• Viktor Orban:
    “Stiamo combattendo contro una banda organizzata chiamata la ONG George Soros Empire”.

    Il piano Soros prevede, tra le altre cose, la prevista inondazione dell’Europa con i profughi.
    Viktor Orban:

    “We are fighting against an organized gang called the NGO George Soros Empire”.

    The Soros plan includes, among other things, the planned flooding of Europe with refugees

    #soros
    #georgesoros
    #orban
    #viktororban
    Viktor Orban: “Stiamo combattendo contro una banda organizzata chiamata la ONG George Soros Empire”. Il piano Soros prevede, tra le altre cose, la prevista inondazione dell’Europa con i profughi. Viktor Orban: “We are fighting against an organized gang called the NGO George Soros Empire”. The Soros plan includes, among other things, the planned flooding of Europe with refugees #soros #georgesoros #orban #viktororban
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  • ORBAN,
    ci vorrebbe lui a guida della nostra Patria.

    https://x.com/Quinto_Polo_/status/1852612070228820076?t=WgldncHRep8BmkrlUc7tNA&s=19
    ORBAN, ci vorrebbe lui a guida della nostra Patria. https://x.com/Quinto_Polo_/status/1852612070228820076?t=WgldncHRep8BmkrlUc7tNA&s=19
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  • QUALCOSA SI MUOVE?
    Ucraina, scontro interno al governo. La Lega insiste: “Meloni parla di invio di armi difensive? Noi contrari ad alimentare guerre”

    di F. Q. | 12 Luglio 2024

    Dall’Europa a Roma. La linea tracciata dalla nuova famiglia Ue, voluta da Viktor Orban, rischia di creare crepe all’interno del governo italiano. Negli ultimi giorni la Lega di Matteo Salvini – fresca di adesione ai Patrioti per l’Europa – alza il tiro andando contro le posizioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il leader del Carroccio lo ha fatto parlando delle nuove nomine Ue: Salvini ha definito “un colpo di Stato” il bis di Ursula von der Leyen proprio mentre Meloni apre al voto favorevole di Fdi, legandolo al risultato che l’Italia deve ottenere “per il suo peso”. Non solo. Uno dei temi più spinosi è quello relativo al sostegno all’Ucraina. “Più armi si inviano, più la guerra va avanti“, ha dichiarato Salvini sostenuto da altri esponenti del suo partito.

    Una posizione che ha costretto Giorgia Meloni a intervenire pubblicamente, al termine del vertice Nato a Washington, per ricordare che “la maggioranza è sempre stata molto compatta su queste materie, lo dimostra una linea italiana che è chiarissima per tutto il mondo“. La premier ha anche ribadito che “in Ucraina ci siamo concentrati sui sistemi di difesa aerea, che è il modo migliore per difendere una nazione aggredita. Lo dico anche a chi va da varie parti dice se si continuano a inviare armi all’Ucraina si alimenta la guerra”, ha sottolineato con evidente riferimento agli alleati della Lega. “Dipende anche da che cosa si invia, perché se noi non avessimo mandato i sistemi di difesa antiaerea i missili sarebbero partiti ugualmente, colpendo molta più gente, come abbiamo visto qualche giorno fa all’ospedale di Kiev“, ha concluso Giorgia Meloni.

    Ma la replica non si è fatta attendere. “Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive? Io sono contrario all’invio di ogni tipo di arma perché, dal mio punto di vista, un missile non è un’arma difensiva”, ha commentato il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. “Io sono contro l’invio di ogni tipo di armi all’Ucraina perché sono favorevole a un processo negoziale che deve avere come unico scopo la pace”, ha aggiunto il numero due di Salvini ripetendo – quasi testualmente – le parole del suo leader: “Finché inviamo armi è chiaro che alimentiamo guerre e finché alimentiamo guerre contribuiamo alla morte di persone sia della Russia sia dell’Ucraina”.

    E il capogruppo della Lega alla Camera plaude alle “missioni di pace” (che ha sollevato numerose critiche in Ue) del premier ungherese Viktor Orban tra Kiev, Mosca e Pechino: “Se ci prova non la vedo come una cosa negativa“, ha detto Riccardo Molinari sottolineando che “la pace si può fare solo grazie all’aiuto militare occidentale. Qualcuno che provi a fare una trattativa deve esserci“. Intanto, sempre da Washington, Meloni ha provato a ridimensionare le distanze politiche con gruppi di destra che in Europa hanno aderito ai Patrioti di Orban e Le Pen, ricordando che nel gruppo “c’è Salvini, come c’è Vox che è stato con Ecr fino a qualche giorno fa”. “La partecipazione e la composizione dei gruppi europei – ha spiegato al termine del vertice Nato – non impedisce affatto che ci siano ottimi rapporti e che ci siano forme di collaborazione, come dimostra il caso italiano dove mi corre l’obbligo di ricordare che i tre partiti che compongono la maggioranza, pur stando insieme praticamente da 30 anni, sono sempre stati in gruppi europei diversi“. “Ci sono materie sulle quali si può essere meno vicini, altre sulle quali si può essere ovviamente più convergenti. Ma insomma, io sono una persona che ama parlare con tutti e certi schematismi che leggo nella politica europea non mi appartengono e non li condivido”, ha concluso la presidente del Consiglio.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/12/lega-linea-orban-governo-crippa-meloni-armi-difensive-kiev-alimentare-guerre/7621246/
    QUALCOSA SI MUOVE? Ucraina, scontro interno al governo. La Lega insiste: “Meloni parla di invio di armi difensive? Noi contrari ad alimentare guerre” di F. Q. | 12 Luglio 2024 Dall’Europa a Roma. La linea tracciata dalla nuova famiglia Ue, voluta da Viktor Orban, rischia di creare crepe all’interno del governo italiano. Negli ultimi giorni la Lega di Matteo Salvini – fresca di adesione ai Patrioti per l’Europa – alza il tiro andando contro le posizioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il leader del Carroccio lo ha fatto parlando delle nuove nomine Ue: Salvini ha definito “un colpo di Stato” il bis di Ursula von der Leyen proprio mentre Meloni apre al voto favorevole di Fdi, legandolo al risultato che l’Italia deve ottenere “per il suo peso”. Non solo. Uno dei temi più spinosi è quello relativo al sostegno all’Ucraina. “Più armi si inviano, più la guerra va avanti“, ha dichiarato Salvini sostenuto da altri esponenti del suo partito. Una posizione che ha costretto Giorgia Meloni a intervenire pubblicamente, al termine del vertice Nato a Washington, per ricordare che “la maggioranza è sempre stata molto compatta su queste materie, lo dimostra una linea italiana che è chiarissima per tutto il mondo“. La premier ha anche ribadito che “in Ucraina ci siamo concentrati sui sistemi di difesa aerea, che è il modo migliore per difendere una nazione aggredita. Lo dico anche a chi va da varie parti dice se si continuano a inviare armi all’Ucraina si alimenta la guerra”, ha sottolineato con evidente riferimento agli alleati della Lega. “Dipende anche da che cosa si invia, perché se noi non avessimo mandato i sistemi di difesa antiaerea i missili sarebbero partiti ugualmente, colpendo molta più gente, come abbiamo visto qualche giorno fa all’ospedale di Kiev“, ha concluso Giorgia Meloni. Ma la replica non si è fatta attendere. “Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive? Io sono contrario all’invio di ogni tipo di arma perché, dal mio punto di vista, un missile non è un’arma difensiva”, ha commentato il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. “Io sono contro l’invio di ogni tipo di armi all’Ucraina perché sono favorevole a un processo negoziale che deve avere come unico scopo la pace”, ha aggiunto il numero due di Salvini ripetendo – quasi testualmente – le parole del suo leader: “Finché inviamo armi è chiaro che alimentiamo guerre e finché alimentiamo guerre contribuiamo alla morte di persone sia della Russia sia dell’Ucraina”. E il capogruppo della Lega alla Camera plaude alle “missioni di pace” (che ha sollevato numerose critiche in Ue) del premier ungherese Viktor Orban tra Kiev, Mosca e Pechino: “Se ci prova non la vedo come una cosa negativa“, ha detto Riccardo Molinari sottolineando che “la pace si può fare solo grazie all’aiuto militare occidentale. Qualcuno che provi a fare una trattativa deve esserci“. Intanto, sempre da Washington, Meloni ha provato a ridimensionare le distanze politiche con gruppi di destra che in Europa hanno aderito ai Patrioti di Orban e Le Pen, ricordando che nel gruppo “c’è Salvini, come c’è Vox che è stato con Ecr fino a qualche giorno fa”. “La partecipazione e la composizione dei gruppi europei – ha spiegato al termine del vertice Nato – non impedisce affatto che ci siano ottimi rapporti e che ci siano forme di collaborazione, come dimostra il caso italiano dove mi corre l’obbligo di ricordare che i tre partiti che compongono la maggioranza, pur stando insieme praticamente da 30 anni, sono sempre stati in gruppi europei diversi“. “Ci sono materie sulle quali si può essere meno vicini, altre sulle quali si può essere ovviamente più convergenti. Ma insomma, io sono una persona che ama parlare con tutti e certi schematismi che leggo nella politica europea non mi appartengono e non li condivido”, ha concluso la presidente del Consiglio. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/12/lega-linea-orban-governo-crippa-meloni-armi-difensive-kiev-alimentare-guerre/7621246/
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    Ucraina, scontro interno al governo. La Lega insiste: "Meloni parla di invio di armi difensive? Noi contrari ad alimentare guerre" - Il Fatto Quotidiano
    "Quali sarebbero le armi difensive inviate all’Ucraina? I missili sono armi difensive?" replica il numero due di Salvini a Meloni
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  • LEADER SOVRANISTI SMASCHERANO E SCARICANO LA SERVA MELONI

    La leader del partito filorusso tedesco Alice Weidel e Viktor Orban scaricano la cameriera delle elite Meloni:
    "Noi siamo sovranisti e la Russia non è il nostro nemico;
    non vogliamo avere nulla a che fare nè con Ursula Von der Leyen nè con chi come Giorgia Meloni è obbediente ad ogni suo ordine"

    Fonte: https://x.com/AgainCarlakak/status/1807802025465286940?t=VGLXvQruxw1DUlF8lr_UOg&s=19
    LEADER SOVRANISTI SMASCHERANO E SCARICANO LA SERVA MELONI La leader del partito filorusso tedesco Alice Weidel e Viktor Orban scaricano la cameriera delle elite Meloni: "Noi siamo sovranisti e la Russia non è il nostro nemico; non vogliamo avere nulla a che fare nè con Ursula Von der Leyen nè con chi come Giorgia Meloni è obbediente ad ogni suo ordine" Fonte: https://x.com/AgainCarlakak/status/1807802025465286940?t=VGLXvQruxw1DUlF8lr_UOg&s=19
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  • NUOVOATLANTE
    di Alessandro Orsini
    Samp-T. L’Italia si appresta a fornire il secondo, ma aiuterà solo la guerra

    Nel gennaio 2024 la Russia ha rivendicato la distruzione di un Samp-T italiano, il sistema di difesa antiaerea più costoso e sofisticato di cui l’Italia disponga con tempi di consegna lunghissimi. Più volte questa rubrica ha sollevato la questione chiedendo al ministro della Difesa, Guido Crosetto, di pronunciarsi a riguardo: è vero che la Russia ha distrutto un Samp-T italiano? Questa risposta non è mai giunta. Dunque, vi sono elementi sufficienti per ritenere che la Russia abbia realmente distrutto il primo Samp-T italiano e che Crosetto stia consegnando un secondo Samp-T all’Ucraina perché il primo non c’è più o è a brandelli. Le considerazioni da fare sono numerose.

    La prima è che potremmo essere in errore. Se così fosse, la colpa sarebbe di Crosetto. Nascondendo tutto ciò che accade alle armi italiane in Ucraina, Crosetto costringe gli studiosi di sicurezza internazionale a procurarsi le informazioni nei modi più complicati, incerti e precari. Le informazioni sono indispensabili per sottoporre il potere pubblico al controllo democratico. Se il ministro della Difesa fa sparire le informazioni, ecco che sparisce anche la possibilità del controllo democratico. La seconda considerazione ha a che vedere con la vera ragione per cui Crosetto nasconde agli italiani le armi che invia a Zelensky e la loro “fine”. Secondo Crosetto, l’invio degli armamenti deve essere secretato “per ragioni di sicurezza nazionale”. Ma è falso giacché Putin conosce perfettamente le armi che l’Italia dà a Zelensky. Soltanto gli italiani non sanno niente. I russi non votano per eleggere il governo italiano; gli italiani, invece, sì. Ne consegue che i primi possono sapere tutto delle armi che Zelensky riceve da Crosetto mentre i secondi non devono sapere niente. Soltanto gli italiani devono rimanere all’oscuro dei fatti. Crosetto non pone il segreto sulle armi che invia in Ucraina per “motivi nazionali”, ma per interessi elettorali, Se gli italiani sapessero che Crosetto sta distruggendo il loro sistema di difesa aerea, perderebbe voti.

    La terza considerazione riguarda il fallimento totale della strategia di Crosetto, il quale aveva assicurato che l’esecrazione della diplomazia e il solo invio di armi avrebbe protetto la vita dei civili ucraini. Ma il bombardamento russo dell’ospedale pediatrico Okhmatdyt a Kiev conferma che i civili ucraini vengono uccisi copiosamente. I fatti dimostrano che questa rubrica ha avuto ragione: il modo migliore di proteggere la vita dei bambini ucraini era la mediazione diplomatica da avviare prepotentemente sin dal primo giorno di guerra. Crosetto, invece, ha sempre assicurato che gli ucraini sarebbero stati protetti dalle armi della Nato molto più che dalla diplomazia. Infatti, Crosetto non ha mai fatto nulla per favorire un incontro tra Meloni e Putin come quello che Putin ha appena avuto con Orban. Per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina. Questa è la regolarità che governa la guerra. Concludiamo con una nuova previsione: grazie alle nuove armi che Crosetto si accinge a dare a Zelensky, l’Ucraina sarà sempre più distrutta, i morti ucraini saranno sempre più numerosi e l’Ucraina perderà sempre più territori. Come se non bastasse, gli italiani rischiano di ritrovarsi senza difesa aerea mentre la corsa verso la Terza guerra mondiale prosegue. Giorgia Meloni ha sempre detto che gli italiani non pagheranno niente per questa guerra. Eppure, l’intero sistema Samp-T ha un costo abnorme, che pagheranno gli italiani.

    Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
    NUOVOATLANTE di Alessandro Orsini Samp-T. L’Italia si appresta a fornire il secondo, ma aiuterà solo la guerra Nel gennaio 2024 la Russia ha rivendicato la distruzione di un Samp-T italiano, il sistema di difesa antiaerea più costoso e sofisticato di cui l’Italia disponga con tempi di consegna lunghissimi. Più volte questa rubrica ha sollevato la questione chiedendo al ministro della Difesa, Guido Crosetto, di pronunciarsi a riguardo: è vero che la Russia ha distrutto un Samp-T italiano? Questa risposta non è mai giunta. Dunque, vi sono elementi sufficienti per ritenere che la Russia abbia realmente distrutto il primo Samp-T italiano e che Crosetto stia consegnando un secondo Samp-T all’Ucraina perché il primo non c’è più o è a brandelli. Le considerazioni da fare sono numerose. La prima è che potremmo essere in errore. Se così fosse, la colpa sarebbe di Crosetto. Nascondendo tutto ciò che accade alle armi italiane in Ucraina, Crosetto costringe gli studiosi di sicurezza internazionale a procurarsi le informazioni nei modi più complicati, incerti e precari. Le informazioni sono indispensabili per sottoporre il potere pubblico al controllo democratico. Se il ministro della Difesa fa sparire le informazioni, ecco che sparisce anche la possibilità del controllo democratico. La seconda considerazione ha a che vedere con la vera ragione per cui Crosetto nasconde agli italiani le armi che invia a Zelensky e la loro “fine”. Secondo Crosetto, l’invio degli armamenti deve essere secretato “per ragioni di sicurezza nazionale”. Ma è falso giacché Putin conosce perfettamente le armi che l’Italia dà a Zelensky. Soltanto gli italiani non sanno niente. I russi non votano per eleggere il governo italiano; gli italiani, invece, sì. Ne consegue che i primi possono sapere tutto delle armi che Zelensky riceve da Crosetto mentre i secondi non devono sapere niente. Soltanto gli italiani devono rimanere all’oscuro dei fatti. Crosetto non pone il segreto sulle armi che invia in Ucraina per “motivi nazionali”, ma per interessi elettorali, Se gli italiani sapessero che Crosetto sta distruggendo il loro sistema di difesa aerea, perderebbe voti. La terza considerazione riguarda il fallimento totale della strategia di Crosetto, il quale aveva assicurato che l’esecrazione della diplomazia e il solo invio di armi avrebbe protetto la vita dei civili ucraini. Ma il bombardamento russo dell’ospedale pediatrico Okhmatdyt a Kiev conferma che i civili ucraini vengono uccisi copiosamente. I fatti dimostrano che questa rubrica ha avuto ragione: il modo migliore di proteggere la vita dei bambini ucraini era la mediazione diplomatica da avviare prepotentemente sin dal primo giorno di guerra. Crosetto, invece, ha sempre assicurato che gli ucraini sarebbero stati protetti dalle armi della Nato molto più che dalla diplomazia. Infatti, Crosetto non ha mai fatto nulla per favorire un incontro tra Meloni e Putin come quello che Putin ha appena avuto con Orban. Per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina. Questa è la regolarità che governa la guerra. Concludiamo con una nuova previsione: grazie alle nuove armi che Crosetto si accinge a dare a Zelensky, l’Ucraina sarà sempre più distrutta, i morti ucraini saranno sempre più numerosi e l’Ucraina perderà sempre più territori. Come se non bastasse, gli italiani rischiano di ritrovarsi senza difesa aerea mentre la corsa verso la Terza guerra mondiale prosegue. Giorgia Meloni ha sempre detto che gli italiani non pagheranno niente per questa guerra. Eppure, l’intero sistema Samp-T ha un costo abnorme, che pagheranno gli italiani. 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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  • Il Min Esteri della Germania #Baerbock aveva in programma un viaggio a Budapest domani per dire al ministro degli esteri ungheresi che lei, la Bearbock, non approvava il viaggio di Orban a Mosca per incontrare Putin

    Ungheria ha detto: grazie non c’è bisogno che vieni, restatene a Berlino, e hanno cancellato il meeting

    E hanno fatto bene.

    Fonte: https://x.com/michele_geraci/status/1809871102232899650?t=9agp3-G76wwlxbyXo0VgLw&s=19
    Il Min Esteri della Germania #Baerbock aveva in programma un viaggio a Budapest domani per dire al ministro degli esteri ungheresi che lei, la Bearbock, non approvava il viaggio di Orban a Mosca per incontrare Putin Ungheria ha detto: grazie non c’è bisogno che vieni, restatene a Berlino, e hanno cancellato il meeting E hanno fatto bene. Fonte: https://x.com/michele_geraci/status/1809871102232899650?t=9agp3-G76wwlxbyXo0VgLw&s=19
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  • GRANDE! Viktor Orban media la pace con Putin! I primi successi: Volodymyr Zelensky ha invitato la Russia ai colloqui di pace senza chiedere la restituzione del territorio! Furiosa reazione dei globalisti guerrafondai Ue-WEF, Charles Michel: Orban non è autorizzato a trattare! Anche il mainstream ammette il fallimento dei leader globalisti! Alleanza Orban, Putin, Trump per la pace contro il Nuovo Ordine Mondiale? Iscriviti gratuitamente https://t.me/dentrolanotizia

    Se apprezzi questo video e il nostro lavoro puoi sostenerci con una libera donazione. Clicca per gli estremi
    Fonte: https://t.me/dentrolanotizia/3203
    GRANDE! Viktor Orban media la pace con Putin! I primi successi: Volodymyr Zelensky ha invitato la Russia ai colloqui di pace senza chiedere la restituzione del territorio! Furiosa reazione dei globalisti guerrafondai Ue-WEF, Charles Michel: Orban non è autorizzato a trattare! Anche il mainstream ammette il fallimento dei leader globalisti! Alleanza Orban, Putin, Trump per la pace contro il Nuovo Ordine Mondiale? Iscriviti gratuitamente https://t.me/dentrolanotizia Se apprezzi questo video e il nostro lavoro puoi sostenerci con una libera donazione. Clicca per gli estremi Fonte: https://t.me/dentrolanotizia/3203
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  • Inizia la presidenza di turno dell'Ungheria sul Consiglio europeo e il primo atto che Orban fa è recarsi da Putin. A Bruxelles a più di qualcuno staranno fischiando le orecchie. I prossimi 6 mesi saranno molto interessanti per accelerare l'implosione in corso dell'Unione europea.

    Cesare Sacchetti su telegram
    Inizia la presidenza di turno dell'Ungheria sul Consiglio europeo e il primo atto che Orban fa è recarsi da Putin. A Bruxelles a più di qualcuno staranno fischiando le orecchie. I prossimi 6 mesi saranno molto interessanti per accelerare l'implosione in corso dell'Unione europea. Cesare Sacchetti su telegram
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  • ORBAN A MOSCA

    Viktor Orbàn andrà a Mosca ad incontrare Putin; essendo il Presidente di turno dell'UE, questa visita ha un particolare significato. I giornalisti occidentali si affannano a far parlare Charles Michel, un emerito "signor nessuno" che è Presidente del Consiglio europeo, organo di mero indirizzo generale ma di nessun peso reale.
    E che cosa dice Michel , se non la solita tiritera statunitense: "la Russia è l'aggressore, l'Ucraina la vittima"? Tiritera che serve a giustificare l'assurdo invio di armi e di denaro da parte dei Paesi della NATO ad uno Stato che non ne fa neanche parte. Michel dice anche che "non si può parlare di pace senza l'Ucraina", come se non si fosse parlato e straparlato di pace (e di guerra ad oltranza) senza la Russia, addirittura al G7.
    Del quale G7 la Russia non fa parte ed è stata buttata fuori dal G8 fin dal 2014, in seguito alla crisi della Crimea. E' infatti nel 2014 che inizia la questione, sia in Crimea che in Ucraina, con i bombardamenti sulle regioni filo-russe da parte del regime di Kiev.
    Ma i giornalisti del pensiero unico continuano a mentire spudoratamente e a censurare la realtà a loro scomoda: alcuni riescono a sostenere che la Russia abbia fatto una "invasione totale" dell'Ucraina, cosa che non si riesce a capire come possa essere affermata.
    Poi c'è il totale silenzio, questo sì, sulle atrocità commesse dal regime di Zelensky ai danni della propria popolazione, come l'arruolamento forzato addirittura dei minorenni e si cerca di sminuire in tutti i modi gli attentati di stile terroristico degli Stati Uniti d'America, come quello di Sebastopoli.
    Tutto ciò onde evitare che la maggior parte della gente venga a sapere che lo zio Sam ha installato il suo nuovo quartier generale a Solbiate Olona, vicino Varese, per "reagire" in difesa della "vittima ucraina" con mezzi, tecnologia e 300.000 soldati.
    ORBAN A MOSCA Viktor Orbàn andrà a Mosca ad incontrare Putin; essendo il Presidente di turno dell'UE, questa visita ha un particolare significato. I giornalisti occidentali si affannano a far parlare Charles Michel, un emerito "signor nessuno" che è Presidente del Consiglio europeo, organo di mero indirizzo generale ma di nessun peso reale. E che cosa dice Michel , se non la solita tiritera statunitense: "la Russia è l'aggressore, l'Ucraina la vittima"? Tiritera che serve a giustificare l'assurdo invio di armi e di denaro da parte dei Paesi della NATO ad uno Stato che non ne fa neanche parte. Michel dice anche che "non si può parlare di pace senza l'Ucraina", come se non si fosse parlato e straparlato di pace (e di guerra ad oltranza) senza la Russia, addirittura al G7. Del quale G7 la Russia non fa parte ed è stata buttata fuori dal G8 fin dal 2014, in seguito alla crisi della Crimea. E' infatti nel 2014 che inizia la questione, sia in Crimea che in Ucraina, con i bombardamenti sulle regioni filo-russe da parte del regime di Kiev. Ma i giornalisti del pensiero unico continuano a mentire spudoratamente e a censurare la realtà a loro scomoda: alcuni riescono a sostenere che la Russia abbia fatto una "invasione totale" dell'Ucraina, cosa che non si riesce a capire come possa essere affermata. Poi c'è il totale silenzio, questo sì, sulle atrocità commesse dal regime di Zelensky ai danni della propria popolazione, come l'arruolamento forzato addirittura dei minorenni e si cerca di sminuire in tutti i modi gli attentati di stile terroristico degli Stati Uniti d'America, come quello di Sebastopoli. Tutto ciò onde evitare che la maggior parte della gente venga a sapere che lo zio Sam ha installato il suo nuovo quartier generale a Solbiate Olona, vicino Varese, per "reagire" in difesa della "vittima ucraina" con mezzi, tecnologia e 300.000 soldati.
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  • ORBAN A MOSCA

    Viktor Orbàn andrà a Mosca ad incontrare Putin; essendo il Presidente di turno dell'UE, questa visita ha un particolare significato. I giornalisti occidentali si affannano a far parlare Charles Michel, un emerito "signor nessuno" che è Presidente del Consiglio europeo, organo di mero indirizzo generale ma di nessun peso reale.
    E che cosa dice Michel , se non la solita tiritera statunitense: "la Russia è l'aggressore, l'Ucraina la vittima"? Tiritera che serve a giustificare l'assurdo invio di armi e di denaro da parte dei Paesi della NATO ad uno Stato che non ne fa neanche parte. Michel dice anche che "non si può parlare di pace senza l'Ucraina", come se non si fosse parlato e straparlato di pace (e di guerra ad oltranza) senza la Russia, addirittura al G7.
    Del quale G7 la Russia non fa parte ed è stata buttata fuori dal G8 fin dal 2014, in seguito alla crisi della Crimea. E' infatti nel 2014 che inizia la questione, sia in Crimea che in Ucraina, con i bombardamenti sulle regioni filo-russe da parte del regime di Kiev.
    Ma i giornalisti del pensiero unico continuano a mentire spudoratamente e a censurare la realtà a loro scomoda: alcuni riescono a sostenere che la Russia abbia fatto una "invasione totale" dell'Ucraina, cosa che non si riesce a capire come possa essere affermata.
    Poi c'è il totale silenzio, questo sì, sulle atrocità commesse dal regime di Zelensky ai danni della propria popolazione, come l'arruolamento forzato addirittura dei minorenni e si cerca di sminuire in tutti i modi gli attentati di stile terroristico degli Stati Uniti d'America, come quello di Sebastopoli.
    Tutto ciò onde evitare che la maggior parte della gente venga a sapere che lo zio Sam ha installato il suo nuovo quartier generale a Solbiate Olona, vicino Varese, per "reagire" in difesa della "vittima ucraina" con mezzi, tecnologia e 300.000 soldati.
    ORBAN A MOSCA Viktor Orbàn andrà a Mosca ad incontrare Putin; essendo il Presidente di turno dell'UE, questa visita ha un particolare significato. I giornalisti occidentali si affannano a far parlare Charles Michel, un emerito "signor nessuno" che è Presidente del Consiglio europeo, organo di mero indirizzo generale ma di nessun peso reale. E che cosa dice Michel , se non la solita tiritera statunitense: "la Russia è l'aggressore, l'Ucraina la vittima"? Tiritera che serve a giustificare l'assurdo invio di armi e di denaro da parte dei Paesi della NATO ad uno Stato che non ne fa neanche parte. Michel dice anche che "non si può parlare di pace senza l'Ucraina", come se non si fosse parlato e straparlato di pace (e di guerra ad oltranza) senza la Russia, addirittura al G7. Del quale G7 la Russia non fa parte ed è stata buttata fuori dal G8 fin dal 2014, in seguito alla crisi della Crimea. E' infatti nel 2014 che inizia la questione, sia in Crimea che in Ucraina, con i bombardamenti sulle regioni filo-russe da parte del regime di Kiev. Ma i giornalisti del pensiero unico continuano a mentire spudoratamente e a censurare la realtà a loro scomoda: alcuni riescono a sostenere che la Russia abbia fatto una "invasione totale" dell'Ucraina, cosa che non si riesce a capire come possa essere affermata. Poi c'è il totale silenzio, questo sì, sulle atrocità commesse dal regime di Zelensky ai danni della propria popolazione, come l'arruolamento forzato addirittura dei minorenni e si cerca di sminuire in tutti i modi gli attentati di stile terroristico degli Stati Uniti d'America, come quello di Sebastopoli. Tutto ciò onde evitare che la maggior parte della gente venga a sapere che lo zio Sam ha installato il suo nuovo quartier generale a Solbiate Olona, vicino Varese, per "reagire" in difesa della "vittima ucraina" con mezzi, tecnologia e 300.000 soldati.
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