• IL MATTARELLA DOUBLE-FACE

    Ieri a Trieste il capo dello stato ha tenuto un discorso “importante” sullo stato della democrazia. Nel sottotesto si legge una evidente paura per “l’onda nera” che avanza in Europa.

    Il problema è che Mattarella, nel cercare di appellarsi ai più sani principi costituzionali, ha talmente stiracchiato i suoi ragionamenti da andare a smentire quello che lui stesso aveva detto un paio di anni fa, durante il covid.

    Citando Norberto Bobbio, infatti, Mattarella ci ha ricordato che la democrazia deve porre “dei limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze.”

    Mattarella dice anche che “non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia “della maggioranza” sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà.”

    E poi, alla domanda “a cosa serve la democrazia?”, Mattarella risponde: “Serve a riconoscere – perché preesistono, come indica l’art. 2 della nostra Costituzione - e a rendere effettive le libertà delle persone e delle comunità.”

    Ohibò! Ma non era lui che aveva detto “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione”? Non era lui che ci diceva che la maggioranza ha diritto di imporre la propria volontà a tutti, nel nome dell’interesse collettivo?

    Certo che era lui. Ma ora tutto è cambiato. Ora il babau è diventato “l’onda nera che avanza”, e quindi di colpo il nostro presidente si ricorda il diritto delle minoranze a non essere schiacciate dalla maggioranza, e i diritti del singolo cittadino che vanno protetti "come dice la costituzione".

    Avete visto come è facile “interpretare” a proprio piacimento un testo che dovrebbe essere universale e scolpito nella pietra? Se serve imporre la vaccinazione a tutti, allora “non si invochi la libertà” e si ubbidisca ai diktat del governo. Se serve difendersi dall’ ”onda nera che avanza”, allora i diritti dell’individuo ritornano in primo piano e vengono invocati a gran voce dal Presidente della Repubblica.

    Non dico parolacce, solo perchè compirei un reato di offesa al capo dello stato.

    Massimo Mazzucco
    IL MATTARELLA DOUBLE-FACE Ieri a Trieste il capo dello stato ha tenuto un discorso “importante” sullo stato della democrazia. Nel sottotesto si legge una evidente paura per “l’onda nera” che avanza in Europa. Il problema è che Mattarella, nel cercare di appellarsi ai più sani principi costituzionali, ha talmente stiracchiato i suoi ragionamenti da andare a smentire quello che lui stesso aveva detto un paio di anni fa, durante il covid. Citando Norberto Bobbio, infatti, Mattarella ci ha ricordato che la democrazia deve porre “dei limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze.” Mattarella dice anche che “non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia “della maggioranza” sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà.” E poi, alla domanda “a cosa serve la democrazia?”, Mattarella risponde: “Serve a riconoscere – perché preesistono, come indica l’art. 2 della nostra Costituzione - e a rendere effettive le libertà delle persone e delle comunità.” Ohibò! Ma non era lui che aveva detto “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione”? Non era lui che ci diceva che la maggioranza ha diritto di imporre la propria volontà a tutti, nel nome dell’interesse collettivo? Certo che era lui. Ma ora tutto è cambiato. Ora il babau è diventato “l’onda nera che avanza”, e quindi di colpo il nostro presidente si ricorda il diritto delle minoranze a non essere schiacciate dalla maggioranza, e i diritti del singolo cittadino che vanno protetti "come dice la costituzione". Avete visto come è facile “interpretare” a proprio piacimento un testo che dovrebbe essere universale e scolpito nella pietra? Se serve imporre la vaccinazione a tutti, allora “non si invochi la libertà” e si ubbidisca ai diktat del governo. Se serve difendersi dall’ ”onda nera che avanza”, allora i diritti dell’individuo ritornano in primo piano e vengono invocati a gran voce dal Presidente della Repubblica. Non dico parolacce, solo perchè compirei un reato di offesa al capo dello stato. Massimo Mazzucco
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  • IL MATTARELLA DOUBLE-FACE

    Ieri a Trieste il capo dello stato ha tenuto un discorso “importante” sullo stato della democrazia. Nel sottotesto si legge una evidente paura per “l’onda nera” che avanza in Europa.

    Il problema è che Mattarella, nel cercare di appellarsi ai più sani principi costituzionali, ha talmente stiracchiato i suoi ragionamenti da andare a smentire quello che lui stesso aveva detto un paio di anni fa, durante il covid.

    Citando Norberto Bobbio, infatti, Mattarella ci ha ricordato che la democrazia deve porre “dei limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze.”

    Mattarella dice anche che “non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia “della maggioranza” sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà.”

    E poi, alla domanda “a cosa serve la democrazia?”, Mattarella risponde: “Serve a riconoscere – perché preesistono, come indica l’art. 2 della nostra Costituzione - e a rendere effettive le libertà delle persone e delle comunità.”

    Ohibò! Ma non era lui che aveva detto “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione”? Non era lui che ci diceva che la maggioranza ha diritto di imporre la propria volontà a tutti, nel nome dell’interesse collettivo?

    Certo che era lui. Ma ora tutto è cambiato. Ora il babau è diventato “l’onda nera che avanza”, e quindi di colpo il nostro presidente si ricorda il diritto delle minoranze a non essere schiacciate dalla maggioranza, e i diritti del singolo cittadino che vanno protetti "come dice la costituzione".

    Avete visto come è facile “interpretare” a proprio piacimento un testo che dovrebbe essere universale e scolpito nella pietra? Se serve imporre la vaccinazione a tutti, allora “non si invochi la libertà” e si ubbidisca ai diktat del governo. Se serve difendersi dall’ ”onda nera che avanza”, allora i diritti dell’individuo ritornano in primo piano e vengono invocati a gran voce dal Presidente della Repubblica.

    Non dico parolacce, solo perchè compirei un reato di offesa al capo dello stato.

    Massimo Mazzucco

    Fonte:https://t.me/luogocomune2/266
    IL MATTARELLA DOUBLE-FACE Ieri a Trieste il capo dello stato ha tenuto un discorso “importante” sullo stato della democrazia. Nel sottotesto si legge una evidente paura per “l’onda nera” che avanza in Europa. Il problema è che Mattarella, nel cercare di appellarsi ai più sani principi costituzionali, ha talmente stiracchiato i suoi ragionamenti da andare a smentire quello che lui stesso aveva detto un paio di anni fa, durante il covid. Citando Norberto Bobbio, infatti, Mattarella ci ha ricordato che la democrazia deve porre “dei limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze.” Mattarella dice anche che “non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia “della maggioranza” sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà.” E poi, alla domanda “a cosa serve la democrazia?”, Mattarella risponde: “Serve a riconoscere – perché preesistono, come indica l’art. 2 della nostra Costituzione - e a rendere effettive le libertà delle persone e delle comunità.” Ohibò! Ma non era lui che aveva detto “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione”? Non era lui che ci diceva che la maggioranza ha diritto di imporre la propria volontà a tutti, nel nome dell’interesse collettivo? Certo che era lui. Ma ora tutto è cambiato. Ora il babau è diventato “l’onda nera che avanza”, e quindi di colpo il nostro presidente si ricorda il diritto delle minoranze a non essere schiacciate dalla maggioranza, e i diritti del singolo cittadino che vanno protetti "come dice la costituzione". Avete visto come è facile “interpretare” a proprio piacimento un testo che dovrebbe essere universale e scolpito nella pietra? Se serve imporre la vaccinazione a tutti, allora “non si invochi la libertà” e si ubbidisca ai diktat del governo. Se serve difendersi dall’ ”onda nera che avanza”, allora i diritti dell’individuo ritornano in primo piano e vengono invocati a gran voce dal Presidente della Repubblica. Non dico parolacce, solo perchè compirei un reato di offesa al capo dello stato. Massimo Mazzucco Fonte:https://t.me/luogocomune2/266
    T.ME
    Luogocomune2
    IL MATTARELLA DOUBLE-FACE Ieri a Trieste il capo dello stato ha tenuto un discorso “importante” sullo stato della democrazia. Nel sottotesto si legge una evidente paura per “l’onda nera” che avanza in Europa. Il problema è che Mattarella, nel cercare di appellarsi ai più sani principi costituzionali, ha talmente stiracchiato i suoi ragionamenti da andare a smentire quello che lui stesso aveva detto un paio di anni fa, durante il covid. Citando Norberto Bobbio, infatti, Mattarella ci ha ricordato che la democrazia deve porre “dei limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze.” Mattarella dice anche che “non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia “della maggioranza” sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e…
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  • Diciannove anni fa e precisamente il 5 luglio del 2005, il programma NEXT di Rai News 24 intervistò Giovanni Galloni. Fu un giurista, vicepresidente del CSM, deputato e ministro della Repubblica italiana, molto vicino ad Aldo Moro.
    Nel corso dell' intervista ebbe a dire che le B.R. erano state infiltrate da agenti appartenenti alla CIA e al Mossad ( Israele nonostante storicamente vada lamentando che i Paesi confinanti tramino contro di esso, trova sempre il tempo e delle ragioni per trovarsi laddove non ci aspetterebbe di trovarlo ).
    Alla domanda se il capo stazione della CIA italiana potesse agire senza preoccuparsi di relazionarsi con i nostri servizi e le nostre istituzioni, Giovanni Galloni rispose che i rapporti sussistevano ma erano insufficienti, inadeguati.
    Se la CIA e il Mossad potevano, grazie ai propri infiltrati , conoscere le mosse, i progetti e, soprattutto, i covi delle B.R., perché il quello dove era trattenuto Aldo Moro non venne individuato per tempo, al contrario di quanto accadde poche settimane dopo il sequestro dello statista, allorché fu rapito un esponente statunitense da parte sempre delle B.R. ma in quindici giorni fu scoperto il covo presso il quale era trattenuto e quindi liberato?


    https://youtu.be/BYT7o0a2ScY?si=-ZCjN517QqOPzcKs
    Diciannove anni fa e precisamente il 5 luglio del 2005, il programma NEXT di Rai News 24 intervistò Giovanni Galloni. Fu un giurista, vicepresidente del CSM, deputato e ministro della Repubblica italiana, molto vicino ad Aldo Moro. Nel corso dell' intervista ebbe a dire che le B.R. erano state infiltrate da agenti appartenenti alla CIA e al Mossad ( Israele nonostante storicamente vada lamentando che i Paesi confinanti tramino contro di esso, trova sempre il tempo e delle ragioni per trovarsi laddove non ci aspetterebbe di trovarlo ). Alla domanda se il capo stazione della CIA italiana potesse agire senza preoccuparsi di relazionarsi con i nostri servizi e le nostre istituzioni, Giovanni Galloni rispose che i rapporti sussistevano ma erano insufficienti, inadeguati. Se la CIA e il Mossad potevano, grazie ai propri infiltrati , conoscere le mosse, i progetti e, soprattutto, i covi delle B.R., perché il quello dove era trattenuto Aldo Moro non venne individuato per tempo, al contrario di quanto accadde poche settimane dopo il sequestro dello statista, allorché fu rapito un esponente statunitense da parte sempre delle B.R. ma in quindici giorni fu scoperto il covo presso il quale era trattenuto e quindi liberato? 👇 https://youtu.be/BYT7o0a2ScY?si=-ZCjN517QqOPzcKs
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  • Sembrava una personcina così per bene...

    Un’inchiesta del Wall Street Journal ricostruisce l’ambiente della società che organizza il forum: madri licenziate, casi di razzismo e approcci inappropriati verso le dipendenti da parte di Klaus Schwab che respinge le accuse, ma si dimette.

    Donne rese oggetto di abusi e offese, licenziate perché erano incinta, oppure dopo aver avuto figli. Dipendenti cacciati senza una giusta causa, solo per svecchiare i ranghi. Neri insultati e penalizzati per il colore della pelle. E’ devastante l’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal sulle condizioni di lavoro al World Economic Forum di Davos, che tocca anche il suo fondatore Klaus Schwab. Il WEF ha smentito tutto, e attraverso il portavoce Yann Zopf ha risposto che l’articolo "caratterizza in maniera fuorviante la nostra organizzazione, la cultura e i colleghi, incluso il nostro fondatore". Il quotidiano finanziario di Manhattan però ha replicato di aver parlato con oltre 80 dipendenti attuali e del passato, facendo alcuni nomi per sostanziare le denunce, oltre a citare il gruppo di WhatsApp "WEFugees", in cui centinaia di ex impiegati hanno condiviso i traumi subiti.Secondo l’inchiesta, Schwab aveva chiesto di licenziare un gruppo di persone sopra i 50 anni d’età, solo perché voleva ringiovanire l’organizzazione. Il capo delle Risorse umane, Paolo Gallo, aveva risposto che per farlo sarebbero servite motivazioni legate alle loro prestazioni, ma poco dopo lui stesso era stato cacciato.Una donna ha raccontato che nel 2017 aveva ricevuto l’incarico di gestire una nuova iniziativa per le startup. Quando però aveva comunicato di essere incinta, era stata sollevata dall’incarico. "Almeno sei dipendenti sono state allontanate o hanno visto le loro carriere penalizzate, mentre aspettavano figli o quando erano tornare dalla maternità". Una di loro, Topaz Smith, ha confermato che la sua posizione era stata eliminata, una settimana prima di rientrare al lavoro dopo aver partorito due gemelli. Barbara Erskine ha rivelato che Schwab aveva incaricato un membro del consiglio di amministrazione di dirle che doveva perdere peso, perché non aveva "charm". Myriaam Boussina ha confermato di aver ricevuto complimenti dal fondatore che l’avevano messa in imbarazzo.

    Segue...

    https://www.repubblica.it/economia/2024/07/01/news/scandalo_a_davos_gli_ex_dipendenti_accusano_il_fondatore_del_wef_di_razzismo_e_discriminazione-423337250/
    Sembrava una personcina così per bene... Un’inchiesta del Wall Street Journal ricostruisce l’ambiente della società che organizza il forum: madri licenziate, casi di razzismo e approcci inappropriati verso le dipendenti da parte di Klaus Schwab che respinge le accuse, ma si dimette. Donne rese oggetto di abusi e offese, licenziate perché erano incinta, oppure dopo aver avuto figli. Dipendenti cacciati senza una giusta causa, solo per svecchiare i ranghi. Neri insultati e penalizzati per il colore della pelle. E’ devastante l’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal sulle condizioni di lavoro al World Economic Forum di Davos, che tocca anche il suo fondatore Klaus Schwab. Il WEF ha smentito tutto, e attraverso il portavoce Yann Zopf ha risposto che l’articolo "caratterizza in maniera fuorviante la nostra organizzazione, la cultura e i colleghi, incluso il nostro fondatore". Il quotidiano finanziario di Manhattan però ha replicato di aver parlato con oltre 80 dipendenti attuali e del passato, facendo alcuni nomi per sostanziare le denunce, oltre a citare il gruppo di WhatsApp "WEFugees", in cui centinaia di ex impiegati hanno condiviso i traumi subiti.Secondo l’inchiesta, Schwab aveva chiesto di licenziare un gruppo di persone sopra i 50 anni d’età, solo perché voleva ringiovanire l’organizzazione. Il capo delle Risorse umane, Paolo Gallo, aveva risposto che per farlo sarebbero servite motivazioni legate alle loro prestazioni, ma poco dopo lui stesso era stato cacciato.Una donna ha raccontato che nel 2017 aveva ricevuto l’incarico di gestire una nuova iniziativa per le startup. Quando però aveva comunicato di essere incinta, era stata sollevata dall’incarico. "Almeno sei dipendenti sono state allontanate o hanno visto le loro carriere penalizzate, mentre aspettavano figli o quando erano tornare dalla maternità". Una di loro, Topaz Smith, ha confermato che la sua posizione era stata eliminata, una settimana prima di rientrare al lavoro dopo aver partorito due gemelli. Barbara Erskine ha rivelato che Schwab aveva incaricato un membro del consiglio di amministrazione di dirle che doveva perdere peso, perché non aveva "charm". Myriaam Boussina ha confermato di aver ricevuto complimenti dal fondatore che l’avevano messa in imbarazzo. Segue... https://www.repubblica.it/economia/2024/07/01/news/scandalo_a_davos_gli_ex_dipendenti_accusano_il_fondatore_del_wef_di_razzismo_e_discriminazione-423337250/
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    Scandalo a Davos. Gli ex dipendenti accusano il fondatore del Wef di razzismo e discriminazione
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  • Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove.

    La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA.

    Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese.

    Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano.

    Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti.

    I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale.

    La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.)

    E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra.
    Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni.

    La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale".

    Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria.

    Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole".

    Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid.

    Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia.

    Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa:

    "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza."

    Dunque, in sostanza.
    Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica).

    Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare.

    Aggiungo una notazione laterale.
    Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni.

    La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque.
    Invece bisogna fidarsi.
    Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo).

    Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità.

    Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità.
    Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone".

    E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza.
    Perché il Grande Fratello è buono.
    E chi ne dubita è un complottista.

    Andrea Zhok
    Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove. La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA. Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese. Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano. Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti. I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale. La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.) E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra. Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni. La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale". Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria. Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole". Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid. Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia. Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa: "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza." Dunque, in sostanza. Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica). Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare. Aggiungo una notazione laterale. Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni. La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque. Invece bisogna fidarsi. Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo). Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità. Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità. Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone". E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza. Perché il Grande Fratello è buono. E chi ne dubita è un complottista. Andrea Zhok
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  • UNA DELLE POCHISSIME BELLE NOTIZIE che ANCHE REPUBBLICA è COSTRETTA a DARE!
    Che fosse un poco di buono noi lo sapevamo perfettamente!

    https://www.repubblica.it/economia/2024/07/01/news/scandalo_a_davos_gli_ex_dipendenti_accusano_il_fondatore_del_wef_di_razzismo_e_discriminazione-423337250/
    UNA DELLE POCHISSIME BELLE NOTIZIE che ANCHE REPUBBLICA è COSTRETTA a DARE! Che fosse un poco di buono noi lo sapevamo perfettamente! https://www.repubblica.it/economia/2024/07/01/news/scandalo_a_davos_gli_ex_dipendenti_accusano_il_fondatore_del_wef_di_razzismo_e_discriminazione-423337250/
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    Scandalo a Davos. Gli ex dipendenti accusano il fondatore del Wef di razzismo e discriminazione
    Un’inchiesta del Wall Street Journal ricostruisce l’ambiente della società che organizza il forum: madri licenziate, casi di razzismo e approcci inappropriati …
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  • E anche sto anno è arrivata la consueta dichiarazione del "nostro" Presidente della Repubblica sui fatti di Ustica con l'appello sulla mancata verità: «Ferita aperta, i Paesi amici collaborino».
    Questo "signore" è lo stesso che nel giugno del 2020 ha prorogato di 8 anni il segreto di stato proprio sui documenti relativi al caso #Ustica e sapete con quale motivazione? Riporto testuali parole: «La verità farebbe male all'Italia».
    VERGOGNA PRESIDENTE.
    E anche sto anno è arrivata la consueta dichiarazione del "nostro" Presidente della Repubblica sui fatti di Ustica con l'appello sulla mancata verità: «Ferita aperta, i Paesi amici collaborino». Questo "signore" è lo stesso che nel giugno del 2020 ha prorogato di 8 anni il segreto di stato proprio sui documenti relativi al caso #Ustica e sapete con quale motivazione? Riporto testuali parole: «La verità farebbe male all'Italia». VERGOGNA PRESIDENTE.
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  • I media del regime sanitotalitario "Repubblica", ci provano ancora.
    Basta attribuire al covid una certa parte dei morti che avvengono normalmente ogni giorno e parte la raccomandazione a farsi una dose.
    D'altronde bisogna pure usarle visto che le hanno comprate, e se provocano un aumento dei morti, chissene . . .
    I media del regime sanitotalitario "Repubblica", ci provano ancora. Basta attribuire al covid una certa parte dei morti che avvengono normalmente ogni giorno e parte la raccomandazione a farsi una dose. D'altronde bisogna pure usarle visto che le hanno comprate, e se provocano un aumento dei morti, chissene . . .
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  • Da diffondere ovunque!

    Il virus? Costruito in laboratorio Lockdown, coprifuoco, mascherine? Inutili o dannosi● Tachipirina e vigile attesa? Le cure precoci avrebbero evitato il 90% dei ricoveri● Plasma iperimmune? De Donno aveva visto giusto: lo fecero suicidare Vaccini? Poco efficaci Effetti collaterali? Molti e anche gravi Lo provano centinaia di studi



    https://dituttoedipiu.altervista.org/i-complottisti-avevano-ragione-la-verita-dietro-la-pandemia-di-covid-19/


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    Da diffondere ovunque! Il virus? Costruito in laboratorio Lockdown, coprifuoco, mascherine? Inutili o dannosi● Tachipirina e vigile attesa? Le cure precoci avrebbero evitato il 90% dei ricoveri● Plasma iperimmune? De Donno aveva visto giusto: lo fecero suicidare⚫ Vaccini? Poco efficaci⚫ Effetti collaterali? Molti e anche gravi⚫ Lo provano centinaia di studi https://dituttoedipiu.altervista.org/i-complottisti-avevano-ragione-la-verita-dietro-la-pandemia-di-covid-19/ #vaccini #COVID19 #effetticollaterali #inchiesta #trasparenza #giornalismo #verità #scienza #pandemia #vaccinazioni #responsabilità #dubbivaccini #dibattitopubblico #medicina #salute #sicurezza #ricercascientifica #informazione #mainstreammedia #notizie #studioclinico #comunicazione #autoritàsanitarie #fiducia #controversie #sierivaccinali #Repubblica #media #newstoday #analisi #discussione #covidvaccine #dati #reazioniavverse #giornalistidinchiesta #società #diritti #pubblicaopinione #effettiindesiderati #greenpass #policy #vaccinesafety #immunizzazione #covidresponse #opinionepubblica #sottovalutazione #censura #dissenso #libertàdistampa #reportage #stampa #attualità #vaccino #medicinaetrust #trasparenzaetica #cronaca #approfondimento #libertà #giornalisti #sanità #policyvaccinale #autoritadisanità #vaccinocovid #dibattito #evidenzascientifica #giornalismocritico #giornalismoetico #scandalo #sanitàpubblica #informazionepubblica #vaccinerisks #veritàemergente #trasparenzainformativa #salutepubblica #comunicazionescientifica #trasparenzasanitaria #medicinasicura #fatti #vaccinazionicovid #sanitàtrasparente #dirittodellaverità #rischivaccinali #vaccines #investigazione #giornalismoindipendente #salutepubblica #dibattitosociale #politisanitarie #effettivaccinali #immunizzazioneCOVID #sanitàetica #informazionevera #giornalismocritico #trasparenzasuivaccini #dibattitopolitico
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    I "complottisti" avevano ragione: la verità dietro la pandemia di COVID-19 - D TUTTO E D+
    I "complottisti" avevano ragione: la verità dietro la pandemia di COVID-19 - Il mondo è stato messo in ginocchio dalla pandemia di COVID-19
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  • ONU, OMS e WEF sono state dichiarate organizzazioni terroristiche dall'Assemblea repubblicana della Florida.

    L'Assemblea repubblicana della contea di Lee ha approvato una risoluzione in cui dichiara che le Nazioni Unite, l'Organizzazione mondiale della sanità e il Forum economico mondiale sono organizzazioni terroristiche.

    La risoluzione presentata da Joseph Samsone dichiara inoltre che la cooperazione con queste organizzazioni è un atto di tradimento contro gli Stati Uniti e lo Stato della Florida.

    https://thepeoplesvoice.tv/un-who-wef-declared-terrorist-organizations-by-florida-republican-assembly/
    ONU, OMS e WEF sono state dichiarate organizzazioni terroristiche dall'Assemblea repubblicana della Florida. L'Assemblea repubblicana della contea di Lee ha approvato una risoluzione in cui dichiara che le Nazioni Unite, l'Organizzazione mondiale della sanità e il Forum economico mondiale sono organizzazioni terroristiche. La risoluzione presentata da Joseph Samsone dichiara inoltre che la cooperazione con queste organizzazioni è un atto di tradimento contro gli Stati Uniti e lo Stato della Florida. https://thepeoplesvoice.tv/un-who-wef-declared-terrorist-organizations-by-florida-republican-assembly/
    THEPEOPLESVOICE.TV
    UN, WHO & WEF Declared Terrorist Organizations By Florida Republican Assembly
    A grass roots Republican organization has passed a resolution declaring that the UN, WHO & WEF are terrorist organizations.
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