• CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”? Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.” Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”. Ugo Rossi
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  • *NORME EUROPEE SULLE FAKE NEWS: ANCHE GOOGLE DICE "NO"*

    Con una lettera indirizzata alla Commissione europea, Google ha annunciato che non si adeguerà al nuovo regolamento sulla disinformazione. Intanto ci sono nuove rivelazioni da Mark Zuckerberg: le autorità statunitensi possono accedere ai messaggi Whatsapp nonostante i sistemi di crittografia.

    https://www.byoblu.com/2025/01/17/norme-europee-sulle-fake-news-anche-google-dice-no/

    Da oggi puoi controllare la tua televisione. Diventa socio: http://www.azionariatopopolare.tv
    *NORME EUROPEE SULLE FAKE NEWS: ANCHE GOOGLE DICE "NO"* Con una lettera indirizzata alla Commissione europea, Google ha annunciato che non si adeguerà al nuovo regolamento sulla disinformazione. Intanto ci sono nuove rivelazioni da Mark Zuckerberg: le autorità statunitensi possono accedere ai messaggi Whatsapp nonostante i sistemi di crittografia. ➡️ https://www.byoblu.com/2025/01/17/norme-europee-sulle-fake-news-anche-google-dice-no/ 🤝 Da oggi puoi controllare la tua televisione. Diventa socio: http://www.azionariatopopolare.tv
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  • Cari genitori che siete contrari all’obbligo vaccinale sia per voi che per i vostri figli, vi giro questo documento dell’Anagrafe Nazionale Vaccini-AVN del Ministero della Salute del 25 marzo 2024: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_5067_23_file.pdf in cui vengono spiegate tutte le modalità esecutive che deve rispettare il personale sanitario addetto all’effettuazione delle vaccinazioni. MA QUELLO CHE E’ IMPORTANTE RILEVARE E’ CHE NELL’ULTIMA PAGINA, LA 125 , NELL’ALLEGATO 5.6 MOTIVI DI ESCLUSIONE”, E’ PIANIFICATA LA POSSIBILITA’ DI INDICARE COME Motivo di esclusione dalla vaccinazione il ”Dissenso informato definitivo”, CHE COME EFFETTO HA LA NON ISCRIZIONE DEL BAMBINO NEGLI ELENCHI DEI NON VACCINATI CHE L’AST INVIA AI SERVIZI EDUCATIVI, ANNULLANDO QUINDI OGNI POSSIBILITA’ DI DECADENZA DELL’ISCRIZIONE NEGLI ASILI PER I BAMBINI 0/6 ANNI; più che giusto, visto che tuttora, purtroppo, i Servizi Educativi sembrano ignorare volutamente che il loro compito relativamente alla legge 119, si ferma all’art. 3-bis comma 3, con tanto di conferma al comma 5. Credo di non sbagliare se sostengo che questa possibilità è stata sistematicamente tenuta, diciamo, in disparte, dal personale sanitario incaricato delle vaccinazioni. Insieme alla “scoperta” di questo documento, di cui non mi assumo il merito visto che l’informazione mi è stata girata da altri, mi è stato anche riferito che già alcuni genitori sono riusciti ad ottenere quello che gli spetta di diritto, come tutti sappiamo: ossia che NESSUNO PUO’ OBBLIGARCI AD ASSUMERE OD A FARCI INIETTARE ALCUNCHE’ NEL NOSTRO CORPO NE’ IN QUELLO DEI NOSTRI FIGLI SE NON LO VOGLIAMO, che riguardi neonati o adulti, che si tratti di vaccini ma anche di altri medicinali. Ovviamente è un’opportunità che va conquistata, magari presentandosi al colloquio con l’AST senza il bambino ma piuttosto con questa legge in formato cartaceo, per “guidare” alla scoperta di questa possibilità il medico vaccinatore che volesse ancora negarla, e magari fotografando il monitor in cui compare il nome del bambino e la crocetta sul codice 06, per ricordo.

    Da Avv. Marco Della Luna
    Cari genitori che siete contrari all’obbligo vaccinale sia per voi che per i vostri figli, vi giro questo documento dell’Anagrafe Nazionale Vaccini-AVN del Ministero della Salute del 25 marzo 2024: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_5067_23_file.pdf in cui vengono spiegate tutte le modalità esecutive che deve rispettare il personale sanitario addetto all’effettuazione delle vaccinazioni. MA QUELLO CHE E’ IMPORTANTE RILEVARE E’ CHE NELL’ULTIMA PAGINA, LA 125 , NELL’ALLEGATO 5.6 MOTIVI DI ESCLUSIONE”, E’ PIANIFICATA LA POSSIBILITA’ DI INDICARE COME Motivo di esclusione dalla vaccinazione il ”Dissenso informato definitivo”, CHE COME EFFETTO HA LA NON ISCRIZIONE DEL BAMBINO NEGLI ELENCHI DEI NON VACCINATI CHE L’AST INVIA AI SERVIZI EDUCATIVI, ANNULLANDO QUINDI OGNI POSSIBILITA’ DI DECADENZA DELL’ISCRIZIONE NEGLI ASILI PER I BAMBINI 0/6 ANNI; più che giusto, visto che tuttora, purtroppo, i Servizi Educativi sembrano ignorare volutamente che il loro compito relativamente alla legge 119, si ferma all’art. 3-bis comma 3, con tanto di conferma al comma 5. Credo di non sbagliare se sostengo che questa possibilità è stata sistematicamente tenuta, diciamo, in disparte, dal personale sanitario incaricato delle vaccinazioni. Insieme alla “scoperta” di questo documento, di cui non mi assumo il merito visto che l’informazione mi è stata girata da altri, mi è stato anche riferito che già alcuni genitori sono riusciti ad ottenere quello che gli spetta di diritto, come tutti sappiamo: ossia che NESSUNO PUO’ OBBLIGARCI AD ASSUMERE OD A FARCI INIETTARE ALCUNCHE’ NEL NOSTRO CORPO NE’ IN QUELLO DEI NOSTRI FIGLI SE NON LO VOGLIAMO, che riguardi neonati o adulti, che si tratti di vaccini ma anche di altri medicinali. Ovviamente è un’opportunità che va conquistata, magari presentandosi al colloquio con l’AST senza il bambino ma piuttosto con questa legge in formato cartaceo, per “guidare” alla scoperta di questa possibilità il medico vaccinatore che volesse ancora negarla, e magari fotografando il monitor in cui compare il nome del bambino e la crocetta sul codice 06, per ricordo. Da Avv. Marco Della Luna
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  • NON È ANDATO TUTTO BENE - LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19
    È FINALMENTE DISPONIBILE a TUTTI!

    Il documentario “Non è andato tutto bene” è coperto da diritto d’autore. Ne sono vietate la copia, la diffusione con qualsiasi mezzo e la commercializzazione se non dopo espressa autorizzazione della casa di produzione Playmastermovie.

    “Non è andato tutto bene” analizza i tre anni della cosiddetta pandemia da “Covid19” da un punto di vita completamente nuovo con l’obiettivo di ripristinare quel dibattito a lungo negato e consentire al pubblico di farsi un’opinione su uno dei periodi più controversi della storia recente. Un lavoro corale realizzato con la collaborazione di tre giornaliste di chiara fama e arricchito dalle voci autorevoli di professionisti che, in quegli anni, si sono contraddistinti per un approfondimento della realtà supportato da dati oggettivi.
    Si parla di protocolli ospedalieri sbagliati e di cure domiciliari negate, dell’inefficacia dei tamponi e degli obblighi vaccinali, dell’introduzione del Green Pass e dei movimenti di protesta che ne sono scaturiti, si approfondisce il fenomeno delle reazioni avverse da “vaccino” anticovid e molto altro ancora.
    Il docufilm ha una durata di 2h e 55’m, può essere fruito in una sola visione o diviso in tre capitoli dalla durata simile, come una qualsiasi serie on-demand.

    Playmastermovie considera questo documentario un bene della collettività e pertanto ne offre la visione gratuita. Il documentario è stato realizzato senza il supporto di enti pubblici o privati, ma solo grazie all’aiuto dei cittadini. Tuttavia, per rientrare delle spese di produzione e per consentirci di continuare ad offrire un’informazione indipendente, è importante fare una donazione utilizzando il form sottostante. Fai la tua parte, sostieni Playmastermovie, insieme riscriviamo la storia!

    https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le-verita-negate-sul-covid-19/
    NON È ANDATO TUTTO BENE - LE VERITÀ NEGATE SUL COVID19 È FINALMENTE DISPONIBILE a TUTTI! Il documentario “Non è andato tutto bene” è coperto da diritto d’autore. Ne sono vietate la copia, la diffusione con qualsiasi mezzo e la commercializzazione se non dopo espressa autorizzazione della casa di produzione Playmastermovie. “Non è andato tutto bene” analizza i tre anni della cosiddetta pandemia da “Covid19” da un punto di vita completamente nuovo con l’obiettivo di ripristinare quel dibattito a lungo negato e consentire al pubblico di farsi un’opinione su uno dei periodi più controversi della storia recente. Un lavoro corale realizzato con la collaborazione di tre giornaliste di chiara fama e arricchito dalle voci autorevoli di professionisti che, in quegli anni, si sono contraddistinti per un approfondimento della realtà supportato da dati oggettivi. Si parla di protocolli ospedalieri sbagliati e di cure domiciliari negate, dell’inefficacia dei tamponi e degli obblighi vaccinali, dell’introduzione del Green Pass e dei movimenti di protesta che ne sono scaturiti, si approfondisce il fenomeno delle reazioni avverse da “vaccino” anticovid e molto altro ancora. Il docufilm ha una durata di 2h e 55’m, può essere fruito in una sola visione o diviso in tre capitoli dalla durata simile, come una qualsiasi serie on-demand. Playmastermovie considera questo documentario un bene della collettività e pertanto ne offre la visione gratuita. Il documentario è stato realizzato senza il supporto di enti pubblici o privati, ma solo grazie all’aiuto dei cittadini. Tuttavia, per rientrare delle spese di produzione e per consentirci di continuare ad offrire un’informazione indipendente, è importante fare una donazione utilizzando il form sottostante. Fai la tua parte, sostieni Playmastermovie, insieme riscriviamo la storia! https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le-verita-negate-sul-covid-19/
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    NON E’ ANDATO TUTTO BENE, le veritá negate sul covid 19
    PLAYMASTERMOVIE CONSIDERA QUESTO DOCUMENTARIO UN BENE DELLA COLLETTIVITÀ E PERTANTO NE OFFRE LA VISIONE GRATUITA. IL DOCUMENTARIO È STATO REALIZZATO SENZA IL
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  • CALENDARIO VACCINALE 2025 PER I CUCCIOLI DEGLI SCHIAVI
    Ecco l'inquietante "Calendario Vaccinale per la Vita 2025", alla sua quinta edizione dopo la fine la COVID-19, quindi per chi è ancora in vita dopo la psico-pandeminchia!
    Il neonato è la creatura più sana che esista, ma secondo la medicinah necessita di una caterva di veleni, tra cui anche i diserbanti genici, per stare ancora meglio.
    Mi commuove la gentilezza dei camici bianchi, cioè della terza causa di morte nel mondo!
    Alla tenera età di 2 MESI un neonato riceverà 8 vaccini, di cui 10 antigeni!
    Al primo compleanno - se riuscirà a spegnere l'unica candelina - avrà in circolo sanguigno 21 vaccini (evito di contare gli antigeni)!
    E poi non vi spiegate come mai i bambini sono sempre più ammalati?

    I cuccioli ringraziano, oltre ai propri genitori per averli accompagnati al patibolo, anche le seguenti istituzioni: Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), Società Italiana di Pediatria (SIP), Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), Società Italiana di Medicina Generale e Cure Primarie (SIMG).

    Cosa aspetti, unisciti a Disinformazione.it
    CALENDARIO VACCINALE 2025 PER I CUCCIOLI DEGLI SCHIAVI Ecco l'inquietante "Calendario Vaccinale per la Vita 2025", alla sua quinta edizione dopo la fine la COVID-19, quindi per chi è ancora in vita dopo la psico-pandeminchia! Il neonato è la creatura più sana che esista, ma secondo la medicinah necessita di una caterva di veleni, tra cui anche i diserbanti genici, per stare ancora meglio. Mi commuove la gentilezza dei camici bianchi, cioè della terza causa di morte nel mondo! Alla tenera età di 2 MESI un neonato riceverà 8 vaccini, di cui 10 antigeni! Al primo compleanno - se riuscirà a spegnere l'unica candelina - avrà in circolo sanguigno 21 vaccini (evito di contare gli antigeni)! E poi non vi spiegate come mai i bambini sono sempre più ammalati? I cuccioli ringraziano, oltre ai propri genitori per averli accompagnati al patibolo, anche le seguenti istituzioni: Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), Società Italiana di Pediatria (SIP), Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), Società Italiana di Medicina Generale e Cure Primarie (SIMG). Cosa aspetti, unisciti a Disinformazione.it
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  • LA BBC CONFERMA: FACEBOOK E INSTAGRAM HANNO CENSURATO I MEDIA PALESTINESI
    Fonte: L'Antidiplomatico
    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_bbc_conferma_facebook_e_instagram_hanno_censurato_i_media_palestinesi/45289_58347/

    La principale oligarchia statunitense che controlla l'informazione mondiale sui social network, META, ha deliberatamente censurato i media palestinesi per impedire che emergesse la portata del massacro israeliano in corso.

    Il gruppo che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp ha agito per 'limitare fortemente la diffusione delle fonti di notizie palestinesi'. Non sono persone legate a Hamas, Hezbollah o all'Iran a dirlo, ma la BBC. 'Gli specialisti tecnici della BBC News Arabic e della BBC World Service hanno calcolato quante persone hanno interagito con i contenuti delle notizie attraverso centinaia di migliaia di post pubblicati da giornalisti su Facebook: i dati hanno mostrato un calo del 77% dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023', si legge nella ricerca. 'L’interazione è stata fortemente limitata e i nostri post non hanno più raggiunto le persone', ha dichiarato Tariq Ziad, giornalista di Palestine TV, intervistato dalla BBC.

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    LA BBC CONFERMA: FACEBOOK E INSTAGRAM HANNO CENSURATO I MEDIA PALESTINESI Fonte: L'Antidiplomatico https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_bbc_conferma_facebook_e_instagram_hanno_censurato_i_media_palestinesi/45289_58347/ La principale oligarchia statunitense che controlla l'informazione mondiale sui social network, META, ha deliberatamente censurato i media palestinesi per impedire che emergesse la portata del massacro israeliano in corso. Il gruppo che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp ha agito per 'limitare fortemente la diffusione delle fonti di notizie palestinesi'. Non sono persone legate a Hamas, Hezbollah o all'Iran a dirlo, ma la BBC. 'Gli specialisti tecnici della BBC News Arabic e della BBC World Service hanno calcolato quante persone hanno interagito con i contenuti delle notizie attraverso centinaia di migliaia di post pubblicati da giornalisti su Facebook: i dati hanno mostrato un calo del 77% dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023', si legge nella ricerca. 'L’interazione è stata fortemente limitata e i nostri post non hanno più raggiunto le persone', ha dichiarato Tariq Ziad, giornalista di Palestine TV, intervistato dalla BBC. 🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Instagram
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  • 🔺️🔺️Invitiamo tutti a NON SEGUIRE PIÙ IL PROGRAMMA LE IENE in onda sulle reti Mediaset a causa della disinformazione veicolata.
    Inoltre chuediamo a tutti di scrivere alla redazione del programma a causa del servizio assolutamente menzognero andato in onda domenica scorsa 15 dicembre. Il fulcro ruotava attorno alle multe da 100 euro ai cd. NO VAX (così definiti ancora una volta). Non ci dilungheremo sulle assurdità propagandate senza alcun razionale scientifico e giuridico -persino smentite dai tele virologi alla Bassetti circa la conta dei morti!- ma sulla completa disinformazione veicolata.
    Il testo da inviare potrebbe essere grosso modo il seguente:

    "Senza affatto favorire l'informazione ma incentivando esclusivamente servizi in cui, a distanza di quasi cinque anni, si tenta ancora di raccontare menzogne pericolose di fatti illegittimi che hanno scritto la più drammatica pagina del secondo dopo guerra, è impensabile che un sedicente programma di denuncia, quale vi proponete di rappresentare, non si sia accorto della più colossale bufala di Stato oggetto di coercizione sulla popolazione italiana: "Non ti vaccini, ti infetti, infetti gli altri, muori e fai morire" pronunciata dall'allora premier Mario Draghi e, cosa peggiore, oggetto di una legge il cui oggetto impossibile rendeva per ciò stesso nullo il relativo obbligo "(...) per la prevenzione dell'infezione da SARS-CoV-2 sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione (...)" art. 4 DL 44/2021: finalità definitivamente smentita dalla risposta di AIFA il 19 luglio scorso al FOIA dell'associazione ARBITRIUM PRONTO SOCCORSO GIURIDICO, pure oggetto di una sentenza passata in giudicato. Nessun servizio al riguardo? Nessuna denuncia per la violazione, fra le varie, della normativa sull'uso off label dei farmaci -Legge 648/1996- da parte dei farmaci ad mRNA oggetto di obbligo alla popolazione? Nessuna conoscenza della sentenza, ormai definitiva, emessa dal Tribunale di Velletri lo scorso 24 ottobre che a tutto ciò ha ampiamente fatto riferimento?
    Avete persino dimenticato che il "vaccino" Astrazeneca ha ucciso una ragazza di soli 18 anni, Camilla Canepa, vittima di Stato di uno dei tanti open day vaccinali, lei che fragile non era.
    Avete fatto passare la morte in sordina, morte che non vi sarebbe stata senza quelle inoculazioni. Nessuna menzione al malore che qualche settimana fa, l'1 dicembre, in campo ha colpito il 22enne calciatore della Fiorentina, Edoardo Bove a causa di mioicardite che anche il vostro servizio intercetta quale evento avverso accertato dei cd "vaccini" covid-19 insieme alle pericarditi: dimentichi che, salvo rarissime eccezioni, demonizzate come fu per il sanissimo campione del tennis mondiale Novak Djokovic, tutti gli sportivi furono sottoposti ad inoculazioni forzate! Per non parlare dell'indifferenza verso la pletora di danneggiati da vaccinazione covid-19, totalmente e volutamente ignorati dal vostro servizio.
    Vi sfidiamo ben sapendo che la codardia e l'asservimento ai finanziatori di certa TV SPAZZATURA vi impedirà di accettare il guanto: rivolgetevi proprio a chi potrà fornirvi materiale, informazioni vere da voi taciute e contatti con professionisti che non vedono l'ora di sbugiardare il servizio ai vostri stessi microfoni!
    Scrivete a
    associazionearbitrium@arbitriumpsg.org
    Fino ad allora, fareste bene a chiudere i battenti con doverosa vergogna".

    ❗️Inviare il testo a:

    redazioneiene@mediaset.it

    Ovvero:
    segnalazioni.alice@gmail.com
    https://www.facebook.com/leiene
    https://www.iene.mediaset.it/forms/dillo-alle-iene_1.shtml
    Fax: 0225148915.

    Ed ecco il servizio per chi se lo fosse perso.

    ✨️Sempre al servizio dei cittadini per la tutela dei diritti inviolabili
    ARBITRIUM PSG
    Grazie all'amico Paolo Cassina per la segnalazione.

    Per sostenere o associarsi ad ARBITRIUM PSG clicca sul link
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    🔺️🔺️Invitiamo tutti a NON SEGUIRE PIÙ IL PROGRAMMA LE IENE in onda sulle reti Mediaset a causa della disinformazione veicolata. Inoltre chuediamo a tutti di scrivere alla redazione del programma a causa del servizio assolutamente menzognero andato in onda domenica scorsa 15 dicembre. Il fulcro ruotava attorno alle multe da 100 euro ai cd. NO VAX (così definiti ancora una volta). Non ci dilungheremo sulle assurdità propagandate senza alcun razionale scientifico e giuridico -persino smentite dai tele virologi alla Bassetti circa la conta dei morti!- ma sulla completa disinformazione veicolata. Il testo da inviare potrebbe essere grosso modo il seguente: ✔️"Senza affatto favorire l'informazione ma incentivando esclusivamente servizi in cui, a distanza di quasi cinque anni, si tenta ancora di raccontare menzogne pericolose di fatti illegittimi che hanno scritto la più drammatica pagina del secondo dopo guerra, è impensabile che un sedicente programma di denuncia, quale vi proponete di rappresentare, non si sia accorto della più colossale bufala di Stato oggetto di coercizione sulla popolazione italiana: "Non ti vaccini, ti infetti, infetti gli altri, muori e fai morire" pronunciata dall'allora premier Mario Draghi e, cosa peggiore, oggetto di una legge il cui oggetto impossibile rendeva per ciò stesso nullo il relativo obbligo "(...) per la prevenzione dell'infezione da SARS-CoV-2 sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione (...)" art. 4 DL 44/2021: finalità definitivamente smentita dalla risposta di AIFA il 19 luglio scorso al FOIA dell'associazione ARBITRIUM PRONTO SOCCORSO GIURIDICO, pure oggetto di una sentenza passata in giudicato. Nessun servizio al riguardo? Nessuna denuncia per la violazione, fra le varie, della normativa sull'uso off label dei farmaci -Legge 648/1996- da parte dei farmaci ad mRNA oggetto di obbligo alla popolazione? Nessuna conoscenza della sentenza, ormai definitiva, emessa dal Tribunale di Velletri lo scorso 24 ottobre che a tutto ciò ha ampiamente fatto riferimento? Avete persino dimenticato che il "vaccino" Astrazeneca ha ucciso una ragazza di soli 18 anni, Camilla Canepa, vittima di Stato di uno dei tanti open day vaccinali, lei che fragile non era. Avete fatto passare la morte in sordina, morte che non vi sarebbe stata senza quelle inoculazioni. Nessuna menzione al malore che qualche settimana fa, l'1 dicembre, in campo ha colpito il 22enne calciatore della Fiorentina, Edoardo Bove a causa di mioicardite che anche il vostro servizio intercetta quale evento avverso accertato dei cd "vaccini" covid-19 insieme alle pericarditi: dimentichi che, salvo rarissime eccezioni, demonizzate come fu per il sanissimo campione del tennis mondiale Novak Djokovic, tutti gli sportivi furono sottoposti ad inoculazioni forzate! Per non parlare dell'indifferenza verso la pletora di danneggiati da vaccinazione covid-19, totalmente e volutamente ignorati dal vostro servizio. Vi sfidiamo ben sapendo che la codardia e l'asservimento ai finanziatori di certa TV SPAZZATURA vi impedirà di accettare il guanto: rivolgetevi proprio a chi potrà fornirvi materiale, informazioni vere da voi taciute e contatti con professionisti che non vedono l'ora di sbugiardare il servizio ai vostri stessi microfoni! Scrivete a associazionearbitrium@arbitriumpsg.org Fino ad allora, fareste bene a chiudere i battenti con doverosa vergogna". ❗️Inviare il testo a: redazioneiene@mediaset.it Ovvero: ‼️segnalazioni.alice@gmail.com https://www.facebook.com/leiene https://www.iene.mediaset.it/forms/dillo-alle-iene_1.shtml Fax: 0225148915. Ed ecco il servizio per chi se lo fosse perso. ✨️Sempre al servizio dei cittadini per la tutela dei diritti inviolabili ARBITRIUM PSG💪❤️ Grazie all'amico Paolo Cassina per la segnalazione. 🎄Per sostenere o associarsi ad ARBITRIUM PSG clicca sul link ⬇️ https://arbitriumpsg.org/ 🎅🏻 Unisciti al nostro canale Telegram per restare aggiornato https://t.me/arbitriumpsg
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  • IL MORDACCHIO ALL'INFORMAZIONE LIBERA!
    IN REALTÀ LE BUFALE SONO QUELLE DELLE TV di STATO E DEI GIORNALI e TV DEL MAINSTREAM.
    E LO SAPPIAMO BENE!!!

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/17/in-spagna-obbligo-di-rettifica-anche-per-chi-ha-100mila-follower-sanchez-tenta-di-arginare-le-bufale/7807725/
    IL MORDACCHIO ALL'INFORMAZIONE LIBERA! IN REALTÀ LE BUFALE SONO QUELLE DELLE TV di STATO E DEI GIORNALI e TV DEL MAINSTREAM. E LO SAPPIAMO BENE!!! https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/17/in-spagna-obbligo-di-rettifica-anche-per-chi-ha-100mila-follower-sanchez-tenta-di-arginare-le-bufale/7807725/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    In Spagna obbligo di rettifica anche per chi ha 100mila follower: Sanchez tenta di arginare le bufale - Il Fatto Quotidiano
    Il ddl interessa utenti particolarmente seguiti online che proprio grazie alla pubblicazione di contenuti non veritieri hanno costruito una fama social, strumentalizzata anche in ambito politico
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  • DALL'AMICO PAOLO CASSINA AUTORE E REGISTA:
    DI NUOVO ONLINE “REAZIONE AVVERSA” IL MIO DOCUMENTARIO SUI SIERI PEDIATRICI!

    Ho deciso di rimettere on-line “REAZIONE AVVERSA” il breve documentario che ho realizzato nel 2017 che, tramite toccanti testimonianze, spinge ad una seria riflessione sulla potenziale pericolosità di SIERI INDUSTRIALI CHE VENGONO INOCULATI IN QUANTITÀ ABNORME A BAMBINI DI POCHI MESI nella disinformazione più totale e portando guadagni miliardari a Big Pharma.
    Con il dibattito che si riaccende a causa delle proposte referendarie per modificare l’abominevole legge Lorenzin, i casi di autismo che “casualmente” si moltiplicano sempre più e l’ultima follia dell’inoculazione ai neonati contro il “virus respiratorio sinciziale”, propagandata per radio dalle solite celebrità vendute, mi sembrava giusto portare il mio piccolo contributo.
    Potete vedere l’intero documentario sul mio nuovo canale Rumble, PaoloCassinaFilmmaker, cliccando sotto.
    Ringrazio le persone intervistate che mi hanno dato fiducia sette anni fa e continuano a darmela tuttora. Chi volesse organizzare una proiezione, preferibilmente seguita da un dibattito informativo, può contattarmi alla mail: info@paolocassina.it

    Se volete fare il regalo di Natale più utile girate il documentario a parenti o amici che hanno bambini piccoli e non sono ancora a conoscenza dei pericoli che corrono, poi indirizzateli alle associazioni che possono fornire loro maggiori informazioni (Comilva, Condav, Corvelva, Arbitrium etc.).

    https://rumble.com/v5y7jxw-reazione-avversa-di-paolo-cassina.html
    DALL'AMICO PAOLO CASSINA AUTORE E REGISTA: 👇👇👇👇👇 DI NUOVO ONLINE “REAZIONE AVVERSA” IL MIO DOCUMENTARIO SUI SIERI PEDIATRICI! Ho deciso di rimettere on-line “REAZIONE AVVERSA” il breve documentario che ho realizzato nel 2017 che, tramite toccanti testimonianze, spinge ad una seria riflessione sulla potenziale pericolosità di SIERI INDUSTRIALI CHE VENGONO INOCULATI IN QUANTITÀ ABNORME A BAMBINI DI POCHI MESI nella disinformazione più totale e portando guadagni miliardari a Big Pharma. Con il dibattito che si riaccende a causa delle proposte referendarie per modificare l’abominevole legge Lorenzin, i casi di autismo che “casualmente” si moltiplicano sempre più e l’ultima follia dell’inoculazione ai neonati contro il “virus respiratorio sinciziale”, propagandata per radio dalle solite celebrità vendute, mi sembrava giusto portare il mio piccolo contributo. Potete vedere l’intero documentario sul mio nuovo canale Rumble, PaoloCassinaFilmmaker, cliccando sotto. Ringrazio le persone intervistate che mi hanno dato fiducia sette anni fa e continuano a darmela tuttora. Chi volesse organizzare una proiezione, preferibilmente seguita da un dibattito informativo, può contattarmi alla mail: info@paolocassina.it Se volete fare il regalo di Natale più utile girate il documentario a parenti o amici che hanno bambini piccoli e non sono ancora a conoscenza dei pericoli che corrono, poi indirizzateli alle associazioni che possono fornire loro maggiori informazioni (Comilva, Condav, Corvelva, Arbitrium etc.). https://rumble.com/v5y7jxw-reazione-avversa-di-paolo-cassina.html
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  • Approda a Milano oggi 6 dicembre davanti alla sede dell'ordine dei medici di Milano in Via Lanzone la chiamata a raccolta dei cittadini, partita da Siena lo scorso 18 settembre, a conclusione di un incontro pubblico, dal titolo “Ordine o Dis Ordine dei medici”, in cui numerosi medici, docenti universitari, esperti del settore sanitario, esponenti "totalmente autonomi, privi di conflitti di interessi" della comunità scientifica, come il dottor Giovanardi, il dottor Donzelli, il dottor Barbaro, il dottor Stramezzi, il dott Citro, il professore Tritto, il professor Cosentino e molti altri ancora hanno redatto una Carta etica, denominata “Carta di Siena”, nella quale si denunciano le innumerevoli e gravi violazioni del Codice Deontologico durante la gestione pandemica.

    Cinquanta cittadini oggi hanno ribadito che la medicina nulla ha da spartire con stratosferici interessi economici di multinazionali entrate nei gangli del sistema sanitario, creando connivenze in un ambito che dovrebbe essere avulso da interessi e votato alla cura, alla prevenzione e soprattutto alla salute.
    Mentre si ascoltano quotidianamente dopo il 2020, da quando si è cominciato a capire che qualcosa non tornava, storie di uomini e donne che non si perdonano d'avere fatto ricoverare i loro cari in ospedale, dove hanno perso i contatti e ricevuto le loro spoglie in sacchi neri, con cartelle cliniche che descrivono un calvario di intubazioni e sedazioni profonde inspiegabili quanto dolorose, oggetto di inchieste che con il contagocce fanno luce su uno scenario inquietante. La storia recente e le vicende attuali sono un pugno nello stomaco quotidiano per lo stillicidio di corpi danneggiati dal vaccino, per chi ha creduto o ceduto e non è più in vita, per giovani sani, che lamentano effetti avversi gravi, noti e taciuti.

    Parlare di farmacovigilanza attiva e passiva appare quasi un insulto verso chi, danneggiato con cartelle cliniche che gridano vendetta, non viene creduto e viene rimandato ad un altro grado di giudizio, se ha il coraggio di denunciare i danni subiti. Molti non trovano il coraggio e chi l'ha fatto si trova di fronte a una commissione formata da medici militari, che si rifanno a tabelle aggiornate negli anni settanta, evidentemente datate. La vera sfida per il nostro Paese, se non si vuole uno sfaldamento di un'identità già deturpata in troppi ambiti, è quella di credere e curare chi soffre perché si è fidato dello Stato e in particolare del sistema sanitario.
    Accanto a questa sfida un'altra è altrettanto importante: porre fine alla disinformazione in campo medico e scientifico.

    Così a Milano resiste ed esiste chi chiede conto a un Ordine dei medici che ha recepito protocolli dal potere politico, li ha imposti come dovuti, altrimenti non si spiegano le sospensioni dei medici che si sono opposti, salvo poi scoprire dai politici e a scendere dai medici che paracetamolo e vigile attesa, nefasti e letali per molte, troppe persone, erano consigli, ma ormai era tardi.

    A Milano non si vuole che la medicina si cancrenizzi in protocolli pseudoscientifici e altamente pericolosi, ma funzionali a tendenze ben remunerate e ben propagandate.

    E questo è l'altro tasto doloroso della gestione pandemica, che la Carta di Siena evidenzia, l'elevazione a simboli, prodighi di consigli, di virologi, biologi e altri titoli con cui si continua a produrre paura, tensioni e a promuovere vaccinazioni per cui ormai nemmeno una moratoria sarebbe più sufficiente, dovendo interrompersi le vaccinazioni sintetiche a base mRNA i cui fogli illustrativi sono un percorso a dir poco sconcertante.

    Una delegazione è stata ricevuta, ha varcato la soglia di un Ordine che ha creato disordine e dolore.

    E questo è un inizio: cittadini che hanno ben chiaro il disordine provocato da ordini.

    Luisa

    The call for citizens to rally, which started in Siena on September 18, at the conclusion of a public meeting entitled “Order or Dis Order of Physicians”, arrives in Milan today, December 6, in front of the headquarters of the Order of Physicians of Milan in Via Lanzone, in which numerous doctors, university professors, experts in the health sector, "totally autonomous, free of conflicts of interest" exponents of the scientific community, such as Dr. Giovanardi, Dr. Donzelli, Dr. Barbaro, Dr. Stramezzi, Dr. Citro, Professor Tritto, Professor Cosentino and many others have drawn up an Ethics Charter, called the “Siena Charter”, which denounces the countless and serious violations of the Code of Ethics during the pandemic management.

    Fifty citizens today reiterated that medicine has nothing to do with the stratospheric economic interests of multinationals that have entered the nodes of the health system, creating connivances in an area that should be free from interests and devoted to care, prevention and above all health.
    While we hear daily after 2020, since it began to be understood that something was wrong, stories of men and women who do not forgive themselves for having had their loved ones admitted to hospital, where they lost contact and received their remains in black bags, with medical records that describe an ordeal of intubations and deep sedations as inexplicable as they were painful, the subject of investigations that with an eyedropper shed light on a disturbing scenario. Recent history and current events are a daily punch in the stomach for the dripping of bodies damaged by the vaccine, for those who believed or gave in and are no longer alive, for healthy young people, who complain of serious, known and silent adverse effects.

    Talking about active and passive pharmacovigilance seems almost an insult to those who, damaged with medical records that cry out for vengeance, are not believed and are sent back to another level of judgment, if they have the courage to report the damage suffered. Many do not find the courage and those who have done so find themselves in front of a commission made up of military doctors, who refer to tables updated in the seventies, evidently dated. The real challenge for our country, if we do not want a crumbling of an identity already disfigured in too many areas, is to believe and treat those who suffer because they trusted the State and in particular the health system.
    Alongside this challenge, another is equally important: putting an end to misinformation in the medical and scientific fields.

    So in Milan there are those who resist and hold to account a Medical Association that has received protocols from the political power, has imposed them as due, otherwise the suspensions of the doctors who opposed them cannot be explained, only to then discover from the politicians and down from the doctors that paracetamol and watchful waiting, nefarious and lethal for many, too many people, were advice, but by then it was too late.

    In Milan they do not want medicine to become gangrenous in pseudoscientific and highly dangerous protocols, but functional to well-paid and well-promoted trends.

    And this is the other painful point of pandemic management, which the Siena Charter highlights, the elevation to symbols, generous with advice, of virologists, biologists and other titles with which they continue to produce fear, tensions and promote vaccinations for which not even a moratorium would be sufficient anymore, having to stop synthetic mRNA-based vaccinations whose information sheets are a path that is disconcerting to say the least.

    A delegation has been received, has crossed the threshold of an Order that has created disorder and pain.

    And this is a beginning: citizens who are clear about the disorder caused by orders.

    Luisa
    Approda a Milano oggi 6 dicembre davanti alla sede dell'ordine dei medici di Milano in Via Lanzone la chiamata a raccolta dei cittadini, partita da Siena lo scorso 18 settembre, a conclusione di un incontro pubblico, dal titolo “Ordine o Dis Ordine dei medici”, in cui numerosi medici, docenti universitari, esperti del settore sanitario, esponenti "totalmente autonomi, privi di conflitti di interessi" della comunità scientifica, come il dottor Giovanardi, il dottor Donzelli, il dottor Barbaro, il dottor Stramezzi, il dott Citro, il professore Tritto, il professor Cosentino e molti altri ancora hanno redatto una Carta etica, denominata “Carta di Siena”, nella quale si denunciano le innumerevoli e gravi violazioni del Codice Deontologico durante la gestione pandemica. Cinquanta cittadini oggi hanno ribadito che la medicina nulla ha da spartire con stratosferici interessi economici di multinazionali entrate nei gangli del sistema sanitario, creando connivenze in un ambito che dovrebbe essere avulso da interessi e votato alla cura, alla prevenzione e soprattutto alla salute. Mentre si ascoltano quotidianamente dopo il 2020, da quando si è cominciato a capire che qualcosa non tornava, storie di uomini e donne che non si perdonano d'avere fatto ricoverare i loro cari in ospedale, dove hanno perso i contatti e ricevuto le loro spoglie in sacchi neri, con cartelle cliniche che descrivono un calvario di intubazioni e sedazioni profonde inspiegabili quanto dolorose, oggetto di inchieste che con il contagocce fanno luce su uno scenario inquietante. La storia recente e le vicende attuali sono un pugno nello stomaco quotidiano per lo stillicidio di corpi danneggiati dal vaccino, per chi ha creduto o ceduto e non è più in vita, per giovani sani, che lamentano effetti avversi gravi, noti e taciuti. Parlare di farmacovigilanza attiva e passiva appare quasi un insulto verso chi, danneggiato con cartelle cliniche che gridano vendetta, non viene creduto e viene rimandato ad un altro grado di giudizio, se ha il coraggio di denunciare i danni subiti. Molti non trovano il coraggio e chi l'ha fatto si trova di fronte a una commissione formata da medici militari, che si rifanno a tabelle aggiornate negli anni settanta, evidentemente datate. La vera sfida per il nostro Paese, se non si vuole uno sfaldamento di un'identità già deturpata in troppi ambiti, è quella di credere e curare chi soffre perché si è fidato dello Stato e in particolare del sistema sanitario. Accanto a questa sfida un'altra è altrettanto importante: porre fine alla disinformazione in campo medico e scientifico. Così a Milano resiste ed esiste chi chiede conto a un Ordine dei medici che ha recepito protocolli dal potere politico, li ha imposti come dovuti, altrimenti non si spiegano le sospensioni dei medici che si sono opposti, salvo poi scoprire dai politici e a scendere dai medici che paracetamolo e vigile attesa, nefasti e letali per molte, troppe persone, erano consigli, ma ormai era tardi. A Milano non si vuole che la medicina si cancrenizzi in protocolli pseudoscientifici e altamente pericolosi, ma funzionali a tendenze ben remunerate e ben propagandate. E questo è l'altro tasto doloroso della gestione pandemica, che la Carta di Siena evidenzia, l'elevazione a simboli, prodighi di consigli, di virologi, biologi e altri titoli con cui si continua a produrre paura, tensioni e a promuovere vaccinazioni per cui ormai nemmeno una moratoria sarebbe più sufficiente, dovendo interrompersi le vaccinazioni sintetiche a base mRNA i cui fogli illustrativi sono un percorso a dir poco sconcertante. Una delegazione è stata ricevuta, ha varcato la soglia di un Ordine che ha creato disordine e dolore. E questo è un inizio: cittadini che hanno ben chiaro il disordine provocato da ordini. Luisa The call for citizens to rally, which started in Siena on September 18, at the conclusion of a public meeting entitled “Order or Dis Order of Physicians”, arrives in Milan today, December 6, in front of the headquarters of the Order of Physicians of Milan in Via Lanzone, in which numerous doctors, university professors, experts in the health sector, "totally autonomous, free of conflicts of interest" exponents of the scientific community, such as Dr. Giovanardi, Dr. Donzelli, Dr. Barbaro, Dr. Stramezzi, Dr. Citro, Professor Tritto, Professor Cosentino and many others have drawn up an Ethics Charter, called the “Siena Charter”, which denounces the countless and serious violations of the Code of Ethics during the pandemic management. Fifty citizens today reiterated that medicine has nothing to do with the stratospheric economic interests of multinationals that have entered the nodes of the health system, creating connivances in an area that should be free from interests and devoted to care, prevention and above all health. While we hear daily after 2020, since it began to be understood that something was wrong, stories of men and women who do not forgive themselves for having had their loved ones admitted to hospital, where they lost contact and received their remains in black bags, with medical records that describe an ordeal of intubations and deep sedations as inexplicable as they were painful, the subject of investigations that with an eyedropper shed light on a disturbing scenario. Recent history and current events are a daily punch in the stomach for the dripping of bodies damaged by the vaccine, for those who believed or gave in and are no longer alive, for healthy young people, who complain of serious, known and silent adverse effects. Talking about active and passive pharmacovigilance seems almost an insult to those who, damaged with medical records that cry out for vengeance, are not believed and are sent back to another level of judgment, if they have the courage to report the damage suffered. Many do not find the courage and those who have done so find themselves in front of a commission made up of military doctors, who refer to tables updated in the seventies, evidently dated. The real challenge for our country, if we do not want a crumbling of an identity already disfigured in too many areas, is to believe and treat those who suffer because they trusted the State and in particular the health system. Alongside this challenge, another is equally important: putting an end to misinformation in the medical and scientific fields. So in Milan there are those who resist and hold to account a Medical Association that has received protocols from the political power, has imposed them as due, otherwise the suspensions of the doctors who opposed them cannot be explained, only to then discover from the politicians and down from the doctors that paracetamol and watchful waiting, nefarious and lethal for many, too many people, were advice, but by then it was too late. In Milan they do not want medicine to become gangrenous in pseudoscientific and highly dangerous protocols, but functional to well-paid and well-promoted trends. And this is the other painful point of pandemic management, which the Siena Charter highlights, the elevation to symbols, generous with advice, of virologists, biologists and other titles with which they continue to produce fear, tensions and promote vaccinations for which not even a moratorium would be sufficient anymore, having to stop synthetic mRNA-based vaccinations whose information sheets are a path that is disconcerting to say the least. A delegation has been received, has crossed the threshold of an Order that has created disorder and pain. And this is a beginning: citizens who are clear about the disorder caused by orders. Luisa
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