• CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”? Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.” Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”. Ugo Rossi
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  • SI ABBIAMO INTERFERITO NELLE ELEZIONI RUMENE E LO FAREMO ANCHE IN GERMANIA
    Breton affossa la democrazia
    “Facciamo rispettare le nostre leggi in Europa quando rischiano di essere aggirate e quando, se non vengono applicate, possono portare a interferenze. Lo abbiamo fatto in Romania e, ovviamente sarà fatto anche in Germania, se necessario”, ha dichiarato Breton, in merito al ruolo eventuale che l’organismo comunitario potrebbe assumere in tali elezioni. 
    Le dichiarazioni di Thierry Breton sono la prova definitiva: la democrazia in Europa è morta. L’UE ha già stracciato il voto rumeno in nome di presunte ingerenze russe, e ora minaccia di fare lo stesso con la Germania, dimostrando che l’unico interesse di Bruxelles è controllare, non difendere la sovranità dei Paesi membri.

    È assurdo invocare la difesa dei processi elettorali quando l’Unione Europea stessa interviene per annullarli o manipolarli. Le tensioni con Elon Musk sono solo il contorno di una vicenda ancora più inquietante: Soros e Gates possono finanziare campagne senza troppi ostacoli, ma se Musk si schiera con un partito considerato scomodo, scatta la crociata contro le “interferenze esterne”.

    Questa è la dimostrazione lampante che la tanto sbandierata “democrazia europea” altro non è che una finzione, dove chi detiene il potere a Bruxelles decide cosa sia giusto votare e chi debba vincere.

    YES WE INTERFERED IN THE ROMANIAN ELECTIONS AND WE WILL DO THE SAME IN GERMANY
    Breton undermines democracy
    “We enforce our laws in Europe when they risk being circumvented and when, if not applied, they can lead to interference. We have done so in Romania and, of course, it will also be done in Germany, if necessary,” Breton said, regarding the possible role that the community body could assume in these elections. 
    Thierry Breton’s statements are the definitive proof: democracy in Europe is dead. The EU has already torn up the Romanian vote in the name of alleged Russian interference, and now it threatens to do the same with Germany, demonstrating that Brussels’ only interest is to control, not to defend the sovereignty of member countries.

    It is absurd to invoke the defense of electoral processes when the European Union itself intervenes to cancel or manipulate them. The tensions with Elon Musk are just the side dish of an even more disturbing story: Soros and Gates can finance campaigns without too many obstacles, but if Musk sides with a party considered inconvenient, the crusade against "external interference" begins.

    This is the clear demonstration that the much-vaunted "European democracy" is nothing but a fiction, where those in power in Brussels decide what is right to vote for and who should win.

    Per sostenere il lavoro di ripubblicazione di tutte le opere di Giulietto Chiesa:
    https://giuliettochiesaofficial.store/
    🔴SI ABBIAMO INTERFERITO NELLE ELEZIONI RUMENE E LO FAREMO ANCHE IN GERMANIA Breton affossa la democrazia “Facciamo rispettare le nostre leggi in Europa quando rischiano di essere aggirate e quando, se non vengono applicate, possono portare a interferenze. Lo abbiamo fatto in Romania e, ovviamente sarà fatto anche in Germania, se necessario”, ha dichiarato Breton, in merito al ruolo eventuale che l’organismo comunitario potrebbe assumere in tali elezioni.  Le dichiarazioni di Thierry Breton sono la prova definitiva: la democrazia in Europa è morta. L’UE ha già stracciato il voto rumeno in nome di presunte ingerenze russe, e ora minaccia di fare lo stesso con la Germania, dimostrando che l’unico interesse di Bruxelles è controllare, non difendere la sovranità dei Paesi membri. È assurdo invocare la difesa dei processi elettorali quando l’Unione Europea stessa interviene per annullarli o manipolarli. Le tensioni con Elon Musk sono solo il contorno di una vicenda ancora più inquietante: Soros e Gates possono finanziare campagne senza troppi ostacoli, ma se Musk si schiera con un partito considerato scomodo, scatta la crociata contro le “interferenze esterne”. Questa è la dimostrazione lampante che la tanto sbandierata “democrazia europea” altro non è che una finzione, dove chi detiene il potere a Bruxelles decide cosa sia giusto votare e chi debba vincere. YES WE INTERFERED IN THE ROMANIAN ELECTIONS AND WE WILL DO THE SAME IN GERMANY Breton undermines democracy “We enforce our laws in Europe when they risk being circumvented and when, if not applied, they can lead to interference. We have done so in Romania and, of course, it will also be done in Germany, if necessary,” Breton said, regarding the possible role that the community body could assume in these elections.  Thierry Breton’s statements are the definitive proof: democracy in Europe is dead. The EU has already torn up the Romanian vote in the name of alleged Russian interference, and now it threatens to do the same with Germany, demonstrating that Brussels’ only interest is to control, not to defend the sovereignty of member countries. It is absurd to invoke the defense of electoral processes when the European Union itself intervenes to cancel or manipulate them. The tensions with Elon Musk are just the side dish of an even more disturbing story: Soros and Gates can finance campaigns without too many obstacles, but if Musk sides with a party considered inconvenient, the crusade against "external interference" begins. This is the clear demonstration that the much-vaunted "European democracy" is nothing but a fiction, where those in power in Brussels decide what is right to vote for and who should win. Per sostenere il lavoro di ripubblicazione di tutte le opere di Giulietto Chiesa: https://giuliettochiesaofficial.store/
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  • In Romania ci sono quattro basi NATO e in una delle quali vi si addestrano all' uso degli F16, aerei da combattimento, i piloti ucraini. Nei pressi della città di Costanza, sul Mar Nero, la base quivi presente ospita la 101° divisione aviotrasportata statunitense e propria questa struttura militare ha in corso dalla primavera di quest' anno i lavori di ampliamento che la renderà la maggiore esistente in Europa. Dovrebbe divenire operativa forse già dal 2026.
    Agli inizi del 2022 la Russia chiese alla NATO di ritirare le sue truppe dal territorio bulgaro e.....dalla Romania, richiesta rispedita al mittente, anzi l' allora segretario generale dell' alleanza atlantica, Stoltenberg, chiese altrettanto che fosse la Russia a smobilitare le proprie ff.aa. dal Donbass, dalla Georgia giacché i rispettivi governi non avevano dato l' assenso. [ fonte Osservatorio Balcani e Caucaso transeuropa 31.01.2022 ].
    Il presidente della Romania, Klaus Iohannio, accolse con favore [ anno 2022 ] la disponibilità USA e francese di incrementare le proprie unità militari sotto comando NATO in Romania [ eppure nel lontano 1989 gli USA promisero..a voce e con una semplice stretta di mano...che la NATO non sarebbe avanzata nemmeno di un cm ].
    La NATO in Romania può disporre di 4000 militari appartenenti a diverse nazionalità [ anche militari italiani?!?! ]; in una località distante 180 km da Bucarest è operativo dal 2016 un sistema di difesa aerea che ha destato qualche preoccupazione alla Russia nonostante il comando NATO abbia sempre smentito che possa venire impiegato per azioni offensive [ gli USA storicamente non attaccano mai semmai si difendono, come avvenne coi nativi indiani, coi vietnamiti...].
    In Scandinavia il Pentagono ha in serbo di creare un grande deposito di armi ed equipaggiamento in ragione del fatto che sia la Svezia che la Finlandia sono entrati a fare parte dell' alleanza atlantica.
    Un alto ufficiale dell' esercito USA, Christopher Mohan, intervistato dalla redazione Defense News dichiarava che alla luce del maggior numero di militari NATO il contesto di sicurezza è cambiato ed altrettanto le responsabilità dell' alleanza atlantica. Non solo " Si stanno cercando nuovi territori dove allocare gli ulteriori depositi di Army Prepositioned Stock [ APS ] che al momento [ maggio 2024 ] in Europa si trovano in Germania, Polonia, Belgio, Paesi Bassi e Italia [ da noi con il consenso del Parlamento? ]. Siccome sono entrate a fare parte della NATO la Svezia e la Finlandia gli USA si sono trovati " costretti" ad occuparsi di istituire ulteriori depositi .
    In essi sono custoditi carri armati Abrams, veicoli da combattimento, lanciarazzi, obici, veicoli blindati, elicotteri Apache, sistemi difesa area.....
    Dal primo turno delle consultazioni romene sono emersi quali vincitori sia Calin Georgescu, candidato di una formazione di estrema destra che Elena Lasconi, appartenente all' area di centrodestra che, al contrario del suo avversario, non osteggia né la UE né la NATO ed è favorevole che la Romania continui a sostenere l' Ucraina. Calin Georgescu, ingegnere, professore universitario, di confessione cristiana ortodossa, non ha mai fatto mistero delle proprie posizioni critiche verso le politiche dell' UE e della partecipazione della NATO nel conflitto russo ucraino, che ritiene sia condizionato dal complesso militare industriale statunitense [ ahi! vuoi vedere che queste sue ultime posizioni abbiano irritato chi oggi si rallegra della decisione di annullamento della consultazione elettorale?!? )
    Peraltro, subito dopo lo svolgimento delle consultazioni elettorali la Corte Costituzionale della Romania non ha registrato alcun broglio o interferenze straniere....ma poi ieri la stessa Corte Costituzionale ha decretato l' annullamento delle elezioni...senza peraltro indicare una nuova data e nel contempo si stanno avviando delle perquisizioni in alcune abitazioni...a motivo di sospetti circa interferenze straniere ( russe ) a mezzo del social tik tok [ qui andrebbero aperte, casomai, delle cartelle psichiatriche a coloro che hanno deciso l' annullamento delle consultazioni e disposto le perquisizioni].
    Ovviamente, la NATO e l' UE, la sua vassalla, non possono permettersi di vedersi sfilare un Paese, la Romania, molto utile per fiaccare la forza militare russa.
    In Romania ci sono quattro basi NATO e in una delle quali vi si addestrano all' uso degli F16, aerei da combattimento, i piloti ucraini. Nei pressi della città di Costanza, sul Mar Nero, la base quivi presente ospita la 101° divisione aviotrasportata statunitense e propria questa struttura militare ha in corso dalla primavera di quest' anno i lavori di ampliamento che la renderà la maggiore esistente in Europa. Dovrebbe divenire operativa forse già dal 2026. Agli inizi del 2022 la Russia chiese alla NATO di ritirare le sue truppe dal territorio bulgaro e.....dalla Romania, richiesta rispedita al mittente, anzi l' allora segretario generale dell' alleanza atlantica, Stoltenberg, chiese altrettanto che fosse la Russia a smobilitare le proprie ff.aa. dal Donbass, dalla Georgia giacché i rispettivi governi non avevano dato l' assenso. [ fonte Osservatorio Balcani e Caucaso transeuropa 31.01.2022 ]. Il presidente della Romania, Klaus Iohannio, accolse con favore [ anno 2022 ] la disponibilità USA e francese di incrementare le proprie unità militari sotto comando NATO in Romania [ eppure nel lontano 1989 gli USA promisero..a voce e con una semplice stretta di mano...che la NATO non sarebbe avanzata nemmeno di un cm ]. La NATO in Romania può disporre di 4000 militari appartenenti a diverse nazionalità [ anche militari italiani?!?! ]; in una località distante 180 km da Bucarest è operativo dal 2016 un sistema di difesa aerea che ha destato qualche preoccupazione alla Russia nonostante il comando NATO abbia sempre smentito che possa venire impiegato per azioni offensive [ gli USA storicamente non attaccano mai semmai si difendono, come avvenne coi nativi indiani, coi vietnamiti...]. In Scandinavia il Pentagono ha in serbo di creare un grande deposito di armi ed equipaggiamento in ragione del fatto che sia la Svezia che la Finlandia sono entrati a fare parte dell' alleanza atlantica. Un alto ufficiale dell' esercito USA, Christopher Mohan, intervistato dalla redazione Defense News dichiarava che alla luce del maggior numero di militari NATO il contesto di sicurezza è cambiato ed altrettanto le responsabilità dell' alleanza atlantica. Non solo " Si stanno cercando nuovi territori dove allocare gli ulteriori depositi di Army Prepositioned Stock [ APS ] che al momento [ maggio 2024 ] in Europa si trovano in Germania, Polonia, Belgio, Paesi Bassi e Italia [ da noi con il consenso del Parlamento? ]. Siccome sono entrate a fare parte della NATO la Svezia e la Finlandia gli USA si sono trovati " costretti" ad occuparsi di istituire ulteriori depositi . In essi sono custoditi carri armati Abrams, veicoli da combattimento, lanciarazzi, obici, veicoli blindati, elicotteri Apache, sistemi difesa area..... Dal primo turno delle consultazioni romene sono emersi quali vincitori sia Calin Georgescu, candidato di una formazione di estrema destra che Elena Lasconi, appartenente all' area di centrodestra che, al contrario del suo avversario, non osteggia né la UE né la NATO ed è favorevole che la Romania continui a sostenere l' Ucraina. Calin Georgescu, ingegnere, professore universitario, di confessione cristiana ortodossa, non ha mai fatto mistero delle proprie posizioni critiche verso le politiche dell' UE e della partecipazione della NATO nel conflitto russo ucraino, che ritiene sia condizionato dal complesso militare industriale statunitense [ ahi! vuoi vedere che queste sue ultime posizioni abbiano irritato chi oggi si rallegra della decisione di annullamento della consultazione elettorale?!? ) Peraltro, subito dopo lo svolgimento delle consultazioni elettorali la Corte Costituzionale della Romania non ha registrato alcun broglio o interferenze straniere....ma poi ieri la stessa Corte Costituzionale ha decretato l' annullamento delle elezioni...senza peraltro indicare una nuova data e nel contempo si stanno avviando delle perquisizioni in alcune abitazioni...a motivo di sospetti circa interferenze straniere ( russe ) a mezzo del social tik tok [ qui andrebbero aperte, casomai, delle cartelle psichiatriche a coloro che hanno deciso l' annullamento delle consultazioni e disposto le perquisizioni]. Ovviamente, la NATO e l' UE, la sua vassalla, non possono permettersi di vedersi sfilare un Paese, la Romania, molto utile per fiaccare la forza militare russa.
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  • Roberto Vannacci

    Smontiamo le bugie di Ursula Von der Leyen!
    Nel suo discorso di ieri, la presidente della Commissione europea ha dichiarato che la Russia spende fino al 9% del PIL per la difesa, mentre l’Europa si ferma all’1,9%. Ma i numeri reali raccontano un’altra storia:
    Spese per la difesa nel 2024
    - Russia: 7,1% del PIL (145 miliardi di dollari), secondo l'istituto svedese SIPRI
    - Unione Europea: 326 miliardi di dollari già spesi nel 2024, secondo le stime dell'Agenzia Europea per la Difesa (Eda)
    Dov’è l’urgenza di cui parla Von der Leyen? L’Europa spende già oltre il doppio rispetto alla Russia in termini assoluti.
    Questa narrazione manipolata sembra più un tentativo di giustificare nuovi progetti costosi e accentratori, come il “mercato unico della difesa”, che rischiano di pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini europei senza reali benefici per la nostra sicurezza.
    La Lega dice NO a bugie e sprechi. Serve trasparenza e responsabilità: la priorità deve essere proteggere i cittadini europei senza cedere alla propaganda di chi vuole centralizzare ancora di più il potere a Bruxelles.

    Roberto Vannacci

    Let's debunk Ursula Von der Leyen's lies!
    In her speech yesterday, the President of the European Commission stated that Russia spends up to 9% of GDP on defense, while Europe stops at 1.9%. But the real numbers tell a different story:
    Defense spending in 2024
    - Russia: 7.1% of GDP ($145 billion), according to the Swedish institute SIPRI
    - European Union: $326 billion already spent in 2024, according to estimates by the European Defense Agency (EDA)
    Where is the urgency that Von der Leyen talks about? Europe already spends more than double what Russia does in absolute terms.
    This manipulated narrative seems more like an attempt to justify new expensive and centralizing projects, such as the "single defense market", which risk weighing further on the pockets of European citizens without real benefits for our security.
    The League says NO to lies and waste. Transparency and responsibility are needed: the priority must be to protect European citizens without giving in to the propaganda of those who want to further centralize power in Brussels.

    Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1862921888634200247?t=DrgNCxVREk_oJ4bDenZWhw&s=19
    Roberto Vannacci Smontiamo le bugie di Ursula Von der Leyen! Nel suo discorso di ieri, la presidente della Commissione europea ha dichiarato che la Russia spende fino al 9% del PIL per la difesa, mentre l’Europa si ferma all’1,9%. Ma i numeri reali raccontano un’altra storia: Spese per la difesa nel 2024 - Russia: 7,1% del PIL (145 miliardi di dollari), secondo l'istituto svedese SIPRI - Unione Europea: 326 miliardi di dollari già spesi nel 2024, secondo le stime dell'Agenzia Europea per la Difesa (Eda) Dov’è l’urgenza di cui parla Von der Leyen? L’Europa spende già oltre il doppio rispetto alla Russia in termini assoluti. Questa narrazione manipolata sembra più un tentativo di giustificare nuovi progetti costosi e accentratori, come il “mercato unico della difesa”, che rischiano di pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini europei senza reali benefici per la nostra sicurezza. La Lega dice NO a bugie e sprechi. Serve trasparenza e responsabilità: la priorità deve essere proteggere i cittadini europei senza cedere alla propaganda di chi vuole centralizzare ancora di più il potere a Bruxelles. Roberto Vannacci Let's debunk Ursula Von der Leyen's lies! In her speech yesterday, the President of the European Commission stated that Russia spends up to 9% of GDP on defense, while Europe stops at 1.9%. But the real numbers tell a different story: Defense spending in 2024 - Russia: 7.1% of GDP ($145 billion), according to the Swedish institute SIPRI - European Union: $326 billion already spent in 2024, according to estimates by the European Defense Agency (EDA) Where is the urgency that Von der Leyen talks about? Europe already spends more than double what Russia does in absolute terms. This manipulated narrative seems more like an attempt to justify new expensive and centralizing projects, such as the "single defense market", which risk weighing further on the pockets of European citizens without real benefits for our security. The League says NO to lies and waste. Transparency and responsibility are needed: the priority must be to protect European citizens without giving in to the propaganda of those who want to further centralize power in Brussels. Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1862921888634200247?t=DrgNCxVREk_oJ4bDenZWhw&s=19
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  • In Germania langue in una prigione di massima sicurezza un detenuto eccellente. Non è stato condannato, perciò si trova in regime di detenzione preventiva, da oltre un anno, nonostante il limite massimo per quello sia di sei mesi. Dal giugno scorso è stato posto in isolamento (che viene talvolta riservato ai più pericolosi criminali mafiosi) senza motivazioni, ed in pratica gli è impedita persino la difesa nel processo in corso. Questo è arrivato ormai a 39 udienze, e da tempo gli vengono ostacolati in vario modo i contatti con i suoi avvocati. A questo si aggiungono plurime modalità di tortura, con il chiaro intento di portarlo suicidio. Allucinante è che ciò avvenga in Unione Europea i cui “rappresentanti” ogni giorno si vantano della nobile e superiore civiltà occidentale e di questi fatti non si accorgono.
    Stiamo parlando dell’avvocato Reiner Fuellmich, di 66 anni. Nel 2009. Il suo studio legale è stato classificato tra i primi 20 studi legali per la protezione degli investitori in Germania. Tra i suoi successi più noti, vi sono importanti cause legali contro nomi prestigiosi come Volkswagen, per lo scandalo delle emissioni, e altre azioni legali contro aziende come Kühne und Nagel e Deutsche Bank. Fuellmich ha descritto Deutsche Bank come una delle più grandi organizzazioni criminali nel mondo, sostenendo che il suo operato affligga la società.
    Divenne molto noto anche in Italia per aver fondato, nel luglio 2020, un influente “Comitato Investigativo Corona”, di respiro internazionale. Era l’anima ed il motore di tale associazione. Diede voce ad avvocati, pensatori, medici e ricercatori che sui media non avevano spazio, portando alla luce gli aspetti criminali dell’operazione. Nel 2022 fu accusato da alcuni suoi collaboratori di aver sottratto i fondi dell’associazione, il che non era vero. Tali fondi sono attualmente in mano ad un avvocato, suo collega ed ex stretto collaboratore, a cui è permesso tenerseli.
    Tanto è tuttavia bastato per imbastirgli un processo in Germania, dopo essere stato rapito in Messico da agenti tedeschi, al di fuori di ogni regola di estradizione. Inizialmente i capi d’accusa erano 18, che si sono poi sgretolati perché insostenibili, e ne è rimasto in piedi uno solo, anche quello molto fragile. Tanto fragile, che il collegio giudicante si rifiuta di ascoltare i testimoni a difesa per non vedersi annullare anche l'ultimo. È in attesa del verdetto, che potrebbe arrivare presto, con la condanna a 4 anni di carcere. Sembra che da pochi giorni abbiano aperto contro di lui un secondo processo con ulteriori 16 fantasiosi capi d’accusa. Giusto per la sicurezza di non vederselo scappare.
    In Italia pochi ne parlano. Io sono venuto a sapere della sua storia da Armando Manocchia, editore di “Piazza Libertà”. Finora ha pubblicato diversi aggiornamenti ed approfondimenti sul caso, veramente impressionante, l’ultimo qui: https://rumble.com/v5px462-avvocato-reiner-fuellmich-perseguitato-politico.-piazza-liberta-puntata-di-.html .
    Consiglio vivamente l'ascolto.
    Le precedenti puntate: https://rumble.com/search/all?q=piazza%20libert%C3%A0%20fuellmich
    In Germania langue in una prigione di massima sicurezza un detenuto eccellente. Non è stato condannato, perciò si trova in regime di detenzione preventiva, da oltre un anno, nonostante il limite massimo per quello sia di sei mesi. Dal giugno scorso è stato posto in isolamento (che viene talvolta riservato ai più pericolosi criminali mafiosi) senza motivazioni, ed in pratica gli è impedita persino la difesa nel processo in corso. Questo è arrivato ormai a 39 udienze, e da tempo gli vengono ostacolati in vario modo i contatti con i suoi avvocati. A questo si aggiungono plurime modalità di tortura, con il chiaro intento di portarlo suicidio. Allucinante è che ciò avvenga in Unione Europea i cui “rappresentanti” ogni giorno si vantano della nobile e superiore civiltà occidentale e di questi fatti non si accorgono. Stiamo parlando dell’avvocato Reiner Fuellmich, di 66 anni. Nel 2009. Il suo studio legale è stato classificato tra i primi 20 studi legali per la protezione degli investitori in Germania. Tra i suoi successi più noti, vi sono importanti cause legali contro nomi prestigiosi come Volkswagen, per lo scandalo delle emissioni, e altre azioni legali contro aziende come Kühne und Nagel e Deutsche Bank. Fuellmich ha descritto Deutsche Bank come una delle più grandi organizzazioni criminali nel mondo, sostenendo che il suo operato affligga la società. Divenne molto noto anche in Italia per aver fondato, nel luglio 2020, un influente “Comitato Investigativo Corona”, di respiro internazionale. Era l’anima ed il motore di tale associazione. Diede voce ad avvocati, pensatori, medici e ricercatori che sui media non avevano spazio, portando alla luce gli aspetti criminali dell’operazione. Nel 2022 fu accusato da alcuni suoi collaboratori di aver sottratto i fondi dell’associazione, il che non era vero. Tali fondi sono attualmente in mano ad un avvocato, suo collega ed ex stretto collaboratore, a cui è permesso tenerseli. Tanto è tuttavia bastato per imbastirgli un processo in Germania, dopo essere stato rapito in Messico da agenti tedeschi, al di fuori di ogni regola di estradizione. Inizialmente i capi d’accusa erano 18, che si sono poi sgretolati perché insostenibili, e ne è rimasto in piedi uno solo, anche quello molto fragile. Tanto fragile, che il collegio giudicante si rifiuta di ascoltare i testimoni a difesa per non vedersi annullare anche l'ultimo. È in attesa del verdetto, che potrebbe arrivare presto, con la condanna a 4 anni di carcere. Sembra che da pochi giorni abbiano aperto contro di lui un secondo processo con ulteriori 16 fantasiosi capi d’accusa. Giusto per la sicurezza di non vederselo scappare. In Italia pochi ne parlano. Io sono venuto a sapere della sua storia da Armando Manocchia, editore di “Piazza Libertà”. Finora ha pubblicato diversi aggiornamenti ed approfondimenti sul caso, veramente impressionante, l’ultimo qui: https://rumble.com/v5px462-avvocato-reiner-fuellmich-perseguitato-politico.-piazza-liberta-puntata-di-.html . Consiglio vivamente l'ascolto. Le precedenti puntate: https://rumble.com/search/all?q=piazza%20libert%C3%A0%20fuellmich
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  • ADESSO BASTA!
    COSTORO SPARANO CONTRO I NOSTRI SOLDATI in LIBANO CON LE ARMI CHE GLI FORNISCE L'ITALIA.
    CHIEDIAMO LE DIMISSIONI IMMEDIATE del Ministro della Difesa Guido Crosetto ed il BLOCCO IMMEDIATO dell'invio di ARMI ad ISRAELE.
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    Centrata la base dell'Unifil in Libano, 4 militari italiani feriti
    Colpiti da schegge di vetro, non sono in pericolo di vita. Hezbollah ha mirato all'esterno della struttura del bunker, che non ha ceduto...
    NON SIAMO PER NIENTE SICURI CHE I RAZZI SIANO STATI LANCIATI DA HEZBOLLAH.
    Israele STA trasformando BEIURUT IN UN'ALTRA GAZA!!!

    Si veda:
    https://www.scenario.press/posts/36246

    Fonte: https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/2024/11/22/centrata-la-base-dellunifil-in-libano-4-militari-italiani-feriti_d083b9ed-02f3-4771-9dc9-04a2f1d4a15d.html
    ADESSO BASTA! COSTORO SPARANO CONTRO I NOSTRI SOLDATI in LIBANO CON LE ARMI CHE GLI FORNISCE L'ITALIA. CHIEDIAMO LE DIMISSIONI IMMEDIATE del Ministro della Difesa Guido Crosetto ed il BLOCCO IMMEDIATO dell'invio di ARMI ad ISRAELE. MASSIMA DIFFUSIONE! Centrata la base dell'Unifil in Libano, 4 militari italiani feriti Colpiti da schegge di vetro, non sono in pericolo di vita. Hezbollah ha mirato all'esterno della struttura del bunker, che non ha ceduto... NON SIAMO PER NIENTE SICURI CHE I RAZZI SIANO STATI LANCIATI DA HEZBOLLAH. Israele STA trasformando BEIURUT IN UN'ALTRA GAZA!!! Si veda: https://www.scenario.press/posts/36246 Fonte: https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/2024/11/22/centrata-la-base-dellunifil-in-libano-4-militari-italiani-feriti_d083b9ed-02f3-4771-9dc9-04a2f1d4a15d.html
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  • il comunicato con il quale la Francia, l' Italia, la Germania, la Polonia , la Spagna e il Regno Unito accusano la Russia.
    Si sono riuniti oggi e hanno emesso il comunicato.

    La presidente Giorgia Meloni ribadisce che la sicurezza europea è messa a dura prova dalla Russia, la quale ha ucciso migliaia di persone ed occorre rafforzare la NATO incrementando la spesa destinata alla difesa ( 2% o più ). Sarà necessario promuovere la resilienza delle società europee.

    Fonte: https://www.esteri.it/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/2024/11/dichiarazione-dei-ministri-degli-esteri-di-francia-germania-italia-polonia-spagna-e-regno-unito-sui-1000-giorni-dallinvasione-russa-dellucraina/
    ☝️il comunicato con il quale la Francia, l' Italia, la Germania, la Polonia , la Spagna e il Regno Unito accusano la Russia. Si sono riuniti oggi e hanno emesso il comunicato. La presidente Giorgia Meloni ribadisce che la sicurezza europea è messa a dura prova dalla Russia, la quale ha ucciso migliaia di persone ed occorre rafforzare la NATO incrementando la spesa destinata alla difesa ( 2% o più ). Sarà necessario promuovere la resilienza delle società europee. Fonte: https://www.esteri.it/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/2024/11/dichiarazione-dei-ministri-degli-esteri-di-francia-germania-italia-polonia-spagna-e-regno-unito-sui-1000-giorni-dallinvasione-russa-dellucraina/
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  • QUANDO SI TRATTA DI FORNITURA DI ARMI TUTTI D'ACCORDO
    QUESTI BURATTINI VOGLIONO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE!
    Prove di intesa sugli eurobond per la difesa. I big europei favorevoli al debito comune per le armi - Il Fatto Quotidiano
    Prove di intesa sugli eurobond per la difesa
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/19/prove-di-intesa-sugli-eurobond-per-la-difesa-i-big-europei-favorevoli-al-debito-comune-per-le-armi/7773721/
    QUANDO SI TRATTA DI FORNITURA DI ARMI TUTTI D'ACCORDO QUESTI BURATTINI VOGLIONO PORTARCI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE! Prove di intesa sugli eurobond per la difesa. I big europei favorevoli al debito comune per le armi - Il Fatto Quotidiano Prove di intesa sugli eurobond per la difesa https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/19/prove-di-intesa-sugli-eurobond-per-la-difesa-i-big-europei-favorevoli-al-debito-comune-per-le-armi/7773721/
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  • Il docufilm "The perfect soldier", che non vedrete mai nelle sale cinematografiche ora a Bareggio (MI) - Mercoledì 13 Novembre 2024.
    Siete tutti invitati Mercoledì 13 Novembre presso l'Auditorium “Madre Teresa di Calcutta” in Via Madonna Assunta, 25 - Bareggio (MI) - ore 20:30 - alla proiezione dibattito di "The perfect soldier" - il film che fa tanto discutere in questo ultimo periodo.
    La ricerca scientifica più finanziata al mondo è quella militare, il cui scopo principale è quello di creare l’arma perfetta: il soldato perfetto.
    Il film si addentra tra i progetti nascosti del dipartimento della difesa USA.

    Seguirà dibattito con gli ospiti:

    Mauro Mantovani - bio-immunologo
    Alessio Fortunati - biologo molecolare ed esperto in ingegneria genetica
    Paolo Cassina - regista

    Presenta e modera la serata: Sergio Barbesta - docente di informatica e fondatore di Scenario.press

    Si ringraziano tutti gli sponsor: Radio Libera, Scenario.press - libera espressione, RainbowTV e TeleMilano

    Vi aspettiamo numerosi.

    https://www.scenario.press/posts/27513

    Per prenotazioni:

    Email: ilcircolodeiresistenti@gmail.com
    Whatsapp: 348-5819266 - Raffaella Farinelli (Organizzazione)

    Iscriviti a www.scenario.press il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    Il docufilm "The perfect soldier", che non vedrete mai nelle sale cinematografiche ora a Bareggio (MI) - Mercoledì 13 Novembre 2024. Siete tutti invitati Mercoledì 13 Novembre presso l'Auditorium “Madre Teresa di Calcutta” in Via Madonna Assunta, 25 - Bareggio (MI) - ore 20:30 - alla proiezione dibattito di "The perfect soldier" - il film che fa tanto discutere in questo ultimo periodo. La ricerca scientifica più finanziata al mondo è quella militare, il cui scopo principale è quello di creare l’arma perfetta: il soldato perfetto. Il film si addentra tra i progetti nascosti del dipartimento della difesa USA. Seguirà dibattito con gli ospiti: Mauro Mantovani - bio-immunologo Alessio Fortunati - biologo molecolare ed esperto in ingegneria genetica Paolo Cassina - regista Presenta e modera la serata: Sergio Barbesta - docente di informatica e fondatore di Scenario.press Si ringraziano tutti gli sponsor: Radio Libera, Scenario.press - libera espressione, RainbowTV e TeleMilano Vi aspettiamo numerosi. https://www.scenario.press/posts/27513 Per prenotazioni: Email: ilcircolodeiresistenti@gmail.com Whatsapp: 348-5819266 - Raffaella Farinelli (Organizzazione) Iscriviti a www.scenario.press il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    WWW.SCENARIO.PRESS
    maximo - Siete tutti invitati Mercoledì 13 Novembre a...
    Siete tutti invitati Mercoledì 13 Novembre a Bareggio (MI) presso l'Auditorium “Madre Teresa di Calcutta” in Via Madonna Assunta, 25 - Bareggio (MI) - ore 20:30 alla proiezione dibattito di "The perfect soldier" - il film che fa tanto discutere in questo ultimo...
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  • Venerdì 8 novembre, presso l'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera, è stato presentato il position paper "Per una strategia di sicurezza nazionale"

    Cos'è? Un documento programmatico per il Paese realizzato da Civiltà delle Macchine (la rivista della Fondazione Leonardo, dell'omonima Leonardo) e dall'associazione Futuri Possibili (di Leonardo e Intesa Sanpaolo). È stato presentato da Guido Crosetto, Luciano Portolano (capo di Stato maggiore della difesa, di cui un team ha partecipato ai lavori di elaborazione del testo), Luciano Violante (ex magistrato, dal PCI al PD, oggi presidente della Fondazione di Leonardo), Stefano Monti (European Nuclear Society) e Giampiero Massolo (già Segretario generale del Ministero degli Esteri, ex Finmeccanica e ora in Mundys)

    Di cosa parla? Della nuova "strategia di sicurezza nazionale" di cui il Paese dovrà dotarsi durante l'odierna "età dell'incertezza globale". Una strategia "unitaria" che deve superare la "transitorietà (l'alternanza, ndr) dei governi", tutelare la stabilità e i "valori democratici", affrontare le nuove sfide globali (su tutte, la competizione economica con la Cina, quella bellica con la Russia e l'Iran e nuove emergenze "come il Covid o eventi naturali estremi" - situazioni che hanno, secondo gli autori, "messo in evidenza l'inadeguatezza dei tradizionali modelli" amministrativi). Per Crosetto, si tratta a suo modo di un nuovo "patto sociale" al quale "ciascuno di noi, in quanto membri attivi della società, può contribuire fattivamente".

    Cosa intendono con "sicurezza"? "Non è un concetto della difesa" e non riguarda solo la sicurezza militare, dato che questa è "valutata prevalentemente all'interno di organismi e di esigenze di carattere internazionale". Per come è stata definita e interpretata, sicurezza riguarda ogni cosa: "coinvolge il sistema paese nella sua interezza", ha spiegato Portolano"; ingloba con approccio omnicomprensivo "l'aspetto politico, economico, militare, sociale, infrastrutturale e di intelligence". Secondo gli autori, "sicurezza" comprende "la libertà dei cittadini", la "formazione, "beni" e "servizi essenziali", subordinando tutto a nuove logiche ed esigenze "di sicurezza", appunto.

    Qualche esempio? Nelle decisioni di carattere economico, secondo Massolo, "a qualunque livello, pubblico o privato, va incorporata la dimensione della sicurezza": "a nessuno è piaciuto interrompere il flusso di prodotti di materia energetica dalla Russia, a prezzi relativamente di favore, ma è stata una decisione securitaria". Per quanto concerne l'energia, invece, la sicurezza non riguarda solo l'effettivo approvvigionamento, ma passa dalla "decarbonizzazione" dell'intero settore energetico e dalla resilienza della rete alle "crisi geopolitiche", almeno secondo Monti di Euronuclear. Se invece parliamo di mare e di sicurezza, ricordandoci "che siamo in guerra", per Caracciolo di Limes dovremmo sviluppare una partnership ancora più salda "con l'America", tenendo presente che "le chiavi del Mediterraneo stanno nel Mar Rosso" e non dipendono solo dalla guerra israelo-iraniana.

    Il documento non è ancora accessibile integralmente, servirà approfondirlo per conoscerne i dettagli e realizzarne la portata. Ma pur trattandosi di un testo orientativo, nonostante le rituali rassicurazioni democratiche e costituzionali, i suoi propositi operativi sono chiari: si cambia regime, si formalizza IL regime. Seguendo la logica della "sicurezza nazionale" si irrigidisce l'assetto politico e giuridico per "liberare il pieno potenziale degli strumenti del potere nazionale", necessari per affrontare anche con la guerra "le minacce esterne e interne" che, dal loro punto di vista, incombono sul Paese.

    Fonti
    1: https://www.adnkronos.com/politica/perche-allitalia-serve-una-strategia-di-sicurezza-nazionale-il-paper-di-fondazione-leonardo_1xe54Pxdk1WumExGNs5Hup?refresh_ce

    2:
    https://webtv.camera.it/evento/26601

    3: https://formiche.net/2024/11/strategia-sicurezza-nazionale-italia-crosetto-portolano-violante/#content

    4:
    https://www.thewatcherpost.it/politica/per-una-strategia-di-sicurezza-nazionale-il-dibattito-alla-camera/

    Source: https://t.me/canalemiracolomilano
    🛑 🛑 Venerdì 8 novembre, presso l'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera, è stato presentato il position paper "Per una strategia di sicurezza nazionale" 👉 Cos'è? Un documento programmatico per il Paese realizzato da Civiltà delle Macchine (la rivista della Fondazione Leonardo, dell'omonima Leonardo) e dall'associazione Futuri Possibili (di Leonardo e Intesa Sanpaolo). È stato presentato da Guido Crosetto, Luciano Portolano (capo di Stato maggiore della difesa, di cui un team ha partecipato ai lavori di elaborazione del testo), Luciano Violante (ex magistrato, dal PCI al PD, oggi presidente della Fondazione di Leonardo), Stefano Monti (European Nuclear Society) e Giampiero Massolo (già Segretario generale del Ministero degli Esteri, ex Finmeccanica e ora in Mundys) 👉 Di cosa parla? Della nuova "strategia di sicurezza nazionale" di cui il Paese dovrà dotarsi durante l'odierna "età dell'incertezza globale". Una strategia "unitaria" che deve superare la "transitorietà (l'alternanza, ndr) dei governi", tutelare la stabilità e i "valori democratici", affrontare le nuove sfide globali (su tutte, la competizione economica con la Cina, quella bellica con la Russia e l'Iran e nuove emergenze "come il Covid o eventi naturali estremi" - situazioni che hanno, secondo gli autori, "messo in evidenza l'inadeguatezza dei tradizionali modelli" amministrativi). Per Crosetto, si tratta a suo modo di un nuovo "patto sociale" al quale "ciascuno di noi, in quanto membri attivi della società, può contribuire fattivamente". 👉 Cosa intendono con "sicurezza"? "Non è un concetto della difesa" e non riguarda solo la sicurezza militare, dato che questa è "valutata prevalentemente all'interno di organismi e di esigenze di carattere internazionale". Per come è stata definita e interpretata, sicurezza riguarda ogni cosa: "coinvolge il sistema paese nella sua interezza", ha spiegato Portolano"; ingloba con approccio omnicomprensivo "l'aspetto politico, economico, militare, sociale, infrastrutturale e di intelligence". Secondo gli autori, "sicurezza" comprende "la libertà dei cittadini", la "formazione, "beni" e "servizi essenziali", subordinando tutto a nuove logiche ed esigenze "di sicurezza", appunto. 👉 Qualche esempio? Nelle decisioni di carattere economico, secondo Massolo, "a qualunque livello, pubblico o privato, va incorporata la dimensione della sicurezza": "a nessuno è piaciuto interrompere il flusso di prodotti di materia energetica dalla Russia, a prezzi relativamente di favore, ma è stata una decisione securitaria". Per quanto concerne l'energia, invece, la sicurezza non riguarda solo l'effettivo approvvigionamento, ma passa dalla "decarbonizzazione" dell'intero settore energetico e dalla resilienza della rete alle "crisi geopolitiche", almeno secondo Monti di Euronuclear. Se invece parliamo di mare e di sicurezza, ricordandoci "che siamo in guerra", per Caracciolo di Limes dovremmo sviluppare una partnership ancora più salda "con l'America", tenendo presente che "le chiavi del Mediterraneo stanno nel Mar Rosso" e non dipendono solo dalla guerra israelo-iraniana. 🔻 Il documento non è ancora accessibile integralmente, servirà approfondirlo per conoscerne i dettagli e realizzarne la portata. Ma pur trattandosi di un testo orientativo, nonostante le rituali rassicurazioni democratiche e costituzionali, i suoi propositi operativi sono chiari: si cambia regime, si formalizza IL regime. Seguendo la logica della "sicurezza nazionale" si irrigidisce l'assetto politico e giuridico per "liberare il pieno potenziale degli strumenti del potere nazionale", necessari per affrontare anche con la guerra "le minacce esterne e interne" che, dal loro punto di vista, incombono sul Paese. Fonti 1: https://www.adnkronos.com/politica/perche-allitalia-serve-una-strategia-di-sicurezza-nazionale-il-paper-di-fondazione-leonardo_1xe54Pxdk1WumExGNs5Hup?refresh_ce 2: https://webtv.camera.it/evento/26601 3: https://formiche.net/2024/11/strategia-sicurezza-nazionale-italia-crosetto-portolano-violante/#content 4: https://www.thewatcherpost.it/politica/per-una-strategia-di-sicurezza-nazionale-il-dibattito-alla-camera/ Source: https://t.me/canalemiracolomilano
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