• Vi segnaliamo questo interessante evento che si terrà Mercoledì 18 Settembre a Siena

    Per chi fosse impossibilitato ad andare, 9MQ trasmetterà la diretta 👍🏻
    Vi segnaliamo questo interessante evento che si terrà Mercoledì 18 Settembre a Siena 🤫 Per chi fosse impossibilitato ad andare, 9MQ trasmetterà la diretta 👍🏻
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 8 Visualizzazioni
  • UNA NUOVA ROULETTE RUSSA!!!

    Moderna sta lavorando alacremente per il suo nuovo "vaccino" per il cancro.

    Per quanto incredibile possa sembrare, l'idea alla base di questo vaccino è di far sì che le cellule di chi sarà così coglione da farselo iniettare, inizino a produrre piccolissimi cancri un po' in tutto il corpo, così che il sistema immunitario li possa riconoscere e sconfiggere nel caso uno avesse un vero cancro in seguito.

    Grazie, passo.

    Fonte:
    https://x.com/MarcoDabizzi/status/1835466694040658062?t=X3nbkIyGoTP9nanCSIsEjQ&s=19

    #moderna
    #modernagate
    #vaccinianticancro
    UNA NUOVA ROULETTE RUSSA!!! Moderna sta lavorando alacremente per il suo nuovo "vaccino" per il cancro. Per quanto incredibile possa sembrare, l'idea alla base di questo vaccino è di far sì che le cellule di chi sarà così coglione da farselo iniettare, inizino a produrre piccolissimi cancri un po' in tutto il corpo, così che il sistema immunitario li possa riconoscere e sconfiggere nel caso uno avesse un vero cancro in seguito. Grazie, passo. Fonte: https://x.com/MarcoDabizzi/status/1835466694040658062?t=X3nbkIyGoTP9nanCSIsEjQ&s=19 #moderna #modernagate #vaccinianticancro
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 17 Visualizzazioni
  • Milano, protesta dei lavoratori Uneba: “Noi col contratto bloccato da 5 anni mentre la Regione dà 40 milioni di euro alle rsa”


    Questa mattina in Via Pattari, a Milano, si è tenuta la manifestazione dei lavoratori delle strutture socio-assistenziali Uneba, il cui contratto è scaduto da quasi cinque anni. La trattativa per il rinnovo, avviata 44 mesi fa, è ancora in stallo. “Abbiamo proposto una nostra piattaforma nella quale si richiedevano più salario, più dignità, maggiori diritti e una migliore organizzazione del lavoro e a oggi non abbiamo ricevuto una risposta adeguata, anzi, oltraggiosa: una proposta di adeguamento pari a 35 euro medi netti, che non tiene conto dell’inflazione a due cifre subita negli ultimi tre anni”. Lo ha dichiarato Sabrina Negri, segretaria pubblica CGIL Lombardia, a margine dello sciopero. Sulla proposta di Uneba, il segretario regionale UIL FPL Lombardia, Massimo Coppia, ha dichiarato: “È uno schiaffo in faccia ai lavoratori e noi la getteremo in faccia a loro questa provocazione. Regione Lombardia ha dato 40 milioni di euro alle RSA e non 1 centesimo ai lavoratori, è un affronto”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/16/milano-protesta-dei-lavoratori-uneba-noi-col-contratto-bloccato-da-5-anni-mentre-la-regione-da-40-milioni-di-euro-alle-rsa/7695281/amp/
    Milano, protesta dei lavoratori Uneba: “Noi col contratto bloccato da 5 anni mentre la Regione dà 40 milioni di euro alle rsa” Questa mattina in Via Pattari, a Milano, si è tenuta la manifestazione dei lavoratori delle strutture socio-assistenziali Uneba, il cui contratto è scaduto da quasi cinque anni. La trattativa per il rinnovo, avviata 44 mesi fa, è ancora in stallo. “Abbiamo proposto una nostra piattaforma nella quale si richiedevano più salario, più dignità, maggiori diritti e una migliore organizzazione del lavoro e a oggi non abbiamo ricevuto una risposta adeguata, anzi, oltraggiosa: una proposta di adeguamento pari a 35 euro medi netti, che non tiene conto dell’inflazione a due cifre subita negli ultimi tre anni”. Lo ha dichiarato Sabrina Negri, segretaria pubblica CGIL Lombardia, a margine dello sciopero. Sulla proposta di Uneba, il segretario regionale UIL FPL Lombardia, Massimo Coppia, ha dichiarato: “È uno schiaffo in faccia ai lavoratori e noi la getteremo in faccia a loro questa provocazione. Regione Lombardia ha dato 40 milioni di euro alle RSA e non 1 centesimo ai lavoratori, è un affronto”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/16/milano-protesta-dei-lavoratori-uneba-noi-col-contratto-bloccato-da-5-anni-mentre-la-regione-da-40-milioni-di-euro-alle-rsa/7695281/amp/
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 22 Visualizzazioni
  • #KamalaHarris sbugiardata in diretta:
    "Ad oggi non c'è un solo militare degli Stati Uniti d'America che sia in servizio attivo in zona di guerra nel mondo!"

    I militari del video:
    "Ah no?? E noi dove c-zzo siamo allora?!" LOL

    #KamalaHarris exposed live:
    "Today there is not a single United States military member who is on active duty in a war zone in the world!"

    The military in the video:
    "Oh no?? And where the f-ck are we then?!" LOL
    #KamalaHarris sbugiardata in diretta: "Ad oggi non c'è un solo militare degli Stati Uniti d'America che sia in servizio attivo in zona di guerra nel mondo!" I militari del video: "Ah no?? E noi dove c-zzo siamo allora?!" LOL 😂🤣 #KamalaHarris exposed live: "Today there is not a single United States military member who is on active duty in a war zone in the world!" The military in the video: "Oh no?? And where the f-ck are we then?!" LOL 😂🤣
    Haha
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 90 Visualizzazioni 7
  • Esposto all'amianto durante il servizio militare, morì per un cancro dopo 60 anni: Ministero risarcisce 300 mila euro
    Per quindici mesi, tra novembre 1954 e marzo 1956, Antonello (nome di fantasia) aveva eseguito addestramenti e guardie armata ma anche svolto mansioni di elettricista, poi continuate dopo il servizio militare...
    https://corrierefiorentino.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_13/esposto-all-amianto-durante-il-servizio-militare-mori-per-un-cancro-dopo-60-anni-ministero-risarcisce-300-mila-euro-c65e157c-7d6e-4b68-92f2-ad9037f31xlk.shtml?appunica=true&app_v2=true
    Esposto all'amianto durante il servizio militare, morì per un cancro dopo 60 anni: Ministero risarcisce 300 mila euro Per quindici mesi, tra novembre 1954 e marzo 1956, Antonello (nome di fantasia) aveva eseguito addestramenti e guardie armata ma anche svolto mansioni di elettricista, poi continuate dopo il servizio militare... https://corrierefiorentino.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_13/esposto-all-amianto-durante-il-servizio-militare-mori-per-un-cancro-dopo-60-anni-ministero-risarcisce-300-mila-euro-c65e157c-7d6e-4b68-92f2-ad9037f31xlk.shtml?appunica=true&app_v2=true
    CORRIEREFIORENTINO.CORRIERE.IT
    Esposto all'amianto durante il servizio militare, morì per un cancro dopo 60 anni: Ministero risarcisce 300 mila euro
    Per quindici mesi, tra novembre 1954 e marzo 1956, Antonello (nome di fantasia) aveva eseguito addestramenti e guardie armata ma anche svolto mansioni di elettricista, poi continuate dopo il servizio militare
    Like
    2
    0 Commenti 0 Condivisioni 137 Visualizzazioni
  • QUESTA PURTROPPO È L'AMARA VERITÀ!!!
    Tredici anni dopo il referendum sull’acqua pubblica, Napoli resta l’unica città ad averlo attuato.

    Il 12 e 13 giugno 2011 il referendum sull’acqua pubblica unì l’Italia come poche altre volte: un plebiscito per l’acqua bene pubblico accessibile ad ogni essere umano. Sono passati 13 anni e la città di Napoli è stata l’unica istituzione italiana ad aver attuato quel referendum. Già pochi mesi dopo essere diventato sindaco, il 31 maggio 2011, trasformammo la società per azioni che gestiva l’acqua in un’azienda speciale pubblica. Lo facemmo non solo perché eravamo tra i promotori del referendum nei movimenti per l’acqua, fondamentali per il successo, ma perché è doveroso da un punto di vista costituzionale e normativo attuare la volontà popolare ai sensi dell’articolo 1 della Costituzione: la sovranità appartiene al popolo.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/30/tredici-anni-dopo-il-referendum-sullacqua-pubblica-napoli-resta-lunica-citta-ad-averlo-attuato/7566554/
    QUESTA PURTROPPO È L'AMARA VERITÀ!!! Tredici anni dopo il referendum sull’acqua pubblica, Napoli resta l’unica città ad averlo attuato. Il 12 e 13 giugno 2011 il referendum sull’acqua pubblica unì l’Italia come poche altre volte: un plebiscito per l’acqua bene pubblico accessibile ad ogni essere umano. Sono passati 13 anni e la città di Napoli è stata l’unica istituzione italiana ad aver attuato quel referendum. Già pochi mesi dopo essere diventato sindaco, il 31 maggio 2011, trasformammo la società per azioni che gestiva l’acqua in un’azienda speciale pubblica. Lo facemmo non solo perché eravamo tra i promotori del referendum nei movimenti per l’acqua, fondamentali per il successo, ma perché è doveroso da un punto di vista costituzionale e normativo attuare la volontà popolare ai sensi dell’articolo 1 della Costituzione: la sovranità appartiene al popolo. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/30/tredici-anni-dopo-il-referendum-sullacqua-pubblica-napoli-resta-lunica-citta-ad-averlo-attuato/7566554/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Blog | Tredici anni dopo il referendum sull'acqua pubblica, Napoli resta l’unica città ad averlo attuato - Il Fatto Quotidiano
    Il 12 e 13 giugno 2011 il referendum sull’acqua pubblica unì l’Italia come poche altre volte: un plebiscito
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 240 Visualizzazioni
  • PER NON DIMENTICARE!
    Rovesciamo il paradigma - Prof. Sergio Barbesta alla manif. di Libera Piazza Genova - 19/02/22

    "Proprio ieri ho sentito dire dal Presidente del Consiglio imposto, davanti alla solita pletora di giornalisti compiaciuti e compiacenti: “Governo Bellissimo”.
    Si guardi in giro Signor Presidente, alberghi chiusi, bar e ristoranti vuoti, città d’arte deserte, ponti che crollano, negozi con le scritte Affittasi/Vendesi.

    Un governo che spaventa, terrorizza, non fa entrare in università, in biblioteca, nei musei, nei cinema, in palestra, in piscina, sui mezzi pubblici i suoi giovani e che uccide i propri figli, non è un “Governo Bellissimo” ma è il peggior Governo che questa Repubblica abbia mai avuto e sarà ricordato per questo!

    CHI SI VACCINA MUORE e FA MORIRE!
    SI' FA MORIRE di dolore e di crepacuore le persone che gli stanno accanto!

    GRAZIE A TUTTI!"

    https://rumble.com/vvfh3h-rovesciamo-il-paradigma-prof.-sergio-barbesta-alla-manif.-di-libera-piazza-.html
    PER NON DIMENTICARE! Rovesciamo il paradigma - Prof. Sergio Barbesta alla manif. di Libera Piazza Genova - 19/02/22 "Proprio ieri ho sentito dire dal Presidente del Consiglio imposto, davanti alla solita pletora di giornalisti compiaciuti e compiacenti: “Governo Bellissimo”. Si guardi in giro Signor Presidente, alberghi chiusi, bar e ristoranti vuoti, città d’arte deserte, ponti che crollano, negozi con le scritte Affittasi/Vendesi. Un governo che spaventa, terrorizza, non fa entrare in università, in biblioteca, nei musei, nei cinema, in palestra, in piscina, sui mezzi pubblici i suoi giovani e che uccide i propri figli, non è un “Governo Bellissimo” ma è il peggior Governo che questa Repubblica abbia mai avuto e sarà ricordato per questo! CHI SI VACCINA MUORE e FA MORIRE! SI' FA MORIRE di dolore e di crepacuore le persone che gli stanno accanto! GRAZIE A TUTTI!" https://rumble.com/vvfh3h-rovesciamo-il-paradigma-prof.-sergio-barbesta-alla-manif.-di-libera-piazza-.html
    Like
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 152 Visualizzazioni
  • ORRORE SENZA FINE!
    L'inchiesta del Fatto sui bimbi trans in finale al Premio giornalistico Luchetta
    Territori straziati dai conflitti, terre colpite da carestie, carceri in cui i minori sono costretti a crescere con le madri detenute, orfani di femminicidio, la rotta balcanica. Ma non solo. Quest’anno, per la XXI edizione del prestigioso Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo e …
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/15/linchiesta-del-fatto-sui-bimbi-trans-in-finale-al-premio-giornalistico-luchetta-dedicato-ai-diritti-dellinfanzia/7694146/
    ORRORE SENZA FINE! L'inchiesta del Fatto sui bimbi trans in finale al Premio giornalistico Luchetta Territori straziati dai conflitti, terre colpite da carestie, carceri in cui i minori sono costretti a crescere con le madri detenute, orfani di femminicidio, la rotta balcanica. Ma non solo. Quest’anno, per la XXI edizione del prestigioso Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo e … https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/09/15/linchiesta-del-fatto-sui-bimbi-trans-in-finale-al-premio-giornalistico-luchetta-dedicato-ai-diritti-dellinfanzia/7694146/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    L'inchiesta del Fatto sui bimbi trans in finale al Premio giornalistico Luchetta
    Territori straziati dai conflitti, terre colpite da carestie, carceri in cui i minori sono costretti a crescere con le madri detenute, orfani di femminicidio, la rotta balcanica. Ma non solo. Quest’anno, per la XXI edizione del prestigioso Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo e …
    Angry
    1
    0 Commenti 0 Condivisioni 217 Visualizzazioni
  • ⚡️Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia

    Il 13 settembre 2024, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov è stato invitato presso il Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana. Il motivo di questa manovra diplomatica risiede nel fatto che la parte italiana sarebbe rimasta “sorpresa” di fronte all’inserimento di Stefania Battistini, giornalista del servizio pubblico italiano RAI, nella lista dei ricercati internazionali della Russia.

    L’Ambasciatore ha fatto presente che non ci sia alcuna ragione ad avvalare la “sorpresa” nei confronti della posizione, peraltro legittima e molto netta, espressa dagli organi competenti russi. Il fatto che una cittadina italiana si sia introdotta illegalmente sul territorio russo unendosi a formazioni militari composte da soldati ucraini nel corso di un’operazione terroristica ai danni di uno dei soggetti territoriali della Federazione Russa, la regione di Kursk, costituisce una grave violazione. Tale condotta comporta che il soggetto debba assumersi la responsabilità ai sensi della legislazione della Federazione Russa. La giustizia dovrà avere il suo corso e spetta al Tribunale a prendere una decisione sul “caso Battistini”.

    La Russia tratta con grande riguardo i giornalisti e gli operatori dei media che nell’ambito della loro attività professionale si trovano a operare in zone geografiche ad alto rischio, come ad esempio nelle zone di conflitto, ma che lo fanno nel rispetto delle regole e della prassi esistente. Per fare un esempio, nel marzo del 2022 ad alcuni giornalisti italiani accreditati in Russia fu accordato il permesso di recarsi nelle zone interessate dall’Operazione Militare Speciale affinché potessero preparare dei reportage al riguardo. Tuttavia, per motivi sconosciuti alla parte russa, la dirigenza della RAI vietò poi ai giornalisti di assolvere al loro dovere professionale.

    A testimoniare la grande attenzione rivolta agli aspetti umanitari propri dell’attività dei giornalisti c’è anche l’episodio del salvataggio da parte dei soldati russi del giornalista italiano Mattia Sorbi, rimasto ferito durante un’esplosione mentre si trovava in un campo minato ucraino nella regione di Kherson e abbandonato al suo destino dalle Forze armate ucraine. In quell’occasione, i militari e i medici russi misero a rischio la propria vita per trarre in salvo Mattia Sorbi portandolo via da quella zona di pericolo, e si assicurarono di fornirgli cure mediche in un ospedale russo. In seguito, il giornalista fu trasferito fino alla località di Mineral’nye Vody e poi riportato in Italia, a Milano, con un volo di evacuazione in accordo con le autorità italiane.

    Ai rappresentanti italiani è stato espresso un vivo auspicio di rivolgere l’attenzione alle formazioni armate controllate dal regime di Kiev, le quali danno intenzionalmente la caccia ai giornalisti che si trovano legalmente nei territori interessati dalle ostilità. Dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale, più di 30 giornalisti sono morti per mano di tali formazioni militari. Solo nel 2024, a seguito di attacchi mirati ai giornalisti e condotti dalle Forze armate ucraine con l’uso di droni, hanno perso la vita l’inviato di guerra della testata russa “Izvestija” Semën Eremin, il fotoreporter del portale di informazione russo “News. ru” Nikita Tsitsagi e uno dei cameraman della troupe del canale televisivo russo NTV Valerij Kožin.

    Fonte: https://t.me/giorgiobianchiphotojournalist/34911
    ⚡️Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia Il 13 settembre 2024, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov è stato invitato presso il Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana. Il motivo di questa manovra diplomatica risiede nel fatto che la parte italiana sarebbe rimasta “sorpresa” di fronte all’inserimento di Stefania Battistini, giornalista del servizio pubblico italiano RAI, nella lista dei ricercati internazionali della Russia. L’Ambasciatore ha fatto presente che non ci sia alcuna ragione ad avvalare la “sorpresa” nei confronti della posizione, peraltro legittima e molto netta, espressa dagli organi competenti russi. Il fatto che una cittadina italiana si sia introdotta illegalmente sul territorio russo unendosi a formazioni militari composte da soldati ucraini nel corso di un’operazione terroristica ai danni di uno dei soggetti territoriali della Federazione Russa, la regione di Kursk, costituisce una grave violazione. Tale condotta comporta che il soggetto debba assumersi la responsabilità ai sensi della legislazione della Federazione Russa. La giustizia dovrà avere il suo corso e spetta al Tribunale a prendere una decisione sul “caso Battistini”. La Russia tratta con grande riguardo i giornalisti e gli operatori dei media che nell’ambito della loro attività professionale si trovano a operare in zone geografiche ad alto rischio, come ad esempio nelle zone di conflitto, ma che lo fanno nel rispetto delle regole e della prassi esistente. Per fare un esempio, nel marzo del 2022 ad alcuni giornalisti italiani accreditati in Russia fu accordato il permesso di recarsi nelle zone interessate dall’Operazione Militare Speciale affinché potessero preparare dei reportage al riguardo. Tuttavia, per motivi sconosciuti alla parte russa, la dirigenza della RAI vietò poi ai giornalisti di assolvere al loro dovere professionale. A testimoniare la grande attenzione rivolta agli aspetti umanitari propri dell’attività dei giornalisti c’è anche l’episodio del salvataggio da parte dei soldati russi del giornalista italiano Mattia Sorbi, rimasto ferito durante un’esplosione mentre si trovava in un campo minato ucraino nella regione di Kherson e abbandonato al suo destino dalle Forze armate ucraine. In quell’occasione, i militari e i medici russi misero a rischio la propria vita per trarre in salvo Mattia Sorbi portandolo via da quella zona di pericolo, e si assicurarono di fornirgli cure mediche in un ospedale russo. In seguito, il giornalista fu trasferito fino alla località di Mineral’nye Vody e poi riportato in Italia, a Milano, con un volo di evacuazione in accordo con le autorità italiane. Ai rappresentanti italiani è stato espresso un vivo auspicio di rivolgere l’attenzione alle formazioni armate controllate dal regime di Kiev, le quali danno intenzionalmente la caccia ai giornalisti che si trovano legalmente nei territori interessati dalle ostilità. Dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale, più di 30 giornalisti sono morti per mano di tali formazioni militari. Solo nel 2024, a seguito di attacchi mirati ai giornalisti e condotti dalle Forze armate ucraine con l’uso di droni, hanno perso la vita l’inviato di guerra della testata russa “Izvestija” Semën Eremin, il fotoreporter del portale di informazione russo “News. ru” Nikita Tsitsagi e uno dei cameraman della troupe del canale televisivo russo NTV Valerij Kožin. Fonte: https://t.me/giorgiobianchiphotojournalist/34911
    T.ME
    Giorgio Bianchi Photojournalist
    ⚡️Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia Il 13 settembre 2024, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov è stato invitato presso il Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana. Il motivo di questa manovra diplomatica risiede nel fatto che la parte italiana sarebbe rimasta “sorpresa” di fronte all’inserimento di Stefania Battistini, giornalista del servizio pubblico italiano RAI, nella lista dei ricercati internazionali della Russia. L’Ambasciatore ha fatto presente che non ci sia alcuna ragione ad avvalare la “sorpresa” nei confronti della posizione, peraltro legittima e molto netta, espressa dagli organi competenti russi. Il fatto che una cittadina italiana si sia introdotta illegalmente sul territorio russo unendosi a formazioni militari composte da soldati ucraini nel corso di un’operazione terroristica ai danni di uno dei soggetti territoriali della Federazione Russa, la regione di Kursk, costituisce una grave violazione. Tale condotta comporta che il soggetto debba assumersi la responsabilità ai sensi della legislazione della Federazione Russa. La giustizia dovrà avere il suo corso e spetta al Tribunale a prendere una decisione sul “caso Battistini”. La Russia tratta con grande riguardo i giornalisti e gli operatori dei media che nell’ambito della loro attività professionale si trovano a operare in zone geografiche ad alto rischio, come ad esempio nelle zone di conflitto, ma che lo fanno nel rispetto delle regole e della prassi esistente. Per fare un esempio, nel marzo del 2022 ad alcuni giornalisti italiani accreditati in Russia fu accordato il permesso di recarsi nelle zone interessate dall’Operazione Militare Speciale affinché potessero preparare dei reportage al riguardo. Tuttavia, per motivi sconosciuti alla parte russa, la dirigenza della RAI vietò poi ai giornalisti di assolvere al loro dovere professionale. A testimoniare la grande attenzione rivolta agli aspetti umanitari propri dell’attività dei giornalisti c’è anche l’episodio del salvataggio da parte dei soldati russi del giornalista italiano Mattia Sorbi, rimasto ferito durante un’esplosione mentre si trovava in un campo minato ucraino nella regione di Kherson e abbandonato al suo destino dalle Forze armate ucraine. In quell’occasione, i militari e i medici russi misero a rischio la propria vita per trarre in salvo Mattia Sorbi portandolo via da quella zona di pericolo, e si assicurarono di fornirgli cure mediche in un ospedale russo. In seguito, il giornalista fu trasferito fino alla località di Mineral’nye Vody e poi riportato in Italia, a Milano, con un volo di evacuazione in accordo con le autorità italiane. Ai rappresentanti italiani è stato espresso un vivo auspicio di rivolgere l’attenzione alle formazioni armate controllate dal regime di Kiev, le quali danno intenzionalmente la caccia ai giornalisti che si trovano legalmente nei territori interessati dalle ostilità. Dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale, più di 30 giornalisti sono morti per mano di tali formazioni militari. Solo nel 2024, a seguito di attacchi mirati ai giornalisti e condotti dalle Forze armate ucraine con l’uso di droni, hanno perso la vita l’inviato di guerra della testata russa “Izvestija” Semën Eremin, il fotoreporter del portale di informazione russo “News. ru” Nikita Tsitsagi e uno dei cameraman della troupe del canale televisivo russo NTV Valerij Kožin.
    0 Commenti 0 Condivisioni 309 Visualizzazioni
  • In guerra vacci tu insieme ai tuoi figli e le persone
    a te care.

    ANCHE QUESTO LURIDO SERVO CHIAMA L'ITALIA AL CONFLITTO DIRETTO.

    “L'Italia sinora è stata con Kiev, ma con qualche distinguo di troppo. Sia come centrosinistra che come Paese dobbiamo evitare un atteggiamento riluttante nel sostegno all'Ucraina, perché nel mondo di oggi definisce la capacità dell'Ue di esserci o meno. Bisogna evitare di dare spazio a posizioni rinunciatarie,
    ad esempio, sull'utilizzo delle armi”.

    Fonte:
    https://x.com/itsmeback_/status/1834472258112237606?t=EqkHpx1YKcnBp83nIEy4og&s=19
    In guerra vacci tu insieme ai tuoi figli e le persone a te care.😡 ANCHE QUESTO LURIDO SERVO CHIAMA L'ITALIA AL CONFLITTO DIRETTO. “L'Italia sinora è stata con Kiev, ma con qualche distinguo di troppo. Sia come centrosinistra che come Paese dobbiamo evitare un atteggiamento riluttante nel sostegno all'Ucraina, perché nel mondo di oggi definisce la capacità dell'Ue di esserci o meno. Bisogna evitare di dare spazio a posizioni rinunciatarie, ad esempio, sull'utilizzo delle armi”. Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1834472258112237606?t=EqkHpx1YKcnBp83nIEy4og&s=19
    0 Commenti 0 Condivisioni 282 Visualizzazioni
Altri risultati