• BRUTALE CENSURA DI STATO DEI DOCUFILM DI RUSSIA TODAY IERI A UDINE

    Ieri a Udine, durante la manifestazione pace e libertà, è stata compiuta l’ennesima vergogna di stato, che questa volta ha colpito duramente la libertà di pensiero ed espressione sancita dall’art. 21 della costituzione.
    Più ci penso e più mi sembra tutto così surreale. Siamo stati circondati da 80 agenti tra celerini, polizia, carabiniere e digos pronti ad intervenire, su ordine del vicario del Prefetto, quindi il Governo, con la forza bruta per sequestrare l’impianto audio e video.
    Sinceramente non mi aspettavo che arrivassero a tanto.
    Tutto per due video documentari. Ecco la banalità del male, che si sta rendendo sempre più ridicolo ma spietato nelle azioni.
    Questa repressione di stato è ancora più grave perché fatta verso persone oneste e pacifiche, che democraticamente vogliono esercitare i propri diritti.
    Nonostante tale vergogna, alla fine non sono riusciti a censurare la verità, che gli fa tanto paura, perché i contenuti di questi documentari, sono emersi con i bellissimi interventi fatti in piazza.

    Sicuramente tale episodio ci è servito a comprendere maggiormente la gravità e il pericolo di questa deriva autoritaria che sta peggiorando sempre di più negli ultimi anni, quindi sarà ancora più importante non arrenderci e andare avanti con coraggio per cambiare le cose.
    Per quanto riguarda le proiezioni dei docufilm sicuramente saranno riproposte in sale private, ma allo stesso tempo valuteremo un ricorso contro le gravissime prescrizioni del Questore di Udine che di fatto violano l’art. 21 creando un precedente gravissimo, certo consapevoli che controllano anche gran parte del sistema giudiziario e non sarà facile avere giustizia.

    Concludo ringraziandovi di cuore per la bella e sentita partecipazione.

    Ripudio la #guerra, l’#UE e la #censura

    Forza e coraggio, uniti possiamo cambiare le cose!

    Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce Insieme Liberi

    Source: https://t.me/ugorossiecoing/2212
    BRUTALE CENSURA DI STATO DEI DOCUFILM DI RUSSIA TODAY IERI A UDINE Ieri a Udine, durante la manifestazione pace e libertà, è stata compiuta l’ennesima vergogna di stato, che questa volta ha colpito duramente la libertà di pensiero ed espressione sancita dall’art. 21 della costituzione. Più ci penso e più mi sembra tutto così surreale. Siamo stati circondati da 80 agenti tra celerini, polizia, carabiniere e digos pronti ad intervenire, su ordine del vicario del Prefetto, quindi il Governo, con la forza bruta per sequestrare l’impianto audio e video. Sinceramente non mi aspettavo che arrivassero a tanto. Tutto per due video documentari. Ecco la banalità del male, che si sta rendendo sempre più ridicolo ma spietato nelle azioni. Questa repressione di stato è ancora più grave perché fatta verso persone oneste e pacifiche, che democraticamente vogliono esercitare i propri diritti. Nonostante tale vergogna, alla fine non sono riusciti a censurare la verità, che gli fa tanto paura, perché i contenuti di questi documentari, sono emersi con i bellissimi interventi fatti in piazza. Sicuramente tale episodio ci è servito a comprendere maggiormente la gravità e il pericolo di questa deriva autoritaria che sta peggiorando sempre di più negli ultimi anni, quindi sarà ancora più importante non arrenderci e andare avanti con coraggio per cambiare le cose. Per quanto riguarda le proiezioni dei docufilm sicuramente saranno riproposte in sale private, ma allo stesso tempo valuteremo un ricorso contro le gravissime prescrizioni del Questore di Udine che di fatto violano l’art. 21 creando un precedente gravissimo, certo consapevoli che controllano anche gran parte del sistema giudiziario e non sarà facile avere giustizia. Concludo ringraziandovi di cuore per la bella e sentita partecipazione. Ripudio la #guerra, l’#UE e la #censura Forza e coraggio, uniti possiamo cambiare le cose! Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce Insieme Liberi Source: https://t.me/ugorossiecoing/2212
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  • Zelensky vi ringrazia
    Nel caso vi stiate chiedendo come vengono spesi i soldi delle vostre tasse, Zelensky ha appena acquistato una partecipazione del 51% in una delle più grandi società minerarie per il platino in Sudafrica, la Northam Platinum.

    Source: https://x.com/Morch1964/status/1908251643579142491?t=Mojyo2XoemnAdNFwV6FpsQ&s=19
    Zelensky vi ringrazia Nel caso vi stiate chiedendo come vengono spesi i soldi delle vostre tasse, Zelensky ha appena acquistato una partecipazione del 51% in una delle più grandi società minerarie per il platino in Sudafrica, la Northam Platinum. Source: https://x.com/Morch1964/status/1908251643579142491?t=Mojyo2XoemnAdNFwV6FpsQ&s=19
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  • Ecco cosa sostiene l'UE!

    “Nel mezzo dei combattimenti nella regione di Kursk, ho intervistato i rifugiati che erano appena fuggiti dalla città di Sudja. Non dimenticherò mai questa donna che mi ha raccontato che quando sono arrivati ​​i soldati ucraini, hanno detto ai bambini che era sicuro andare in bicicletta. I bambini sono saliti sulle loro bici e gli ucraini hanno sparato a tutti loro. »
    Johnee H, giornalista freelance australiano

    This is what the EU is supporting!

    “In the midst of the fighting in the Kursk region, I interviewed refugees who had just fled the town of Sudja. I will never forget this woman who told me that when the Ukrainian soldiers arrived, they told the children that it was safe to ride their bikes. The children got on their bikes and the Ukrainians shot them all. »
    Johnee H, Australian freelance journalist

    Source:
    https://x.com/dessere88fenice/status/1908258099938365768?t=LbyuQ1U8kKGkd-zeqlHzgg&s=19
    🇷🇺 🇺🇦 Ecco cosa sostiene l'UE! “Nel mezzo dei combattimenti nella regione di Kursk, ho intervistato i rifugiati che erano appena fuggiti dalla città di Sudja. Non dimenticherò mai questa donna che mi ha raccontato che quando sono arrivati ​​i soldati ucraini, hanno detto ai bambini che era sicuro andare in bicicletta. I bambini sono saliti sulle loro bici e gli ucraini hanno sparato a tutti loro. » Johnee H, giornalista freelance australiano 🇷🇺 🇺🇦 This is what the EU is supporting! “In the midst of the fighting in the Kursk region, I interviewed refugees who had just fled the town of Sudja. I will never forget this woman who told me that when the Ukrainian soldiers arrived, they told the children that it was safe to ride their bikes. The children got on their bikes and the Ukrainians shot them all. » Johnee H, Australian freelance journalist Source: https://x.com/dessere88fenice/status/1908258099938365768?t=LbyuQ1U8kKGkd-zeqlHzgg&s=19
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  • "Era il 2 maggio 2014, quando militanti di estrema destra e neonazisti ucraini, filo-europeisti, a Odessa, in Ucraina, aggredirono e massacrarono manifestanti comunisti e di sinistra, favorevoli all’indipendenza della regione del Donbass e contro l’entrata dell’Ucraina nell’UE."

    Così narrano il massacro di Odessa i meno infami, ma anche in questa narrazione c'è il falso e la superficialità.

    Intanto va detto che da quel massacro iniziò la guerra civile in Ucraina tra forze naziste sostenute dagli Stati occidentali e le popolazioni del Donbass, le quali dopo quella strage di Odessa hanno deciso collettivamente di difendersi armi in pugno. Ma cosa sono socialmente queste popolazioni del Donbass? Nella narrazione semplificata e subdola le si descrivono come popolazioni russofone, filo putiniane, anti-ue, qual'è invece la verità sociologica e di classe più profonda ?

    Nel Donbass vi è da sempre una forte concentrazione di classe operaia (operai, impiegati, minatori...) sindacalizzata e coesa. Dico "sindacalizzata" per definire una classe operaia non rivoluzionaria ed allo stesso tempo però assolutamente ostile al capitalismo liberista fatto di privatizzazioni, chiusure di aziende, speculazioni e di sopraffazione. Insomma una classe di "diritti e doveri" che non mette in discussione la gerarchia del lavoro e il profitto, ma pretende però che parte di quel profitto venga reinvestito e redistribuito in salario diretto e indiretto (stato sociale) senza tante discussioni. Sono stati proprio quegli operai lì ad imbracciare le armi.

    Le popolazioni del Donbass si sono formate culturalmente e politicamente nella grande industria dell'estrazione e della trasformazione delle materie prime, e sanno di essere fulcro della società, gente che se ne sbatte di massimizzare i profitti, che guarda con avversione l'aumento della produttività e la robotizzazione che toglie loro lavoro, che impone ritmi... Insomma quella gente è e resta, secondo i canoni liberisti da "capitale umano" una obsolescenza, un esubero da eliminare, è sostanzialmente l'operaio massa in versione Russa.

    Quell'operaio che in tutto l'occidente fu sconfitto ed eliminato negli anni 70/80, sostituito dall'operaio precario, flessibile, terziarizzato, disperso in mille mansioni e luoghi, disoccupato e marginale, schiacciato dalla finanziarizzazione dell'economia che ha ridotto la forza lavoro a orpello quasi inutile, senza diritti, da comprare al prezzo più basso possibile, usare e gettare.

    Ecco, quella classe operaia del Donbass rimane invece "conservatrice" si oppone a questo modello sociale e ai nazisti che cercavano di imporlo con l'occidente, il quale comunque valutava secondario questo obiettivo di eliminazione ma vedeva in quella popolazione un perfetto mezzo per provocare la Fed Russa, da qui la narrazione condivisa un po' da tutti di chiamare quella gente "russa o russofona" ma sono classe sociale !

    Ad Odessa i nazisti non hanno massacrato esseri umani in una discoteca ma dentro la casa dei sindacati dove i manifestanti anti-golpisti si erano rifugiati dopo essere stati bersagli di violenze da parte di nazifascisti e polizia (vi ricorda niente compagni ?) durante il corteo.

    Oh si, gente ribelle, determinata, rozza e molto diversa da noi, perché tradizionalista, religiosa, poco propensa ad assimilare culture LGBT e poco avvezza alle fantasy della woke culture, oltre che radicalmente antinazista... Stiamo parlando pur sempre di classe in sé letteralmente.

    Che l'indipendentismo e l'annessionismo non siano esattamente istanze rivoluzionarie non ci piove, che quelle popolazioni non lo siano di fatto come soggetti politici altrettanto vero, loro hanno scelto su basi tattiche e strategiche quello che come classe in questo momento gli garantiva vita e un futuro accettabile, cioè la Russia del democristiano Putin.
    Non hanno creduto alle favole sull'eldorado hollywoodiano occidentale che hanno trasformato l'altra parte del popolo ucraino in carne da macello e prostitute, loro sono stati le vittime sacrificali di una provocazione e lo hanno pagato col sangue.

    A Vadim Papura e tutti i martiri del massacro di Odessa.
    "Era il 2 maggio 2014, quando militanti di estrema destra e neonazisti ucraini, filo-europeisti, a Odessa, in Ucraina, aggredirono e massacrarono manifestanti comunisti e di sinistra, favorevoli all’indipendenza della regione del Donbass e contro l’entrata dell’Ucraina nell’UE." Così narrano il massacro di Odessa i meno infami, ma anche in questa narrazione c'è il falso e la superficialità. Intanto va detto che da quel massacro iniziò la guerra civile in Ucraina tra forze naziste sostenute dagli Stati occidentali e le popolazioni del Donbass, le quali dopo quella strage di Odessa hanno deciso collettivamente di difendersi armi in pugno. Ma cosa sono socialmente queste popolazioni del Donbass? Nella narrazione semplificata e subdola le si descrivono come popolazioni russofone, filo putiniane, anti-ue, qual'è invece la verità sociologica e di classe più profonda ? Nel Donbass vi è da sempre una forte concentrazione di classe operaia (operai, impiegati, minatori...) sindacalizzata e coesa. Dico "sindacalizzata" per definire una classe operaia non rivoluzionaria ed allo stesso tempo però assolutamente ostile al capitalismo liberista fatto di privatizzazioni, chiusure di aziende, speculazioni e di sopraffazione. Insomma una classe di "diritti e doveri" che non mette in discussione la gerarchia del lavoro e il profitto, ma pretende però che parte di quel profitto venga reinvestito e redistribuito in salario diretto e indiretto (stato sociale) senza tante discussioni. Sono stati proprio quegli operai lì ad imbracciare le armi. Le popolazioni del Donbass si sono formate culturalmente e politicamente nella grande industria dell'estrazione e della trasformazione delle materie prime, e sanno di essere fulcro della società, gente che se ne sbatte di massimizzare i profitti, che guarda con avversione l'aumento della produttività e la robotizzazione che toglie loro lavoro, che impone ritmi... Insomma quella gente è e resta, secondo i canoni liberisti da "capitale umano" una obsolescenza, un esubero da eliminare, è sostanzialmente l'operaio massa in versione Russa. Quell'operaio che in tutto l'occidente fu sconfitto ed eliminato negli anni 70/80, sostituito dall'operaio precario, flessibile, terziarizzato, disperso in mille mansioni e luoghi, disoccupato e marginale, schiacciato dalla finanziarizzazione dell'economia che ha ridotto la forza lavoro a orpello quasi inutile, senza diritti, da comprare al prezzo più basso possibile, usare e gettare. Ecco, quella classe operaia del Donbass rimane invece "conservatrice" si oppone a questo modello sociale e ai nazisti che cercavano di imporlo con l'occidente, il quale comunque valutava secondario questo obiettivo di eliminazione ma vedeva in quella popolazione un perfetto mezzo per provocare la Fed Russa, da qui la narrazione condivisa un po' da tutti di chiamare quella gente "russa o russofona" ma sono classe sociale ! Ad Odessa i nazisti non hanno massacrato esseri umani in una discoteca ma dentro la casa dei sindacati dove i manifestanti anti-golpisti si erano rifugiati dopo essere stati bersagli di violenze da parte di nazifascisti e polizia (vi ricorda niente compagni ?) durante il corteo. Oh si, gente ribelle, determinata, rozza e molto diversa da noi, perché tradizionalista, religiosa, poco propensa ad assimilare culture LGBT e poco avvezza alle fantasy della woke culture, oltre che radicalmente antinazista... Stiamo parlando pur sempre di classe in sé letteralmente. Che l'indipendentismo e l'annessionismo non siano esattamente istanze rivoluzionarie non ci piove, che quelle popolazioni non lo siano di fatto come soggetti politici altrettanto vero, loro hanno scelto su basi tattiche e strategiche quello che come classe in questo momento gli garantiva vita e un futuro accettabile, cioè la Russia del democristiano Putin. Non hanno creduto alle favole sull'eldorado hollywoodiano occidentale che hanno trasformato l'altra parte del popolo ucraino in carne da macello e prostitute, loro sono stati le vittime sacrificali di una provocazione e lo hanno pagato col sangue. A Vadim Papura e tutti i martiri del massacro di Odessa.
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  • Lo scandalo di Brigitte ,vero nome Jean Michel Trogneux, non si è ancora placato che esplode subito un'altra grana per Macron. Il suo ex amante, Dimitri, è morto di AIDS. A rivelare che Macron aveva una relazione con lui è stato il fratello Reaulf.


    Source:
    https://x.com/anubi77787292/status/1907084149674123357?t=jgW82JUStC52GFMiFFTKfQ&s=19
    Lo scandalo di Brigitte ,vero nome Jean Michel Trogneux, non si è ancora placato che esplode subito un'altra grana per Macron. Il suo ex amante, Dimitri, è morto di AIDS. A rivelare che Macron aveva una relazione con lui è stato il fratello Reaulf. ⬇️ Source: https://x.com/anubi77787292/status/1907084149674123357?t=jgW82JUStC52GFMiFFTKfQ&s=19
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  • Morto l'attore statunitense Val Kilmer, stroncato da una polmonite: aveva 65 anni - Il Fatto Quotidiano
    Lutto nel mondo del cinema
    Era stato operato di tumore alla gola...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/02/morto-val-kilmer-attore-polmonite-news/7937122/
    Morto l'attore statunitense Val Kilmer, stroncato da una polmonite: aveva 65 anni - Il Fatto Quotidiano Lutto nel mondo del cinema Era stato operato di tumore alla gola... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/02/morto-val-kilmer-attore-polmonite-news/7937122/
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  • ISLAM

    La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi.

    Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente

    Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio.
    ____

    Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario.
    In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine.
    Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam.

    Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione.

    Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto:

    “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?”

    Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose:
    "Infedele è ogni non musulmano".

    Ho risposto:
    “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero?

    Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!!

    "Esattamente", rispose in un sussurro.

    Ho ribattuto:
    Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”.

    L'Imam ha perso la voce!

    Ho continuato:
    “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!”

    In più ho un'altra domanda:
    “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?”

    In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio.

    Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione.

    Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge.

    Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente.

    Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet.
    Grazie,

    Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
    ISLAM La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi. Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio. ____ Sono stato costretto a prendere coscienza dell'estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerario. In questa fase si è svolto l'intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l'intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine. Con grande interesse aspettavo la presentazione dell'Imam. Notevole la presentazione di quest'ultimo, accompagnata da una videoproiezione. Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto: “Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il ​​posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?” Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose: "Infedele è ogni non musulmano". Ho risposto: “Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all'ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero? Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un'espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!! "Esattamente", rispose in un sussurro. Ho ribattuto: Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”. L'Imam ha perso la voce! Ho continuato: “Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!” In più ho un'altra domanda: “Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?” In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l'Imam rimaneva in silenzio. Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione. Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge. Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente. Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet. Grazie, Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
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  • Le Pen: “La condanna è una decisione politica. Violato lo stato di diritto”
    di F. Q.
    La leader del Rassemblent National si scaglia contro i magistrati dopo la sentenza di colpevolezza per le accuse di appropriazione indebita di fondi Ue

    Una “decisione politica” che ha “violato lo stato di diritto”. Marine Le Pen si scaglia contro la magistratura dopo la condanna a 5 anni per appropriazione indebita di fondi Ue che la rende ineleggibile stoppando la sua corsa all’Eliseo nel 2027. Intervistata in diretta da TF1, ha bollato la sentenza come “politica” per “impedirmi di candidarmi alle elezioni presidenziali”. E ha quindi aggiunto: “Credo che lo stato di diritto sia stato totalmente violato perché impedisce un ricorso effettivo, che è un diritto garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Quindi ha parlato di “un giorno funesto per la democrazia”.

    Il tribunale di Parigi l’ha dichiarata colpevole, insiem ad altri 8 eurodeputati, di appropriazione indebita di fondi pubblici perché – sostengono i giudici – ha fatto “pagare al Parlamento europeo delle persone (12 assistenti parlamentari, ndr) che lavoravano in realtà per il partito” a livello nazionale e non europeo, portando a una frode nei confronti dell’Unione europea che ammonta a 2,9 milioni di euro. Le responsabilità riconosciute alla leader sono pesanti: “È al centro di questo sistema, dal 2009, con autorità”, ha detto la presidente del tribunale Bénédicte de Perthuis.

    “Farò appello perché sono innocente”, ha aggiunto Le Pen. “I giudici di primo grado possono sbagliarsi. Fin dalle prime ore, pensavo che saremmo stati giudicati in modo parziale”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/marine-le-pen-condanna-decisione-politica-news/7935335/
    Le Pen: “La condanna è una decisione politica. Violato lo stato di diritto” di F. Q. La leader del Rassemblent National si scaglia contro i magistrati dopo la sentenza di colpevolezza per le accuse di appropriazione indebita di fondi Ue Una “decisione politica” che ha “violato lo stato di diritto”. Marine Le Pen si scaglia contro la magistratura dopo la condanna a 5 anni per appropriazione indebita di fondi Ue che la rende ineleggibile stoppando la sua corsa all’Eliseo nel 2027. Intervistata in diretta da TF1, ha bollato la sentenza come “politica” per “impedirmi di candidarmi alle elezioni presidenziali”. E ha quindi aggiunto: “Credo che lo stato di diritto sia stato totalmente violato perché impedisce un ricorso effettivo, che è un diritto garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Quindi ha parlato di “un giorno funesto per la democrazia”. Il tribunale di Parigi l’ha dichiarata colpevole, insiem ad altri 8 eurodeputati, di appropriazione indebita di fondi pubblici perché – sostengono i giudici – ha fatto “pagare al Parlamento europeo delle persone (12 assistenti parlamentari, ndr) che lavoravano in realtà per il partito” a livello nazionale e non europeo, portando a una frode nei confronti dell’Unione europea che ammonta a 2,9 milioni di euro. Le responsabilità riconosciute alla leader sono pesanti: “È al centro di questo sistema, dal 2009, con autorità”, ha detto la presidente del tribunale Bénédicte de Perthuis. “Farò appello perché sono innocente”, ha aggiunto Le Pen. “I giudici di primo grado possono sbagliarsi. Fin dalle prime ore, pensavo che saremmo stati giudicati in modo parziale”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/marine-le-pen-condanna-decisione-politica-news/7935335/
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  • ORRORE SENZA FINE!
    Gaza, Onu e Mezzaluna Rossa: "Recuperati i corpi di 15 soccorritori uccisi da Israele. Erano sepolti in una fossa comune con le loro ambulanze" - Il Fatto Quotidiano
    In una serie di post su X Jonathan Whittall, capo dell'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati seppelliti.

    Operatori umanitari uccisi nelle loro ambulanze mentre si recavano sul posto di un bombardamento. I corpi sepolti insieme ai mezzi “schiacciati” in “una fossa comune”. E’ l’altra faccia dell’operazione militare avviata il 18 marzo dalle Israel Defense Forces a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo la fine della tregua con Hamas. Il nuovo spaccato è emerso domenica, quando la Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato di aver recuperato i corpi di 15 soccorritori uccisi dall’esercito israeliano che il 23 marzo ha aperto il fuoco contro alcuni veicoli di soccorso. Otto di questi appartengono a medici della Palestine Red Crescent Society, ha fatto sapere l’organizzazione, sei erano membri della Protezione civile di Gaza e uno appartiene a un dipendente di un’agenzia delle Nazioni Unite. Un altro medico risulta ancora disperso.

    L’organizzazione ha affermato che le persone uccise “sono state prese di mira dalle forze di occupazione israeliane mentre svolgevano i loro compiti umanitari e si dirigevano verso la zona di Hashashin a Rafah per prestare i primi soccorsi a un certo numero di persone ferite dai bombardamenti israeliani nella zona”. In una precedente dichiarazione la Mezzaluna Rossa aveva affermato che i corpi “sono stati recuperati con difficoltà poiché erano sepolti nella sabbia, e alcuni mostravano segni di decomposizione”. Anche la Protezione civile di Gaza ha reso noto il recupero di 15 cadaveri, aggiungendo che il dipendente dell’Onu deceduto apparteneva all’Unrwa, agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, da mesi nel mirino di Israele che la considera vicina ad Hamas.

    Jonathan Whittall, capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati sepolti. Il funzionario dell’Onu ha raccontato su X che il suo personale aveva supportato la Palestine Red Crescent Society e la Protezione civile nel recupero dei corpi da “una fossa comune a Rafah segnalata dalla luce di emergenza di una delle loro ambulanze distrutte”. “Sette giorni fa, mentre le forze israeliane avanzavano su #Rafah – ricostruisce Whittall in 6 post sul social network -, 10 PRCS (membri della Mezzaluna Rossa, ndr) e 6 soccorritori della Protezione Civile sono stati inviati a raccogliere i feriti. Sono state colpite tutte e cinque le ambulanze e un camion dei pompieri, insieme a un veicolo delle Nazioni Unite arrivato più tardi”. “Un sopravvissuto ha raccontato che le forze israeliane avevano ucciso entrambi i membri dell’equipaggio nella sua ambulanza. Per giorni, l’Ocha ha coordinato il raggiungimento del sito, ma il nostro accesso è stato concesso solo 5 giorni dopo“.

    “Tornando il giorno successivo – prosegue il capo della struttura dell’Onu -, siamo finalmente riusciti a raggiungere il sito e abbiamo scoperto una scena devastante: ambulanze, il veicolo delle Nazioni Unite e il camion dei pompieri erano stati schiacciati e parzialmente sepolti. Dopo ore di scavi, abbiamo recuperato un corpo: un lavoratore della Protezione Civile sotto il suo camion dei pompieri”. “Oggi – si legge nell’ultimo dei 6 post -, il primo giorno dell’Eid, siamo tornati e abbiamo recuperato i corpi sepolti di 8 PRCS, 6 della Protezione civile e 1 membro dello staff ONU. Sono stati uccisi nelle loro uniformi. Alla guida dei loro veicoli chiaramente contrassegnati. Indossando i loro guanti. Mentre andavano a salvare vite”.

    L’incidente è avvenuto il 23 marzo nel quartiere Tal al-Sultan, a Rafah, vicino al confine egiziano, pochi giorni dopo che l’esercito aveva ripreso i bombardamenti su Gaza dopo una tregua durata quasi due mesi. La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) ha affermato di essere “indignata per la morte degli otto medici”. “Erano umanitari – ha affermato il segretario generale dell’IFRC Jagan Chapagain -. Indossavano emblemi che avrebbero dovuto proteggerli; le loro ambulanze erano contrassegnate con chiarezza”. “Il diritto umanitario internazionale non potrebbe essere più chiaro: i civili devono essere protetti; gli operatori umanitari devono essere protetti. I servizi sanitari devono essere protetti”, conclude la nota della Ficr, secondo cui l’incidente rappresenta l’attacco più mortale ai danni degli operatori della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa in tutto il mondo dal 2017.

    Il Comitato Internazionale della Croce Rossa si è detto “inorridito” dal fatto che i medici “siano stati uccisi mentre svolgevano il loro lavoro”. “I loro corpi sono stati identificati oggi e sono stati recuperati per una dignitosa sepoltura”, ha affermato il Cicr. “L’elevato numero di personale medico ucciso durante questo conflitto è devastante”, ha aggiunto.

    Sabato la Mezzaluna Rossa aveva accusato le autorità israeliane di essersi rifiutate di consentire le operazioni di ricerca del suo equipaggio. L’esercito israeliano ha ammesso che le sue truppe avevano aperto il fuoco sulle ambulanze, dichiarando che le sue forze hanno “aperto il fuoco contro i veicoli di Hamas ed eliminato diversi terroristi di Hamas” e condannando “l’uso ripetuto” da parte di “organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza di ambulanze per scopi terroristici”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/gaza-onu-mezzaluna-rossa-corpi-israele-sepolti-fossa-comune-ambulanze/7934877/
    ORRORE SENZA FINE! Gaza, Onu e Mezzaluna Rossa: "Recuperati i corpi di 15 soccorritori uccisi da Israele. Erano sepolti in una fossa comune con le loro ambulanze" - Il Fatto Quotidiano In una serie di post su X Jonathan Whittall, capo dell'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati seppelliti. Operatori umanitari uccisi nelle loro ambulanze mentre si recavano sul posto di un bombardamento. I corpi sepolti insieme ai mezzi “schiacciati” in “una fossa comune”. E’ l’altra faccia dell’operazione militare avviata il 18 marzo dalle Israel Defense Forces a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo la fine della tregua con Hamas. Il nuovo spaccato è emerso domenica, quando la Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato di aver recuperato i corpi di 15 soccorritori uccisi dall’esercito israeliano che il 23 marzo ha aperto il fuoco contro alcuni veicoli di soccorso. Otto di questi appartengono a medici della Palestine Red Crescent Society, ha fatto sapere l’organizzazione, sei erano membri della Protezione civile di Gaza e uno appartiene a un dipendente di un’agenzia delle Nazioni Unite. Un altro medico risulta ancora disperso. L’organizzazione ha affermato che le persone uccise “sono state prese di mira dalle forze di occupazione israeliane mentre svolgevano i loro compiti umanitari e si dirigevano verso la zona di Hashashin a Rafah per prestare i primi soccorsi a un certo numero di persone ferite dai bombardamenti israeliani nella zona”. In una precedente dichiarazione la Mezzaluna Rossa aveva affermato che i corpi “sono stati recuperati con difficoltà poiché erano sepolti nella sabbia, e alcuni mostravano segni di decomposizione”. Anche la Protezione civile di Gaza ha reso noto il recupero di 15 cadaveri, aggiungendo che il dipendente dell’Onu deceduto apparteneva all’Unrwa, agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, da mesi nel mirino di Israele che la considera vicina ad Hamas. Jonathan Whittall, capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati sepolti. Il funzionario dell’Onu ha raccontato su X che il suo personale aveva supportato la Palestine Red Crescent Society e la Protezione civile nel recupero dei corpi da “una fossa comune a Rafah segnalata dalla luce di emergenza di una delle loro ambulanze distrutte”. “Sette giorni fa, mentre le forze israeliane avanzavano su #Rafah – ricostruisce Whittall in 6 post sul social network -, 10 PRCS (membri della Mezzaluna Rossa, ndr) e 6 soccorritori della Protezione Civile sono stati inviati a raccogliere i feriti. Sono state colpite tutte e cinque le ambulanze e un camion dei pompieri, insieme a un veicolo delle Nazioni Unite arrivato più tardi”. “Un sopravvissuto ha raccontato che le forze israeliane avevano ucciso entrambi i membri dell’equipaggio nella sua ambulanza. Per giorni, l’Ocha ha coordinato il raggiungimento del sito, ma il nostro accesso è stato concesso solo 5 giorni dopo“. “Tornando il giorno successivo – prosegue il capo della struttura dell’Onu -, siamo finalmente riusciti a raggiungere il sito e abbiamo scoperto una scena devastante: ambulanze, il veicolo delle Nazioni Unite e il camion dei pompieri erano stati schiacciati e parzialmente sepolti. Dopo ore di scavi, abbiamo recuperato un corpo: un lavoratore della Protezione Civile sotto il suo camion dei pompieri”. “Oggi – si legge nell’ultimo dei 6 post -, il primo giorno dell’Eid, siamo tornati e abbiamo recuperato i corpi sepolti di 8 PRCS, 6 della Protezione civile e 1 membro dello staff ONU. Sono stati uccisi nelle loro uniformi. Alla guida dei loro veicoli chiaramente contrassegnati. Indossando i loro guanti. Mentre andavano a salvare vite”. L’incidente è avvenuto il 23 marzo nel quartiere Tal al-Sultan, a Rafah, vicino al confine egiziano, pochi giorni dopo che l’esercito aveva ripreso i bombardamenti su Gaza dopo una tregua durata quasi due mesi. La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) ha affermato di essere “indignata per la morte degli otto medici”. “Erano umanitari – ha affermato il segretario generale dell’IFRC Jagan Chapagain -. Indossavano emblemi che avrebbero dovuto proteggerli; le loro ambulanze erano contrassegnate con chiarezza”. “Il diritto umanitario internazionale non potrebbe essere più chiaro: i civili devono essere protetti; gli operatori umanitari devono essere protetti. I servizi sanitari devono essere protetti”, conclude la nota della Ficr, secondo cui l’incidente rappresenta l’attacco più mortale ai danni degli operatori della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa in tutto il mondo dal 2017. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa si è detto “inorridito” dal fatto che i medici “siano stati uccisi mentre svolgevano il loro lavoro”. “I loro corpi sono stati identificati oggi e sono stati recuperati per una dignitosa sepoltura”, ha affermato il Cicr. “L’elevato numero di personale medico ucciso durante questo conflitto è devastante”, ha aggiunto. Sabato la Mezzaluna Rossa aveva accusato le autorità israeliane di essersi rifiutate di consentire le operazioni di ricerca del suo equipaggio. L’esercito israeliano ha ammesso che le sue truppe avevano aperto il fuoco sulle ambulanze, dichiarando che le sue forze hanno “aperto il fuoco contro i veicoli di Hamas ed eliminato diversi terroristi di Hamas” e condannando “l’uso ripetuto” da parte di “organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza di ambulanze per scopi terroristici”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/31/gaza-onu-mezzaluna-rossa-corpi-israele-sepolti-fossa-comune-ambulanze/7934877/
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    In una serie di post su X Jonathan Whittall, capo dell'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari a Gaza, ha confermato che i corpi sono stati seppelliti
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  • MA CHE GOVERNO E' QUESTO?
    Non è solo l'ignoranza e l'incompetenza di molti suoi componenti, ormai assurti al barzellettismo e a caricature da cabaret, che lo caratterizza.

    Che governo è un governo privo di sovranità e meno ancora di autorità morale? Che è privo del senso dell'etica e anche dell'estetica? Un governo sostenuto da una "classe politica"(si fa per dire) squalificata. Un governo che vede suoi componenti e parlamentari di maggioranza più presenti nelle aule giudiziarie che in quelle parlamentari.

    Che governo è un governo servo dello straniero e che serve interessi stranieri? Che "schiavo d'altrui si rende ". È un governo quello che disattende primordiali istanze sociali, che non si cura dei poveri e dei più deboli? È un governo quello che taglia fondi alla sanità, alla istruzione e alla sicurezza pubblica e privata per destinarli agli armamenti? Che espone lo Stato ad una guerra distruttiva?

    Che governo è un governo che si rende complice e servo di banche, multinazionali, lobby affaristiche e inconfessabili interessi stranieri? È un governo quello che favorisce parenti, amici, complici e "clienti"?

    E che governo è un governo che ha tradito ogni impegno elettorale e "programmatico", che ha tradito i suoi stessi elettori, ed è unicamente preoccupato di rimanere in carica per progredire in una inammissibile "carriera" politica dei suoi componenti, e per proseguire a godere di immeritati privilegi personali? Un governo che non ha orgoglio e non conosce la nobiltà delle dimissioni e dunque il senso politico della sfida, non è un governo ma un comitato d'affari.

    Un governo che sa di rimanere in carica sol perché ogni altro diverso governo sarebbe peggio, non ha il senso della dignità e della vergogna. È un governo che offende se stesso. E neppure lo hanno coloro (suoi elettori o meno)che lo accettano perché ritengono che ogni altro governo sarebbe peggiore. O meno funzionale ai loro interessi clientelari.

    Augusto Sinagra
    MA CHE GOVERNO E' QUESTO? Non è solo l'ignoranza e l'incompetenza di molti suoi componenti, ormai assurti al barzellettismo e a caricature da cabaret, che lo caratterizza. Che governo è un governo privo di sovranità e meno ancora di autorità morale? Che è privo del senso dell'etica e anche dell'estetica? Un governo sostenuto da una "classe politica"(si fa per dire) squalificata. Un governo che vede suoi componenti e parlamentari di maggioranza più presenti nelle aule giudiziarie che in quelle parlamentari. Che governo è un governo servo dello straniero e che serve interessi stranieri? Che "schiavo d'altrui si rende ". È un governo quello che disattende primordiali istanze sociali, che non si cura dei poveri e dei più deboli? È un governo quello che taglia fondi alla sanità, alla istruzione e alla sicurezza pubblica e privata per destinarli agli armamenti? Che espone lo Stato ad una guerra distruttiva? Che governo è un governo che si rende complice e servo di banche, multinazionali, lobby affaristiche e inconfessabili interessi stranieri? È un governo quello che favorisce parenti, amici, complici e "clienti"? E che governo è un governo che ha tradito ogni impegno elettorale e "programmatico", che ha tradito i suoi stessi elettori, ed è unicamente preoccupato di rimanere in carica per progredire in una inammissibile "carriera" politica dei suoi componenti, e per proseguire a godere di immeritati privilegi personali? Un governo che non ha orgoglio e non conosce la nobiltà delle dimissioni e dunque il senso politico della sfida, non è un governo ma un comitato d'affari. Un governo che sa di rimanere in carica sol perché ogni altro diverso governo sarebbe peggio, non ha il senso della dignità e della vergogna. È un governo che offende se stesso. E neppure lo hanno coloro (suoi elettori o meno)che lo accettano perché ritengono che ogni altro governo sarebbe peggiore. O meno funzionale ai loro interessi clientelari. Augusto Sinagra
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