• Raid iraeliano su Gaza: 25 vittime. Interviene il Vaticano: "Violazione sistematica del diritto internazionale" - Il Fatto Quotidiano
    Proseguono le operazioni di Idf nella Striscia, a quasi una settimana dalla rottura della tregua. Anche l'Europa spinge per la ripresa del dialogo...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/24/raid-gaza-morti-attentato-israele-news/7925680/
    Raid iraeliano su Gaza: 25 vittime. Interviene il Vaticano: "Violazione sistematica del diritto internazionale" - Il Fatto Quotidiano Proseguono le operazioni di Idf nella Striscia, a quasi una settimana dalla rottura della tregua. Anche l'Europa spinge per la ripresa del dialogo... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/24/raid-gaza-morti-attentato-israele-news/7925680/
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    Raid iraeliano su Gaza: 25 vittime. Interviene il Vaticano: "Violazione sistematica del diritto internazionale" - Il Fatto Quotidiano
    Proseguono le operazioni di Idf nella Striscia, a quasi una settimana dalla rottura della tregua. Anche l'Europa spinge per la ripresa del dialogo
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  • ULTIMA ORA: un'indagine dell'OHCHR della Commissione delle Nazioni Unite scopre un modello sistematico di violenza sessuale, riproduttiva e di genere contro i palestinesi, perpetrato dalle autorità israeliane dall'ottobre 2023.

    Il rapporto documenta molteplici abusi deliberatamente impiegati come tattiche di guerra e di controllo sulla popolazione palestinese.

    Le principali scoperte includono:

    La violenza sessuale e di genere come strategia di guerra:
    — Si presume che le forze di sicurezza israeliane utilizzino come procedure di routine lo spogliarello forzato in pubblico, le molestie sessuali, le minacce di stupro e le aggressioni sessuali contro i palestinesi.
    — Le testimonianze indicano che lo stupro e la violenza genitale sono stati commessi dietro ordine diretto o implicito incoraggiamento da parte di autorità superiori.
    — Si dice che i coloni israeliani in Cisgiordania abbiano fatto ricorso alla violenza sessuale per terrorizzare e sfollare le comunità palestinesi, agendo in apparente impunità.
    — Il rapporto sottolinea che la violenza sessuale è utilizzata come strumento di guerra deliberato, non come atto di aggressione casuale, con numerose testimonianze di sopravvissuti che descrivono dettagliatamente sia i traumi fisici che quelli psicologici.

    Distruzione dell'assistenza sanitaria riproduttiva e intenti genocidi durante la guerra:
    — Le forze israeliane hanno sistematicamente preso di mira e distrutto strutture sanitarie per la salute sessuale e riproduttiva a Gaza, tra cui reparti di maternità e cliniche per la fertilità.
    — Il blocco e la negazione di forniture mediche essenziali hanno portato a un'elevata mortalità materna e infantile, un risultato che potrebbe essere considerato sterminio secondo il diritto internazionale.
    — Tali misure sono in linea con i criteri di genocidio previsti dallo Statuto di Roma e dalla Convenzione sul genocidio, in quanto creano deliberatamente le condizioni per la distruzione fisica di una popolazione e impongono misure per impedire le nascite.

    Omicidi di massa e violenza diretta contro donne e ragazze:
    — Il rapporto documenta l'uso massiccio di esplosivi pesanti e bombardamenti nelle aree residenziali, che hanno portato a un aumento significativo delle vittime civili, soprattutto tra donne e ragazze.
    — Secondo quanto riferito, donne, ragazze e pazienti in maternità sono state deliberatamente prese di mira, fatti che il rapporto classifica sia come crimini contro l'umanità che come crimini di guerra.
    — Tali azioni sono state classificate come crimini contro l'umanità e crimini di guerra, a dimostrazione della natura deliberata e sistematica della violenza.

    L'indagine dell'OHCHR corrobora ulteriormente queste conclusioni attraverso testimonianze dettagliate e casi di studio, sottolineando che non si tratta di incidenti isolati, ma di parte di una strategia più ampia volta a minare l'autonomia e la dignità delle comunità palestinesi.

    Il rapporto dell'OHCHR critica la comunità internazionale per la sua risposta insufficiente a questi abusi sistemici. Il rapporto chiede un'urgente responsabilità internazionale, misure legali complete per proteggere le vittime e riforme significative per porre fine a queste violazioni dei diritti umani.
    🇺🇳 🕵️‍♂️ 🇮🇱 ❌ 🇵🇸 ⚠️ ULTIMA ORA: un'indagine dell'OHCHR della Commissione delle Nazioni Unite scopre un modello sistematico di violenza sessuale, riproduttiva e di genere contro i palestinesi, perpetrato dalle autorità israeliane dall'ottobre 2023. Il rapporto documenta molteplici abusi deliberatamente impiegati come tattiche di guerra e di controllo sulla popolazione palestinese. Le principali scoperte includono: ➡️ La violenza sessuale e di genere come strategia di guerra: — Si presume che le forze di sicurezza israeliane utilizzino come procedure di routine lo spogliarello forzato in pubblico, le molestie sessuali, le minacce di stupro e le aggressioni sessuali contro i palestinesi. — Le testimonianze indicano che lo stupro e la violenza genitale sono stati commessi dietro ordine diretto o implicito incoraggiamento da parte di autorità superiori. — Si dice che i coloni israeliani in Cisgiordania abbiano fatto ricorso alla violenza sessuale per terrorizzare e sfollare le comunità palestinesi, agendo in apparente impunità. — Il rapporto sottolinea che la violenza sessuale è utilizzata come strumento di guerra deliberato, non come atto di aggressione casuale, con numerose testimonianze di sopravvissuti che descrivono dettagliatamente sia i traumi fisici che quelli psicologici. ➡️ Distruzione dell'assistenza sanitaria riproduttiva e intenti genocidi durante la guerra: — Le forze israeliane hanno sistematicamente preso di mira e distrutto strutture sanitarie per la salute sessuale e riproduttiva a Gaza, tra cui reparti di maternità e cliniche per la fertilità. — Il blocco e la negazione di forniture mediche essenziali hanno portato a un'elevata mortalità materna e infantile, un risultato che potrebbe essere considerato sterminio secondo il diritto internazionale. — Tali misure sono in linea con i criteri di genocidio previsti dallo Statuto di Roma e dalla Convenzione sul genocidio, in quanto creano deliberatamente le condizioni per la distruzione fisica di una popolazione e impongono misure per impedire le nascite. ➡️ Omicidi di massa e violenza diretta contro donne e ragazze: — Il rapporto documenta l'uso massiccio di esplosivi pesanti e bombardamenti nelle aree residenziali, che hanno portato a un aumento significativo delle vittime civili, soprattutto tra donne e ragazze. — Secondo quanto riferito, donne, ragazze e pazienti in maternità sono state deliberatamente prese di mira, fatti che il rapporto classifica sia come crimini contro l'umanità che come crimini di guerra. — Tali azioni sono state classificate come crimini contro l'umanità e crimini di guerra, a dimostrazione della natura deliberata e sistematica della violenza. 📝 L'indagine dell'OHCHR corrobora ulteriormente queste conclusioni attraverso testimonianze dettagliate e casi di studio, sottolineando che non si tratta di incidenti isolati, ma di parte di una strategia più ampia volta a minare l'autonomia e la dignità delle comunità palestinesi. Il rapporto dell'OHCHR critica la comunità internazionale per la sua risposta insufficiente a questi abusi sistemici. Il rapporto chiede un'urgente responsabilità internazionale, misure legali complete per proteggere le vittime e riforme significative per porre fine a queste violazioni dei diritti umani.
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  • Zelensky pronto a negoziati con la Russia: ma non era impossibile?

    Notizia dell'ultimora: Zelensky: sono pronto a negoziati diretti con Putin.

    Dopo centinaia di migliaia di morti (il numero ufficiale nessuno lo sa, ma si parla di una stima tra le 200 e le 400mila vittime totali), circa 500 miliardi di euro spesi dal blocco atlantico (USA ed Europa), più una mattanza sociale ed economica di tutti i paesi europei coinvolti, con speculazioni selvagge e aumenti esponenziali di materie prime, bollette, ecc (gli italiani ne sanno qualcosa…),
    ora l’ex attore comico che per anni è stato portato in trionfo dai leader occidentali e ha sempre rifiutato qualsiasi trattativa, sarebbe pronto a parlare con Putin.

    Ma come? Non c’avevate detto innumerevoli volte che la Russia era in crisi? E che non avrebbe mai e poi mai potuto vincere né portare a casa alcun risultato contro l’Ucraina, perché la NATO era invincibile e l’unica possibilità per i russi sarebbe stata ritirarsi?
    Non avete ripetuto all’esaurimento che scendere a negoziati con Putin avrebbe significato la disfatta e che quindi era inaccettabile? Che se gli fosse stata concessa la parte dell’Ucraina che voleva avrebbe poi invaso l’Europa fino ad arrivare al Portogallo?

    Ma soprattutto, il burattino Zelensky non avrebbe potuto sedersi al tavolo delle trattative all’indomani dell’inizio dell’operazione speciale russa evitando così tutto quello che è accaduto negli ultimi 3 anni? ...come del resto alcuni di noi hanno sempre suggerito e auspicato!

    E anche in questo caso, per l’ennesima volta, i leader europei e tutta la stampa di regime (quella italiana in primis), portano a casa una colossale figura di merda… e a pagarne le conseguenze, anche in questo caso e per l’ennesima volta, è il popolo, la gente comune, gli ultimi.

    ---
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    Zelensky pronto a negoziati con la Russia: ma non era impossibile? 🧐 Notizia dell'ultimora: Zelensky: sono pronto a negoziati diretti con Putin. Dopo centinaia di migliaia di morti (il numero ufficiale nessuno lo sa, ma si parla di una stima tra le 200 e le 400mila vittime totali), circa 500 miliardi di euro spesi dal blocco atlantico (USA ed Europa), più una mattanza sociale ed economica di tutti i paesi europei coinvolti, con speculazioni selvagge e aumenti esponenziali di materie prime, bollette, ecc (gli italiani ne sanno qualcosa…), ora l’ex attore comico che per anni è stato portato in trionfo dai leader occidentali e ha sempre rifiutato qualsiasi trattativa, sarebbe pronto a parlare con Putin. Ma come? Non c’avevate detto innumerevoli volte che la Russia era in crisi? E che non avrebbe mai e poi mai potuto vincere né portare a casa alcun risultato contro l’Ucraina, perché la NATO era invincibile e l’unica possibilità per i russi sarebbe stata ritirarsi? Non avete ripetuto all’esaurimento che scendere a negoziati con Putin avrebbe significato la disfatta e che quindi era inaccettabile? Che se gli fosse stata concessa la parte dell’Ucraina che voleva avrebbe poi invaso l’Europa fino ad arrivare al Portogallo? Ma soprattutto, il burattino Zelensky non avrebbe potuto sedersi al tavolo delle trattative all’indomani dell’inizio dell’operazione speciale russa evitando così tutto quello che è accaduto negli ultimi 3 anni? ...come del resto alcuni di noi hanno sempre suggerito e auspicato! E anche in questo caso, per l’ennesima volta, i leader europei e tutta la stampa di regime (quella italiana in primis), portano a casa una colossale figura di merda… e a pagarne le conseguenze, anche in questo caso e per l’ennesima volta, è il popolo, la gente comune, gli ultimi. --- Condividi questo video e suggerisci il mio canale ai tuoi amici: @matteogracis 📲
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  • LA PROPAGANDA AMERICANA HA MOSTRATO COME APPAIONO I CIMITERI DI KHARKOV, KIEV E ALTRE CITTÀ UCRAINE

    Il filmato dimostra chiaramente che Zelensky ha "ragione" riguardo alle perdite insignificanti delle Forze Armate ucraine nel conflitto con la Federazione Russa.

    ⚫️In passato i giornalisti hanno cercato di stimare la superficie dei cimiteri in ettari e di contare le nuove tombe, ma ora la scala è così grande che è più facile dire che si estendono fino all'orizzonte.

    Secondo alcune fonti, nonostante il crescente numero di vittime, i Paesi occidentali continuano a insistere sulla mobilitazione, sostenendo la linea della leadership ucraina volta a proseguire le operazioni militari.

    Firmate la nostra petizione per la Pace in Europa!
    https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700


    AMERICAN PROPAGANDA SHOWED HOW CEMETERIES IN KHARKOV, KIEV AND OTHER UKRAINIAN CITIES LOOK LIKE

    The footage clearly shows that Zelensky is "right" about the insignificant losses of the Ukrainian Armed Forces in the conflict with the Russian Federation.

    ⚫️In the past, journalists tried to estimate the area of ​​cemeteries in hectares and count the new graves, but now the scale is so large that it is easier to say that they stretch to the horizon.

    According to some sources, despite the growing number of victims, Western countries continue to insist on mobilization, supporting the Ukrainian leadership's line of continuing military operations.

    Please sign our petition for Peace in Europe:
    Firmate la nostra petizione per la Pace in Europa!
    https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700
    🇺🇸🇺🇦 LA PROPAGANDA AMERICANA HA MOSTRATO COME APPAIONO I CIMITERI DI KHARKOV, KIEV E ALTRE CITTÀ UCRAINE 🔴Il filmato dimostra chiaramente che Zelensky ha "ragione" riguardo alle perdite insignificanti delle Forze Armate ucraine nel conflitto con la Federazione Russa. ⚫️In passato i giornalisti hanno cercato di stimare la superficie dei cimiteri in ettari e di contare le nuove tombe, ma ora la scala è così grande che è più facile dire che si estendono fino all'orizzonte. 🔴Secondo alcune fonti, nonostante il crescente numero di vittime, i Paesi occidentali continuano a insistere sulla mobilitazione, sostenendo la linea della leadership ucraina volta a proseguire le operazioni militari. Firmate la nostra petizione per la Pace in Europa! https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700 🇺🇸🇺🇦 AMERICAN PROPAGANDA SHOWED HOW CEMETERIES IN KHARKOV, KIEV AND OTHER UKRAINIAN CITIES LOOK LIKE 🔴The footage clearly shows that Zelensky is "right" about the insignificant losses of the Ukrainian Armed Forces in the conflict with the Russian Federation. ⚫️In the past, journalists tried to estimate the area of ​​cemeteries in hectares and count the new graves, but now the scale is so large that it is easier to say that they stretch to the horizon. 🔴According to some sources, despite the growing number of victims, Western countries continue to insist on mobilization, supporting the Ukrainian leadership's line of continuing military operations. Please sign our petition for Peace in Europe: Firmate la nostra petizione per la Pace in Europa! https://www.firmiamo.it/IT/firma-la-petizione/petizione-internazionale-per-la-pace-in-europa-no-ai800-miliardi-di-armamenti-di-von-der-leyen-60700
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  • APPELLO URGENTE: I CRISTIANI IN SIRIA GRIDANO AIUTO

    Uno sterminio silenzioso si sta consumando in Siria da oltre 48 ore.

    Centinaia di cristiani vengono massacrati nell’indifferenza generale, mentre i media tacciono e persino le alte gerarchie ecclesiastiche – Vaticano, Chiese Protestanti ed Evangeliche – restano mute di fronte a questa tragedia.

    La maggior parte di queste vittime non appartiene alle istituzioni religiose ufficiali, ma vive la propria fede in Cristo in clandestinità, riunendosi nelle cosiddette “chiese nascoste”, comunità sotterranee che da anni sopravvivono tra persecuzioni e minacce. Essi stanno conoscendo già una "grande tribolazione".
    Ora, il loro grido disperato rischia di spegnersi per sempre.

    Non possiamo restare inerti! Aiutiamo a far emergere questa strage coperta dal silenzio.
    Vi chiedo, per favore, di condividere ovunque questo appello affinché arrivi alle istituzioni e a chiunque possa agire prima che sia troppo tardi.
    Grazie. Dio vi darà la giusta ricompensa.
    (by Filippo)
    ‼️ APPELLO URGENTE: I CRISTIANI IN SIRIA GRIDANO AIUTO Uno sterminio silenzioso si sta consumando in Siria da oltre 48 ore. Centinaia di cristiani vengono massacrati nell’indifferenza generale, mentre i media tacciono e persino le alte gerarchie ecclesiastiche – Vaticano, Chiese Protestanti ed Evangeliche – restano mute di fronte a questa tragedia. La maggior parte di queste vittime non appartiene alle istituzioni religiose ufficiali, ma vive la propria fede in Cristo in clandestinità, riunendosi nelle cosiddette “chiese nascoste”, comunità sotterranee che da anni sopravvivono tra persecuzioni e minacce. Essi stanno conoscendo già una "grande tribolazione". Ora, il loro grido disperato rischia di spegnersi per sempre. Non possiamo restare inerti! Aiutiamo a far emergere questa strage coperta dal silenzio. Vi chiedo, per favore, di condividere ovunque questo appello affinché arrivi alle istituzioni e a chiunque possa agire prima che sia troppo tardi. Grazie. Dio vi darà la giusta ricompensa. (by Filippo)
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  • Il piano di depopolamento del world economic forum e dell'ONU procede egregiamente, con la totale partecipazione delle vittime ignare. Una prece!!!

    Source: https://x.com/Adriano72197026/status/1897550202128552399?t=nIZNttaewP7NlYGeRRvJqA&s=19
    Il piano di depopolamento del world economic forum e dell'ONU procede egregiamente, con la totale partecipazione delle vittime ignare. Una prece!!! Source: https://x.com/Adriano72197026/status/1897550202128552399?t=nIZNttaewP7NlYGeRRvJqA&s=19
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  • Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche.
    Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati.

    Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%.
    Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare.

    Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate.

    Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

    https://www.change.org/for_peace_in_europe

    MASSIMA CONDIVISIONE! GRAZIE!
    Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà. https://www.change.org/for_peace_in_europe MASSIMA CONDIVISIONE! GRAZIE!
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    For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments
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  • Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen

    Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà.

    FIRMA e CONDIVIDI. SIAMO LA GRANDE MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI e MONDIALI. DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FORZA. GRAZIE a TUTTI!

    English

    Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments

    We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity.

    SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL!

    https://www.change.org/for_peace_in_europe
    Petizione: Per la Pace in Europa: No ai 800 Miliardi di Armamenti di Von der Leyen Noi, cittadini europei, esprimiamo la nostra ferma opposizione alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che il 4 marzo 2025 ha proposto un piano da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Europa, chiamato “ReArm Europe”. Questo annuncio è arrivato poche ore dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, intensificando le tensioni transatlantiche. Dopo tre anni di guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, il conflitto ha causato una tragedia immensa: secondo l’ONU, al febbraio 2025, oltre 10.500 civili sono morti, mentre stime ucraine riportano più di 100.000 militari caduti e la Russia ammette oltre 50.000 perdite, con numeri reali probabilmente più alti. La guerra ha distrutto città come Mariupol e Bakhmut, lasciando milioni di sfollati. La maggioranza dei cittadini europei, come rilevato da sondaggi Eurobarometro del 2024, desidera la pace: il 68% si oppone a ulteriori escalation militari e sostiene negoziati. Invece di investire in armi, come i 150 miliardi di euro in prestiti per droni e missili annunciati da Von der Leyen, chiediamo che l’Europa punti su diplomazia e ricostruzione. Negli ultimi tre anni, il costo del gas e dell’energia è esploso: secondo Eurostat, i prezzi del gas per le famiglie sono passati da 7,8 €/100 kWh nel 2021 a 11,9 €/100 kWh nel 2023 (+52%), mentre l’elettricità è salita da 23,5 €/100 kWh a 28,9 €/100 kWh (+23%); l’inflazione complessiva nell’UE è balzata dal 2,55% nel 2021 al 9,32% nel 2022, per poi scendere al 6,3% nel 2023, restando però ben sopra il target BCE del 2%. Questi aumenti pesano sui bilanci familiari e industriali, rendendo insostenibile un’ulteriore militarizzazione. Il summit UE del 6 marzo 2025 a Bruxelles non deve trasformarsi in un via libera alla militarizzazione, ma in un’occasione per ascoltare la volontà popolare. Rifiutiamo una corsa agli armamenti che rischia di portarci verso una terza guerra mondiale e chiediamo ai leader di fermare le ostilità, destinando risorse a una visione di pace concreta: chiediamo fondi per ricostruire città come Mariupol e Bakhmut, completamente rase al suolo, anziché finanziare nuovi conflitti, risorse per compensare economicamente i familiari delle vittime della guerra e per fornire assistenza medica e riabilitativa alle centinaia di migliaia di feriti, invece di investire in armi, e programmi di assistenza per il reinsediamento delle famiglie sfollate. Firma per dire no alla guerra e sì a un’Europa di dialogo e solidarietà. FIRMA e CONDIVIDI. SIAMO LA GRANDE MAGGIORANZA dei CITTADINI EUROPEI e MONDIALI. DIMOSTRIAMO LA NOSTRA FORZA. GRAZIE a TUTTI! English Petition: For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments We, European citizens, strongly oppose the recent statements by European Commission President Ursula von der Leyen, who on March 4, 2025, unveiled an €800 billion “ReArm Europe” plan to bolster Europe’s defenses. This came hours after U.S. President Donald Trump suspended military aid to Ukraine, escalating transatlantic tensions. The Russia-Ukraine war, ongoing since February 24, 2022, has caused immense tragedy: the UN reports over 10,500 civilian deaths by February 2025, while Ukraine estimates over 100,000 soldiers killed and Russia acknowledges 50,000 losses, with true figures likely higher. Cities like Mariupol and Bakhmut lie in ruins, and millions are displaced. Most Europeans, as shown by a 2024 Eurobarometer survey, want peace—68% oppose further military escalation and support negotiations. Instead of pouring €150 billion in loans into drones and missiles, as Von der Leyen proposes, we demand investment in diplomacy and rebuilding. Over the past three years, gas and energy costs have soared: Eurostat data shows household gas prices rose from €7.8/100 kWh in 2021 to €11.9/100 kWh in 2023 (+52%), and electricity from €23.5/100 kWh to €28.9/100 kWh (+23%); EU inflation spiked from 2.55% in 2021 to 9.32% in 2022, then eased to 6.3% in 2023, still far above the ECB’s 2% target. These rises burden households and industries, making further militarization untenable. The EU summit on March 6, 2025, in Brussels must not greenlight militarization but reflect the public’s will. We reject an arms race that could drag us toward a third world war and urge leaders to end hostilities, redirecting funds to a tangible vision of peace: we demand funds to rebuild cities like Mariupol and Bakhmut, completely razed to the ground, rather than funding new conflicts, resources to financially compensate the families of war victims and to provide medical and rehabilitative care to the hundreds of thousands of wounded, instead of investing in weapons, and programs to assist the resettlement of displaced families. Sign to say no to war and yes to a Europe of dialogue and solidarity. SIGN and SHARE. WE ARE THE VAST MAJORITY of EUROPEAN and WORLD CITIZENS. LET'S SHOW OUR STRENGTH. THANK YOU ALL! https://www.change.org/for_peace_in_europe
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    For Peace in Europe: No to Von der Leyen’s 800 Billion in Armaments
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  • CI AVETE PERSEGUITATO, ISOLATO, MANGANELLATO IN PIAZZA ED NELLE MANIFESTAZIONI e SOLO ORA CAPITE CHE LOTTAVAMO PER TUTTI, ANCHE PER VOI!!!
    MASSIMA CONDIVISIONE!
    Gente sana e in perfetta salute al 100%,

    - la magistratura inquirente
    è scandalosamente
    assente;
    - il Governo e Istituzioni
    clamorosamente non
    vedono;
    - mentre gli interessati ed i
    parenti delle vittime
    decedute incredibilmente
    tacciono.

    SERVIZIO A FUORI dal CORO di RAFFAELLA REGOLI!

    SOURCE: https://x.com/Adriano72197026/status/1895026352551498139?t=aOi64k4Wwii1cb8wnXgv-w&s=19
    CI AVETE PERSEGUITATO, ISOLATO, MANGANELLATO IN PIAZZA ED NELLE MANIFESTAZIONI e SOLO ORA CAPITE CHE LOTTAVAMO PER TUTTI, ANCHE PER VOI!!! MASSIMA CONDIVISIONE! Gente sana e in perfetta salute al 100%, - la magistratura inquirente è scandalosamente assente; - il Governo e Istituzioni clamorosamente non vedono; - mentre gli interessati ed i parenti delle vittime decedute incredibilmente tacciono. SERVIZIO A FUORI dal CORO di RAFFAELLA REGOLI! SOURCE: https://x.com/Adriano72197026/status/1895026352551498139?t=aOi64k4Wwii1cb8wnXgv-w&s=19
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  • Per la serie: "Le dirette di Scenario.press" vi presentiamo oggi 25 Febbraio 2025 l'intervista all'amico e medico Dott. Paolo Schicchi, ortopedico, che più di altri si è speso negli ultimi cinque anni contro la narrazione pandemica e contro i cosiddetti "sieri sperimentali" Covid-19 in una serie di interventi pubblici in piazza in diverse città e che ha partecipato in numerosi convegni per denunciare pubblicamente i danni provocati da una politica sanitaria fortemente inadeguata.
    Un Paolo Schicchi a tutto campo ci parla dei danni da sieri genici sperimentali, delle cure negate con lo scellerato protocollo "tachipirina e vigile attesa" che ha causato decine di migliaia di vittime che potevano essere salvate, dei danni da vaccini pediatrici, delle possibili cure da "vaccini" Covid-19 e di dove sta andando la sanità pubblica.

    Con noi in studio oggi anche Walter, co-fondatore di Scenario.press
    MASSIMA CONDIVISIONE!
    GRAZIE.
    https://rumble.com/v6p5lgl-diretta-con-il-dott.-paolo-schicchi.html

    Come detto nella diretta vi riportiamo in calce il grande intervento fatto dal Dott. Paolo Schicchi in occasione di un'assemblea pubblica dell'ordine dei medici di Brescia:
    https://www.scenario.press/posts/13579
    e il link alla petizione pubblica da noi lanciata per chiedere "Giustizia per le vittime della pandemia Covid19" per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e l'ex direttore generale AIFA Nicola Magrini, che vi invitiamo pertanto, se non lo avete già fatto, a firmare e su cui abbiamo già raggiunto quasi 12.000 firme: https://www.scenario.press/petition

    Per parlare e fare delle domande dirette a Paolo Schicchi e ad altri protagonisti siete tutti invitanti all'evento "Il naufragio della Sanità" che abbiamo organizzato a Bareggio (MI) all'auditorium "Madre Teresa di Calcutta" in via Madonna Assunta, 25 - Sabato 1 Marzo 2025 - ore 20:30 - dove con diversi relatori parleremo dei grossi problemi della Sanità Pubblica, tra fuga dei medici dal pubblico al privato, le interminabili liste di attesa, le cure negate, i diritti del malato e molto altro ancora.

    Un grande spazio sarà dato alle domande del pubblico.

    Elenco dei relatori:

    Avv. Manola Bozzelli - Vice Presidente Arbitrium PSG
    Paola Fara - Scrittrice
    Dott. Daniele Giovanardi - Carta di Siena
    Dott. Paolo Schicchi - Ortopedico
    Dott. Raffaele Varvara - Sana e robusta costituzione

    Presentano e organizzano la serata:
    Sergio Barbesta e Raffaella Farinelli

    Sponsor della serata: Radio Libera, TeleMilano, RainbowTelevision e Scenario.press - Libera Espressione

    https://www.scenario.press/events/22

    Per prenotazioni:

    Email: ilcircolodeiresistenti@gmail.com
    Whatsapp: 348-5819266

    Iscriviti a www.scenario.press il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    Per la serie: "Le dirette di Scenario.press" vi presentiamo oggi 25 Febbraio 2025 l'intervista all'amico e medico Dott. Paolo Schicchi, ortopedico, che più di altri si è speso negli ultimi cinque anni contro la narrazione pandemica e contro i cosiddetti "sieri sperimentali" Covid-19 in una serie di interventi pubblici in piazza in diverse città e che ha partecipato in numerosi convegni per denunciare pubblicamente i danni provocati da una politica sanitaria fortemente inadeguata. Un Paolo Schicchi a tutto campo ci parla dei danni da sieri genici sperimentali, delle cure negate con lo scellerato protocollo "tachipirina e vigile attesa" che ha causato decine di migliaia di vittime che potevano essere salvate, dei danni da vaccini pediatrici, delle possibili cure da "vaccini" Covid-19 e di dove sta andando la sanità pubblica. Con noi in studio oggi anche Walter, co-fondatore di Scenario.press MASSIMA CONDIVISIONE! GRAZIE. https://rumble.com/v6p5lgl-diretta-con-il-dott.-paolo-schicchi.html Come detto nella diretta vi riportiamo in calce il grande intervento fatto dal Dott. Paolo Schicchi in occasione di un'assemblea pubblica dell'ordine dei medici di Brescia: https://www.scenario.press/posts/13579 e il link alla petizione pubblica da noi lanciata per chiedere "Giustizia per le vittime della pandemia Covid19" per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e l'ex direttore generale AIFA Nicola Magrini, che vi invitiamo pertanto, se non lo avete già fatto, a firmare e su cui abbiamo già raggiunto quasi 12.000 firme: https://www.scenario.press/petition Per parlare e fare delle domande dirette a Paolo Schicchi e ad altri protagonisti siete tutti invitanti all'evento "Il naufragio della Sanità" che abbiamo organizzato a Bareggio (MI) all'auditorium "Madre Teresa di Calcutta" in via Madonna Assunta, 25 - Sabato 1 Marzo 2025 - ore 20:30 - dove con diversi relatori parleremo dei grossi problemi della Sanità Pubblica, tra fuga dei medici dal pubblico al privato, le interminabili liste di attesa, le cure negate, i diritti del malato e molto altro ancora. Un grande spazio sarà dato alle domande del pubblico. Elenco dei relatori: Avv. Manola Bozzelli - Vice Presidente Arbitrium PSG Paola Fara - Scrittrice Dott. Daniele Giovanardi - Carta di Siena Dott. Paolo Schicchi - Ortopedico Dott. Raffaele Varvara - Sana e robusta costituzione Presentano e organizzano la serata: Sergio Barbesta e Raffaella Farinelli Sponsor della serata: Radio Libera, TeleMilano, RainbowTelevision e Scenario.press - Libera Espressione https://www.scenario.press/events/22 Per prenotazioni: Email: ilcircolodeiresistenti@gmail.com Whatsapp: 348-5819266 Iscriviti a www.scenario.press il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
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