• CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". 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  • Gamification Market

    The gamification market is experiencing significant growth, with its size projected to increase from USD 22.2 billion in 2024 to USD 102.5 billion by 2033, representing a compound annual growth rate (CAGR) of 18.53% during the period from 2025 to 2033. This expansion is driven by the growing recognition of gamification as an effective strategy for enhancing user engagement and motivation across various sectors, including education, healthcare, and corporate training. Organizations are increasingly leveraging gamification techniques to foster customer loyalty, improve employee performance, and facilitate learning experiences by incorporating game-like elements such as points, badges, and leaderboards into non-game contexts. The rise of mobile and digital technologies has further amplified the applicability of gamification, enabling its integration into apps and online platforms to create immersive experiences that appeal to users. As businesses continue to seek innovative solutions to captivate audiences and enhance productivity, the gamification market is poised for substantial growth, driven by the need for effective engagement strategies in an increasingly competitive environment.

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    Gamification Market Size, Share, Trends, Research 2025-33
    The gamification market size reached USD 22.2 Billion in 2024 to reach USD 102.5 Billion by 2033 at a CAGR of 18.53% during 2025-2033.
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  • INCREDIBILE !!
    La BBC mesi fa aveva presentato l'autore della strage a Magdeburgo di ieri, Taleb Al Abdulmohsen, in un reportage molto positivo e "simpatetico" in cui questo saudita "ex musulmano" diceva di aprire le frontiere agli ex musulmani come lui.
    Non può essere un caso che scelgono proprio lui per presentare in TV il caso degli "ex musulmani" e poi proprio questo compie una strage. Ma ammazza i tedeschi al mercatino di Natale non degli arabi o musulmani ovviamente

    Lo scopo di questa guerra sia mediatica che terroristica è CREARE IL CAOS innanzitutto mentale. Selezionano un arabo che dice di odiare la Merkel e di essere per AfD e contro gli islamici. Un caso mai sentito prima. Tuitta anche che ama Israele. Lo mettono in TV. Poi questo fa una strage ma solo tra "bianchi cristiani". stranamente non tra gli islamici che odia...
    Il risultato è seminare il caos la paura e non far capire più niente al pubblico

    G.Zibordi

    Source:https://x.com/pbecchi/status/1870427599664558445?t=uhDzf4rNfRA2DwtGOu5qsw&s=19
    INCREDIBILE !! La BBC mesi fa aveva presentato l'autore della strage a Magdeburgo di ieri, Taleb Al Abdulmohsen, in un reportage molto positivo e "simpatetico" in cui questo saudita "ex musulmano" diceva di aprire le frontiere agli ex musulmani come lui. Non può essere un caso che scelgono proprio lui per presentare in TV il caso degli "ex musulmani" e poi proprio questo compie una strage. Ma ammazza i tedeschi al mercatino di Natale non degli arabi o musulmani ovviamente Lo scopo di questa guerra sia mediatica che terroristica è CREARE IL CAOS innanzitutto mentale. Selezionano un arabo che dice di odiare la Merkel e di essere per AfD e contro gli islamici. Un caso mai sentito prima. Tuitta anche che ama Israele. Lo mettono in TV. Poi questo fa una strage ma solo tra "bianchi cristiani". stranamente non tra gli islamici che odia... Il risultato è seminare il caos la paura e non far capire più niente al pubblico G.Zibordi Source:https://x.com/pbecchi/status/1870427599664558445?t=uhDzf4rNfRA2DwtGOu5qsw&s=19
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  • Video2: A new "free Syria" with progressive and "diversity-friendly" jihadists.
    WARNING: STRONG IMAGES AND NOT SUITABLE FOR A SENSITIVE AUDIENCE!
    Una nuova “Siria libera” con jihadisti progressisti e “amici della diversità”.
    ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI e NON ADATTE a UN PUBBLICO SENSIBILE!
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  • Video1: A new "free Syria" with progressive and "diversity-friendly" jihadists.
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    Una nuova “Siria libera” con jihadisti progressisti e “amici della diversità”.
    ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI e NON ADATTE a UN PUBBLICO SENSIBILE!
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  • Roma, 12.11.2024: audizione del Sindacato Italiano Unitario di Polizia (SIULP) alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria dal virus SARS-CoV.2.

    SIULP: “NOI ABBIAMO OBBEDITO AGLI ORDINI. FACEVAMO QUELLO CHE CI DICEVANO DI FARE”

    Avv. Angelo Di Lorenzo
    Avvocati Liberi

    Ma la domanda da fare a questo sindacato sarebbe “chi vi ha ordinato di fare certe cose

    No perché tutti sanno che gli ordini devono essere legittimi, ed il giuramento del poliziotto è di fedeltà alla Repubblica nel rispetto e nella tutela dei cittadini italiani, non di obbedienza ad una forza di politica o ad una coalizione di governo.

    A maggior ragione per un “sindacato”, ossia una formazione sociale a tutela di una categoria di lavoratori la cui dignità economica e lavorativa è stata subordinata all’obbedienza.

    Un sindacato non può e non deve mettersi dalla parte dell'amministrazione datoriale permettendole di togliere il lavoro ai propri iscritti, a nessuna condizione, ecco perché questa formazione sindacale ha difeso la politica, il governo, ma non certo lo Stato e non certo i cittadini; in tal modo si comporta il sindacato di comodo, al pari della triplice che ha promosso la privazione del lavoro e della retribuzione dei lavoratori italiani, spingendosi sino a chiedere l’obbligo di vaccinazione per tutti i cittadini, anche quelli non lavoratori (bambini, pensionati, disoccupati, etc.).

    Tant'è che questa parte della Polizia di Stato ha riferito di essersi impegnati con successo a:

    Garantire il coprifuoco
    Vietare assembramenti e riunioni
    Soddisfare le esigenze dei Questori
    Controllare gli isolamenti del personale (addirittura alcuni poliziotti si sarebbero dichiarati disponibili ad auto rinchiudersi nei Covid hotel in caso di infezione)
    Ridurre il contagio all’interno dei propri uffici.

    Tutti obiettivi riuscitissimi a dire del sindacalista audito.

    Questo avrebbero fatto gli appartenenti della Polizia di Stato iscritti al SIULP, il cui rappresentante, con la semplicità divertita di un giocatore di tresette al bar, riesumava le immagini delle bare sui camion dell’esercito, affermando che da quel momento decidevano di “fare qualcosa, pur senza capire nulla di medicina”, ed in tale ottica ha tenuto a precisare che loro, come poliziotti, quando rincorrevano le persone a fare jogging o fermavano le persone a passeggio con il cane lo facevano perché “erano obbligati a farlo” e perché volevano “tutelare la salute dei cittadini e la propria”.

    “Non lo facevamo per disturbare la libertà delle persone” …. nooooooo.

    Torniamo alla domanda che nessuno ha posto al poliziotto: ma chi ha dato gli ordini che loro avrebbero eseguito In che modo pensavano di proteggere la “salute dei cittadini” reprimendo chi faceva jogging o chi era a passeggio con il cane se non capivano nulla di medicina

    Il poliziotto dovrebbe conoscere bene il valore delle norme, della diversa forza e vincolatività che esse hanno in base alla loro collocazione nel sistema della gerarchia delle fonti, e che, perciò, un DPCM, una circolare, un ordine del superiore o un provvedimento amministrativo non può ordinare ad un poliziotto di “disturbare” (parole sue) le libertà costituzionali di una persona, soprattutto se fa jogging, se passeggia per i fatti suoi con il cane o se protesta seduto in preghiera con il rosario in mano.

    E dovrebbe conoscere anche i limiti del proprio operato, perché esistono un paio di norme (ma forse queste non le conosce o non le ricorda volutamente) che cosi fanno: 1⃣"Nessuna prestazione personale o patrimoniale  può essere imposta se non in base alla legge" (art. 23 Cost.); 2⃣ “I funzionari e i dipendenti dello Stato sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti…” (art. 28 Cost).

    Ma poi il SIULP conclude dicendo che per fortuna (loro) i poliziotti hanno avuto accesso ai vaccini tra i primi.

    Contenti loro, che altro dire.

    Guarda il video sul canale YouTube di ALI qui
    https://youtu.be/FcyihYDXXAs?feature=shared
    Roma, 12.11.2024: audizione del Sindacato Italiano Unitario di Polizia (SIULP) alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria dal virus SARS-CoV.2. SIULP: “NOI ABBIAMO OBBEDITO AGLI ORDINI. FACEVAMO QUELLO CHE CI DICEVANO DI FARE” Avv. Angelo Di Lorenzo Avvocati Liberi Ma la domanda da fare a questo sindacato sarebbe “chi vi ha ordinato di fare certe cose❓” No perché tutti sanno che gli ordini devono essere legittimi, ed il giuramento del poliziotto è di fedeltà alla Repubblica nel rispetto e nella tutela dei cittadini italiani, non di obbedienza ad una forza di politica o ad una coalizione di governo. A maggior ragione per un “sindacato”, ossia una formazione sociale a tutela di una categoria di lavoratori la cui dignità economica e lavorativa è stata subordinata all’obbedienza. Un sindacato non può e non deve mettersi dalla parte dell'amministrazione datoriale permettendole di togliere il lavoro ai propri iscritti, a nessuna condizione, ecco perché questa formazione sindacale ha difeso la politica, il governo, ma non certo lo Stato e non certo i cittadini; in tal modo si comporta il sindacato di comodo, al pari della triplice che ha promosso la privazione del lavoro e della retribuzione dei lavoratori italiani, spingendosi sino a chiedere l’obbligo di vaccinazione per tutti i cittadini, anche quelli non lavoratori (bambini, pensionati, disoccupati, etc.). Tant'è che questa parte della Polizia di Stato ha riferito di essersi impegnati con successo a: ➡️Garantire il coprifuoco ➡️Vietare assembramenti e riunioni ➡️Soddisfare le esigenze dei Questori ➡️Controllare gli isolamenti del personale (addirittura alcuni poliziotti si sarebbero dichiarati disponibili ad auto rinchiudersi nei Covid hotel in caso di infezione) ➡️Ridurre il contagio all’interno dei propri uffici. Tutti obiettivi riuscitissimi a dire del sindacalista audito. Questo avrebbero fatto gli appartenenti della Polizia di Stato iscritti al SIULP, il cui rappresentante, con la semplicità divertita di un giocatore di tresette al bar, riesumava le immagini delle bare sui camion dell’esercito, affermando che da quel momento decidevano di “fare qualcosa, pur senza capire nulla di medicina”, ed in tale ottica ha tenuto a precisare che loro, come poliziotti, quando rincorrevano le persone a fare jogging o fermavano le persone a passeggio con il cane lo facevano perché “erano obbligati a farlo” e perché volevano “tutelare la salute dei cittadini e la propria”. “Non lo facevamo per disturbare la libertà delle persone” …. nooooooo. Torniamo alla domanda che nessuno ha posto al poliziotto: ma chi ha dato gli ordini che loro avrebbero eseguito❓ In che modo pensavano di proteggere la “salute dei cittadini” reprimendo chi faceva jogging o chi era a passeggio con il cane se non capivano nulla di medicina❓ Il poliziotto dovrebbe conoscere bene il valore delle norme, della diversa forza e vincolatività che esse hanno in base alla loro collocazione nel sistema della gerarchia delle fonti, e che, perciò, un DPCM, una circolare, un ordine del superiore o un provvedimento amministrativo non può ordinare ad un poliziotto di “disturbare” (parole sue) le libertà costituzionali di una persona, soprattutto se fa jogging, se passeggia per i fatti suoi con il cane o se protesta seduto in preghiera con il rosario in mano. E dovrebbe conoscere anche i limiti del proprio operato, perché esistono un paio di norme (ma forse queste non le conosce o non le ricorda volutamente) che cosi fanno: 1⃣"Nessuna prestazione personale o patrimoniale  può essere imposta se non in base alla legge" (art. 23 Cost.); 2⃣ “I funzionari e i dipendenti dello Stato sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti…” (art. 28 Cost). Ma poi il SIULP conclude dicendo che per fortuna (loro) i poliziotti hanno avuto accesso ai vaccini tra i primi. Contenti loro, che altro dire. Guarda il video sul canale YouTube di ALI 👉qui 👈 https://youtu.be/FcyihYDXXAs?feature=shared
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  • SOLIDARIETÀ ALLA GIUDICE SUSANNA ZANDA
    Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione ha promosso un procedimento disciplinare nei confronti della Giudice del Tribunale di Firenze, sindacando nel merito le decisioni giurisdizionali adottate dalla Dr.ssa Susanna Zanda.
    A parte ogni altra considerazione circa l'uso palesemente strumentale di tale iniziativa volta a far "da spalla" alla "politica" sanitaria dei governi succedutisi dal 2020 ad oggi, vi è che il CSM ha sempre opposto la insindacabilità del merito e delle modalità dell'esercizio della funzione giurisdizionale da parte dei giudici. Sempre e senza mai alcuna eccezione.
    Non è pensabile che il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione non lo sappia.
    Emerge allora, sul piano oggettivo, la finalità di questa inaudita iniziativa: non tanto sanzionare (o non sanzionare) per inesistenti responsabilità disciplinari la eccellente Giudice Susanna Zanda, bensì inviare un avvertimento a tutti i giudici a non contradire mai le decisioni del governo. Con tanti saluti alla indipendenza dell'ordine giudiziario e di ogni singolo giudice.
    La situazione è gravissima. Sono a rischio tutti i diritti e le libertà di ogni cittadino.
    Dal Colle perviene un rumoroso silenzio. Buona fortuna a tutti noi, ne abbiamo bisogno.

    Prof. Avv. Augusto Sinagra
    AUGUSTO SINAGRA.
    SOLIDARIETÀ ALLA GIUDICE SUSANNA ZANDA Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione ha promosso un procedimento disciplinare nei confronti della Giudice del Tribunale di Firenze, sindacando nel merito le decisioni giurisdizionali adottate dalla Dr.ssa Susanna Zanda. A parte ogni altra considerazione circa l'uso palesemente strumentale di tale iniziativa volta a far "da spalla" alla "politica" sanitaria dei governi succedutisi dal 2020 ad oggi, vi è che il CSM ha sempre opposto la insindacabilità del merito e delle modalità dell'esercizio della funzione giurisdizionale da parte dei giudici. Sempre e senza mai alcuna eccezione. Non è pensabile che il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione non lo sappia. Emerge allora, sul piano oggettivo, la finalità di questa inaudita iniziativa: non tanto sanzionare (o non sanzionare) per inesistenti responsabilità disciplinari la eccellente Giudice Susanna Zanda, bensì inviare un avvertimento a tutti i giudici a non contradire mai le decisioni del governo. Con tanti saluti alla indipendenza dell'ordine giudiziario e di ogni singolo giudice. La situazione è gravissima. Sono a rischio tutti i diritti e le libertà di ogni cittadino. Dal Colle perviene un rumoroso silenzio. Buona fortuna a tutti noi, ne abbiamo bisogno. Prof. Avv. Augusto Sinagra AUGUSTO SINAGRA.
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  • Grazie al lavoro della #CommissioneCovid stanno emergendo fatti fino ad ora taciuti e che imporranno ulteriori approfondimenti.
    L' audizione odierna di Osa Polizia ha denunciato che l'obbligo vaccinale imposto alle forze dell’ordine non avrebbe limitato i contagi che al contrario sarebbero aumentati significativamente. Quanto sta emergendo impone alla Commissione delle ulteriori indagini in merito.

    ITALY
    Thanks to the work of the #CovidCommission, facts that have been kept quiet until now are emerging and will require further investigation. Today's hearing of Osa Polizia denounced that the mandatory vaccination imposed on law enforcement would not have limited infections, which on the contrary would have increased significantly. What is emerging requires the Commission to carry out further investigations on the matter.

    https://x.com/Marcolisei/status/1858933505948086283?t=B8TIOMOYuW9AafdTILzAVA&s=19
    Grazie al lavoro della #CommissioneCovid stanno emergendo fatti fino ad ora taciuti e che imporranno ulteriori approfondimenti. L' audizione odierna di Osa Polizia ha denunciato che l'obbligo vaccinale imposto alle forze dell’ordine non avrebbe limitato i contagi che al contrario sarebbero aumentati significativamente. Quanto sta emergendo impone alla Commissione delle ulteriori indagini in merito. ITALY Thanks to the work of the #CovidCommission, facts that have been kept quiet until now are emerging and will require further investigation. Today's hearing of Osa Polizia denounced that the mandatory vaccination imposed on law enforcement would not have limited infections, which on the contrary would have increased significantly. What is emerging requires the Commission to carry out further investigations on the matter. https://x.com/Marcolisei/status/1858933505948086283?t=B8TIOMOYuW9AafdTILzAVA&s=19
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  • Mostruoso intervento di @AvvErich Grimaldi nell’audizione odierna, che rimarrà nella triste storia dell’Italia. Dal min. 58 una raffica di domande, non solo retoriche, e una esposizione di fatti che inchiodano TUTTI i responsabili delle Istituzioni sanitarie.

    Per firmare la nostra petizione che chiede la messa in stato di accusa dell'ex Ministro della Salute Roberto Speranza e di Nicola Magrini ex direttore AIFA potete andare al link: https://scenario.press/petition

    Link al video completo: https://webtv.camera.it/evento/26677
    Mostruoso intervento di @AvvErich Grimaldi nell’audizione odierna, che rimarrà nella triste storia dell’Italia. Dal min. 58 una raffica di domande, non solo retoriche, e una esposizione di fatti che inchiodano TUTTI i responsabili delle Istituzioni sanitarie. Per firmare la nostra petizione che chiede la messa in stato di accusa dell'ex Ministro della Salute Roberto Speranza e di Nicola Magrini ex direttore AIFA potete andare al link: https://scenario.press/petition Link al video completo: https://webtv.camera.it/evento/26677
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