• CENSURA SENZA FINE.

    Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare.

    Massimo Mazzucco

    "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass.
    Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”.
    Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio.
    La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi.

    In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo.

    La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento.

    Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque.
    Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato.
    Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento.
    Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino.
    Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate.
    Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato:

    “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata.
    Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”?

    Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.”

    Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”.

    Ugo Rossi
    CENSURA SENZA FINE. Ugo Rossi (consigliere comunale di Trieste) sta portando avanti una dura battaglia per proiettare ovunque possibile il docufilm “Maidan la strada verso la guerra”. Mi ha mandato questa lettera, che mi chiede di pubblicare. Massimo Mazzucco "In Italia è da più di un mese che si è attivata la macchina della censura nei confronti dei docufilm “Maidan la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass” realizzati da Russia Today e tradotti in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso impegnato sul campo nel Donbass. Russia Today, insieme a Sputnik, è stato colpito dalle sanzioni UE nel marzo 2022 con l’accusa di essere strumento della propaganda Russa a sostegno “ dell’aggressione di Mosca contro l’Ucraina”. Con lo stesso pretesto in Italia continuano da più di un mese azioni antidemocratiche e incostituzionali di censura delle proiezioni organizzate da liberi cittadini e da varie organizzazioni sul territorio. La prima azione di censura e avvenuta il 29 novembre 2024 a Trieste per la proiezione di Maidan, con relatori Vincenzo Lorusso, Andrea Lucidi, Giorgio Dechi e il Consigliere Comunale Ugo Rossi, organizzata da “Insieme Liberi” e “Osservatorio Libero di Trieste” presso una sala in via Fabio Severo, utilizzata anche dall’Unicusano, università privata che fa capo al Sindaco di Terni Bandecchi. In tale circostanza a dare il via all’azione di censura è stata la giornalista della Rai Stefania Battistini, famosa per essere stata in prima linea nel diffondere le bugie della propaganda sul Covid e poi quelle della propaganda UE come inviata sul campo in Ucraina, che ha preso parte anche alla recente invasione del Kursk Russo. La Battistini chiese a Bandecchi tramite il suo profilo X di far togliere la sala e impedire la proiezione riuscendo nel suo intento. Infatti la sera prima della proiezione i proprietari della sala subirono “velate” minacce via mail da parte dell’Unicusano, che se non avessero tolto la sala per la proiezione, sarebbe saltata la loro collaborazione, cioè la principale fonte di reddito annuale. Gli stessi proprietari si sono scusati dicendo che in 20 anni non gli era mai capitata una cosa del genere, e che hanno sempre dato gli spazi a chiunque senza mai attuare alcuna censura, ma se gli fosse saltata tale collaborazione rischiavano il fallimento. Per fortuna tra i cittadini di Trieste si è messa subito in moto la macchina della solidarietà, e nel giro di poche ore è stata trovata una sala alternativa e la proiezione si fece comunque. Successivamente accadde lo stesso per la proiezione di Maidan in programma il 7 dicembre 2024 a Pescara presso l’Auditorium Cerullli. In questa occasione a muoversi è stata l’amministrazione comunale di Centrodestra del Sindaco Masci a fare pressioni via mail al direttore dell’Auditorium comunale per toglierlo agli organizzatori della proiezione. Anche in questa circostanza è stata trovata una sala alternativa e il docufilm è stato comunque proiettato. Un’altra più recente azione di censura è avvenuta ad Arezzo ad inizio 2025. A muoversi è stata la vicepresidente del Parlamento UE del PD Pina Picierno che ha chiesto all’amministrazione di Centrodestra di togliere la sala del comune al Consigliere Comunale di minoranza Michele Menchetti, che ne aveva diritto da regolamento, ma nonostante questo sono riusciti al momento a far annullare l’evento. Stessa sorte e capitata alle proiezioni in programma in questo gennaio 2025 a Treviso, Tortona, Bagno Di Gavorrano, Gaglianico e Torino. Qui in prima linea nel condurre le azioni di Censura è stato il “coordinamento stop propaganda Russa” che fa capo a varie organizzazioni ucraine con base in Italia tra cui l’Associazione Ucraina - Firenze LILEA", che in questi giorni pubblica come trofei le locandine delle serate annullate. Hanno poco da esultare perché ieri sera a Treviso si è comunque tenuta la proiezione in una sala alternative, e nelle altre città stanno già lavorando per proiettare comunque il docufilm Maidan come annunciato ad esempio da uno dei promotori dell’evento di Torino “La Variante Torinese” con questo comunicato: “Denunciamo con rabbia e determinazione l'annullamento della proiezione del nostro docufilm “Maidan, la strada verso la guerra” a Torino. Una decisione scandalosa, giustificata da norme europee che vietano i contenuti di Russia Today. La stessa UE che non perde mai occasione per ricordarci di quanto i valori occidentali siano in pericolo e debbano essere tutelati quando la prima minaccia è proprio lei. Questa non è una difesa della democrazia, ma un attacco frontale alla libertà di espressione e all'articolo 21 della nostra Costituzione, ormai ridotto a un ornamento inutile, la "Cenerentola" del nostro sistema democratico. Ci accusano di disinformazione, ma cosa c'è di più ipocrita di chi impone un pensiero unico e decide arbitrariamente cosa possiamo vedere? Il dibattito viene soffocato, il confronto evitato. La censura è la loro unica risposta. Vi diciamo già ora: la proiezione è solo rinviata. Non ci piegheremo a queste imposizioni che hanno il sapore amaro di una dittatura mascherata da "difesa democratica". Come se non bastasse, tra i protagonisti di questa segnalazione troviamo la cosiddetta "Associazione Ucraina - Firenze LILEA", fondata nel 2015, proprio quando l’Ucraina violava il Protocollo di Minsk bombardando il Donbass. Questi sedicenti paladini della verità, che oggi ci attaccano, ieri tacevano sui crimini documentati. Un silenzio complice allora, che oggi diventa ipocrisia aggressiva. E cosa dire delle “verità” a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni? Gli attacchi alla centrale nucleare mai avvenuti, l’avanzata ucraina mai vista, e persino l’assurda teoria dell’autosabotaggio russo sul Nord Stream. E ora questi “signori” osano parlare di “disinformazione”? Questa non è solo la nostra battaglia. È la battaglia di chiunque creda nella libertà. Non ci faremo zittire. La cultura, il pensiero libero e il diritto di scegliere non saranno mai piegati. Per noi la verità e il diritto di conoscere sono la base di ogni democrazia, motivo per cui, come già detto, oltre a non fermarci la proiezione è solo rinviata.” Oltre alla proiezione di Maidan stanno iniziando a colpire anche per quella dei “I Bambini del Donbass”. Questa volta a muoversi è l’ambasciata ucraina in Italia che scrive al Governatore del Veneto Zaia e al Sindaco di Resana per far togliere la sala comunale al Consigliere Loris Mazzorato che ha tutto il diritto di utilizzarla da regolamento comunale. Al momento la proiezione è ancora confermata per il 13 gennaio e ad occuparsi della questione denunciando il tentativo di censura è stato anche “ Il Fatto Quotidiano”. Ugo Rossi
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  • Un altro malore in campo sospetto durante la partita di Serie A Torino Bologna!

    https://www.fanpage.it/sport/calcio/walukiewicz-fa-fatica-a-respirare-in-bologna-torino-si-accascia-da-solo-poi-esce-in-barella/
    Un altro malore in campo sospetto durante la partita di Serie A Torino Bologna! https://www.fanpage.it/sport/calcio/walukiewicz-fa-fatica-a-respirare-in-bologna-torino-si-accascia-da-solo-poi-esce-in-barella/
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  • HA ANCHE la SFRONTATEZZA di PRESENTARE UN LIBRO?
    VERGOGNOSO.

    L'accoglienza di Torino al dott. Bassetti, che al teatro San Giuseppe ha tentato di promuovere il suo libro "Pinocchio in camice" : hanno dovuto sospendere il convegno.

    Fonte: t.me/alfaomegachannel
    HA ANCHE la SFRONTATEZZA di PRESENTARE UN LIBRO? VERGOGNOSO. ❌ L'accoglienza di Torino al dott. Bassetti, che al teatro San Giuseppe ha tentato di promuovere il suo libro "Pinocchio in camice" : hanno dovuto sospendere il convegno. 🤷‍♀️ Fonte: t.me/alfaomegachannel
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  • SIC TRANSIT GLORIA MUNDI!
    Sequestrati 74,8 milioni di euro ai fratelli Elkann e al presidente della Juventus Ferrero: “Frode fiscale e truffa ai danni dello Stato”

    Un maxi-sequestro da 74,8 milioni di euro è stato disposto nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre che di Gianluca Ferrero, presidente della Juventus e commercialista della famiglia Agnelli-Elkann, e di Urs Robert Von Grunigen, notaio esecutore testamentare di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli. L’accusa della procura di Torino è di frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. I magistrati torinesi hanno chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale piemontese il sequestro finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili, nonché disponibilità finanziarie, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla successione ereditaria conseguente alla morte, nel febbraio 2019, di Caracciolo e alle successive controversie tra i tre fratelli e la loro madre, Margherita Agnelli.

    “Disegno criminoso per evadere le tasse”
    Durante le indagini della Guardia di Finanza, sostiene la procura guidata da Giovanni Bombardieri, è stata raccolta una “mole” di documenti che avrebbe “confermato l’iniziale ipotesi accusatoria” riguardante “la fittizia residenza estera di Marella Caracciolo”, che in realtà sarebbe stata “stabilmente” in Italia dal 2010, e “l’esistenza di un disegno criminoso volto a sottrarre il suo ingente patrimonio e i relativi redditi alle leggi successorie e fiscali italiane”.

    Il memorandum e le disposizioni al family office
    Nel corso delle perquisizioni, ricostruisce la procura, è stato anche rinvenuto un “memorandum” che “scandisce dettagliatamente gli accorgimenti ritenuti necessari a sostenere la residenza svizzera, accorgimenti (come l’assunzione di collaboratori domestici della Caracciolo da parte di uno dei nipoti) in concreto riscontrati nel corso delle indagini”. Non solo: gli accertamenti hanno anche permesso di ricostruire, sempre secondo l’accusa, “le disposizioni impartite dai più stretti collaboratori italiani della famiglia nei confronti di un family office svizzero che provvedeva a tutte le incombenze” svizzere di Caracciolo come “ritiro corrispondenza, effettuazione pagamenti da conti svizzeri”. Da qui, sarebbe quindi scaturita la quantificazione dei redditi della nonna dei tre Elkann non dichiarati al Fisco, nonché del patrimonio da assoggettare alla prevista imposta sulle successioni e donazioni.

    Un’eredità da 800 milioni
    Il tutto è stato quantificato in 42,8 milioni di euro di Irpef evasa tra il vitalizio da 29 milioni di euro e i 116,8 milioni frutto di attività finanziarie detenute da un trust con sede alle Bahamas. Inoltre, i magistrati sostengono che sarebbero state evase imposte sulle successioni e donazioni per oltre 32 milioni euro “su una massa ereditaria ricostruita di oltre 800 milioni, data dalle disponibilità indicate nell’inventario dell’eredità redatto dall’esecutore testamentario svizzero, dalle quote di un fondo di investimento lussemburghese, dalle rilevate spartizioni post mortem tra gli eredi di opere d’arte e gioielli di ingente valore e dagli elementi patrimoniali di una società immobiliare lussemburghese”. Per la difesa, il sequestro è un “passaggio procedurale” che “non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti” e “non soddisfa i requisiti previsti dalla legge per la sua emissione perché, tra l’altro, non c’è mai stato alcun rischio di dispersione dei beni degli indagati”.

    La complicata storia legale
    Nel 2004, un anno dopo la morte del padre Gianni, Margherita Agnelli stipulò un accordo con la madre, Marella, in base al quale rinunciò alle partecipazioni nelle società di famiglia in cambio del conferimento di beni per l’equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. In seguito, però, smise di riconoscere la validità di quell’intesa sostenendo che esisteva una parte del patrimonio paterno di cui non era stata portata a conoscenza. Così si rivolse ai tribunali. E sempre senza successo. Ora a Torino sono due le nuove partite che Margherita ha aperto con la giustizia. C’è la causa civile che la vede come ‘parte attrice’ contro i propri figli che hanno ereditato il patrimonio di Marella: la richiesta è invalidare il testamento della donna. Ma c’è anche un esposto in procura – da qui ha avuto origine il sequestro – per concorso in una presunta dichiarazione dei redditi ‘infedele’. La tesi è che Marella Agnelli, sebbene risultasse vivere in Svizzera, trascorse in Italia, almeno nel 2010, un periodo superiore a 183 giorni, soglia oltre la quale doveva essere considerata ‘residente’ a fini fiscali. E pagare le tasse su tutti i propri averi.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/elkann-fratelli-sequestro-inchiesta-successione-frode-fiscale-truffa-allo-stato/7701522/
    SIC TRANSIT GLORIA MUNDI! Sequestrati 74,8 milioni di euro ai fratelli Elkann e al presidente della Juventus Ferrero: “Frode fiscale e truffa ai danni dello Stato” Un maxi-sequestro da 74,8 milioni di euro è stato disposto nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre che di Gianluca Ferrero, presidente della Juventus e commercialista della famiglia Agnelli-Elkann, e di Urs Robert Von Grunigen, notaio esecutore testamentare di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli. L’accusa della procura di Torino è di frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. I magistrati torinesi hanno chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale piemontese il sequestro finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili, nonché disponibilità finanziarie, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla successione ereditaria conseguente alla morte, nel febbraio 2019, di Caracciolo e alle successive controversie tra i tre fratelli e la loro madre, Margherita Agnelli. “Disegno criminoso per evadere le tasse” Durante le indagini della Guardia di Finanza, sostiene la procura guidata da Giovanni Bombardieri, è stata raccolta una “mole” di documenti che avrebbe “confermato l’iniziale ipotesi accusatoria” riguardante “la fittizia residenza estera di Marella Caracciolo”, che in realtà sarebbe stata “stabilmente” in Italia dal 2010, e “l’esistenza di un disegno criminoso volto a sottrarre il suo ingente patrimonio e i relativi redditi alle leggi successorie e fiscali italiane”. Il memorandum e le disposizioni al family office Nel corso delle perquisizioni, ricostruisce la procura, è stato anche rinvenuto un “memorandum” che “scandisce dettagliatamente gli accorgimenti ritenuti necessari a sostenere la residenza svizzera, accorgimenti (come l’assunzione di collaboratori domestici della Caracciolo da parte di uno dei nipoti) in concreto riscontrati nel corso delle indagini”. Non solo: gli accertamenti hanno anche permesso di ricostruire, sempre secondo l’accusa, “le disposizioni impartite dai più stretti collaboratori italiani della famiglia nei confronti di un family office svizzero che provvedeva a tutte le incombenze” svizzere di Caracciolo come “ritiro corrispondenza, effettuazione pagamenti da conti svizzeri”. Da qui, sarebbe quindi scaturita la quantificazione dei redditi della nonna dei tre Elkann non dichiarati al Fisco, nonché del patrimonio da assoggettare alla prevista imposta sulle successioni e donazioni. Un’eredità da 800 milioni Il tutto è stato quantificato in 42,8 milioni di euro di Irpef evasa tra il vitalizio da 29 milioni di euro e i 116,8 milioni frutto di attività finanziarie detenute da un trust con sede alle Bahamas. Inoltre, i magistrati sostengono che sarebbero state evase imposte sulle successioni e donazioni per oltre 32 milioni euro “su una massa ereditaria ricostruita di oltre 800 milioni, data dalle disponibilità indicate nell’inventario dell’eredità redatto dall’esecutore testamentario svizzero, dalle quote di un fondo di investimento lussemburghese, dalle rilevate spartizioni post mortem tra gli eredi di opere d’arte e gioielli di ingente valore e dagli elementi patrimoniali di una società immobiliare lussemburghese”. Per la difesa, il sequestro è un “passaggio procedurale” che “non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti” e “non soddisfa i requisiti previsti dalla legge per la sua emissione perché, tra l’altro, non c’è mai stato alcun rischio di dispersione dei beni degli indagati”. La complicata storia legale Nel 2004, un anno dopo la morte del padre Gianni, Margherita Agnelli stipulò un accordo con la madre, Marella, in base al quale rinunciò alle partecipazioni nelle società di famiglia in cambio del conferimento di beni per l’equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. In seguito, però, smise di riconoscere la validità di quell’intesa sostenendo che esisteva una parte del patrimonio paterno di cui non era stata portata a conoscenza. Così si rivolse ai tribunali. E sempre senza successo. Ora a Torino sono due le nuove partite che Margherita ha aperto con la giustizia. C’è la causa civile che la vede come ‘parte attrice’ contro i propri figli che hanno ereditato il patrimonio di Marella: la richiesta è invalidare il testamento della donna. Ma c’è anche un esposto in procura – da qui ha avuto origine il sequestro – per concorso in una presunta dichiarazione dei redditi ‘infedele’. La tesi è che Marella Agnelli, sebbene risultasse vivere in Svizzera, trascorse in Italia, almeno nel 2010, un periodo superiore a 183 giorni, soglia oltre la quale doveva essere considerata ‘residente’ a fini fiscali. E pagare le tasse su tutti i propri averi. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/20/elkann-fratelli-sequestro-inchiesta-successione-frode-fiscale-truffa-allo-stato/7701522/
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  • MASSIMA IMPUNITÀ!
    “Non c’è più reato”: sull’abuso d’ufficio è iniziata l’amnistia - Il Fatto Quotidiano
    Prosciolto “perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. È un agente di polizia penitenziaria del carcere minorile di Torino uno dei primi graziati dalla legge Nordio, che ha cancellato dal nostro ordinamento l’abuso d’ufficio. Il pubblico...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/09/17/non-ce-piu-reato-sullabuso-dufficio-e-iniziata-lamnistia/7696150/
    MASSIMA IMPUNITÀ! “Non c’è più reato”: sull’abuso d’ufficio è iniziata l’amnistia - Il Fatto Quotidiano Prosciolto “perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. È un agente di polizia penitenziaria del carcere minorile di Torino uno dei primi graziati dalla legge Nordio, che ha cancellato dal nostro ordinamento l’abuso d’ufficio. Il pubblico... https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/09/17/non-ce-piu-reato-sullabuso-dufficio-e-iniziata-lamnistia/7696150/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    “Non c’è più reato”: sull’abuso d’ufficio è iniziata l’amnistia - Il Fatto Quotidiano
    Prosciolto “perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. È un agente di polizia penitenziaria del carcere minorile di Torino uno dei primi graziati dalla legge Nordio, che ha cancellato dal nostro ordinamento l’abuso d’ufficio. Il pubblico ufficiale, difeso dall’avvocato Enrico Calabrese, era accusato di aver pestato un 18enne marocchino in seguito …
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  • IMPORTANTE

    ELENCO STRUTTURE PER VACCINATI
    Come promesso, divulghiamo un elenco di strutture mediche, deputate nel cercare di curare i danneggiati da vaccino.

    Invitiamo inoltre ad usufruire di tali strutture, anche coloro che hanno fatto trasfusioni negli ultimi 2 anni e mezzo, o per chi non vaccinato, in seguito a rapporti sessuali con persone vaccinate, voglia farsi nel dubbio, un semplice controllo, per valutare lo stato effettivo di salute del proprio sangue con il test in Campo Oscuro; ossia una metodologia di studio delle cellule del sangue appunto, per mezzo di una tecnica di nanomicroscopia, la quale permette di osservare materiale biologico di dimensioni vicine ai 100nm. 

    Ecco la Lista

    MANTOVA Dott. Franco Giovannini
    Tel. 340 6763929 / 339 4098488

    CATANIA Laboratorio Analisi Cappello Via Cristoforo Colombo 27
    Tel. 095 340345

    ROVIGO Studio Analisi Bianalisi Centro Medico Via della Pace 81
    Tel. 0425 423769

    BOLOGNA Studio Analisi Valsambro Via Cairoli 2
    Tel. 051 240218 / 331 8642372

    MONZA Centro Medicina Biilogica Via Giuseppe Ferrari 6
    Tel. 039 2914149 /  339 499 4106

    NAPOLI Team Dottor BASS
    Francesco Santonastasio
    Tel: 3343274836

    MILANO Studio Analisi Dna viale Monza 270
    Tel. 02 27078532

    FIRENZE Studio Medico Liana Maria Ledwon Via Roma 6
    Tel. 055 213395

    VERONA Studio Avesani Via Albere 80
    Tel. 045 8104220 / 327 2699051

    TORINO Studio Medico Via De Sanctis 56
    Tel. 340 8460335 / 351 8398741

    UDINE Dott Miclavez Via Liruti 12
    Tel. 0432 229496

    VARESE Dottor Borghi Alfredo Via Roma, 14 - Arsago Seprio
    Tel. 338 9224296

    BRESCIA COSMOlab med
    POLIAMBULATORIO MULTIDISCIPLINARE
    il numero 0307285320 oppure whatsapp 3277870623
    __

    Ovviamente tale Lista verrà aggiornata laddove si aggiungessero nuove strutture o studi medici

    Fate girare.
    Grazie
    🔴 IMPORTANTE 🔴 ELENCO STRUTTURE PER VACCINATI Come promesso, divulghiamo un elenco di strutture mediche, deputate nel cercare di curare i danneggiati da vaccino. Invitiamo inoltre ad usufruire di tali strutture, anche coloro che hanno fatto trasfusioni negli ultimi 2 anni e mezzo, o per chi non vaccinato, in seguito a rapporti sessuali con persone vaccinate, voglia farsi nel dubbio, un semplice controllo, per valutare lo stato effettivo di salute del proprio sangue con il test in Campo Oscuro; ossia una metodologia di studio delle cellule del sangue appunto, per mezzo di una tecnica di nanomicroscopia, la quale permette di osservare materiale biologico di dimensioni vicine ai 100nm.  Ecco la Lista — MANTOVA Dott. Franco Giovannini Tel. 340 6763929 / 339 4098488 — CATANIA Laboratorio Analisi Cappello Via Cristoforo Colombo 27 Tel. 095 340345 — ROVIGO Studio Analisi Bianalisi Centro Medico Via della Pace 81 Tel. 0425 423769 — BOLOGNA Studio Analisi Valsambro Via Cairoli 2 Tel. 051 240218 / 331 8642372 — MONZA Centro Medicina Biilogica Via Giuseppe Ferrari 6 Tel. 039 2914149 /  339 499 4106 — NAPOLI Team Dottor BASS Francesco Santonastasio Tel: 3343274836 — MILANO Studio Analisi Dna viale Monza 270 Tel. 02 27078532 — FIRENZE Studio Medico Liana Maria Ledwon Via Roma 6 Tel. 055 213395 — VERONA Studio Avesani Via Albere 80 Tel. 045 8104220 / 327 2699051 — TORINO Studio Medico Via De Sanctis 56 Tel. 340 8460335 / 351 8398741 — UDINE Dott Miclavez Via Liruti 12 Tel. 0432 229496 — VARESE Dottor Borghi Alfredo Via Roma, 14 - Arsago Seprio Tel. 338 9224296 — BRESCIA COSMOlab med POLIAMBULATORIO MULTIDISCIPLINARE il numero 0307285320 oppure whatsapp 3277870623 __ Ovviamente tale Lista verrà aggiornata laddove si aggiungessero nuove strutture o studi medici Fate girare. Grazie
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  • Queste due acque sgorgano dalla stessa fonte (Rebruant, a 1950
    metri di altezza); hanno la stessa composizione chimica con un identico residuo fisso a 180°
    (22 mg/l); sono analizzate dagli stessi laboratori (Dipartimento di biotecnologie dell'Università di Torino); sono imbottigliate dalla stessa società (Fonti di Vinadio s.p.a.).
    Dove sta allora la differenza? Una costa
    25 centesimi a bottiglia; l'altra, se vi va bene,
    43.
    Dato che l'acqua è identica provate a indovinare cosa state pagando quando comprate la Sant'Anna...
    Queste due acque sgorgano dalla stessa fonte (Rebruant, a 1950 metri di altezza); hanno la stessa composizione chimica con un identico residuo fisso a 180° (22 mg/l); sono analizzate dagli stessi laboratori (Dipartimento di biotecnologie dell'Università di Torino); sono imbottigliate dalla stessa società (Fonti di Vinadio s.p.a.). Dove sta allora la differenza? Una costa 25 centesimi a bottiglia; l'altra, se vi va bene, 43. Dato che l'acqua è identica provate a indovinare cosa state pagando quando comprate la Sant'Anna... 🤔
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  • DICIAMO LE COSE COME STANNO! Attenzione ci vogliono riprovare!
    È guerra civile mentale.
    Bimbo morto di pertosse
    Sui social accusano i no vax ma è l'opposto, era vaccinato alla pertosse con richiamo.
    I vaccini non sono serviti a nulla o sono stati causa scatenante.
    https://www.lastampa.it/torino/2024/06/20/news/morte_andrea_vincenzi_pertosse_social_genitori_vaccino-14408040/
    DICIAMO LE COSE COME STANNO! Attenzione ci vogliono riprovare! È guerra civile mentale. Bimbo morto di pertosse Sui social accusano i no vax ma è l'opposto, era vaccinato alla pertosse con richiamo. I vaccini non sono serviti a nulla o sono stati causa scatenante. https://www.lastampa.it/torino/2024/06/20/news/morte_andrea_vincenzi_pertosse_social_genitori_vaccino-14408040/
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    Baby calciatore morto di pertosse. Odio social sui genitori: "Colpa dei No Vax". Ma il piccolo Andrea era vaccinato
    Si indaga per omicidio colposo: i medici dell’ospedale di Chivasso per 3 volte non si sono accorti dell’infezione che ha ucciso il 12enne
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  • Bassetti contestato a TORINO:
    Sono venuta perché c'è la presentazione del libro Pinocchio in camice, pensavo fosse la sua AUTOBIOGRAFIA, pensavo fosse venuto a fare il mea culpa di tutte le bugie che ci ha raccontato in questi anni. Si VERGOGNI per quello che ha fatto a Milioni di italiani...

    Fonte: https://x.com/sconnesso_/status/1795767204329181563?s=19
    Bassetti contestato a TORINO: Sono venuta perché c'è la presentazione del libro Pinocchio in camice, pensavo fosse la sua AUTOBIOGRAFIA, pensavo fosse venuto a fare il mea culpa di tutte le bugie che ci ha raccontato in questi anni. Si VERGOGNI per quello che ha fatto a Milioni di italiani... Fonte: https://x.com/sconnesso_/status/1795767204329181563?s=19
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  • ECCO COME SI TRAVISA LA VERITÀ DA PARTE DI QUESTI GIORNALAI!!!
    Il blitz russo del docente di Torino, del prof nonviolento e del don novax: «Abbiamo violato l'embargo come ingenuo gesto per la pace»
    In missione per portare un dono da 450 euro (quando il limite è 300) a Mosca, «vedere come funzionano le sanzioni e riaprire il dibattito». Ma il Municipio moscovita resta inaccessibile. Il racconto di Giuseppe...

    https://torino.corriere.it/notizie/cronaca/24_gennaio_30/il-blitz-russo-del-docente-di-torino-del-prof-nonviolento-e-del-don-novax-abbiamo-violato-l-embargo-come-ingenuo-gesto-per-la-pace-f4707d5d-0de9-4b0d-9431-5c51a2e89xlk.shtml
    ECCO COME SI TRAVISA LA VERITÀ DA PARTE DI QUESTI GIORNALAI!!! Il blitz russo del docente di Torino, del prof nonviolento e del don novax: «Abbiamo violato l'embargo come ingenuo gesto per la pace» In missione per portare un dono da 450 euro (quando il limite è 300) a Mosca, «vedere come funzionano le sanzioni e riaprire il dibattito». Ma il Municipio moscovita resta inaccessibile. Il racconto di Giuseppe... https://torino.corriere.it/notizie/cronaca/24_gennaio_30/il-blitz-russo-del-docente-di-torino-del-prof-nonviolento-e-del-don-novax-abbiamo-violato-l-embargo-come-ingenuo-gesto-per-la-pace-f4707d5d-0de9-4b0d-9431-5c51a2e89xlk.shtml
    TORINO.CORRIERE.IT
    Il blitz russo del docente di Torino, del prof nonviolento e del don novax: «Abbiamo violato l'embargo come ingenuo gesto per la pace»
    In missione per portare un dono da 450 euro (quando il limite è 300) a Mosca, «vedere come funzionano le sanzioni e riaprire il dibattito». Ma il Municipio moscovita resta inaccessibile. Il racconto di Giuseppe Mastruzzo
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