• Sentite anche questa…. Nel 1996 vennero pubblicati dei documenti lampanti. Dopo OWNING THE WEATHER IN 2025, vorrei ricordare un altro documento, sempre relativo al 2025. È stato pubblicato per la prima volta su questo sito nel 2022. Probabilmente è superfluo immaginare i punti di arrivo, ci stanno dicendo cosa intendono fare. È importante leggere i loro documenti invece di fantasticare. La realtà supera le nostre fantasie, che sono davvero il frutto del male. Avrebbe avuto molto senso indagare sull’arricchimento atmosferico in questa spolverata, che si è verificata nei giorni scorsi. Ho citato molte volte le affermazioni di Esther Dyson, figlia di Freeman Dyson, PADRE DELLA BIOSFERA ARTIFICIALE.

    “Presto condiremo (we will salt) gli oceani, la terra e il cielo con un numero incalcolabile di sensori invisibili agli occhi, ma visibili l’uno all’altro e ad una varietà di dispositivi di raccolta dati. I vasti flussi di dati sempre più accurati si combinano e interagiscono per produrre cache sempre più significativi di conoscenza” .

    ************
    Fonte:
    https://t.me/NogeoingegneriaNews

    Nell’agosto 1996, la US Air Force ha pubblicato un rapporto scientifico-militare sullo sviluppo delle nanotecnologie per scopi militari entro l’anno 2025. Il contenuto prevede l’uso di nanosensori nell’ambiente attraverso l’irrorazione aerea. Il documento descrive un nuovo sistema di monitoraggio basato sulla nanotecnologia. Questi minuscoli nanosensori ad alta tecnologia distribuiti in tutto l’ambiente avranno il compito di trasmettere a una rete di computer tutti i dati raccolti, in modo che l’intelligenza artificiale possa elaborarli immediatamente e predire in tempo reale le intenzioni del nemico. Entro il 2025, questi nanosensori dovrebbero essere in grado di svolgere le loro funzioni.

    A pagina 20 del documento, si legge: “Entro il 2025, la nanotecnologia permetterà l’uso di sensori più sottili di un capello umano che possono raggiungere l’obiettivo attraverso gli esseri umani, l’acqua, il cibo o dell’ aria.”

    Il termine “smart dust”, coniato da Kristofer Pister, professore all’Università della California, Berkeley, è riferito a questi piccolissimi sensori che sono abbastanza economici da diffondersi come polvere.

    Nel racconto di fantascienza The Unknown di Christopher Anvil del 1972, tre piloti spaziali si trovano afflitti da “circuiti spia ultraminiaturizzati”. Minuscoli computer usati per lo spionaggio e non più grandi di un granello di polvere.

    Nel 1972, le spie elettroniche grandi come la polvere erano roba lontana. Ma oggi sono una realtà.

    Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews.

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    IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
    Sentite anche questa…. Nel 1996 vennero pubblicati dei documenti lampanti. Dopo OWNING THE WEATHER IN 2025, vorrei ricordare un altro documento, sempre relativo al 2025. È stato pubblicato per la prima volta su questo sito nel 2022. Probabilmente è superfluo immaginare i punti di arrivo, ci stanno dicendo cosa intendono fare. È importante leggere i loro documenti invece di fantasticare. La realtà supera le nostre fantasie, che sono davvero il frutto del male. Avrebbe avuto molto senso indagare sull’arricchimento atmosferico in questa spolverata, che si è verificata nei giorni scorsi. Ho citato molte volte le affermazioni di Esther Dyson, figlia di Freeman Dyson, PADRE DELLA BIOSFERA ARTIFICIALE. “Presto condiremo (we will salt) gli oceani, la terra e il cielo con un numero incalcolabile di sensori invisibili agli occhi, ma visibili l’uno all’altro e ad una varietà di dispositivi di raccolta dati. I vasti flussi di dati sempre più accurati si combinano e interagiscono per produrre cache sempre più significativi di conoscenza” . ************ Fonte: https://t.me/NogeoingegneriaNews Nell’agosto 1996, la US Air Force ha pubblicato un rapporto scientifico-militare sullo sviluppo delle nanotecnologie per scopi militari entro l’anno 2025. Il contenuto prevede l’uso di nanosensori nell’ambiente attraverso l’irrorazione aerea. Il documento descrive un nuovo sistema di monitoraggio basato sulla nanotecnologia. Questi minuscoli nanosensori ad alta tecnologia distribuiti in tutto l’ambiente avranno il compito di trasmettere a una rete di computer tutti i dati raccolti, in modo che l’intelligenza artificiale possa elaborarli immediatamente e predire in tempo reale le intenzioni del nemico. Entro il 2025, questi nanosensori dovrebbero essere in grado di svolgere le loro funzioni. A pagina 20 del documento, si legge: “Entro il 2025, la nanotecnologia permetterà l’uso di sensori più sottili di un capello umano che possono raggiungere l’obiettivo attraverso gli esseri umani, l’acqua, il cibo o dell’ aria.” Il termine “smart dust”, coniato da Kristofer Pister, professore all’Università della California, Berkeley, è riferito a questi piccolissimi sensori che sono abbastanza economici da diffondersi come polvere. Nel racconto di fantascienza The Unknown di Christopher Anvil del 1972, tre piloti spaziali si trovano afflitti da “circuiti spia ultraminiaturizzati”. Minuscoli computer usati per lo spionaggio e non più grandi di un granello di polvere. Nel 1972, le spie elettroniche grandi come la polvere erano roba lontana. Ma oggi sono una realtà. Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews. CONTINUA QUI IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
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  • La scusa dello Stato per controllare la nostra vita.
    Lo strumento che serve al Leviatano per spiare le nostre attività e avere un futuro distopico e liberticida.

    https://dituttoedipiu.altervista.org/la-digitalizzazione-tra-progresso-e-controllo-delle-liberta/


    #ControlloDelloStato #FuturoDistopico #Leviatano #Spionaggio #Liberticida #Digitalizzazione #ProgressoOControllo #Sorveglianza #LibertàMinacciata #VitaSottoControllo #PrivacyInPericolo #SocietàSorvegliata #Tecnocrazia #Monitoraggio #DirittiDigitali #Manipolazione #SocietàDiControllo #OppressioneTecnologica #GovernanceDigitale #SicurezzaOControllo #IdentitàDigitale #SorveglianzaDiMassa #BigBrother #LibertàDigitali #TecnologiaEStato #RischiDigitali #GovernanceTotalitaria #PrivazioneDelleLibertà #ControlloTotale #MonitoraggioDiMassa
    La scusa dello Stato per controllare la nostra vita. Lo strumento che serve al Leviatano per spiare le nostre attività e avere un futuro distopico e liberticida. https://dituttoedipiu.altervista.org/la-digitalizzazione-tra-progresso-e-controllo-delle-liberta/ #ControlloDelloStato #FuturoDistopico #Leviatano #Spionaggio #Liberticida #Digitalizzazione #ProgressoOControllo #Sorveglianza #LibertàMinacciata #VitaSottoControllo #PrivacyInPericolo #SocietàSorvegliata #Tecnocrazia #Monitoraggio #DirittiDigitali #Manipolazione #SocietàDiControllo #OppressioneTecnologica #GovernanceDigitale #SicurezzaOControllo #IdentitàDigitale #SorveglianzaDiMassa #BigBrother #LibertàDigitali #TecnologiaEStato #RischiDigitali #GovernanceTotalitaria #PrivazioneDelleLibertà #ControlloTotale #MonitoraggioDiMassa
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    La digitalizzazione: tra progresso e controllo delle libertà - D TUTTO E D+
    La digitalizzazione: tra progresso e controllo delle libertà - Nel vorticoso cammino verso un'era sempre più digitale, ci troviamo a
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  • Assange vince all'Alta Corte di Londra: potrà fare appello contro l'estradizione negli USA

    Julian Assange ha ottenuto un’importante vittoria nella sua battaglia giudiziaria contro l’estradizione negli Stati Uniti d’America. I giudici dell’Alta Corte di Londra, chiamati a esprimersi sul diritto di Assange di presentare un nuovo appello nel Regno Unito – dove il giornalista australiano si trova detenuto dal 2019 – gli hanno infatti dato ragione, scongiurando così la sua immediata estradizione negli USA. A marzo, la Corte aveva stabilito che Assange avrebbe potuto presentare un nuovo ricorso contro l’estradizione in Gran Bretagna soltanto se l’amministrazione Biden non fosse stata in grado di fornire adeguate garanzie in merito a una serie di diritti di cui Assange deve poter godere di fronte ai tribunali USA, tra cui quello di appellarsi al Primo Emendamento alla Costituzione statunitense, concernente la libertà di espressione. Le rassicurazioni americane, arrivate a marzo, non sono state ritenute sufficienti. Essendoci, secondo i giudici, fondati i timori di un processo non giusto oltreoceano, questo round è stato dunque vinto da Assange e dai suoi legali. Sul giornalista australiano pesa un’incriminazione per spionaggio da parte degli USA in seguito alla pubblicazione di migliaia di documenti riservati e diplomatici del governo americano, per cui rischia fino a 175 anni di carcere.

    #freeassange
    #assangelibero
    Assange vince all'Alta Corte di Londra: potrà fare appello contro l'estradizione negli USA Julian Assange ha ottenuto un’importante vittoria nella sua battaglia giudiziaria contro l’estradizione negli Stati Uniti d’America. I giudici dell’Alta Corte di Londra, chiamati a esprimersi sul diritto di Assange di presentare un nuovo appello nel Regno Unito – dove il giornalista australiano si trova detenuto dal 2019 – gli hanno infatti dato ragione, scongiurando così la sua immediata estradizione negli USA. A marzo, la Corte aveva stabilito che Assange avrebbe potuto presentare un nuovo ricorso contro l’estradizione in Gran Bretagna soltanto se l’amministrazione Biden non fosse stata in grado di fornire adeguate garanzie in merito a una serie di diritti di cui Assange deve poter godere di fronte ai tribunali USA, tra cui quello di appellarsi al Primo Emendamento alla Costituzione statunitense, concernente la libertà di espressione. Le rassicurazioni americane, arrivate a marzo, non sono state ritenute sufficienti. Essendoci, secondo i giudici, fondati i timori di un processo non giusto oltreoceano, questo round è stato dunque vinto da Assange e dai suoi legali. Sul giornalista australiano pesa un’incriminazione per spionaggio da parte degli USA in seguito alla pubblicazione di migliaia di documenti riservati e diplomatici del governo americano, per cui rischia fino a 175 anni di carcere. #freeassange #assangelibero
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