• PORTAFOGLIO DIGITALE: tutta la nostra vita in un click
    Eccoci qui, comincia la sperimentazione di massa come già annunciato qui https://www.youtube.com/live/BrOggUHlLOw?si=cYkTzwcwDDS58HeR . Il problema non è di certo la digitalizzazione del Paese ma gli abusi governativi sulla stessa, come già visto con SPID e Green Pass. Ormai su tutti i giornali si può leggere: “Dopo una prima fase di sperimentazione dal 23 ottobre rivolta solo a 50mila cittadini, diventerà poi aperto a tutti a cominciare dal prossimo 4 dicembre. Il sistema permetterà di caricare sul proprio smartphone, tramite l’app IO in cui è integrato, documenti personali come patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. Verranno gradualmente integrati su IT Wallet documenti di identità, certificati anagrafici, titoli scolastici, attestati come Isee e disoccupazione. Non solo sarà anche possibile accedere al fascicolo sanitario elettronico, utilizzare la firma digitale, e in accordo con le aziende caricare abbonamenti ai mezzi, biglietti per treni, aerei, concerti e servizi di pagamento. Dal 2025 sarà possibile effettuare i pagamenti nei confronti della pubblica amministrazione, ma anche quelli verso i privati, integrando nel “portafoglio” sistemi di pagamento come Bancomat, Postepay, Satispay e così via. L’obiettivo del governo Meloni è raggiungere 42,3 milioni di identità digitali entro giugno 2026, motivo per cui l’Esecutivo ha impresso un’accelerata, anche per bypassare la coesistenza – attuale e troppo spesso macchinosa – tra SPID - Sistema Pubblico di Identità Digitale affidato allo sviluppo dei privati, e la Carta di identità elettronica (Cie), che invece è un documento emesso dallo Stato, nello specifico dal Ministero dell’Interno. Se tutto andrà secondo i piani a partire da gennaio 2025 IT Wallet, Bruxelles ha dato tempo ai governi fino alla fine del 2026 per introdurlo nei loro Paesi. Per accedere a IT-Wallet sarà necessario scaricare l'app IO. Entro il 2025 IT Wallet verrà integrato su EUDI Wallet, il portafoglio europeo di identità digitale che sarà valido in tutti i Paesi dell'Unione”. Qui più che essere complottisti stiamo solo unendo i puntini ed il disegno che si intravvede non ci piace neanche un po’.

    Quindi ecco qui il PORTAFOGLIO DIGITALE che sarà anche DOCUMENTO DI VIAGGIO e premierà i cittadini virtuosi che si allineano e punirà i cittadini che nascondono anche il più piccolo scheletro nell’armadio. Non si scappa più perchè questa sarà una guerra a TUTTI i furbetti in Italia. Per ripagare il MES=RECOVERY FOUND=PNRR, che stanno sperperando a destra e manca lanciandoci delle briciole, vogliono il sangue e sudore di tutti, anche tu NESSUNO ESCLUSO.

    Alessandra Ghisla
    Consulente di Diritto
    www.tuteladirittosoggettivo.it
    📛PORTAFOGLIO DIGITALE: tutta la nostra vita in un click📛 Eccoci qui, comincia la sperimentazione di massa come già annunciato qui https://www.youtube.com/live/BrOggUHlLOw?si=cYkTzwcwDDS58HeR . Il problema non è di certo la digitalizzazione del Paese ma gli abusi governativi sulla stessa, come già visto con SPID e Green Pass. Ormai su tutti i giornali si può leggere: “Dopo una prima fase di sperimentazione dal 23 ottobre rivolta solo a 50mila cittadini, diventerà poi aperto a tutti a cominciare dal prossimo 4 dicembre. Il sistema permetterà di caricare sul proprio smartphone, tramite l’app IO in cui è integrato, documenti personali come patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. Verranno gradualmente integrati su IT Wallet documenti di identità, certificati anagrafici, titoli scolastici, attestati come Isee e disoccupazione. Non solo sarà anche possibile accedere al fascicolo sanitario elettronico, utilizzare la firma digitale, e in accordo con le aziende caricare abbonamenti ai mezzi, biglietti per treni, aerei, concerti e servizi di pagamento. Dal 2025 sarà possibile effettuare i pagamenti nei confronti della pubblica amministrazione, ma anche quelli verso i privati, integrando nel “portafoglio” sistemi di pagamento come Bancomat, Postepay, Satispay e così via. L’obiettivo del governo Meloni è raggiungere 42,3 milioni di identità digitali entro giugno 2026, motivo per cui l’Esecutivo ha impresso un’accelerata, anche per bypassare la coesistenza – attuale e troppo spesso macchinosa – tra SPID - Sistema Pubblico di Identità Digitale affidato allo sviluppo dei privati, e la Carta di identità elettronica (Cie), che invece è un documento emesso dallo Stato, nello specifico dal Ministero dell’Interno. Se tutto andrà secondo i piani a partire da gennaio 2025 IT Wallet, Bruxelles ha dato tempo ai governi fino alla fine del 2026 per introdurlo nei loro Paesi. Per accedere a IT-Wallet sarà necessario scaricare l'app IO. Entro il 2025 IT Wallet verrà integrato su EUDI Wallet, il portafoglio europeo di identità digitale che sarà valido in tutti i Paesi dell'Unione”. Qui più che essere complottisti stiamo solo unendo i puntini ed il disegno che si intravvede non ci piace neanche un po’. Quindi ecco qui il PORTAFOGLIO DIGITALE che sarà anche DOCUMENTO DI VIAGGIO e premierà i cittadini virtuosi che si allineano e punirà i cittadini che nascondono anche il più piccolo scheletro nell’armadio. Non si scappa più perchè questa sarà una guerra a TUTTI i furbetti in Italia. Per ripagare il MES=RECOVERY FOUND=PNRR, che stanno sperperando a destra e manca lanciandoci delle briciole, vogliono il sangue e sudore di tutti, anche tu NESSUNO ESCLUSO. Alessandra Ghisla Consulente di Diritto www.tuteladirittosoggettivo.it
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  • IT WALLET PARTE DAL 23 OTTOBRE

    Progetto pilota che confluirà nel wallet europeo, molto più di un portafoglio digitale, potrà essere usato anche per registrarsi sui siti e pone una gravissima minaccia alla privacy.

    1) LA TESSERA ELETTORALE SARÀ IN IT WALLET

    Come ho già spiegato qui, il fine di IT wallet è arrivare ad un'identità digitale europea unica. La fase iniziale di Ottobre sarà aperta a 50mila persone scelte a campione, e poi sarà estesa a tutti gli italiani.
    A differenza dell'identità digitale che è un sistema di riconoscimento che contiene bene o male le stesse informazioni di una carta di identità, e che è necessaria per accedere all'app IO che conterrà il portafoglio digitale, nel wallet confluiranno tutti i documenti della persona, anche la patente e la tessera sanitaria. Ma a quanto pare, secondo le ultime notizie (1, 2, 3, 4, 5), anche la tessera elettorale sarà digitalizzata e presente su IT wallet, e progressivamente vi si potrà caricare il modello ISEE e qualsiasi tipo di documento e attestato, infine potrà anche essere utilizzato per caricare gli abbonamenti ai mezzi pubblici, ai concerti, di qualsiasi altro servizio. IT wallet sarà un modello di portafoglio digitale, ed oltre alla versione pubblica saranno previste anche versioni gestite da privati che potranno avere altre funzionalità. L'Italia, come ci tengono a rimarcare, è il primo paese nell'UE che adotterà un sistema di portafoglio digitale, ed è stato selezionato come paese pilota anche per questa sperimentazione di massa. IT wallet sarà sostituito nel 2026 da EUDI, l'identità digitale europea.

    2) L'EU WALLET È L'IDENTITÀ DIGITALE UNICA DEL WEF

    Sul sito dell'UE dedicato al portafoglio digitale viene scritto che potrà essere utilizzato per iscriversi all'università, aprire un conto in banca e persino per fare domanda di lavoro. Sulla pagina specifica dedicata agli usi, oltre alla patente digitale, si potrà usare per autorizzare pagamenti, per le prescrizioni mediche, per registrare una nuova SIM, documenti di viaggio, per applicare la firma digitale ai documenti, attestare di lavorare per una determinata azienda e persino firmare contratti. In base al tutorial contenuto su questa pagina il wallet potrà essere utilizzato per registrarsi agli eventi e ai siti in generale. Assomiglia al progetto del WEF dell'identità digitale unica (1, 2, 3) il cui scopo è associare ad un unico individuo tutta l'attività che ognuno di noi ha su internet. Infatti attualmente ogni volta che ci registriamo su un sito dobbiamo inventare delle nostre credenziali e l'account che una persona ha su un sito di e-commerce è totalmente indipendente dall'account che si utilizza per commentare su un altro sito. Registrarsi sui siti col wallet consentirà circoscrivere in un'unica identità virtuale tutte le attività che facciamo su internet consentendo alle autorità un totale controllo sulle nostre attività e agli speculatori una profilazione ancora più puntuale.

    3) LE MENZOGNE DELL'UE SULLA PRIVACY

    Sul sito dell'UE si legge che viene garantita l'assoluta privacy a chi utilizza il wallet. Per occultare l'assenza totale di tutela in rete hanno coniato un nuovo termine in neolingua chiamato inosservabilità, che secondo loro va a sostituire la parola anonimato. Le proprie azioni rimangono private e invisibili online agli altri utenti, ma non alle autorità, cosa che invece l'anonimato garantisce. Sostengono che i privati non possono combinare i dati degli utilizzi del wallet su siti diversi, così ad esempio il gestore del sito A non sa se sei iscritto anche al sito B. Questo è falso, perché basterà combinare il wallet con l'account Google o usare dei semplici cookie e sarà facilmente possibile risalire tramite algoritmi a tutte le attività degli utenti.

    CONCLUSIONI

    IT wallet è l'inizio di un progetto pen peggiore del semplice avere un portafoglio di documenti digitali, e già questo è grave di per sé. L'autenticazione unica, estesa potenzialmente a tutti i siti internet, rende questo strumento un panopticon digitale.

    (fonte: Der Einzige - Il fronte intellettuale)
    IT WALLET PARTE DAL 23 OTTOBRE Progetto pilota che confluirà nel wallet europeo, molto più di un portafoglio digitale, potrà essere usato anche per registrarsi sui siti e pone una gravissima minaccia alla privacy. 1) LA TESSERA ELETTORALE SARÀ IN IT WALLET Come ho già spiegato qui, il fine di IT wallet è arrivare ad un'identità digitale europea unica. La fase iniziale di Ottobre sarà aperta a 50mila persone scelte a campione, e poi sarà estesa a tutti gli italiani. A differenza dell'identità digitale che è un sistema di riconoscimento che contiene bene o male le stesse informazioni di una carta di identità, e che è necessaria per accedere all'app IO che conterrà il portafoglio digitale, nel wallet confluiranno tutti i documenti della persona, anche la patente e la tessera sanitaria. Ma a quanto pare, secondo le ultime notizie (1, 2, 3, 4, 5), anche la tessera elettorale sarà digitalizzata e presente su IT wallet, e progressivamente vi si potrà caricare il modello ISEE e qualsiasi tipo di documento e attestato, infine potrà anche essere utilizzato per caricare gli abbonamenti ai mezzi pubblici, ai concerti, di qualsiasi altro servizio. IT wallet sarà un modello di portafoglio digitale, ed oltre alla versione pubblica saranno previste anche versioni gestite da privati che potranno avere altre funzionalità. L'Italia, come ci tengono a rimarcare, è il primo paese nell'UE che adotterà un sistema di portafoglio digitale, ed è stato selezionato come paese pilota anche per questa sperimentazione di massa. IT wallet sarà sostituito nel 2026 da EUDI, l'identità digitale europea. 2) L'EU WALLET È L'IDENTITÀ DIGITALE UNICA DEL WEF Sul sito dell'UE dedicato al portafoglio digitale viene scritto che potrà essere utilizzato per iscriversi all'università, aprire un conto in banca e persino per fare domanda di lavoro. Sulla pagina specifica dedicata agli usi, oltre alla patente digitale, si potrà usare per autorizzare pagamenti, per le prescrizioni mediche, per registrare una nuova SIM, documenti di viaggio, per applicare la firma digitale ai documenti, attestare di lavorare per una determinata azienda e persino firmare contratti. In base al tutorial contenuto su questa pagina il wallet potrà essere utilizzato per registrarsi agli eventi e ai siti in generale. Assomiglia al progetto del WEF dell'identità digitale unica (1, 2, 3) il cui scopo è associare ad un unico individuo tutta l'attività che ognuno di noi ha su internet. Infatti attualmente ogni volta che ci registriamo su un sito dobbiamo inventare delle nostre credenziali e l'account che una persona ha su un sito di e-commerce è totalmente indipendente dall'account che si utilizza per commentare su un altro sito. Registrarsi sui siti col wallet consentirà circoscrivere in un'unica identità virtuale tutte le attività che facciamo su internet consentendo alle autorità un totale controllo sulle nostre attività e agli speculatori una profilazione ancora più puntuale. 3) LE MENZOGNE DELL'UE SULLA PRIVACY Sul sito dell'UE si legge che viene garantita l'assoluta privacy a chi utilizza il wallet. Per occultare l'assenza totale di tutela in rete hanno coniato un nuovo termine in neolingua chiamato inosservabilità, che secondo loro va a sostituire la parola anonimato. Le proprie azioni rimangono private e invisibili online agli altri utenti, ma non alle autorità, cosa che invece l'anonimato garantisce. Sostengono che i privati non possono combinare i dati degli utilizzi del wallet su siti diversi, così ad esempio il gestore del sito A non sa se sei iscritto anche al sito B. Questo è falso, perché basterà combinare il wallet con l'account Google o usare dei semplici cookie e sarà facilmente possibile risalire tramite algoritmi a tutte le attività degli utenti. CONCLUSIONI IT wallet è l'inizio di un progetto pen peggiore del semplice avere un portafoglio di documenti digitali, e già questo è grave di per sé. L'autenticazione unica, estesa potenzialmente a tutti i siti internet, rende questo strumento un panopticon digitale. (fonte: Der Einzige - Il fronte intellettuale)
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  • VIDEOCAMERE ALL’INGRESSO DELLE STRUTTURE SANITARIE ED OSPEDALIERE
    https://www.quotidianosanita.it/m/governo-e-parlamento/articolo.php?approfondimento_id=19556

    Quando il Governo interviene immediatamente per risolvere un problema, c’è solo da preoccuparsi. Per casi particolari e sporadici SUBITO videosorveglianza per proteggere i medici. Infatti si legge: “Soddisfazione, da parte della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), per il decreto-legge, oggi all'esame del Consiglio dei ministri, che introduce nuove misure urgenti per contrastare la violenza nei confronti degli operatori sanitari e il danneggiamento delle strutture. In più: “Crediamo che il Governo ora debba dare delle precise indicazioni alle aziende sanitarie e alle Regioni, perché adottino sistemi di videosorveglianza, utilizzando eventualmente anche i fondi del Pnrr, per poter consentire a questa norma di diventare realmente efficace".

    Peccato che noi disobbedienti sappiamo quello che abbiamo già passato nella sanità pubblica con il Green Pass e quello che subiamo anche adesso, come la negazione dell’accesso e delle cure senza tampone e mascherina. È da un po’ che dicevano che “Ai novax andavano vietati gli ospedali” ed adesso grazie alla CIE https://www.youtube.com/live/BrOggUHlLOw?si=cYkTzwcwDDS58HeR, dove nel suo microchip contiene volto ed impronte e ad una massiccia videosorveglianza, sarà sempre più facile scacciare gli indesiderati. Non servirà più litigare all’ingresso o con i medici. Non ci si aprirà direttamente la porta. Infatti spuntano addirittura Pronti Soccorso privati, perché invece pagando la porta rimarrà sempre aperta a tutti.

    Staremo esagerando? Mah si dice che è meglio prevenire che curare e cominciare a pensarci prima non è troppo presto. Le briciole sulla strada ci stanno indicando il loro percorso. Starà a noi se vedere dove vogliono arrivare o cambiare percorso finché siamo in tempo. Perchè siamo ancora in tempo.

    Sii consapevole, sii libero
    Alessandra Ghisla
    Consulente con studi di diritto

    Fonte: https://www.quotidianosanita.it/m/governo-e-parlamento/articolo.php?approfondimento_id=19556
    📛VIDEOCAMERE ALL’INGRESSO DELLE STRUTTURE SANITARIE ED OSPEDALIERE📛 https://www.quotidianosanita.it/m/governo-e-parlamento/articolo.php?approfondimento_id=19556 Quando il Governo interviene immediatamente per risolvere un problema, c’è solo da preoccuparsi. Per casi particolari e sporadici SUBITO videosorveglianza per proteggere i medici. Infatti si legge: “Soddisfazione, da parte della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), per il decreto-legge, oggi all'esame del Consiglio dei ministri, che introduce nuove misure urgenti per contrastare la violenza nei confronti degli operatori sanitari e il danneggiamento delle strutture. In più: “Crediamo che il Governo ora debba dare delle precise indicazioni alle aziende sanitarie e alle Regioni, perché adottino sistemi di videosorveglianza, utilizzando eventualmente anche i fondi del Pnrr, per poter consentire a questa norma di diventare realmente efficace". Peccato che noi disobbedienti sappiamo quello che abbiamo già passato nella sanità pubblica con il Green Pass e quello che subiamo anche adesso, come la negazione dell’accesso e delle cure senza tampone e mascherina. È da un po’ che dicevano che “Ai novax andavano vietati gli ospedali” ed adesso grazie alla CIE https://www.youtube.com/live/BrOggUHlLOw?si=cYkTzwcwDDS58HeR, dove nel suo microchip contiene volto ed impronte e ad una massiccia videosorveglianza, sarà sempre più facile scacciare gli indesiderati. Non servirà più litigare all’ingresso o con i medici. Non ci si aprirà direttamente la porta. Infatti spuntano addirittura Pronti Soccorso privati, perché invece pagando la porta rimarrà sempre aperta a tutti. Staremo esagerando? Mah si dice che è meglio prevenire che curare e cominciare a pensarci prima non è troppo presto. Le briciole sulla strada ci stanno indicando il loro percorso. Starà a noi se vedere dove vogliono arrivare o cambiare percorso finché siamo in tempo. Perchè siamo ancora in tempo. Sii consapevole, sii libero Alessandra Ghisla Consulente con studi di diritto Fonte: https://www.quotidianosanita.it/m/governo-e-parlamento/articolo.php?approfondimento_id=19556
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  • OGNI ALLARMISMO E' INGIUSTIFICATO. PERO' QUESTI SONO I FATTI!

    Cari concittadini,

    Il testo seguente contiene alcune teorie cospirative premium sul tema del "vaiolo delle scimmie". Almeno questo è ciò che affermerebbero coloro che credono a ciò che la TV racconta loro. Ma poiché nel frattempo quasi tutte le vecchie teorie cospirative si sono avverate, ora ne stiamo ricevendo una nuova scorta:

    Come probabilmente saprete, l'OMS ha già emesso la massima allerta sanitaria globale per il vaiolo delle scimmie (Mpox) la scorsa settimana, sebbene la diffusione sia limitata solo ad alcune regioni dell'Africa.

    Probabilmente saprete anche che un gioco di simulazione sul tema del "vaiolo delle scimmie" si è svolto alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco nel 2021. Uno dei partecipanti era Jeremy Farrar, l'allora direttore della fondazione sanitaria da miliardi di dollari "Wellcome Trust" (finanziata dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, tra gli altri). Per fortuna, Farrar è Chief Scientist presso l'OMS dall'anno scorso.

    Alla fine del 2023, BioNTech avvia una partnership strategica con la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI). La CEPI è stata fondata a Davos nel 2016 (il WEF invia i suoi saluti) ed è un'alleanza tra l'OMS, la Commissione UE, singoli governi, aziende farmaceutiche, donatori (privati) e fondazioni. Il "Wellcome Trust", la Fondazione Gates e l'ONU si distinguono nella panoramica degli investitori del 2024.

    A maggio 2024, BioNTech e CEPI hanno annunciato che stanno espandendo il loro portafoglio di vaccini mRNA, inclusi i vaccini contro Mpox. Allo stesso tempo, il vaccino contro il vaiolo delle scimmie "Imvanex" di "Bavarian Nordic" è già in produzione in Danimarca ed è l'unico ad essere stato approvato sia nell'UE che negli USA.

    Tanto per i fatti cristallini. Se vuoi saperne di più, troverai un elenco di link alle fonti nel prossimo post (purtroppo disponibile solo in tedesco). [1]

    Nel frattempo, durante le mie ricerche, mi sono imbattuto in altre informazioni piuttosto inquietanti:

    Sapevi che la Croce Rossa austriaca (sezione del Tirolo), ad esempio, sta cercando nuovi dipendenti per i centri vaccinali? I compiti includono la gestione dei flussi di pazienti, la preparazione di codici a barre e certificati di vaccinazione, nonché l'esecuzione di vaccinazioni mobili. I candidati devono essere "assertivi", tra le altre cose. Dalla fine di settembre, i nuovi dipendenti riceveranno uno stipendio lordo di circa 2.450 € al mese presso il loro posto di lavoro a Vienna. [2]

    BioNTech ha precedentemente annunciato sul quotidiano economico tedesco Handelsblatt che si aspetta che il 90 percento delle sue vendite totali venga generato entro la fine del 2024. [3]

    🏗 Attualmente, BioNTech sta costruendo la sua prima fabbrica commerciale di vaccini africana in Ruanda. L'attenzione qui include anche i vaccini mRNA contro Mpox. Alcune vecchie conoscenze hanno viaggiato per l'inaugurazione: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il ministro degli esteri tedesco Annalena Baerbock si sono dati questo dubbio onore. A proposito, la Germania sta sostenendo lo sviluppo della produzione di vaccini in Ruanda con quasi 36 milioni di euro di denaro dei contribuenti tedeschi. [4]

    Cari lettori, credete alle coincidenze?
    IO NON CI CREDO!

    Seguitemi su Telegram: @christineanderson

    Cordiali saluti,
    La vostra Christine Anderson, MEP

    Fonte: https://t.me/christineanderson/1033
    OGNI ALLARMISMO E' INGIUSTIFICATO. PERO' QUESTI SONO I FATTI! 🇨🇦 🇺🇸 🇬🇧 🇦🇺 Cari concittadini, Il testo seguente contiene alcune teorie cospirative premium sul tema del "vaiolo delle scimmie". Almeno questo è ciò che affermerebbero coloro che credono a ciò che la TV racconta loro. Ma poiché nel frattempo quasi tutte le vecchie teorie cospirative si sono avverate, ora ne stiamo ricevendo una nuova scorta: Come probabilmente saprete, l'OMS ha già emesso la massima allerta sanitaria globale per il vaiolo delle scimmie (Mpox) la scorsa settimana, sebbene la diffusione sia limitata solo ad alcune regioni dell'Africa. Probabilmente saprete anche che un gioco di simulazione sul tema del "vaiolo delle scimmie" si è svolto alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco nel 2021. Uno dei partecipanti era Jeremy Farrar, l'allora direttore della fondazione sanitaria da miliardi di dollari "Wellcome Trust" (finanziata dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, tra gli altri). Per fortuna, Farrar è Chief Scientist presso l'OMS dall'anno scorso. Alla fine del 2023, BioNTech avvia una partnership strategica con la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI). La CEPI è stata fondata a Davos nel 2016 (il WEF invia i suoi saluti) ed è un'alleanza tra l'OMS, la Commissione UE, singoli governi, aziende farmaceutiche, donatori (privati) e fondazioni. Il "Wellcome Trust", la Fondazione Gates e l'ONU si distinguono nella panoramica degli investitori del 2024. A maggio 2024, BioNTech e CEPI hanno annunciato che stanno espandendo il loro portafoglio di vaccini mRNA, inclusi i vaccini contro Mpox. Allo stesso tempo, il vaccino contro il vaiolo delle scimmie "Imvanex" di "Bavarian Nordic" è già in produzione in Danimarca ed è l'unico ad essere stato approvato sia nell'UE che negli USA. Tanto per i fatti cristallini. Se vuoi saperne di più, troverai un elenco di link alle fonti nel prossimo post (purtroppo disponibile solo in tedesco). [1] Nel frattempo, durante le mie ricerche, mi sono imbattuto in altre informazioni piuttosto inquietanti: 🚑 Sapevi che la Croce Rossa austriaca (sezione del Tirolo), ad esempio, sta cercando nuovi dipendenti per i centri vaccinali? I compiti includono la gestione dei flussi di pazienti, la preparazione di codici a barre e certificati di vaccinazione, nonché l'esecuzione di vaccinazioni mobili. I candidati devono essere "assertivi", tra le altre cose. Dalla fine di settembre, i nuovi dipendenti riceveranno uno stipendio lordo di circa 2.450 € al mese presso il loro posto di lavoro a Vienna. [2] 💰 BioNTech ha precedentemente annunciato sul quotidiano economico tedesco Handelsblatt che si aspetta che il 90 percento delle sue vendite totali venga generato entro la fine del 2024. [3] 🏗 Attualmente, BioNTech sta costruendo la sua prima fabbrica commerciale di vaccini africana in Ruanda. L'attenzione qui include anche i vaccini mRNA contro Mpox. Alcune vecchie conoscenze hanno viaggiato per l'inaugurazione: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il ministro degli esteri tedesco Annalena Baerbock si sono dati questo dubbio onore. A proposito, la Germania sta sostenendo lo sviluppo della produzione di vaccini in Ruanda con quasi 36 milioni di euro di denaro dei contribuenti tedeschi. [4] ⚠️ Cari lettori, credete alle coincidenze? ‼️ IO NON CI CREDO! Seguitemi su Telegram: @christineanderson Cordiali saluti, La vostra Christine Anderson, MEP Fonte: https://t.me/christineanderson/1033
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  • «La Banca Centrale Europea non potrebbe né andare in bancarotta né rimanere senza soldi anche se dovesse subire perdite per quanto riguarda la montagna di obbligazioni da molti miliardi di euro che ha acquistato nell'ambito dei suoi programmi di stimolo.

    In qualità di unico emittente dell'euro, l'Eurosistema sarà sempre in grado di generare liquidità aggiuntiva se necessario. Quindi, per definizione, la BCE non può fallire né rimanere senza soldi».

    A dirlo è stata la presidente della BCE, Christine Lagarde.

    I milioni di poveri, di disoccupati, di inattivi, la carenza di posti letto negli ospedali, di medici, di infermieri, il crollo dei ponti per la mancata manutenzione da parte dei privati ai quali è stato svenduto un monopolio naturale, i tetti delle scuole che cadono a pezzi, i mancati interventi davanti all'esplosione dei costi energetici non sono colpa del destino cinico e baro. Sono frutto di deliberate scelte politiche.

    Quando ci dicono che mancano i soldi, semplicemente mentono.

    Una Banca Centrale sotto il controllo del Tesoro può fare tecnicamente qualsiasi cosa: può essere un prestatore di ultima istanza per tenere sotto controllo i tassi di interesse sui Titoli di Stato di un Paese. Può accettare una perpetuità, cioè un titolo di Stato irredimibile e a tasso zero. Può cancellare i titoli di Stato che ha in pancia. Può accreditare la valuta emessa direttamente sul conto della tesoreria di Stato senza richiedere a fronte di tale accredito l’emissione di altro debito.

    Si tratta esclusivamente di volontà politica.

    L’Italia, a differenza di altri Paesi come la Germania, non ha mai fatto default sul proprio debito. L’Italia ha pagato dal divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro quasi 3.000 miliardi di interessi passivi sul debito. L’Italia ha fatto 26 anni di avanzi primari dal 1992 (circa 1.000 miliardi di euro). L’Italia è da sempre contribuente netta della UE (cica 120 miliardi di euro negli ultimi 20 anni) e continua a esserlo anche col Recovery Fund (un MES non riformato che ce l'ha fatta).

    Il problema non è la mancanza di soldi, ma la cessione della sovranità, non solo monetaria, ma anche politica e fiscale, attraverso il vincolo esterno.

    A farlo è stata la peggior classe politica della storia d'Italia. Quella degli ultimi 40 anni. Per questo è necessario lavorare passo dopo passo affinché l’Italia riacquisti la propria sovranità rompendo le catene del vincolo esterno.

    Fonte: https://t.me/LoSquilloDiGilbertoTrombetta
    «La Banca Centrale Europea non potrebbe né andare in bancarotta né rimanere senza soldi anche se dovesse subire perdite per quanto riguarda la montagna di obbligazioni da molti miliardi di euro che ha acquistato nell'ambito dei suoi programmi di stimolo. In qualità di unico emittente dell'euro, l'Eurosistema sarà sempre in grado di generare liquidità aggiuntiva se necessario. Quindi, per definizione, la BCE non può fallire né rimanere senza soldi». A dirlo è stata la presidente della BCE, Christine Lagarde. I milioni di poveri, di disoccupati, di inattivi, la carenza di posti letto negli ospedali, di medici, di infermieri, il crollo dei ponti per la mancata manutenzione da parte dei privati ai quali è stato svenduto un monopolio naturale, i tetti delle scuole che cadono a pezzi, i mancati interventi davanti all'esplosione dei costi energetici non sono colpa del destino cinico e baro. Sono frutto di deliberate scelte politiche. Quando ci dicono che mancano i soldi, semplicemente mentono. Una Banca Centrale sotto il controllo del Tesoro può fare tecnicamente qualsiasi cosa: può essere un prestatore di ultima istanza per tenere sotto controllo i tassi di interesse sui Titoli di Stato di un Paese. Può accettare una perpetuità, cioè un titolo di Stato irredimibile e a tasso zero. Può cancellare i titoli di Stato che ha in pancia. Può accreditare la valuta emessa direttamente sul conto della tesoreria di Stato senza richiedere a fronte di tale accredito l’emissione di altro debito. Si tratta esclusivamente di volontà politica. L’Italia, a differenza di altri Paesi come la Germania, non ha mai fatto default sul proprio debito. L’Italia ha pagato dal divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro quasi 3.000 miliardi di interessi passivi sul debito. L’Italia ha fatto 26 anni di avanzi primari dal 1992 (circa 1.000 miliardi di euro). L’Italia è da sempre contribuente netta della UE (cica 120 miliardi di euro negli ultimi 20 anni) e continua a esserlo anche col Recovery Fund (un MES non riformato che ce l'ha fatta). Il problema non è la mancanza di soldi, ma la cessione della sovranità, non solo monetaria, ma anche politica e fiscale, attraverso il vincolo esterno. A farlo è stata la peggior classe politica della storia d'Italia. Quella degli ultimi 40 anni. Per questo è necessario lavorare passo dopo passo affinché l’Italia riacquisti la propria sovranità rompendo le catene del vincolo esterno. Fonte: https://t.me/LoSquilloDiGilbertoTrombetta
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  • La popolazione è stata gravemente ingannata da chi doveva sapere
    Se non si arriva presto ad un accertamento ufficiale di questo enorme vulnus arrecato alla società, ai cittadini con delle colossali menzogne che mettevano e continuano a mettere a serio rischio vita e salute dei cittadini, inclusa la coesione sociale, prima o poi qualcosa scoppierà. Però vogliamo ritornare pacificamente nell’ambito di un vero Stato di Diritto ad una civiltà in cui le menzogne di Stato e di organizzazioni sovranazionali e para-privati (OMS) hanno delle gambe molto corte e vengono subito smascherate, bloccate e inseguite penalmente.

    Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1832444344479183225?t=XUHp97vZdiwoZ-zLSQY5-A&s=19
    ‼️La popolazione è stata gravemente ingannata da chi doveva sapere‼️ Se non si arriva presto ad un accertamento ufficiale di questo enorme vulnus arrecato alla società, ai cittadini con delle colossali menzogne che mettevano e continuano a mettere a serio rischio vita e salute dei cittadini, inclusa la coesione sociale, prima o poi qualcosa scoppierà. Però vogliamo ritornare pacificamente nell’ambito di un vero Stato di Diritto ad una civiltà in cui le menzogne di Stato e di organizzazioni sovranazionali e para-privati (OMS) hanno delle gambe molto corte e vengono subito smascherate, bloccate e inseguite penalmente. Fonte: https://x.com/RHolzeisen/status/1832444344479183225?t=XUHp97vZdiwoZ-zLSQY5-A&s=19
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  • QUESTO È SCANDALOSO!!!

    SCRITTI BELLICI
    Il caso Durov
    Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.”
    Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA).
    In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro:
    fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti;
    collaborare con le autorità nazionali se richiesto;
    denunciare i reati.
    Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame):

    condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online;
    collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze;
    prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.
    In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.”
    Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso:
    In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
    I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti
    1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.”
    2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”
    3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.”
    Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali.
    Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali.
    Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto.
    Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA.
    Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.”
    Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto.
    Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura.
    Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi.
    Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024


    Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
    QUESTO È SCANDALOSO!!! SCRITTI BELLICI Il caso Durov Traduco da Reuters (domenica 25 agosto 2024): “Pavel Durov, il miliardario russo -francese fondatore e amministratore delegato dell'app di messaggistica Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Bourget, alle porte di Parigi, sabato sera, hanno dichiarato TF1 TV e BFM TV, citando fonti non identificate. Durov viaggiava a bordo del suo jet privato, ha dichiarato TF1 sul suo sito web, aggiungendo che era stato colpito da un mandato di arresto in Francia nell'ambito di un'indagine preliminare della polizia. Sia TF1 che BFM hanno dichiarato che l'indagine si è concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e che la polizia ritiene che questa situazione abbia permesso alle attività criminali di avvalersi indisturbate sull'app di messaggistica.” Per comprendere la gravità di questo arresto, occorre un accenno al quadro normativo: il 5 luglio 2022, il Parlamento Europeo ha approvato il Digital Services Act (DSA). In estrema sintesi, il DSA prevede che tutti i prestatori di servizi digitali debbano, tra l’altro: fornire informazioni esplicite sulla moderazione dei contenuti e sull’uso degli algoritmi per i sistemi di raccomandazione dei contenuti, che potranno comunque essere contestati dagli utenti; collaborare con le autorità nazionali se richiesto; denunciare i reati. Inoltre, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni, a partire da 45 milioni di utenti al mese, vengono assoggettate ai seguenti più rigorosi obblighi (indichiamo unicamente quelli più rilevanti nel contesto in esame): condivisione dei propri dati chiave e dei propri algoritmi con le autorità e con i ricercatori autorizzati per comprendere l’evoluzione dei rischi online; collaborazione con le autorità nelle risposte alle emergenze; prevenzione dei rischi sistemici come la diffusione di contenuti illegali o con effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale. In pratica, il DSA pone a carico dei prestatori di servizi digitali l’obbligo di moderare e censurare i contenuti degli utenti, al fine - esplicitamente dichiarato - di prevenire “la diffusione di contenuti illegali” o “l’effetto negativo su diritti fondamentali, processi elettorali, violenza di genere, salute mentale.” Il DSA s’inserisce in un contesto normativo mondiale ben diverso: In Italia, la censura è espressamente vietata dalla Costituzione. L’articolo 3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L'articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” I medesimi principi, veri e propri cardini della democrazia e dello Stato di diritto, sono esposti 1) nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il cui articolo 10 recita: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera.” 2) nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.” 3) nel Patto internazionale di New York (ratificato in Italia con la legge 25 novembre 1977, numero 881) il cui articolo 19 recita: “Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.” Se ne deduce che – almeno fino all’approvazione del DSA, salutato da Ursula von der Leyen come un accordo storico “in termini sia di rapidità che di sostanza”, ciascuno dei cittadini dell’Unione Europea fosse libero di esprimere sui social media (che fino a prova contraria rientrano nella categoria “ogni altro mezzo di diffusione”) il proprio pensiero e questo suo diritto individuale non potesse essere limitato da un regolamento di natura privatistica quale quello sottoscritto dall’utente al momento della registrazione sulla piattaforma di un prestatore di servizi digitali. Per anni abbiamo denunciato la gravità della censura dei contenuti operata dai social media. Oggi siamo certi che Twitter e Facebook abbiano censurato i nostri post e ci abbiano sospeso gli account (e abbiano utilizzato algoritmi atti a nascondere i nostri post) a loro totale discrezione. La nostra inerzia ha fatto sì che una forma di censura del tutto illegale sia diventata legale (con l’approvazione del DSA). Tuttavia, si pone un problema di gerarchia delle norme in quanto il DSA confligge con norme costituzionali. Ma torniamo al caso Durov. La responsabilità penale è personale. Questo è un principio cardine di ogni ordinamento giuridico. Se l’arresto fosse motivato dalla violazione degli obblighi contenuti nel DSA, nulla quaestio: tanto varrebbe dichiararsi colpevole. Al contrario, se fondamento dell’arresto fossero le accuse di complicità con gli autori di reati commessi anche grazie all’utilizzo di Telegram, si spalancherebbe uno scenario distopico. Sarebbe come condannare Alfred Nobel – inventore della dinamite – quale correo di una rapina in banca fatta con l’uso di un candelotto. Da giurista, mi permetto un commento: il tempo dei diritti individuali è tramontato il giorno in cui ci siamo piegati, accettando senza ribellarci in massa una reclusione domiciliare imposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Da quel giorno, tutto è stato possibile, dagli obblighi vaccinali all’approvazione del DSA. Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.” Oggi sappiamo che i cd vaccini non arrestavano né il contagio, né la diffusione, né l’aggravamento della malattia. Eppure, nessuno più protesta per ciò che ci è stato imposto. Nessuno (a parte qualcuno di noi giuristi) ha protestato quando è stato discusso il testo del DSA. Ma uno sparuto gruppo di giuristi nulla può fare (se non – a futura memoria – salvare la propria coscienza denunciando la violazione dei diritti in atto). Occorre un risveglio delle coscienze e – il potere ne è perfettamente consapevole – il risveglio è impossibile in questo contesto in cui la stampa mainstream non fa informazione ma propaganda. Qui sta l’importanza di Telegram, unica piattaforma i cui contenuti – fino ad oggi – non erano soggetti a censura. Durov libero, dunque, per la libertà di tutti noi. Il Giornale d’Italia, 25 agosto 2024 Avv. Alfredo Tocchi, LL.M.
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  • “Mentre l’attenzione pubblica era distratta da proteste, sommosse e lockdown, BlackRock è improvvisamente emersa dall’ombra diventando la “quarta autorità” che controlla la quantità di denaro stampato dalla banca centrale a seconda delle necessità.

    È Sempre più evidente che il “Great Reset” del World Economic Forum sia una sofisticata operazione di pubbliche relazioni per nascondere le profonde trasformazioni che stanno avvenendo dietro le quinte, ma in pubblico.
    … perché la connessione tra politica monetaria e politica fiscale è: il fascismo.

    La definizione tecnica e storica del “fascismo” non ha molto a che fare con “nazionalisti”, “razzismo” o simili. L’analisi economica è cruciale in quanto il fascismo è essenzialmente una “riorganizzazione dell’economia da parte dello Stato“. Questa è anche la definizione tecnica che Richard Werner, l’economista finanziario britannico più noto, ha dato del “fascismo” – e lo ha fatto in vari forum e libri dal 2014.
    Secondo questa definizione tecnica e storicamente fondata, il “fascismo” nel XXI secolo comporta la fine della “divisione istituzionale del potere” (vedi sopra) e il dominio di attori privati (nella fattispecie BlackRock) nel finanziamento delle attività politiche e private attraverso la “coordinazione politica” tra governi, banche centrali e il settore finanziario privato.”

    https://newsacademy.it/geopolitica/2023/09/13/dietro-le-quinte-del-teatro-del-great-reset-si-nasconde-loperazione-going-direct-di-blackrock/
    “Mentre l’attenzione pubblica era distratta da proteste, sommosse e lockdown, BlackRock è improvvisamente emersa dall’ombra diventando la “quarta autorità” che controlla la quantità di denaro stampato dalla banca centrale a seconda delle necessità. È Sempre più evidente che il “Great Reset” del World Economic Forum sia una sofisticata operazione di pubbliche relazioni per nascondere le profonde trasformazioni che stanno avvenendo dietro le quinte, ma in pubblico. … perché la connessione tra politica monetaria e politica fiscale è: il fascismo. La definizione tecnica e storica del “fascismo” non ha molto a che fare con “nazionalisti”, “razzismo” o simili. L’analisi economica è cruciale in quanto il fascismo è essenzialmente una “riorganizzazione dell’economia da parte dello Stato“. Questa è anche la definizione tecnica che Richard Werner, l’economista finanziario britannico più noto, ha dato del “fascismo” – e lo ha fatto in vari forum e libri dal 2014. Secondo questa definizione tecnica e storicamente fondata, il “fascismo” nel XXI secolo comporta la fine della “divisione istituzionale del potere” (vedi sopra) e il dominio di attori privati (nella fattispecie BlackRock) nel finanziamento delle attività politiche e private attraverso la “coordinazione politica” tra governi, banche centrali e il settore finanziario privato.” https://newsacademy.it/geopolitica/2023/09/13/dietro-le-quinte-del-teatro-del-great-reset-si-nasconde-loperazione-going-direct-di-blackrock/
    NEWSACADEMY.IT
    DIETRO LE QUINTE DEL TEATRO DEL GREAT RESET SI NASCONDE L’OPERAZIONE “GOING DIRECT” DI BLACKROCK
    Il "Great Reset" del World Economic Forum è sulla bocca di molti critici del globalismo, ma una più attenta analisi rivela che l'agenda proposta da Klaus Schwab è poco più di un'ampia operazione di pubbliche relazioni. Ma a cosa serve? Serve a dare attuazione al piano dei banchieri centrali discusso pubblicamente alla fine di agosto 2019 a Jackson Hole, Wyoming. Questo piano, chiamato "Going Direct", mette fine al mito dell'indipendenza delle banche centrali e rappresenta la conclusione di un lento colpo di Stato finanziario contro le persone.
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  • Mio Dio che SCHIFO

    #cerimoniadiapertura   
    #ceremoniedouverture   
    "Consideravo un insulto a noi russi vederci privati della possibilità di presentarci con la nostra bandiera, essere esclusi dalle più importanti competizioni sportive.
    Poi ho visto la cerimonia di stasera e ho capito che non è un insulto ma un premio.
    Grazie per averci cacciato dal vostro decadente mondo fatto di valori fatui, di ipocrisia, di aggressione nei confronti di chiunque non sia come voi.

    A mai più rivederci".

    - Alina Jovkova

    Mio Dio che SCHIFO🤮 #cerimoniadiapertura    #ceremoniedouverture    "Consideravo un insulto a noi russi vederci privati della possibilità di presentarci con la nostra bandiera, essere esclusi dalle più importanti competizioni sportive. Poi ho visto la cerimonia di stasera e ho capito che non è un insulto ma un premio. Grazie per averci cacciato dal vostro decadente mondo fatto di valori fatui, di ipocrisia, di aggressione nei confronti di chiunque non sia come voi. A mai più rivederci". - Alina Jovkova 👇👇👇
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  • Ricevo pubblico

    IMPORTANTE !!!!
    Sul sito del MASE che é il Ministero dell'Ambiente, si scopre che tutto il Centro-Sud sarà un enorme parco eolico agrivoltaico con una serie di progetti differenti (eolici e fotovoltaici).
    Il progetto si chiama “VIA”, per ognuno di questi progetti è partito una *“VIA” = Valutazione di Impatto Ambientale* , reperibili a questi siti:

    https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/27/14

    https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/24/11

    Il problema è che non saranno su terreni pubblici ma su terreni privati che per la pubblica utilità potrebbero facilmente essere espropriati: saranno espropri per “Lavori di pubblica utilità”.
    C'é qualche progetto anche al Nord.
    Controllate se c'è anche qualche comune che vi interessa.
    *Ci sono solamente 60/90 giorni per fare opposizione dopo di che* *NON SI PUO’ PIU’ FARE NULLA* . Perché se scade il tempo significa che non c'é interesse.
    Il problema è che la gente non sa, e molto spesso neanche i singoli Comuni vengono a conoscenza di queste opere finché non sono partite ed a quel punto è difficile opporsi!

    *DIVULGATE A PIÚ PERSONE E AMMINISTRAZIONI COMUNALI POSSIBILI.*
    Ognuno di noi chieda al proprio Comune se ci sono progetti di pubblica utilità e/o ad informarsi se previsti nel breve medio termine: a volte neanche i singoli Comuni ne sono a conoscenza!

    DIVULGATE a TUTTI i comitati ambientali ed alla cittadinanza attiva!

    Fonte: https://x.com/dessere88fenice/status/1814044471190761680

    #parchieolici
    #agrifotovoltaico
    #agrivoltaico
    #mase
    #via
    Ricevo pubblico ⚠️⚠️⚠️ IMPORTANTE !!!! ⚠️⚠️⚠️ Sul sito del MASE che é il Ministero dell'Ambiente, si scopre che tutto il Centro-Sud sarà un enorme parco eolico agrivoltaico con una serie di progetti differenti (eolici e fotovoltaici). Il progetto si chiama “VIA”, per ognuno di questi progetti è partito una *“VIA” = Valutazione di Impatto Ambientale* , reperibili a questi siti: https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/27/14 https://va.mite.gov.it/it-IT/Procedure/ViaElenco/24/11 Il problema è che non saranno su terreni pubblici ma su terreni privati che per la pubblica utilità potrebbero facilmente essere espropriati: saranno espropri per “Lavori di pubblica utilità”. C'é qualche progetto anche al Nord. Controllate se c'è anche qualche comune che vi interessa. *Ci sono solamente 60/90 giorni per fare opposizione dopo di che* *NON SI PUO’ PIU’ FARE NULLA* . Perché se scade il tempo significa che non c'é interesse. Il problema è che la gente non sa, e molto spesso neanche i singoli Comuni vengono a conoscenza di queste opere finché non sono partite ed a quel punto è difficile opporsi! *DIVULGATE A PIÚ PERSONE E AMMINISTRAZIONI COMUNALI POSSIBILI.* Ognuno di noi chieda al proprio Comune se ci sono progetti di pubblica utilità e/o ad informarsi se previsti nel breve medio termine: a volte neanche i singoli Comuni ne sono a conoscenza! DIVULGATE a TUTTI i comitati ambientali ed alla cittadinanza attiva! Fonte: https://x.com/dessere88fenice/status/1814044471190761680 #parchieolici #agrifotovoltaico #agrivoltaico #mase #via
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