• BRUTALE CENSURA DI STATO DEI DOCUFILM DI RUSSIA TODAY IERI A UDINE

    Ieri a Udine, durante la manifestazione pace e libertà, è stata compiuta l’ennesima vergogna di stato, che questa volta ha colpito duramente la libertà di pensiero ed espressione sancita dall’art. 21 della costituzione.
    Più ci penso e più mi sembra tutto così surreale. Siamo stati circondati da 80 agenti tra celerini, polizia, carabiniere e digos pronti ad intervenire, su ordine del vicario del Prefetto, quindi il Governo, con la forza bruta per sequestrare l’impianto audio e video.
    Sinceramente non mi aspettavo che arrivassero a tanto.
    Tutto per due video documentari. Ecco la banalità del male, che si sta rendendo sempre più ridicolo ma spietato nelle azioni.
    Questa repressione di stato è ancora più grave perché fatta verso persone oneste e pacifiche, che democraticamente vogliono esercitare i propri diritti.
    Nonostante tale vergogna, alla fine non sono riusciti a censurare la verità, che gli fa tanto paura, perché i contenuti di questi documentari, sono emersi con i bellissimi interventi fatti in piazza.

    Sicuramente tale episodio ci è servito a comprendere maggiormente la gravità e il pericolo di questa deriva autoritaria che sta peggiorando sempre di più negli ultimi anni, quindi sarà ancora più importante non arrenderci e andare avanti con coraggio per cambiare le cose.
    Per quanto riguarda le proiezioni dei docufilm sicuramente saranno riproposte in sale private, ma allo stesso tempo valuteremo un ricorso contro le gravissime prescrizioni del Questore di Udine che di fatto violano l’art. 21 creando un precedente gravissimo, certo consapevoli che controllano anche gran parte del sistema giudiziario e non sarà facile avere giustizia.

    Concludo ringraziandovi di cuore per la bella e sentita partecipazione.

    Ripudio la #guerra, l’#UE e la #censura

    Forza e coraggio, uniti possiamo cambiare le cose!

    Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce Insieme Liberi

    Source: https://t.me/ugorossiecoing/2212
    BRUTALE CENSURA DI STATO DEI DOCUFILM DI RUSSIA TODAY IERI A UDINE Ieri a Udine, durante la manifestazione pace e libertà, è stata compiuta l’ennesima vergogna di stato, che questa volta ha colpito duramente la libertà di pensiero ed espressione sancita dall’art. 21 della costituzione. Più ci penso e più mi sembra tutto così surreale. Siamo stati circondati da 80 agenti tra celerini, polizia, carabiniere e digos pronti ad intervenire, su ordine del vicario del Prefetto, quindi il Governo, con la forza bruta per sequestrare l’impianto audio e video. Sinceramente non mi aspettavo che arrivassero a tanto. Tutto per due video documentari. Ecco la banalità del male, che si sta rendendo sempre più ridicolo ma spietato nelle azioni. Questa repressione di stato è ancora più grave perché fatta verso persone oneste e pacifiche, che democraticamente vogliono esercitare i propri diritti. Nonostante tale vergogna, alla fine non sono riusciti a censurare la verità, che gli fa tanto paura, perché i contenuti di questi documentari, sono emersi con i bellissimi interventi fatti in piazza. Sicuramente tale episodio ci è servito a comprendere maggiormente la gravità e il pericolo di questa deriva autoritaria che sta peggiorando sempre di più negli ultimi anni, quindi sarà ancora più importante non arrenderci e andare avanti con coraggio per cambiare le cose. Per quanto riguarda le proiezioni dei docufilm sicuramente saranno riproposte in sale private, ma allo stesso tempo valuteremo un ricorso contro le gravissime prescrizioni del Questore di Udine che di fatto violano l’art. 21 creando un precedente gravissimo, certo consapevoli che controllano anche gran parte del sistema giudiziario e non sarà facile avere giustizia. Concludo ringraziandovi di cuore per la bella e sentita partecipazione. Ripudio la #guerra, l’#UE e la #censura Forza e coraggio, uniti possiamo cambiare le cose! Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce Insieme Liberi Source: https://t.me/ugorossiecoing/2212
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  • Ci sono anche queste notizie... Uomini cavia sì ma fino a un cero punto...
    Un uomo tedesco di 62 anni ha ricevuto 217 iniezioni di COVID nell'arco di 29 mesi
    Un uomo tedesco di 62 anni, che avrebbe ricevuto più di 200 iniezioni di COVID per "motivi privati", è diventato il fulcro di una nuova ricerca sugli effetti dell'eccessiva immunizzazione sul corpo umano.

    A 62-year-old German man received 217 COVID shots in the space of 29 months
    A 62-year-old man from Germany, who reportedly got more than 200 COVID shots for "private reasons", has become the focus of new research into the effects of excessive immunisation on the human body.

    https://www.abc.net.au/news/2024-03-06/german-man-receives-217-covid-vaccinations/103551990
    Ci sono anche queste notizie... Uomini cavia sì ma fino a un cero punto... Un uomo tedesco di 62 anni ha ricevuto 217 iniezioni di COVID nell'arco di 29 mesi Un uomo tedesco di 62 anni, che avrebbe ricevuto più di 200 iniezioni di COVID per "motivi privati", è diventato il fulcro di una nuova ricerca sugli effetti dell'eccessiva immunizzazione sul corpo umano. A 62-year-old German man received 217 COVID shots in the space of 29 months A 62-year-old man from Germany, who reportedly got more than 200 COVID shots for "private reasons", has become the focus of new research into the effects of excessive immunisation on the human body. https://www.abc.net.au/news/2024-03-06/german-man-receives-217-covid-vaccinations/103551990
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    A 62-year-old German man received 217 COVID shots in the space of 29 months
    A 62-year-old man from Germany, who reportedly got more than 200 COVID shots for "private reasons", has become the focus of new research into the effects of excessive immunisation on the human body.
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  • URBANISTOPOLI: LAVORATORI-CAPRI ESPIATORI, POLITICI INTOCCABILI (Com. Sind. l.300.1970)
    La bufera di articoli, video, inchieste, voci che si accavallano in questi giorni riguardanti le accresciute responsabilità e reati ascrivibili a tre colleghi con l’arresto ai domiciliari del nostro ex direttore Oggioni ha lasciato tutti i lavoratori del Comune di Milano interdetti. E’ necessario però, anche vista la ormai massiccia presenza di colleghi neoassunti dal 2018 ad oggi, che non conoscono gli antefatti riguardanti la nostra direzione, porre dei punti fermi che possano essere utilizzati da chiave di lettura a quanto sta succedendo alla Direzione Urbanistica, infaustamente ridenominata 'Rigenerazione Urbana'.
    #Fintincreduli
    Sentire nel consiglio comunale dello scorso lunedì i vertici dell’amministrazione definire ‘mele marce’ i colleghi indagati senza specificare chi, apre un interrogativo sulla decisione del Comune di non costituirsi parte civile nei procedimenti avviati, scelta che sembra essere confermata anche per il processo Park Tower di Crescenzago/Parco Lambro, ma non è chiaro se verrà mantenuta. A tal proposito giovedì scorso si è svolta una riunione lampo nell’androne del sesto piano, in cui il neodirettore Lippi si è detto disponibile a verificare tali affermazioni e a farci conoscere l’esito. Noi lavoratori, finora silenti sia attraverso i singoli che in merito a comunicati ufficiali delle Organizzazioni Sindacali, non possiamo però continuare a non rispondere allo stupore simulato, a quel finto ‘noi non sapevamo’ che accomuna molti dei responsabili decisionali dell’Edilizia e dell’Urbanistica degli ultimi 15 anni e la maggior parte dei giornalisti. Dove hanno vissuto costoro dal 2011 ad oggi? Se anche fossero dimostrate le accuse ai colleghi, evento tutto da verificare, si tratterebbe comunque di esecutori. Chi materialmente ha commesso un reato, non accorgendosi nemmeno che fosse tale. Ma quando verranno individuati i mandanti? Cioè i veri responsabili di quanto sta succedendo? Tra politici che hanno deliberato un PGT che non ha tenuto in nessuna considerazione le norme che vengono oggi contestate ai lavoratori, esponendoli a rischi erariali e legali esiziali. Tra i ‘tecnici’ presenti nelle 3 Giunte che si sono succedute dal mandato Pisapia-De Cesaris, tra cui annoveriamo avvocati di primo livello, docenti del Politecnico, architetti di fama internazionale. Molti di loro, inoltre, sono passati da un ruolo pubblico a funzioni private, molto spesso nei campi urbanistico, edilizio, costruttivo-finanziario, senza che nessuno abbia mai avuto nulla da obiettare. Sappiamo bene che i dipendenti, anche i dirigenti, non hanno poteri di libera scelta discrezionale ma si attivano su input di Sindaci, Assessori Direttori generali, cioè dei vertici dell’amministrazione. L’indirizzo è sempre frutto di scelte politiche, l’impulso decisionale viene dai vertici non promana da un lavoratore pur dirigente che sia. Per quale motivo indagini, opinione pubblica e campagne stampa puntano il dito sempre e solo contro gli esecutori, cioè l’anello debole della catena di comando?
    #CommissionePaesaggio & #ConfittidiInteresse
    I particolari più compromettenti che stanno emergendo dalle indagini sono concentrati soprattutto sulla Commissione per il paesaggio e i plurimi conflitti di interesse presenti al suo interno. Un organismo nominato dal Sindaco in cui emergono commistioni tanto evidenti che anche un ragazzino di prima media, inserendo i nomi dei componenti su google poteva individuarli, non da adesso ma da almeno 15 anni. Legami così evidenti che se le redazioni e i giornalisti che stanno pubblicando decine di pagine oggi, avessero approfondito prima, avrebbero potuto davvero evitare la figuraccia che sta ricadendo sugli incolpevoli dipendenti. Anche qui è necessario un approfondimento. Il garante dell’anticorruzione del Comune di Milano dov’era quando mariti e mogli si scambiavano i ruoli di presentatore e giudice delle pratiche inoltrate? Dove quando architetti con decine di pratiche in corso nella stessa città, erano chiamati a decidere di pratiche simili di colleghi e soci? Che tipo di indipendenza può avere un organo composto da ingegneri e architetti coinvolti per interessi propri nelle pratiche edilizie, presentate da altri architetti e ingegneri che devono valutare sotto profili ampiamente discrezionali? E soprattutto, come può un dirigente che ha svolto questo ruolo per anni dentro l’edilizia del Comune di Milano, diventare membro della Commissione per il Paesaggio senza che nessuno dei responsabili dei controlli interni del Comune di Milano, nessun dei 46 consiglieri comunali, nessuno degli 8 assessori in Giunta, abbia avuto delle note da opporre quantomeno di opportunità.
    #Municipi: chi li ha visti?
    Ma veniamo anche ai Municipi visto che dal territorio provengono il 90% degli esposti collettivi che hanno portato la Procura ad approfondimenti che durano ormai da oltre due anni, come successo per i palazzoni bordo Parco delle cave le residenze Lac di via Cancano a Baggio (in foto). Il neonato regolamento di Municipio nonostante le roboanti dichiarazioni al momento della sua creazione non ha prodotto nessun correttivo in tema urbanistico. Sarebbe bastato rendere pubbliche e con un calendario diffuso le sedute della Commissione del paesaggio quando chiamata a decidere su progetti molto impattanti sulla vita dei quartieri e dei suoi abitanti, legando maggiormente il parere del rappresentante del Municipio alla decisione finale. Provocando una partecipazione vera dei cittadini interessati, capace di evidenziare quell’opposizione che si è poi scaricata nelle cancellerie del tribunale inguaiando i dipendenti comunali. Invece no, anche in questo caso il rappresentante del Municipio eletto dai cittadini non ha nessun potere in commissione. Anche in questo caso la responsabilità ultima di interventi che vengono contestati da comitati e cittadini ricade per la vulgata comune sui lavoratori. Quasi fossimo noi a produrre fotomontaggi e render amazzonici, pieni di alberi di alto fusto e verde pubblicati per anni dai giornali e siti ‘amici’ del Comune (da Repubblica, a Urban Files a Corriere) e megafonati dall’ufficio stampa a nascondere alti palazzoni e imbarazzanti volumetrie che emergono puntualmente alla fine dei cantieri, spesso provocando l’indignazione dei residenti.
    #LeResponsabilità del Comune
    In due anni e mezzo di articoli sui giornali, servizi dei tg e approfondimenti, il Comune di Milano nonostante i solleciti durante gli incontri con le organizzazioni sindacali, non ha svolto nessuna campagna di informazione, nessun comunicato che potesse render chiari cosa sia una SCIA o una SCIA alternativa al permesso di costruire, contribuendo col suo silenzio a ingenerare tra l’opinione pubblica il dubbio, il sospetto e le accuse di corruzione che ormai ci coinvolgono tutti, facendo venir meno l’autorevolezza non di qualche mela marcia come dichiarato dai vertici, ma di tutta la direzione Urbanistica con effetti letali sui lavoratori più esposti.
    La denuncia per diffamazione al giornalista Gianni Barbacetto deliberata dalla Giunta inoltre, non ha fatto altro che far moltiplicare l'attenzione sui casi, aumentando articoli, servizi televisivi e approfondimenti, oltre a rappresentare una inopportuna ammissione di colpa.
    Il mancato spostamento degli indagati dai loro uffici, come richiederebbe un minimo di buonsenso, oltre a rappresentare un rischio per tutti i 14 colleghi coinvolti ha avuto il pessimo risultato di aver peggiorato la situazione per due di loro, Carla Barone e Andrea Viaroli, che ora rischiano l'interdizione dai pubblici uffici.
    Non siamo noi dipendenti che abbiamo scritto sul d.p.r. 380.2001 e sulla l.r. 12.2005 che la demolizione e ricostruzione integrale di un edificio con forme, altezze e sagome diverse possa essere considerata una ristrutturazione, con un risparmio del 68% di oneri rispetto alla nuova costruzione. Così come non siamo noi lavoratori a non aver previsto nel PGT delle norme che impedissero, come invece è successo di fianco al parco Lambro e al Parco delle Cave, di edificare palazzi altri più di 60 metri di fronte a un Parco pubblico togliendo aria, luce e vedute alla fruizione pubblica senza nemmeno inoltrare una pec al presidente del Consiglio Comunale. Non siamo noi lavoratori ad aver prima promosso addirittura con convegni e poi esaltato l’idea della ‘Città che sale’ così osteggiata da comitati cittadini e magistrati, ma siamo solo colpevoli di aver firmato per lavoro atti che dessero sostanza a questo input, una scelta che lo ripetiamo è sempre politica. Così come non siamo noi ad aver previsto che le coperture di box ed edifici sotterranei andassero computate nel ‘verde’ quasi che fossero boschi e non semplice verde estetico di nessun valore ecosistemico o naturalistico. Non siamo stati noi neppure a escludere nei calcoli sulle volumetrie massime da edificare, Housing sociale e funzioni simili, come sta succedendo nel cantiere di via dei Rospigliosi a San Siro, quasi che i palazzoni con quella destinazione d’uso fossero trasparenti e lasciassero passare l’aria, la luce indispensabili per il rispetto dei quartieri e degli abitanti che hanno la sfortuna di viverci accanto.
    Non possiamo sapere come si evolveranno le indagini ma è importante definire in maniera precisa le responsabilità.
    Quando verranno indagati e chiamati a processo i decisori?
    URBANISTOPOLI: LAVORATORI-CAPRI ESPIATORI, POLITICI INTOCCABILI (Com. Sind. l.300.1970) La bufera di articoli, video, inchieste, voci che si accavallano in questi giorni riguardanti le accresciute responsabilità e reati ascrivibili a tre colleghi con l’arresto ai domiciliari del nostro ex direttore Oggioni ha lasciato tutti i lavoratori del Comune di Milano interdetti. E’ necessario però, anche vista la ormai massiccia presenza di colleghi neoassunti dal 2018 ad oggi, che non conoscono gli antefatti riguardanti la nostra direzione, porre dei punti fermi che possano essere utilizzati da chiave di lettura a quanto sta succedendo alla Direzione Urbanistica, infaustamente ridenominata 'Rigenerazione Urbana'. #Fintincreduli Sentire nel consiglio comunale dello scorso lunedì i vertici dell’amministrazione definire ‘mele marce’ i colleghi indagati senza specificare chi, apre un interrogativo sulla decisione del Comune di non costituirsi parte civile nei procedimenti avviati, scelta che sembra essere confermata anche per il processo Park Tower di Crescenzago/Parco Lambro, ma non è chiaro se verrà mantenuta. A tal proposito giovedì scorso si è svolta una riunione lampo nell’androne del sesto piano, in cui il neodirettore Lippi si è detto disponibile a verificare tali affermazioni e a farci conoscere l’esito. Noi lavoratori, finora silenti sia attraverso i singoli che in merito a comunicati ufficiali delle Organizzazioni Sindacali, non possiamo però continuare a non rispondere allo stupore simulato, a quel finto ‘noi non sapevamo’ che accomuna molti dei responsabili decisionali dell’Edilizia e dell’Urbanistica degli ultimi 15 anni e la maggior parte dei giornalisti. Dove hanno vissuto costoro dal 2011 ad oggi? Se anche fossero dimostrate le accuse ai colleghi, evento tutto da verificare, si tratterebbe comunque di esecutori. Chi materialmente ha commesso un reato, non accorgendosi nemmeno che fosse tale. Ma quando verranno individuati i mandanti? Cioè i veri responsabili di quanto sta succedendo? Tra politici che hanno deliberato un PGT che non ha tenuto in nessuna considerazione le norme che vengono oggi contestate ai lavoratori, esponendoli a rischi erariali e legali esiziali. Tra i ‘tecnici’ presenti nelle 3 Giunte che si sono succedute dal mandato Pisapia-De Cesaris, tra cui annoveriamo avvocati di primo livello, docenti del Politecnico, architetti di fama internazionale. Molti di loro, inoltre, sono passati da un ruolo pubblico a funzioni private, molto spesso nei campi urbanistico, edilizio, costruttivo-finanziario, senza che nessuno abbia mai avuto nulla da obiettare. Sappiamo bene che i dipendenti, anche i dirigenti, non hanno poteri di libera scelta discrezionale ma si attivano su input di Sindaci, Assessori Direttori generali, cioè dei vertici dell’amministrazione. L’indirizzo è sempre frutto di scelte politiche, l’impulso decisionale viene dai vertici non promana da un lavoratore pur dirigente che sia. Per quale motivo indagini, opinione pubblica e campagne stampa puntano il dito sempre e solo contro gli esecutori, cioè l’anello debole della catena di comando? #CommissionePaesaggio & #ConfittidiInteresse I particolari più compromettenti che stanno emergendo dalle indagini sono concentrati soprattutto sulla Commissione per il paesaggio e i plurimi conflitti di interesse presenti al suo interno. Un organismo nominato dal Sindaco in cui emergono commistioni tanto evidenti che anche un ragazzino di prima media, inserendo i nomi dei componenti su google poteva individuarli, non da adesso ma da almeno 15 anni. Legami così evidenti che se le redazioni e i giornalisti che stanno pubblicando decine di pagine oggi, avessero approfondito prima, avrebbero potuto davvero evitare la figuraccia che sta ricadendo sugli incolpevoli dipendenti. Anche qui è necessario un approfondimento. 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Ma veniamo anche ai Municipi visto che dal territorio provengono il 90% degli esposti collettivi che hanno portato la Procura ad approfondimenti che durano ormai da oltre due anni, come successo per i palazzoni bordo Parco delle cave le residenze Lac di via Cancano a Baggio (in foto). Il neonato regolamento di Municipio nonostante le roboanti dichiarazioni al momento della sua creazione non ha prodotto nessun correttivo in tema urbanistico. Sarebbe bastato rendere pubbliche e con un calendario diffuso le sedute della Commissione del paesaggio quando chiamata a decidere su progetti molto impattanti sulla vita dei quartieri e dei suoi abitanti, legando maggiormente il parere del rappresentante del Municipio alla decisione finale. Provocando una partecipazione vera dei cittadini interessati, capace di evidenziare quell’opposizione che si è poi scaricata nelle cancellerie del tribunale inguaiando i dipendenti comunali. Invece no, anche in questo caso il rappresentante del Municipio eletto dai cittadini non ha nessun potere in commissione. Anche in questo caso la responsabilità ultima di interventi che vengono contestati da comitati e cittadini ricade per la vulgata comune sui lavoratori. Quasi fossimo noi a produrre fotomontaggi e render amazzonici, pieni di alberi di alto fusto e verde pubblicati per anni dai giornali e siti ‘amici’ del Comune (da Repubblica, a Urban Files a Corriere) e megafonati dall’ufficio stampa a nascondere alti palazzoni e imbarazzanti volumetrie che emergono puntualmente alla fine dei cantieri, spesso provocando l’indignazione dei residenti. #LeResponsabilità del Comune In due anni e mezzo di articoli sui giornali, servizi dei tg e approfondimenti, il Comune di Milano nonostante i solleciti durante gli incontri con le organizzazioni sindacali, non ha svolto nessuna campagna di informazione, nessun comunicato che potesse render chiari cosa sia una SCIA o una SCIA alternativa al permesso di costruire, contribuendo col suo silenzio a ingenerare tra l’opinione pubblica il dubbio, il sospetto e le accuse di corruzione che ormai ci coinvolgono tutti, facendo venir meno l’autorevolezza non di qualche mela marcia come dichiarato dai vertici, ma di tutta la direzione Urbanistica con effetti letali sui lavoratori più esposti. 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Così come non siamo noi lavoratori a non aver previsto nel PGT delle norme che impedissero, come invece è successo di fianco al parco Lambro e al Parco delle Cave, di edificare palazzi altri più di 60 metri di fronte a un Parco pubblico togliendo aria, luce e vedute alla fruizione pubblica senza nemmeno inoltrare una pec al presidente del Consiglio Comunale. Non siamo noi lavoratori ad aver prima promosso addirittura con convegni e poi esaltato l’idea della ‘Città che sale’ così osteggiata da comitati cittadini e magistrati, ma siamo solo colpevoli di aver firmato per lavoro atti che dessero sostanza a questo input, una scelta che lo ripetiamo è sempre politica. Così come non siamo noi ad aver previsto che le coperture di box ed edifici sotterranei andassero computate nel ‘verde’ quasi che fossero boschi e non semplice verde estetico di nessun valore ecosistemico o naturalistico. Non siamo stati noi neppure a escludere nei calcoli sulle volumetrie massime da edificare, Housing sociale e funzioni simili, come sta succedendo nel cantiere di via dei Rospigliosi a San Siro, quasi che i palazzoni con quella destinazione d’uso fossero trasparenti e lasciassero passare l’aria, la luce indispensabili per il rispetto dei quartieri e degli abitanti che hanno la sfortuna di viverci accanto. Non possiamo sapere come si evolveranno le indagini ma è importante definire in maniera precisa le responsabilità. Quando verranno indagati e chiamati a processo i decisori?
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  • #RobertFKennedyJr:

    La CIA è un pupazzo nelle mani del complesso militare industriale

    La sua funzione è quella di fornire un continuo flusso di guerre infinite per compagnie come Raytheon, General Dynamics, Northman Grumman, Boeing e Lockheed Martin

    Ecco per chi lavorano! Non certo per gli americani

    Mio zio lo capí nel 1961, quando prese il potere, quattro mesi dopo la baia dei porci, quando realizò che gli avevano mentito sia dall'Agenzia che dal complesso militare

    Prese la colpa della fallita operazione a Cuba pubblicamente, ma in privato disse ai suoi che voleva prendere la CIA e distruggerla in mille pezzi da buttare al vento

    Anche la FED è un'agenzia controllata dagli interessi delle banche private, la comandano Jamie Dimon di JP Morgan e Larry Fink di BlackRock e non lavora per noi, la usano per inondare Wall street di denaro

    Questo mi spaventa ancor più delle agenzie: le agenzie hanno troppo potere perché sono possedute dalle aziende!

    Quando lavoravano per gli americani, le agenzie non avevano tutto questo potere: le agenzie della salute non lavorano per la salute pubblica, ma per mantenerci costantemente ammalati

    In questo modo l'industria farmaceutica può continuare a guadagnare sulle malattie croniche: ad oggi vengono spesi 4,3 TRILIARDI di dollari per malattie croniche che nessuno sta studiando! Questo è un problema enorme!

    L'industria farmaceutica, petrolifera, carbonifera, chimica... le ho toccate con mano durante la mia carriera. Hanno corrotto ognuna delle agenzie che le dovrebbero vigilare, diventando pupazzi di quelle industrie che dovrebbero regolamentare

    Tutte queste agenzie sono controllate dall'industria e penso che questa sia la più grande minaccia per la democrazia americana

    92 minuti di applausi e standing ovation...

    Intanto oggi dovrebbe esserci la seduta del Senato per votare la sua nomina a Ministro della Salute...

    Incrociamo le dita e speriamo sia confermato...

    - LR, Geopolitica e News
    #RobertFKennedyJr: La CIA è un pupazzo nelle mani del complesso militare industriale La sua funzione è quella di fornire un continuo flusso di guerre infinite per compagnie come Raytheon, General Dynamics, Northman Grumman, Boeing e Lockheed Martin Ecco per chi lavorano! Non certo per gli americani Mio zio lo capí nel 1961, quando prese il potere, quattro mesi dopo la baia dei porci, quando realizò che gli avevano mentito sia dall'Agenzia che dal complesso militare Prese la colpa della fallita operazione a Cuba pubblicamente, ma in privato disse ai suoi che voleva prendere la CIA e distruggerla in mille pezzi da buttare al vento Anche la FED è un'agenzia controllata dagli interessi delle banche private, la comandano Jamie Dimon di JP Morgan e Larry Fink di BlackRock e non lavora per noi, la usano per inondare Wall street di denaro Questo mi spaventa ancor più delle agenzie: le agenzie hanno troppo potere perché sono possedute dalle aziende! Quando lavoravano per gli americani, le agenzie non avevano tutto questo potere: le agenzie della salute non lavorano per la salute pubblica, ma per mantenerci costantemente ammalati In questo modo l'industria farmaceutica può continuare a guadagnare sulle malattie croniche: ad oggi vengono spesi 4,3 TRILIARDI di dollari per malattie croniche che nessuno sta studiando! Questo è un problema enorme! L'industria farmaceutica, petrolifera, carbonifera, chimica... le ho toccate con mano durante la mia carriera. Hanno corrotto ognuna delle agenzie che le dovrebbero vigilare, diventando pupazzi di quelle industrie che dovrebbero regolamentare Tutte queste agenzie sono controllate dall'industria e penso che questa sia la più grande minaccia per la democrazia americana ⬆️ 92 minuti di applausi e standing ovation... Intanto oggi dovrebbe esserci la seduta del Senato per votare la sua nomina a Ministro della Salute... Incrociamo le dita e speriamo sia confermato...🤞 - LR, Geopolitica e News
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  • Oggi, importanti sviluppi al tribunale di Leeds, Belgio.
    Ho appena lasciato la corte, dove si è svolto il processo contro Ursula von der Leyen. Buone notizie: il giudice ha rifiutato la richiesta di rinvio avanzata dai suoi legali e da quelli di Pfizer. I tribunali non hanno accettato il rinvio, nonostante fosse stato chiesto solo il giorno prima.

    Il caso si concentra su tre aspetti principali:

    1. Immunità: Ursula von der Leyen può beneficiare dell’immunità? Noi crediamo di no, dato che ha operato al di fuori del suo mandato, inviando messaggi privati e aggirando il processo negoziale sui vaccini.

    2. Competenze dell'EPPO: L'EPPO (Ufficio del Procuratore Europeo) è il giusto organismo per questo caso? Noi pensiamo di no, dato che non riguarda il bilancio dell'UE, ma quello degli Stati membri.

    3. Legittimità delle denunce: È legittimo che i cittadini, come me, possano fare queste denunce? Assolutamente sì. La trasparenza è un diritto di ogni cittadino europeo.

    La decisione finale arriverà il 20 gennaio. Vi terrò aggiornati con il mio discorso online, perché è fondamentale che la gente sappia cosa sta succedendo.

    Chi è Rob Roos?
    Rob Roos è un eurodeputato olandese, noto per le sue posizioni critiche nei confronti dell'Unione Europea e per il suo impegno a favore della trasparenza nelle decisioni politiche, specialmente riguardo alla gestione della pandemia e dei contratti sui vaccini. Oggi, si sta battendo per la giustizia e la responsabilità nei confronti di importanti figure politiche.

    Important developments today at the court in Leeds, Belgium.
    I have just left the court where the trial against Ursula von der Leyen took place. Good news: the judge refused the request for an adjournment made by her lawyers and those of Pfizer. The courts did not accept the adjournment, even though it had been requested only the day before.

    The case focuses on three main issues:

    1. Immunity: Can Ursula von der Leyen benefit from immunity? We do not think so, as she acted outside her mandate, sending private messages and circumventing the vaccine negotiation process.

    2. Competences of the EPPO: Is the EPPO (European Public Prosecutor's Office) the right body for this case? We do not think so, as it does not concern the EU budget, but that of the Member States.

    3. Legitimacy of complaints: Is it legitimate for citizens, like me, to make these complaints? Absolutely. Transparency is a right of every European citizen.

    The final decision will come on January 20th. I will keep you updated with my online speech, because it is crucial that people know what is happening.

    Who is Rob Roos?
    Rob Roos is a Dutch MEP, known for his criticism of the European Union and his commitment to transparency in political decisions, especially regarding the management of the pandemic and vaccine contracts. Today, he is fighting for justice and accountability towards important political figures.

    Source:
    https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1876627443651367325?t=st0sykp_sIUgKgnGST45JQ&s=19
    Oggi, importanti sviluppi al tribunale di Leeds, Belgio. Ho appena lasciato la corte, dove si è svolto il processo contro Ursula von der Leyen. Buone notizie: il giudice ha rifiutato la richiesta di rinvio avanzata dai suoi legali e da quelli di Pfizer. I tribunali non hanno accettato il rinvio, nonostante fosse stato chiesto solo il giorno prima. Il caso si concentra su tre aspetti principali: 1. Immunità: Ursula von der Leyen può beneficiare dell’immunità? Noi crediamo di no, dato che ha operato al di fuori del suo mandato, inviando messaggi privati e aggirando il processo negoziale sui vaccini. 2. Competenze dell'EPPO: L'EPPO (Ufficio del Procuratore Europeo) è il giusto organismo per questo caso? Noi pensiamo di no, dato che non riguarda il bilancio dell'UE, ma quello degli Stati membri. 3. Legittimità delle denunce: È legittimo che i cittadini, come me, possano fare queste denunce? Assolutamente sì. La trasparenza è un diritto di ogni cittadino europeo. La decisione finale arriverà il 20 gennaio. Vi terrò aggiornati con il mio discorso online, perché è fondamentale che la gente sappia cosa sta succedendo. Chi è Rob Roos? Rob Roos è un eurodeputato olandese, noto per le sue posizioni critiche nei confronti dell'Unione Europea e per il suo impegno a favore della trasparenza nelle decisioni politiche, specialmente riguardo alla gestione della pandemia e dei contratti sui vaccini. Oggi, si sta battendo per la giustizia e la responsabilità nei confronti di importanti figure politiche. Important developments today at the court in Leeds, Belgium. I have just left the court where the trial against Ursula von der Leyen took place. Good news: the judge refused the request for an adjournment made by her lawyers and those of Pfizer. The courts did not accept the adjournment, even though it had been requested only the day before. The case focuses on three main issues: 1. Immunity: Can Ursula von der Leyen benefit from immunity? We do not think so, as she acted outside her mandate, sending private messages and circumventing the vaccine negotiation process. 2. Competences of the EPPO: Is the EPPO (European Public Prosecutor's Office) the right body for this case? We do not think so, as it does not concern the EU budget, but that of the Member States. 3. Legitimacy of complaints: Is it legitimate for citizens, like me, to make these complaints? Absolutely. Transparency is a right of every European citizen. The final decision will come on January 20th. I will keep you updated with my online speech, because it is crucial that people know what is happening. Who is Rob Roos? Rob Roos is a Dutch MEP, known for his criticism of the European Union and his commitment to transparency in political decisions, especially regarding the management of the pandemic and vaccine contracts. Today, he is fighting for justice and accountability towards important political figures. Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1876627443651367325?t=st0sykp_sIUgKgnGST45JQ&s=19
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  • PILOTI NON VACCINATI CONTRO IL COVID: LA SOLUZIONE CONTRO RISCHI IN CABINA

    Come è noto, facoltosi uomini d’affari, tra cui figure di spicco come Bill Gates, richiedono spesso piloti non vaccinati per i loro viaggi su jet privati, considerandoli una scelta più sicura. Questa tendenza, inizialmente limitata all’aviazione privata, potrebbe presto influenzare anche il settore dei voli di linea, aprendo un dibattito su sicurezza e regolamentazioni.

    Graham Hood, ex capitano di Qantas, propone l’impiego di piloti non vaccinati come misura di sicurezza per prevenire emergenze in volo. Secondo Hood, i possibili effetti avversi dei vaccini potrebbero influire sulla capacità dei piloti di gestire situazioni critiche, specialmente in un ambiente ad alto stress come la cabina di pilotaggio.

    La proposta ha già trovato terreno fertile nell’aviazione privata, dove diverse compagnie privilegiano equipaggi non vaccinati per rassicurare i ricchi clienti. Tuttavia, portare questa idea nei voli di linea si scontra con le rigide normative sanitarie e il rischio di discriminazione tra i piloti.

    L'ex capitano sottolinea che, sebbene finora non siano state registrate molte emergenze in volo, il rischio potrebbe aumentare in futuro. Per questo motivo, adottare misure preventive oggi è fondamentale per garantire la massima sicurezza aerea.

    Affiancare un pilota non vaccinato a uno vaccinato potrebbe rappresentare una strategia per garantire maggiore sicurezza sui voli di linea, offrendo un equilibrio tra precauzioni sanitarie e gestione dei rischi in cabina.

    PILOTS WHO ARE NOT VACCINATED AGAINST COVID: THE SOLUTION TO RISKS IN THE CABIN

    Wealthy businessmen, including prominent figures such as Bill Gates, often request unvaccinated pilots for their private jet flights, considering them a safer option. This trend, initially limited to private aviation, could soon affect the commercial airline sector, opening a debate on safety and regulations.

    Graham Hood, a former Qantas captain, proposes the use of unvaccinated pilots as a safety measure to prevent in-flight emergencies. According to Hood, the possible adverse effects of vaccines could affect the pilots' ability to manage critical situations, especially in a high-stress environment such as the cockpit.

    The proposal has already found fertile ground in private aviation, where several companies favor unvaccinated crews to reassure wealthy customers. However, bringing this idea to commercial flights clashes with strict health regulations and the risk of discrimination among pilots.

    The former captain points out that, although there have not been many in-flight emergencies so far, the risk could increase in the future. For this reason, taking preventive measures today is essential to ensure maximum aviation safety.

    Pairing an unvaccinated pilot with a vaccinated one could be a strategy to ensure greater safety on scheduled flights, offering a balance between health precautions and risk management in the cabin.

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1872912988950147135?t=b7sks8xq-1eyzpSKU7a1Vw&s=19
    PILOTI NON VACCINATI CONTRO IL COVID: LA SOLUZIONE CONTRO RISCHI IN CABINA Come è noto, facoltosi uomini d’affari, tra cui figure di spicco come Bill Gates, richiedono spesso piloti non vaccinati per i loro viaggi su jet privati, considerandoli una scelta più sicura. Questa tendenza, inizialmente limitata all’aviazione privata, potrebbe presto influenzare anche il settore dei voli di linea, aprendo un dibattito su sicurezza e regolamentazioni. Graham Hood, ex capitano di Qantas, propone l’impiego di piloti non vaccinati come misura di sicurezza per prevenire emergenze in volo. Secondo Hood, i possibili effetti avversi dei vaccini potrebbero influire sulla capacità dei piloti di gestire situazioni critiche, specialmente in un ambiente ad alto stress come la cabina di pilotaggio. La proposta ha già trovato terreno fertile nell’aviazione privata, dove diverse compagnie privilegiano equipaggi non vaccinati per rassicurare i ricchi clienti. Tuttavia, portare questa idea nei voli di linea si scontra con le rigide normative sanitarie e il rischio di discriminazione tra i piloti. L'ex capitano sottolinea che, sebbene finora non siano state registrate molte emergenze in volo, il rischio potrebbe aumentare in futuro. Per questo motivo, adottare misure preventive oggi è fondamentale per garantire la massima sicurezza aerea. Affiancare un pilota non vaccinato a uno vaccinato potrebbe rappresentare una strategia per garantire maggiore sicurezza sui voli di linea, offrendo un equilibrio tra precauzioni sanitarie e gestione dei rischi in cabina. PILOTS WHO ARE NOT VACCINATED AGAINST COVID: THE SOLUTION TO RISKS IN THE CABIN Wealthy businessmen, including prominent figures such as Bill Gates, often request unvaccinated pilots for their private jet flights, considering them a safer option. This trend, initially limited to private aviation, could soon affect the commercial airline sector, opening a debate on safety and regulations. Graham Hood, a former Qantas captain, proposes the use of unvaccinated pilots as a safety measure to prevent in-flight emergencies. According to Hood, the possible adverse effects of vaccines could affect the pilots' ability to manage critical situations, especially in a high-stress environment such as the cockpit. The proposal has already found fertile ground in private aviation, where several companies favor unvaccinated crews to reassure wealthy customers. However, bringing this idea to commercial flights clashes with strict health regulations and the risk of discrimination among pilots. The former captain points out that, although there have not been many in-flight emergencies so far, the risk could increase in the future. For this reason, taking preventive measures today is essential to ensure maximum aviation safety. Pairing an unvaccinated pilot with a vaccinated one could be a strategy to ensure greater safety on scheduled flights, offering a balance between health precautions and risk management in the cabin. Source: https://x.com/itsmeback_/status/1872912988950147135?t=b7sks8xq-1eyzpSKU7a1Vw&s=19
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  • Da condividere ovunque
    sui vostri social.
    Grazie a chi lo farà

    L'OMS è una organizzazione privata che appartiene a Bill Gates...

    Share everywhere
    on your social media.
    Thanks to those who will do it

    The WHO is a private organization that belongs to Bill Gates...

    @RoyDeVita

    Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1857700945506750857?t=VqgCu9wvqY7fjprJlLWLew&s=19
    Da condividere ovunque sui vostri social. Grazie a chi lo farà 🙏🌹 L'OMS è una organizzazione privata che appartiene a Bill Gates... Share everywhere on your social media. Thanks to those who will do it 🙏🌹 The WHO is a private organization that belongs to Bill Gates... @RoyDeVita Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1857700945506750857?t=VqgCu9wvqY7fjprJlLWLew&s=19
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  • I primi 43 azionisti su 172 della Banca S.p.a d’Italia.
    Ovviamente la governabilità resta sempre in pugno alla piovra, alle Banche e assicurazioni private infiltrate a loro volta da Black Rock-Vanguard.

    Ed infine hanno al guinzaglio anche ingegneri, architetti, commercialisti, medici e avvocati.

    Se la Repubblica italiana e quindi i cittadini non sono proprietari e sovrani di questa Istituzione e dell’emissione della moneta, restiamo tutti schiavi.

    Qualsiasi altra iniziativa sarà sterilizzata dagli agenti della piovra.

    Diffondi la ribellione dalla moneta debito.
    I primi 43 azionisti su 172 della Banca S.p.a d’Italia. Ovviamente la governabilità resta sempre in pugno alla piovra, alle Banche e assicurazioni private infiltrate a loro volta da Black Rock-Vanguard. Ed infine hanno al guinzaglio anche ingegneri, architetti, commercialisti, medici e avvocati. Se la Repubblica italiana e quindi i cittadini non sono proprietari e sovrani di questa Istituzione e dell’emissione della moneta, restiamo tutti schiavi. Qualsiasi altra iniziativa sarà sterilizzata dagli agenti della piovra. Diffondi la ribellione dalla moneta debito.
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