo) portare fuori dalla Chiesa, per applicarlo anche al nostro fragile tessuto politico e sociale.

    Non so se avremo la forza di trasformarlo in pratica.
    Ma almeno, grazie a lui, abbiamo una direzione.

    #PapaFrancesco #NonSiamoIsole #Comunità #PoliticaEtica #ResponsabilitàCollettiva #Riflessioni #FedeEPotere #PensieroCivico #Solidarietà
    NON SIAMO ISOLE ๐ŸŒโœ๏ธ Questa volta ho evitato di unirmi al solito carosello di post, foto d'archivio, citazioni a effetto e commemorazioni che sembrano più esercizi di stile che autentici tributi. No, niente faccioni sorridenti o articoli preconfezionati. E neanche lo sport preferito del nostro Paese: infilare polemica politica anche nel momento del silenzio. Stavolta non mi va. Non perché non ci sia da dire — ma perché forse c'è più valore nel fermarsi e riflettere davvero. In mezzo al rumore, mi è tornata alla mente una frase semplice ma potente di Papa Francesco pronunciata durante l'Udienza generale dell'11 Settembre del 2013: "I cristiani non sono isole." Ora, anche chi — come me — vive la politica come un fatto laico, non può ignorare la potenza di questo pensiero. Lo trovo estremamente attuale, quasi più urgente oggi che allora. Nel nostro panorama politico, si parla tanto di "comunità". Ma spesso è solo una parola riempita di strategia e vuotata di sostanza. A volte siamo "comunità" solo quando ci conviene, per rafforzare l'identità del nostro piccolo gruppo. Altre volte, invece, la competizione — quella sì feroce — ci frammenta e ci isola. Papa Francesco ci ricorda che la fede — come l’impegno civile e politico — non si vive da soli. Non esistono battaglie giuste condotte in solitaria, così come non esistono isole felici autosufficienti. Ogni individuo, ogni movimento, ogni partito è parte di un tutto. E quel tutto, ci piaccia o no, funziona solo se interconnesso. Non possiamo pensare di brillare nel nostro piccolo arcipelago se attorno il mare si alza e affonda gli altri. Non si vince da soli. E se si perde, si perde tutti. "I cristiani non sono isole" significa proprio questo: vivere insieme, condividere, sostenersi. Ed è un messaggio che, al netto della fede, tocca corde profondamente umane e civiche. Ecco perché oggi, senza troppa retorica, voglio ringraziare Papa Francesco. Perché ci ha lasciato un pensiero che possiamo (e dovremmo) portare fuori dalla Chiesa, per applicarlo anche al nostro fragile tessuto politico e sociale. Non so se avremo la forza di trasformarlo in pratica. Ma almeno, grazie a lui, abbiamo una direzione. #PapaFrancesco #NonSiamoIsole #Comunità #PoliticaEtica #ResponsabilitàCollettiva #Riflessioni #FedeEPotere #PensieroCivico #Solidarietà
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  • โœ—Sionisti vandalizzano santuario cristiano in Libano

    Un soldato del regime sionista ha pubblicato un video mentre, con il suo D9, rade al suolo il santuario cristiano di San Giorgio nel villaggio di Yaroun, durante l'occupazione del Libano meridionale.

    Ecco gli amici della cristiana meloni, che fanno bella compagnia ai tagliagole a potere in Siria
    Che dite, sarebbe ora di scomunicare – per non dire altro di più concreto – queste bestie a governo, che sostengono diplomaticamente e militarmente il primo regime nazista e fondamentalista in medioriente?

    Segui Contronarrazione
    ๐Ÿ“ข๐Ÿ‡ฎ๐Ÿ‡ฑโŒโœ๐Ÿ‡ฑ๐Ÿ‡ง—Sionisti vandalizzano santuario cristiano in Libano Un soldato del regime sionista ha pubblicato un video mentre, con il suo D9, rade al suolo il santuario cristiano di San Giorgio nel villaggio di Yaroun, durante l'occupazione del Libano meridionale. Ecco gli amici della cristiana meloni, che fanno bella compagnia ai tagliagole a potere in Siria ๐Ÿฅฐ Che dite, sarebbe ora di scomunicare – per non dire altro di più concreto – queste bestie a governo, che sostengono diplomaticamente e militarmente il primo regime nazista e fondamentalista in medioriente? ๐Ÿ‡ฎ๐Ÿ‡นSegui Contronarrazione
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  • Dopo aver lasciato correre e in un certo senso giustificato e sostenuto i decreti per invio di armi in Ucraina, dopo aver ricevuto per due volte al Quirinale il presidente di israele Isaac Herzog mentre era in corso il gen*cidio.

    Dopo non aver mai condannato esplicitamente il crimin@le di guerra Netanyahu, dopo aver paragonato la Russia al Terzo Reich, dopo aver ricordato a Hiroshima davanti ai morti della bomba atomica statunitense che il problema atomico è la Russia senza mai menzionare gli unici carnefici nucleari della storia, ne arriva un'altra.

    Sergio Mattarella ha appena firmato il decreto sicurezza. Da oggi chi dissente è un criminale. Chi protesta un nemico dello Stato da perseguire penalmente. Questo decreto fa a pezzi chiunque voglia dire al potere politico che non è d'accordo con le sue scelte.

    Questo decreto attacca frontalmente i diritti costituzionali come la libertà di manifestazione del pensiero e di dissenso e legittima gli abusi di potere. Fa a pezzi l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la libertà di riunione e associazione.

    Questo decreto, inoltre, è quel decreto che consentirà agli agenti dei servizi segreti di comandare le organizzazioni criminali. Vedendo la storia dell'Italia, dove tra strategia della tensione, stragi, poteri occulti, sabotaggi, depistaggi eccetera eccetera, questa "legalizzazione" è pericolosissima.

    Questo decreto è una vergogna. L'ennesima vergogna. Questo decreto non andava firmato. Ma Mattarella l'ha firmato nonostante oltre al contenuto da regime dittatoriale avesse una procedura di approvazione decisamente da autocrazia. Concludo: adesso voglio vedere cosa diranno di Mattarella tutti quelli che ne hanno dette di cotte e di crude contro il governo per questo decreto. Voglio anche vedere tutti quei blogger della sinistra rosé che non vanno a letto se prima non danno la slinguazzata quotidiana al "grande presidente e meno male che c'è lui"...

    https://giuseppesalamone.substack.com/p/sergio-mattarella-il-firma-tutto

    T.me/GiuseppeSalamone
    Dopo aver lasciato correre e in un certo senso giustificato e sostenuto i decreti per invio di armi in Ucraina, dopo aver ricevuto per due volte al Quirinale il presidente di israele Isaac Herzog mentre era in corso il gen*cidio. Dopo non aver mai condannato esplicitamente il crimin@le di guerra Netanyahu, dopo aver paragonato la Russia al Terzo Reich, dopo aver ricordato a Hiroshima davanti ai morti della bomba atomica statunitense che il problema atomico è la Russia senza mai menzionare gli unici carnefici nucleari della storia, ne arriva un'altra. Sergio Mattarella ha appena firmato il decreto sicurezza. Da oggi chi dissente è un criminale. Chi protesta un nemico dello Stato da perseguire penalmente. Questo decreto fa a pezzi chiunque voglia dire al potere politico che non è d'accordo con le sue scelte. Questo decreto attacca frontalmente i diritti costituzionali come la libertà di manifestazione del pensiero e di dissenso e legittima gli abusi di potere. Fa a pezzi l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e la libertà di riunione e associazione. Questo decreto, inoltre, è quel decreto che consentirà agli agenti dei servizi segreti di comandare le organizzazioni criminali. Vedendo la storia dell'Italia, dove tra strategia della tensione, stragi, poteri occulti, sabotaggi, depistaggi eccetera eccetera, questa "legalizzazione" è pericolosissima. Questo decreto è una vergogna. L'ennesima vergogna. Questo decreto non andava firmato. Ma Mattarella l'ha firmato nonostante oltre al contenuto da regime dittatoriale avesse una procedura di approvazione decisamente da autocrazia. Concludo: adesso voglio vedere cosa diranno di Mattarella tutti quelli che ne hanno dette di cotte e di crude contro il governo per questo decreto. Voglio anche vedere tutti quei blogger della sinistra rosé che non vanno a letto se prima non danno la slinguazzata quotidiana al "grande presidente e meno male che c'è lui"... https://giuseppesalamone.substack.com/p/sergio-mattarella-il-firma-tutto T.me/GiuseppeSalamone
    GIUSEPPESALAMONE.SUBSTACK.COM
    Sergio Mattarella: il firma tutto!
    Da oggi in Italia la criminalizzazione del dissenso è legale. Una vergogna!
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  • Fratelli d’Italia ha votato insieme al PD contro l’annullamento di sanzioni inflitte ai cittadini per il mancato uso della mascherina all‘aperto dalla Provincia Autonoma di Bolzano in assenza totale di potere e di evidenza scientifica
    Il Consigliere Provinciale Repetto del PD è contrario alla mia mozione di obbligare la Giunta Provinciale dell‘Alto Adige/Sudtirolo a voler annullare le sanzioni inflitte dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano - in difetto assoluto di competenza (ultra vires) e in assoluto difetto di evidenza scientifica - oppure quantomeno di voler sospendere l‘incasso fino alla decisione della Corte Costituzionale dopo l’udienza del 10 giugno,
    perché secondo il Consigliere del PD votando per la mia mozione i cittadini (cioè i sudditi al regime autoritario) che ci hanno creduto o semplicemente non si sono opposti, sarebbero gli idioti (… sic!).
    Il governatore Arno Kompatscher in una arrampicata sugli specchi non riesce a spiegare per quale motivo ha sollecitato al servizio di riscossione provinciale di andare proprio adesso all‘incasso di importi che alla Provincia Autonoma di Bolzano semplicemente non spettano (abuso di potere e indebito arricchimento con intrusione nel potere esclusivo dello Stato) e l‘Assessore Provinciale Marco Galateo di Fratelli d‘Italia, anziché fare l‘unica cosa sensata, e cioè prendere atto sulla base di tutta una serie di sentenze della Corte Costituzionale del fatto che la Provincia Autonoma non poteva legiferare nella profilassi internazionale e, dunque, non poteva applicare ed incassare sanzioni pecuniarie p.e. per il mancato uso della mascherina all‘aperto, mi chiede di ritirare la mia mozione con la quale ho chiesto ai colleghi Consiglieri di voler obbligare il governo provinciale affinché annulli le sanzioni inflitte in difetto assoluto di potere o di volerle quantomeno sospendere in attesa della decisione specifica della Corte Costituzionale. Valutate Voi … il PD lo sappiamo come „la pensa“, ma vedere votare FdI contro la richiesta di sospensione di esecuzione di sanzioni inflitte ultra vires, in difetto assoluto di competenza della Provincia Autonoma di Bolzano e in difetto assoluto di evidenza scientifica a cittadini che si sono giustamente permessi di girare all‘aperto senza mascherina, è una gran presa in giro di tanti elettori di Fratelli d‘Italia, di quel partito che con spazi pubblicitari acquistati su media online altoatesini ha annunciato la verità sulle misure pandemiche, ma che invece sta sistematicamente votando (eccetto le astensioni di una loro consigliera) in Consiglio Provinciale di Bolzano contro la tutela dei cittadini rispetto alle misure autoritarie e contro la trasparenza.

    Source: https://x.com/RHolzeisen/status/1910946295495143781?t=nY-vTL_D3VIxNSL2hUUL6Q&s=19
    โ€ผ๏ธFratelli d’Italia ha votato insieme al PD contro l’annullamento di sanzioni inflitte ai cittadini per il mancato uso della mascherina all‘aperto dalla Provincia Autonoma di Bolzano in assenza totale di potere e di evidenza scientificaโ€ผ๏ธ Il Consigliere Provinciale Repetto del PD è contrario alla mia mozione di obbligare la Giunta Provinciale dell‘Alto Adige/Sudtirolo a voler annullare le sanzioni inflitte dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano - in difetto assoluto di competenza (ultra vires) e in assoluto difetto di evidenza scientifica - oppure quantomeno di voler sospendere l‘incasso fino alla decisione della Corte Costituzionale dopo l’udienza del 10 giugno, perché secondo il Consigliere del PD votando per la mia mozione i cittadini (cioè i sudditi al regime autoritario) che ci hanno creduto o semplicemente non si sono opposti, sarebbero gli idioti (… sic!). Il governatore Arno Kompatscher in una arrampicata sugli specchi non riesce a spiegare per quale motivo ha sollecitato al servizio di riscossione provinciale di andare proprio adesso all‘incasso di importi che alla Provincia Autonoma di Bolzano semplicemente non spettano (abuso di potere e indebito arricchimento con intrusione nel potere esclusivo dello Stato) e l‘Assessore Provinciale Marco Galateo di Fratelli d‘Italia, anziché fare l‘unica cosa sensata, e cioè prendere atto sulla base di tutta una serie di sentenze della Corte Costituzionale del fatto che la Provincia Autonoma non poteva legiferare nella profilassi internazionale e, dunque, non poteva applicare ed incassare sanzioni pecuniarie p.e. per il mancato uso della mascherina all‘aperto, mi chiede di ritirare la mia mozione con la quale ho chiesto ai colleghi Consiglieri di voler obbligare il governo provinciale affinché annulli le sanzioni inflitte in difetto assoluto di potere o di volerle quantomeno sospendere in attesa della decisione specifica della Corte Costituzionale. Valutate Voi … il PD lo sappiamo come „la pensa“, ma vedere votare FdI contro la richiesta di sospensione di esecuzione di sanzioni inflitte ultra vires, in difetto assoluto di competenza della Provincia Autonoma di Bolzano e in difetto assoluto di evidenza scientifica a cittadini che si sono giustamente permessi di girare all‘aperto senza mascherina, è una gran presa in giro di tanti elettori di Fratelli d‘Italia, di quel partito che con spazi pubblicitari acquistati su media online altoatesini ha annunciato la verità sulle misure pandemiche, ma che invece sta sistematicamente votando (eccetto le astensioni di una loro consigliera) in Consiglio Provinciale di Bolzano contro la tutela dei cittadini rispetto alle misure autoritarie e contro la trasparenza. Source: https://x.com/RHolzeisen/status/1910946295495143781?t=nY-vTL_D3VIxNSL2hUUL6Q&s=19
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  • La destituzione del Gen. He Weidong, già vicepresidente della Commissione Militare Centrale cinese, insieme alla rimozione dei ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe, segna una delle più incisive epurazioni interne all’apparato militare cinese. Lungi dal ridursi alla narrativa ufficiale della "lotta alla corruzione", questi eventi lasciano intravedere dinamiche più profonde.

    1๏ธโƒฃ UNA GUERRA SILENZIOSA ALL'INTERNO DELLO STATO?

    Xi Jinping sembrerebbe puntare non solo a colpire comportamenti corrotti, ma a smantellare reti di potere interne al Partito e all’apparato militare, non pienamente allineate alla sua visione. L’epurazione si configurerebbe così come una contro-rivoluzione silenziosa, volta a ricondurre sotto un controllo univoco le leve strategiche dello Stato.

    2๏ธโƒฃ DUALISMO TRA STANO SOVRANO E TECNOCRAZIA

    La Cina è stata a lungo considerata un laboratorio di governance tecnocratica, in cui la simbiosi tra apparati del Partito, big data, sistema di credito sociale e controllo digitale ha reso possibile una forma sofisticata di autoritarismo efficiente. Tuttavia, questa struttura è tutt'altro che monolitica. All'interno convivono almeno due tendenze:

    Una corrente nazional-popolare, che Xi rappresenta, mirante all’autosufficienza strategica e alla rottura delle dipendenze globali;

    Una corrente tecnocratica e mercatista, favorevole all’interconnessione con le élite internazionali.
    Le epurazioni potrebbero riflettere lo scontro tra questi due orientamenti, con Xi intenzionato a liquidare ogni ambiguità.

    3๏ธโƒฃ L'ESERCITO COME NODO STRATEGICO

    Il PLA, più che esercito nazionale, è braccio armato del Partito. Ma nel tempo, alcune sue componenti hanno acquisito margini di autonomia, legandosi a interessi industriali e talvolta a posizioni più moderate sul piano geopolitico. Le destituzioni indicano una ricentralizzazione verticale del comando, forse in preparazione a scenari di confronto aperto (Taiwan, Indo-Pacifico).

    4๏ธโƒฃ VERSO UN NUOVO BLOCCO GEPOLITICO?

    Va rilevato un progressivo allineamento tra potenze non occidentali – Cina, Russia, Iran, India – intorno a un modello alternativo al globalismo neoliberale, fondato su:

    Stato-nazione forte;

    Sovranità economica;

    Rifiuto della supremazia finanziaria occidentale.

    La Cina di Xi si collocherebbe tra i motori di questa transizione sistemica.

    5๏ธโƒฃ SEGNI DI UNA NUOVA EPOCA?

    Al di là delle letture ufficiali, le epurazioni indicano una fase di riassetto globale, in cui ogni potenza tende a ricomporre le proprie strutture interne prima di affrontare le sfide esterne. Più che repressione, ciò che emerge è la ridefinizione dei centri di potere in vista di un mondo multipolare. Anche le figure autoritarie possono, paradossalmente, agire per preservare l’autonomia politica e culturale delle proprie nazioni.

    .https://www.firstpost.com/opinion/xis-sacking-of-chinese-generals-continues-is-the-pla-corrupt-or-is-he-insecure-13877670.html
    La destituzione del Gen. He Weidong, già vicepresidente della Commissione Militare Centrale cinese, insieme alla rimozione dei ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe, segna una delle più incisive epurazioni interne all’apparato militare cinese. Lungi dal ridursi alla narrativa ufficiale della "lotta alla corruzione", questi eventi lasciano intravedere dinamiche più profonde. 1๏ธโƒฃ UNA GUERRA SILENZIOSA ALL'INTERNO DELLO STATO? Xi Jinping sembrerebbe puntare non solo a colpire comportamenti corrotti, ma a smantellare reti di potere interne al Partito e all’apparato militare, non pienamente allineate alla sua visione. L’epurazione si configurerebbe così come una contro-rivoluzione silenziosa, volta a ricondurre sotto un controllo univoco le leve strategiche dello Stato. 2๏ธโƒฃ DUALISMO TRA STANO SOVRANO E TECNOCRAZIA La Cina è stata a lungo considerata un laboratorio di governance tecnocratica, in cui la simbiosi tra apparati del Partito, big data, sistema di credito sociale e controllo digitale ha reso possibile una forma sofisticata di autoritarismo efficiente. Tuttavia, questa struttura è tutt'altro che monolitica. All'interno convivono almeno due tendenze: โ–ช๏ธ Una corrente nazional-popolare, che Xi rappresenta, mirante all’autosufficienza strategica e alla rottura delle dipendenze globali; โ–ช๏ธ Una corrente tecnocratica e mercatista, favorevole all’interconnessione con le élite internazionali. Le epurazioni potrebbero riflettere lo scontro tra questi due orientamenti, con Xi intenzionato a liquidare ogni ambiguità. 3๏ธโƒฃ L'ESERCITO COME NODO STRATEGICO Il PLA, più che esercito nazionale, è braccio armato del Partito. Ma nel tempo, alcune sue componenti hanno acquisito margini di autonomia, legandosi a interessi industriali e talvolta a posizioni più moderate sul piano geopolitico. Le destituzioni indicano una ricentralizzazione verticale del comando, forse in preparazione a scenari di confronto aperto (Taiwan, Indo-Pacifico). 4๏ธโƒฃ VERSO UN NUOVO BLOCCO GEPOLITICO? Va rilevato un progressivo allineamento tra potenze non occidentali – Cina, Russia, Iran, India – intorno a un modello alternativo al globalismo neoliberale, fondato su: โ–ช๏ธ Stato-nazione forte; โ–ช๏ธ Sovranità economica; โ–ช๏ธ Rifiuto della supremazia finanziaria occidentale. La Cina di Xi si collocherebbe tra i motori di questa transizione sistemica. 5๏ธโƒฃ SEGNI DI UNA NUOVA EPOCA? Al di là delle letture ufficiali, le epurazioni indicano una fase di riassetto globale, in cui ogni potenza tende a ricomporre le proprie strutture interne prima di affrontare le sfide esterne. Più che repressione, ciò che emerge è la ridefinizione dei centri di potere in vista di un mondo multipolare. Anche le figure autoritarie possono, paradossalmente, agire per preservare l’autonomia politica e culturale delle proprie nazioni. .https://www.firstpost.com/opinion/xis-sacking-of-chinese-generals-continues-is-the-pla-corrupt-or-is-he-insecure-13877670.html
    WWW.FIRSTPOST.COM
    Xi’s sacking of Chinese Generals continues: Is the PLA corrupt or is he insecure?
    If Xi Jinping cannot trust the Chinese military leadership or capability, he is less likely to risk combat operations against Taiwan or India. The importance of success in such conflicts is too high for the Chinese president’s own legitimacy
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  • Verso la fine dell’OMS? La crisi finanziaria della sanità globale prelude a un Nuovo Ordine Multipolare

    Mentre le élite occidentali si ostinano a dipingere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un pilastro irrinunciabile della governance sanitaria globale, segnali sempre più evidenti rivelano che il colosso ginevrino è in realtà sull’orlo di un tracollo finanziario. I numeri, trapelati da una presentazione riservata agli Stati membri, parlano chiaro: il bilancio per il biennio 2026–2027 crolla a poco più di 2,4 miliardi di dollari — una diminuzione catastrofica rispetto ai 4 miliardi degli anni precedenti. Il deficit stimato? Oltre 1,8 miliardi di dollari: quasi il 43% del budget previsto è semplicemente inesistente.

    Eppure, solo pochi giorni fa, i vertici dell’organizzazione minimizzavano la situazione. Ora, il velo dell’omertà si solleva e lascia intravedere una verità scomoda: l’OMS è al collasso, e il mondo multipolare lo sa bene.

    Secondo quanto riportato dalla piattaforma Devex, anche i cosiddetti "finanziamenti garantiti" — su cui si fonda la sopravvivenza dell’ente — sono tutt'altro che certi. Essi dipendono da un auspicato aumento delle quote associative, che dovrà però superare l’esame della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità prevista a maggio. Un esame tutt’altro che scontato, vista la crescente sfiducia globale e la profonda spaccatura tra i blocchi geopolitici emergenti.

    Un funzionario dell’OMS, protetto dall’anonimato, ha dichiarato in maniera sibillina:

    Sommare tutto e dire che abbiamo così tanto, beh, non è così.

    Parole che suonano come un’ammissione implicita di un inganno strutturale. Per anni, l’OMS ha operato come braccio operativo delle grandi lobby farmaceutiche e dei potentati occidentali, imponendo linee guida e restrizioni con il pretesto dell’emergenza sanitaria. Ma ora che il mondo sta mutando rapidamente e che il potere si sta ridistribuendo su nuovi assi — Russia, Cina, BRICS, Sud Globale — l’organizzazione appare sempre più isolata, svuotata di fondi e di legittimità.

    C'è chi inizia a leggere questi eventi come segnali dell’imminente ristrutturazione (o dissoluzione) dell’OMS all'interno della transizione verso un Nuovo Ordine Mondiale multipolare, dove la centralizzazione della sanità non sarà più in mano a un’unica entità controllata dall’Occidente, ma affidata a nuovi consorzi regionali o a forme inedite di governance globalista-asiatica.

    La narrazione ufficiale vacilla, i numeri non tornano, e nel silenzio dei media mainstream si profila un possibile scenario: il tramonto dell’OMS potrebbe non essere un fallimento accidentale, ma un passo calcolato verso la sostituzione di un sistema ormai obsoleto. Qualcuno, nei piani alti, potrebbe aver già deciso di abbandonare l’infrastruttura attuale per far posto a una nuova architettura sanitaria globale, plasmata secondo le logiche di un mondo post-americano.

    Il mondo osserva. E chi sa leggere tra le righe, sa che la crisi dell’OMS è solo l’inizio. Chi segue il canale dall'inizio : si tratta solo di conferme alle congetture fatte già diversi anni fa.
    (qui)
    https://uncutnews.ch/die-who-ist-in-viel-schlechterer-finanzieller-verfassung-als-sie-noch-vor-wenigen-tagen-zugab/
    Verso la fine dell’OMS? La crisi finanziaria della sanità globale prelude a un Nuovo Ordine Multipolare Mentre le élite occidentali si ostinano a dipingere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un pilastro irrinunciabile della governance sanitaria globale, segnali sempre più evidenti rivelano che il colosso ginevrino è in realtà sull’orlo di un tracollo finanziario. I numeri, trapelati da una presentazione riservata agli Stati membri, parlano chiaro: il bilancio per il biennio 2026–2027 crolla a poco più di 2,4 miliardi di dollari — una diminuzione catastrofica rispetto ai 4 miliardi degli anni precedenti. Il deficit stimato? Oltre 1,8 miliardi di dollari: quasi il 43% del budget previsto è semplicemente inesistente. Eppure, solo pochi giorni fa, i vertici dell’organizzazione minimizzavano la situazione. Ora, il velo dell’omertà si solleva e lascia intravedere una verità scomoda: l’OMS è al collasso, e il mondo multipolare lo sa bene. Secondo quanto riportato dalla piattaforma Devex, anche i cosiddetti "finanziamenti garantiti" — su cui si fonda la sopravvivenza dell’ente — sono tutt'altro che certi. Essi dipendono da un auspicato aumento delle quote associative, che dovrà però superare l’esame della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità prevista a maggio. Un esame tutt’altro che scontato, vista la crescente sfiducia globale e la profonda spaccatura tra i blocchi geopolitici emergenti. Un funzionario dell’OMS, protetto dall’anonimato, ha dichiarato in maniera sibillina: Sommare tutto e dire che abbiamo così tanto, beh, non è così. Parole che suonano come un’ammissione implicita di un inganno strutturale. Per anni, l’OMS ha operato come braccio operativo delle grandi lobby farmaceutiche e dei potentati occidentali, imponendo linee guida e restrizioni con il pretesto dell’emergenza sanitaria. Ma ora che il mondo sta mutando rapidamente e che il potere si sta ridistribuendo su nuovi assi — Russia, Cina, BRICS, Sud Globale — l’organizzazione appare sempre più isolata, svuotata di fondi e di legittimità. C'è chi inizia a leggere questi eventi come segnali dell’imminente ristrutturazione (o dissoluzione) dell’OMS all'interno della transizione verso un Nuovo Ordine Mondiale multipolare, dove la centralizzazione della sanità non sarà più in mano a un’unica entità controllata dall’Occidente, ma affidata a nuovi consorzi regionali o a forme inedite di governance globalista-asiatica. La narrazione ufficiale vacilla, i numeri non tornano, e nel silenzio dei media mainstream si profila un possibile scenario: il tramonto dell’OMS potrebbe non essere un fallimento accidentale, ma un passo calcolato verso la sostituzione di un sistema ormai obsoleto. Qualcuno, nei piani alti, potrebbe aver già deciso di abbandonare l’infrastruttura attuale per far posto a una nuova architettura sanitaria globale, plasmata secondo le logiche di un mondo post-americano. Il mondo osserva. E chi sa leggere tra le righe, sa che la crisi dell’OMS è solo l’inizio. Chi segue il canale dall'inizio : si tratta solo di conferme alle congetture fatte già diversi anni fa. (qui) https://uncutnews.ch/die-who-ist-in-viel-schlechterer-finanzieller-verfassung-als-sie-noch-vor-wenigen-tagen-zugab/
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    Die WHO ist in viel schlechterer finanzieller Verfassung, als sie noch vor wenigen Tagen zugab
    Die Weltgesundheitsorganisation (WHO) steht offenbar in deutlich schlechterer finanzieller Verfassung als bislang öffentlich eingeräumt. Während die Organisation noch in jüngster Vergangenheit mit …
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  • SPECIALE REPORT!
    La magistratura corrotta dai globalisti attacca i popoli.
    I casi di: Francia, Romania, Germania, Slovacchia, Ungheria, Estonia, Moldavia, Polonia, Brasile, USA. Avvocato: “c'è una separazione dei poteri, ma al momento, il potere si sta spostando verso i giudici, e questo può avere un impatto enorme”. Ecco come l'amministrazione Trump sta risolvendo efficacemente il problema

    .https://x.com/itsmeback_/status/1907322440461459752?t=GajxuIaAazscZ3pN_tHJQQ&s=19

    SPECIALE REPORT! La magistratura corrotta dai globalisti attacca i popoli. I casi di: Francia, Romania, Germania, Slovacchia, Ungheria, Estonia, Moldavia, Polonia, Brasile, USA. Avvocato: “c'è una separazione dei poteri, ma al momento, il potere si sta spostando verso i giudici, e questo può avere un impatto enorme”. Ecco come l'amministrazione Trump sta risolvendo efficacemente il problema .https://x.com/itsmeback_/status/1907322440461459752?t=GajxuIaAazscZ3pN_tHJQQ&s=19 ๐Ÿ‘‡๐Ÿ‘‡๐Ÿ‘‡
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  • Ecco l'invito del sindacato dei magistrati francesi subito dopo le elezioni europee:
    "Le destre hanno preso il 40% ... Il sindacato invita tutti i magistrati a mobilitarsi contro l'ascesa al potere della destra.
    Serve altro?

    Here is the invitation from the French magistrates' union immediately after the European elections:
    "The right has taken 40% ... The union calls on all magistrates to mobilize against the rise to power of the right.
    Is anything else needed?
    Ecco l'invito del sindacato dei magistrati francesi subito dopo le elezioni europee: "Le destre hanno preso il 40% ... Il sindacato invita tutti i magistrati a mobilitarsi contro l'ascesa al potere della destra. Serve altro? Here is the invitation from the French magistrates' union immediately after the European elections: "The right has taken 40% ... The union calls on all magistrates to mobilize against the rise to power of the right. Is anything else needed?
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  • Quando penso al potere che ha avuto questo bifolco, e ai disastri che ha combinato mi sale il crimine..
    Quando penso al potere che ha avuto questo bifolco, e ai disastri che ha combinato mi sale il crimine..
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