• #VQBChannel

    FABIO SPEAKS

    È IN ATTO L’EUTANASIA DELL’EUROPA:
    ma chi la vuole? Chi la sta attuando?
    L’#Europa sta vivendo un declino politico , economico e sociale davvero inquietante. Lo sottolinea per certi aspetti anche il #Financial_Times in questi giorni, enza però indicare quali siano le vere cause di questo scadimento di valori. Noi le denunciamo tutte.

    Togliamo dalle mani di chi sta somministrando questa fatale #sostanza_tossica che sta uccidendo lentamente l’Europa, gli #Stati, la nostra #identità e le nostre #libertà.

    #ThisIsNotForMe
    #NonInMioNome

    Fonte: https://x.com/Surfiniae/status/1807082380466774112?t=Z7Lr3UQ7hw3cZIV-eckbeA&s=19
    #VQBChannel 🇮🇹🇺🇸🇪🇺🇨🇦🇬🇧🇺🇦🇷🇺 FABIO SPEAKS È IN ATTO L’EUTANASIA DELL’EUROPA: ma chi la vuole? Chi la sta attuando? L’#Europa sta vivendo un declino politico , economico e sociale davvero inquietante. Lo sottolinea per certi aspetti anche il #Financial_Times in questi giorni, enza però indicare quali siano le vere cause di questo scadimento di valori. Noi le denunciamo tutte. Togliamo dalle mani di chi sta somministrando questa fatale #sostanza_tossica che sta uccidendo lentamente l’Europa, gli #Stati, la nostra #identità e le nostre #libertà. #ThisIsNotForMe #NonInMioNome Fonte: https://x.com/Surfiniae/status/1807082380466774112?t=Z7Lr3UQ7hw3cZIV-eckbeA&s=19
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  • IL "COMPLOTTO": ESAGERAZIONE?

    Leggo il comunicato stampa del 28 giugno 2024 dell'Associazione "Le verità nascoste": contiene un messaggio del Cardinale Carlo Maria Viganò per il progetto "NO AGENDA 2030".
    Dice che "AGENDA 2030 rappresenta un piano estremamente pericoloso che, sotto la facciata della sostenibilità e delle politiche "green", mira a restringere progressivamente la nostra libertà mediante l'utilizzo di strumenti quali i crediti carbon, crediti sociali, identità digitale, moneta digitale, conflitti militari, il progetto "One Health" dell'OMS, pandemie, vaccinazioni, carestie, povertà, guerre, le città di 15 minuti ed altre misure".

    Il Cardinale continua citando il "Grande reset" di Klaus Schwab e il Nuovo Ordine Mondiale. E sostiene che tale processo avvenga mediante la demolizione delle tradizioni, della cultura e del tessuto socio-economico dei Paesi Occidentali, oltre che delle istituzioni consolidate nel corso dei secoli.

    La mia prima reazione, istintiva, è quella di pensare: "Ma che esagerazione! E poi, sono sempre le stesse cose! E' un miscuglio di affermazioni gonfiate e prive di ogni effettivo riscontro con la realta!”.

    Poi mi stacco dalla lettura perché voglio andare a fare un trasferimento di denaro ad un mio amico sacerdote. Mi sono convinto infatti che sia meglio spedire aiuti concreti alle persone che si conoscono e che si è sicuri che li utilizzino bene per gli altri. In quest'ottica ho privilegiato gli invii di denaro ai preti in missione che ho personalmente conosciuto.

    Mi trovo però abbastanza spiazzato perché alcune agenzie di trasferimento di denaro mi hanno bloccato e non posso più spedire l'aiuto economico che vorrei tramite di esse. Nel caso specifico sono stato bloccato da RIA e da Western Union. peraltro non mi è stato comunicato alcunché, non solo la motivazione ma nemmeno mi è arrivato un avviso, mentre io sono anni che utilizzavo questi strumenti.

    Voglio provare ancora, per vedere se rimane il blocco, ma niente da fare, non riesco neanche ad iniziare il procedimento di invio. Allora chiedo, nell'Internet Point nel quale stavo cercando di farlo, il numero dell'assistenza RIA.
    Dopo alcuni minuti mi risponde un tizio, al quale chiedo di sbloccarmi, ma lui che dice di non poter risolvere il mio problema perché ha la competenza solo per i procedimenti già avviati e il mio non era stato ancora iniziato.
    Mi dice di rivolgermi all'ufficio legale di RIA e mi mette in comunicazione con esso. Mi risponde un altro tizio, al quale espongo la mia situazione: vorrei effettuare un trasferimento di denaro all'estero e non mi è possibile in quanto RIA mi ha bloccato.

    Il tizio mi chiede nome e cognome, il numero di carta d'identità, poi comincia a chiedermi il perché del trasferimento di denaro. Io rispondo che è una donazione, e lui afferma che RIA non effettua donazioni di denaro. "Non accettate le donazioni? Ma che cosa sta dicendo?" Ribatto io, francamente sbalordito, in quanto la stragrande maggioranza di trasferimenti di denaro all'estero sono donazioni ai propri familiari. Poi continuo: "Guardi che io non sono un finanziatore di attività terroristiche; vorrei spedire ad un prete cattolico in missione". Lui ribatte: "Noi accettiamo solo i trasferimenti a persone conosciute". Io insisto: "Ma io lo conosco personalmente". E lui: "E dove lo ha conosciuto?" Io sbotto: "Ma che è, la Gestapo? O meglio ancora, la Gepeu?" Nessun commento. Poi aggiungo il luogo nel quale ho conosciuto il prete, ma anche questo cade nel vuoto: nessuna reazione.
    Ho l'impressione che il tizio abbia già deciso di non sbloccarmi, perché deve aver visto qualcosa sul suo computer. Infatti continua chiedendomi se ero registrato e il numero cliente, come se non potesse vederlo lui direttamente dalla sua postazione.

    Alla fine lo mando a quel Paese e mi organizzo in altro modo.
    Mi sembra un colloquio surreale; è come se questo tizio fosse un funzionario statale che non ha alcun interesse alla produzione e al profitto della sua azienda: ma qui non si tratta di una istituzione pubblica e dovrebbe esserci un'attenzione al cliente e al suo interesse, più che non la sovrapposizione di ostacoli burocratici per indurre il malcapitato ad abbandonare l'impresa.
    Forse sono semplicemente addetti di un "call center" che non hanno e non vogliono responsabilità di alcun tipo e quindi cercano di evitare le grane invece di risolverle, mi dico. Però questo è l'ufficio legale, e avrebbero dovuto almeno cercare di affrontare la questione.

    Cerco di capire: sarà perché il sistema mi ha segnalato? E cosa avrei fatto per essere indicato come pericoloso? Mi sorgono le ipotesi più strane, in quanto non ho avuto mai alcuna spiegazione del blocco. Sarà perché sono stato etichettato come "professore negazionista" dalla stampa di regime perché ho sostenuto che il numero di sei milioni di morti ebrei nei campi di concentramento nazisti è gonfiato? Ma se fosse così, questo significherebbe che c'è un'organizzazione capillare che controlla ogni nostro movimento monetario!

    Mi sembra tutto molto assurdo, ma tant'è.

    IL "COMPLOTTO": ESAGERAZIONE? Leggo il comunicato stampa del 28 giugno 2024 dell'Associazione "Le verità nascoste": contiene un messaggio del Cardinale Carlo Maria Viganò per il progetto "NO AGENDA 2030". Dice che "AGENDA 2030 rappresenta un piano estremamente pericoloso che, sotto la facciata della sostenibilità e delle politiche "green", mira a restringere progressivamente la nostra libertà mediante l'utilizzo di strumenti quali i crediti carbon, crediti sociali, identità digitale, moneta digitale, conflitti militari, il progetto "One Health" dell'OMS, pandemie, vaccinazioni, carestie, povertà, guerre, le città di 15 minuti ed altre misure". Il Cardinale continua citando il "Grande reset" di Klaus Schwab e il Nuovo Ordine Mondiale. E sostiene che tale processo avvenga mediante la demolizione delle tradizioni, della cultura e del tessuto socio-economico dei Paesi Occidentali, oltre che delle istituzioni consolidate nel corso dei secoli. La mia prima reazione, istintiva, è quella di pensare: "Ma che esagerazione! E poi, sono sempre le stesse cose! E' un miscuglio di affermazioni gonfiate e prive di ogni effettivo riscontro con la realta!”. Poi mi stacco dalla lettura perché voglio andare a fare un trasferimento di denaro ad un mio amico sacerdote. Mi sono convinto infatti che sia meglio spedire aiuti concreti alle persone che si conoscono e che si è sicuri che li utilizzino bene per gli altri. In quest'ottica ho privilegiato gli invii di denaro ai preti in missione che ho personalmente conosciuto. Mi trovo però abbastanza spiazzato perché alcune agenzie di trasferimento di denaro mi hanno bloccato e non posso più spedire l'aiuto economico che vorrei tramite di esse. Nel caso specifico sono stato bloccato da RIA e da Western Union. peraltro non mi è stato comunicato alcunché, non solo la motivazione ma nemmeno mi è arrivato un avviso, mentre io sono anni che utilizzavo questi strumenti. Voglio provare ancora, per vedere se rimane il blocco, ma niente da fare, non riesco neanche ad iniziare il procedimento di invio. Allora chiedo, nell'Internet Point nel quale stavo cercando di farlo, il numero dell'assistenza RIA. Dopo alcuni minuti mi risponde un tizio, al quale chiedo di sbloccarmi, ma lui che dice di non poter risolvere il mio problema perché ha la competenza solo per i procedimenti già avviati e il mio non era stato ancora iniziato. Mi dice di rivolgermi all'ufficio legale di RIA e mi mette in comunicazione con esso. Mi risponde un altro tizio, al quale espongo la mia situazione: vorrei effettuare un trasferimento di denaro all'estero e non mi è possibile in quanto RIA mi ha bloccato. Il tizio mi chiede nome e cognome, il numero di carta d'identità, poi comincia a chiedermi il perché del trasferimento di denaro. Io rispondo che è una donazione, e lui afferma che RIA non effettua donazioni di denaro. "Non accettate le donazioni? Ma che cosa sta dicendo?" Ribatto io, francamente sbalordito, in quanto la stragrande maggioranza di trasferimenti di denaro all'estero sono donazioni ai propri familiari. Poi continuo: "Guardi che io non sono un finanziatore di attività terroristiche; vorrei spedire ad un prete cattolico in missione". Lui ribatte: "Noi accettiamo solo i trasferimenti a persone conosciute". Io insisto: "Ma io lo conosco personalmente". E lui: "E dove lo ha conosciuto?" Io sbotto: "Ma che è, la Gestapo? O meglio ancora, la Gepeu?" Nessun commento. Poi aggiungo il luogo nel quale ho conosciuto il prete, ma anche questo cade nel vuoto: nessuna reazione. Ho l'impressione che il tizio abbia già deciso di non sbloccarmi, perché deve aver visto qualcosa sul suo computer. Infatti continua chiedendomi se ero registrato e il numero cliente, come se non potesse vederlo lui direttamente dalla sua postazione. Alla fine lo mando a quel Paese e mi organizzo in altro modo. Mi sembra un colloquio surreale; è come se questo tizio fosse un funzionario statale che non ha alcun interesse alla produzione e al profitto della sua azienda: ma qui non si tratta di una istituzione pubblica e dovrebbe esserci un'attenzione al cliente e al suo interesse, più che non la sovrapposizione di ostacoli burocratici per indurre il malcapitato ad abbandonare l'impresa. Forse sono semplicemente addetti di un "call center" che non hanno e non vogliono responsabilità di alcun tipo e quindi cercano di evitare le grane invece di risolverle, mi dico. Però questo è l'ufficio legale, e avrebbero dovuto almeno cercare di affrontare la questione. Cerco di capire: sarà perché il sistema mi ha segnalato? E cosa avrei fatto per essere indicato come pericoloso? Mi sorgono le ipotesi più strane, in quanto non ho avuto mai alcuna spiegazione del blocco. Sarà perché sono stato etichettato come "professore negazionista" dalla stampa di regime perché ho sostenuto che il numero di sei milioni di morti ebrei nei campi di concentramento nazisti è gonfiato? Ma se fosse così, questo significherebbe che c'è un'organizzazione capillare che controlla ogni nostro movimento monetario! Mi sembra tutto molto assurdo, ma tant'è.
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  • JULIAN ASSANGE ESCE DI PRIGIONE

    Julian Assange è stato liberato e sta viaggiando verso l’Australia, la sua nazione di origine. Ma dovrà fare ancora una fermata importante, alle Isole Marianne, prima di essere completamente libero. Le Marianne sono infatti un territorio americano del Pacifico, e qui Assange dovrebbe firmare con il giudice locale l’accordo patteggiato con il governo USA, che prevede la rinuncia da parte degli Stati Uniti di ulteriori persecuzioni penali contro di lui, in cambio di una sua parziale ammissione di colpa. Dopodichè gli Stati Uniti chiederanno una condanna pari o inferiore al periodo già scontato in prigione da Assange, il quale potrà ritenersi un uomo libero a tutti gli effetti.

    Tutto questo ovviamente è solo il teatrino esteriore, che permetterà agli Stati Uniti di dire che “Assange ha riconosciuto di essere colpevole, e ha già espiato la sua colpa in prigione”. Ma la sostanza del problema non cambia di una virgola: Assange è stato perseguitato per quindici anni semplicemente per aver fatto il suo mestiere di giornalista. Ovvero, ha reso pubblici dei documenti che aveva ricevuto dall’analista-whistleblower Bradley Manning (oggi Chelsea Manning, dopo il cambio di sesso).

    Proprio per capire la reale valenza di questa persecuzione, basterà pensare che Chelsea Manning ha fatto solo sette anni di prigione, per avere trafugato dei documenti secretati, mentre Assange ne ha fatti praticamente il doppio (se calcoliamo anche i sette anni di clausura nella ambasciata ecuadoriana a Londra) solo per averli resi pubblici.

    Il messaggio degli USA quindi è stato chiaro, ed è diretto a tutti gli altri giornalisti del mondo occidentale: “Anche se vi capitassero fra le mani dei documenti scottanti, non provateci nemmeno lontanamente a pubblicarli. Altrimenti farete la stessa fine che ha fatto Assange.”

    Né peraltro dobbiamo illuderci che la liberazione di Assange sia in qualche modo legata ad un remoto principio di giustizia, che avrebbe finalmente prevalso sulla palese ingiustizia perpetrata fino ad oggi contro di lui. Questa liberazione è stata chiaramente voluta dall’amministrazione Biden in questo momento politico, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali. Biden infatti sta già subendo una emorragia di voti nella sua base democratica, a causa della sua posizione spudoratamente a favore di Israele, e non poteva certo permettersi ulteriori attacchi da parte dei suoi elettori nel caso di una estradizione di Assange negli Stati Uniti.

    È stata quindi una scelta politica quella di perseguitarlo per 15 anni, così come è stata una scelta politica quella di ridargli la libertà proprio in questo momento. I valori per cui tutti noi combattiamo - libertà, giustizia e democrazia - in questo caso non c’entrano nulla. E’ questo purtroppo il vero messaggio che possiamo trarre da questa triste storia: viviamo in un’epoca di pragmatismo assoluto, dove i valori più importanti possono essere tranquillamente calpestati a seconda del fine politico più urgente in quel momento.

    Certamente, la liberazione di Assange ci fa un enorme piacere per la sua persona, ma dal punto di vista della dittatura travestita da democrazia nella quale viviamo, non cambia assolutamente nulla.

    Massimo Mazzucco
    JULIAN ASSANGE ESCE DI PRIGIONE Julian Assange è stato liberato e sta viaggiando verso l’Australia, la sua nazione di origine. Ma dovrà fare ancora una fermata importante, alle Isole Marianne, prima di essere completamente libero. Le Marianne sono infatti un territorio americano del Pacifico, e qui Assange dovrebbe firmare con il giudice locale l’accordo patteggiato con il governo USA, che prevede la rinuncia da parte degli Stati Uniti di ulteriori persecuzioni penali contro di lui, in cambio di una sua parziale ammissione di colpa. Dopodichè gli Stati Uniti chiederanno una condanna pari o inferiore al periodo già scontato in prigione da Assange, il quale potrà ritenersi un uomo libero a tutti gli effetti. Tutto questo ovviamente è solo il teatrino esteriore, che permetterà agli Stati Uniti di dire che “Assange ha riconosciuto di essere colpevole, e ha già espiato la sua colpa in prigione”. Ma la sostanza del problema non cambia di una virgola: Assange è stato perseguitato per quindici anni semplicemente per aver fatto il suo mestiere di giornalista. Ovvero, ha reso pubblici dei documenti che aveva ricevuto dall’analista-whistleblower Bradley Manning (oggi Chelsea Manning, dopo il cambio di sesso). Proprio per capire la reale valenza di questa persecuzione, basterà pensare che Chelsea Manning ha fatto solo sette anni di prigione, per avere trafugato dei documenti secretati, mentre Assange ne ha fatti praticamente il doppio (se calcoliamo anche i sette anni di clausura nella ambasciata ecuadoriana a Londra) solo per averli resi pubblici. Il messaggio degli USA quindi è stato chiaro, ed è diretto a tutti gli altri giornalisti del mondo occidentale: “Anche se vi capitassero fra le mani dei documenti scottanti, non provateci nemmeno lontanamente a pubblicarli. Altrimenti farete la stessa fine che ha fatto Assange.” Né peraltro dobbiamo illuderci che la liberazione di Assange sia in qualche modo legata ad un remoto principio di giustizia, che avrebbe finalmente prevalso sulla palese ingiustizia perpetrata fino ad oggi contro di lui. Questa liberazione è stata chiaramente voluta dall’amministrazione Biden in questo momento politico, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali. Biden infatti sta già subendo una emorragia di voti nella sua base democratica, a causa della sua posizione spudoratamente a favore di Israele, e non poteva certo permettersi ulteriori attacchi da parte dei suoi elettori nel caso di una estradizione di Assange negli Stati Uniti. È stata quindi una scelta politica quella di perseguitarlo per 15 anni, così come è stata una scelta politica quella di ridargli la libertà proprio in questo momento. I valori per cui tutti noi combattiamo - libertà, giustizia e democrazia - in questo caso non c’entrano nulla. E’ questo purtroppo il vero messaggio che possiamo trarre da questa triste storia: viviamo in un’epoca di pragmatismo assoluto, dove i valori più importanti possono essere tranquillamente calpestati a seconda del fine politico più urgente in quel momento. Certamente, la liberazione di Assange ci fa un enorme piacere per la sua persona, ma dal punto di vista della dittatura travestita da democrazia nella quale viviamo, non cambia assolutamente nulla. Massimo Mazzucco
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  • ⚫️ FOLLIA FIRMATA VON DER LEYEN: "VACCINARE L'INFORMAZIONE" ▷ BERLATO: "FA TUTTO PARTE DI UN PROGETTO"

    Al Copenhagen Democracy Summit Ursula #Vonderleyen ha espresso i punti fondamentali del suo programma politico. Dal suo discorso emergono le parole "libertà" e "democrazia" insieme al libero pensiero, ma alcuni punti sono abbastanza destabilizzanti.

    La Von der Leyen introduce il tema della #disinformazione : un'influenza maligna che è necessario arrestare prima che si diffondi come un "#virus "


    Iscriviti Fonte: https://t.me/noalvaccino
    ⚫️ FOLLIA FIRMATA VON DER LEYEN: "VACCINARE L'INFORMAZIONE" ▷ BERLATO: "FA TUTTO PARTE DI UN PROGETTO" 🔹Al Copenhagen Democracy Summit Ursula #Vonderleyen ha espresso i punti fondamentali del suo programma politico. Dal suo discorso emergono le parole "libertà" e "democrazia" insieme al libero pensiero, ma alcuni punti sono abbastanza destabilizzanti. 🔹La Von der Leyen introduce il tema della #disinformazione : un'influenza maligna che è necessario arrestare prima che si diffondi come un "#virus " 📲 Iscriviti ➡️ Fonte: https://t.me/noalvaccino
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  • COMUNICATO

    di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

    Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale.

    Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi.

    Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino.

    Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione.

    La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II.

    Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo.

    Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito.

    Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia.

    Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale.

    Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo.

    Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre.

    In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo.

    Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli.

    Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede.

    + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
    COMUNICATO di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale. Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi. Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino. Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione. La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II. Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo. Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito. Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia. Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale. Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo. Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre. In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo. Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli. Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede. + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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  • LA MIA NUOVA CANZONE | L'Isola

    Care amiche e cari amici, questo nuovo brano (mia la voce narrante e il testo), è un inno alla libertà che racconta una meravigliosa storia di vita realmente accaduta. E chissà che non accadrà nuovamente diventando il nuovo modo di vivere la vita.

    Una storia vera

    1941, 1945. In piena seconda guerra mondiale una piccola comunità di venti anime sbarca sull’Isola dei Cavoli, dove vivrà felice in abbondanza e libertà. Quegli anni resteranno per sempre il ricordo più bello della loro vita. E da oggi sarà così anche per tutti noi.

    Perché tutti noi meritiamo un’isola felice!

    Ve la dedico con immenso affetto.

    Davide

    P.S. Spero tanto vi piaccia. Così fosse, fatela girare e lasciate un commento su YouTube al link https://youtu.be/VdPUNVxt1rs?si=WLzZN9_2-BInz_3I

    L'Isola

    Mamma guarda al mare ma papà non tornerà
    ora dorme tra le onde
    nel suo mare verso sud
    acqua che dà vita
    ci protegge in libertà
    liberi e felici su quest'isola
    Mare generoso terra d'oro rigogliosa
    mentre il mondo esplode bombe noi viviamo in
    libertà
    liberi da tutto e dall'orrore della guerra
    liberi e felici su quest'isola
    Il nostro faro dona luce
    casa che ci accoglie
    culla inostri sogni
    uomini e donne forse venti
    bimbi sorridenti in questa vita su quest'isola
    Quattro son le cale
    punta rossa e sabbia bianca
    il pescato di giornata il baratto delle sei
    reti velee vento
    le carezze della nonna
    scorre dolce il tempo su quest'isola
    Il nostro faro è una fortezza
    luce ai naviganti
    non ci colpiranno
    uomini e donne siamo in venti
    bimbi sorridenti in questa vita su quest'isola
    Il nostro faro è la salvezza
    Luce del presente
    vita che si accende
    uomini e donne dolcemente
    vivono per sempre
    nel nostro cuore e nell'anima
    nei nostri cuori e nell'anima
    nei nostri cuori e nell'anima
    nei nostri cuori e nell'anima
    nei nostri cuori e nell'anima
    Ezio, Ezio: a tavola!

    Testo di Davide Zedda e Ezio Secci

    Musica e arrangiamenti di Fabio "Feb" Picciau

    Voce di lvo Loru

    Voce narrante di Davide Zedda

    Voce della mamma di

    Valentina Piras

    Riprese video a terra di
    Francesca Fanni
    Riprese video in volo di Daniele Bullita

    Fonte: Canale Telegram T.me/Davide_Zedda
    LA MIA NUOVA CANZONE | L'Isola Care amiche e cari amici, questo nuovo brano (mia la voce narrante e il testo), è un inno alla libertà che racconta una meravigliosa storia di vita realmente accaduta. E chissà che non accadrà nuovamente diventando il nuovo modo di vivere la vita. Una storia vera 1941, 1945. In piena seconda guerra mondiale una piccola comunità di venti anime sbarca sull’Isola dei Cavoli, dove vivrà felice in abbondanza e libertà. Quegli anni resteranno per sempre il ricordo più bello della loro vita. E da oggi sarà così anche per tutti noi. Perché tutti noi meritiamo un’isola felice! Ve la dedico con immenso affetto. Davide P.S. Spero tanto vi piaccia. Così fosse, fatela girare e lasciate un commento su YouTube al link https://youtu.be/VdPUNVxt1rs?si=WLzZN9_2-BInz_3I L'Isola Mamma guarda al mare ma papà non tornerà ora dorme tra le onde nel suo mare verso sud acqua che dà vita ci protegge in libertà liberi e felici su quest'isola Mare generoso terra d'oro rigogliosa mentre il mondo esplode bombe noi viviamo in libertà liberi da tutto e dall'orrore della guerra liberi e felici su quest'isola Il nostro faro dona luce casa che ci accoglie culla inostri sogni uomini e donne forse venti bimbi sorridenti in questa vita su quest'isola Quattro son le cale punta rossa e sabbia bianca il pescato di giornata il baratto delle sei reti velee vento le carezze della nonna scorre dolce il tempo su quest'isola Il nostro faro è una fortezza luce ai naviganti non ci colpiranno uomini e donne siamo in venti bimbi sorridenti in questa vita su quest'isola Il nostro faro è la salvezza Luce del presente vita che si accende uomini e donne dolcemente vivono per sempre nel nostro cuore e nell'anima nei nostri cuori e nell'anima nei nostri cuori e nell'anima nei nostri cuori e nell'anima nei nostri cuori e nell'anima Ezio, Ezio: a tavola! Testo di Davide Zedda e Ezio Secci Musica e arrangiamenti di Fabio "Feb" Picciau Voce di lvo Loru Voce narrante di Davide Zedda Voce della mamma di Valentina Piras Riprese video a terra di Francesca Fanni Riprese video in volo di Daniele Bullita Fonte: Canale Telegram T.me/Davide_Zedda
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  • FOLLIA FIRMATA VON DER LEYEN: "VACCINARE L'INFORMAZIONE" ▷ BERLATO: "FA TUTTO PARTE DI UN PROGETTO"

    Al Copenhagen Democracy Summit Ursula #Vonderleyen ha espresso i punti fondamentali del suo programma politico. Dal suo discorso emergono le parole "libertà" e "democrazia" insieme al libero pensiero, ma alcuni punti sono abbastanza destabilizzanti.
    La Von der Leyen introduce il tema della #disinformazione : un'influenza maligna che è necessario arrestare prima che si diffondi come un "#virus ".
    https://youtu.be/R8fUviZEBmw?feature=shared
    FOLLIA FIRMATA VON DER LEYEN: "VACCINARE L'INFORMAZIONE" ▷ BERLATO: "FA TUTTO PARTE DI UN PROGETTO" Al Copenhagen Democracy Summit Ursula #Vonderleyen ha espresso i punti fondamentali del suo programma politico. Dal suo discorso emergono le parole "libertà" e "democrazia" insieme al libero pensiero, ma alcuni punti sono abbastanza destabilizzanti. La Von der Leyen introduce il tema della #disinformazione : un'influenza maligna che è necessario arrestare prima che si diffondi come un "#virus ". https://youtu.be/R8fUviZEBmw?feature=shared
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  • L'allarmante piano di sorveglianza di massa dell'UE, emerso di recente, rappresenta una minaccia inaccettabile alle nostre libertà individuali e alla privacy. Non possiamo permettere che questo progetto inquietante diventi realtà!

    https://dituttoedipiu.altervista.org/leuropa-verso-una-sorveglianza-di-massa-senza-precedenti-lallarme-di-un-europarlamentare/
    L'allarmante piano di sorveglianza di massa dell'UE, emerso di recente, rappresenta una minaccia inaccettabile alle nostre libertà individuali e alla privacy. Non possiamo permettere che questo progetto inquietante diventi realtà! https://dituttoedipiu.altervista.org/leuropa-verso-una-sorveglianza-di-massa-senza-precedenti-lallarme-di-un-europarlamentare/
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    L'Europa verso una sorveglianza di massa senza precedenti: l'allarme di un europarlamentare - D TUTTO E D+
    Un piano segreto elaborato dalla Commissione Europea e dai governi nazionali, delinea un sistema di sorveglianza di massa
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  • NOVOT-ANTONIO

    Cari non votanti, in questa giornata che segna un momento storico, mi rivolgo a voi con profonda gratitudine e ammirazione. Siete stati tantissimi a scegliere la strada dell'astensione, a rifiutare il compromesso e a dimostrare con il vostro silenzio un grido di dissenso.

    Il movimento dei non-votanti celebra oggi un successo straordinario, dimostrando che a volte la scelta più potente è quella di non fare nessuna scelta. In un mondo che ci spinge a partecipare e a scegliere il meno peggio, avete fatto sentire la vostra voce attraverso il silenzio. Il parlamento sarà occupato a sorte dai non-votanti, inaugurando così una nuova era di buon senso e autenticità, con un programma che non impone scelte agli altri ma lascia a ciascuno la propria libertà. Questo antimovimento mira a diffondersi globalmente, trasformando la non-partecipazione in una forma di partecipazione più autentica e rivoluzionaria. Celebrando non solo un successo numerico, ma una vittoria di principio, per guardare al futuro con speranza e determinazione e per costruire un mondo in cui ogni scelta, anche quella di non votare, avrà un significato profondo e rivoluzionario. E per prima cosa aggiungeremo una festa annuale del "Non-voto", con tanto di pigiama party!

    (video ironico pubblicato dopo le elezioni, quindi ininfluente per i risultati)

    Cari Non Votanti vi voglio bene, ieri 9 giugno è stata una giornata storica per l'Italia e per l'Europa.

    https://www.youtube.com/watch?v=87Ug_P0UQAM

    #silvernervuti
    #nervuti
    #nonvoto
    #astensione
    NOVOT-ANTONIO Cari non votanti, in questa giornata che segna un momento storico, mi rivolgo a voi con profonda gratitudine e ammirazione. Siete stati tantissimi a scegliere la strada dell'astensione, a rifiutare il compromesso e a dimostrare con il vostro silenzio un grido di dissenso. Il movimento dei non-votanti celebra oggi un successo straordinario, dimostrando che a volte la scelta più potente è quella di non fare nessuna scelta. In un mondo che ci spinge a partecipare e a scegliere il meno peggio, avete fatto sentire la vostra voce attraverso il silenzio. Il parlamento sarà occupato a sorte dai non-votanti, inaugurando così una nuova era di buon senso e autenticità, con un programma che non impone scelte agli altri ma lascia a ciascuno la propria libertà. Questo antimovimento mira a diffondersi globalmente, trasformando la non-partecipazione in una forma di partecipazione più autentica e rivoluzionaria. Celebrando non solo un successo numerico, ma una vittoria di principio, per guardare al futuro con speranza e determinazione e per costruire un mondo in cui ogni scelta, anche quella di non votare, avrà un significato profondo e rivoluzionario. E per prima cosa aggiungeremo una festa annuale del "Non-voto", con tanto di pigiama party! (video ironico pubblicato dopo le elezioni, quindi ininfluente per i risultati) Cari Non Votanti vi voglio bene, ieri 9 giugno è stata una giornata storica per l'Italia e per l'Europa. https://www.youtube.com/watch?v=87Ug_P0UQAM #silvernervuti #nervuti #nonvoto #astensione
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  • E NON DIMENTICHIAMOCI CHE in ITALIA HANNO FATTO MOLTO PEGGIO CON IL GREEN PASS ed il SUPER GREEN PASS!

    “La vera bomba è @Dr_AnthonyFauci, con le sue parole, assolutamente indegne, sulla gestione della pandemia. Sulla rovina dei più basilari princìpi costituzionali, sulla morte della nostra libertà. L’ammissione pubblica, in un’audizione al Congresso, dell’autentico ricatto cui sono stati sottoposti gli americani, e a cascata tutti i popoli occidentali compreso naturalmente quello italiano. Spaventare le persone, costringerle con la forza, in estrema sintesi annientarle. Come mai, di tutto questo, il mainstream non ne parla?”.

    USA E GETTA con @marfeluca
    E NON DIMENTICHIAMOCI CHE in ITALIA HANNO FATTO MOLTO PEGGIO CON IL GREEN PASS ed il SUPER GREEN PASS! “La vera bomba è @Dr_AnthonyFauci, con le sue parole, assolutamente indegne, sulla gestione della pandemia. Sulla rovina dei più basilari princìpi costituzionali, sulla morte della nostra libertà. L’ammissione pubblica, in un’audizione al Congresso, dell’autentico ricatto cui sono stati sottoposti gli americani, e a cascata tutti i popoli occidentali compreso naturalmente quello italiano. Spaventare le persone, costringerle con la forza, in estrema sintesi annientarle. Come mai, di tutto questo, il mainstream non ne parla?”. USA E GETTA con @marfeluca
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