• ASCOLTATE Roberto Nuzzo sull'USAID.
    ASCOLTATE Roberto Nuzzo sull'USAID.
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  • Stiamo vivendo in un mondo di merda...

    "...Quindi sostanzialmente i contribuenti hanno pagato la creazione del virus #Covid-19 tramite #USAID e poi hanno pagato i media tradizionali per farsi fare il lavaggio del cervello su mascherine, vaccini e lockdown.
    È incredibile quello che queste persone malate ci hanno fatto".



    Source:
    https://x.com/itsmeback_/status/1890762382613364770?t=YYD_GNNfOJxyoq38EQbuvQ&s=19
    Stiamo vivendo in un mondo di merda... "...Quindi sostanzialmente i contribuenti hanno pagato la creazione del virus #Covid-19 tramite #USAID e poi hanno pagato i media tradizionali per farsi fare il lavaggio del cervello su mascherine, vaccini e lockdown. È incredibile quello che queste persone malate ci hanno fatto". 👇👇👇 Source: https://x.com/itsmeback_/status/1890762382613364770?t=YYD_GNNfOJxyoq38EQbuvQ&s=19
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  • Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia.
    A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte.
    Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori?
    Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi?
    Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito...

    "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE?
    (Di Max Del Papa)

    La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica.
    Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause.
    Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato.
    Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana.

    “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza.
    Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini.
    Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre.
    Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è.
    Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia.
    Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti.
    Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano.
    Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip.
    Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre.
    Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura.
    Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio?
    Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta.
    Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione!
    Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
    Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia. A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte. Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori? Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi? Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito... "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE? (Di Max Del Papa) La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica. Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause. Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato. Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana. “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza. Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini. Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre. Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è. Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia. Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti. Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano. Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip. Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre. Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura. Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio? Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta. Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione! Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
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  • Christine Andersen, europarlamentare tedesca.
    QUESTO si DICE PARLAR CHIARO a proposito dell'azione dell'USAID nel mondo.
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    Fonte: Radio radio
    Christine Andersen, europarlamentare tedesca. QUESTO si DICE PARLAR CHIARO a proposito dell'azione dell'USAID nel mondo. MASSIMA DIFFUSIONE! Fonte: Radio radio
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  • THOMAS MASSIE: È STATO UN COLPO DI STATO

    L' #USAID ha finanziato un'organizzazione che ha fabbricato prove utilizzate per l'impeachment del Presidente #Trump.

    Lo Stato profondo finanzia spesso iniziative di cambio di regime all'estero, ma quando usa il denaro dei contribuenti per minare il nostro stesso governo, non è forse tradimento?

    La #CIA ha usato la sua influenza sui media per controllare la narrazione, facendo trapelare informazioni selezionate per dipingere Trump come un cattivo, mentre sopprimeva le prove che avrebbero potuto scagionarlo. Non si è trattato solo di interferenza politica:

    È STATO UN COLPO DI STATO GUIDATO DALL'INTELLIGENCE!

    #ThisIsNotForMe
    #NonInMioNome

    VQBChannel
    THOMAS MASSIE: È STATO UN COLPO DI STATO❗ L' #USAID ha finanziato un'organizzazione che ha fabbricato prove utilizzate per l'impeachment del Presidente #Trump. Lo Stato profondo finanzia spesso iniziative di cambio di regime all'estero, ma quando usa il denaro dei contribuenti per minare il nostro stesso governo, non è forse tradimento? La #CIA ha usato la sua influenza sui media per controllare la narrazione, facendo trapelare informazioni selezionate per dipingere Trump come un cattivo, mentre sopprimeva le prove che avrebbero potuto scagionarlo. Non si è trattato solo di interferenza politica: È STATO UN COLPO DI STATO GUIDATO DALL'INTELLIGENCE! #ThisIsNotForMe #NonInMioNome VQBChannel
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  • Lo scandalo USAID: tagliata la testa dell'Idra globalista
    https://www.nicolaporro.it/atlanticoquotidiano/rubriche/twitter-files-la-censura-social/lo-scandalo-usaid-tagliata-la-testa-dellidra-globalista/
    Lo scandalo USAID: tagliata la testa dell'Idra globalista https://www.nicolaporro.it/atlanticoquotidiano/rubriche/twitter-files-la-censura-social/lo-scandalo-usaid-tagliata-la-testa-dellidra-globalista/
    WWW.NICOLAPORRO.IT
    Lo scandalo USAID: tagliata la testa dell'Idra globalista
    Scovato e annientato il centro di finanziamento. Dal WEF a Soros, 6.000 giornalisti e 700 testate, dirottati 50 miliardi l'anno dei contribuenti Usa per avanzare l'agenda globalista (green, gender, migranti) e finanziare propaganda e censura su larga scala. Dem in crisi di nervi.
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  • Testimonianza sconvolgente di @cathgillihan, funzionario Dip.di Stato e USAID. Racconta la processione di ministri stranieri che andavano a supplicare Usaid di non rovesciargli il governo.
    Una roba pazzesca.
    (sub ita)

    Shocking testimony from @cathgillihan, State Department and USAID official. She tells of the procession of foreign ministers who went to beg Usaid not to overthrow their government.
    Crazy stuff.
    (sub ita)
    🚨Testimonianza sconvolgente di @cathgillihan, funzionario Dip.di Stato e USAID. Racconta la processione di ministri stranieri che andavano a supplicare Usaid di non rovesciargli il governo.😱 Una roba pazzesca.😫 (sub ita🇮🇹⬇️) Shocking testimony from @cathgillihan, State Department and USAID official. She tells of the procession of foreign ministers who went to beg Usaid not to overthrow their government.😱 Crazy stuff.😫 (sub ita🇮🇹⬇️)
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  • Maria Zakharova non vuole fare i conti in tasca agli USA, del resto la stessa nuova amministrazione statunitense è scioccata dai milioni di dollari che USAID investiva nella propaganda LGBT in tutto il mondo, ma si chiede dello scopo di questi finanziamenti.

    E sinceramente è una domanda che ci poniamo anche noi da sempre. Perché i globalisti liberal hanno puntato così tanto sulla propaganda LGBT?

    Secondo noi la diffusione delle teorie LGBT serve a distruggere la società al suo interno, perché sia più facile controllarla. E del resto le idee di patria, di famiglia e di fede religiosa, da sempre fanno paura ai globalisti.

    La terza Roma
    ▪️ Maria Zakharova non vuole fare i conti in tasca agli USA, del resto la stessa nuova amministrazione statunitense è scioccata dai milioni di dollari che USAID investiva nella propaganda LGBT in tutto il mondo, ma si chiede dello scopo di questi finanziamenti. ❗E sinceramente è una domanda che ci poniamo anche noi da sempre. Perché i globalisti liberal hanno puntato così tanto sulla propaganda LGBT? ❗Secondo noi la diffusione delle teorie LGBT serve a distruggere la società al suo interno, perché sia più facile controllarla. E del resto le idee di patria, di famiglia e di fede religiosa, da sempre fanno paura ai globalisti. La terza Roma
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  • ECCO PERCHE' DOVEVA MORIRE IL PRIMO MINISTRO SLOVACCO ROBERT FICO
    Il nuovo Primo Ministro slovacco Robert Fico avrebbe interrotto la fornitura di armi ai nazisti dell'Ucraina! "La guerra in Ucraina non è nostra, non abbiamo nulla a che fare con essa".
    Poi ha definito il trattato sulle pandemie dell'OMS una "montatura delle aziende farmaceutiche" e voleva fare luce sui 21.000 morti per COVID...
    Infine Robert Fico aveva definito la Presidente della Repubblica Slovacca Zuzana Caputova un'agente dell'ashkenazita George Soros, in quanto oltre ad aver preso soldi dalla tristemente nota Open Society, ha lavorato anche per l'USAID, una delle agenzie usate dagli yankee per destabilizzare paesi in giro per il mondo.
    Bastava molto meno per farsi sparare!
    Ora Fico è tenuto in coma farmacologico e dovrà essere nuovamente operato alla gamba. Gli anticoagulanti stanno creando problemi allo stato del premier. Ma guarda caso.
    Scommettete che schiatta sotto i ferri? L'operazione è riuscita ma il paziente non ce l'ha fatta!
    Fonte: Disinformazione.it
    ECCO PERCHE' DOVEVA MORIRE IL PRIMO MINISTRO SLOVACCO ROBERT FICO Il nuovo Primo Ministro slovacco Robert Fico avrebbe interrotto la fornitura di armi ai nazisti dell'Ucraina! "La guerra in Ucraina non è nostra, non abbiamo nulla a che fare con essa". Poi ha definito il trattato sulle pandemie dell'OMS una "montatura delle aziende farmaceutiche" e voleva fare luce sui 21.000 morti per COVID... Infine Robert Fico aveva definito la Presidente della Repubblica Slovacca Zuzana Caputova un'agente dell'ashkenazita George Soros, in quanto oltre ad aver preso soldi dalla tristemente nota Open Society, ha lavorato anche per l'USAID, una delle agenzie usate dagli yankee per destabilizzare paesi in giro per il mondo. Bastava molto meno per farsi sparare! Ora Fico è tenuto in coma farmacologico e dovrà essere nuovamente operato alla gamba. Gli anticoagulanti stanno creando problemi allo stato del premier. Ma guarda caso. Scommettete che schiatta sotto i ferri? L'operazione è riuscita ma il paziente non ce l'ha fatta! Fonte: Disinformazione.it
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  • LA VERGOGNA delle VERGOGNE.
    ANCHE se si sapeva già!

    OPEN DI MENTANA FONDATO DA AVVOCATO DELLO STUDIO LEGALE DI PFIZER. Il Sito tra I Fact-Checker finanziati da Soros, UE e USAID (CIA) https://www.gospanews.net/2023/10/23/open-di-mentana-fondato-da-avvocato-dello-studio-legale-di-pfizer-il-sito-tra-i-fact-checker-finanziati-da-soros-ue-e-usaid-cia/
    LA VERGOGNA delle VERGOGNE. ANCHE se si sapeva già! OPEN DI MENTANA FONDATO DA AVVOCATO DELLO STUDIO LEGALE DI PFIZER. Il Sito tra I Fact-Checker finanziati da Soros, UE e USAID (CIA) https://www.gospanews.net/2023/10/23/open-di-mentana-fondato-da-avvocato-dello-studio-legale-di-pfizer-il-sito-tra-i-fact-checker-finanziati-da-soros-ue-e-usaid-cia/
    WWW.GOSPANEWS.NET
    OPEN DI MENTANA FONDATO DA AVVOCATO DELLO STUDIO LEGALE DI PFIZER. Il Sito tra I Fact-Checker finanziati da Soros, UE e USAID (CIA)
    di Fabio Giuseppe Carlo CarisioLa notizia è stata lanciata in modo sbrigativo e succinto su Twitter ma dopo qualche ricerca abbiamo trovato ogni conferma al clamoroso scoop!Il giornale online Open, che ha cooptato il giornalista Franco Bechis trasformandolo da direttore investigativo sui va
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