• HOARA BORSELLI.
    Quello che ci racconta ha dell'incredibile!
    " L'ultima deriva woke ha colpito i Lego etichettandoli come omofobi. Al Science Museum di Londra l'audioguida afferma che i celebri mattoncini colorati possono rafforzare l'idea che l'eterosessualità "è la norma". Il motivo?
    Le persone descriverebbero i mattoncini come aventi parti maschili o femminili che sono fatte per "accoppiarsi" tra di loro"
    PAZZESCO! Brava @HoaraBorselli !
    HOARA BORSELLI. Quello che ci racconta ha dell'incredibile!👇👇👇 " L'ultima deriva woke ha colpito i Lego etichettandoli come omofobi. Al Science Museum di Londra l'audioguida afferma che i celebri mattoncini colorati possono rafforzare l'idea che l'eterosessualità "è la norma". Il motivo? Le persone descriverebbero i mattoncini come aventi parti maschili o femminili che sono fatte per "accoppiarsi" tra di loro" PAZZESCO! Brava @HoaraBorselli !
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  • «OBAMA FINANZIÒ I TERRORISTI ISLAMICI CON OLTRE MEZZO MILIARDO DI DOLLARI»

    Forse mi son perso qualcosa, ma non mi sembra che sia stata data la dovuta attenzione a dichiarazioni a dir poco dirompenti che mostrano i retroscena di un potere che si ritiene al di sopra del bene e del male. Solo la vocazione corifea dei nostri appecoronati ripetitori della menzogna rivelata può spiegare il silenzio assordante sulle gravi dichiarazioni di Tulsi Gabbard – in procinto di assumersi un ruolo rilevante nel governo Trump con delega ai Servizi – pronunciate nell’audizione di tre ore il 30 gennaio scorso al cospetto della Commissione Intelligence del Senato.

    Tulsi Gabbard, ex deputata dem nonché veterana della Guardia Nazionale dell’Esercito, “risorsa russa compromessa”, come ebbe a definirla Hilary Clinton. La quale, “omettendo” o “distorcendo” informazioni cruciali, come detto dall’ex direttore della CIA Jhon Brennan, ha scoperchiato il vaso di Pandora. Riporto di seguito la parte conclusiva dell’audizione, le domande cruciali del presidente della Commissione Intelligence del Senato e le rispettive risposte di Tulsi Gabbard.

    PRESIDENTE. Colonnello Gabbard, quando la Russia negava l’uso di armi chimiche da parte di Assad accusava gli Stati Uniti di sostenere i terroristi. Questa è una frase che Putin ha usato spesso durante guerra civile siriana, sostenendo Assad. I funzionari siriani hanno fatto commenti simili. Lo hanno fatto ripetutamente. Lo hanno fatto in pubblico. Lo hanno fatto alle Nazioni Unite nel 2016. Lei ha rilasciato un’intervista in cui ha detto, e questa è una citazione, che «gli Stati Uniti stanno fornendo sostegno diretto e indiretto ai gruppi terroristici al fine di rovesciare il governo siriano». E nel 2019, sul palco del dibattito presidenziale democratico, ha detto del presidente Trump, e questa è una citazione, «questo attuale presidente sta continuando a tradirci, avremmo dovuto dare la caccia ad Al Qaeda, ma da anni ormai, non solo non abbiamo dato la caccia ad Al Qaeda, ma il nostro presidente sta sostenendo Al Qaeda». Quindi mi interessa sapere qual era il suo obiettivo nel dire queste cose e se prima di dirle ha considerato le motivazioni dell’Iran e della Russia, quali potessero essere le loro motivazioni prima di fare queste affermazioni?

    GABBARD. Senatore, come persona che si è arruolata nell’esercito proprio a causa dell’attacco terroristico di Al Qaeda dell’11 settembre e, impegnando me stessa e la mia vita a fare ciò che potevo per sconfiggere questi terroristi, è stato scioccante e un tradimento per me e per tutte le persone che sono state uccise l’11 settembre, le loro famiglie e miei fratelli e sorelle in uniforme. Quando ero membro del Congresso sono venuta a conoscenza dei duplici programmi che il presidente Obama aveva avviato, in realtà per rovesciare il regime siriano e per essere disposto, attraverso il programma Timber Sycamore della Cia, che ora è stato reso pubblico, a collaborare, ad armare ed equipaggiare Al Qaeda nel tentativo di rovesciare quel regime, iniziando un’altra guerra di regime in Medio Oriente. Il programma di addestramento ed equipaggiamento del Dipartimento della Difesa, iniziato sotto il presidente Obama, è già ampiamente noto e studiato e alla fine ha portato all’utilizzo di oltre mezzo miliardo di dollari per addestrare quelli che venivano chiamati “ribelli moderati”, ma che in realtà erano combattenti che lavoravano e si allineavano con l’affiliato di Al Qaeda su terreno in Siria, il tutto per portare avanti il loro cambio di regime. E non riconoscendo ciò che era ovvio all’epoca e ciò che purtroppo si è rivelato vero, ovvero che una guerra di cambio di regime in Siria, proprio come le guerre di cambio di regime in Iraq, il rovesciamento di Gheddafi e Mubarak, sebbene questi siano tutti dittatori, avrebbero probabilmente portato all’ascesa di estremisti islamici come Al Qaeda al potere. Non ho versato lacrime per la caduta del regime di Assad. Ma oggi abbiamo un estremista islamico che è ora al comando della Siria, e che – come ho detto – ha ballato per le strade per celebrare l’attacco dell’11 settembre, che ha governato Idlib con un governatore estremista islamico e che ha già iniziato a perseguitare e uccidere e arrestare le minoranze religiose come i Cristiani in Siria. Non capisco perché questo dovrebbe essere accettabile per qualcuno. Dovrebbe esserlo? Certamente no.

    PRESIDENTE. Apprezzo la sua risposta e la ringrazio. La mia preoccupazione ha a che fare con la tendenza a ripetere informazioni russe e siriane e persino, in alcuni casi credo, entreremo nel merito, iraniane e ciò che proviene dalla nostra comunità di intelligence.

    GABBARD. Il popolo americano ha diritto di sapere quelli che nel nostro governo hanno fornito armi al nostro nemico giurato, Al Qaeda. Non dovrebbe essere accettabile per nessuno.

    PRESIDENTE. Grazie.

    …mentre un documento desecretato dall’amministrazione Trump svela il piano elaborato dalla CIA per invadere Cuba nel 1962: l’operazione “Northwoods”, concepita da alti dirigenti del Ministero della Difesa statunitense allo scopo di suggestionare l’opinione pubblica tramite false flags (falsa bandiera) e sabotaggi, per indurla a sostenere un attacco militare contro il governo cubano.

    Qui il video degli ultimi 4 minuti dell’audizione di Tulsi Gabbard: https://visionetv.it/tulsi-gabbard-punta-il-dito-contro-obama-finanziava-e-armava-al-qaeda-in-siria/

    3 febbraio 2025 ore 14.56
    «OBAMA FINANZIÒ I TERRORISTI ISLAMICI CON OLTRE MEZZO MILIARDO DI DOLLARI» Forse mi son perso qualcosa, ma non mi sembra che sia stata data la dovuta attenzione a dichiarazioni a dir poco dirompenti che mostrano i retroscena di un potere che si ritiene al di sopra del bene e del male. Solo la vocazione corifea dei nostri appecoronati ripetitori della menzogna rivelata può spiegare il silenzio assordante sulle gravi dichiarazioni di Tulsi Gabbard – in procinto di assumersi un ruolo rilevante nel governo Trump con delega ai Servizi – pronunciate nell’audizione di tre ore il 30 gennaio scorso al cospetto della Commissione Intelligence del Senato. Tulsi Gabbard, ex deputata dem nonché veterana della Guardia Nazionale dell’Esercito, “risorsa russa compromessa”, come ebbe a definirla Hilary Clinton. La quale, “omettendo” o “distorcendo” informazioni cruciali, come detto dall’ex direttore della CIA Jhon Brennan, ha scoperchiato il vaso di Pandora. Riporto di seguito la parte conclusiva dell’audizione, le domande cruciali del presidente della Commissione Intelligence del Senato e le rispettive risposte di Tulsi Gabbard. PRESIDENTE. Colonnello Gabbard, quando la Russia negava l’uso di armi chimiche da parte di Assad accusava gli Stati Uniti di sostenere i terroristi. Questa è una frase che Putin ha usato spesso durante guerra civile siriana, sostenendo Assad. I funzionari siriani hanno fatto commenti simili. Lo hanno fatto ripetutamente. Lo hanno fatto in pubblico. Lo hanno fatto alle Nazioni Unite nel 2016. Lei ha rilasciato un’intervista in cui ha detto, e questa è una citazione, che «gli Stati Uniti stanno fornendo sostegno diretto e indiretto ai gruppi terroristici al fine di rovesciare il governo siriano». E nel 2019, sul palco del dibattito presidenziale democratico, ha detto del presidente Trump, e questa è una citazione, «questo attuale presidente sta continuando a tradirci, avremmo dovuto dare la caccia ad Al Qaeda, ma da anni ormai, non solo non abbiamo dato la caccia ad Al Qaeda, ma il nostro presidente sta sostenendo Al Qaeda». Quindi mi interessa sapere qual era il suo obiettivo nel dire queste cose e se prima di dirle ha considerato le motivazioni dell’Iran e della Russia, quali potessero essere le loro motivazioni prima di fare queste affermazioni? GABBARD. Senatore, come persona che si è arruolata nell’esercito proprio a causa dell’attacco terroristico di Al Qaeda dell’11 settembre e, impegnando me stessa e la mia vita a fare ciò che potevo per sconfiggere questi terroristi, è stato scioccante e un tradimento per me e per tutte le persone che sono state uccise l’11 settembre, le loro famiglie e miei fratelli e sorelle in uniforme. Quando ero membro del Congresso sono venuta a conoscenza dei duplici programmi che il presidente Obama aveva avviato, in realtà per rovesciare il regime siriano e per essere disposto, attraverso il programma Timber Sycamore della Cia, che ora è stato reso pubblico, a collaborare, ad armare ed equipaggiare Al Qaeda nel tentativo di rovesciare quel regime, iniziando un’altra guerra di regime in Medio Oriente. Il programma di addestramento ed equipaggiamento del Dipartimento della Difesa, iniziato sotto il presidente Obama, è già ampiamente noto e studiato e alla fine ha portato all’utilizzo di oltre mezzo miliardo di dollari per addestrare quelli che venivano chiamati “ribelli moderati”, ma che in realtà erano combattenti che lavoravano e si allineavano con l’affiliato di Al Qaeda su terreno in Siria, il tutto per portare avanti il loro cambio di regime. E non riconoscendo ciò che era ovvio all’epoca e ciò che purtroppo si è rivelato vero, ovvero che una guerra di cambio di regime in Siria, proprio come le guerre di cambio di regime in Iraq, il rovesciamento di Gheddafi e Mubarak, sebbene questi siano tutti dittatori, avrebbero probabilmente portato all’ascesa di estremisti islamici come Al Qaeda al potere. Non ho versato lacrime per la caduta del regime di Assad. Ma oggi abbiamo un estremista islamico che è ora al comando della Siria, e che – come ho detto – ha ballato per le strade per celebrare l’attacco dell’11 settembre, che ha governato Idlib con un governatore estremista islamico e che ha già iniziato a perseguitare e uccidere e arrestare le minoranze religiose come i Cristiani in Siria. Non capisco perché questo dovrebbe essere accettabile per qualcuno. Dovrebbe esserlo? Certamente no. PRESIDENTE. Apprezzo la sua risposta e la ringrazio. La mia preoccupazione ha a che fare con la tendenza a ripetere informazioni russe e siriane e persino, in alcuni casi credo, entreremo nel merito, iraniane e ciò che proviene dalla nostra comunità di intelligence. GABBARD. Il popolo americano ha diritto di sapere quelli che nel nostro governo hanno fornito armi al nostro nemico giurato, Al Qaeda. Non dovrebbe essere accettabile per nessuno. PRESIDENTE. Grazie. …mentre un documento desecretato dall’amministrazione Trump svela il piano elaborato dalla CIA per invadere Cuba nel 1962: l’operazione “Northwoods”, concepita da alti dirigenti del Ministero della Difesa statunitense allo scopo di suggestionare l’opinione pubblica tramite false flags (falsa bandiera) e sabotaggi, per indurla a sostenere un attacco militare contro il governo cubano. Qui il video degli ultimi 4 minuti dell’audizione di Tulsi Gabbard: https://visionetv.it/tulsi-gabbard-punta-il-dito-contro-obama-finanziava-e-armava-al-qaeda-in-siria/ 3 febbraio 2025 ore 14.56
    VISIONETV.IT
    Tulsi Gabbard punta il dito contro Obama: "Finanziava e armava Al Qaeda in Siria" - Visione TV
    Tulsi Gabbard- in procinto di assumere un ruolo rilevante nel governo Trump con delega ai Servizi- spiega come la realtà sia molto peggiore di quella immaginata dai “complottisti”. “Obama finanziò i terroristi islamici con oltre mezzo miliardo di dollari…”
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  • Il protocollo “Tachipirina e vigile attesa” ha messo a rischio i malati covid, in molti casi con esiti fatali.

    Non è un’invenzione dei novax, Speranza

    Qui la testimonianza del Prof. Giuseppe Remuzzi.
    Sarebbe bello se venisse audito in #CommissioneCovid
    @borghi_claudio

    https://x.com/SabrySocial/status/1885881189090595069?t=iOK0--VCL-e1tpyV1ua4UA&s=19
    Il protocollo “Tachipirina e vigile attesa” ha messo a rischio i malati covid, in molti casi con esiti fatali. Non è un’invenzione dei novax, Speranza 🤡 Qui la testimonianza del Prof. Giuseppe Remuzzi. Sarebbe bello se venisse audito in #CommissioneCovid @borghi_claudio https://x.com/SabrySocial/status/1885881189090595069?t=iOK0--VCL-e1tpyV1ua4UA&s=19
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  • Borghi (Lega): Oms, uno stipendificio. Presentiamo ddl per uscirne.

    Milano, 23 gen. (askanews) - "In questa conferenza stampa annunciamo le iniziative che abbiamo in mente per seguire gli Stati Uniti nel progetto di uscita dall'Oms. Abbiamo già depositato un emendamento al mille proroghe, non sappiamo se sarà ritenuto ammissibile, però per sicurezza poi depositiamo oggi anche un disegno di legge per abrogare la legge che in questo momento ci obbliga a essere parte dell'Oms. E' uno stipendificio, è un centro di potere slegato da qualsiasi interesse nazionale, ormai è diventato una specie di megafono delle multinazionali del farmaco, di Bill Gates e così via. Se gli Stati Uniti stessi che hanno capito che non serve a niente ma serve agli interessi di qualcuno non capisco perché noi dobbiamo andarci dietro. E non c'è la scusa dell'Africa. Se lo stesso contributo che noi diamo all'Oms lo portiamo direttamente in Africa magari tramite i nostri contingenti che in questo momento sono nel Niger di sicuro il contributo per i bisognosi dell'Africa sarebbe moltiplicato per 10 perché almeno non si foraggiano con uno stipendio medio di 140 mila euro netti, compresi centralini, uomini delle pulizie, quindi evidentemente c'è qualcosa che non va". Lo ha detto alla Camera il senatore leghista Claudio Borghi a margine della conferenza stampa per le iniziative della Lega per uscire dall'Organizzazione mondiale della sanità.

    #birghi
    #claudioborghi
    #senatoreborghi
    #fuorioms
    #omsgate
    Borghi (Lega): Oms, uno stipendificio. Presentiamo ddl per uscirne. Milano, 23 gen. (askanews) - "In questa conferenza stampa annunciamo le iniziative che abbiamo in mente per seguire gli Stati Uniti nel progetto di uscita dall'Oms. Abbiamo già depositato un emendamento al mille proroghe, non sappiamo se sarà ritenuto ammissibile, però per sicurezza poi depositiamo oggi anche un disegno di legge per abrogare la legge che in questo momento ci obbliga a essere parte dell'Oms. E' uno stipendificio, è un centro di potere slegato da qualsiasi interesse nazionale, ormai è diventato una specie di megafono delle multinazionali del farmaco, di Bill Gates e così via. Se gli Stati Uniti stessi che hanno capito che non serve a niente ma serve agli interessi di qualcuno non capisco perché noi dobbiamo andarci dietro. E non c'è la scusa dell'Africa. Se lo stesso contributo che noi diamo all'Oms lo portiamo direttamente in Africa magari tramite i nostri contingenti che in questo momento sono nel Niger di sicuro il contributo per i bisognosi dell'Africa sarebbe moltiplicato per 10 perché almeno non si foraggiano con uno stipendio medio di 140 mila euro netti, compresi centralini, uomini delle pulizie, quindi evidentemente c'è qualcosa che non va". Lo ha detto alla Camera il senatore leghista Claudio Borghi a margine della conferenza stampa per le iniziative della Lega per uscire dall'Organizzazione mondiale della sanità. #birghi #claudioborghi #senatoreborghi #fuorioms #omsgate
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  • CARI AMICI, LA MASSONA, NEOMONDIALISTA, SUPER ATLANTISTA, SUPER FILO NATO, SUPER UNIONE EUROPEA, E' TORNATA IN ITALIA, DOPO IL MAGNIFICO TOUR IN ARABIA SAUDITA E NEL BARHEIN. L'ANSA HA TRASMESSO LA FOTO DELLA DONNETA-A CAPO DEL PEGGIORE GOVERNO DELLA ITALIA REPUBBLICANA- IN COMPLETO CREMA SEDUTA IN PRIMA FILA IN OCCASIONE DEL DISCORSO DI MATTARELLA SU AUSCHVTZ. BUONA GIORNATA A TUTTI. UN ABBRACCIO.
    CARI AMICI, LA MASSONA, NEOMONDIALISTA, SUPER ATLANTISTA, SUPER FILO NATO, SUPER UNIONE EUROPEA, E' TORNATA IN ITALIA, DOPO IL MAGNIFICO TOUR IN ARABIA SAUDITA E NEL BARHEIN. L'ANSA HA TRASMESSO LA FOTO DELLA DONNETA-A CAPO DEL PEGGIORE GOVERNO DELLA ITALIA REPUBBLICANA- IN COMPLETO CREMA SEDUTA IN PRIMA FILA IN OCCASIONE DEL DISCORSO DI MATTARELLA SU AUSCHVTZ. BUONA GIORNATA A TUTTI. UN ABBRACCIO.
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  • CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”? Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.” Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”. Ugo Rossi
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  • Gamification Market

    The gamification market is experiencing significant growth, with its size projected to increase from USD 22.2 billion in 2024 to USD 102.5 billion by 2033, representing a compound annual growth rate (CAGR) of 18.53% during the period from 2025 to 2033. This expansion is driven by the growing recognition of gamification as an effective strategy for enhancing user engagement and motivation across various sectors, including education, healthcare, and corporate training. Organizations are increasingly leveraging gamification techniques to foster customer loyalty, improve employee performance, and facilitate learning experiences by incorporating game-like elements such as points, badges, and leaderboards into non-game contexts. The rise of mobile and digital technologies has further amplified the applicability of gamification, enabling its integration into apps and online platforms to create immersive experiences that appeal to users. As businesses continue to seek innovative solutions to captivate audiences and enhance productivity, the gamification market is poised for substantial growth, driven by the need for effective engagement strategies in an increasingly competitive environment.

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    Grab a sample pdf: https://www.imarcgroup.com/gamification-market
    Gamification Market The gamification market is experiencing significant growth, with its size projected to increase from USD 22.2 billion in 2024 to USD 102.5 billion by 2033, representing a compound annual growth rate (CAGR) of 18.53% during the period from 2025 to 2033. This expansion is driven by the growing recognition of gamification as an effective strategy for enhancing user engagement and motivation across various sectors, including education, healthcare, and corporate training. Organizations are increasingly leveraging gamification techniques to foster customer loyalty, improve employee performance, and facilitate learning experiences by incorporating game-like elements such as points, badges, and leaderboards into non-game contexts. The rise of mobile and digital technologies has further amplified the applicability of gamification, enabling its integration into apps and online platforms to create immersive experiences that appeal to users. As businesses continue to seek innovative solutions to captivate audiences and enhance productivity, the gamification market is poised for substantial growth, driven by the need for effective engagement strategies in an increasingly competitive environment. #marketresearch #business #marketanalysis #markettrends #researchreport #marketreport #marketforecast #marketanalysis #marketgrowth #imarcgroup Grab a sample pdf: https://www.imarcgroup.com/gamification-market
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    Gamification Market Size, Share, Trends, Research 2025-33
    The gamification market size reached USD 22.2 Billion in 2024 to reach USD 102.5 Billion by 2033 at a CAGR of 18.53% during 2025-2033.
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  • INCREDIBILE !!
    La BBC mesi fa aveva presentato l'autore della strage a Magdeburgo di ieri, Taleb Al Abdulmohsen, in un reportage molto positivo e "simpatetico" in cui questo saudita "ex musulmano" diceva di aprire le frontiere agli ex musulmani come lui.
    Non può essere un caso che scelgono proprio lui per presentare in TV il caso degli "ex musulmani" e poi proprio questo compie una strage. Ma ammazza i tedeschi al mercatino di Natale non degli arabi o musulmani ovviamente

    Lo scopo di questa guerra sia mediatica che terroristica è CREARE IL CAOS innanzitutto mentale. Selezionano un arabo che dice di odiare la Merkel e di essere per AfD e contro gli islamici. Un caso mai sentito prima. Tuitta anche che ama Israele. Lo mettono in TV. Poi questo fa una strage ma solo tra "bianchi cristiani". stranamente non tra gli islamici che odia...
    Il risultato è seminare il caos la paura e non far capire più niente al pubblico

    G.Zibordi

    Source:https://x.com/pbecchi/status/1870427599664558445?t=uhDzf4rNfRA2DwtGOu5qsw&s=19
    INCREDIBILE !! La BBC mesi fa aveva presentato l'autore della strage a Magdeburgo di ieri, Taleb Al Abdulmohsen, in un reportage molto positivo e "simpatetico" in cui questo saudita "ex musulmano" diceva di aprire le frontiere agli ex musulmani come lui. Non può essere un caso che scelgono proprio lui per presentare in TV il caso degli "ex musulmani" e poi proprio questo compie una strage. Ma ammazza i tedeschi al mercatino di Natale non degli arabi o musulmani ovviamente Lo scopo di questa guerra sia mediatica che terroristica è CREARE IL CAOS innanzitutto mentale. Selezionano un arabo che dice di odiare la Merkel e di essere per AfD e contro gli islamici. Un caso mai sentito prima. Tuitta anche che ama Israele. Lo mettono in TV. Poi questo fa una strage ma solo tra "bianchi cristiani". stranamente non tra gli islamici che odia... Il risultato è seminare il caos la paura e non far capire più niente al pubblico G.Zibordi Source:https://x.com/pbecchi/status/1870427599664558445?t=uhDzf4rNfRA2DwtGOu5qsw&s=19
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  • Video2: A new "free Syria" with progressive and "diversity-friendly" jihadists.
    WARNING: STRONG IMAGES AND NOT SUITABLE FOR A SENSITIVE AUDIENCE!
    Una nuova “Siria libera” con jihadisti progressisti e “amici della diversità”.
    ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI e NON ADATTE a UN PUBBLICO SENSIBILE!
    Video2: A new "free Syria" with progressive and "diversity-friendly" jihadists. WARNING: STRONG IMAGES AND NOT SUITABLE FOR A SENSITIVE AUDIENCE! Una nuova “Siria libera” con jihadisti progressisti e “amici della diversità”. ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI e NON ADATTE a UN PUBBLICO SENSIBILE!
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