• Vigano’, Bergoglio, CL , la Chiesa e i cristiani

    In questo periodo i mezzi di comunicazione fanno un gran parlare del contrasto tra l’Arcivescovo Carlo Maria Vigano’ e il Papa; si sono buttati a pesce sulla questione dello scisma e sulla scomunica comminata a Vigano’ perché non si è sottomesso al Papa e perché ha dichiarato che il Concilio Vaticano II è stato l’origine di tutti i mali che soffre la Chiesa attuale. Sono diventati tutti esperti vaticanisti, i giornalisti, e discettano di questioni teologiche e canoniche con una disinvoltura che sembra far credere che non si siano mai interessati d’altro in vita loro. Ci inondano di notizie anche sulla crisi di CL, che non vedevano l’ora si dissolvesse in problematiche interne e sparisse dalla vita sociale. Tutto viene messo sulla pubblica piazza con dovizia di particolari e gran compiacimento delle discordie tra i responsabili e tra essi e il Vaticano.

    Questa situazione mi ha fatto sorgere alcune domande: anzitutto “come stanno realmente le cose?” E poi, perché i giornalisti parlano solo delle difficoltà e dei contrasti e mai delle cose positive che avvengono ad opera di chi fa parte della Chiesa? O meglio, perché esasperano quel 2 per cento di problemi e tralasciano di prendere in considerazione il rimanente 98 per cento di azioni, di rapporti umani di realtà concrete messe in piedi dai cristiani che sono di enorme sostegno per la gente? Perché non parlano mai, ad esempio, dell’impressionante numero di aiuti umanitari originato dall’esperienza di Comunione e Liberazione? Oppure dell’incredibile slancio missionario prodotto da tutto il modo cattolico, dalla metà dell’Ottocento in avanti?

    Tanto per fare un esempio, io, che sono nell’ambito cattolico da cinquant’anni, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di Giuseppe Allamano e dei suoi Missionari della Consolata solo quando sono andato in Africa e precisamente in Costa d’Avorio. Lì ho visto ciò che fanno questi giganti della fede: a Marandallah, nel cuore del Paese, hanno messo in piedi un villaggio intero, con tanto di “Jardin de l’amitié”, un enorme parco per i bambini, con giochi e spazi utilizzabili. Questo può apparire ovvio nel Nord Italia, nel quale ci sono sempre stati gli Oratori, ma in Africa è una cosa dell’altro mondo, in quanto nelle loro mentalità i bambini non sono considerati finché non arrivano all’età adulta. In Africa sono molto considerati gli anziani, tanto che mangiano tutto quello che vogliono, poi gli adulti, e infine i bambini, ai quali spetta ciò che rimane. E’ per tale motivo che magari si ammalano di anemia: perché mangiano solo il riso bianco che avanza, ma non la carne, spazzolata dagli adulti. Nessuno dice poi che nell’islam e nelle religioni tribali non c’è alcuna attività pensata per i bambini, i quali vengono lasciati a loro stessi e crescono per strada. Ma i Missionari della Consolata avevano costruito addirittura un ospedale, così che le autorità civili avevano lasciato andare in rovina l’ospedale statale, perché tanto c’era già quello dei preti.

    E questo è solo un esempio, ma si potrebbe parlare dell’opera dei Missionari del PIME, che hanno missioni perfino in Tailandia e Cambogia, dei Comboniani, dei Francescani, e chi più ne ha più ne metta.

    Come mai io non sapevo nulla di tutto ciò? Perché i giornalisti, di queste cose, parlano in maniera talmente veloce, frammentaria e superficiale che non rimane nella testa della gente. Le buttano lì con noncuranza e in maniera occasionale e casuale. Le notizie che invece vogliono far rimanere ben impresse nella mentalità dei più vengono date di continuo, in modo martellante e ossessivo, con una sorta di “bombardamento mediatico”. Basti pensare ai “tormentoni” riguardanti fatti accaduti magari decenni fa che vengono ripresi sistematicamente, mentre la stragrande maggioranza dei conflitti armati presenti nel mondo è totalmente obliterata.

    Sempre più spesso viene data l’interpretazione del fatto prima ancora di cercare di darne una descrizione completa e di andare a fondo delle motivazioni che potrebbero esserci alla base di esso. Il metodo con cui vengono fornite le notizie del nostro mondo cosiddetto democratico è sempre più simile a quello di un regime totalitario che cerca in tutti i modi di far pensare le persone in un determinato modo.
    Tale metodo viene applicato “scientificamente” soprattutto alla Chiesa, rea di essere una realtà non immediatamente assimilabile a quella di una organizzazione statale. La virulenza con la quale i giornalisti attaccano la Chiesa, in particolare quella cattolica, non ha paragoni con nessun’altra realtà, né religiosa né civile. Il silenzio quasi tombale sulle persecuzioni e le discriminazioni che subiscono i cristiani in molti Paesi del mondo ha come termine di confronto, forse, solo il silenzio che copre tutte le guerre “minori”, cioè il conflitti che fa comodo all’Occidente tenere nascosti, di cui è pieno il mondo definito “terzo” appunto dagli Stati ricchi del pianeta.

    Come distruggere la Chiesa? Non ce la fece nemmeno la rivoluzione francese e Napoleone, dall’esterno; allora occorre far entrare al suo interno il “fumo di satana”, come disse Paolo VI, cioè un pensiero non cattolico che diventi predominante. E il pensiero non cattolico che si vuol introdurre è quello della cosiddetta democrazia liberale: la Chiesa, si dice, deve rispettare i diritti dell’uomo, la parità di genere, i diritti degli omosessuali e via discorrendo. Si applica sempre più spesso il metodo dell’elezione diretta dei responsabili e dei capi, metodo che apparentemente sembra più giusto, ma rischia di non tenere conto dell’essenza della Chiesa, che è quella di essere una “comunione gerarchica”.

    Intendiamoci, non è che il metodo democratico sia generato dal diavolo; le stesse elezioni democratiche hanno origine dall’elezione dell’abate nei monasteri. I Greci infatti avevano forme di governo basate più su criteri oligarchici che democratici. E’ con il Medioevo che tutti i monaci votano per eleggere il loro “capo”. Tutto il nostro sistema democratico ha avuto impulso decisivo dalla vita cristiana e in particolare dalla vita monastica. Non è un caso che la democrazia si sia affermata nei Paesi a tradizione cristiana e non negli Stati a preminenza islamica o buddista-induista.

    Ma se la mentalità democratica prende il sopravvento nella Chiesa, allora il punto è avere la “maggioranza”, e sconfiggere l’”opposizione”; si riduce tutto ad una gara per ottenere consensi e vince chi ne ottiene di più. Si rientra nella logica di potere, perché anche il sistema democratico è un mezzo per raggiungere le leve di governo di una organizzazione.

    C’è un altro aspetto da considerare, che riguarda più i cattolici cosiddetti “tradizionalisti” Un altro modo di intendere la Chiesa è quello di identificarla con la gerarchia, con il Papa, i Cardinali e i Vescovi. Ho fatto tante discussioni a questo proposito, con chi sosteneva che la Chiesa è “una gerarchia”. Addirittura qualcuno arrivava ad affermare che “La Chiesa è il Papa”. Ora, io rispondevo che la gerarchia è essenziale alla natura della Chiesa cattolica, ma non la esaurisce: la Chiesa è formata da Papa, cardinali, vescovi, preti, suore, monaci, ma, vivaddio, anche dai fedeli laici, siano essi sposati o consacrati: in una parola, da tutti i battezzati. In quest’ottica anche gli ortodossi e i protestanti sono Chiesa, in quanto uniti a Cristo con il battesimo. Poi aggiungevo: una definizione un po’ più completa della Chiesa è quella di “comunione gerarchica”, che mantiene la sua natura di “realtà etnica sui generis”, come disse sempre Paolo VI. La Chiesa, insomma, non è riducibile ad una qualsiasi realtà sociale organizzativa, ma ha una specificità che le deriva dalla sua costituzione durante l’Ultima cena, nella quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha lasciato il Suo corpo e il Suo sangue perché potessimo essere salvati.

    La Chiesa, insomma, è una realtà umana nella quale si rende presente il divino: è una unità di persone nella quale si manifesta, in quanto realmente presente, Gesù Cristo stesso. Allora, chi è che comanda nella Chiesa? Chi è il vero “capo della Chiesa? Il Papa? No! Gesù Cristo!

    Mi viene in mente la frase del cardinal Siri, dopo il Conclave del 1958, nel quale era certo di essere eletto Papa: “Tutti erano d’accordo per votare me; c’erano solo tre persone non lo volevano: il Padre, il Figlio e lo Spirito santo”.
    Vigano’, Bergoglio, CL , la Chiesa e i cristiani In questo periodo i mezzi di comunicazione fanno un gran parlare del contrasto tra l’Arcivescovo Carlo Maria Vigano’ e il Papa; si sono buttati a pesce sulla questione dello scisma e sulla scomunica comminata a Vigano’ perché non si è sottomesso al Papa e perché ha dichiarato che il Concilio Vaticano II è stato l’origine di tutti i mali che soffre la Chiesa attuale. Sono diventati tutti esperti vaticanisti, i giornalisti, e discettano di questioni teologiche e canoniche con una disinvoltura che sembra far credere che non si siano mai interessati d’altro in vita loro. Ci inondano di notizie anche sulla crisi di CL, che non vedevano l’ora si dissolvesse in problematiche interne e sparisse dalla vita sociale. Tutto viene messo sulla pubblica piazza con dovizia di particolari e gran compiacimento delle discordie tra i responsabili e tra essi e il Vaticano. Questa situazione mi ha fatto sorgere alcune domande: anzitutto “come stanno realmente le cose?” E poi, perché i giornalisti parlano solo delle difficoltà e dei contrasti e mai delle cose positive che avvengono ad opera di chi fa parte della Chiesa? O meglio, perché esasperano quel 2 per cento di problemi e tralasciano di prendere in considerazione il rimanente 98 per cento di azioni, di rapporti umani di realtà concrete messe in piedi dai cristiani che sono di enorme sostegno per la gente? Perché non parlano mai, ad esempio, dell’impressionante numero di aiuti umanitari originato dall’esperienza di Comunione e Liberazione? Oppure dell’incredibile slancio missionario prodotto da tutto il modo cattolico, dalla metà dell’Ottocento in avanti? Tanto per fare un esempio, io, che sono nell’ambito cattolico da cinquant’anni, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di Giuseppe Allamano e dei suoi Missionari della Consolata solo quando sono andato in Africa e precisamente in Costa d’Avorio. Lì ho visto ciò che fanno questi giganti della fede: a Marandallah, nel cuore del Paese, hanno messo in piedi un villaggio intero, con tanto di “Jardin de l’amitié”, un enorme parco per i bambini, con giochi e spazi utilizzabili. Questo può apparire ovvio nel Nord Italia, nel quale ci sono sempre stati gli Oratori, ma in Africa è una cosa dell’altro mondo, in quanto nelle loro mentalità i bambini non sono considerati finché non arrivano all’età adulta. In Africa sono molto considerati gli anziani, tanto che mangiano tutto quello che vogliono, poi gli adulti, e infine i bambini, ai quali spetta ciò che rimane. E’ per tale motivo che magari si ammalano di anemia: perché mangiano solo il riso bianco che avanza, ma non la carne, spazzolata dagli adulti. Nessuno dice poi che nell’islam e nelle religioni tribali non c’è alcuna attività pensata per i bambini, i quali vengono lasciati a loro stessi e crescono per strada. Ma i Missionari della Consolata avevano costruito addirittura un ospedale, così che le autorità civili avevano lasciato andare in rovina l’ospedale statale, perché tanto c’era già quello dei preti. E questo è solo un esempio, ma si potrebbe parlare dell’opera dei Missionari del PIME, che hanno missioni perfino in Tailandia e Cambogia, dei Comboniani, dei Francescani, e chi più ne ha più ne metta. Come mai io non sapevo nulla di tutto ciò? Perché i giornalisti, di queste cose, parlano in maniera talmente veloce, frammentaria e superficiale che non rimane nella testa della gente. Le buttano lì con noncuranza e in maniera occasionale e casuale. Le notizie che invece vogliono far rimanere ben impresse nella mentalità dei più vengono date di continuo, in modo martellante e ossessivo, con una sorta di “bombardamento mediatico”. Basti pensare ai “tormentoni” riguardanti fatti accaduti magari decenni fa che vengono ripresi sistematicamente, mentre la stragrande maggioranza dei conflitti armati presenti nel mondo è totalmente obliterata. Sempre più spesso viene data l’interpretazione del fatto prima ancora di cercare di darne una descrizione completa e di andare a fondo delle motivazioni che potrebbero esserci alla base di esso. Il metodo con cui vengono fornite le notizie del nostro mondo cosiddetto democratico è sempre più simile a quello di un regime totalitario che cerca in tutti i modi di far pensare le persone in un determinato modo. Tale metodo viene applicato “scientificamente” soprattutto alla Chiesa, rea di essere una realtà non immediatamente assimilabile a quella di una organizzazione statale. La virulenza con la quale i giornalisti attaccano la Chiesa, in particolare quella cattolica, non ha paragoni con nessun’altra realtà, né religiosa né civile. Il silenzio quasi tombale sulle persecuzioni e le discriminazioni che subiscono i cristiani in molti Paesi del mondo ha come termine di confronto, forse, solo il silenzio che copre tutte le guerre “minori”, cioè il conflitti che fa comodo all’Occidente tenere nascosti, di cui è pieno il mondo definito “terzo” appunto dagli Stati ricchi del pianeta. Come distruggere la Chiesa? Non ce la fece nemmeno la rivoluzione francese e Napoleone, dall’esterno; allora occorre far entrare al suo interno il “fumo di satana”, come disse Paolo VI, cioè un pensiero non cattolico che diventi predominante. E il pensiero non cattolico che si vuol introdurre è quello della cosiddetta democrazia liberale: la Chiesa, si dice, deve rispettare i diritti dell’uomo, la parità di genere, i diritti degli omosessuali e via discorrendo. Si applica sempre più spesso il metodo dell’elezione diretta dei responsabili e dei capi, metodo che apparentemente sembra più giusto, ma rischia di non tenere conto dell’essenza della Chiesa, che è quella di essere una “comunione gerarchica”. Intendiamoci, non è che il metodo democratico sia generato dal diavolo; le stesse elezioni democratiche hanno origine dall’elezione dell’abate nei monasteri. I Greci infatti avevano forme di governo basate più su criteri oligarchici che democratici. E’ con il Medioevo che tutti i monaci votano per eleggere il loro “capo”. Tutto il nostro sistema democratico ha avuto impulso decisivo dalla vita cristiana e in particolare dalla vita monastica. Non è un caso che la democrazia si sia affermata nei Paesi a tradizione cristiana e non negli Stati a preminenza islamica o buddista-induista. Ma se la mentalità democratica prende il sopravvento nella Chiesa, allora il punto è avere la “maggioranza”, e sconfiggere l’”opposizione”; si riduce tutto ad una gara per ottenere consensi e vince chi ne ottiene di più. Si rientra nella logica di potere, perché anche il sistema democratico è un mezzo per raggiungere le leve di governo di una organizzazione. C’è un altro aspetto da considerare, che riguarda più i cattolici cosiddetti “tradizionalisti” Un altro modo di intendere la Chiesa è quello di identificarla con la gerarchia, con il Papa, i Cardinali e i Vescovi. Ho fatto tante discussioni a questo proposito, con chi sosteneva che la Chiesa è “una gerarchia”. Addirittura qualcuno arrivava ad affermare che “La Chiesa è il Papa”. Ora, io rispondevo che la gerarchia è essenziale alla natura della Chiesa cattolica, ma non la esaurisce: la Chiesa è formata da Papa, cardinali, vescovi, preti, suore, monaci, ma, vivaddio, anche dai fedeli laici, siano essi sposati o consacrati: in una parola, da tutti i battezzati. In quest’ottica anche gli ortodossi e i protestanti sono Chiesa, in quanto uniti a Cristo con il battesimo. Poi aggiungevo: una definizione un po’ più completa della Chiesa è quella di “comunione gerarchica”, che mantiene la sua natura di “realtà etnica sui generis”, come disse sempre Paolo VI. La Chiesa, insomma, non è riducibile ad una qualsiasi realtà sociale organizzativa, ma ha una specificità che le deriva dalla sua costituzione durante l’Ultima cena, nella quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha lasciato il Suo corpo e il Suo sangue perché potessimo essere salvati. La Chiesa, insomma, è una realtà umana nella quale si rende presente il divino: è una unità di persone nella quale si manifesta, in quanto realmente presente, Gesù Cristo stesso. Allora, chi è che comanda nella Chiesa? Chi è il vero “capo della Chiesa? Il Papa? No! Gesù Cristo! Mi viene in mente la frase del cardinal Siri, dopo il Conclave del 1958, nel quale era certo di essere eletto Papa: “Tutti erano d’accordo per votare me; c’erano solo tre persone non lo volevano: il Padre, il Figlio e lo Spirito santo”.
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  • LETTER FROM MEL GIBSON TO ARCHBISHOP VIGANO

    Dear Archbishop,

    I’m sure you expected nothing else from Jorge Bergoglio.

    I know that you know he has no authority whatsoever – so I’m not sure how this will effect you going forward- I hope you will continue to say mass & receive the sacraments yourself – it really is a badge of honor to be shunned by the false, post conciliar church.

    You have my sympathies that you suffer publicly this grave injustice. To me & many others you are a most courageous Hero.

    As always, you have hit the nail on the head regarding the illegitimacy of Francis. You express the core problems with the institution that has eclipsed the true church & I applaud your courage in expressing that, but more than that in maintaining fidelity to the true church!

    You are a modern day Athanasius! I have all respect for the way you defend Christ & his church. I agree with you 100% that the post conciliar church of Vatican II is a counterfeit church. This is why I built a Catholic Church that only worships traditionally. You are welcome to come & say mass there anytime.

    Of course being called a schismatic & being excommunicated by Jorge Bergoglio is like a badge of honor when you consider he is a total apostate & expels you from a false institution.

    Remember that true schism requires innovation, something you have not done but something that Bergoglio does with every breath

    He, therefore, is the schismatic! However he already ipso facto excommunicated himself by his many public heresies (canon 188 in the 1917 code).

    As you already know he has no power to excommunicate you because he is not even a Catholic.

    So rejoice! I am with you & I hope Bergoglio excommunicates me from his false church also.

    Bergoglio & his cohorts have the clothes & the buildings, but you have the faith.

    God bless & keep you. If you need anything just ask I will try my best to help.

    With admiration & undying respect.

    Mel Gibson

    LETTERA DI MEL GIBSON ALL'ARCIVESCOVO VIGANO

    Caro Arcivescovo,

    Sono sicuro che non ti aspettavi altro da Jorge Bergoglio.

    So che sai che non ha alcuna autorità, quindi non sono sicuro di come questo ti influenzerà in futuro. Spero che continuerai a dire messa e a ricevere i sacramenti da solo: è davvero un distintivo d'onore da cui essere evitato. la falsa chiesa postconciliare.

    Hai tutta la mia solidarietà per il fatto che soffri pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri sei un eroe molto coraggioso.

    Come sempre avete centrato l'illegittimità di Francesco. Esprimi i problemi fondamentali con l'istituzione che ha eclissato la vera chiesa e apprezzo il tuo coraggio nell'esprimerlo, ma soprattutto nel mantenere la fedeltà alla vera chiesa!

    Sei un moderno Atanasio! Ho tutto il rispetto per il modo in cui difendi Cristo e la sua chiesa. Sono d'accordo con te al 100% sul fatto che la Chiesa postconciliare del Vaticano II è una Chiesa contraffatta. Questo è il motivo per cui ho costruito una Chiesa cattolica che adora solo tradizionalmente. Puoi venire a celebrare la messa lì in qualsiasi momento.

    Ovviamente essere definito scismatico ed essere scomunicato da Jorge Bergoglio è come un distintivo d’onore se consideri che è un apostata totale e ti espelle da una falsa istituzione.

    Ricorda che il vero scisma richiede innovazione, qualcosa che non hai fatto tu ma qualcosa che Bergoglio fa ad ogni respiro

    Lui, quindi, è lo scismatico! Tuttavia già ipso facto si scomunicava con le sue numerose eresie pubbliche (canone 188 del codice del 1917).

    Come già sapete non ha il potere di scomunicarvi perché non è nemmeno cattolico.

    Quindi rallegrati! Sono con te e spero che Bergoglio scomunichi anche me dalla sua falsa chiesa.

    Bergoglio e i suoi compagni hanno i vestiti e gli edifici, ma tu hai la fede.

    Dio ti benedica e ti protegga. Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure, farò del mio meglio per aiutarti.

    Con ammirazione e rispetto eterno.

    Mel Gibson

    Fonte: https://x.com/robinmonotti/status/1810632434125283363?t=Woby2X9CFlcQxgc-izOK_Q&s=19
    LETTER FROM MEL GIBSON TO ARCHBISHOP VIGANO Dear Archbishop, I’m sure you expected nothing else from Jorge Bergoglio. I know that you know he has no authority whatsoever – so I’m not sure how this will effect you going forward- I hope you will continue to say mass & receive the sacraments yourself – it really is a badge of honor to be shunned by the false, post conciliar church. You have my sympathies that you suffer publicly this grave injustice. To me & many others you are a most courageous Hero. As always, you have hit the nail on the head regarding the illegitimacy of Francis. You express the core problems with the institution that has eclipsed the true church & I applaud your courage in expressing that, but more than that in maintaining fidelity to the true church! You are a modern day Athanasius! I have all respect for the way you defend Christ & his church. I agree with you 100% that the post conciliar church of Vatican II is a counterfeit church. This is why I built a Catholic Church that only worships traditionally. You are welcome to come & say mass there anytime. Of course being called a schismatic & being excommunicated by Jorge Bergoglio is like a badge of honor when you consider he is a total apostate & expels you from a false institution. Remember that true schism requires innovation, something you have not done but something that Bergoglio does with every breath He, therefore, is the schismatic! However he already ipso facto excommunicated himself by his many public heresies (canon 188 in the 1917 code). As you already know he has no power to excommunicate you because he is not even a Catholic. So rejoice! I am with you & I hope Bergoglio excommunicates me from his false church also. Bergoglio & his cohorts have the clothes & the buildings, but you have the faith. God bless & keep you. If you need anything just ask I will try my best to help. With admiration & undying respect. Mel Gibson LETTERA DI MEL GIBSON ALL'ARCIVESCOVO VIGANO Caro Arcivescovo, Sono sicuro che non ti aspettavi altro da Jorge Bergoglio. So che sai che non ha alcuna autorità, quindi non sono sicuro di come questo ti influenzerà in futuro. Spero che continuerai a dire messa e a ricevere i sacramenti da solo: è davvero un distintivo d'onore da cui essere evitato. la falsa chiesa postconciliare. Hai tutta la mia solidarietà per il fatto che soffri pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri sei un eroe molto coraggioso. Come sempre avete centrato l'illegittimità di Francesco. Esprimi i problemi fondamentali con l'istituzione che ha eclissato la vera chiesa e apprezzo il tuo coraggio nell'esprimerlo, ma soprattutto nel mantenere la fedeltà alla vera chiesa! Sei un moderno Atanasio! Ho tutto il rispetto per il modo in cui difendi Cristo e la sua chiesa. Sono d'accordo con te al 100% sul fatto che la Chiesa postconciliare del Vaticano II è una Chiesa contraffatta. Questo è il motivo per cui ho costruito una Chiesa cattolica che adora solo tradizionalmente. Puoi venire a celebrare la messa lì in qualsiasi momento. Ovviamente essere definito scismatico ed essere scomunicato da Jorge Bergoglio è come un distintivo d’onore se consideri che è un apostata totale e ti espelle da una falsa istituzione. Ricorda che il vero scisma richiede innovazione, qualcosa che non hai fatto tu ma qualcosa che Bergoglio fa ad ogni respiro Lui, quindi, è lo scismatico! Tuttavia già ipso facto si scomunicava con le sue numerose eresie pubbliche (canone 188 del codice del 1917). Come già sapete non ha il potere di scomunicarvi perché non è nemmeno cattolico. Quindi rallegrati! Sono con te e spero che Bergoglio scomunichi anche me dalla sua falsa chiesa. Bergoglio e i suoi compagni hanno i vestiti e gli edifici, ma tu hai la fede. Dio ti benedica e ti protegga. Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure, farò del mio meglio per aiutarti. Con ammirazione e rispetto eterno. Mel Gibson Fonte: https://x.com/robinmonotti/status/1810632434125283363?t=Woby2X9CFlcQxgc-izOK_Q&s=19
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  • MONSIGNOR VIGANO SCOMUNICATO PER SCISMA

    E’ veramente incredibile la rapidità con la quale la Chiesa cattolica di Jorge Mario Bergoglio punisce i suoi oppositori. Mons. Viganò è stato scomunicato per “scisma” oggi, 5 luglio 2024, perché ha rifiutato l’autorità del Papa regnante e ha criticato pesantemente il Concilio vaticano II.

    La prima osservazione è che in questo caso si è applicato un metodo molto veloce e rigido, senza cercare una mediazione. Alla faccia dell’apertura e dell’inclusività, che entrano in gioco solamente quando si tratta di omologarsi al pensiero unico. L’attuale Chiesa cattolica è tanto dura al suo interno, nei confronti del suo clero e dei suoi fedeli, quanto cedevole verso la mentalità mondana.

    C’è da dire però che mons. Viganò non ha fatto nulla per evitare tale provvedimento, anzi è come se l’avesse fortemente “provocato”. Le sue dichiarazioni sono inequivocabili e molto dure nei confronti sia dell’attuale Pontefice che del Concilio Vaticano II, da lui considerato “il cancro” dal quale derivano tutti i mali della Chiesa contemporanea.

    Non si è comportato certo come quei grandi santi (vedi san Francesco) che, pur essendo estremamente critici nei confronti della Chiesa del loro tempo, ne hanno accettato l’autorità e sono rimasti dentro la comunione ecclesiale.

    Un’altra considerazione che mi viene spontanea è il peso che la sentenza di scomunica da’ alle dichiarazioni che vengono espresse sulle reti sociali. Ormai per tutti, anche per le gerarchie cattoliche, ciò che conta è la “reputazione” che uno ottiene nel mondo della comunicazione informatica.
    MONSIGNOR VIGANO SCOMUNICATO PER SCISMA E’ veramente incredibile la rapidità con la quale la Chiesa cattolica di Jorge Mario Bergoglio punisce i suoi oppositori. Mons. Viganò è stato scomunicato per “scisma” oggi, 5 luglio 2024, perché ha rifiutato l’autorità del Papa regnante e ha criticato pesantemente il Concilio vaticano II. La prima osservazione è che in questo caso si è applicato un metodo molto veloce e rigido, senza cercare una mediazione. Alla faccia dell’apertura e dell’inclusività, che entrano in gioco solamente quando si tratta di omologarsi al pensiero unico. L’attuale Chiesa cattolica è tanto dura al suo interno, nei confronti del suo clero e dei suoi fedeli, quanto cedevole verso la mentalità mondana. C’è da dire però che mons. Viganò non ha fatto nulla per evitare tale provvedimento, anzi è come se l’avesse fortemente “provocato”. Le sue dichiarazioni sono inequivocabili e molto dure nei confronti sia dell’attuale Pontefice che del Concilio Vaticano II, da lui considerato “il cancro” dal quale derivano tutti i mali della Chiesa contemporanea. Non si è comportato certo come quei grandi santi (vedi san Francesco) che, pur essendo estremamente critici nei confronti della Chiesa del loro tempo, ne hanno accettato l’autorità e sono rimasti dentro la comunione ecclesiale. Un’altra considerazione che mi viene spontanea è il peso che la sentenza di scomunica da’ alle dichiarazioni che vengono espresse sulle reti sociali. Ormai per tutti, anche per le gerarchie cattoliche, ciò che conta è la “reputazione” che uno ottiene nel mondo della comunicazione informatica.
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  • MONSIGNOR VIGANO SCOMUNICATO PER SCISMA

    E’ veramente incredibile la rapidità con la quale la Chiesa cattolica di Jorge Mario Bergoglio punisce i suoi oppositori. Mons. Viganò è stato scomunicato per “scisma” oggi, 5 luglio 2024, perché ha rifiutato l’autorità del Papa regnante e ha criticato pesantemente il Concilio vaticano II.

    La prima osservazione è che in questo caso si è applicato un metodo molto veloce e rigido, senza cercare una mediazione. Alla faccia dell’apertura e dell’inclusività, che entrano in gioco solamente quando si tratta di omologarsi al pensiero unico. L’attuale Chiesa cattolica è tanto dura al suo interno, nei confronti del suo clero e dei suoi fedeli, quanto cedevole verso la mentalità mondana.

    C’è da dire però che mons. Viganò non ha fatto nulla per evitare tale provvedimento, anzi è come se l’avesse fortemente “provocato”. Le sue dichiarazioni sono inequivocabili e molto dure nei confronti sia dell’attuale Pontefice che del Concilio Vaticano II, da lui considerato “il cancro” dal quale derivano tutti i mali della Chiesa contemporanea.

    Non si è comportato certo come quei grandi santi (vedi san Francesco) che, pur essendo estremamente critici nei confronti della Chiesa del loro tempo, ne hanno accettato l’autorità e sono rimasti dentro la comunione ecclesiale.

    Un’altra considerazione che mi viene spontanea è il peso che la sentenza di scomunica da’ alle dichiarazioni che vengono espresse sulle reti sociali. Ormai per tutti, anche per le gerarchie cattoliche, ciò che conta è la “reputazione” che uno ottiene nel mondo della comunicazione informatica.
    MONSIGNOR VIGANO SCOMUNICATO PER SCISMA E’ veramente incredibile la rapidità con la quale la Chiesa cattolica di Jorge Mario Bergoglio punisce i suoi oppositori. Mons. Viganò è stato scomunicato per “scisma” oggi, 5 luglio 2024, perché ha rifiutato l’autorità del Papa regnante e ha criticato pesantemente il Concilio vaticano II. La prima osservazione è che in questo caso si è applicato un metodo molto veloce e rigido, senza cercare una mediazione. Alla faccia dell’apertura e dell’inclusività, che entrano in gioco solamente quando si tratta di omologarsi al pensiero unico. L’attuale Chiesa cattolica è tanto dura al suo interno, nei confronti del suo clero e dei suoi fedeli, quanto cedevole verso la mentalità mondana. C’è da dire però che mons. Viganò non ha fatto nulla per evitare tale provvedimento, anzi è come se l’avesse fortemente “provocato”. Le sue dichiarazioni sono inequivocabili e molto dure nei confronti sia dell’attuale Pontefice che del Concilio Vaticano II, da lui considerato “il cancro” dal quale derivano tutti i mali della Chiesa contemporanea. Non si è comportato certo come quei grandi santi (vedi san Francesco) che, pur essendo estremamente critici nei confronti della Chiesa del loro tempo, ne hanno accettato l’autorità e sono rimasti dentro la comunione ecclesiale. Un’altra considerazione che mi viene spontanea è il peso che la sentenza di scomunica da’ alle dichiarazioni che vengono espresse sulle reti sociali. Ormai per tutti, anche per le gerarchie cattoliche, ciò che conta è la “reputazione” che uno ottiene nel mondo della comunicazione informatica.
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  • COMUNICATO

    di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

    Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale.

    Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi.

    Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino.

    Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione.

    La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II.

    Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo.

    Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito.

    Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia.

    Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale.

    Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo.

    Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre.

    In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo.

    Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli.

    Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede.

    + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
    COMUNICATO di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo Il Dicastero per la Dottrina della Fede mi ha comunicato, con una semplice email, l’avvio di un processo penale extragiudiziale nei miei confronti, con l’accusa di essere incorso nel delitto di scisma e contestandomi di aver negato la legittimità di «Papa Francesco», di aver rotto la comunione «con Lui» e di aver rifiutato il Concilio Vaticano II. Mi si convoca al Palazzo del Sant’Uffizio il 20 Giugno, in persona o rappresentato da un Avvocato. Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale. Considero le accuse rivolte nei miei riguardi come un motivo di onore. Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana “chiesa sinodale” è necessaria metastasi. Occorre che l’Episcopato, il Clero e il popolo di Dio si interroghino seriamente se sia coerente con la professione della Fede Cattolica assistere passivamente alla sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, esattamente come altri eversori stanno distruggendo la società civile. Il globalismo chiede la sostituzione etnica: Bergoglio promuove l’immigrazione incontrollata e chiede l’integrazione delle culture e delle religioni. Il globalismo sostiene l’ideologia LGBTQ+: Bergoglio autorizza la benedizione delle coppie omosessuali e impone ai fedeli l’accettazione dell’omosessualismo, mentre copre gli scandali dei suoi protetti e li promuove ai più alti posti di responsabilità. Il globalismo impone l’agenda green: Bergoglio rende culto all’idolo della Pachamama, scrive deliranti encicliche sull’ambiente, sostiene l’Agenda 2030 e attacca chi mette in discussione la teoria sul riscaldamento globale di origine antropica. Esorbita dal proprio ruolo in questioni di stretta pertinenza della scienza, ma sempre e solo in una direzione, che è quella diametralmente opposta a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ha imposto l’uso dei sieri genici sperimentali, che hanno provocato danni gravissimi, decessi e sterilità, definendoli «un atto d’amore», in cambio dei finanziamenti delle industrie farmaceutiche e delle fondazioni filantropiche. La sua totale consentaneità con la religione di Davos è scandalosa. Ovunque i governi al servizio del Word Economic Forum hanno introdotto o esteso l’aborto, promosso il vizio, legittimato le unioni omosessuali o la transizione di genere, incentivato l’eutanasia e tollerato la persecuzione dei Cattolici, non una parola è stata spesa in difesa della Fede o della Morale minacciate, a sostegno delle battaglie civili di tanti Cattolici abbandonati dal Vaticano e dai Vescovi. Non una parola per i Cattolici perseguitati in Cina, complice la Santa Sede che considera i miliardi di Pechino più importanti della vita e della libertà di migliaia di Cinesi fedeli alla Chiesa Romana. Nessuno scisma, nella “chiesa sinodale” presieduta da Bergoglio, si ravvisa né da parte dell’Episcopato Tedesco, né dei Vescovi di nomina governativa consacrati in Cina senza il mandato di Roma. Perché la loro azione è coerente con la distruzione della Chiesa, e quindi va dissimulata, minimizzata, tollerata e infine incoraggiata. In questi undici anni di “pontificato” la Chiesa Cattolica è stata umiliata e screditata soprattutto a causa degli scandali e della corruzione dei vertici della Gerarchia, totalmente ignorati mentre il più spietato autoritarismo vaticano infieriva su Sacerdoti e Religiosi fedeli, piccole comunità di Monache tradizionali, comunità legate alla Messa in latino. Questo zelo a senso unico ricorda il fanatismo di Cromwell, tipico di chi sfida la Provvidenza nella presunzione di sapersi finalmente in cima alla piramide gerarchica, libero di fare e disfare a piacimento senza che nessuno obbietti alcunché. E quest’opera di distruzione, questa volontà di rinunciare alla salvezza delle anime in nome di una pace umana che nega Dio non è un’invenzione di Bergoglio, ma lo scopo principale (e inconfessabile) di chi ha usato un Concilio per contraddire il Magistero cattolico e iniziare a demolire la Chiesa dall’interno, per piccoli passi, ma sempre in un’unica direzione, sempre con l’indulgente tolleranza o la colpevole inazione, se non addirittura l’esplicita approvazione delle Autorità romane. La Chiesa Cattolica è stata occupata lentamente ma inesorabilmente e a Bergoglio è stato dato l’incarico di farla diventare un’agenzia filantropica, la “chiesa dell’umanità, dell’inclusione, dell’ambiente” al servizio del Nuovo Ordine Mondiale. Ma questa non è la Chiesa Cattolica: è la sua contraffazione. La Rinunzia di Benedetto XVI e la nomina da parte della Mafia di San Gallo di un successore in linea con i diktat dell’Agenda 2030 doveva consentire – e ha effettivamente consentito – di gestire il golpe globale con la complicità e l’autorevolezza della Chiesa di Roma. Bergoglio è per la Chiesa ciò che altri leader mondiali sono per le loro Nazioni: traditori, eversori, liquidatori finali della società tradizionale e certi dell’impunità. Il vizio di consenso (vitium consensus) da parte di Bergoglio nell’accettare l’elezione si basa appunto sull’evidente alienità della sua azione di governo e di magistero rispetto a ciò che qualsiasi Cattolico di qualsiasi tempo si aspetta dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli. Tutto ciò che Bergoglio compie costituisce un’offesa e una provocazione a tutta la Chiesa Cattolica, ai suoi Santi di tutti i tempi, ai Martiri che sono stati uccisi in odium Fidei, ai Papi di tutti i tempi fino al Concilio Vaticano II. Questa è anche e principalmente un’offesa al divino Capo della Chiesa, Nostro Signore Gesù Cristo, la Cui sacra autorità Bergoglio esercita in danno al Corpo Mistico, con un’azione che è troppo sistematica e coerente per poter apparire frutto di mera incapacità. Nell’opera di Bergoglio e della sua cerchia si concretizza il monito del Signore: Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di agnelli, ma che nell’intimo sono lupi rapaci (Mt 7, 15). Con costoro mi onoro di non avere né volere alcuna comunione ecclesiale: la loro è una lobby, che dissimula la propria complicità con i padroni del mondo per ingannare tante anime e impedire ogni resistenza all’instaurazione del Regno dell’Anticristo. Dinanzi alle accuse del Dicastero rivendico, come Successore degli Apostoli, di essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il Magistero dei Romani Pontefici e con l’ininterrotta Tradizione dottrinale, morale e liturgica che essi hanno fedelmente custodito. Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto “magistero postconciliare”, in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia. Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale. Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo. Cinquant’anni fa, in quello stesso Palazzo del Sant’Uffizio, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre venne convocato e accusato di scisma per aver rifiutato il Vaticano II. La sua difesa è la mia, le sue parole sono le mie, miei sono i suoi argomenti dinanzi ai quali le Autorità romane non hanno potuto condannarlo per eresia, dovendo aspettare che consacrasse dei Vescovi per avere il pretesto di dichiararlo scismatico e revocargli la scomunica quando ormai era morto. Lo schema si ripete anche dopo che dieci lustri hanno dimostrato la scelta profetica di Mons. Lefebvre. In questi tempi di apostasia, i Cattolici troveranno nei Pastori fedeli al mandato ricevuto da Nostro Signore un esempio e un incoraggiamento a permanere nella Verità di Cristo. Depositum custodi, secondo l’esortazione dell’Apostolo: avvicinandosi il momento in cui dovrò rendere conto al Figlio di Dio di ogni mia azione, intendo perseverare nel bonum certamen e non venir meno alla testimonianza di Fede che è richiesta a chi come Vescovo è insignito della pienezza del Sacerdozio e costituito Successore degli Apostoli. Invito tutti i Cattolici a pregare perché il Signore venga in soccorso della Sua Chiesa e infonda coraggio a quanti sono perseguitati a causa della Fede. + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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  • Il Vaticano convoca monsignor Viganò e lo accusa del “delitto di scisma”. Lui replica: “Lo considero un onore”
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/20/vaticano-convoca-monsignor-vigano-accusa-delitto-scisma-replica-un-onore/7595197/
    Il Vaticano convoca monsignor Viganò e lo accusa del “delitto di scisma”. Lui replica: “Lo considero un onore” https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/20/vaticano-convoca-monsignor-vigano-accusa-delitto-scisma-replica-un-onore/7595197/
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    Il Vaticano convoca monsignor Viganò e lo accusa del "delitto di scisma". Lui replica: "Lo considero un onore" - Il Fatto Quotidiano
    L’ex Sant'Uffizio - nel decreto - ricorda che si tratta di un processo penale extragiudiziale e avverte l’imputato di nominare un avvocato
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  • 20 fatti sull'Italia che forse non conosci:

    1. L'Italia ospita il maggior numero di siti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, con 55 siti.

    2. La Torre Pendente di Pisa infatti si inclina ad un angolo di circa 4 gradi.

    3. L'Italia ha più varietà di formaggio di qualsiasi altro paese al mondo, con oltre 500 tipi diversi.

    4. Venezia, una delle città più famose d'Italia, è composta da 118 piccole isole.

    5. L'Italia è il più grande produttore mondiale di vino, che rappresenta circa un terzo della produzione mondiale.

    6. Il nome italiano dell'Italia è "Italia", derivato dall'antico nome "Italoi. "

    7. Il Colosseo di Roma è una delle strutture antiche più famose al mondo e potrebbe ospitare fino a 80.000 spettatori.

    8. L'Italia è il luogo di nascita del movimento artistico rinascimentale, iniziato a Firenze nel XIV secolo.

    9. L'Italia ha due Stati indipendenti all'interno dei suoi confini: Città del Vaticano e San Marino.

    10. Il più piccolo paese internazionale riconosciuto, la Città del Vaticano, si trova interamente all'interno di Roma.

    11. L'Italia è il primo produttore mondiale di olio d'oliva, che rappresenta circa il 20% della produzione mondiale.

    12. Lo sport delle bocce, si gioca sin dai tempi antichi e potrebbe esser considerato un vero sport nazionale ...piuttosto che il calcio che ha origini più moderne ed estere

    13. La prima università conosciuta in Europa è stata fondata a Bologna nel 1088.

    14. Nel mar Ionio, si trova la valle sottomarina più profonda del mondo, la Fossa di Calipso

    15. Il famoso piatto italiano, la pizza, nasce a Napoli nel XVIII secolo.

    16. Il tradizionale saluto italiano "Ciao" deriva originariamente dalla frase veneziana "s-cia'v-o" che significa "sono il tuo schiavo. "

    17. L'Italia ha più ambasciate di qualsiasi altro paese al mondo, con 95 ambasciate a Roma.

    18. All'inventore italiano Guglielmo Marconi è accreditato lo sviluppo del primo sistema pratico di comunicazione radio.

    19. Lo stato sovrano più piccolo del mondo, la Città del Vaticano, ha il più alto tasso di criminalità a causa del gran numero di turisti.

    20. Patrimonio dell'umanità UNESCO: l'Italia vanta il più alto numero di siti Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO a livello mondiale, tra cui città storiche come Roma, Firenze e Venezia, siti archeologici come Pompei ed Ercolano, e meraviglie naturali come la Costiera Amalfitana e le Cinque Terre.

    Grazie a Abruzzo Borgo.
    20 fatti sull'Italia che forse non conosci: 1. L'Italia ospita il maggior numero di siti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, con 55 siti. 2. La Torre Pendente di Pisa infatti si inclina ad un angolo di circa 4 gradi. 3. L'Italia ha più varietà di formaggio di qualsiasi altro paese al mondo, con oltre 500 tipi diversi. 4. Venezia, una delle città più famose d'Italia, è composta da 118 piccole isole. 5. L'Italia è il più grande produttore mondiale di vino, che rappresenta circa un terzo della produzione mondiale. 6. Il nome italiano dell'Italia è "Italia", derivato dall'antico nome "Italoi. " 7. Il Colosseo di Roma è una delle strutture antiche più famose al mondo e potrebbe ospitare fino a 80.000 spettatori. 8. L'Italia è il luogo di nascita del movimento artistico rinascimentale, iniziato a Firenze nel XIV secolo. 9. L'Italia ha due Stati indipendenti all'interno dei suoi confini: Città del Vaticano e San Marino. 10. Il più piccolo paese internazionale riconosciuto, la Città del Vaticano, si trova interamente all'interno di Roma. 11. L'Italia è il primo produttore mondiale di olio d'oliva, che rappresenta circa il 20% della produzione mondiale. 12. Lo sport delle bocce, si gioca sin dai tempi antichi e potrebbe esser considerato un vero sport nazionale ...piuttosto che il calcio che ha origini più moderne ed estere 13. La prima università conosciuta in Europa è stata fondata a Bologna nel 1088. 14. Nel mar Ionio, si trova la valle sottomarina più profonda del mondo, la Fossa di Calipso 15. Il famoso piatto italiano, la pizza, nasce a Napoli nel XVIII secolo. 16. Il tradizionale saluto italiano "Ciao" deriva originariamente dalla frase veneziana "s-cia'v-o" che significa "sono il tuo schiavo. " 17. L'Italia ha più ambasciate di qualsiasi altro paese al mondo, con 95 ambasciate a Roma. 18. All'inventore italiano Guglielmo Marconi è accreditato lo sviluppo del primo sistema pratico di comunicazione radio. 19. Lo stato sovrano più piccolo del mondo, la Città del Vaticano, ha il più alto tasso di criminalità a causa del gran numero di turisti. 20. Patrimonio dell'umanità UNESCO: l'Italia vanta il più alto numero di siti Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO a livello mondiale, tra cui città storiche come Roma, Firenze e Venezia, siti archeologici come Pompei ed Ercolano, e meraviglie naturali come la Costiera Amalfitana e le Cinque Terre. Grazie a Abruzzo Borgo.
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  • PROBABILMENTE UN MOTIVO CI SARÀ!
    Il Cristo redentore caduto davanti a Papa Francesco, cosa significa? Le premonizioni e i presunti segni misteriosi
    Il giorno di Pasqua, durante la messa in Vaticano, una folata di vento più potente delle altre ha fatto cadere rovinosamente a terra l'antica icona del Cristo redento sul sagrato...

    https://www.ilmessaggero.it/AMP/vaticano/cristo_redentore_caduto_papa_francesco_cosa_significa_messaggio_divino_premonizioni_mistero-8031164.html
    PROBABILMENTE UN MOTIVO CI SARÀ! Il Cristo redentore caduto davanti a Papa Francesco, cosa significa? Le premonizioni e i presunti segni misteriosi Il giorno di Pasqua, durante la messa in Vaticano, una folata di vento più potente delle altre ha fatto cadere rovinosamente a terra l'antica icona del Cristo redento sul sagrato... https://www.ilmessaggero.it/AMP/vaticano/cristo_redentore_caduto_papa_francesco_cosa_significa_messaggio_divino_premonizioni_mistero-8031164.html
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    Il giorno di Pasqua, durante la messa in Vaticano, una folata di vento più potente delle altre ha fatto cadere rovinosamente a terra l'antica icona del Cristo redento sul sagrato...
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  • ACCUSE GRAVISSIME e CIRCOSTANZIATE.
    Mons. Carlo Maria Viganò: "La Chiesa di Bergoglio non è quella di Cristo"
    Durissima analisi dell'arcivescovo Carlo Maria Viganò: "Bergoglio è il liquidatore fallimentare della Chiesa, il suo endorsement nei confronti della "Clinton Foundation" conferma i peggiori sospetti. L'accettazione del Papato da parte di Bergoglio va considerata viziata. Questa situazione è il frutto avvelenato del Concilio Vaticano II".

    VOLEVO I VOSTRI COMMENTI.

    https://youtu.be/RBq6scOzGtI?si=NxomUluoi9TUGC-s

    #monsignorvigano
    #accusevigano
    #papafrancesco
    #apostata
    ACCUSE GRAVISSIME e CIRCOSTANZIATE. Mons. Carlo Maria Viganò: "La Chiesa di Bergoglio non è quella di Cristo" Durissima analisi dell'arcivescovo Carlo Maria Viganò: "Bergoglio è il liquidatore fallimentare della Chiesa, il suo endorsement nei confronti della "Clinton Foundation" conferma i peggiori sospetti. L'accettazione del Papato da parte di Bergoglio va considerata viziata. Questa situazione è il frutto avvelenato del Concilio Vaticano II". VOLEVO I VOSTRI COMMENTI. https://youtu.be/RBq6scOzGtI?si=NxomUluoi9TUGC-s #monsignorvigano #accusevigano #papafrancesco #apostata
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  • PAPA FRANCESCO PUNISCE IL CARDINALE DEI “DUBIA” ANTI-LGBT. Burke colpito dalla Mannaia del Vaticano sugli Alloggi di Lusso ai Porporati.
    https://www.gospanews.net/2023/12/03/papa-francesco-punisce-il-cardinale-dei-dubia-anti-lgbt-burke-colpito-dalla-mannaia-del-vaticano-sugli-alloggi-di-lusso-ai-porporati/
    PAPA FRANCESCO PUNISCE IL CARDINALE DEI “DUBIA” ANTI-LGBT. Burke colpito dalla Mannaia del Vaticano sugli Alloggi di Lusso ai Porporati. https://www.gospanews.net/2023/12/03/papa-francesco-punisce-il-cardinale-dei-dubia-anti-lgbt-burke-colpito-dalla-mannaia-del-vaticano-sugli-alloggi-di-lusso-ai-porporati/
    WWW.GOSPANEWS.NET
    PAPA FRANCESCO PUNISCE IL CARDINALE DEI “DUBIA” ANTI-LGBT. Burke colpito dalla Mannaia del Vaticano sugli Alloggi di Lusso ai Porporati
    Il cardinale Burke non è un “Nemico del Papa” e non perderà la Pensionedi Carlo Domenico Cristofori«L'indiscrezione che ha provocato un terremoto in Vaticano e nel cattolicesimo anglosassone è stata pubblicata lunedì mattina da Riccardo Cascioli su La Nuova Bussola Quotidiana: il Pap
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