• Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove.

    La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA.

    Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese.

    Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano.

    Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti.

    I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale.

    La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.)

    E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra.
    Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni.

    La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale".

    Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria.

    Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole".

    Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid.

    Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia.

    Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa:

    "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza."

    Dunque, in sostanza.
    Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica).

    Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare.

    Aggiungo una notazione laterale.
    Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni.

    La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque.
    Invece bisogna fidarsi.
    Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo).

    Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità.

    Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità.
    Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone".

    E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza.
    Perché il Grande Fratello è buono.
    E chi ne dubita è un complottista.

    Andrea Zhok
    Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove. La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA. Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese. Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano. Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti. I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale. La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.) E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra. Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni. La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale". Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria. Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole". Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid. Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia. Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa: "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza." Dunque, in sostanza. Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica). Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare. Aggiungo una notazione laterale. Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni. La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque. Invece bisogna fidarsi. Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo). Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità. Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità. Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone". E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza. Perché il Grande Fratello è buono. E chi ne dubita è un complottista. Andrea Zhok
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  • Dopo quello che è successo 5 giorni fa Sebastopoli, dove il regime di Kiev ha lanciato missili Atacms con bombe a grappolo sopra la testa di civili che erano andati in spiaggia, oggi nessuno dei partiti presenti nel Parlamento italiano ha alzato il dito e chiesto spiegazioni a Giorgia Meloni, Antonio Tajani, e Guido Crosetto. Che ovviamente fischiettano mentre sottobanco continuano a ripetere una sola cosa ai loro padroni: Signor sì Signore!

    Perché? Perché in quel contesto, dove volano missili Usa programmati e guidati sempre dell'intelligence Usa, c'è di mezzo la base militare di Sigonella. È risaputo che da Sigonella partono droni che acquisiscono informazioni e volano principalmente nella zona interessata dai bombardamenti. Quindi non è eresia pensare che abbiano avuto un ruolo cruciale nell'uccisione di 5 civili tra cui 3 bambini e oltre 130 feriti tra cui circa 30 bambini di cui alcuni in condizioni gravissime.

    Evidentemente a nessuno in Parlamento interessa il ruolo che sta avendo l'Italia nel bombardamento di territori e civili Russi. Anche se si evita scientemente di approfondire la questione, il governo italiano ha deciso di alzare l'asticella nella guerra contro la Russia. Una classe politica seria, soprattutto un'opposizione degna di essere chiamata tale, farebbe le barricate per sapere cosa sta succedendo sotto il silenzio generale. Invece nelle questioni che contano veramente si comportano esattamente come la donna, madre e Cristiana.

    Non so se è chiara la situazione, ma per avere contezza basta leggere il comunicato emanato dal Ministero degli Esteri Russo: "Tutte le missioni di volo per i missili tattici - operativi americani Atacms vengono inserite da specialisti americani sulla base dei propri dati di intelligence satellitare Usa. La responsabilità dell'attacco missilistico deliberato contro i civili a Sebastopoli ricade principalmente su Washington, che ha fornito queste armi all’Ucraina, nonché sul regime di Kiev, dal cui territorio è stato lanciato questo attacco. Tali azioni non rimarranno senza risposta”.

    È fondamentale porre l'accento sulla parte finale del comunicato, dove viene specificato che queste azioni non rimarranno senza risposta.
    Dopo quello che è successo 5 giorni fa Sebastopoli, dove il regime di Kiev ha lanciato missili Atacms con bombe a grappolo sopra la testa di civili che erano andati in spiaggia, oggi nessuno dei partiti presenti nel Parlamento italiano ha alzato il dito e chiesto spiegazioni a Giorgia Meloni, Antonio Tajani, e Guido Crosetto. Che ovviamente fischiettano mentre sottobanco continuano a ripetere una sola cosa ai loro padroni: Signor sì Signore! Perché? Perché in quel contesto, dove volano missili Usa programmati e guidati sempre dell'intelligence Usa, c'è di mezzo la base militare di Sigonella. È risaputo che da Sigonella partono droni che acquisiscono informazioni e volano principalmente nella zona interessata dai bombardamenti. Quindi non è eresia pensare che abbiano avuto un ruolo cruciale nell'uccisione di 5 civili tra cui 3 bambini e oltre 130 feriti tra cui circa 30 bambini di cui alcuni in condizioni gravissime. Evidentemente a nessuno in Parlamento interessa il ruolo che sta avendo l'Italia nel bombardamento di territori e civili Russi. Anche se si evita scientemente di approfondire la questione, il governo italiano ha deciso di alzare l'asticella nella guerra contro la Russia. Una classe politica seria, soprattutto un'opposizione degna di essere chiamata tale, farebbe le barricate per sapere cosa sta succedendo sotto il silenzio generale. Invece nelle questioni che contano veramente si comportano esattamente come la donna, madre e Cristiana. Non so se è chiara la situazione, ma per avere contezza basta leggere il comunicato emanato dal Ministero degli Esteri Russo: "Tutte le missioni di volo per i missili tattici - operativi americani Atacms vengono inserite da specialisti americani sulla base dei propri dati di intelligence satellitare Usa. La responsabilità dell'attacco missilistico deliberato contro i civili a Sebastopoli ricade principalmente su Washington, che ha fornito queste armi all’Ucraina, nonché sul regime di Kiev, dal cui territorio è stato lanciato questo attacco. Tali azioni non rimarranno senza risposta”. È fondamentale porre l'accento sulla parte finale del comunicato, dove viene specificato che queste azioni non rimarranno senza risposta.
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  • Nel 2023, THE LANCET, prima pubblicò e poi censurò un paper che attribuiva il 74% delle morti improvvise entro le 24 ore dall'iniezioncina COVID, esattamente a questa.
    Temo fortemente che il 74% stimata era già un dato al ribasso...
    STUDIO ESEGUITO SOLO A SEGUITO DI ESAMI AUTOPTICI.

    Peccato che, nelle poche ore in cui è stato pubblicato, fu scaricato 100.000 volte.
    Evidentemente l'editore si spaventò tantissimo.
    Pensate alle morti successive alle 24 ore e, soprattutto al fatto che ANTISCIENTIFICAMENTE, si sono persino inventati la storiella che si è considerati "vaccinati" dopo 14 giorni...
    Nel 2023, THE LANCET, prima pubblicò e poi censurò un paper che attribuiva il 74% delle morti improvvise entro le 24 ore dall'iniezioncina COVID, esattamente a questa. Temo fortemente che il 74% stimata era già un dato al ribasso... STUDIO ESEGUITO SOLO A SEGUITO DI ESAMI AUTOPTICI. Peccato che, nelle poche ore in cui è stato pubblicato, fu scaricato 100.000 volte. Evidentemente l'editore si spaventò tantissimo. Pensate alle morti successive alle 24 ore e, soprattutto al fatto che ANTISCIENTIFICAMENTE, si sono persino inventati la storiella che si è considerati "vaccinati" dopo 14 giorni...
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  • COMUNICATO

    di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

    Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale.

    Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi.

    Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino.

    Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione.

    La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II.

    Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo.

    Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito.

    Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia.

    Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale.

    Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo.

    Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre.

    In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo.

    Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli.

    Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede.

    + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
    COMUNICATO di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale. Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi. Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino. Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione. La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II. Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo. Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito. Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia. Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale. Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo. Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre. In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo. Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli. Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede. + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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  • BOMBA del Dott. Giacomini di ContiamoCi.

    ❗️IL GOVERNO SAPEVA CHE IL VACCINO ANTI-COVID NON FERMAVA IL CONTAGIO❗️

    Il 29 marzo 2021 il CTS dichiarava in un suo verbale che non vi erano conoscenze scientifiche che potevano escludere la capacità di contagio da parte dei vaccinati.
    Due giorni dopo con il DL 44/21 i sanitari furono obbligati a vaccinarsi pena la sospensione dal lavoro con la motivazione esattamente opposta.
    Chiediamo al PdC Meloni di intervenire e di ristorare i lavoratori degli emolumenti non percepiti a seguito di ingiusta sospensione, così come dei loro contributi previdenziali, nonché di annullare definitivamente le multe per gli ultra cinquantenni che non abbiano adempiuto all’obbigo vaccinale.
    ContiamoCi! e il sindacato Di.Co.Si. ContiamoCi! su questo non smetteranno di vigilare.

    PREGHIAMO TUTTI DI DARE MASSIMA DIFFUSIONE E A QUESTO VIDEO.
    https://youtu.be/QqfDm1K8EAA?feature=shared

    Per visionare la nostra lettera inviata al PdC on. Meloni e il verbale del CTS questo il link

    https://www.contiamoci.net/post/il-governo-sapeva

    #coniamoci
    #giacomini
    #dariogiacomini
    BOMBA del Dott. Giacomini di ContiamoCi. ❗️IL GOVERNO SAPEVA CHE IL VACCINO ANTI-COVID NON FERMAVA IL CONTAGIO❗️ Il 29 marzo 2021 il CTS dichiarava in un suo verbale che non vi erano conoscenze scientifiche che potevano escludere la capacità di contagio da parte dei vaccinati. Due giorni dopo con il DL 44/21 i sanitari furono obbligati a vaccinarsi pena la sospensione dal lavoro con la motivazione esattamente opposta. Chiediamo al PdC Meloni di intervenire e di ristorare i lavoratori degli emolumenti non percepiti a seguito di ingiusta sospensione, così come dei loro contributi previdenziali, nonché di annullare definitivamente le multe per gli ultra cinquantenni che non abbiano adempiuto all’obbigo vaccinale. ContiamoCi! e il sindacato Di.Co.Si. ContiamoCi! su questo non smetteranno di vigilare. PREGHIAMO TUTTI DI DARE MASSIMA DIFFUSIONE E A QUESTO VIDEO. https://youtu.be/QqfDm1K8EAA?feature=shared Per visionare la nostra lettera inviata al PdC on. Meloni e il verbale del CTS questo il link https://www.contiamoci.net/post/il-governo-sapeva #coniamoci #giacomini #dariogiacomini
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  • La migliore "attrice" d'Italia

    Giorgia Meloni si sta superando, esibisce sempre di più le sue doti di trasformismo e di ossequio a quei "poteri forti" che ha finto di criticare durante la campagna elettorale delle ultime elezioni politiche italiane. Le va riconosciuta, a onor del vero, una notevole presenza scenica: si comporta con estrema naturalezza quando abbraccia e bacia Zelensky oppure quando ironizza sul ritardo di Biden al G7. La sua abilità massima consiste però nell'infinocchiare gli elettori affermando con assoluta convinzione esattamente il contrario di quanto diceva prima di essere nominata Presidente del Consiglio.

    E' l'emblema del trasformismo politico più puro, della vendita del posteriore più completa per il conseguimento dei propri interessi, nonché di quelli dei propri parenti e affini.

    E' la conferma di quanto mi diceva una mia amica, profonda conoscitrice della vita politica. "Guarda che questa è stata "costruita" in maniera sistematica: ha perfino perso il forte accento della Garbatella che la rendeva ridicola ai settentrionali: ha seguito dei corsi specifici per partecipare alle trasmissioni televisive ed ottenere consensi".

    E in effetti, considerando che Fratelli d'Italia è un Partito di "scappati di casa" che non ha alcuna realtà di base, si deve ammettere che la suddetta è capace di convincere, attraverso i suoi eloqui pieni di vigore, molti italiani, che magari non hanno contezza della realtà politica e si fidano delle affermazioni, se sono pronunciate con convinzione, più che dei fatti.

    Da ultimo ci terrei a ricordare che il partito della suddetta ha perso un milione di voti rispetto alle precedenti elezioni politiche, per cui se fossi in lei non esulterei più di tanto, dato che la gente vota alle europee esattamente come alle politiche nazionali.
    La migliore "attrice" d'Italia Giorgia Meloni si sta superando, esibisce sempre di più le sue doti di trasformismo e di ossequio a quei "poteri forti" che ha finto di criticare durante la campagna elettorale delle ultime elezioni politiche italiane. Le va riconosciuta, a onor del vero, una notevole presenza scenica: si comporta con estrema naturalezza quando abbraccia e bacia Zelensky oppure quando ironizza sul ritardo di Biden al G7. La sua abilità massima consiste però nell'infinocchiare gli elettori affermando con assoluta convinzione esattamente il contrario di quanto diceva prima di essere nominata Presidente del Consiglio. E' l'emblema del trasformismo politico più puro, della vendita del posteriore più completa per il conseguimento dei propri interessi, nonché di quelli dei propri parenti e affini. E' la conferma di quanto mi diceva una mia amica, profonda conoscitrice della vita politica. "Guarda che questa è stata "costruita" in maniera sistematica: ha perfino perso il forte accento della Garbatella che la rendeva ridicola ai settentrionali: ha seguito dei corsi specifici per partecipare alle trasmissioni televisive ed ottenere consensi". E in effetti, considerando che Fratelli d'Italia è un Partito di "scappati di casa" che non ha alcuna realtà di base, si deve ammettere che la suddetta è capace di convincere, attraverso i suoi eloqui pieni di vigore, molti italiani, che magari non hanno contezza della realtà politica e si fidano delle affermazioni, se sono pronunciate con convinzione, più che dei fatti. Da ultimo ci terrei a ricordare che il partito della suddetta ha perso un milione di voti rispetto alle precedenti elezioni politiche, per cui se fossi in lei non esulterei più di tanto, dato che la gente vota alle europee esattamente come alle politiche nazionali.
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  • Alle elezioni europee del 2019 il Centrodestra ha ottenuto 42 seggi su 76. Una maggioranza SCHIACCIANTE.
    Poi però, senza che muovessero un dito, anzi spesso col loro convinto appoggio, abbiamo avuto lockdown, green pass, obbligo vaccinale, guerra contro la Russia, sterminio dei civili palestinesi, governo Draghi e rielezione di Mattarella.
    Nessuno ha rinnegato nulla.
    Però ora vogliono il voto perché dicono che se no verrà l'invasione delle cavallette. Ma le cavallette sono loro, esattamente come gli altri, inguardabili, del PD o del M5S.
    Poi c'è qualche accozzaglia, senza concrete possibilità, di ferrivecchi e opportunisti della politica.
    Il menù è questo.
    Meglio rinunciare al ristorante e cucinare in casa...
    IO RESTO A CASA!

    Fonte:https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=26/05/2019&es0=S&tpa=Y&lev0=0&levsut0=0&ms=S&tpe=A
    🇪🇺 Alle elezioni europee del 2019 il Centrodestra ha ottenuto 42 seggi su 76. Una maggioranza SCHIACCIANTE. Poi però, senza che muovessero un dito, anzi spesso col loro convinto appoggio, abbiamo avuto lockdown, green pass, obbligo vaccinale, guerra contro la Russia, sterminio dei civili palestinesi, governo Draghi e rielezione di Mattarella. Nessuno ha rinnegato nulla. Però ora vogliono il voto perché dicono che se no verrà l'invasione delle cavallette. Ma le cavallette sono loro, esattamente come gli altri, inguardabili, del PD o del M5S. Poi c'è qualche accozzaglia, senza concrete possibilità, di ferrivecchi e opportunisti della politica. Il menù è questo. Meglio rinunciare al ristorante e cucinare in casa... IO RESTO A CASA! Fonte:https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=E&dtel=26/05/2019&es0=S&tpa=Y&lev0=0&levsut0=0&ms=S&tpe=A
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  • GRANDE Marco Su Macron, Meloni, Schlein e Europa !!!

    "La Meloni e la Schlein che qui in Italia vengono dipinte come il diavolo e l'acquasanta, sulle due questioni cruciali del futuro dell'Europa, l'austerità e la guerra, la pensano esattamente allo stesso modo.

    Hanno votato allo stesso modo sul patto di stabilità e sulle politiche di riarmo, addirittura sull'uso di fondi del PNRR per comprare più armi in un'Europa che si impoverisce e che va a destra proprio perché si impoverisce.

    Non c'è nessuno che in questo momento riesca a uscire da questa gabbia mentale per cui l'Europa ha un futuro soltanto come 51esima Stella degli Stati Uniti.

    Gli Stati Uniti stanno morendo, e noi stiamo morendo con loro, perché non riusciamo a uscire dal servaggio nel quale siamo stati quando erano l'impero dominante, adesso non lo sono più.

    Quindi noi dovremmo cominciare a immaginare come fare a diventare uno dei poli del mondo, anziché l'ultimo dei rimorchi"
    GRANDE Marco Su Macron, Meloni, Schlein e Europa !!! 🤩🤩🤩 "La Meloni e la Schlein che qui in Italia vengono dipinte come il diavolo e l'acquasanta, sulle due questioni cruciali del futuro dell'Europa, l'austerità e la guerra, la pensano esattamente allo stesso modo. Hanno votato allo stesso modo sul patto di stabilità e sulle politiche di riarmo, addirittura sull'uso di fondi del PNRR per comprare più armi in un'Europa che si impoverisce e che va a destra proprio perché si impoverisce. Non c'è nessuno che in questo momento riesca a uscire da questa gabbia mentale per cui l'Europa ha un futuro soltanto come 51esima Stella degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti stanno morendo, e noi stiamo morendo con loro, perché non riusciamo a uscire dal servaggio nel quale siamo stati quando erano l'impero dominante, adesso non lo sono più. Quindi noi dovremmo cominciare a immaginare come fare a diventare uno dei poli del mondo, anziché l'ultimo dei rimorchi"
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  • "SI STA PREPARANDO UNA GRANDE GUERRA EUROPEA E NON SARÀ SOLO LA RUSSIA AD ESSERE MINACCIATA".
    Così il giudice polacco rivela i piani dell’Occidente

    L'ex giudice polacco Tomasz Schmidt ha rivelato il piano gesuita di Stati Uniti e Gran Bretagna.

    A suo avviso, i Paesi baltici saranno sacrificati per trascinare la Russia in un conflitto ancora più complicato e lungo.

    "Si tratterà di provocazioni ai confini settentrionali della Bielorussia e della Russia.
    Si tratta di trascinare sia Minsk che Mosca nel conflitto.

    È molto rischioso. Potrebbe portarci alla Terza Guerra Mondiale, ma questo è esattamente il risultato a cui mirano le élite baltiche".
    Ha spiegato Schmidt in intervista a Tsargrad.

    Ora Tomasz Schmidt chiede asilo politico alla Bielorussia.

    A causa delle sue critiche alle azioni delle autorità polacche, è caduto in disgrazia in patria e ha subito pressioni politiche.

    Ma continua a dire la verità per evitare una terza guerra mondiale.

    Alle porte si trova non solo l'Europa.
    Anche se l'attenzione principale sarà ovviamente rivolta al continente.
    E il candidato più probabile per la partenza è già stato preso.
    Si tratta, naturalmente, dell'Ucraina, che ora è governata da un falso presidente con poteri scaduti.

    Alcuni polacchi stanno già iniziando a capire che l'Europa, dopo aver scatenato una guerra, cercherà di nascondersi dietro le spalle dei Baltici e della Polonia, dice Schmidt:

    "Ma di questo non si parla ad alta voce.
    Spegniamo persino i nostri telefoni quando discutiamo di tali questioni.
    Ma questo è l'aspetto della democrazia in Polonia in questo momento".

    All'interno dell'UE si sta formando una coalizione per invadere l'Ucraina.

    E la Polonia si sta già preparando alla guerra.

    E non solo con la Russia, ma anche con la Bielorussia.
    Anche la Francia vuole la sua "fetta di torta".

    Il Presidente Macron sta già creando apertamente una coalizione di Paesi che dovrebbero entrare direttamente nel conflitto, aggiunge l'esperto.

    Anche la Gran Bretagna non va dimenticata.

    Il Paese-isola si trova in uno stato di pre-fallimento.

    In questa situazione, Londra può unire l'utile al dilettevole: liberare i vapori di aggressione contro la Russia, accumulati da tempo, e allo stesso tempo migliorare la propria economia grazie alla nuova guerra.

    Fonte: https://twitter.com/elisamariastel1/status/1793201359652606044?t=IEHHOyxYNR7MkvUk5gnPpA&s=19
    "SI STA PREPARANDO UNA GRANDE GUERRA EUROPEA E NON SARÀ SOLO LA RUSSIA AD ESSERE MINACCIATA". Così il giudice polacco rivela i piani dell’Occidente L'ex giudice polacco Tomasz Schmidt ha rivelato il piano gesuita di Stati Uniti e Gran Bretagna. A suo avviso, i Paesi baltici saranno sacrificati per trascinare la Russia in un conflitto ancora più complicato e lungo. "Si tratterà di provocazioni ai confini settentrionali della Bielorussia e della Russia. Si tratta di trascinare sia Minsk che Mosca nel conflitto. È molto rischioso. Potrebbe portarci alla Terza Guerra Mondiale, ma questo è esattamente il risultato a cui mirano le élite baltiche". Ha spiegato Schmidt in intervista a Tsargrad. Ora Tomasz Schmidt chiede asilo politico alla Bielorussia. A causa delle sue critiche alle azioni delle autorità polacche, è caduto in disgrazia in patria e ha subito pressioni politiche. Ma continua a dire la verità per evitare una terza guerra mondiale. Alle porte si trova non solo l'Europa. Anche se l'attenzione principale sarà ovviamente rivolta al continente. E il candidato più probabile per la partenza è già stato preso. Si tratta, naturalmente, dell'Ucraina, che ora è governata da un falso presidente con poteri scaduti. Alcuni polacchi stanno già iniziando a capire che l'Europa, dopo aver scatenato una guerra, cercherà di nascondersi dietro le spalle dei Baltici e della Polonia, dice Schmidt: "Ma di questo non si parla ad alta voce. Spegniamo persino i nostri telefoni quando discutiamo di tali questioni. Ma questo è l'aspetto della democrazia in Polonia in questo momento". All'interno dell'UE si sta formando una coalizione per invadere l'Ucraina. E la Polonia si sta già preparando alla guerra. E non solo con la Russia, ma anche con la Bielorussia. Anche la Francia vuole la sua "fetta di torta". Il Presidente Macron sta già creando apertamente una coalizione di Paesi che dovrebbero entrare direttamente nel conflitto, aggiunge l'esperto. Anche la Gran Bretagna non va dimenticata. Il Paese-isola si trova in uno stato di pre-fallimento. In questa situazione, Londra può unire l'utile al dilettevole: liberare i vapori di aggressione contro la Russia, accumulati da tempo, e allo stesso tempo migliorare la propria economia grazie alla nuova guerra. Fonte: https://twitter.com/elisamariastel1/status/1793201359652606044?t=IEHHOyxYNR7MkvUk5gnPpA&s=19
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  • Contro Christian Raimo un procedimento disciplinare da parte di Valditara

    ll Ministro della pubblica (d)istruzione ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Christian Raimo, che peraltro si candida alle europee per AVS, per un "post" su facebook.

    Il post è il seguente:

    «Un ministro dovrebbe difendere tout-court un docente minacciato da gruppi neonazisti invece di avviare un procedimento interno. E invece finisce proprio per accodarsi agli striscioni intimidatori e lasciare che gli uffici scolastici regionali vengano usati in modo esattamente contrario alla propria funzione». E poi ancora: «Mi auguro di poter archiviare in fretta come uno dei soliti scivoloni comunicativi del governo, e spero di incontrare di persona il ministro Valditara alla manifestazione del 25 aprile a Milano. È un militante della Lega, e mi sembra che il suo partito stia ritrovando la sua originaria ispirazione federalista e antifascista. Magari discuteremo dal vivo, da educatori».

    Ora, a prescindere dal contenuto del messaggio, mi sembra che esso rientri assolutamente in una critica politica e non in una denigrazione o offesa della persona. Mi sembra poi che invece la linea del Ministro rientri nella scia delle censure alle espressioni del pensiero, che si fa via via più fitta e numerosa.

    la differenza tra la questione del prof. Christian Raimo e la mia è che il suddetto insegnante appartiene ad una certa parte politica che controlla i mezzi di comunicazione più importanti e quindi viene difeso, come giusta mente deve essere, dalla stampa.

    Magari dovrebbero essere difesi e non subire "gogne mediatiche" anche quelli che sostengono idee e fatti scomodi al pensiero unico.

    prof. Pietro Marinelli
    Contro Christian Raimo un procedimento disciplinare da parte di Valditara ll Ministro della pubblica (d)istruzione ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Christian Raimo, che peraltro si candida alle europee per AVS, per un "post" su facebook. Il post è il seguente: «Un ministro dovrebbe difendere tout-court un docente minacciato da gruppi neonazisti invece di avviare un procedimento interno. E invece finisce proprio per accodarsi agli striscioni intimidatori e lasciare che gli uffici scolastici regionali vengano usati in modo esattamente contrario alla propria funzione». E poi ancora: «Mi auguro di poter archiviare in fretta come uno dei soliti scivoloni comunicativi del governo, e spero di incontrare di persona il ministro Valditara alla manifestazione del 25 aprile a Milano. È un militante della Lega, e mi sembra che il suo partito stia ritrovando la sua originaria ispirazione federalista e antifascista. Magari discuteremo dal vivo, da educatori». Ora, a prescindere dal contenuto del messaggio, mi sembra che esso rientri assolutamente in una critica politica e non in una denigrazione o offesa della persona. Mi sembra poi che invece la linea del Ministro rientri nella scia delle censure alle espressioni del pensiero, che si fa via via più fitta e numerosa. la differenza tra la questione del prof. Christian Raimo e la mia è che il suddetto insegnante appartiene ad una certa parte politica che controlla i mezzi di comunicazione più importanti e quindi viene difeso, come giusta mente deve essere, dalla stampa. Magari dovrebbero essere difesi e non subire "gogne mediatiche" anche quelli che sostengono idee e fatti scomodi al pensiero unico. prof. Pietro Marinelli
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