• Nel silenzio generale, il rastrellamento finale è già cominciato.

    Oltre 1.000 abitanti di Gaza sono già stati espulsi dalla Striscia all’inizio di marzo.
    Altri 600 stanno partendo in queste ore, secondo la tv pubblica israeliana Kan.

    Malati, feriti, famiglie spezzate.
    Condotti uno a uno al valico di Kerem Shalom, ispezionati, poi instradati verso Rafah, il Ponte di Allenby in Giordania o l’aeroporto di Ramon, nel deserto del Negev, vicino a Eilat, nel sud di Israele.
    Una volta fuori, viene detto loro: “Non è certo che potrete mai tornare.”

    Nel frattempo, mentre voi vi dividete sulle proteste anti-Hamas a Gaza, pagate da Ramallah e Tel Aviv,
    come se i palestinesi stessero cacciando sé stessi,
    Israele apre un ufficio governativo dedicato proprio alla cacciata dei palestinesi,
    che però chiama con cinismo “emigrazione volontaria”.

    Un nome elegante per quello che è nei fatti: un programma di espulsione pianificata.

    Il ministro delle Finanze Smotrich vuole arrivare a 10.000 espulsioni al giorno.
    Il ministro della Difesa Katz promette che tutto avverrà nel “rispetto del diritto internazionale”.
    Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti.

    È un’operazione lenta, sistematica, sorvegliata.
    La chiamano “partenza volontaria”, ma è uno sradicamento senza ritorno.

    Stiamo assistendo a un progetto di svuotamento etnico.
    E si sta consumando davanti ai nostri occhi.

    https://www.instagram.com/p/DHv2wZ8NVOK/?igsh=MWtkbTBlanJ5d3Qwag==
    Nel silenzio generale, il rastrellamento finale è già cominciato. Oltre 1.000 abitanti di Gaza sono già stati espulsi dalla Striscia all’inizio di marzo. Altri 600 stanno partendo in queste ore, secondo la tv pubblica israeliana Kan. Malati, feriti, famiglie spezzate. Condotti uno a uno al valico di Kerem Shalom, ispezionati, poi instradati verso Rafah, il Ponte di Allenby in Giordania o l’aeroporto di Ramon, nel deserto del Negev, vicino a Eilat, nel sud di Israele. Una volta fuori, viene detto loro: “Non è certo che potrete mai tornare.” Nel frattempo, mentre voi vi dividete sulle proteste anti-Hamas a Gaza, pagate da Ramallah e Tel Aviv, come se i palestinesi stessero cacciando sé stessi, Israele apre un ufficio governativo dedicato proprio alla cacciata dei palestinesi, che però chiama con cinismo “emigrazione volontaria”. Un nome elegante per quello che è nei fatti: un programma di espulsione pianificata. Il ministro delle Finanze Smotrich vuole arrivare a 10.000 espulsioni al giorno. Il ministro della Difesa Katz promette che tutto avverrà nel “rispetto del diritto internazionale”. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. È un’operazione lenta, sistematica, sorvegliata. La chiamano “partenza volontaria”, ma è uno sradicamento senza ritorno. Stiamo assistendo a un progetto di svuotamento etnico. E si sta consumando davanti ai nostri occhi. https://www.instagram.com/p/DHv2wZ8NVOK/?igsh=MWtkbTBlanJ5d3Qwag==
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  • MARIO GIORDANO
    Ascoltate il significato di PARLARE CHIARO
    "Ma sarà davvero un male se crolla questa Europa?

    Non è l 'Europa della pace
    È un unione disunita
    È sempre più lontana anni luce dalla gente, ha massacrato la gente.

    Ha appena rinnovato il contatto a Luigi Di Maio per la bellezza di 15.000 euro al mese e a Christine Lagarde ha dato un aumento di 1.800 euro al mese in più oltre ai 38.800 euro al mese.
    Non ha saputo affrontare il problema dell'immigrazione .
    ...e tanto altro.

    La risposta direi che è scontata.
    Se l'Europa crolla saranno sicuramente più i benefici. Almeno per noi.
    MASSIMA CONDIVISIONE!
    @mariogiordano5 @fuoridalcorotv
    #Fuoridalcoro
    MARIO GIORDANO 🔴Ascoltate il significato di PARLARE CHIARO "Ma sarà davvero un male se crolla questa Europa? 🟦Non è l 'Europa della pace 🟦È un unione disunita 🟦È sempre più lontana anni luce dalla gente, ha massacrato la gente. 🟦Ha appena rinnovato il contatto a Luigi Di Maio per la bellezza di 15.000 euro al mese e a Christine Lagarde ha dato un aumento di 1.800 euro al mese in più oltre ai 38.800 euro al mese. 🟦Non ha saputo affrontare il problema dell'immigrazione . 🟦...e tanto altro. La risposta direi che è scontata. Se l'Europa crolla saranno sicuramente più i benefici. Almeno per noi. MASSIMA CONDIVISIONE! @mariogiordano5 @fuoridalcorotv #Fuoridalcoro
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  • J.D. VANCE CONTRO I GLOBALISTI

    Pochi minuti fa il Vice President su Twitter sgancia un'altra bomba.

    Questo qui sa parlare molto bene. Sa parlare molto duro.

    Le sue parole sono delle frecce di fuoco.

    Ha scelto molto bene Trump il suo vice.

    Questo qui non ha paura di morire. È un altro estremamente determinato.

    Sono nei guai fino al collo. Questa è l'amministrazione più forte che io abbia mai visto.

    IN UCRAINA NON C'È MAI STATA E NON C'È ALCUNA POSSIBILITÀ DI VITTORIA".

    Il vicepresidente americano James David Vance ha risposto in modo durissimo a un tweet dello storico, economista e giornalista britannico Niall Ferguson, il quale ha citato le parole di George Bush dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq per dimostrare che l'atteggiamento di un Presidente degli Stati Uniti all'invasione di uno stato sovrano da parte di un "dittatore" dovrebbe essere diverso.

    "Questa è spazzatura moralistica, che purtroppo è la moneta di scambio retorica dei globalisti perché non hanno altro da dire.

    Per tre anni, il presidente Trump e io abbiamo sostenuto due semplici argomenti: primo, la guerra non sarebbe iniziata se il presidente Trump fosse stato in carica; secondo, né l'Europa, né l'amministrazione Biden, né gli ucraini avevano alcuna possibilità di vittoria. Questo era vero tre anni fa, era vero due anni fa, era vero l'anno scorso ed è vero oggi.

    E per tre anni, le preoccupazioni di persone che avevano palesemente ragione sono state ignorate. Qual è il vero piano di Niall per l'Ucraina? Un altro pacchetto di aiuti? È consapevole della realtà sul campo, del vantaggio numerico dei russi, dello stock esaurito degli europei o della loro base industriale ancora più esaurita?

    Invece, fa una citazione da un libro su George HW Bush su un periodo storico diverso e un conflitto diverso. Questa è un altro tratto comune di queste persone: affidarsi a una storia irrilevante.

    Il presidente Trump sta affrontando la realtà, il che significa affrontare i fatti. Ed ecco alcuni fatti:

    In primo luogo, mentre la sicurezza dei nostri alleati dell'Europa occidentale ha tratto grandi benefici dalla generosità degli Stati Uniti, essi perseguono politiche interne (sull'immigrazione e sulla censura) che offendono la sensibilità della maggior parte degli americani e politiche di difesa che presuppongono una continua eccessiva dipendenza.

    Numero due, i russi hanno un enorme vantaggio numerico in termini di manodopera e armi in Ucraina, e questo vantaggio persisterà indipendentemente da ulteriori pacchetti di aiuti occidentali. Di nuovo: gli aiuti *attualmente* continuano a fluire.

    In terzo luogo, gli Stati Uniti mantengono un'influenza sostanziale su entrambe le parti in conflitto.

    Numero quattro, per porre fine al conflitto è necessario parlare con le persone coinvolte nel suo avvio e nel suo mantenimento.

    Numero cinque, il conflitto ha posto - e continua a porre - l'accento sugli strumenti della politica americana, dagli arsenali militari alle sanzioni (e molto altro). Riteniamo che il conflitto continuo sia negativo per la Russia, negativo per l'Ucraina e negativo per l'Europa. Ma, cosa più importante, è negativo per gli Stati Uniti.

    Dati i fatti di cui sopra, dobbiamo perseguire la pace, e dobbiamo perseguirla ora. Il presidente Trump si è candidato su questo, ha vinto su questo, e ha ragione su questo. È una sciocchezza pigra e astorica attaccare come "appeasement" ogni riconoscimento che l'interesse dell'America debba tenere conto delle realtà del conflitto.

    Sarà questo interesse, non il moralismo o l'analfabetismo storico, a guidare la politica del presidente Trump nelle prossime settimane.

    E ringraziamo Dio per questo".

    J.D. VANCE

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1892616726069817555?t=pMsHhFpHZssa-xHbkNm-Cg&s=19
    J.D. VANCE CONTRO I GLOBALISTI Pochi minuti fa il Vice President su Twitter sgancia un'altra bomba. Questo qui sa parlare molto bene. Sa parlare molto duro. Le sue parole sono delle frecce di fuoco. Ha scelto molto bene Trump il suo vice. Questo qui non ha paura di morire. È un altro estremamente determinato. Sono nei guai fino al collo. Questa è l'amministrazione più forte che io abbia mai visto. IN UCRAINA NON C'È MAI STATA E NON C'È ALCUNA POSSIBILITÀ DI VITTORIA". Il vicepresidente americano James David Vance ha risposto in modo durissimo a un tweet dello storico, economista e giornalista britannico Niall Ferguson, il quale ha citato le parole di George Bush dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq per dimostrare che l'atteggiamento di un Presidente degli Stati Uniti all'invasione di uno stato sovrano da parte di un "dittatore" dovrebbe essere diverso. "Questa è spazzatura moralistica, che purtroppo è la moneta di scambio retorica dei globalisti perché non hanno altro da dire. Per tre anni, il presidente Trump e io abbiamo sostenuto due semplici argomenti: primo, la guerra non sarebbe iniziata se il presidente Trump fosse stato in carica; secondo, né l'Europa, né l'amministrazione Biden, né gli ucraini avevano alcuna possibilità di vittoria. Questo era vero tre anni fa, era vero due anni fa, era vero l'anno scorso ed è vero oggi. E per tre anni, le preoccupazioni di persone che avevano palesemente ragione sono state ignorate. Qual è il vero piano di Niall per l'Ucraina? Un altro pacchetto di aiuti? È consapevole della realtà sul campo, del vantaggio numerico dei russi, dello stock esaurito degli europei o della loro base industriale ancora più esaurita? Invece, fa una citazione da un libro su George HW Bush su un periodo storico diverso e un conflitto diverso. Questa è un altro tratto comune di queste persone: affidarsi a una storia irrilevante. Il presidente Trump sta affrontando la realtà, il che significa affrontare i fatti. Ed ecco alcuni fatti: In primo luogo, mentre la sicurezza dei nostri alleati dell'Europa occidentale ha tratto grandi benefici dalla generosità degli Stati Uniti, essi perseguono politiche interne (sull'immigrazione e sulla censura) che offendono la sensibilità della maggior parte degli americani e politiche di difesa che presuppongono una continua eccessiva dipendenza. Numero due, i russi hanno un enorme vantaggio numerico in termini di manodopera e armi in Ucraina, e questo vantaggio persisterà indipendentemente da ulteriori pacchetti di aiuti occidentali. Di nuovo: gli aiuti *attualmente* continuano a fluire. In terzo luogo, gli Stati Uniti mantengono un'influenza sostanziale su entrambe le parti in conflitto. Numero quattro, per porre fine al conflitto è necessario parlare con le persone coinvolte nel suo avvio e nel suo mantenimento. Numero cinque, il conflitto ha posto - e continua a porre - l'accento sugli strumenti della politica americana, dagli arsenali militari alle sanzioni (e molto altro). Riteniamo che il conflitto continuo sia negativo per la Russia, negativo per l'Ucraina e negativo per l'Europa. Ma, cosa più importante, è negativo per gli Stati Uniti. Dati i fatti di cui sopra, dobbiamo perseguire la pace, e dobbiamo perseguirla ora. Il presidente Trump si è candidato su questo, ha vinto su questo, e ha ragione su questo. È una sciocchezza pigra e astorica attaccare come "appeasement" ogni riconoscimento che l'interesse dell'America debba tenere conto delle realtà del conflitto. Sarà questo interesse, non il moralismo o l'analfabetismo storico, a guidare la politica del presidente Trump nelle prossime settimane. E ringraziamo Dio per questo". J.D. VANCE Source: https://x.com/itsmeback_/status/1892616726069817555?t=pMsHhFpHZssa-xHbkNm-Cg&s=19
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  • CITTÀ LIBERA URBAN FREEDOM
    LIBERTÀ NELLE NOSTRE CITTÀ 

    ROMA 22 MARZO ORE 14,30

    1. Difesa delle libertà personali: Tutela dei diritti individuali come libero movimento, scelta delle cure, pensiero ed espressione. Rifiuto di controlli che limitano le libertà.

    2. Mobilità e democrazia partecipativa: Contrasto alle barriere imposte dalle Smart City che discriminano l'accesso alle città e compromettono servizi essenziali.

    3. Verità sulla crisi climatica: Rifiuto della manipolazione ideologica della crisi climatica in favore di soluzioni equilibrate che rispettino i diritti individuali.

    4. Equità nella responsabilità ambientale: Critica alla colpevolizzazione dei cittadini per l'inquinamento, mentre le multinazionali rimangono impunite. Richiesta di regole severe per i maggiori inquinatori.

    5. Contrasto ai sistemi di controllo: Opposizione alla sorveglianza invasiva che trasforma le città in prigioni digitali; la libertà individuale deve essere preservata.

    6. Sorveglianza e privacy: Difesa del diritto alla privacy e richiesta di trasparenza nell'uso dei dati raccolti dai sistemi di sorveglianza.

    7. Gestione responsabile del 5G: Richiesta di valutazione attenta dei rischi legati al 5G e di dibattito pubblico prima dell'implementazione.

    8. Sicurezza e controllo: Necessità di un approccio integrato per garantire sicurezza e legalità, con particolare attenzione all'immigrazione clandestina e alla microcriminalità.

    9. Tutela delle piccole attività e del Made in Italy: Difesa delle piccole imprese locali contro le multinazionali e promozione di politiche che valorizzino l'autenticità e la cultura locale.

    10. Città della famiglia: Creazione di spazi favorevoli alla socializzazione e al benessere dei bambini, contrastando politiche che limitano la libertà di movimento e opportunità di crescita.
    💥 CITTÀ LIBERA💥 URBAN FREEDOM LIBERTÀ NELLE NOSTRE CITTÀ  ‼️ ROMA 22 MARZO ORE 14,30 1. Difesa delle libertà personali: Tutela dei diritti individuali come libero movimento, scelta delle cure, pensiero ed espressione. Rifiuto di controlli che limitano le libertà. 2. Mobilità e democrazia partecipativa: Contrasto alle barriere imposte dalle Smart City che discriminano l'accesso alle città e compromettono servizi essenziali. 3. Verità sulla crisi climatica: Rifiuto della manipolazione ideologica della crisi climatica in favore di soluzioni equilibrate che rispettino i diritti individuali. 4. Equità nella responsabilità ambientale: Critica alla colpevolizzazione dei cittadini per l'inquinamento, mentre le multinazionali rimangono impunite. Richiesta di regole severe per i maggiori inquinatori. 5. Contrasto ai sistemi di controllo: Opposizione alla sorveglianza invasiva che trasforma le città in prigioni digitali; la libertà individuale deve essere preservata. 6. Sorveglianza e privacy: Difesa del diritto alla privacy e richiesta di trasparenza nell'uso dei dati raccolti dai sistemi di sorveglianza. 7. Gestione responsabile del 5G: Richiesta di valutazione attenta dei rischi legati al 5G e di dibattito pubblico prima dell'implementazione. 8. Sicurezza e controllo: Necessità di un approccio integrato per garantire sicurezza e legalità, con particolare attenzione all'immigrazione clandestina e alla microcriminalità. 9. Tutela delle piccole attività e del Made in Italy: Difesa delle piccole imprese locali contro le multinazionali e promozione di politiche che valorizzino l'autenticità e la cultura locale. 10. Città della famiglia: Creazione di spazi favorevoli alla socializzazione e al benessere dei bambini, contrastando politiche che limitano la libertà di movimento e opportunità di crescita.
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  • ORRORE SENZA FINE anche il primo dell'anno.

    Auto sulla folla, 10 morti e 35 feriti. Il killer identificato come Shamsud-Din Bahar Jabbar. 'Aveva una bandiera dell'Isis' - Nord America - Ansa.it
    Strage nella zona di Bourbon Street affollata per il Capodanno. L'uomo è morto in una sparatoria con la polizia. Trump associa l'attacco all'immigrazione illegale. La Farnesina verifica eventuale coinvolgimento di italiani nell'attacco (ANSA)

    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2025/01/01/auto-sulla-folla-10-morti-e-35-feriti.-il-killer-identificato-come-shamsud-din_e8c67cee-4f33-4586-bc03-89eeb4f03b0c.html
    ORRORE SENZA FINE anche il primo dell'anno. Auto sulla folla, 10 morti e 35 feriti. Il killer identificato come Shamsud-Din Bahar Jabbar. 'Aveva una bandiera dell'Isis' - Nord America - Ansa.it Strage nella zona di Bourbon Street affollata per il Capodanno. L'uomo è morto in una sparatoria con la polizia. Trump associa l'attacco all'immigrazione illegale. La Farnesina verifica eventuale coinvolgimento di italiani nell'attacco (ANSA) https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2025/01/01/auto-sulla-folla-10-morti-e-35-feriti.-il-killer-identificato-come-shamsud-din_e8c67cee-4f33-4586-bc03-89eeb4f03b0c.html
    WWW.ANSA.IT
    Auto sulla folla, 10 morti e 35 feriti. Il killer identificato come Shamsud-Din Bahar Jabbar. 'Aveva una bandiera dell'Isis' - Nord America - Ansa.it
    Strage nella zona di Bourbon Street affollata per il Capodanno. L'uomo è morto in una sparatoria con la polizia. Trump associa l'attacco all'immigrazione illegale. La Farnesina verifica eventuale coinvolgimento di italiani nell'attacco (ANSA)
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  • EUROPA PER GLI EUROPEI

    GERMANIA Magdeburgo:

    Migliaia in piazza contro il terrorismo importato!

    Questo è un annuncio: la gente è stufa di questa politica.

    Dopo che questo pomeriggio il cancelliere Scholz e i suoi soci hanno vissuto forti proteste, diverse migliaia di persone sono ora nelle strade di Magdeburgo.

    Dopo appena una giornata di mobilitazione, un lungo e silenzioso corteo si muove per la città.

    Giovani e vecchi si uniscono e accusano i politici responsabili con facce serie: il sangue è sulle loro mani, la loro politica di immigrazione è pericolosa per la vita.

    Dopo Magdeburgo ci deve essere una scossa in questo paese: non si deve ritornare all'ordine del giorno, ma solo procedere verso una remigrazione di massa.

    Lo dobbiamo alle vittime!

    Sottotitolato con cuore

    Source:
    https://x.com/dessere88fenice/status/1870574063258931324?t=VKYUOEaCVZfc-74ANxUulw&s=19
    EUROPA PER GLI EUROPEI GERMANIA 🇩🇪 Magdeburgo: Migliaia in piazza contro il terrorismo importato! Questo è un annuncio: la gente è stufa di questa politica. Dopo che questo pomeriggio il cancelliere Scholz e i suoi soci hanno vissuto forti proteste, diverse migliaia di persone sono ora nelle strade di Magdeburgo. Dopo appena una giornata di mobilitazione, un lungo e silenzioso corteo si muove per la città. Giovani e vecchi si uniscono e accusano i politici responsabili con facce serie: il sangue è sulle loro mani, la loro politica di immigrazione è pericolosa per la vita. Dopo Magdeburgo ci deve essere una scossa in questo paese: non si deve ritornare all'ordine del giorno, ma solo procedere verso una remigrazione di massa. Lo dobbiamo alle vittime! Sottotitolato con cuore Source: https://x.com/dessere88fenice/status/1870574063258931324?t=VKYUOEaCVZfc-74ANxUulw&s=19
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  • Travaglio: "esperti"di sondaggi? da 20 anni esperti di fallimenti:
    Lungo elenco...fino alla Harris, il popolo non sceglie l'élite, vota chi è simile a sè, è stufo dell'IMMIGRAZIONE INCONT.,del POLITICAM.CORRETTO, della GLOBALIZZAZIONE, IMPOVERITO, bisognerebbe domandarselo perchè...

    Fonte:https://x.com/sconnesso_/status/1856660436940157085?t=VpgaaiCqRLGY9AcqjpM4lA&s=19
    Travaglio: "esperti"di sondaggi? da 20 anni esperti di fallimenti: Lungo elenco...fino alla Harris, il popolo non sceglie l'élite, vota chi è simile a sè, è stufo dell'IMMIGRAZIONE INCONT.,del POLITICAM.CORRETTO, della GLOBALIZZAZIONE, IMPOVERITO, bisognerebbe domandarselo perchè... Fonte:https://x.com/sconnesso_/status/1856660436940157085?t=VpgaaiCqRLGY9AcqjpM4lA&s=19
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  • CARI AMICI,NON C'E' NIENTE DI NUOVO, IN QUESTA ITALIA, SE NON LE STESSE PREOCCUPAZIONI DI SEMPRE. E' GIUNTO IL MOMENTO IN CUI L'ITALIA DOVREBBE AVRE ALCUNI VANTAGGI DALLA SUA POSIZIONE O SITUAZIONE DI COLONIA DEGLI USA, DAL 1943, ATTRAVERSO IL PATTO DI CASSIBILE. MA LA SOGGIACENZA DELL'ITALIA E' ANCHE NEI CONFRONTI DELLA INGHILTERRA, PER CUI OGNI ITALIANO E' ISCRITTO NEL REGISTRO DI LONDRA !!!!! DOVREBBE ATTRAVERSO LA ELEZIONE DI TRUMP, GODERE LA SOLUZIONE DI TRE QUESTIONI, MOLTO IMPORTANTI E CIOE' LA PRIMA, LA FINE DELLA QUESTIONE DELLA CIRCOLAZIONE DELLE ARMI BIOLOGICHE DESTINATE AD UCCIDERE, SPACCIATE PER VACCINI ; LA SECONDA, LA FINE DELLA ATTIVITA' CRIMINALE DELLA GEO INGEGNERIA CON LO SPARGIMENTO DI METALLI NEI CIELI E DI MINERALI E SOSTANZE TOSSICHE , ALTAMENTE CANCEROGENE ; LA TERZA, E' LA SOLUZIONE DELLA QUESTIONE DELLA IMMIGRAZIONE ILLEGALE !!!! SPERO CHE TRUMP NON SI TIRI INDIETRO ED ANZI ATTUI IL PROGRAMMA CHE HA PROMESSO DI ATTUARE NEGLI USA, CONSISTENTE ANCHE IN ALTRI ELEMENTI IMPORTANTI !!!!! UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
    CARI AMICI,NON C'E' NIENTE DI NUOVO, IN QUESTA ITALIA, SE NON LE STESSE PREOCCUPAZIONI DI SEMPRE. E' GIUNTO IL MOMENTO IN CUI L'ITALIA DOVREBBE AVRE ALCUNI VANTAGGI DALLA SUA POSIZIONE O SITUAZIONE DI COLONIA DEGLI USA, DAL 1943, ATTRAVERSO IL PATTO DI CASSIBILE. MA LA SOGGIACENZA DELL'ITALIA E' ANCHE NEI CONFRONTI DELLA INGHILTERRA, PER CUI OGNI ITALIANO E' ISCRITTO NEL REGISTRO DI LONDRA !!!!! DOVREBBE ATTRAVERSO LA ELEZIONE DI TRUMP, GODERE LA SOLUZIONE DI TRE QUESTIONI, MOLTO IMPORTANTI E CIOE' LA PRIMA, LA FINE DELLA QUESTIONE DELLA CIRCOLAZIONE DELLE ARMI BIOLOGICHE DESTINATE AD UCCIDERE, SPACCIATE PER VACCINI ; LA SECONDA, LA FINE DELLA ATTIVITA' CRIMINALE DELLA GEO INGEGNERIA CON LO SPARGIMENTO DI METALLI NEI CIELI E DI MINERALI E SOSTANZE TOSSICHE , ALTAMENTE CANCEROGENE ; LA TERZA, E' LA SOLUZIONE DELLA QUESTIONE DELLA IMMIGRAZIONE ILLEGALE !!!! SPERO CHE TRUMP NON SI TIRI INDIETRO ED ANZI ATTUI IL PROGRAMMA CHE HA PROMESSO DI ATTUARE NEGLI USA, CONSISTENTE ANCHE IN ALTRI ELEMENTI IMPORTANTI !!!!! UN ABBRACCIO A TUTTI. BUONA GIORNATA.
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  • Cronaca
    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro”
    Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro”

    di F. Q. | 14 Settembre 2024

    Matteo Salvini parla di “processo politico”. Il sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara in aula ha spiegato perché nell’agosto 2019 l’allora ministro dell’Interno non avrebbe potuto bloccare 147 migranti per 19 giorni a bordo della nave dell’ong spagnola Open Arms. È in corso nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, nel capoluogo siciliano, la requisitoria dei pm del processo al segretario nazionale della Lega, imputato con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong e che lasciarono l’imbarcazione solo dopo l’interno della Procura di Agrigento.

    L’accusa – la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e i sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi – ha ricostruito il quadro giuridico nazionale e sovranazionale di quella fase, poi si è addentrata negli aspetti della specifica vicenda, quindi formulerà alla Corte la richiesta della pena per i reati contestati a Salvini, che all’epoca era ministro degli Interni.

    “Oggi a Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona – ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega -. Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. Rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Avanti tutta, senza paura”. Questa vicenda, ha aggiunto Salvini, “è una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo – per certi aspetti – perfino con Donald Trump”. “La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane – con tanto di raccolta di firme – per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso”, ha detto il ministro dei Trasporti.

    “Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla – ha detto in aula il sostituto procuratore Geri Ferrara durante la requisitoria -. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”. “La persona in mare è da salvare – ha proseguito il magistrato, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso“.

    “E’ solo la terraferma a essere un pos, cioè il Place of Safety, in altre parole il posto più sicuro. E questo lo ha ribadito anche la Corte di cassazione”, ha spiegato Ferrara. “Normalmente il Pos è il porto più vicino, però questo è stato modificato nel corso degli anni. Allora dobbiamo rispondere a due domande: la nave di salvataggio può essere considerata un luogo sicuro? Come è stato rappresentato in questo processo. La risoluzione Msc dice che la nave non viene considerata un luogo in sicurezza, anche se è luogo temporaneo di sicurezza, e dovrebbe essere sollevata. Pertanto la nave può esser considerato solo un Pos temporaneo“. E aggiunge: “Che la nave non sia un luogo sicuro è un principio consolidato. Anche le navi ad hoc per effettuare il salvataggio devono avere dei requisiti ben precisi. Quindi, solo la terraferma può essere un Pos e questo lo ha ribadito anche la Cassazione”.

    E anche qui vanno fatti alcuni distinguo: “Non tutti i Paesi possono essere considerati un porto sicuro – ha spiegato anche Ferrara -, perché non in tutti i Paesi vigono le regole democratiche e il rispetto dei diritti umani. La Libia e la Tunisia non sono Paesi in cui si può applicare un pos”. “Lo dice anche l’attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi che nella sua testimonianza ha riferito che ‘i centri in Libia sono sicuramente centri illegali, mai abbiamo consegnato delle persone ai libici'”, ha affermato il sostituto procuratore. Aggiungendo: “Lo sbarco in un luogo sicuro è un obbligo di risultato”. Di conseguenza i migranti a bordo delle navi “prima si fanno scendere e poi si redistribuiscono, altrimenti si rischia di fare politica su persone che stanno soffrendo”.

    Il punto attorno al quale ruota il processo è la paternità della decisione di non far sbarcare i migranti. Secondo la Procura sulla questione non ci sono dubbi: “Quando Salvini diventa ministro dell’Interno le decisioni sulla gestione degli sbarchi e del rilascio dei pos vengono spostate dal Dipartimento libertà civili e immigrazione all’ufficio di gabinetto del ministro e in particolare è il ministro a decidere. Questo è l’elemento chiave“, ha proseguito il sostituto procuratore. “Ce lo confermano gli ex ministri Trenta, Di Maio, Lamorgese, l’ex premier Conte, persino il ministro Piantedosi, seppur cercando di annacquare l’obbligo, che la responsabilità di emettere il Place of Safety era del ministro Salvini – ha aggiunto Ferrara -. Lo stesso Salvini lo ammette quando dice che avrebbe firmato il pos se non fosse intervenuta la sentenza del Tar”.

    “E’ di intuitiva evidenza che il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis – ha risposto durante una pausa della requisitoria ha detto Giulia Bongiorno, legale di Salvini -, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora”, ha proseguito l’avvocato riferendosi a Giuseppe Conte.

    Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-e-in-corso-la-requisitoria-salvini-difendere-i-confini-non-e-reato-pm-in-mare-vanno-salvati-tutti-la-nave-non-e-posto-sicuro/7693031/
    Cronaca Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro” Open Arms, è in corso la requisitoria. Salvini: “Difendere i confini non è reato”. Pm: “In mare vanno salvati tutti. La nave non è posto sicuro” di F. Q. | 14 Settembre 2024 Matteo Salvini parla di “processo politico”. Il sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara in aula ha spiegato perché nell’agosto 2019 l’allora ministro dell’Interno non avrebbe potuto bloccare 147 migranti per 19 giorni a bordo della nave dell’ong spagnola Open Arms. È in corso nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, nel capoluogo siciliano, la requisitoria dei pm del processo al segretario nazionale della Lega, imputato con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito lo sbarco, cinque anni fa, di 147 migranti che erano stati soccorsi dalla ong e che lasciarono l’imbarcazione solo dopo l’interno della Procura di Agrigento. L’accusa – la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e i sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi – ha ricostruito il quadro giuridico nazionale e sovranazionale di quella fase, poi si è addentrata negli aspetti della specifica vicenda, quindi formulerà alla Corte la richiesta della pena per i reati contestati a Salvini, che all’epoca era ministro degli Interni. “Oggi a Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona – ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega -. Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. Rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Avanti tutta, senza paura”. Questa vicenda, ha aggiunto Salvini, “è una responsabilità politica della sinistra, che ha deciso di vendicarsi del sottoscritto mandandomi a processo. Una mossa disperata, di chi non sa vincere nelle urne e allora prova a eliminare i rivali per via giudiziaria. Un film già visto con Silvio Berlusconi e che stiamo vedendo – per certi aspetti – perfino con Donald Trump”. “La Lega ha già previsto per i prossimi due fine settimana la mobilitazione in centinaia di città italiane – con tanto di raccolta di firme – per sostenere che il processo di Palermo non è processo al segretario della Lega o all’ex ministro, ma un processo all’Italia e alla coerenza di chi ha fatto quello che aveva promesso”, ha detto il ministro dei Trasporti. “Questo è un processo politico? È pacifico che qui di atto politico non c’è nulla – ha detto in aula il sostituto procuratore Geri Ferrara durante la requisitoria -. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi”. “La persona in mare è da salvare – ha proseguito il magistrato, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso“. “E’ solo la terraferma a essere un pos, cioè il Place of Safety, in altre parole il posto più sicuro. E questo lo ha ribadito anche la Corte di cassazione”, ha spiegato Ferrara. “Normalmente il Pos è il porto più vicino, però questo è stato modificato nel corso degli anni. Allora dobbiamo rispondere a due domande: la nave di salvataggio può essere considerata un luogo sicuro? Come è stato rappresentato in questo processo. La risoluzione Msc dice che la nave non viene considerata un luogo in sicurezza, anche se è luogo temporaneo di sicurezza, e dovrebbe essere sollevata. Pertanto la nave può esser considerato solo un Pos temporaneo“. E aggiunge: “Che la nave non sia un luogo sicuro è un principio consolidato. Anche le navi ad hoc per effettuare il salvataggio devono avere dei requisiti ben precisi. Quindi, solo la terraferma può essere un Pos e questo lo ha ribadito anche la Cassazione”. E anche qui vanno fatti alcuni distinguo: “Non tutti i Paesi possono essere considerati un porto sicuro – ha spiegato anche Ferrara -, perché non in tutti i Paesi vigono le regole democratiche e il rispetto dei diritti umani. La Libia e la Tunisia non sono Paesi in cui si può applicare un pos”. “Lo dice anche l’attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi che nella sua testimonianza ha riferito che ‘i centri in Libia sono sicuramente centri illegali, mai abbiamo consegnato delle persone ai libici'”, ha affermato il sostituto procuratore. Aggiungendo: “Lo sbarco in un luogo sicuro è un obbligo di risultato”. Di conseguenza i migranti a bordo delle navi “prima si fanno scendere e poi si redistribuiscono, altrimenti si rischia di fare politica su persone che stanno soffrendo”. Il punto attorno al quale ruota il processo è la paternità della decisione di non far sbarcare i migranti. Secondo la Procura sulla questione non ci sono dubbi: “Quando Salvini diventa ministro dell’Interno le decisioni sulla gestione degli sbarchi e del rilascio dei pos vengono spostate dal Dipartimento libertà civili e immigrazione all’ufficio di gabinetto del ministro e in particolare è il ministro a decidere. Questo è l’elemento chiave“, ha proseguito il sostituto procuratore. “Ce lo confermano gli ex ministri Trenta, Di Maio, Lamorgese, l’ex premier Conte, persino il ministro Piantedosi, seppur cercando di annacquare l’obbligo, che la responsabilità di emettere il Place of Safety era del ministro Salvini – ha aggiunto Ferrara -. Lo stesso Salvini lo ammette quando dice che avrebbe firmato il pos se non fosse intervenuta la sentenza del Tar”. “E’ di intuitiva evidenza che il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis – ha risposto durante una pausa della requisitoria ha detto Giulia Bongiorno, legale di Salvini -, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora”, ha proseguito l’avvocato riferendosi a Giuseppe Conte. Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/14/open-arms-e-in-corso-la-requisitoria-salvini-difendere-i-confini-non-e-reato-pm-in-mare-vanno-salvati-tutti-la-nave-non-e-posto-sicuro/7693031/
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    Il punto chiave è la paternità della decisione di non far scendere i 147 migranti, che è valsa all'allora ministro dell'Interno l'accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Il pm: "La responsabilità di emettere il Place of Safety era sua"
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  • https://dituttoedipiu.altervista.org/lattacco-al-nostro-sistema-immunitario-arriva-da-piu-parti-guerra-meteorologica-inquinamento-elettromagnetico-immigrazione-radioattivita-delle-armi-usate-in-ucraina-dott-giuseppe-di-bel/
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    L’attacco al nostro sistema immunitario arriva da più parti: guerra meteorologica, inquinamento elettromagnetico, immigrazione, radioattività delle armi usate in Ucraina, Dott. Giuseppe di Bella - D TUTTO E D+
    L’attacco al nostro sistema immunitario arriva da più parti: guerra meteorologica, inquinamento elettromagnetico, immigrazione, radioattività delle armi usate in Ucraina, Dott. Giuseppe di Bella Abbiamo sentito parlare di un argomento fino a poco tempo fa nascosto dai signori che gestiscono il potere: le scie chimiche. In passato, venivano considerati complottisti e le loro teorie etichettate come storie e fake news. Tuttavia, sono stati colti sul fatto, fotografati, documentati e denunciati. Hanno dovuto ammettere la verità. Si sa anche che
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