• John ‌D Rockefeller ha eliminato i rimedi naturali per creare un grande e redditizio business farmaceutico!

    John D. Rockefeller, pioniere
    della Big Pharma,
    responsabile dell'eliminazione dei rimedi naturali e delle medicine tradizionali complete e della loro sostituzione con medicine tossiche!

    John ‌D Rockefeller ha eliminato i rimedi naturali per creare un grande e redditizio business farmaceutico!

    John D. Rockefeller, pioniere
    della Big Pharma,
    responsabile dell'eliminazione dei rimedi naturali e delle medicine tradizionali complete e della loro sostituzione con medicine tossiche!

    Fonte: https://t.me/IlGrandeRisveglio_Q1776
    John ‌D Rockefeller ha eliminato i rimedi naturali per creare un grande e redditizio business farmaceutico! John D. Rockefeller, pioniere della Big Pharma, responsabile dell'eliminazione dei rimedi naturali e delle medicine tradizionali complete e della loro sostituzione con medicine tossiche! John ‌D Rockefeller ha eliminato i rimedi naturali per creare un grande e redditizio business farmaceutico! John D. Rockefeller, pioniere della Big Pharma, responsabile dell'eliminazione dei rimedi naturali e delle medicine tradizionali complete e della loro sostituzione con medicine tossiche! Fonte: https://t.me/IlGrandeRisveglio_Q1776
    0 Commenti 0 Condivisioni 527 Visualizzazioni 2
  • PADOVA: GLI STATI GENERALI DELLE SMART CITY

    L'evento si terrà il 21 e il 22 Ottobre e sarà l'ennesima occasione per propagandare l'IA e sorveglianza.

    1) ABOLIRE MOBILITÀ PRIVATA, DIFFONDERE IA E LE "TELECAMERE FEMMINISTE"

    All'evento partecipano i sindaci di diverse città italiane, potete vedere la lista qui.
    Il primo evento è "Intelligenza Invisibile: come l'AI cambierà le nostre vite senza che ce ne accorgiamo", elogia che tra non molto tutte le decisioni sulla gestione delle città saranno affidate all'IA, sostenendo che la sostituzione della pubblica amministrazione con sistemi automatizzati miglioreranno efficienza e progresso. Poi c'è un mix di deliri, dove si fa propaganda covidiota e gretina insieme, mescolando a ciò la venerazione per l'Iphone. Verrà presentato il libro Urban mobility dove si sostiene che le pandemie e la farsa del clima si possano combattere solo rivoluzionando la mobilità andando a limitare il trasporto autonomo in automobile. Siccome l'autrice è canadese, fa propaganda della dittatura infame di Trudeau e delle restrizioni che egli ha fatto ai danni dei cittadini, sia in materia di COVID, sia in materia di Green. Il modello proposto non è nemmeno quello dell'autobus, visto che per loro aumentano i contagi, ma promuovere l'"e-sharing", ossia la condivisione di mezzi elettrici, principalmente biciclette, di proprietà dello Stato o dei comuni che si possono utilizzare tramite QR code, dove tramite il GPS viene monitorato il percorso; infine promuovono anche i veicoli senza conducente.
    L'evento successivo è simile, visto che si chiama "La pianificazione urbana e la mobilità, dai trend consolidati alla costruzione di nuovi scenari". Infine, l'ultimo evento è "Una prospettiva di genere sulla città", dove viene abbinata la propaganda femminista alla richiesta di sorveglianza. Viene detto che l'assenza di sorveglianza, e quindi di telecamere in ogni angolo della strada, è una cosa maschilista perché gli uomini si possono difendere da soli, mentre le donne no. La morale è che la lotta all'inesistente patriarcato si fa tappezzando la città di telecamere così da rendere le strade sicure per le donne.

    2) DIVINIZZAZIONE DI DRAGHI E PROPAGANDA DELL'AGENDA 2030

    Ci sono anche gli eventi secondari. Questi continuano la propaganda precedente, ad esempio ti fanno la lista dei 100 comuni sostenibili e ti dicono che devi fare turismo lì. Su questo tema c'è anche un libro, che viene presentato sempre all'evento: l'obiettivo è spingere le persone a boicottare per il turismo i comuni che sono meno allineati alla folle ideologia digitalista di regime. C'è la presentazione del libro Muoversi in uno spazio stretto, che è uguale al libro canadese, a cui si aggiunge una demonizzazione della sovrappopolazione e la propaganda delle città da 15 minuti. Viene presentato anche un altro libro, Leader per forza, dove viene divinizzata la figura di Mario Draghi. Nella lista del programma completo, che si può trovare qui, prevede tanti altri eventi per promuovere le smart city e l'IA. Non manca lo stand sull'agenda 2030, dove si lamentano che forse non sono più in tempo per raggiungerne gli obiettivi.

    3) CHI C'È DIETRO L'EVENTO?

    Qui viene mostrato che l'evento è un progetto di due enti. Il primo è Padova Hall, una società del comune di Padova, che gestisce le fiere. Il secondo è Blum, un'impresa il cui scopo è diffondere "inclusività" e "sostenibilità", gestita principalmente da giornalisti. Il loro prodotto, come da loro stessi mostrato, è proprio la propaganda. Dicono di essere professionisti dell'informazione e di coltivare le pubbliche relazioni delle aziende diffondendo wokismo e promuovendo le menzogne di regime, quindi si può comprendere come tutto l'evento sia politicamente connotato.

    CONCLUSIONI

    Ogni evento che viene promosso dal sistema è ormai sempre uguale. C'è sempre la propaganda delle stesse ideologie culturalmarxiste con gli stessi messaggi allarmistici il cui scopo è farti accettare, per paura, digitale, sorveglianza e assenza di libertà.

    Fonte: Canale Telegram Der Einzige
    PADOVA: GLI STATI GENERALI DELLE SMART CITY L'evento si terrà il 21 e il 22 Ottobre e sarà l'ennesima occasione per propagandare l'IA e sorveglianza. 1) ABOLIRE MOBILITÀ PRIVATA, DIFFONDERE IA E LE "TELECAMERE FEMMINISTE" All'evento partecipano i sindaci di diverse città italiane, potete vedere la lista qui. Il primo evento è "Intelligenza Invisibile: come l'AI cambierà le nostre vite senza che ce ne accorgiamo", elogia che tra non molto tutte le decisioni sulla gestione delle città saranno affidate all'IA, sostenendo che la sostituzione della pubblica amministrazione con sistemi automatizzati miglioreranno efficienza e progresso. Poi c'è un mix di deliri, dove si fa propaganda covidiota e gretina insieme, mescolando a ciò la venerazione per l'Iphone. Verrà presentato il libro Urban mobility dove si sostiene che le pandemie e la farsa del clima si possano combattere solo rivoluzionando la mobilità andando a limitare il trasporto autonomo in automobile. Siccome l'autrice è canadese, fa propaganda della dittatura infame di Trudeau e delle restrizioni che egli ha fatto ai danni dei cittadini, sia in materia di COVID, sia in materia di Green. Il modello proposto non è nemmeno quello dell'autobus, visto che per loro aumentano i contagi, ma promuovere l'"e-sharing", ossia la condivisione di mezzi elettrici, principalmente biciclette, di proprietà dello Stato o dei comuni che si possono utilizzare tramite QR code, dove tramite il GPS viene monitorato il percorso; infine promuovono anche i veicoli senza conducente. L'evento successivo è simile, visto che si chiama "La pianificazione urbana e la mobilità, dai trend consolidati alla costruzione di nuovi scenari". Infine, l'ultimo evento è "Una prospettiva di genere sulla città", dove viene abbinata la propaganda femminista alla richiesta di sorveglianza. Viene detto che l'assenza di sorveglianza, e quindi di telecamere in ogni angolo della strada, è una cosa maschilista perché gli uomini si possono difendere da soli, mentre le donne no. La morale è che la lotta all'inesistente patriarcato si fa tappezzando la città di telecamere così da rendere le strade sicure per le donne. 2) DIVINIZZAZIONE DI DRAGHI E PROPAGANDA DELL'AGENDA 2030 Ci sono anche gli eventi secondari. Questi continuano la propaganda precedente, ad esempio ti fanno la lista dei 100 comuni sostenibili e ti dicono che devi fare turismo lì. Su questo tema c'è anche un libro, che viene presentato sempre all'evento: l'obiettivo è spingere le persone a boicottare per il turismo i comuni che sono meno allineati alla folle ideologia digitalista di regime. C'è la presentazione del libro Muoversi in uno spazio stretto, che è uguale al libro canadese, a cui si aggiunge una demonizzazione della sovrappopolazione e la propaganda delle città da 15 minuti. Viene presentato anche un altro libro, Leader per forza, dove viene divinizzata la figura di Mario Draghi. Nella lista del programma completo, che si può trovare qui, prevede tanti altri eventi per promuovere le smart city e l'IA. Non manca lo stand sull'agenda 2030, dove si lamentano che forse non sono più in tempo per raggiungerne gli obiettivi. 3) CHI C'È DIETRO L'EVENTO? Qui viene mostrato che l'evento è un progetto di due enti. Il primo è Padova Hall, una società del comune di Padova, che gestisce le fiere. Il secondo è Blum, un'impresa il cui scopo è diffondere "inclusività" e "sostenibilità", gestita principalmente da giornalisti. Il loro prodotto, come da loro stessi mostrato, è proprio la propaganda. Dicono di essere professionisti dell'informazione e di coltivare le pubbliche relazioni delle aziende diffondendo wokismo e promuovendo le menzogne di regime, quindi si può comprendere come tutto l'evento sia politicamente connotato. CONCLUSIONI Ogni evento che viene promosso dal sistema è ormai sempre uguale. C'è sempre la propaganda delle stesse ideologie culturalmarxiste con gli stessi messaggi allarmistici il cui scopo è farti accettare, per paura, digitale, sorveglianza e assenza di libertà. Fonte: Canale Telegram Der Einzige
    Angry
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 3K Visualizzazioni
  • VOLEVANO IMPORCI L'ELETTRICO!
    ECCO I GRANDI VANTAGGI!

    True story: mio amico al preventivo di 17.000€ per sostituzione batterie rottama l'auto elettrica presa tre anni fa e maledice Greta.
    Fonte: https://x.com/boni_castellane/status/1831230730497630396?t=V9ilKrKcTxl0uf5Cc70opQ&s=19
    VOLEVANO IMPORCI L'ELETTRICO! ECCO I GRANDI VANTAGGI! True story: mio amico al preventivo di 17.000€ per sostituzione batterie rottama l'auto elettrica presa tre anni fa e maledice Greta. Fonte: https://x.com/boni_castellane/status/1831230730497630396?t=V9ilKrKcTxl0uf5Cc70opQ&s=19
    Angry
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 388 Visualizzazioni
  • L' Italia è un paese non nucleare, specificamente anche nell' ambito militare ? Certo che sì, dopotutto il 28.01.1968 aderì in qualità di Stato non nucleare al trattato di non proliferazione nucleare [ T.N.P.] e lo ratificò ai sensi della legge 24.04.1975 numero 131.
    Quindi alla luce del TNP un Paese non nucleare è obbligato a non custodire sul proprio territorio alcun ordigno nucleare, a rifiutare di accogliere armamenti nucleari da Stati nucleari [ per esempio dagli USA, dal Regno Unito, dalla Francia o da Israele] e qualora decidesse di progettare, sviluppare la tecnologia nucleare, esclusivamente per scopi civili, questa dovrà sottostare ai controlli della AIEA [ agenzia internazionale per l' energia atomica].
    Quindi l' Italia che custodisce a Ghedi e ad Aviano gli ordigni nucleari B61- 12 , in sostituzione di quelli precedenti, continua a violare il tnp, anche da parte dell' attuale governo sebbene sia presieduto da un esponente
    "cresciuto politicamente " in un ambiente in cui aleggiavano sentimenti anti statunitensi?
    Gli USA, il Regno Unito e la Russia, all' epoca URSS, lo sottoscrissero il 01 luglio 1968, mentre la Francia e la Cina nel 1992: tutti loro erano all' epoca della sottoscrizione e continuano ad esserlo degli Stati nucleari. India, Pakistan, Corea del nord, tutti loro in possesso della tecnologia e dell' arma nucleare, si sono rifiutati di aderire al tnp. Israele, di cui si seppe che era uno Stato nucleare solo grazie alle rivelazioni di Mordechai Vanunu, non vi ha aderito.
    Non sottoscrivendo il tnp non ci si sente obbligati a rinunciare alla progettazione e sviluppo della tecnologia nucleare, ma lo Stato non nucleare che vi abbia aderito dovrà rinunciare all' importazione di armamenti derivanti da quella stessa tecnologia. Un trattato che avrebbe le potenzialità per promuovere, sia pure gradualmente, un avvio al disarmo universale.
    Purtroppo, l' Italia dal giorno della ratifica ad oggi è un territorio che custodisce armi nucleari. Tutti i governi che si sono succeduti, fino all' attuale, sia che fossero a maggioranza democristiana o di centrosinistra, sia che fossero presieduti da personaggi del calibro di un Aldo Moro, Andreotti o Craxi ( il Craxi di Sigonella), nessuno ha mai potuto (?) voluto (?) ossequiare e far rispettare quel trattato che portava e porta la firma dell' Italia. Dei governi della seconda Repubblica che dire?
    Quand' ecco che a giugno di quest' anno il Segretario generale della NATO [ fonte: Analisi Difesa del 19.06.2024 e la Voce del popolo del 17.06.2024] dichiarava che l' Alleanza Atlantica stava [ chissà magari ancora continua] valutando di schierare più [ si deve intendere che già alcune unità sono state dispiegate?] armi nucleari di fronte alla minaccia da parte della Russia e...della Cina. [ prossimamente conflitto contro la Cina ? ] Ma non solo, ha anche sostenuto allo stesso giornale, The Telegraph, che tra i membri della NATO, fra i quali l' Italia, sono in corso consultazioni sul ritiro dei missili dai rispettivi depositi e sulla loro messa in stand by.
    Immediata la smentita del governo italiano per il tramite del ministro degli esteri, secondo il quale in ambito NATO non si è mai accennato all' impiego delle armi nucleari né di metterle in standby.
    La parola del Segretario generale della NATO contro quella di un nostro ministro.
    Non dovremmo custodire armi e, al contrario, sul nostro territorio ve ne sono, per lo meno non dovremmo né progettare e né realizzare armamenti nucleari....almeno questo . Ahimè, siamo presenti anche nella progettazione e realizzazione, come ha reso noto in una sua intervista di pochi giorni fa Manlio Dinucci al direttore di Visione TV ( allego il video ) e già segnalato dal sito web Atlante oltre terre del 06.05.2016: la Leonardo S.p.A., tramite la MBDA System avviava la realizzazione di missili aria terra predisposti per il trasporto di esplosivo nucleare destinato all' arsenale francese fino al 2035.
    MBDA, consorzio europeo controllato per il 37.5% dalla francese  Airbus Group, per una pari percentuale dall' inglese BAE System e, infine, dalla Leonardo con il 25 %. Poteva mancare un pizzico del made in Italy nel settore mortuario ?
    La guerra Russia / Ucraina ha fornito il pretesto, l' occasione per incalzare un rimescolamento degli equilibri mondiali...a discapito ancora una volta dei popoli.
    _Salmo 67....Dio abbia pietà di noi ..._

    Buon proseguimento di giornata
    L' Italia è un paese non nucleare, specificamente anche nell' ambito militare ? Certo che sì, dopotutto il 28.01.1968 aderì in qualità di Stato non nucleare al trattato di non proliferazione nucleare [ T.N.P.] e lo ratificò ai sensi della legge 24.04.1975 numero 131. Quindi alla luce del TNP un Paese non nucleare è obbligato a non custodire sul proprio territorio alcun ordigno nucleare, a rifiutare di accogliere armamenti nucleari da Stati nucleari [ per esempio dagli USA, dal Regno Unito, dalla Francia o da Israele] e qualora decidesse di progettare, sviluppare la tecnologia nucleare, esclusivamente per scopi civili, questa dovrà sottostare ai controlli della AIEA [ agenzia internazionale per l' energia atomica]. Quindi l' Italia che custodisce a Ghedi e ad Aviano gli ordigni nucleari B61- 12 , in sostituzione di quelli precedenti, continua a violare il tnp, anche da parte dell' attuale governo sebbene sia presieduto da un esponente "cresciuto politicamente " in un ambiente in cui aleggiavano sentimenti anti statunitensi? Gli USA, il Regno Unito e la Russia, all' epoca URSS, lo sottoscrissero il 01 luglio 1968, mentre la Francia e la Cina nel 1992: tutti loro erano all' epoca della sottoscrizione e continuano ad esserlo degli Stati nucleari. India, Pakistan, Corea del nord, tutti loro in possesso della tecnologia e dell' arma nucleare, si sono rifiutati di aderire al tnp. Israele, di cui si seppe che era uno Stato nucleare solo grazie alle rivelazioni di Mordechai Vanunu, non vi ha aderito. Non sottoscrivendo il tnp non ci si sente obbligati a rinunciare alla progettazione e sviluppo della tecnologia nucleare, ma lo Stato non nucleare che vi abbia aderito dovrà rinunciare all' importazione di armamenti derivanti da quella stessa tecnologia. Un trattato che avrebbe le potenzialità per promuovere, sia pure gradualmente, un avvio al disarmo universale. Purtroppo, l' Italia dal giorno della ratifica ad oggi è un territorio che custodisce armi nucleari. Tutti i governi che si sono succeduti, fino all' attuale, sia che fossero a maggioranza democristiana o di centrosinistra, sia che fossero presieduti da personaggi del calibro di un Aldo Moro, Andreotti o Craxi ( il Craxi di Sigonella), nessuno ha mai potuto (?) voluto (?) ossequiare e far rispettare quel trattato che portava e porta la firma dell' Italia. Dei governi della seconda Repubblica che dire? Quand' ecco che a giugno di quest' anno il Segretario generale della NATO [ fonte: Analisi Difesa del 19.06.2024 e la Voce del popolo del 17.06.2024] dichiarava che l' Alleanza Atlantica stava [ chissà magari ancora continua] valutando di schierare più [ si deve intendere che già alcune unità sono state dispiegate?] armi nucleari di fronte alla minaccia da parte della Russia e...della Cina. [ prossimamente conflitto contro la Cina ? ] Ma non solo, ha anche sostenuto allo stesso giornale, The Telegraph, che tra i membri della NATO, fra i quali l' Italia, sono in corso consultazioni sul ritiro dei missili dai rispettivi depositi e sulla loro messa in stand by. Immediata la smentita del governo italiano per il tramite del ministro degli esteri, secondo il quale in ambito NATO non si è mai accennato all' impiego delle armi nucleari né di metterle in standby. La parola del Segretario generale della NATO contro quella di un nostro ministro. Non dovremmo custodire armi e, al contrario, sul nostro territorio ve ne sono, per lo meno non dovremmo né progettare e né realizzare armamenti nucleari....almeno questo . Ahimè, siamo presenti anche nella progettazione e realizzazione, come ha reso noto in una sua intervista di pochi giorni fa Manlio Dinucci al direttore di Visione TV ( allego il video ) e già segnalato dal sito web Atlante oltre terre del 06.05.2016: la Leonardo S.p.A., tramite la MBDA System avviava la realizzazione di missili aria terra predisposti per il trasporto di esplosivo nucleare destinato all' arsenale francese fino al 2035. MBDA, consorzio europeo controllato per il 37.5% dalla francese  Airbus Group, per una pari percentuale dall' inglese BAE System e, infine, dalla Leonardo con il 25 %. Poteva mancare un pizzico del made in Italy nel settore mortuario ? La guerra Russia / Ucraina ha fornito il pretesto, l' occasione per incalzare un rimescolamento degli equilibri mondiali...a discapito ancora una volta dei popoli. _Salmo 67....Dio abbia pietà di noi ..._ Buon proseguimento di giornata
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 5K Visualizzazioni
  • MENTRE GLI ITALIANI (SARDI COMPRESI) SI TROVANO MASSICCIAMENTE IN SPIAGGIA, I CITTADINI INGLESI SI STANNO SOLLEVANDO IN GRAN NUMERO CONTRO LA CLASSE DIRIGENTE GLOBALISTA DETERMINATA A TOGLIERE LORO I DIRITTI E A NORMALIZZARE LA SOSTITUZIONE ETNICA
    Dopo il brutale accoltellamento di 11 giovani ragazze durante un evento di Taylor Swift, il governo britannico completamente infiltrato ha deciso di punire coloro che protestano contro i confini aperti, dichiarando lo stato di emergenza per introdurre nuovi poteri autoritari spaventosi al fine di soffocare la divergenza e punire le persone comuni. C'è anarchia per le strade dell'Inghilterra in questo momento mentre la gente continua a ribellarsi chiedendo giustizia, e i media continuano a sopprimere l'entità degli eventi.

    Secondo Klaus Schwab, il mondo è arrivato a un punto di non ritorno e ha ordinato ai governi mondiali infiltrati di imprigionare e rieducare chiunque dissenta dall'agenda globalista. Secondo il vecchio pelato dall'improbabile pronuncia, la storia umana è ufficialmente finita, le regole normali non si applicano più e chiunque sfidi l'agenda globalista e le frontiere aperte deve abituarsi a vivere sotto costante sorveglianza, picchiato dalle autorità, arrestato e imprigionato a titolo di esempio per il resto della società.

    Quando Klaus parla, governi obbedienti come quello del nuovo governo laburista di sinistra del Regno Unito scattano sull'attenti con un bastone infilato nel didietro. In una settimana in cui un numero importante di bambini è stato accoltellato e in cui le proteste contro l'attacco sono state brutalmente soffocate dagli agenti dello Stato, il governo ha deciso di agire prima contro chi rifiuta il mantra delle frontiere aperte, con il nuovo primo ministro laburista di sinistra Keir Starmer che dichiara "la sfida immediata è guidata dall'odio dell'estrema destra".

    C'è voluto circa mezzo secolo affinché il popolo britannico risvegliasse il proprio spirito combattivo. Ma ora sono svegli perché l'avversario - l'elite globale e la loro agenda globalista e apparato di controllo - è stato identificato e non si fermeranno finché non sarà neutralizzato. Ecco perché il governo britannico sta intraprendendo urgentemente misure per aumentare i propri poteri autoritari per controllare i cittadini.

    Non ci sono idee per fermare i migranti che trucidano i bambini. Ma ci sono molte idee per privare i cittadini britannici dei loro diritti alla libertà di movimento, alla libertà di protesta e al diritto alla privacy. È un altro esempio classico del gioco preferito dell'elite: Problema, Reazione, Soluzione.

    Hanno creato il problema aprendo le frontiere. Stanno osservando la reazione della società al collasso. E ora stanno presentando la loro soluzione. La creazione di grossi problemi è da sempre una specialità dello Stato parassita: la soluzione essendo sempre un maggiore controllo ed un autoritarismo rafforzato per garantire che l'agenda tecnosocialista prosegua nonostante le proteste delle persone comuni.

    L'élite globale ora è talmente arrogante da non cercare nemmeno più di nascondere le proprie tracce. Nel Regno Unito, il governo ordina già da tempo ed in via preliminare alla polizia di arrestare i cittadini sorpresi a diffondere cosiddette "teorie del complotto" sull'agenda globalista.

    Fonte:
    https://t.me/lacivettabianca
    MENTRE GLI ITALIANI (SARDI COMPRESI) SI TROVANO MASSICCIAMENTE IN SPIAGGIA, I CITTADINI INGLESI SI STANNO SOLLEVANDO IN GRAN NUMERO CONTRO LA CLASSE DIRIGENTE GLOBALISTA DETERMINATA A TOGLIERE LORO I DIRITTI E A NORMALIZZARE LA SOSTITUZIONE ETNICA Dopo il brutale accoltellamento di 11 giovani ragazze durante un evento di Taylor Swift, il governo britannico completamente infiltrato ha deciso di punire coloro che protestano contro i confini aperti, dichiarando lo stato di emergenza per introdurre nuovi poteri autoritari spaventosi al fine di soffocare la divergenza e punire le persone comuni. C'è anarchia per le strade dell'Inghilterra in questo momento mentre la gente continua a ribellarsi chiedendo giustizia, e i media continuano a sopprimere l'entità degli eventi. Secondo Klaus Schwab, il mondo è arrivato a un punto di non ritorno e ha ordinato ai governi mondiali infiltrati di imprigionare e rieducare chiunque dissenta dall'agenda globalista. Secondo il vecchio pelato dall'improbabile pronuncia, la storia umana è ufficialmente finita, le regole normali non si applicano più e chiunque sfidi l'agenda globalista e le frontiere aperte deve abituarsi a vivere sotto costante sorveglianza, picchiato dalle autorità, arrestato e imprigionato a titolo di esempio per il resto della società. Quando Klaus parla, governi obbedienti come quello del nuovo governo laburista di sinistra del Regno Unito scattano sull'attenti con un bastone infilato nel didietro. In una settimana in cui un numero importante di bambini è stato accoltellato e in cui le proteste contro l'attacco sono state brutalmente soffocate dagli agenti dello Stato, il governo ha deciso di agire prima contro chi rifiuta il mantra delle frontiere aperte, con il nuovo primo ministro laburista di sinistra Keir Starmer che dichiara "la sfida immediata è guidata dall'odio dell'estrema destra". C'è voluto circa mezzo secolo affinché il popolo britannico risvegliasse il proprio spirito combattivo. Ma ora sono svegli perché l'avversario - l'elite globale e la loro agenda globalista e apparato di controllo - è stato identificato e non si fermeranno finché non sarà neutralizzato. Ecco perché il governo britannico sta intraprendendo urgentemente misure per aumentare i propri poteri autoritari per controllare i cittadini. Non ci sono idee per fermare i migranti che trucidano i bambini. Ma ci sono molte idee per privare i cittadini britannici dei loro diritti alla libertà di movimento, alla libertà di protesta e al diritto alla privacy. È un altro esempio classico del gioco preferito dell'elite: Problema, Reazione, Soluzione. Hanno creato il problema aprendo le frontiere. Stanno osservando la reazione della società al collasso. E ora stanno presentando la loro soluzione. La creazione di grossi problemi è da sempre una specialità dello Stato parassita: la soluzione essendo sempre un maggiore controllo ed un autoritarismo rafforzato per garantire che l'agenda tecnosocialista prosegua nonostante le proteste delle persone comuni. L'élite globale ora è talmente arrogante da non cercare nemmeno più di nascondere le proprie tracce. Nel Regno Unito, il governo ordina già da tempo ed in via preliminare alla polizia di arrestare i cittadini sorpresi a diffondere cosiddette "teorie del complotto" sull'agenda globalista. Fonte: https://t.me/lacivettabianca
    Angry
    3
    0 Commenti 0 Condivisioni 3K Visualizzazioni
  • COMUNICATO

    di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

    Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale.

    Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi.

    Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino.

    Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione.

    La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II.

    Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo.

    Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito.

    Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia.

    Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale.

    Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo.

    Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre.

    In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo.

    Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli.

    Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede.

    + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
    COMUNICATO di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale. Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi. Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino. Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione. La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II. Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo. Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito. Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia. Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale. Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo. Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre. In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo. Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli. Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede. + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 10K Visualizzazioni
  • Pubblichiamo qui in allegato l'ATLANTE DELL’INFANZIA (A RISCHIO) IN ITALIA - 2023 - A cura di Save the Children - lasciamo a voi le considerazioni ed i commenti sul futuro della scuola e delle nuove generazioni.

    PREFAZIONE

    La pandemia di Covid19 ha segnato un punto di svolta fondamentale della
    nostra epoca. C’è un prima e un dopo su molte cose e, indubbiamente, uno dei
    fattori che ha svolto un ruolo particolarmente significativo nel corso dei mesi
    del lockdown e in quelli successivi è stata la tecnologia digitale. Anche in
    questo caso, c’è un prima e un dopo, sia nel modo in cui queste tecnologie
    sono state utilizzate, sia nel modo in cui le abbiamo interpretate e vissute.
    In quell’ormai lontano 2020, ci sono stati giorni difficili in cui i nostri computer, i
    tablet e gli smartphone ci hanno tenuti vivi, nel vero senso della parola. Hanno fatto
    sì che la nostra vita procedesse sebbene fossimo segregati in casa, ci hanno permesso il contatto quotidiano con amici e parenti, sebbene mutuato attraverso lo schermo di un PC o di uno smartphone, mentre tutto il resto fuori era fermo.

    Abbiamo fatto aperitivi con gli amici collegati al pc, abbiamo ordinato la spesa, letto
    libri, guardato film, lavorato, studiato. Ma è stato davvero proprio così? O meglio, è
    stato così per tutti? La tecnologia è stata fondamentale per una parte del mondo e
    della società che ne aveva ampio accesso, ma per un’altra fetta di popolazione, a
    tutte le latitudini, questa accelerazione tecnologica ha significato l’emarginazione.
    Coloro che erano già indietro, che non avevano accesso ai dispositivi digitali, si sono
    visti tagliati fuori da ogni genere di attività. Hanno dovuto faticare molto di più per
    poter fruire dei servizi e trovare risposte ai loro bisogni, spesso vitali, in un momento
    in cui ci dicevamo “nessuno deve rimanere indietro”.

    Prima del maggio 2020, secondo un rapporto UNESCO, il 60% dei programmi
    nazionali di apprendimento a distanza si affidava esclusivamente a piattaforme
    connesse a internet, ma quasi mezzo miliardo di giovani – ovvero circa la metà degli
    studenti delle scuole primarie e secondarie di tutto il mondo non
    disponeva di una connessione a casa e veniva così escluso dalla partecipazione.
    Secondo i dati e le indagini citati nel rapporto, nel 2020 negli Stati Uniti, per esempio, un terzo degli
    studenti, dalla scuola dell’infanzia al dodicesimo anno di età, è stato escluso
    dall’istruzione a causa di connessioni a internet o hardware inadeguati. Per quanto
    riguarda i risultati dell’apprendimento degli studenti, secondo i ricercatori
    dell’UNESCO, questi si sono bloccati o sono diminuiti drasticamente quando le
    scuole hanno utilizzato l’edtech (education technology) in sostituzione
    dell’insegnamento in presenza, anche quando i bambini avevano accesso a dispositivi
    digitali e connessioni a internet...

    Neonati allo schermo

    In un mondo fatto di chiaroscuri, gli effetti del digitale sono in parte positivi, in parte negativi,
    ma sull’età evolutiva sembrano prevalere questi ultimi. Eppure, nel nostro Paese sono tanti i
    bambini persino molto piccoli che trascorrono del tempo davanti a uno schermo. I risultati
    della nuova indagine del Sistema di Sorveglianza Bambini 0­2 anni dell’Istituto Superiore di
    Sanità (ISS), presentata a marzo 2023 delinea un quadro preoccupante sotto questo profilo
    1. L’indagine si è svolta tra giugno e ottobre 2022 con interviste in tutte le regioni italiane ad
    eccezione del Molise e della Provincia autonoma di Bolzano. Complessivamente hanno risposto ai questionari 35.550 mamme con tassi di partecipazione a livello regionale compresi tra l’89,2% e il 98,6%. Un campione, dunque, molto vasto da cui è emerso che in Italia il 22,1% dei bambini di 2­5 mesi passa del tempo davanti a schermi che possono essere tv, computer, tablet o telefoni cellulari.
    Esiste una differenza di esposizione legata al territorio: in particolare si va dal 13,6%
    della Provincia autonoma di Trento al 30,3% riscontrato in Puglia. La maggior parte dei bambini esposti passa meno di un’ora al giorno davanti a uno schermo, ma dall’1,9% (Veneto) al 9,1% (Calabria) vi trascorre almeno 1-­2 ore.
    I livelli di esposizione crescono all’aumentare dell’età in tutte le regioni e, tra i bambini di 11-­15 mesi, i bambini che passano almeno 1-­2 ore al giorno davanti a uno schermo diventano una percentuale significativa che varia tra il 6,5% di Trento e il 39,3% della Calabria.
    Se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la
    percentuale di bambine e bambini che ha una esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, vale a dire 1 su 2. In generale, le percentuali sono più alte nelle regioni del Sud.

    Questi risultati hanno spinto l’ISS a fornire indicazioni, in particolare sulla “necessità di informare i genitori ­ e tutti gli adulti che si occupano del bambino ­ dei rischi legati all’uso delle tecnologie audiovisive e digitali in età precoce. Un ruolo importante in questa azione preventiva può essere svolto dagli operatori socio­sanitari e dagli educatori che hanno frequenti contatti con i genitori”.

    Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2019 ha stilato nuove linee guida su
    “attività fisica, comportamento sedentario e sonno” in cui si raccomanda un tempo limite di
    esposizione agli schermi per i bambini fino a 5 anni. In particolare, fino a 2 anni d’età questo
    tempo dovrebbe essere pari a zero, mentre da 2 a 5 anni non dovrebbe superare un’ora al giorno, possibilmente meno. Tra i rischi dello stare davanti a uno schermo vi è quello di favorire comportamenti sedentari che compromettono la salute dei bambini. È stato infatti dimostrato un legame tra l’esposizione agli schermi e l’obesità dovuto a diversi fattori: oltre alla mancanza di movimento, un aumento del consumo di cibo mentre si guarda lo schermo, l’esposizione a pubblicità di cibi e bevande non sane che influenzano le preferenze alimentari dei bambini, la riduzione della durata del sonno...
    Pubblichiamo qui in allegato l'ATLANTE DELL’INFANZIA (A RISCHIO) IN ITALIA - 2023 - A cura di Save the Children - lasciamo a voi le considerazioni ed i commenti sul futuro della scuola e delle nuove generazioni. PREFAZIONE La pandemia di Covid19 ha segnato un punto di svolta fondamentale della nostra epoca. C’è un prima e un dopo su molte cose e, indubbiamente, uno dei fattori che ha svolto un ruolo particolarmente significativo nel corso dei mesi del lockdown e in quelli successivi è stata la tecnologia digitale. Anche in questo caso, c’è un prima e un dopo, sia nel modo in cui queste tecnologie sono state utilizzate, sia nel modo in cui le abbiamo interpretate e vissute. In quell’ormai lontano 2020, ci sono stati giorni difficili in cui i nostri computer, i tablet e gli smartphone ci hanno tenuti vivi, nel vero senso della parola. Hanno fatto sì che la nostra vita procedesse sebbene fossimo segregati in casa, ci hanno permesso il contatto quotidiano con amici e parenti, sebbene mutuato attraverso lo schermo di un PC o di uno smartphone, mentre tutto il resto fuori era fermo. Abbiamo fatto aperitivi con gli amici collegati al pc, abbiamo ordinato la spesa, letto libri, guardato film, lavorato, studiato. Ma è stato davvero proprio così? O meglio, è stato così per tutti? La tecnologia è stata fondamentale per una parte del mondo e della società che ne aveva ampio accesso, ma per un’altra fetta di popolazione, a tutte le latitudini, questa accelerazione tecnologica ha significato l’emarginazione. Coloro che erano già indietro, che non avevano accesso ai dispositivi digitali, si sono visti tagliati fuori da ogni genere di attività. Hanno dovuto faticare molto di più per poter fruire dei servizi e trovare risposte ai loro bisogni, spesso vitali, in un momento in cui ci dicevamo “nessuno deve rimanere indietro”. Prima del maggio 2020, secondo un rapporto UNESCO, il 60% dei programmi nazionali di apprendimento a distanza si affidava esclusivamente a piattaforme connesse a internet, ma quasi mezzo miliardo di giovani – ovvero circa la metà degli studenti delle scuole primarie e secondarie di tutto il mondo non disponeva di una connessione a casa e veniva così escluso dalla partecipazione. Secondo i dati e le indagini citati nel rapporto, nel 2020 negli Stati Uniti, per esempio, un terzo degli studenti, dalla scuola dell’infanzia al dodicesimo anno di età, è stato escluso dall’istruzione a causa di connessioni a internet o hardware inadeguati. Per quanto riguarda i risultati dell’apprendimento degli studenti, secondo i ricercatori dell’UNESCO, questi si sono bloccati o sono diminuiti drasticamente quando le scuole hanno utilizzato l’edtech (education technology) in sostituzione dell’insegnamento in presenza, anche quando i bambini avevano accesso a dispositivi digitali e connessioni a internet... Neonati allo schermo In un mondo fatto di chiaroscuri, gli effetti del digitale sono in parte positivi, in parte negativi, ma sull’età evolutiva sembrano prevalere questi ultimi. Eppure, nel nostro Paese sono tanti i bambini persino molto piccoli che trascorrono del tempo davanti a uno schermo. I risultati della nuova indagine del Sistema di Sorveglianza Bambini 0­2 anni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), presentata a marzo 2023 delinea un quadro preoccupante sotto questo profilo 1. L’indagine si è svolta tra giugno e ottobre 2022 con interviste in tutte le regioni italiane ad eccezione del Molise e della Provincia autonoma di Bolzano. Complessivamente hanno risposto ai questionari 35.550 mamme con tassi di partecipazione a livello regionale compresi tra l’89,2% e il 98,6%. Un campione, dunque, molto vasto da cui è emerso che in Italia il 22,1% dei bambini di 2­5 mesi passa del tempo davanti a schermi che possono essere tv, computer, tablet o telefoni cellulari. Esiste una differenza di esposizione legata al territorio: in particolare si va dal 13,6% della Provincia autonoma di Trento al 30,3% riscontrato in Puglia. La maggior parte dei bambini esposti passa meno di un’ora al giorno davanti a uno schermo, ma dall’1,9% (Veneto) al 9,1% (Calabria) vi trascorre almeno 1-­2 ore. I livelli di esposizione crescono all’aumentare dell’età in tutte le regioni e, tra i bambini di 11-­15 mesi, i bambini che passano almeno 1-­2 ore al giorno davanti a uno schermo diventano una percentuale significativa che varia tra il 6,5% di Trento e il 39,3% della Calabria. Se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la percentuale di bambine e bambini che ha una esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, vale a dire 1 su 2. In generale, le percentuali sono più alte nelle regioni del Sud. Questi risultati hanno spinto l’ISS a fornire indicazioni, in particolare sulla “necessità di informare i genitori ­ e tutti gli adulti che si occupano del bambino ­ dei rischi legati all’uso delle tecnologie audiovisive e digitali in età precoce. Un ruolo importante in questa azione preventiva può essere svolto dagli operatori socio­sanitari e dagli educatori che hanno frequenti contatti con i genitori”. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2019 ha stilato nuove linee guida su “attività fisica, comportamento sedentario e sonno” in cui si raccomanda un tempo limite di esposizione agli schermi per i bambini fino a 5 anni. In particolare, fino a 2 anni d’età questo tempo dovrebbe essere pari a zero, mentre da 2 a 5 anni non dovrebbe superare un’ora al giorno, possibilmente meno. Tra i rischi dello stare davanti a uno schermo vi è quello di favorire comportamenti sedentari che compromettono la salute dei bambini. È stato infatti dimostrato un legame tra l’esposizione agli schermi e l’obesità dovuto a diversi fattori: oltre alla mancanza di movimento, un aumento del consumo di cibo mentre si guarda lo schermo, l’esposizione a pubblicità di cibi e bevande non sane che influenzano le preferenze alimentari dei bambini, la riduzione della durata del sonno...
    Tipo di file: pdf
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 8K Visualizzazioni
  • Le assurdità che oggi dobbiamo sciropparci su morti improvvise o sostituzione indolore dei fossili con le rinnovabili sono il sequel di quelle che ci siamo bevute ieri: i deliri gender sugli uomini che partoriscono o l’ecologismo antiumano che salva l’albero e sacrifica i bambini...
    Le assurdità che oggi dobbiamo sciropparci su morti improvvise o sostituzione indolore dei fossili con le rinnovabili sono il sequel di quelle che ci siamo bevute ieri: i deliri gender sugli uomini che partoriscono o l’ecologismo antiumano che salva l’albero e sacrifica i bambini...
    Like
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 1K Visualizzazioni 8
  • - Passaporti sanitari e totale privatizzazione della sanità
    - Moneta digitale/immateriale detenuta da altri
    - ID digitale obbligatorio per l'esercizio dei diritti
    - Contatori personali di C02 e limiti al consumo dell'aria
    - Limiti alle comunicazioni interpersonali e loro controllo
    - Limiti al consumo di carne e di pesce
    - Limiti al consumo di acqua e privatizzazione della gestione
    - Limiti ai consumi energetici e privatizzazione delle fonti
    - Terreni agricoli sequestrati e resi incolti
    - Intelligenza artificiale in sostituzione del lavoratore
    - Controllo h24 degli abitanti mediante strumenti di sorveglianza
    - Città "intelligenti" in 15 minuti
    - Limiti agli spostamenti, ai mezzi privati ed al loro uso
    - Parità di genere, facoltà di genere e propaganda LGTBQIA+
    - Studio dell'"Agenda" con educazione civica in Scuola dell'obbligo

    Vi sembrerà strano, ma era tutto scritto nell' Agenda 2030 dell'ONU.



    https://unric.org/it/agenda-2030/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR0fchG8DwoO7_ojivohK4ARtseh_zwH0gkabXRdWxGvRxT9r_MSihi3TII_aem_AZaZOFxdSuryWlqj73WpSzgT_SgnZNfLnAcdn49hMVu_8I5-rDwgk8V1OT-OTcTJj4thAsIO5Zocng4Hr9Gd_uI7
    - Passaporti sanitari e totale privatizzazione della sanità - Moneta digitale/immateriale detenuta da altri - ID digitale obbligatorio per l'esercizio dei diritti - Contatori personali di C02 e limiti al consumo dell'aria - Limiti alle comunicazioni interpersonali e loro controllo - Limiti al consumo di carne e di pesce - Limiti al consumo di acqua e privatizzazione della gestione - Limiti ai consumi energetici e privatizzazione delle fonti - Terreni agricoli sequestrati e resi incolti - Intelligenza artificiale in sostituzione del lavoratore - Controllo h24 degli abitanti mediante strumenti di sorveglianza - Città "intelligenti" in 15 minuti - Limiti agli spostamenti, ai mezzi privati ed al loro uso - Parità di genere, facoltà di genere e propaganda LGTBQIA+ - Studio dell'"Agenda" con educazione civica in Scuola dell'obbligo Vi sembrerà strano, ma era tutto scritto nell' Agenda 2030 dell'ONU. 👇👇👇 https://unric.org/it/agenda-2030/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR0fchG8DwoO7_ojivohK4ARtseh_zwH0gkabXRdWxGvRxT9r_MSihi3TII_aem_AZaZOFxdSuryWlqj73WpSzgT_SgnZNfLnAcdn49hMVu_8I5-rDwgk8V1OT-OTcTJj4thAsIO5Zocng4Hr9Gd_uI7
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 2K Visualizzazioni
  • Larry Fink parla della diminuzione della crescita demografica in paesi xenofobi, che viene aumentata da intelligenza artificiale e robot. Le uniche economie principali che corrispondono a questa descrizione sono Cina e Giappone...

    https://dituttoedipiu.altervista.org/oligarcato-e-necrocultura-il-capo-di-blackrock-elogia-la-depopolazione-e-la-sostituzione-degli-umani-con-le-macchine/

    #LarryFink #crescitademografica #paesi #xenofobi #intelligenzaartificiale #robot #economie #Cina #Giappone #depopolazione #sostituzione #umani #macchine #oligarcato #necrocultura #Blackrock #LarryFink #crescitademografica #paesi #xenofobi #intelligenzaartificiale #robot #economie #Cina #Giappone #depopolazione #sostituzione #umani #macchine #oligarcato #necrocultura #Blackrock
    Larry Fink parla della diminuzione della crescita demografica in paesi xenofobi, che viene aumentata da intelligenza artificiale e robot. Le uniche economie principali che corrispondono a questa descrizione sono Cina e Giappone... https://dituttoedipiu.altervista.org/oligarcato-e-necrocultura-il-capo-di-blackrock-elogia-la-depopolazione-e-la-sostituzione-degli-umani-con-le-macchine/ #LarryFink #crescitademografica #paesi #xenofobi #intelligenzaartificiale #robot #economie #Cina #Giappone #depopolazione #sostituzione #umani #macchine #oligarcato #necrocultura #Blackrock #LarryFink #crescitademografica #paesi #xenofobi #intelligenzaartificiale #robot #economie #Cina #Giappone #depopolazione #sostituzione #umani #macchine #oligarcato #necrocultura #Blackrock
    DITUTTOEDIPIU.ALTERVISTA.ORG
    Oligarcato e Necrocultura: il capo di BlackRock elogia la depopolazione e -
    Sorprendenti ammissioni del CEO di BlackRock Larry Fink durante un evento del World Economic Forum organizzato la scorsa settimana in Arabia Saudita. L’incontro speciale del WEF – chiamato s Spe
    0 Commenti 0 Condivisioni 4K Visualizzazioni
Altri risultati