• Storie della Resistenza che ci piacciono.

    La rivolta pacifica delle donne che salvò 63 uomini in Emilia: "Per 11 giorni in corteo fino alla prigione dopo il rastrellamento dei nazisti" - Il Fatto Quotidiano
    Solo la determinazione delle donne ha permesso di salvare oltre 60 uomini: ecco cosa è successo

    Il 12 marzo 1945 i tedeschi fanno un rastrellamento tra Reggio e Modena. Le donne decidono di andare ogni giorno a piedi (circa due ore solo andata) per chiedere il rilascio di mariti e padri. Barbieri, che all'epoca aveva 13 anni: "Ricordo la paura". Ferrari (Anpi): "Qui la partecipazione popolare ha permesso la lotta partigiana"

    La rivolta pacifica delle donne che salvò 63 uomini in Emilia: “Per 11 giorni in corteo fino alla prigione dopo il rastrellamento dei nazisti”
    di Martina Castigliani
    Il 12 marzo 1945 i tedeschi fanno un rastrellamento tra Reggio e Modena. Le donne decidono di andare ogni giorno a piedi (circa due ore solo andata) per chiedere il rilascio di mariti e padri. Barbieri, che all'epoca aveva 13 anni: "Ricordo la paura". Ferrari (Anpi): "Qui la partecipazione popolare ha permesso la lotta partigiana"

    La nebbia, quel giorno, è fittissima. “Di quelle pesanti e piovose che penetrano nelle ossa”, racconta chi c’era. In Pianura Padana, nel lembo di terra che separa Correggio e Carpi, tra Reggio Emilia e Modena, vuol dire non riuscire a vedere oltre i propri piedi. Che il 12 marzo 1945 c’è un rastrellamento in corso, gli abitanti della frazione di Budrione lo capiscono dalle voci serrate dei comandi: ogni 10 metri c’è una testa e gli ordini si passano da uomo a uomo “come in una battuta di caccia”. Quello che avviene a un mese dalla Liberazione dal Nazifascismo è uno dei tanti episodi quasi sconosciuti di una guerra che ha travolto le campagne dove si nascondevano i partigiani. Questa volta però, l’epilogo è unico: a risolvere e impedire l’ennesimo eccidio sarà la resistenza civile e pacifica delle donne. Un atto raccontato in un libro preziosissimo del 2005, voluto dall’Anpi di Carpi (circolo E. Goldoni) e curato da Annamaria Loschi. Si intitola “Il coraggio delle donne” ed è un documento storico: contiene decine di testimonianze, molte delle quali di persone che ora non ci sono più, e che ricostruiscono un fatto mai arrivato sulle cronache nazionali. Ma che nelle campagne della bassa emiliana nessuno, finora, ha mai scordato. A raccontarlo sono i figli di chi quel giorno nero venne catturato: “Io avevo 13 anni e presero mio padre”, dice a ilfattoquotidiano.it Augusto Barbieri che ora di anni ne ha 93. “Anzi, di casa mia presero quattro uomini. Ricordo la paura. Tantissima paura”. Il rastrellamento lo fanno i tedeschi per vendicare l’agguato a un auto dei loro, avvenuto una settimana prima. A bordo c’erano un ufficiale e un sottoufficiale della Wehrmacht e un soldato mongolo: i primi due sapevano troppo e sono stati eliminati, il terzo ha chiesto e ottenuto di unirsi ai partigiani. I tedeschi non lo sanno e organizzano una controffensiva per liberarli che inizia alle 6 del mattino: catturano più di sessanta uomini (se ne contano almeno 63) e poi, in colonna, li portano in carcere a Correggio. Ma a quel punto succede qualcosa che nessun soldato nemico avrebbe potuto prevedere: i prigionieri vengono seguiti dalle donne in corteo che, sfidando armi e bombardamenti, ne chiedono il rilascio. Sono quasi due ore di cammino, quattro andata e ritorno, che ripeteranno ogni giorno per undici giorni. Fino alla liberazione.

    Il rastrellamento – Siamo a pochi km da Fossoli, dove sorgeva il campo di concentramento e transito verso i lager nazisti. In questa piana infinita, dove a sprazzi sorgono casolari e stalle, si nascondono i partigiani. Qui trovano accoglienza, mentre la vita quotidiana fatta di albe e lavoro va avanti. Il rastrellamento arriva all’improvviso e stravolge le comunità di Budrione, Fossoli e Migliarina. Se oggi sappiamo cosa è avvenuto, è grazie alle voci dei testimoni raccolte da Loschi in collaborazione con Augusto Barbieri, Pierino Bassoli e Lauro Cestelli. “Abbiamo cercato di parlare con più persone possibile”, ricorda Barbieri. Qui riportiamo alcune delle testimonianze contenute nel libro, ancora disponibile presso l’Anpi di Carpi. “Avevo 22 anni, quella mattina eravamo già tutti al lavoro”, dice Isden Morelli. “I tedeschi sono arrivati a casa nostra e hanno portato via con sé mio padre Bortolomeo e mio fratello Brenno”. Dante Bonatti parla del papà Dario che era “falegname e fabbro” ed era “anche addetto alle riparazioni delle armi dei partigiani. Eravamo tutti svegli”, “il rastrellamento è iniziato alle 5.30 del mattino”. Insieme ai tedeschi ci sono anche dei componenti della Brigata Nera di Carpi, che “in tuta grigioverde, avanzava nella nebbia fittissima. Questi ultimi erano ragazzi di 15-16 anni che noi conoscevamo, perché venivano a prendere i cocomeri durante la stagione. Per dissimulare la loro identità, però, tentavano di esprimersi in tedesco”. Luciano Bonatti ricorda che lo zio Dorno “venne preso dall’ultimo tedesco della fila mentre andava di corsa ad avvisare gli altri abitanti”. Bruno Dodi dice di essere rimasto in casa “sperando nella protezione della nebbia”. Ma è arrivato un tedesco che conosceva – “perché gli davamo qualcosa” – e al quale ha ubbidito, fidandosi che l’avrebbe liberato poi. “Invece la realtà è che io ero un ragazzo, ma i tedeschi erano uomini fatti, soldati abituati alla guerra”, dice.

    La maggior parte sono semplici contadini. Ma tra loro vengono catturati anche partigiani. Ad esempio, Bruno Cavazzoli che faceva la ronda e non riesce a prevenire il rastrellamento. Per “la nebbia tremenda”, “non abbiamo visto né sentito i tedeschi arrivare”. Cerca di scappare, ma viene fermato da due uomini a fucili spianati: “La mia prima reazione è stata molto umana”, confessa. “Ho sentito un rivolo caldo scendere lungo la gamba. È stato il massimo dell’angoscia che ho mai provato in vita mia”. Prima di essere catturato, prova a togliere la cravatta rossa per non provocarli: viene visto e schiaffeggiato.

    La rivolta delle donne – Il corteo dei 64 prigionieri parte da Budrione e va verso il carcere di Correggio: circa un’ora e mezza di cammino a piedi. “Disposti in fila per due o per quattro, i rastrellati si sono avviati senza nessun mezzo di trasporto”, raccontano. Erano tutti uomini, tranne una: fra di loro c’era Ardilia o Arsilia Goldoni, catturata mentre andava a lavorare al servizio della famiglia Pisa perché scambiata per una staffetta. Ma piano piano succede l’impensabile: lungo la strada il corteo comincia a ingrossarsi. “Il corteo, formato da tedeschi, fascisti e prigionieri non camminava solo: nonostante il grande pericolo, le donne hanno iniziato a seguirlo, chiamandosi l’una con l’altra”, racconta Vinicio Magnanini. Che ricorda come quel gesto, così forte e d’autonomia, avesse radici lontane. “Non si trattava tuttavia di una manifestazione semplice e spontanea: dietro c’era un’organizzazione politica e culturale, messa in atto da molti mesi, che poteva in questo frangente dare il coraggio alle donne, da sempre abituate a lavorare stando in secondo piano, (…) di affrontare e sfidare per chilometri soldati di un esercito feroce, ormai incalzato dagli eventi e per questo tanto più pericoloso”.

    Secondo i testimoni, il corteo a Correggio raduna più di 500 donne. Maria Allegretti racconta: “Un giorno il comandante partigiano, mi disse: devi organizzare le donne e dovete andare a Correggio a manifestare per gli uomini di Budrione! lo avevo mobilitato tutte le donne della zona e loro venivano volentieri, perché avevano tutte il marito, o un figlio, o un parente in prigione”. Prima di arrivare a Correggio, Allegretti avverte: state attente, perché potrebbero sparare dai tetti. “Loro però erano tutte con me perché volevano tentare di liberare i propri cari. La nostra manifestazione era pacifica: non avevamo armi, ma eravamo molto determinate. E cosi è stato fatto: noi, staffette e simpatizzanti, siamo andate a casa dei contadini a chiedere il cavallo, il biroccio, ma la maggioranza quel giorno è andata a piedi”.

    Ad un certo punto, i tedeschi sparano qualche colpo sulle manifestanti per disperderle: la tensione si alza. “Li seguimmo per circa 3 o 4 Km”, continua Zoe Busi. “Poi, in un momento di disperazione, incominciammo tutte a parlare: chiedevamo ai tedeschi di rilasciare i prigionieri”. È un gesto di sfida che richiede un enorme coraggio e non ci pensano due volte. “Zelmira Marchi si avvicinò loro e rimproverò il comportamento crudele. Un tedesco le lanciò una bomba a mano”. Anche Bruna Malavasi rimane ferita: “Io avevo 17 anni, ma in campagna allora si cresceva in fretta… Non mi ricordo neanche da dove sono partita io o chi mi avesse informata: so solo che con tutto un passaggio di voci ci siamo radunate in tante donne. Proprio in quella località ci hanno sparato: a me è arrivata una scheggia nell’avambraccio sinistro; ho sentito gli spari e mi sono trovata sanguinante. Mi è rimasto il segno, ancora oggi, dopo tanti anni”.

    Il corteo tuttavia riesce da arrivare fino a Correggio e qui le 500 donne che ormai si sono raggruppate inscenano una grande manifestazione davanti alla casa del fascio adibita a prigione. Lì, iniziano a sparare e arrestano Allegretti: “Le donne si sono
    spaventate moltissimo e si sono tutte sparpagliate, mentre io ed altre staffette siamo rimaste al centro della strada. Mi si sono avvicinati due fascisti che ci hanno accusate di fare una manifestazione senza l’autorizzazione, ma noi siamo ugualmente entrate nel cortile della prigione per fare sentire le nostre proteste”. Allora, vanno a cercare il comandante della Brigata Nera di Correggio, Alberto Giorgi: “Le donne sono entrate nel cortile”, dice Vanda Veroni, “e hanno tirato giù dal letto il comandante, anche se era indisposto, in modo che si interessasse della cosa. Lui fu costretto a occuparsi del fatto”.

    La resistenza civile e pacifica delle donne va avanti per undici giorni. Sono undici giorni di cortei che partivano al mattino e rientravano a metà giornata. Sempre e solo animati dalle donne. Di tutte le età. “Per tutto il tempo che rimasero chiusi, noi, con qualsiasi mezzo, carri, biciclette poche o a piedi, eravamo là davanti alla prigione“. Racconta ancora Vanda che a pranzo, spesso, si fermavano dal salumificio Veroni che dava loro “una minestra” e la signora cercava di tranquillizzarle. Si erano schierati con loro. Per le donne il lavoro era doppio: quando tornavano a casa, dovevano fare anche tutto quello che di solito spettava agli uomini nelle stalle. “Fu un periodo durissimo”. Maria viene liberata dopo tre giorni e solo perché nega di conoscere le altre: quando viene scortata dai soldati mongoli e tutte le vengono incontro, riesce a salvarsi perché parla in dialetto e loro non la capiscono.

    Barbieri ricorda molto bene quei giorni: “Come adesso”, dice a ilfattoquotidiano.it. “Sarò anche in difficoltà a muovere la lingua, ma ricordo tutto. Anche perché di casa mia avevo quattro prigionieri. E io, a 13 anni, all’improvviso ero rimasto l’uomo più grande della casa. E allora restavo a casa a tenere dietro alle mucche. Mia mamma e le mie zie andavano tutte le mattine”. E aggiunge: “All’inizio era molto difficile perché le donne si erano divise in commissioni e andavano a parlare con le varie autorità. Ma loro facevano degli ultimatum e dicevano che se non liberavamo i tre soldati, loro avrebbero fucilato tutti i prigionieri”. E poi, dice, “erano semi-analfabete e andare a parlare per una cosa così importante non era facile”. Un giorno, anche il piccolo Barbieri si unisce al corteo e riesce a vedere il padre: “Papà quando vi liberano?”, gli chiede. “E sapete cosa mi ha risposto? Quando tirano via il catenaccio”, ride. “Aveva fatto una battuta per non spaventarmi. Anche perché erano giorni di grande paura”. Si temeva che gli uomini non sarebbero usciti vivi, che ci sarebbe stata una strage. “Ma anche le colonne di donne nelle campagne ogni mattina erano un pericolo perché giravano gli apparecchi e potevano bombardarle. Il loro impegno è stato molto importante”, chiude.

    Dopo i primi giorni, vengono individuati e fucilati cinque partigiani: Mauro Bompani, Enzo Cremonini, Ettore Giovanardi. Ferruccio Tusberti, Augusto Armani. Poi iniziano lunghe ed estenuanti trattative: i tedeschi vogliono indietro i tre, ma non sanno che è impossibile. Alla fine avviene la liberazione dei sessanta, grazie all’intervento del commissario prefettizio di Carpi Enzo Scaltriti, che si dimostra aperto ai partigiani, e alla mediazione di monsignor Giuseppe Bonacini. Ma soprattutto grazie alla pressione esercitata dalla comunità femminile che non ha mai ceduto.

    Bruno racconta gli attimi successivi alla liberazione: “Siamo andati di corsa dalle donne che ci aspettavano fuori. Tutto il rientro è stata una gioia immensa: per la strada ci portavano dei pezzi di gnocco fritto e, quando siamo arrivati a Budrione, c’era una festa inimmaginabile. Le campane suonavano a distesa”. Dice Vanda: “Eravamo tutte contente. Durante il cammino, mi ricordo che un tale è salito sul rimorchio, anche se io ero davanti sul biroccio e poi voleva prendere la guida. Io allora mi sono detta: per undici giorni sono venuta qua, quindi adesso sto davanti io”. Parole importantissime, di un cambiamento che era avvenuto anche fuori dalla prigione. E ancora: “Io ed alcune signore, con le gambe penzoloni dal carretto, facevamo quasi ridere. Tutta la gente, lungo le strade, batteva le mani, con le lacrime agli occhi perché tutti erano soddisfatti di vedere che era stata una bella cosa che l’avventura era finita bene”.

    La partecipazione popolare oltre i partigiani – I racconti di chi c’era sono come fotografie che rimangono nel tempo. Scatti di un avvenimento che ha fatto la storia locale, ma non ha trovato abbastanza spazio nei libri di scuola o sui giornali. Il lavoro di memoria è stato possibile, “grazie ad Annamaria Loschi, insegnante animatrice dell’Associazione Memoria Storica di Budrione”, morta nel 2024, ricorda Lucio Ferrari, presidente dell’Anpi di Carpi. “Lei era appassionatissima”, dice. “Budrione è stato un centro di Resistenza molto forte qui nel Carpigiano e nella zona partigiana della provincia di Modena che è quella più vivace. Qui ci sono stati molti caduti: abbiamo 57 tra cippi e lapidi. In occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione, siamo andati a rendere omaggio a tutti. E il 23 marzo scorso, abbiamo ricordato il rastrellamento”.Questo episodio, racconta, “è stata un’esperienza così forte che è rimasta” nel ricordo della comunità. “Da parte delle donne c’è voluto un grande coraggio perché lì c’erano tedeschi e fascisti che si sentivano un po’ accerchiati ed erano particolarmente aggressivi e violenti. Soprattutto nei confronti delle donne”. E la loro rivolta “è stata fondamentale per fare pressione e per liberare i prigionieri. È stata decisiva”. Ma in tutti gli anni della Resistenza, le donne hanno avuto un ruolo importante. Anche e non solo tra i partigiani: “Ricordiamo lo sciopero delle operaie della Manifattura tabacchi, quello delle mondine o quello per il pane”. E pure la battaglia della trebbiatura, “quando uomini e donne tolsero le cinghie alle trebbie per evitare che i tedeschi prendessero il grano da portare in Germania”. E “parteciparono anche le donne”. La resistenza “è diventato un momento di grande emancipazione perché la donna nella famiglia qui non aveva un posto. Il nonno e la nonna erano i cosiddetti comandanti della famiglia. E nella gerarchia c’era un posto solo per la moglie del nonno, che si chiamava la resdora. Quando è iniziata la lotta di Liberazione anche le donne hanno cominciato a cercare di conquistare uno spazio dentro e fuori la famiglia. Prima non era così”.

    Quello che i fatti di Budrione, Migliarina e Fossoli dimostrano è che non c’erano solo i partigiani e le partigiane. Ma anche una società civile attiva e comunità mobilitate per la Resistenza. “Il 22 aprile”, continua Ferrari, “giorno della Liberazione di Carpi, abbiamo inaugurato la mostra ‘Noi stavamo con i partigiani’ che racconta proprio tutta la partecipazione popolare. Nella nostra zona più di 100 case sono diventate rifugio, nascondendo le persone nelle stalle o nei fienili. Ci fu una grande copertura della popolazione. Certo ci furono anche le spie, ma in generale ci fu una grande partecipazione. Anche di altre formazioni: cattolici, socialisti e naturalmente comunisti”. Proprio “la partecipazione popolare pacifica”, chiude Ferrari, “ha reso possibile la lotta partigiana”. E senza la resistenza de “la” Maria, “la” Vanda, “la” Isden e di tutte le altre, probabilmente il lembo di terra tra Correggio e Carpi avrebbe pianto altri sessanta uomini.

    *Foto da “Il coraggio delle donne. 12-23 marzo 1945” (a cura di Annamaria Loschi e di Anpi Carpi – Circolo E.Goldoni Budrione)

    Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/25/la-rivolta-pacifica-delle-donne-che-salvo-63-uomini-in-emilia-per-11-giorni-in-corteo-fino-alla-prigione-dopo-il-rastrellamento-dei-nazisti/7961324/
    Storie della Resistenza che ci piacciono. La rivolta pacifica delle donne che salvò 63 uomini in Emilia: "Per 11 giorni in corteo fino alla prigione dopo il rastrellamento dei nazisti" - Il Fatto Quotidiano Solo la determinazione delle donne ha permesso di salvare oltre 60 uomini: ecco cosa è successo Il 12 marzo 1945 i tedeschi fanno un rastrellamento tra Reggio e Modena. Le donne decidono di andare ogni giorno a piedi (circa due ore solo andata) per chiedere il rilascio di mariti e padri. Barbieri, che all'epoca aveva 13 anni: "Ricordo la paura". Ferrari (Anpi): "Qui la partecipazione popolare ha permesso la lotta partigiana" La rivolta pacifica delle donne che salvò 63 uomini in Emilia: “Per 11 giorni in corteo fino alla prigione dopo il rastrellamento dei nazisti” di Martina Castigliani Il 12 marzo 1945 i tedeschi fanno un rastrellamento tra Reggio e Modena. Le donne decidono di andare ogni giorno a piedi (circa due ore solo andata) per chiedere il rilascio di mariti e padri. Barbieri, che all'epoca aveva 13 anni: "Ricordo la paura". Ferrari (Anpi): "Qui la partecipazione popolare ha permesso la lotta partigiana" La nebbia, quel giorno, è fittissima. “Di quelle pesanti e piovose che penetrano nelle ossa”, racconta chi c’era. In Pianura Padana, nel lembo di terra che separa Correggio e Carpi, tra Reggio Emilia e Modena, vuol dire non riuscire a vedere oltre i propri piedi. Che il 12 marzo 1945 c’è un rastrellamento in corso, gli abitanti della frazione di Budrione lo capiscono dalle voci serrate dei comandi: ogni 10 metri c’è una testa e gli ordini si passano da uomo a uomo “come in una battuta di caccia”. Quello che avviene a un mese dalla Liberazione dal Nazifascismo è uno dei tanti episodi quasi sconosciuti di una guerra che ha travolto le campagne dove si nascondevano i partigiani. Questa volta però, l’epilogo è unico: a risolvere e impedire l’ennesimo eccidio sarà la resistenza civile e pacifica delle donne. Un atto raccontato in un libro preziosissimo del 2005, voluto dall’Anpi di Carpi (circolo E. Goldoni) e curato da Annamaria Loschi. Si intitola “Il coraggio delle donne” ed è un documento storico: contiene decine di testimonianze, molte delle quali di persone che ora non ci sono più, e che ricostruiscono un fatto mai arrivato sulle cronache nazionali. Ma che nelle campagne della bassa emiliana nessuno, finora, ha mai scordato. A raccontarlo sono i figli di chi quel giorno nero venne catturato: “Io avevo 13 anni e presero mio padre”, dice a ilfattoquotidiano.it Augusto Barbieri che ora di anni ne ha 93. “Anzi, di casa mia presero quattro uomini. Ricordo la paura. Tantissima paura”. Il rastrellamento lo fanno i tedeschi per vendicare l’agguato a un auto dei loro, avvenuto una settimana prima. A bordo c’erano un ufficiale e un sottoufficiale della Wehrmacht e un soldato mongolo: i primi due sapevano troppo e sono stati eliminati, il terzo ha chiesto e ottenuto di unirsi ai partigiani. I tedeschi non lo sanno e organizzano una controffensiva per liberarli che inizia alle 6 del mattino: catturano più di sessanta uomini (se ne contano almeno 63) e poi, in colonna, li portano in carcere a Correggio. Ma a quel punto succede qualcosa che nessun soldato nemico avrebbe potuto prevedere: i prigionieri vengono seguiti dalle donne in corteo che, sfidando armi e bombardamenti, ne chiedono il rilascio. Sono quasi due ore di cammino, quattro andata e ritorno, che ripeteranno ogni giorno per undici giorni. Fino alla liberazione. Il rastrellamento – Siamo a pochi km da Fossoli, dove sorgeva il campo di concentramento e transito verso i lager nazisti. In questa piana infinita, dove a sprazzi sorgono casolari e stalle, si nascondono i partigiani. Qui trovano accoglienza, mentre la vita quotidiana fatta di albe e lavoro va avanti. Il rastrellamento arriva all’improvviso e stravolge le comunità di Budrione, Fossoli e Migliarina. Se oggi sappiamo cosa è avvenuto, è grazie alle voci dei testimoni raccolte da Loschi in collaborazione con Augusto Barbieri, Pierino Bassoli e Lauro Cestelli. “Abbiamo cercato di parlare con più persone possibile”, ricorda Barbieri. Qui riportiamo alcune delle testimonianze contenute nel libro, ancora disponibile presso l’Anpi di Carpi. “Avevo 22 anni, quella mattina eravamo già tutti al lavoro”, dice Isden Morelli. “I tedeschi sono arrivati a casa nostra e hanno portato via con sé mio padre Bortolomeo e mio fratello Brenno”. Dante Bonatti parla del papà Dario che era “falegname e fabbro” ed era “anche addetto alle riparazioni delle armi dei partigiani. Eravamo tutti svegli”, “il rastrellamento è iniziato alle 5.30 del mattino”. Insieme ai tedeschi ci sono anche dei componenti della Brigata Nera di Carpi, che “in tuta grigioverde, avanzava nella nebbia fittissima. Questi ultimi erano ragazzi di 15-16 anni che noi conoscevamo, perché venivano a prendere i cocomeri durante la stagione. Per dissimulare la loro identità, però, tentavano di esprimersi in tedesco”. Luciano Bonatti ricorda che lo zio Dorno “venne preso dall’ultimo tedesco della fila mentre andava di corsa ad avvisare gli altri abitanti”. Bruno Dodi dice di essere rimasto in casa “sperando nella protezione della nebbia”. Ma è arrivato un tedesco che conosceva – “perché gli davamo qualcosa” – e al quale ha ubbidito, fidandosi che l’avrebbe liberato poi. “Invece la realtà è che io ero un ragazzo, ma i tedeschi erano uomini fatti, soldati abituati alla guerra”, dice. La maggior parte sono semplici contadini. Ma tra loro vengono catturati anche partigiani. Ad esempio, Bruno Cavazzoli che faceva la ronda e non riesce a prevenire il rastrellamento. Per “la nebbia tremenda”, “non abbiamo visto né sentito i tedeschi arrivare”. Cerca di scappare, ma viene fermato da due uomini a fucili spianati: “La mia prima reazione è stata molto umana”, confessa. “Ho sentito un rivolo caldo scendere lungo la gamba. È stato il massimo dell’angoscia che ho mai provato in vita mia”. Prima di essere catturato, prova a togliere la cravatta rossa per non provocarli: viene visto e schiaffeggiato. La rivolta delle donne – Il corteo dei 64 prigionieri parte da Budrione e va verso il carcere di Correggio: circa un’ora e mezza di cammino a piedi. “Disposti in fila per due o per quattro, i rastrellati si sono avviati senza nessun mezzo di trasporto”, raccontano. Erano tutti uomini, tranne una: fra di loro c’era Ardilia o Arsilia Goldoni, catturata mentre andava a lavorare al servizio della famiglia Pisa perché scambiata per una staffetta. Ma piano piano succede l’impensabile: lungo la strada il corteo comincia a ingrossarsi. “Il corteo, formato da tedeschi, fascisti e prigionieri non camminava solo: nonostante il grande pericolo, le donne hanno iniziato a seguirlo, chiamandosi l’una con l’altra”, racconta Vinicio Magnanini. Che ricorda come quel gesto, così forte e d’autonomia, avesse radici lontane. “Non si trattava tuttavia di una manifestazione semplice e spontanea: dietro c’era un’organizzazione politica e culturale, messa in atto da molti mesi, che poteva in questo frangente dare il coraggio alle donne, da sempre abituate a lavorare stando in secondo piano, (…) di affrontare e sfidare per chilometri soldati di un esercito feroce, ormai incalzato dagli eventi e per questo tanto più pericoloso”. Secondo i testimoni, il corteo a Correggio raduna più di 500 donne. Maria Allegretti racconta: “Un giorno il comandante partigiano, mi disse: devi organizzare le donne e dovete andare a Correggio a manifestare per gli uomini di Budrione! lo avevo mobilitato tutte le donne della zona e loro venivano volentieri, perché avevano tutte il marito, o un figlio, o un parente in prigione”. Prima di arrivare a Correggio, Allegretti avverte: state attente, perché potrebbero sparare dai tetti. “Loro però erano tutte con me perché volevano tentare di liberare i propri cari. La nostra manifestazione era pacifica: non avevamo armi, ma eravamo molto determinate. E cosi è stato fatto: noi, staffette e simpatizzanti, siamo andate a casa dei contadini a chiedere il cavallo, il biroccio, ma la maggioranza quel giorno è andata a piedi”. Ad un certo punto, i tedeschi sparano qualche colpo sulle manifestanti per disperderle: la tensione si alza. “Li seguimmo per circa 3 o 4 Km”, continua Zoe Busi. “Poi, in un momento di disperazione, incominciammo tutte a parlare: chiedevamo ai tedeschi di rilasciare i prigionieri”. È un gesto di sfida che richiede un enorme coraggio e non ci pensano due volte. “Zelmira Marchi si avvicinò loro e rimproverò il comportamento crudele. Un tedesco le lanciò una bomba a mano”. Anche Bruna Malavasi rimane ferita: “Io avevo 17 anni, ma in campagna allora si cresceva in fretta… Non mi ricordo neanche da dove sono partita io o chi mi avesse informata: so solo che con tutto un passaggio di voci ci siamo radunate in tante donne. Proprio in quella località ci hanno sparato: a me è arrivata una scheggia nell’avambraccio sinistro; ho sentito gli spari e mi sono trovata sanguinante. Mi è rimasto il segno, ancora oggi, dopo tanti anni”. Il corteo tuttavia riesce da arrivare fino a Correggio e qui le 500 donne che ormai si sono raggruppate inscenano una grande manifestazione davanti alla casa del fascio adibita a prigione. Lì, iniziano a sparare e arrestano Allegretti: “Le donne si sono spaventate moltissimo e si sono tutte sparpagliate, mentre io ed altre staffette siamo rimaste al centro della strada. Mi si sono avvicinati due fascisti che ci hanno accusate di fare una manifestazione senza l’autorizzazione, ma noi siamo ugualmente entrate nel cortile della prigione per fare sentire le nostre proteste”. Allora, vanno a cercare il comandante della Brigata Nera di Correggio, Alberto Giorgi: “Le donne sono entrate nel cortile”, dice Vanda Veroni, “e hanno tirato giù dal letto il comandante, anche se era indisposto, in modo che si interessasse della cosa. Lui fu costretto a occuparsi del fatto”. La resistenza civile e pacifica delle donne va avanti per undici giorni. Sono undici giorni di cortei che partivano al mattino e rientravano a metà giornata. Sempre e solo animati dalle donne. Di tutte le età. “Per tutto il tempo che rimasero chiusi, noi, con qualsiasi mezzo, carri, biciclette poche o a piedi, eravamo là davanti alla prigione“. Racconta ancora Vanda che a pranzo, spesso, si fermavano dal salumificio Veroni che dava loro “una minestra” e la signora cercava di tranquillizzarle. Si erano schierati con loro. Per le donne il lavoro era doppio: quando tornavano a casa, dovevano fare anche tutto quello che di solito spettava agli uomini nelle stalle. “Fu un periodo durissimo”. Maria viene liberata dopo tre giorni e solo perché nega di conoscere le altre: quando viene scortata dai soldati mongoli e tutte le vengono incontro, riesce a salvarsi perché parla in dialetto e loro non la capiscono. Barbieri ricorda molto bene quei giorni: “Come adesso”, dice a ilfattoquotidiano.it. “Sarò anche in difficoltà a muovere la lingua, ma ricordo tutto. Anche perché di casa mia avevo quattro prigionieri. E io, a 13 anni, all’improvviso ero rimasto l’uomo più grande della casa. E allora restavo a casa a tenere dietro alle mucche. Mia mamma e le mie zie andavano tutte le mattine”. E aggiunge: “All’inizio era molto difficile perché le donne si erano divise in commissioni e andavano a parlare con le varie autorità. Ma loro facevano degli ultimatum e dicevano che se non liberavamo i tre soldati, loro avrebbero fucilato tutti i prigionieri”. E poi, dice, “erano semi-analfabete e andare a parlare per una cosa così importante non era facile”. Un giorno, anche il piccolo Barbieri si unisce al corteo e riesce a vedere il padre: “Papà quando vi liberano?”, gli chiede. “E sapete cosa mi ha risposto? Quando tirano via il catenaccio”, ride. “Aveva fatto una battuta per non spaventarmi. Anche perché erano giorni di grande paura”. Si temeva che gli uomini non sarebbero usciti vivi, che ci sarebbe stata una strage. “Ma anche le colonne di donne nelle campagne ogni mattina erano un pericolo perché giravano gli apparecchi e potevano bombardarle. Il loro impegno è stato molto importante”, chiude. Dopo i primi giorni, vengono individuati e fucilati cinque partigiani: Mauro Bompani, Enzo Cremonini, Ettore Giovanardi. Ferruccio Tusberti, Augusto Armani. Poi iniziano lunghe ed estenuanti trattative: i tedeschi vogliono indietro i tre, ma non sanno che è impossibile. Alla fine avviene la liberazione dei sessanta, grazie all’intervento del commissario prefettizio di Carpi Enzo Scaltriti, che si dimostra aperto ai partigiani, e alla mediazione di monsignor Giuseppe Bonacini. Ma soprattutto grazie alla pressione esercitata dalla comunità femminile che non ha mai ceduto. Bruno racconta gli attimi successivi alla liberazione: “Siamo andati di corsa dalle donne che ci aspettavano fuori. Tutto il rientro è stata una gioia immensa: per la strada ci portavano dei pezzi di gnocco fritto e, quando siamo arrivati a Budrione, c’era una festa inimmaginabile. Le campane suonavano a distesa”. Dice Vanda: “Eravamo tutte contente. Durante il cammino, mi ricordo che un tale è salito sul rimorchio, anche se io ero davanti sul biroccio e poi voleva prendere la guida. Io allora mi sono detta: per undici giorni sono venuta qua, quindi adesso sto davanti io”. Parole importantissime, di un cambiamento che era avvenuto anche fuori dalla prigione. E ancora: “Io ed alcune signore, con le gambe penzoloni dal carretto, facevamo quasi ridere. Tutta la gente, lungo le strade, batteva le mani, con le lacrime agli occhi perché tutti erano soddisfatti di vedere che era stata una bella cosa che l’avventura era finita bene”. La partecipazione popolare oltre i partigiani – I racconti di chi c’era sono come fotografie che rimangono nel tempo. Scatti di un avvenimento che ha fatto la storia locale, ma non ha trovato abbastanza spazio nei libri di scuola o sui giornali. Il lavoro di memoria è stato possibile, “grazie ad Annamaria Loschi, insegnante animatrice dell’Associazione Memoria Storica di Budrione”, morta nel 2024, ricorda Lucio Ferrari, presidente dell’Anpi di Carpi. “Lei era appassionatissima”, dice. “Budrione è stato un centro di Resistenza molto forte qui nel Carpigiano e nella zona partigiana della provincia di Modena che è quella più vivace. Qui ci sono stati molti caduti: abbiamo 57 tra cippi e lapidi. In occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione, siamo andati a rendere omaggio a tutti. E il 23 marzo scorso, abbiamo ricordato il rastrellamento”.Questo episodio, racconta, “è stata un’esperienza così forte che è rimasta” nel ricordo della comunità. “Da parte delle donne c’è voluto un grande coraggio perché lì c’erano tedeschi e fascisti che si sentivano un po’ accerchiati ed erano particolarmente aggressivi e violenti. Soprattutto nei confronti delle donne”. E la loro rivolta “è stata fondamentale per fare pressione e per liberare i prigionieri. È stata decisiva”. Ma in tutti gli anni della Resistenza, le donne hanno avuto un ruolo importante. Anche e non solo tra i partigiani: “Ricordiamo lo sciopero delle operaie della Manifattura tabacchi, quello delle mondine o quello per il pane”. E pure la battaglia della trebbiatura, “quando uomini e donne tolsero le cinghie alle trebbie per evitare che i tedeschi prendessero il grano da portare in Germania”. E “parteciparono anche le donne”. La resistenza “è diventato un momento di grande emancipazione perché la donna nella famiglia qui non aveva un posto. Il nonno e la nonna erano i cosiddetti comandanti della famiglia. E nella gerarchia c’era un posto solo per la moglie del nonno, che si chiamava la resdora. Quando è iniziata la lotta di Liberazione anche le donne hanno cominciato a cercare di conquistare uno spazio dentro e fuori la famiglia. Prima non era così”. Quello che i fatti di Budrione, Migliarina e Fossoli dimostrano è che non c’erano solo i partigiani e le partigiane. Ma anche una società civile attiva e comunità mobilitate per la Resistenza. “Il 22 aprile”, continua Ferrari, “giorno della Liberazione di Carpi, abbiamo inaugurato la mostra ‘Noi stavamo con i partigiani’ che racconta proprio tutta la partecipazione popolare. Nella nostra zona più di 100 case sono diventate rifugio, nascondendo le persone nelle stalle o nei fienili. Ci fu una grande copertura della popolazione. Certo ci furono anche le spie, ma in generale ci fu una grande partecipazione. Anche di altre formazioni: cattolici, socialisti e naturalmente comunisti”. Proprio “la partecipazione popolare pacifica”, chiude Ferrari, “ha reso possibile la lotta partigiana”. E senza la resistenza de “la” Maria, “la” Vanda, “la” Isden e di tutte le altre, probabilmente il lembo di terra tra Correggio e Carpi avrebbe pianto altri sessanta uomini. *Foto da “Il coraggio delle donne. 12-23 marzo 1945” (a cura di Annamaria Loschi e di Anpi Carpi – Circolo E.Goldoni Budrione) Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/25/la-rivolta-pacifica-delle-donne-che-salvo-63-uomini-in-emilia-per-11-giorni-in-corteo-fino-alla-prigione-dopo-il-rastrellamento-dei-nazisti/7961324/
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  • CARI AMICI,VI RINGRAZIO, COME SEMPRE, DEI VOSTRI LIKE. OGGI HO LETTO SULL'ANSA CHE LA NANA DI PALAZZO CHIGI, STA TENTANDO DI RIENTRARE NELLE GRAZIE DI TRUMP- MA NON CE LA FARA'- , PUR RIMANENDO AVVINGHIATA ALLA UE, A ZELENSKY !!!! AL SUMMIT DEI 30 A PARIGI, HA DATO L'APPOGGIO DI ARMI A ZELENSKY !!!!! NON LA FINIRA' CON QUESTO COMPORTAMENTO GRAVISSIMO , A LIVELLO DI POLITICA INTERNAZIONALE !!!! VI ABBRACCIO. BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI,VI RINGRAZIO, COME SEMPRE, DEI VOSTRI LIKE. OGGI HO LETTO SULL'ANSA CHE LA NANA DI PALAZZO CHIGI, STA TENTANDO DI RIENTRARE NELLE GRAZIE DI TRUMP- MA NON CE LA FARA'- , PUR RIMANENDO AVVINGHIATA ALLA UE, A ZELENSKY !!!! AL SUMMIT DEI 30 A PARIGI, HA DATO L'APPOGGIO DI ARMI A ZELENSKY !!!!! NON LA FINIRA' CON QUESTO COMPORTAMENTO GRAVISSIMO , A LIVELLO DI POLITICA INTERNAZIONALE !!!! VI ABBRACCIO. BUONA GIORNATA.
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  • Per la serie: "Le dirette di Scenario" - libera espressione - vi presentiamo questa sera 4 marzo 2025 l'intervista alla Dottoressa Anna Rita Iannetti, medico chirurgo impegnata da venticinque anni in campagne di promozione alla salute, esperta in neuroscienze, counselor, master in medicina biointegrata, master in PNEI, master in ottimizzazione neuropsicofisica e CRM terapia.
    Autrice de libro "Guarire con la neurobiologia" - conoscere le basi dell'unità mente corpo - Ed. Tecniche Nuove

    Da medico chirurgo la Dott.ssa Iannetti ha approfondito la conoscenza delle neuroscienze, per comprendere i comportamenti umani e i correlati neurologici che li determinano, andando oltre i limiti della psicologia classica.

    Si è specializza nella PNEI, la psiconeuroendocrinoimmunologia, disciplina che studia le interazioni tra il sistemi nervoso centrale, endocrino e immunitario e i loro effetti sul comportamento umano e animale.

    Grazie agli studi di epigenetica, la Dott.ssa Anna Rita Iannetti ci spiega che è possibile ripristinare la funzione fisiologica del proprio organismo.

    È importante sapere che la malattia non è una condizione permanente, ma uno stato con cui il nostro corpo ci comunica una situazione anche emotiva ed esistenziale.

    Occorre avere il coraggio di andare oltre la medicina tradizionale, che è sempre più relegata a rigidi protocolli che hanno mostrato i loro limiti e i loro nefasti effetti nella gestione pandemica.

    Andare oltre i rigidi protocolli di una scienza, soggetta a enormi pressioni economiche e politiche significa riappropriarsi della propria dimensione di salute psicofisica.

    https://rumble.com/v6q49ho-per-le-dirette-di-scenario.press-questa-sera-intervistiamo-la-dottoressa-an.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce

    Con noi in studio oggi anche Cristina Merlino, giornalista freelance, che ringraziamo per le sue domande e per i suoi interventi.
    MASSIMA CONDIVISIONE!
    GRAZIE.

    Iscriviti a www.scenario.press il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    Per la serie: "Le dirette di Scenario" - libera espressione - vi presentiamo questa sera 4 marzo 2025 l'intervista alla Dottoressa Anna Rita Iannetti, medico chirurgo impegnata da venticinque anni in campagne di promozione alla salute, esperta in neuroscienze, counselor, master in medicina biointegrata, master in PNEI, master in ottimizzazione neuropsicofisica e CRM terapia. Autrice de libro "Guarire con la neurobiologia" - conoscere le basi dell'unità mente corpo - Ed. Tecniche Nuove Da medico chirurgo la Dott.ssa Iannetti ha approfondito la conoscenza delle neuroscienze, per comprendere i comportamenti umani e i correlati neurologici che li determinano, andando oltre i limiti della psicologia classica. Si è specializza nella PNEI, la psiconeuroendocrinoimmunologia, disciplina che studia le interazioni tra il sistemi nervoso centrale, endocrino e immunitario e i loro effetti sul comportamento umano e animale. Grazie agli studi di epigenetica, la Dott.ssa Anna Rita Iannetti ci spiega che è possibile ripristinare la funzione fisiologica del proprio organismo. È importante sapere che la malattia non è una condizione permanente, ma uno stato con cui il nostro corpo ci comunica una situazione anche emotiva ed esistenziale. Occorre avere il coraggio di andare oltre la medicina tradizionale, che è sempre più relegata a rigidi protocolli che hanno mostrato i loro limiti e i loro nefasti effetti nella gestione pandemica. Andare oltre i rigidi protocolli di una scienza, soggetta a enormi pressioni economiche e politiche significa riappropriarsi della propria dimensione di salute psicofisica. https://rumble.com/v6q49ho-per-le-dirette-di-scenario.press-questa-sera-intervistiamo-la-dottoressa-an.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce Con noi in studio oggi anche Cristina Merlino, giornalista freelance, che ringraziamo per le sue domande e per i suoi interventi. MASSIMA CONDIVISIONE! GRAZIE. Iscriviti a www.scenario.press il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
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  • "L'atrazina è oggi presente in circa il 63% dell'acqua potabile."

    RFK Jr.: 70 rane maschio sono state messe in un acquario con un livello di atrazina "considerato sicuro nell'acqua potabile dall'EPA".
    "60 di loro sono diventati sterili... Il 10% è diventato femmina ed è stato in grado di produrre ovuli fecondati."

    "Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche che interrompono o distorcono il comportamento sessuale umano. E l'atrazina... è probabilmente una di queste. E dovremmo studiarla."

    "Stiamo assistendo a impatti sullo sviluppo sessuale umano. Stiamo assistendo a questi enormi cali della fertilità. Ora stiamo assistendo a una pubertà precoce, una pubertà drammaticamente precoce, e soprattutto nelle ragazze."

    "Dovremmo capire cosa stiamo facendo ai nostri figli a causa di questa zuppa tossica in cui ora nuotano."
    "L'atrazina è oggi presente in circa il 63% dell'acqua potabile." RFK Jr.: 70 rane maschio sono state messe in un acquario con un livello di atrazina "considerato sicuro nell'acqua potabile dall'EPA". "60 di loro sono diventati sterili... Il 10% è diventato femmina ed è stato in grado di produrre ovuli fecondati." "Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche che interrompono o distorcono il comportamento sessuale umano. E l'atrazina... è probabilmente una di queste. E dovremmo studiarla." "Stiamo assistendo a impatti sullo sviluppo sessuale umano. Stiamo assistendo a questi enormi cali della fertilità. Ora stiamo assistendo a una pubertà precoce, una pubertà drammaticamente precoce, e soprattutto nelle ragazze." "Dovremmo capire cosa stiamo facendo ai nostri figli a causa di questa zuppa tossica in cui ora nuotano."
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  • La Dama Bianca della Grotta di Massabielle
    L'11 febbraio del 1858 una giovane ragazza si trovava presso il fiume Gave de Pau quando, d'un tratto, si girò verso la grotta alle sue spalle e vide «una signora vestita di bianco: ella portava un vestito bianco, un velo anch'esso bianco, una cintura blu ed una rosa gialla su ciascun piede».

    Questa manifestazione venne indicata come l'apparizione della Madonna di Lourdes alla piccola Bernadette Soubirous, allora quattordicenne. Da lì in poi il luogo divenne meta di fedeli che necessitavano di miracoli per la propria salute.
    Durante una successiva apparizione la Vergine le chiese di portare alla luce una sorgente e di cibarsi delle erbe del luogo.

    Perché ci interessa? Il motivo è piuttosto semplice: la grotta era, sin da tempi remoti, luogo di apparizioni di una Dama Bianca. Inoltre, le acque della zona, le erbe e il luogo stesso, erano fonte di guarigioni miracolose già in epoca precristiana.

    E che il culto di una divinità guaritrice era già presente in quel preciso luogo, ce lo conferma lo studioso Jean Markale:
    «Tale culto si ritrova negli innumerevoli santuari dedicati alla Vergine Maria. La Madonna di Lourdes ha solo riattualizzato le convinzioni profonde dei contadini […]. Il culto ufficiale della Theotokos risale solo al XII secolo. Ma tale culto non nacque di colpo: non potendolo estirpare, la Chiesa non fece altro che ufficializzare un comportamento popolare risalente alla notte dei tempi.»

    In altre parole, come per molti avvenimenti dello stesso tenore, Bernadette non vide altro ciò che centinaia - o chissà, migliaia - di persone videro prima di lei, seppur in tempi diversi e con diverse inclinazioni (e implicazioni) religiose.
    Alcuni luoghi sono mistici perché pregni di energie superiori, che alcuni riescono a percepire, altri a visualizzare. Spesso autosuggestionandosi dai racconti di chi li ha preceduti e proiettando nella visione le aspettative pregresse fornite da ambiente, pregiudizi, credenze, ecc.

    Oggi, 11 febbraio, brindiamo con acqua di sorgente alla divina Dama Bianca.

    .
    Illustrazione di Virginia Lupis
    .
    #calendariopagano #calendario #damabianca #lourdes #bernadette #madonna
    La Dama Bianca della Grotta di Massabielle L'11 febbraio del 1858 una giovane ragazza si trovava presso il fiume Gave de Pau quando, d'un tratto, si girò verso la grotta alle sue spalle e vide «una signora vestita di bianco: ella portava un vestito bianco, un velo anch'esso bianco, una cintura blu ed una rosa gialla su ciascun piede». Questa manifestazione venne indicata come l'apparizione della Madonna di Lourdes alla piccola Bernadette Soubirous, allora quattordicenne. Da lì in poi il luogo divenne meta di fedeli che necessitavano di miracoli per la propria salute. Durante una successiva apparizione la Vergine le chiese di portare alla luce una sorgente e di cibarsi delle erbe del luogo. Perché ci interessa? Il motivo è piuttosto semplice: la grotta era, sin da tempi remoti, luogo di apparizioni di una Dama Bianca. Inoltre, le acque della zona, le erbe e il luogo stesso, erano fonte di guarigioni miracolose già in epoca precristiana. E che il culto di una divinità guaritrice era già presente in quel preciso luogo, ce lo conferma lo studioso Jean Markale: «Tale culto si ritrova negli innumerevoli santuari dedicati alla Vergine Maria. La Madonna di Lourdes ha solo riattualizzato le convinzioni profonde dei contadini […]. Il culto ufficiale della Theotokos risale solo al XII secolo. Ma tale culto non nacque di colpo: non potendolo estirpare, la Chiesa non fece altro che ufficializzare un comportamento popolare risalente alla notte dei tempi.» In altre parole, come per molti avvenimenti dello stesso tenore, Bernadette non vide altro ciò che centinaia - o chissà, migliaia - di persone videro prima di lei, seppur in tempi diversi e con diverse inclinazioni (e implicazioni) religiose. Alcuni luoghi sono mistici perché pregni di energie superiori, che alcuni riescono a percepire, altri a visualizzare. Spesso autosuggestionandosi dai racconti di chi li ha preceduti e proiettando nella visione le aspettative pregresse fornite da ambiente, pregiudizi, credenze, ecc. Oggi, 11 febbraio, brindiamo con acqua di sorgente alla divina Dama Bianca. . Illustrazione di Virginia Lupis . #calendariopagano #calendario #damabianca #lourdes #bernadette #madonna
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  • UN GRANDE SILVER NERVUTI SULL'ESPERIMENTO Universo 25 di
    John B. Calhoun
    L’esperimento Universo 25 fu un famoso studio condotto dall'etologo americano John B. Calhoun negli anni ‘60 e ‘70. L’esperimento esplorava gli effetti della sovrappopolazione su una comunità di topi e portò a conclusioni inquietanti sul comportamento sociale e sul declino delle civiltà.

    L'Esperimento

    Calhoun costruì un ambiente artificiale, chiamato "Universe 25", progettato per essere un vero e proprio "paradiso per topi". Ecco le sue caratteristiche:

    Uno spazio chiuso di circa 2,7 metri quadrati con risorse illimitate (cibo e acqua sempre disponibili).

    Temperatura controllata e nessuna minaccia esterna (predatori o malattie).

    Quattro zone con tunnel di accesso e nidi per la riproduzione.

    Capacità massima stimata di 3840 topi.


    All’inizio, i topi si adattarono bene, riproducendosi rapidamente. Tuttavia, con il crescere della popolazione, l’esperimento rivelò dinamiche sorprendenti.

    Le Fasi dell’Esperimento

    1. Fase 1 (Insediamento): I primi topi esplorano e si ambientano.


    2. Fase 2 (Esplosione demografica): La popolazione cresce rapidamente, raddoppiando ogni 55 giorni.


    3. Fase 3 (Stagnazione): Dopo aver raggiunto circa 2200 topi, il tasso di crescita cala drasticamente. Emergono problemi sociali:

    Aumento dell’aggressività: I maschi diventano iperaggressivi e attaccano gli altri senza motivo.

    Collasso del ruolo materno: Le femmine smettono di proteggere i piccoli o li abbandonano.

    Comportamenti anormali: Alcuni topi diventano isolati, passivi o ossessionati dalla pulizia del proprio corpo.

    I "Maschi belli" (The Beautiful Ones): Gruppi di maschi evitano ogni interazione sociale, non si accoppiano né combattono, dedicandosi solo a mangiare e dormire.

    4. Fase 4 (Collasso e Estinzione): Nonostante ci fossero ancora risorse abbondanti, la società dei topi si disgrega completamente. Le nascite cessano e l’intera popolazione muore.

    Conclusioni di Calhoun

    Calhoun interpretò i risultati come una dimostrazione del fatto che una densità di popolazione eccessiva porta inevitabilmente alla disfunzione sociale e al collasso della civiltà. Il concetto di "morte comportamentale" fu introdotto per descrivere la perdita di capacità sociali e riproduttive in una società sovrappopolata.

    Applicazioni e Dibattiti

    Molti hanno visto in Universo 25 un’analogia con le società umane moderne, soprattutto nelle città sovraffollate.

    Alcuni psicologi e sociologi hanno criticato l'esperimento, sostenendo che gli esseri umani hanno meccanismi culturali e sociali più complessi dei topi.

    Studi successivi hanno suggerito che non è la sovrappopolazione in sé il problema, ma la mancanza di ruoli significativi e di relazioni sociali sane.


    Curiosità

    L’esperimento è stato spesso citato nella cultura pop, ispirando film, libri e teorie sulla fine della civiltà.

    Il termine "The Beautiful Ones" è stato ripreso per descrivere persone alienate dalla società moderna.


    L’esperimento di Calhoun rimane uno degli studi più affascinanti sul comportamento sociale e continua a far riflettere su come le condizioni ambientali possano influenzare le dinamiche delle comunità.

    Fonte: https://www.facebook.com/share/v/1FLdrPwQGf/

    UN GRANDE SILVER NERVUTI SULL'ESPERIMENTO Universo 25 di John B. Calhoun L’esperimento Universo 25 fu un famoso studio condotto dall'etologo americano John B. Calhoun negli anni ‘60 e ‘70. L’esperimento esplorava gli effetti della sovrappopolazione su una comunità di topi e portò a conclusioni inquietanti sul comportamento sociale e sul declino delle civiltà. L'Esperimento Calhoun costruì un ambiente artificiale, chiamato "Universe 25", progettato per essere un vero e proprio "paradiso per topi". Ecco le sue caratteristiche: Uno spazio chiuso di circa 2,7 metri quadrati con risorse illimitate (cibo e acqua sempre disponibili). Temperatura controllata e nessuna minaccia esterna (predatori o malattie). Quattro zone con tunnel di accesso e nidi per la riproduzione. Capacità massima stimata di 3840 topi. All’inizio, i topi si adattarono bene, riproducendosi rapidamente. Tuttavia, con il crescere della popolazione, l’esperimento rivelò dinamiche sorprendenti. Le Fasi dell’Esperimento 1. Fase 1 (Insediamento): I primi topi esplorano e si ambientano. 2. Fase 2 (Esplosione demografica): La popolazione cresce rapidamente, raddoppiando ogni 55 giorni. 3. Fase 3 (Stagnazione): Dopo aver raggiunto circa 2200 topi, il tasso di crescita cala drasticamente. Emergono problemi sociali: Aumento dell’aggressività: I maschi diventano iperaggressivi e attaccano gli altri senza motivo. Collasso del ruolo materno: Le femmine smettono di proteggere i piccoli o li abbandonano. Comportamenti anormali: Alcuni topi diventano isolati, passivi o ossessionati dalla pulizia del proprio corpo. I "Maschi belli" (The Beautiful Ones): Gruppi di maschi evitano ogni interazione sociale, non si accoppiano né combattono, dedicandosi solo a mangiare e dormire. 4. Fase 4 (Collasso e Estinzione): Nonostante ci fossero ancora risorse abbondanti, la società dei topi si disgrega completamente. Le nascite cessano e l’intera popolazione muore. Conclusioni di Calhoun Calhoun interpretò i risultati come una dimostrazione del fatto che una densità di popolazione eccessiva porta inevitabilmente alla disfunzione sociale e al collasso della civiltà. Il concetto di "morte comportamentale" fu introdotto per descrivere la perdita di capacità sociali e riproduttive in una società sovrappopolata. Applicazioni e Dibattiti Molti hanno visto in Universo 25 un’analogia con le società umane moderne, soprattutto nelle città sovraffollate. Alcuni psicologi e sociologi hanno criticato l'esperimento, sostenendo che gli esseri umani hanno meccanismi culturali e sociali più complessi dei topi. Studi successivi hanno suggerito che non è la sovrappopolazione in sé il problema, ma la mancanza di ruoli significativi e di relazioni sociali sane. Curiosità L’esperimento è stato spesso citato nella cultura pop, ispirando film, libri e teorie sulla fine della civiltà. Il termine "The Beautiful Ones" è stato ripreso per descrivere persone alienate dalla società moderna. L’esperimento di Calhoun rimane uno degli studi più affascinanti sul comportamento sociale e continua a far riflettere su come le condizioni ambientali possano influenzare le dinamiche delle comunità. Fonte: https://www.facebook.com/share/v/1FLdrPwQGf/
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  • CIAO , AMICI, GRAZIE DEI VOSTRI LIKE. LA POLITICA NAZIONALE TACE. QUANTO ALLA GEO POLITICA, NON APPREZZO IL COMPORTAMENTO DI TRUMP, IN RELAZIONE A QUELLO CHE STA SUCCEDENDO NEL MESSICO, IN RELAZIONE A QUELLO CHE SUCCEDERA' A PANAMA. VEDO UN TRUMP CON VISO MOLTO DIVERSO DA QUELLO CHE AVEVA QUANDO VENNE PER LA PRIMA VOLTA ELETTO ALLA PRESIDENZA DEGLI USA !!!! ESPRESSIONE MOLTE VOLTE DI CHI DEVE AGIRE PER VENDETTA E PRONTEZZA NELL'OTTENERE A QUALUNQUE COSTO QUELLO CHE VUOLE OTTENERE !!!!. NON MI E' PIACIUTO QUELLO CHE HA DETTO IN RELAZIONE AL CONFLITTO IN ESSERE TRA RUSSIA ED UCRAINA, E CIOE' CHE SE PUTIN NON PARTECIPERA' ALLE TRATTATIVE DI PACE, CON ZELENSKY, ALLA RUSSIA SARANNO INFLITTE ALTRE SANZIONI !!!! OTTIMO IL RITIRO DEGLI USA DALL'OMS, COME OTTIMA MANOVRA QUELLA DELLA CHIUSURA, IN MATERIA DI SANITA' PUBBLICA DELLA FDA, DEL CDC, PER CUI NON SI PARLERA' PIU' DI OBBLIGATORIETA' DEI COSIDDETTI VACCINI, CIOE' DELLE ARMI BIOLOGICHE DESTINATE AD UCCIDERE !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA.
    CIAO , AMICI, GRAZIE DEI VOSTRI LIKE. LA POLITICA NAZIONALE TACE. QUANTO ALLA GEO POLITICA, NON APPREZZO IL COMPORTAMENTO DI TRUMP, IN RELAZIONE A QUELLO CHE STA SUCCEDENDO NEL MESSICO, IN RELAZIONE A QUELLO CHE SUCCEDERA' A PANAMA. VEDO UN TRUMP CON VISO MOLTO DIVERSO DA QUELLO CHE AVEVA QUANDO VENNE PER LA PRIMA VOLTA ELETTO ALLA PRESIDENZA DEGLI USA !!!! ESPRESSIONE MOLTE VOLTE DI CHI DEVE AGIRE PER VENDETTA E PRONTEZZA NELL'OTTENERE A QUALUNQUE COSTO QUELLO CHE VUOLE OTTENERE !!!!. NON MI E' PIACIUTO QUELLO CHE HA DETTO IN RELAZIONE AL CONFLITTO IN ESSERE TRA RUSSIA ED UCRAINA, E CIOE' CHE SE PUTIN NON PARTECIPERA' ALLE TRATTATIVE DI PACE, CON ZELENSKY, ALLA RUSSIA SARANNO INFLITTE ALTRE SANZIONI !!!! OTTIMO IL RITIRO DEGLI USA DALL'OMS, COME OTTIMA MANOVRA QUELLA DELLA CHIUSURA, IN MATERIA DI SANITA' PUBBLICA DELLA FDA, DEL CDC, PER CUI NON SI PARLERA' PIU' DI OBBLIGATORIETA' DEI COSIDDETTI VACCINI, CIOE' DELLE ARMI BIOLOGICHE DESTINATE AD UCCIDERE !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA.
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  • CARI AMICI,GRAZIE DI CUORE DEI VOSTRI LIKE. IERI, COME AVRETE SAPUTO, E' CIRCOLATA LA NOTIZIA DELL'ACCORDO CHE LA MELONA- RITENUTASI PROPRIETARIA DELL'ITALIA INTERA-AVREBBE FATTO CON ELON MUSK, CON SPACE X, SULLA SICUREZZA PER UN MILIARDO E MEZZO DI DOLLARI. DI FRONTE AL COMPORTAMENTO DELLA OPPOSIZIONE, SI E' AFFRETTATO L'ON. DONZELLI DI FDI A DIRE CHE NON E' STATO FATTO ALCUN ACCORDO CON IL SOGGETTO PIU' RICCO DEL MONDO !!!!! E' EVIDENTE CHE LA CAFONA PROVENIENTE DALLA BORGATA ROMANA DELLA GARBATELLA, STIA FACENDO I SALTI MORTALI, PER CONQUISTARE ELON MUSK, IL QUALE SI E' ACCORTO DELLA MASSIMA DISPONIBILITA' DELLA DONNETTA, A CAPO DELLA ITALIA SFASCIATA !!!!!SI PUO' DIRE CHE L'ANNO 2025 E' COMINCIATO BENE, CON UN BOTTO !!!!!LA CAFONA DI PALAZZO CHIGI STA FACENDO QUELLO CHE NESSUN PRESIDENTE DEL COSIGLIO AVEVA MAI FATTO , IN QUESTA REPUBBLICA. VI ABBRACCIO. BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI,GRAZIE DI CUORE DEI VOSTRI LIKE. IERI, COME AVRETE SAPUTO, E' CIRCOLATA LA NOTIZIA DELL'ACCORDO CHE LA MELONA- RITENUTASI PROPRIETARIA DELL'ITALIA INTERA-AVREBBE FATTO CON ELON MUSK, CON SPACE X, SULLA SICUREZZA PER UN MILIARDO E MEZZO DI DOLLARI. DI FRONTE AL COMPORTAMENTO DELLA OPPOSIZIONE, SI E' AFFRETTATO L'ON. DONZELLI DI FDI A DIRE CHE NON E' STATO FATTO ALCUN ACCORDO CON IL SOGGETTO PIU' RICCO DEL MONDO !!!!! E' EVIDENTE CHE LA CAFONA PROVENIENTE DALLA BORGATA ROMANA DELLA GARBATELLA, STIA FACENDO I SALTI MORTALI, PER CONQUISTARE ELON MUSK, IL QUALE SI E' ACCORTO DELLA MASSIMA DISPONIBILITA' DELLA DONNETTA, A CAPO DELLA ITALIA SFASCIATA !!!!!SI PUO' DIRE CHE L'ANNO 2025 E' COMINCIATO BENE, CON UN BOTTO !!!!!LA CAFONA DI PALAZZO CHIGI STA FACENDO QUELLO CHE NESSUN PRESIDENTE DEL COSIGLIO AVEVA MAI FATTO , IN QUESTA REPUBBLICA. VI ABBRACCIO. BUONA GIORNATA.
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  • Perché e’ stata scritta la carta di Siena. Un folto gruppo di Medici ha cercato di capire perché, nel momento di massima difficoltà del nostro sistema sanitario, a causa della malattia COVID-19, l’esercito dei medici sia stato disarmato e tolto dalla prima linea. La causa determinante è stato il comportamento degli Ordini Professionali, Presidente della Federazione Nazionale Filippo Anelli per primo, che invece d ‘ insegnare la medicina alla politica, come suo dovere istituzionale, si è fatto invece, attraverso il potere disciplinare, esecutore dei capricci della stessa politica. Umiliata la perizia la prudenza e la diligenza, annullata la libertà ’ di curare, cancellato il principio sacro: primo non nuocere. Premiata solo l’obbedienza.. I medici della Carta si sono ribellati a questo sistema, non lo riconoscono, ne denunciano la pericolosità per i cittadini e la professione , ed invitano tutti a riprendere i sacri valori etici millenari. Assieme ai cittadini si pretendono risposte e un confronto sino ad ora completamente rifiutato. Aderisci alla “ Carta di Siena, patto fra medici e cittadini”. Dott. Daniele Giovanardi.
    Perché e’ stata scritta la carta di Siena. Un folto gruppo di Medici ha cercato di capire perché, nel momento di massima difficoltà del nostro sistema sanitario, a causa della malattia COVID-19, l’esercito dei medici sia stato disarmato e tolto dalla prima linea. La causa determinante è stato il comportamento degli Ordini Professionali, Presidente della Federazione Nazionale Filippo Anelli per primo, che invece d ‘ insegnare la medicina alla politica, come suo dovere istituzionale, si è fatto invece, attraverso il potere disciplinare, esecutore dei capricci della stessa politica. Umiliata la perizia la prudenza e la diligenza, annullata la libertà ’ di curare, cancellato il principio sacro: primo non nuocere. Premiata solo l’obbedienza.. I medici della Carta si sono ribellati a questo sistema, non lo riconoscono, ne denunciano la pericolosità per i cittadini e la professione , ed invitano tutti a riprendere i sacri valori etici millenari. Assieme ai cittadini si pretendono risposte e un confronto sino ad ora completamente rifiutato. Aderisci alla “ Carta di Siena, patto fra medici e cittadini”. Dott. Daniele Giovanardi.
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  • La demolizione controllata di Diddy
    Esistono numerose somiglianze tra Diddy aka Puff Daddy,e Jeffrey Epstein. Entrambi avevano il potenziale per mettere le persone potenti in situazioni compromettenti, ed entrambi dovevano essere “neutralizzati ” prima di poter fare qualsiasi danno. Ecco uno sguardo alla demolizione controllata di Diddy.
    Thread
    1.
    Per decenni, insistenti voci sulle attività depravate di Diddy turbinavano nel settore dell'intrattenimento. Molte persone hanno assistito a cose indicibili, ma quasi tutte hanno tenuto la bocca chiusa. E, quando interrogato specificamente su queste cose, quasi tutti direbbero: “Non posso parlarne. ” E non ne stanno ancora parlando.

    Perché rivelare ciò che è realmente accaduto a queste parti richiederebbe di rivelare non solo le tendenze di Diddy ma anche le tendenze dell'intero settore dell'intrattenimento e dell'élite che lo controlla.

    Non stiamo semplicemente parlando di partiti decadenti; stiamo parlando di stupro, schiave sessuali e pedofilia. Diddy non ha inventato nulla di tutto ciò, ma era eccessivamente sfacciato ed entusiasta.

    Nonostante sia colpevole di crimini reali punibili dalla legge, Diddy è rimasto in qualche modo un uomo libero per decenni. Nonostante la montagna di prove e resoconti dei testimoni, le autorità erano sempre indulgenti e gli davano un passaggio. Ciò ha portato le vittime e l'entourage di Diddy a credere che fosse “intoccabile. ” Lo pensava anche lui.

    C'erano ragioni per crederci: era collegato a persone potenti e influenti. Ancora più importante, aveva sporcizia su persone potenti e influenti — alcune registrate in video. Ciò lo ha reso ancora più audace nelle sue azioni, riducendo al contempo vittime e testimoni al silenzio per paura di essere blackball o peggio.

    C'è assolutamente niente di nuovo in questo. Oltre tre anni fa, ho pubblicato un articolo intitolato The Bad Boy Records Curse: Perché così tanti artisti che hanno firmato con Diddy sono diventati religiosi vigilantcitizen.com/musicbusiness/…?
    In cui ho documentato diversi artisti che hanno firmato con Diddy e fatto un 180 ° volgersi verso la religione (all'estremo). Come spiegato nell'articolo, non è stata una coincidenza. Queste persone vedevano cose che li turbavano profondamente spiritualmente e cercavano rifugio nella religione.

    2.
    La maggior parte degli eventi elencati in quell'articolo è avvenuta negli anni '90. Ma Diddy non si è mai fermato nei decenni seguenti. Ha anche trovato un modo per trasformare le sue feste in celebrazioni di eccellenza “fresche, alla moda, media-friendly, sponsorizzate dall'azienda. ” Erano celebrazioni della decadenza.

    Reverendo Al Sharpton e Mary J. Blige al White Party di Diddy del 2004.

    In molti modi, Diddy era un Jeffrey Epstein nero. E potrebbe finire come lui.

    3.
    Puff Daddy - Diddy cioè un Jeffrey Epstein Negro

    Come Jeffrey Epstein, Diddy aveva una notevole ricchezza e influenza, il che lo ha portato a confrontarsi con i migliori politici, uomini d'affari e celebrità. Come Epstein, Diddy ha ospitato incontri che sono degenerati in orge che coinvolgono una combinazione di persone ricche e potenti con schiave sessuali fortemente drogate – maschio e femmina. Sotto la sorveglianza di Diddy, numerosi “grandi nomi ” si sono impegnati in attività che vanno dall'imbarazzante al vero criminale. Molti di questi incontri sono stati girati e, che lo sapesse o no, Diddy ha costruito una massiccia biblioteca di materiale per ricatti.

    Per citare una canzone di Kanye West, “Nessun uomo dovrebbe avere tutto quel potere. ” Questo è sicuramente ciò in cui credevano i suoi amici d'élite occulti. Diddy non poteva continuare a possedere questo materiale e usarlo come leva. Ancora peggio, questo materiale potrebbe essere rubato e trapelato. Come Epstein, Diddy doveva essere neutralizzato e tutte le riprese compromettenti dovevano essere sequestrate.

    Non stiamo semplicemente parlando di rapper che versano champagne su modelli video. I minori erano coinvolti. Il 1 ° ottobre, l'avvocato Tony Buzbee ha avviato una causa contro Diddy coinvolgendo 120 vittime. La vittima di stupro più giovane ha nove anni. Come con Epstein, il caso di Diddy potrebbe mettere “importanti ” persone in una situazione terribile. Buzbee ha dichiarato che la causa coinvolgerà molti “nomi di famiglie, ” tra cui “potenti dirigenti di hotel, banchieri e capi farmaceutici. ”

    Si dice che alcuni dei più grandi dirigenti musicali americani siano in preda al panico mentre un avvocato ha avvertito che complici di alto profilo di Sean “Diddy ” Pettini sarà nominato in una nuova ondata di cause per accusatori — e “i nomi ti sciocceranno. ”“Molte persone ai massimi livelli, tra cui artisti, dirigenti, manager e altri non dormono bene in questo momento, ha detto Bryan Freedman a Page Six.“Coloro che hanno consapevolmente permesso e / o incoraggiato il comportamento rimanendo in silenzio dovrebbero preoccuparsi. Il mese scorso, l'ex dirigente discografico e condannato criminale Suge Knight — rivale di lunga data di Diddy, ora in prigione per omicidio colposo volontario — ha affermato a NewsNation che l'ex staff di Diddy, il veterano A&R “Tubby ” Vacanze, ha procurato giovani e ragazze minorenni per Diddy al traffico sessuale.“Il lavoro di questo ragazzo era di portare ragazze e ragazze minorenni che avrebbero fatto sesso. Per dipendenti e altri artisti, ” Knight ha affermato. Holiday è ora presidente di Giant Records e co-fondatore di Black Music Action Coalition. Non siamo riusciti a raggiungere i rappresentanti per le vacanze.
    – Pagina sei

    Come nel caso di Jeffrey Epstein, abbattere Diddy è un compito molto delicato. Deve essere una demolizione controllata. Quando un edificio viene demolito, viene eseguito attraverso un'implosione accuratamente calcolata per assicurarsi che la struttura collassi su se stessa senza influenzare gli edifici circostanti. Questo è esattamente ciò che è stato fatto con Epstein e ciò che sarà fatto con Diddy. Mentre alcune persone potrebbero essere imbrattate dalle rivelazioni “” che sono destinate ad accadere nei prossimi mesi, i crimini più significativi e i criminali più importanti (pedofili d'élite occulti) saranno risparmiati – come nel caso di Epstein.

    Uno dei motivi principali per cui deve esserci una demolizione controllata di Diddy è dovuto a legami politici. Diddy non si limitò a “approvare ” un candidato; è stato sul libro paga del Partito Democratico per decenni. Non è un bell'aspetto.

    4.
    Nel corso degli anni 2000, Diddy è stato il volto di “Vote or Die ” – un'iniziativa presumibilmente per incoraggiare i giovani a votare. In realtà, era un modo circolare per trasformare MTV in una campagna pubblicitaria per il Partito Democratico. Alcune persone lo hanno chiamato “Vota (per noi) o Die. ”

    Diddy esce con Hillary Clinton, John Cusack e Ben Affleck al DNC del 2004.

    5.

    Diddy è stato anche fortemente coinvolto nella campagna di Obama del 2008. In questa foto, è affiancato da un altro magnate dell'industria musicale, Russell Simmons ... che è stato anche accusato di stupro da diverse donne quest'anno.

    6.

    La relazione di Diddy con Obama è andata oltre la semplice approvazione. I due si sono incontrati più volte da allora, come esemplificato da questo post di Diddy Facebook del 2017.

    7.

    Diddy con Obama nel 2020.

    8.

    Nell'aprile 2020, Kamala Harris ha elogiato Diddy per aver spinto la propaganda COVID approvata dall'élite in America Nera.

    9.

    Diddy era legato in molti modi alla coppia di potere Jay-Z e Beyonce, e ha sporcizia su di loro.

    10.

    Jay-Z alla festa bianca di Diddy nel 2003.

    Jay-Z ha ospitato il White Party del 2004 con Paris Hilton. Ha caratterizzato Diddy che camminava con una copia originale della Dichiarazione di Indipendenza e ha dato il via alla sua iniziativa di voto del 2004 “. ” La festa aveva persino sponsor aziendali come Sony.

    Mentre questo suona come un divertimento buono e pulito, la festa si è trasformata in Sodoma e Gomorra alle 5 del mattino. Alcuni osservatori del settore ritengono che Jay-Z potrebbe presto essere il bersaglio di una simile demolizione controllata “. ”

    11.
    Ashton Kutcher stava festeggiando duramente con Diddy.

    In un Video 2019Kutcher ha detto questo sulle feste di Diddy:

    “Ho molto che non posso dire. Non posso dirlo neanche a quello. ... li sto davvero attraversando. Diddy storie di feste, amico, quella era una strana cosa della memoria. ”

    Quando una celebrità “non sa dire ” su ciò che è accaduto a una festa, di solito comporta criminalità e pedofilia. Ironia della sorte, Kutcher è stato successivamente fortemente coinvolto con organizzazioni che combattono il traffico di minori e la tratta di esseri umani. È quasi come se volesse dimostrare al mondo che era davvero contrario.

    12.
    La relazione di Diddy con Justin Bieber comporta una cura pesante. E altro ancora.

    Nei miei precedenti articoli su Justin Bieber, ho affermato che molto probabilmente le persone del settore hanno abusato del cantante canadese mentre era minorenne. Ciò potrebbe essere iniziato con la bizzarra relazione di Bieber con Diddy e Usher, con cui è stato firmato. Diddy ha curato Usher da adolescente e il ciclo è continuato con Bieber.
    In un Video del 2009: youtube.com/watch?v=kxHwfT… Diddy esce con Bieber di 15 anni e dice:

    "Hai mai visto il film 48 ore? 
    In questo momento Justin sta avendo 48 ore con Diddy, lui e il suo ragazzo.
    Stanno avendo i tempi della loro vita, come dove andiamo in giro e cosa stiamo facendo non possiamo davvero rivelare. Ma è sicuramente il sogno di un quindicenne.
    Mi è stata affidata la custodia di lui.
    Sai, ha firmato con Usher e ho avuto la tutela legale di Usher quando ha fatto il suo primo album.
    Ho realizzato il primo album di Usher.
    Per le prossime 48 ore, è (Bieber) con me.
    E diventeremo completamente pazzi.”

    Lo ha detto sulla macchina fotografica per MTV. Immagina cosa è successo quando non c'erano telecamere......

    13.
    Schiavitù sessuale

    Nel gennaio 2024, il comico Brandon T. Jackson ha parlato delle feste di Diddy sul “Rompere la macchina” podcast podcasters.spotify.com/pod/show/break… e ha ricordato ciò che Denzel Washington gli ha detto:

    “Denzel mi ha sempre detto, [quando] siamo alle feste, ‘Partirai 30 minuti prima che il diavolo ci arrivi. OK? ’ Ricorda sempre che Denzel avrebbe lasciato presto le parti. ”

    Lasciare “prima che arrivi il diavolo ” è un modo perfetto per dirlo.

    Poiché questa non era semplicemente una festa, era una tana del peccato e dei crimini atroci.
    Era la tipica dissolutezza di Hollywood in cui le aspiranti star venivano maltrattate nella promessa di successo e gli schiavi sessuali venivano drogati e violentati ripetutamente.

    In effetti, una recente causa sostiene che si sono verificati misfatti anche in quegli eventi: a luglio, Adria English, che è stata assunta dal signor Combs per lavorare una serie di partiti bianchi tra la metà e la fine degli anni 2000, lo ha fatto causa, affermando che era afflitta con droghe e liquore allacciato all'estasi durante gli eventi, e comandò di fare sesso con alcuni ospiti, trasformandola in “una pedina sessuale. Jonathan Davis, un avvocato del signor Combs, ha negato a luglio che il suo cliente non lo avesse mai fatto “aggredito sessualmente o trafficato di sesso con qualcuno. ”Nel suo abito di 114 pagine — che includeva un avvertimento di innesco “a causa della sua natura grafica ” La signora inglese, che ha affermato di aver lavorato in diverse parti bianche tra la metà e la fine degli anni 2000, ha suggerito il glamour era una facciata. Ad una festa, ha detto che il signor Combs le ha chiesto di indossare un vestito nero per indicare agli altri ospiti che era disponibile per incontri sessuali. Ha detto che in seguito è stata pagata $1.000 per un incontro con un ospite, secondo i documenti del tribunale.
    – New York Times

    Agli ospiti delle feste non è stato semplicemente offerto l'alcool. Sono stati somministrati un cocktail di droghe che vengono utilizzate negli anelli del traffico sessuale per mantenere le vittime docili e fuori di esso. Secondo l'avvocato Buzbee, un particolare farmaco che viene spesso citato è la xilazina o il tranq. È anche usato come tranquillante per cavalli.
    ‘Una persona che aveva 22 anni quando è stata aggredita ha detto che il MO tipico di una di queste feste ... era che quando ti è stato consegnato un drink, e ora sappiamo che la bevanda è intrisa di qualcosa, che se ti sei rifiutato di berlo, sei stato espulso dalla festa, ’ Buzbee dettagliato. In un altro caso inquietante, una donna incinta adulta afferma di essere stata violentata dopo aver partecipato a una cena di gruppo con Combs a Miami, ‘Non stava bevendo perché era incinta, ma qualunque cosa bevesse al tavolo, apparentemente era intrisa di qualcosa, ha affermato Buzbee.‘ Si oscurò e si svegliò nello stesso letto, presumibilmente di nuovo con il signor Combs nella sua dimora a Miami. La sua vagina e il suo ano erano lacerati e doloranti, e potevo continuare. E letteralmente, stai avvertendo un tema qui. ’
    – Pagina sei.

    Sebbene queste accuse siano terribili, sono quelle che coinvolgono minori che stanno terrorizzando l'élite “intorno" a Diddy. Se il pubblico sapesse cosa hanno fatto queste persone ai bambini a porte chiuse, ci sarebbe una rivolta. Ecco perché Epstein era “suicidato” prima ancora di andare al processo.

    Tra le 120 vittime della causa di Tony Buzbee, 25 erano minorenni quando furono abusati – tra il 1991 e il 2024. Le vittime più giovani erano 9, 14, 15 quando furono vittime, l'avvocato di alto profilo annunciò in una conferenza stampa a Houston martedì: ‘Questo individuo, che all'epoca aveva 9 anni, è stato portato a un provino New York City con Bad Boy Records, ’ l'avvocato ha rivelato, ‘Questo individuo è stato abusato sessualmente presumibilmente da Sean Combs e da molte altre persone in studio nella promessa sia ai suoi genitori che a lui stesso di ottenere un contratto discografico. ’ ‘Anche altri ragazzi erano presenti alle audizioni, ha dichiarato Buzbee ’. ‘Tutti stavano cercando di ottenere un contratto discografico. Erano tutti minori. ’‘Un altro minore ha detto presumibilmente da Sean Combs che lo avrebbe reso una star, ma aveva bisogno di visitarlo in privato a riguardo lontano dai suoi genitori. Una volta che si trovavano in un'area privata, presumibilmente il signor Combs ha fatto in modo che la vittima facesse sesso orale su di lui, ha detto Buzbee ‘Un individuo, all'epoca di 15 anni, volò a New York City per partecipare a una festa fu drogato e poi portato in una stanza privata presumibilmente alla presenza di Mr. Combs dove questa persona – minore – fu violentato e poi altre persone a turno la violentavano’ Buzbee dettagliato.
    – Daily Mail

    Le voci che circolavano da decenni potrebbero essere vere: Diddy e il suo popolo hanno abusato dei giovani ragazzi. Sono pedofili chiusi, come tante altre persone influenti a Hollywood. E non vogliono essere cacciati. Quindi Diddy deve essere fuori.

    14.
    In conclusione

    Le feste di Diddy erano tipiche “élite occulta ” follia. Dall'esterno, hanno dato un'aura di “successo ed eccellenza. ” Tuttavia, quando il giorno si trasformò in notte, gli umani si trasformarono in lupi mannari. L'incontro di classe si trasformò in un affare depravato quando molti erano partecipanti riluttanti e altamente compromessi. Nelle parole di Denzel Washington, è uscito il diavolo “. ” E quello che ha detto è stato probabilmente più letterale di quanto si possa pensare.

    Diddy non è sicuramente l'unico a organizzare e partecipare a tali eventi. Tuttavia, Diddy ne era particolarmente audace, quindi era un segreto aperto nel settore. Ancora peggio, innumerevoli momenti dannosi che coinvolgono persone potenti sono stati girati dal popolo di Diddy, creando così una massiccia biblioteca di degenerazione d'élite.

    Certo, l'élite non vuole nulla di tutto ciò. Jeffrey Epstein aveva anche lo stesso tipo di sporcizia su innumerevoli persone. Quello che è successo? Una demolizione controllata. Scese, ma quasi nessun altro, nemmeno quelli che volarono sul suo “Lolita Express ” più di 20 volte (Bill Clinton). Epstein ora non c'è più.

    Diddy è in una posizione simile. Come Epstein, è stato messo in guardia suicida mentre era incarcerato. Ci saranno enormi rivelazioni sull'élite nei prossimi mesi? O Diddy scomparirà semplicemente?
    La demolizione controllata di Diddy🟥 Esistono numerose somiglianze tra Diddy aka Puff Daddy,e Jeffrey Epstein. Entrambi avevano il potenziale per mettere le persone potenti in situazioni compromettenti, ed entrambi dovevano essere “neutralizzati ” prima di poter fare qualsiasi danno. Ecco uno sguardo alla demolizione controllata di Diddy. 🧵🧵Thread🧵🧵 1. Per decenni, insistenti voci sulle attività depravate di Diddy turbinavano nel settore dell'intrattenimento. Molte persone hanno assistito a cose indicibili, ma quasi tutte hanno tenuto la bocca chiusa. E, quando interrogato specificamente su queste cose, quasi tutti direbbero: “Non posso parlarne. ” E non ne stanno ancora parlando. Perché rivelare ciò che è realmente accaduto a queste parti richiederebbe di rivelare non solo le tendenze di Diddy ma anche le tendenze dell'intero settore dell'intrattenimento e dell'élite che lo controlla. Non stiamo semplicemente parlando di partiti decadenti; stiamo parlando di stupro, schiave sessuali e pedofilia. Diddy non ha inventato nulla di tutto ciò, ma era eccessivamente sfacciato ed entusiasta. Nonostante sia colpevole di crimini reali punibili dalla legge, Diddy è rimasto in qualche modo un uomo libero per decenni. Nonostante la montagna di prove e resoconti dei testimoni, le autorità erano sempre indulgenti e gli davano un passaggio. Ciò ha portato le vittime e l'entourage di Diddy a credere che fosse “intoccabile. ” Lo pensava anche lui. C'erano ragioni per crederci: era collegato a persone potenti e influenti. Ancora più importante, aveva sporcizia su persone potenti e influenti — alcune registrate in video. Ciò lo ha reso ancora più audace nelle sue azioni, riducendo al contempo vittime e testimoni al silenzio per paura di essere blackball o peggio. C'è assolutamente niente di nuovo in questo. Oltre tre anni fa, ho pubblicato un articolo intitolato The Bad Boy Records Curse: Perché così tanti artisti che hanno firmato con Diddy sono diventati religiosi vigilantcitizen.com/musicbusiness/…? In cui ho documentato diversi artisti che hanno firmato con Diddy e fatto un 180 ° volgersi verso la religione (all'estremo). Come spiegato nell'articolo, non è stata una coincidenza. Queste persone vedevano cose che li turbavano profondamente spiritualmente e cercavano rifugio nella religione. 2. La maggior parte degli eventi elencati in quell'articolo è avvenuta negli anni '90. Ma Diddy non si è mai fermato nei decenni seguenti. Ha anche trovato un modo per trasformare le sue feste in celebrazioni di eccellenza “fresche, alla moda, media-friendly, sponsorizzate dall'azienda. ” Erano celebrazioni della decadenza. Reverendo Al Sharpton e Mary J. Blige al White Party di Diddy del 2004. In molti modi, Diddy era un Jeffrey Epstein nero. E potrebbe finire come lui. 3. Puff Daddy - Diddy cioè un Jeffrey Epstein Negro Come Jeffrey Epstein, Diddy aveva una notevole ricchezza e influenza, il che lo ha portato a confrontarsi con i migliori politici, uomini d'affari e celebrità. Come Epstein, Diddy ha ospitato incontri che sono degenerati in orge che coinvolgono una combinazione di persone ricche e potenti con schiave sessuali fortemente drogate – maschio e femmina. Sotto la sorveglianza di Diddy, numerosi “grandi nomi ” si sono impegnati in attività che vanno dall'imbarazzante al vero criminale. Molti di questi incontri sono stati girati e, che lo sapesse o no, Diddy ha costruito una massiccia biblioteca di materiale per ricatti. Per citare una canzone di Kanye West, “Nessun uomo dovrebbe avere tutto quel potere. ” Questo è sicuramente ciò in cui credevano i suoi amici d'élite occulti. Diddy non poteva continuare a possedere questo materiale e usarlo come leva. Ancora peggio, questo materiale potrebbe essere rubato e trapelato. Come Epstein, Diddy doveva essere neutralizzato e tutte le riprese compromettenti dovevano essere sequestrate. Non stiamo semplicemente parlando di rapper che versano champagne su modelli video. I minori erano coinvolti. Il 1 ° ottobre, l'avvocato Tony Buzbee ha avviato una causa contro Diddy coinvolgendo 120 vittime. La vittima di stupro più giovane ha nove anni. Come con Epstein, il caso di Diddy potrebbe mettere “importanti ” persone in una situazione terribile. Buzbee ha dichiarato che la causa coinvolgerà molti “nomi di famiglie, ” tra cui “potenti dirigenti di hotel, banchieri e capi farmaceutici. ” Si dice che alcuni dei più grandi dirigenti musicali americani siano in preda al panico mentre un avvocato ha avvertito che complici di alto profilo di Sean “Diddy ” Pettini sarà nominato in una nuova ondata di cause per accusatori — e “i nomi ti sciocceranno. ”“Molte persone ai massimi livelli, tra cui artisti, dirigenti, manager e altri non dormono bene in questo momento, ha detto Bryan Freedman a Page Six.“Coloro che hanno consapevolmente permesso e / o incoraggiato il comportamento rimanendo in silenzio dovrebbero preoccuparsi. Il mese scorso, l'ex dirigente discografico e condannato criminale Suge Knight — rivale di lunga data di Diddy, ora in prigione per omicidio colposo volontario — ha affermato a NewsNation che l'ex staff di Diddy, il veterano A&R “Tubby ” Vacanze, ha procurato giovani e ragazze minorenni per Diddy al traffico sessuale.“Il lavoro di questo ragazzo era di portare ragazze e ragazze minorenni che avrebbero fatto sesso. Per dipendenti e altri artisti, ” Knight ha affermato. Holiday è ora presidente di Giant Records e co-fondatore di Black Music Action Coalition. Non siamo riusciti a raggiungere i rappresentanti per le vacanze. – Pagina sei Come nel caso di Jeffrey Epstein, abbattere Diddy è un compito molto delicato. Deve essere una demolizione controllata. Quando un edificio viene demolito, viene eseguito attraverso un'implosione accuratamente calcolata per assicurarsi che la struttura collassi su se stessa senza influenzare gli edifici circostanti. Questo è esattamente ciò che è stato fatto con Epstein e ciò che sarà fatto con Diddy. Mentre alcune persone potrebbero essere imbrattate dalle rivelazioni “” che sono destinate ad accadere nei prossimi mesi, i crimini più significativi e i criminali più importanti (pedofili d'élite occulti) saranno risparmiati – come nel caso di Epstein. Uno dei motivi principali per cui deve esserci una demolizione controllata di Diddy è dovuto a legami politici. Diddy non si limitò a “approvare ” un candidato; è stato sul libro paga del Partito Democratico per decenni. Non è un bell'aspetto. 4. Nel corso degli anni 2000, Diddy è stato il volto di “Vote or Die ” – un'iniziativa presumibilmente per incoraggiare i giovani a votare. In realtà, era un modo circolare per trasformare MTV in una campagna pubblicitaria per il Partito Democratico. Alcune persone lo hanno chiamato “Vota (per noi) o Die. ” Diddy esce con Hillary Clinton, John Cusack e Ben Affleck al DNC del 2004. 5. Diddy è stato anche fortemente coinvolto nella campagna di Obama del 2008. In questa foto, è affiancato da un altro magnate dell'industria musicale, Russell Simmons ... che è stato anche accusato di stupro da diverse donne quest'anno. 6. La relazione di Diddy con Obama è andata oltre la semplice approvazione. I due si sono incontrati più volte da allora, come esemplificato da questo post di Diddy Facebook del 2017. 7. Diddy con Obama nel 2020. 8. Nell'aprile 2020, Kamala Harris ha elogiato Diddy per aver spinto la propaganda COVID approvata dall'élite in America Nera. 9. Diddy era legato in molti modi alla coppia di potere Jay-Z e Beyonce, e ha sporcizia su di loro. 10. Jay-Z alla festa bianca di Diddy nel 2003. Jay-Z ha ospitato il White Party del 2004 con Paris Hilton. Ha caratterizzato Diddy che camminava con una copia originale della Dichiarazione di Indipendenza e ha dato il via alla sua iniziativa di voto del 2004 “. ” La festa aveva persino sponsor aziendali come Sony. Mentre questo suona come un divertimento buono e pulito, la festa si è trasformata in Sodoma e Gomorra alle 5 del mattino. Alcuni osservatori del settore ritengono che Jay-Z potrebbe presto essere il bersaglio di una simile demolizione controllata “. ” 11. Ashton Kutcher stava festeggiando duramente con Diddy. In un Video 2019Kutcher ha detto questo sulle feste di Diddy: “Ho molto che non posso dire. Non posso dirlo neanche a quello. ... li sto davvero attraversando. Diddy storie di feste, amico, quella era una strana cosa della memoria. ” Quando una celebrità “non sa dire ” su ciò che è accaduto a una festa, di solito comporta criminalità e pedofilia. Ironia della sorte, Kutcher è stato successivamente fortemente coinvolto con organizzazioni che combattono il traffico di minori e la tratta di esseri umani. È quasi come se volesse dimostrare al mondo che era davvero contrario. 12. La relazione di Diddy con Justin Bieber comporta una cura pesante. E altro ancora. Nei miei precedenti articoli su Justin Bieber, ho affermato che molto probabilmente le persone del settore hanno abusato del cantante canadese mentre era minorenne. Ciò potrebbe essere iniziato con la bizzarra relazione di Bieber con Diddy e Usher, con cui è stato firmato. Diddy ha curato Usher da adolescente e il ciclo è continuato con Bieber. In un Video del 2009: youtube.com/watch?v=kxHwfT… Diddy esce con Bieber di 15 anni e dice: "Hai mai visto il film 48 ore?  In questo momento Justin sta avendo 48 ore con Diddy, lui e il suo ragazzo. Stanno avendo i tempi della loro vita, come dove andiamo in giro e cosa stiamo facendo non possiamo davvero rivelare. Ma è sicuramente il sogno di un quindicenne. Mi è stata affidata la custodia di lui. Sai, ha firmato con Usher e ho avuto la tutela legale di Usher quando ha fatto il suo primo album. Ho realizzato il primo album di Usher. Per le prossime 48 ore, è (Bieber) con me. E diventeremo completamente pazzi.” 😳😳😳 Lo ha detto sulla macchina fotografica per MTV. Immagina cosa è successo quando non c'erano telecamere...... 13. Schiavitù sessuale🟥 Nel gennaio 2024, il comico Brandon T. Jackson ha parlato delle feste di Diddy sul “Rompere la macchina” podcast podcasters.spotify.com/pod/show/break… e ha ricordato ciò che Denzel Washington gli ha detto: “Denzel mi ha sempre detto, [quando] siamo alle feste, ‘Partirai 30 minuti prima che il diavolo ci arrivi. OK? ’ Ricorda sempre che Denzel avrebbe lasciato presto le parti. ” Lasciare “prima che arrivi il diavolo ” è un modo perfetto per dirlo. Poiché questa non era semplicemente una festa, era una tana del peccato e dei crimini atroci. Era la tipica dissolutezza di Hollywood in cui le aspiranti star venivano maltrattate nella promessa di successo e gli schiavi sessuali venivano drogati e violentati ripetutamente. In effetti, una recente causa sostiene che si sono verificati misfatti anche in quegli eventi: a luglio, Adria English, che è stata assunta dal signor Combs per lavorare una serie di partiti bianchi tra la metà e la fine degli anni 2000, lo ha fatto causa, affermando che era afflitta con droghe e liquore allacciato all'estasi durante gli eventi, e comandò di fare sesso con alcuni ospiti, trasformandola in “una pedina sessuale. Jonathan Davis, un avvocato del signor Combs, ha negato a luglio che il suo cliente non lo avesse mai fatto “aggredito sessualmente o trafficato di sesso con qualcuno. ”Nel suo abito di 114 pagine — che includeva un avvertimento di innesco “a causa della sua natura grafica ” La signora inglese, che ha affermato di aver lavorato in diverse parti bianche tra la metà e la fine degli anni 2000, ha suggerito il glamour era una facciata. Ad una festa, ha detto che il signor Combs le ha chiesto di indossare un vestito nero per indicare agli altri ospiti che era disponibile per incontri sessuali. Ha detto che in seguito è stata pagata $1.000 per un incontro con un ospite, secondo i documenti del tribunale. – New York Times Agli ospiti delle feste non è stato semplicemente offerto l'alcool. Sono stati somministrati un cocktail di droghe che vengono utilizzate negli anelli del traffico sessuale per mantenere le vittime docili e fuori di esso. Secondo l'avvocato Buzbee, un particolare farmaco che viene spesso citato è la xilazina o il tranq. È anche usato come tranquillante per cavalli. ‘Una persona che aveva 22 anni quando è stata aggredita ha detto che il MO tipico di una di queste feste ... era che quando ti è stato consegnato un drink, e ora sappiamo che la bevanda è intrisa di qualcosa, che se ti sei rifiutato di berlo, sei stato espulso dalla festa, ’ Buzbee dettagliato. In un altro caso inquietante, una donna incinta adulta afferma di essere stata violentata dopo aver partecipato a una cena di gruppo con Combs a Miami, ‘Non stava bevendo perché era incinta, ma qualunque cosa bevesse al tavolo, apparentemente era intrisa di qualcosa, ha affermato Buzbee.‘ Si oscurò e si svegliò nello stesso letto, presumibilmente di nuovo con il signor Combs nella sua dimora a Miami. La sua vagina e il suo ano erano lacerati e doloranti, e potevo continuare. E letteralmente, stai avvertendo un tema qui. ’ – Pagina sei. Sebbene queste accuse siano terribili, sono quelle che coinvolgono minori che stanno terrorizzando l'élite “intorno" a Diddy. Se il pubblico sapesse cosa hanno fatto queste persone ai bambini a porte chiuse, ci sarebbe una rivolta. Ecco perché Epstein era “suicidato” prima ancora di andare al processo. Tra le 120 vittime della causa di Tony Buzbee, 25 erano minorenni quando furono abusati – tra il 1991 e il 2024. Le vittime più giovani erano 9, 14, 15 quando furono vittime, l'avvocato di alto profilo annunciò in una conferenza stampa a Houston martedì: ‘Questo individuo, che all'epoca aveva 9 anni, è stato portato a un provino New York City con Bad Boy Records, ’ l'avvocato ha rivelato, ‘Questo individuo è stato abusato sessualmente presumibilmente da Sean Combs e da molte altre persone in studio nella promessa sia ai suoi genitori che a lui stesso di ottenere un contratto discografico. ’ ‘Anche altri ragazzi erano presenti alle audizioni, ha dichiarato Buzbee ’. ‘Tutti stavano cercando di ottenere un contratto discografico. Erano tutti minori. ’‘Un altro minore ha detto presumibilmente da Sean Combs che lo avrebbe reso una star, ma aveva bisogno di visitarlo in privato a riguardo lontano dai suoi genitori. Una volta che si trovavano in un'area privata, presumibilmente il signor Combs ha fatto in modo che la vittima facesse sesso orale su di lui, ha detto Buzbee ‘Un individuo, all'epoca di 15 anni, volò a New York City per partecipare a una festa fu drogato e poi portato in una stanza privata presumibilmente alla presenza di Mr. Combs dove questa persona – minore – fu violentato e poi altre persone a turno la violentavano’ Buzbee dettagliato. – Daily Mail Le voci che circolavano da decenni potrebbero essere vere: Diddy e il suo popolo hanno abusato dei giovani ragazzi. Sono pedofili chiusi, come tante altre persone influenti a Hollywood. E non vogliono essere cacciati. Quindi Diddy deve essere fuori. 14. In conclusione Le feste di Diddy erano tipiche “élite occulta ” follia. Dall'esterno, hanno dato un'aura di “successo ed eccellenza. ” Tuttavia, quando il giorno si trasformò in notte, gli umani si trasformarono in lupi mannari. L'incontro di classe si trasformò in un affare depravato quando molti erano partecipanti riluttanti e altamente compromessi. Nelle parole di Denzel Washington, è uscito il diavolo “. ” E quello che ha detto è stato probabilmente più letterale di quanto si possa pensare. Diddy non è sicuramente l'unico a organizzare e partecipare a tali eventi. Tuttavia, Diddy ne era particolarmente audace, quindi era un segreto aperto nel settore. Ancora peggio, innumerevoli momenti dannosi che coinvolgono persone potenti sono stati girati dal popolo di Diddy, creando così una massiccia biblioteca di degenerazione d'élite. Certo, l'élite non vuole nulla di tutto ciò. Jeffrey Epstein aveva anche lo stesso tipo di sporcizia su innumerevoli persone. Quello che è successo? Una demolizione controllata. Scese, ma quasi nessun altro, nemmeno quelli che volarono sul suo “Lolita Express ” più di 20 volte (Bill Clinton). Epstein ora non c'è più. Diddy è in una posizione simile. Come Epstein, è stato messo in guardia suicida mentre era incarcerato. Ci saranno enormi rivelazioni sull'élite nei prossimi mesi? O Diddy scomparirà semplicemente?
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