• Italia e la libertà di stampa: un declino che preoccupa

    Il nuovo rapporto annuale di Reporters sans frontières (RSF) fotografa una realtà allarmante: la libertà di stampa nel mondo è al “minimo storico” e l’Italia scivola al 49esimo posto, il peggiore dell’Europa occidentale, perdendo tre posizioni rispetto all’anno precedente.
    Un dato che non sorprende chi segue da tempo le dinamiche del nostro Paese, ma che dovrebbe comunque indignare e preoccupare ogni cittadino consapevole del ruolo cruciale dell’informazione in una democrazia.

    I motivi della retrocessione

    Secondo RSF, le minacce alla libertà di stampa in Italia sono molteplici e strutturali:
    • Le organizzazioni mafiose, soprattutto nel Sud, continuano a intimidire e condizionare i giornalisti.
    • Gruppi estremisti compiono atti di violenza contro chi fa informazione.
    • La classe politica tenta di ostacolare la libera informazione, in particolare sulle inchieste giudiziarie, attraverso la cosiddetta “legge bavaglio” che limita la pubblicazione delle intercettazioni.
    • Proliferano le azioni legali strumentali (le cosiddette “querele temerarie”) per intimidire, imbavagliare o punire chi cerca di raccontare fatti di interesse pubblico.

    Un quadro internazionale cupo, ma l’Italia spicca in negativo

    La situazione globale è grave: oltre metà della popolazione mondiale vive in Paesi dove la stampa è sotto attacco. In fondo alla classifica troviamo regimi notoriamente autoritari come Cina, Corea del Nord ed Eritrea. Tuttavia, l’Italia, pur restando formalmente una democrazia, mostra segnali preoccupanti di deriva autoritaria proprio nel modo in cui tratta l’informazione e chi la produce.

    La deriva autoritaria: segnali da non sottovalutare

    Il progressivo restringimento degli spazi di libertà per la stampa è un indicatore chiave della salute democratica di un Paese. In Italia, il tentativo di limitare la pubblicazione delle intercettazioni, la pressione giudiziaria sui giornalisti e la violenza – fisica e verbale – contro chi esercita il diritto di cronaca, sono segnali inequivocabili di una deriva autoritaria.
    Non si tratta di semplici “incidenti di percorso”, ma di una strategia sistematica volta a ridurre la capacità dei media di svolgere il loro ruolo di controllo del potere.
    “Il giornalismo indipendente è una spina nel fianco degli autocrati”, ricorda la direttrice generale di RSF Anja Osterhaus.
    Se i media sono finanziariamente in difficoltà e sotto pressione politica e giudiziaria, chi smaschererà disinformazione e propaganda?

    Cosa resta della democrazia senza una stampa libera?

    La libertà di stampa non è un lusso, ma il fondamento di ogni democrazia reale. Senza la possibilità per i giornalisti di indagare, raccontare e criticare senza timori di ritorsioni, la democrazia si svuota di significato e diventa una mera facciata. La discesa dell’Italia nella classifica RSF non è solo un dato statistico: è il sintomo di una malattia profonda che rischia di uccidere quel poco di democrazia che ancora ci resta.

    Conclusione

    Davanti a questi dati, non basta indignarsi: serve una presa di coscienza collettiva e una mobilitazione concreta per difendere la libertà di stampa. Perché dove muore l’informazione, muore anche la democrazia. E la deriva autoritaria, oggi, non è più solo una minaccia lontana, ma una realtà che avanza silenziosa, giorno dopo giorno, anche in Italia.

    COMMENTO all'ARTICOLO uscito oggi:
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/02/nel-mondo-la-liberta-di-stampa-e-al-minimo-storico-litalia-scende-al-49esimo-posto-il-report-di-rsf/7972129
    Italia e la libertà di stampa: un declino che preoccupa Il nuovo rapporto annuale di Reporters sans frontières (RSF) fotografa una realtà allarmante: la libertà di stampa nel mondo è al “minimo storico” e l’Italia scivola al 49esimo posto, il peggiore dell’Europa occidentale, perdendo tre posizioni rispetto all’anno precedente. Un dato che non sorprende chi segue da tempo le dinamiche del nostro Paese, ma che dovrebbe comunque indignare e preoccupare ogni cittadino consapevole del ruolo cruciale dell’informazione in una democrazia. I motivi della retrocessione Secondo RSF, le minacce alla libertà di stampa in Italia sono molteplici e strutturali: • Le organizzazioni mafiose, soprattutto nel Sud, continuano a intimidire e condizionare i giornalisti. • Gruppi estremisti compiono atti di violenza contro chi fa informazione. • La classe politica tenta di ostacolare la libera informazione, in particolare sulle inchieste giudiziarie, attraverso la cosiddetta “legge bavaglio” che limita la pubblicazione delle intercettazioni. • Proliferano le azioni legali strumentali (le cosiddette “querele temerarie”) per intimidire, imbavagliare o punire chi cerca di raccontare fatti di interesse pubblico. Un quadro internazionale cupo, ma l’Italia spicca in negativo La situazione globale è grave: oltre metà della popolazione mondiale vive in Paesi dove la stampa è sotto attacco. In fondo alla classifica troviamo regimi notoriamente autoritari come Cina, Corea del Nord ed Eritrea. Tuttavia, l’Italia, pur restando formalmente una democrazia, mostra segnali preoccupanti di deriva autoritaria proprio nel modo in cui tratta l’informazione e chi la produce. La deriva autoritaria: segnali da non sottovalutare Il progressivo restringimento degli spazi di libertà per la stampa è un indicatore chiave della salute democratica di un Paese. In Italia, il tentativo di limitare la pubblicazione delle intercettazioni, la pressione giudiziaria sui giornalisti e la violenza – fisica e verbale – contro chi esercita il diritto di cronaca, sono segnali inequivocabili di una deriva autoritaria. Non si tratta di semplici “incidenti di percorso”, ma di una strategia sistematica volta a ridurre la capacità dei media di svolgere il loro ruolo di controllo del potere. “Il giornalismo indipendente è una spina nel fianco degli autocrati”, ricorda la direttrice generale di RSF Anja Osterhaus. Se i media sono finanziariamente in difficoltà e sotto pressione politica e giudiziaria, chi smaschererà disinformazione e propaganda? Cosa resta della democrazia senza una stampa libera? La libertà di stampa non è un lusso, ma il fondamento di ogni democrazia reale. Senza la possibilità per i giornalisti di indagare, raccontare e criticare senza timori di ritorsioni, la democrazia si svuota di significato e diventa una mera facciata. La discesa dell’Italia nella classifica RSF non è solo un dato statistico: è il sintomo di una malattia profonda che rischia di uccidere quel poco di democrazia che ancora ci resta. Conclusione Davanti a questi dati, non basta indignarsi: serve una presa di coscienza collettiva e una mobilitazione concreta per difendere la libertà di stampa. Perché dove muore l’informazione, muore anche la democrazia. E la deriva autoritaria, oggi, non è più solo una minaccia lontana, ma una realtà che avanza silenziosa, giorno dopo giorno, anche in Italia. COMMENTO all'ARTICOLO uscito oggi: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/02/nel-mondo-la-liberta-di-stampa-e-al-minimo-storico-litalia-scende-al-49esimo-posto-il-report-di-rsf/7972129
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Nel mondo la libertà di stampa è al "minimo storico", l'Italia scende al 49esimo posto. Il report di Rsf - Il Fatto Quotidiano
    Siamo il Paese peggiore dell’Europa occidentale, scesi di ben tre posti (dal 46esimo al 49esimo) nella classifica generale. Passano gli anni e i numeri di Reporters sans frontières che riguardano la libertà di stampa per l’Italia, ma non solo, sono sempre più impietosi. Proprio alla vigilia della Giornata internazionale per la libertà di stampa, l’organizzazione …
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  • Non dimentichiamo che il CEO di GAVI è l‘ex Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso

    https://www.gavi.org/governance/gavi-board/members…

    sotto la cui Presidenza la Commissione Europea con Direttiva 2009/120/UE ha escluso - a prescindere dalla composizione e meccanismo di funzionamento - qualsiasi sostanza che solo formalmente venga definita „vaccino contro malattia infettiva“ dalla normativa molto più esigente richiesta per l’autorizzazione dei prodotti a terapia avanzata (che comprendono i prodotti di terapia genica)

    https://eur-lex.europa.eu/eli/dir/2009/120/oj/ita…

    TRUMP E KENNEDY CONTRO BILL GATES: STOP AI FONDI PER LA GAVI ALLIANCE byoblu.com/2025/03/29/tru…

    @byoblu
    https://x.com/RHolzeisen/status/1906258826019344568?t=Z3xjKSeykv8zPlLS2eIG5g&s=19
    ‼️Non dimentichiamo che il CEO di GAVI è l‘ex Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso 👇👇👇 https://www.gavi.org/governance/gavi-board/members… sotto la cui Presidenza la Commissione Europea con Direttiva 2009/120/UE ha escluso - a prescindere dalla composizione e meccanismo di funzionamento - qualsiasi sostanza che solo formalmente venga definita „vaccino contro malattia infettiva“ dalla normativa molto più esigente richiesta per l’autorizzazione dei prodotti a terapia avanzata (che comprendono i prodotti di terapia genica) 👇👇👇 https://eur-lex.europa.eu/eli/dir/2009/120/oj/ita… TRUMP E KENNEDY CONTRO BILL GATES: STOP AI FONDI PER LA GAVI ALLIANCE byoblu.com/2025/03/29/tru… @byoblu https://x.com/RHolzeisen/status/1906258826019344568?t=Z3xjKSeykv8zPlLS2eIG5g&s=19
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  • È ovvio che lo stanno facendo apposta per ferire e uccidere i bambini mentre guadagnano milioni di dollari.

    "Non c'è alcuna ragione per cui un neonato, un bambino di un mese... o di 6 mesi... debba essere vaccinato contro una malattia a trasmissione sessuale..."
    SUB. ITALIANO

    It is obvious that they are doing this on purpose to hurt and kill children while making millions of dollars.

    "There is no reason why a newborn, a one month old... or a 6 month old... should be vaccinated against a sexually transmitted disease..."
    SUB. ITALIAN
    È ovvio che lo stanno facendo apposta per ferire e uccidere i bambini mentre guadagnano milioni di dollari. "Non c'è alcuna ragione per cui un neonato, un bambino di un mese... o di 6 mesi... debba essere vaccinato contro una malattia a trasmissione sessuale..." SUB. ITALIANO It is obvious that they are doing this on purpose to hurt and kill children while making millions of dollars. "There is no reason why a newborn, a one month old... or a 6 month old... should be vaccinated against a sexually transmitted disease..." SUB. ITALIAN
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  • Per la serie: "Le dirette di Scenario" - libera espressione - vi presentiamo questa sera 4 marzo 2025 l'intervista alla Dottoressa Anna Rita Iannetti, medico chirurgo impegnata da venticinque anni in campagne di promozione alla salute, esperta in neuroscienze, counselor, master in medicina biointegrata, master in PNEI, master in ottimizzazione neuropsicofisica e CRM terapia.
    Autrice de libro "Guarire con la neurobiologia" - conoscere le basi dell'unità mente corpo - Ed. Tecniche Nuove

    Da medico chirurgo la Dott.ssa Iannetti ha approfondito la conoscenza delle neuroscienze, per comprendere i comportamenti umani e i correlati neurologici che li determinano, andando oltre i limiti della psicologia classica.

    Si è specializza nella PNEI, la psiconeuroendocrinoimmunologia, disciplina che studia le interazioni tra il sistemi nervoso centrale, endocrino e immunitario e i loro effetti sul comportamento umano e animale.

    Grazie agli studi di epigenetica, la Dott.ssa Anna Rita Iannetti ci spiega che è possibile ripristinare la funzione fisiologica del proprio organismo.

    È importante sapere che la malattia non è una condizione permanente, ma uno stato con cui il nostro corpo ci comunica una situazione anche emotiva ed esistenziale.

    Occorre avere il coraggio di andare oltre la medicina tradizionale, che è sempre più relegata a rigidi protocolli che hanno mostrato i loro limiti e i loro nefasti effetti nella gestione pandemica.

    Andare oltre i rigidi protocolli di una scienza, soggetta a enormi pressioni economiche e politiche significa riappropriarsi della propria dimensione di salute psicofisica.

    https://rumble.com/v6q49ho-per-le-dirette-di-scenario.press-questa-sera-intervistiamo-la-dottoressa-an.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce

    Con noi in studio oggi anche Cristina Merlino, giornalista freelance, che ringraziamo per le sue domande e per i suoi interventi.
    MASSIMA CONDIVISIONE!
    GRAZIE.

    Iscriviti a www.scenario.press il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    Per la serie: "Le dirette di Scenario" - libera espressione - vi presentiamo questa sera 4 marzo 2025 l'intervista alla Dottoressa Anna Rita Iannetti, medico chirurgo impegnata da venticinque anni in campagne di promozione alla salute, esperta in neuroscienze, counselor, master in medicina biointegrata, master in PNEI, master in ottimizzazione neuropsicofisica e CRM terapia. Autrice de libro "Guarire con la neurobiologia" - conoscere le basi dell'unità mente corpo - Ed. Tecniche Nuove Da medico chirurgo la Dott.ssa Iannetti ha approfondito la conoscenza delle neuroscienze, per comprendere i comportamenti umani e i correlati neurologici che li determinano, andando oltre i limiti della psicologia classica. Si è specializza nella PNEI, la psiconeuroendocrinoimmunologia, disciplina che studia le interazioni tra il sistemi nervoso centrale, endocrino e immunitario e i loro effetti sul comportamento umano e animale. Grazie agli studi di epigenetica, la Dott.ssa Anna Rita Iannetti ci spiega che è possibile ripristinare la funzione fisiologica del proprio organismo. È importante sapere che la malattia non è una condizione permanente, ma uno stato con cui il nostro corpo ci comunica una situazione anche emotiva ed esistenziale. Occorre avere il coraggio di andare oltre la medicina tradizionale, che è sempre più relegata a rigidi protocolli che hanno mostrato i loro limiti e i loro nefasti effetti nella gestione pandemica. Andare oltre i rigidi protocolli di una scienza, soggetta a enormi pressioni economiche e politiche significa riappropriarsi della propria dimensione di salute psicofisica. https://rumble.com/v6q49ho-per-le-dirette-di-scenario.press-questa-sera-intervistiamo-la-dottoressa-an.html?mref=2wyiuy&mc=6s5ce Con noi in studio oggi anche Cristina Merlino, giornalista freelance, che ringraziamo per le sue domande e per i suoi interventi. MASSIMA CONDIVISIONE! GRAZIE. Iscriviti a www.scenario.press il Social contro la censura dei grossi gruppi americani e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
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  • È MORTA ELEONORA GIORGI. FU PROPAGANDISTA VACCINALE.

    Dopo aver sviluppato un cancro post vaccinazione, è deceduta la propagandista vaccinale Elenora Giorgi.

    🔺️Aveva 71 anni.

    Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati.

    MORTO IL VIOLENTO DISCRIMINATORE OLIVIERO TOSCANI. AVEVAMO GIÀ DATO NOTIZIA DEL SUO MALE INCURABILE, IL NOSTRO COMMIATO VIENE OGGI AFFIDATO ALLE PAROLE DELLA FIGLIA
    t.me/ugofuoco/4820

    GRAVE PANCREATITE PER LA LITTIZZETTO. RICOVERATA IN OSPEDALE DA MARTEDÌ SCORSO, SFOTTEVA I NON VACCINATI
    t.me/ugofuoco/4904

    È CIECO, ELTON JOHN LO ANNUNCIA PUBBLICAMENTE. FU TESTIMONIAL DELLA PROPAGANDA VACCINALE E SI BEAVA DI ESSERE VACCINATO
    t.me/ugofuoco/4717

    SAMUELE BERSANI ANNULLA IL TOUR PER PROBLEMI DI SALUTE
    t.me/ugofuoco/4632

    OCCLUSIONE VASI SANGUIGNI PER LA CONDUTTRICE VICTORIA CABELLO. NEL 2022 AFFERMAVA DI AVER FATTO TUTTI I VACCINI E DI AVERE IL GREEN PASS
    t.me/ugofuoco/4633

    ANGELINA MANGO ANNULLA IL TOUR PER PROBLEMI DI SALUTE
    t.me/contenuticontroinformazione/57

    MORTA PAOLA MARELLA, LA CONDUTTRICE TV AVEVA 61 ANNI
    t.me/ugofuoco/4471

    MALORE IMPROVVISO PER FABRIZIO CORONA
    t.me/ugofuoco/4460

    CANCRO MALIGNO AL SENO PER SABRINA SALERNO
    t.me/ugofuoco/4455

    TUMORE AL PANCREAS E METASTASI. ELEONORA GIORGI
    1️⃣ t.me/ugofuoco/4448
    2️⃣ t.me/ugofuoco/3481

    TUMORE ALLE OVAIE PER LA SUPERMODELLA ITALIANA BIANCA BALTI "SI È ESTESO GIÀ AGLI ALTRI ORGANI"
    t.me/ugofuoco/4447

    RICOVERATA IN OSPEDALE DUE VOLTE ELISABETTA GREGORACI
    t.me/ugofuoco/4444

    MARA VENIER, PARALISI FACCIALE DOPO VACCINO E POI EMORRAGIA ALLA RETINA
    1️⃣ t.me/ugofuoco/178
    2️⃣ t.me/ugofuoco/4439

    CANCRO AI POLMONI PER LUCA CARBONI. "GRANDE E DIFFICILE DA OPERARE"
    t.me/ugofuoco/4417

    RARO LINFOMA PER ROGER O'DONNELL DEI CURE. DENIGRAVA NON VACCINATI
    t.me/ugofuoco/4407

    MALATTIA INCURABILE PER OLIVIERO TOSCANI
    t.me/ugofuoco/4377

    COSTANTINO VITAGLIANO. GRAVE MALATTIA AUTOIMMUNE LO STA UCCIDENDO
    t.me/ugofuoco/3729

    ISCHEMIA CEREBRALE PER MARCO CAPPATO
    t.me/ugofuoco/3735

    CANCRO KATE MIDDLETON
    t.me/ugofuoco/3701

    OPERATA D'URGENZA PAOLA PEREGO, CANCRO
    t.me/ugofuoco/3726

    MORTA LA DELATRICE CARLOTTA DESSÌ
    t.me/ugofuoco/3782

    PARALISI FACCIALE PER SIMONA VENTURA
    t.me/ugofuoco/4028

    AMBRA ANGIOLINI ANNUNCIA DI NON STAR BENE
    t.me/ugofuoco/4040

    TUMORE OVAIE PER ANTONELLA CLERICI
    t.me/ugofuoco/4196

    GRAVE TOTÒ SCHILLACI
    t.me/ugofuoco/4420

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    🔴💣È MORTA ELEONORA GIORGI. FU PROPAGANDISTA VACCINALE. 🔥Dopo aver sviluppato un cancro post vaccinazione, è deceduta la propagandista vaccinale Elenora Giorgi. 🔺️Aveva 71 anni. ▪️Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati. ⚠️MORTO IL VIOLENTO DISCRIMINATORE OLIVIERO TOSCANI. AVEVAMO GIÀ DATO NOTIZIA DEL SUO MALE INCURABILE, IL NOSTRO COMMIATO VIENE OGGI AFFIDATO ALLE PAROLE DELLA FIGLIA ➡️ t.me/ugofuoco/4820 ⚠️GRAVE PANCREATITE PER LA LITTIZZETTO. RICOVERATA IN OSPEDALE DA MARTEDÌ SCORSO, SFOTTEVA I NON VACCINATI ➡️ t.me/ugofuoco/4904 ⚠️È CIECO, ELTON JOHN LO ANNUNCIA PUBBLICAMENTE. FU TESTIMONIAL DELLA PROPAGANDA VACCINALE E SI BEAVA DI ESSERE VACCINATO ➡️ t.me/ugofuoco/4717 ⚠️SAMUELE BERSANI ANNULLA IL TOUR PER PROBLEMI DI SALUTE ➡️ t.me/ugofuoco/4632 ⚠️OCCLUSIONE VASI SANGUIGNI PER LA CONDUTTRICE VICTORIA CABELLO. NEL 2022 AFFERMAVA DI AVER FATTO TUTTI I VACCINI E DI AVERE IL GREEN PASS ➡️ t.me/ugofuoco/4633 ⚠️ANGELINA MANGO ANNULLA IL TOUR PER PROBLEMI DI SALUTE ➡️ t.me/contenuticontroinformazione/57 ⚠️MORTA PAOLA MARELLA, LA CONDUTTRICE TV AVEVA 61 ANNI ➡️ t.me/ugofuoco/4471 ⚠️MALORE IMPROVVISO PER FABRIZIO CORONA ➡️ t.me/ugofuoco/4460 ⚠️CANCRO MALIGNO AL SENO PER SABRINA SALERNO ➡️ t.me/ugofuoco/4455 ⚠️TUMORE AL PANCREAS E METASTASI. ELEONORA GIORGI 1️⃣ t.me/ugofuoco/4448 2️⃣ t.me/ugofuoco/3481 ⚠️TUMORE ALLE OVAIE PER LA SUPERMODELLA ITALIANA BIANCA BALTI "SI È ESTESO GIÀ AGLI ALTRI ORGANI" ➡️ t.me/ugofuoco/4447 ⚠️RICOVERATA IN OSPEDALE DUE VOLTE ELISABETTA GREGORACI ➡️ t.me/ugofuoco/4444 ⚠️MARA VENIER, PARALISI FACCIALE DOPO VACCINO E POI EMORRAGIA ALLA RETINA 1️⃣ t.me/ugofuoco/178 2️⃣ t.me/ugofuoco/4439 ⚠️CANCRO AI POLMONI PER LUCA CARBONI. "GRANDE E DIFFICILE DA OPERARE" ➡️ t.me/ugofuoco/4417 ⚠️RARO LINFOMA PER ROGER O'DONNELL DEI CURE. DENIGRAVA NON VACCINATI ➡️ t.me/ugofuoco/4407 ⚠️MALATTIA INCURABILE PER OLIVIERO TOSCANI ➡️ t.me/ugofuoco/4377 ⚠️COSTANTINO VITAGLIANO. GRAVE MALATTIA AUTOIMMUNE LO STA UCCIDENDO ➡️ t.me/ugofuoco/3729 ⚠️ISCHEMIA CEREBRALE PER MARCO CAPPATO ➡️ t.me/ugofuoco/3735 ⚠️CANCRO KATE MIDDLETON ➡️ t.me/ugofuoco/3701 ⚠️OPERATA D'URGENZA PAOLA PEREGO, CANCRO ➡️ t.me/ugofuoco/3726 ⚠️MORTA LA DELATRICE CARLOTTA DESSÌ ➡️ t.me/ugofuoco/3782 ⚠️PARALISI FACCIALE PER SIMONA VENTURA ➡️ t.me/ugofuoco/4028 ⚠️AMBRA ANGIOLINI ANNUNCIA DI NON STAR BENE ➡️ t.me/ugofuoco/4040 ⚠️TUMORE OVAIE PER ANTONELLA CLERICI ➡️ t.me/ugofuoco/4196 ⚠️GRAVE TOTÒ SCHILLACI ➡️ t.me/ugofuoco/4420 ✅CONDIVIDIAMO OVUNQUE PER COSTRUIRE CONSAPEVOLEZZA. DIFFONDIAMO SU WHATSAPP, TWITTER, TIK TOK, INSTAGRAM, TELEGRAM E FACEBOOK. 🔗Unisciti al canale t.me/ugofuoco
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  • Giovane medico neolaureato sostituivo d’estate i medici condotti di montagna. A disposizione 24 ore al giorno. Molti pazienti erano in età’ pediatrica. Mi ero fatto le ossa come studente in pronto soccorso generale aperto a tutti a prescindere dall’età. Visitavo nelle case anche i neonati ; mi sono reso conto subito che nonostante una parziale inesperienza ero in grado di distinguere i segni di una malattia seria da una banale . In casi dubbi mi consultavo tdlefonicamente con il medico di guardia del reparto di pediatria del Policlinico. Una visita precoce faceva spesso la differenza. Ora imparo (non è mai troppo tardi) che per strani accordi sindacali i medici di continualita’ assistenziale non possono visitare i pazienti sotto i 6 anni e i burocrati dell ASL consigliano che nei primi giorni di malattia siano i genitori a monitorare lo stato di salute dei figli. Consigliano anche di farlo senza apprensione e di non andare subito nel Pronto Soccorso. Insomma per questi scienziati un genitore sarebbe più preparato di un medico generalista nel seguire i figli malati. Penso che si sia perso ogni contatto con la realtà e con l’umanità. Dott. Daniele Giovanardi già direttore PS Policlinico di Modena.
    Giovane medico neolaureato sostituivo d’estate i medici condotti di montagna. A disposizione 24 ore al giorno. Molti pazienti erano in età’ pediatrica. Mi ero fatto le ossa come studente in pronto soccorso generale aperto a tutti a prescindere dall’età. Visitavo nelle case anche i neonati ; mi sono reso conto subito che nonostante una parziale inesperienza ero in grado di distinguere i segni di una malattia seria da una banale . In casi dubbi mi consultavo tdlefonicamente con il medico di guardia del reparto di pediatria del Policlinico. Una visita precoce faceva spesso la differenza. Ora imparo (non è mai troppo tardi) che per strani accordi sindacali i medici di continualita’ assistenziale non possono visitare i pazienti sotto i 6 anni e i burocrati dell ASL consigliano che nei primi giorni di malattia siano i genitori a monitorare lo stato di salute dei figli. Consigliano anche di farlo senza apprensione e di non andare subito nel Pronto Soccorso. Insomma per questi scienziati un genitore sarebbe più preparato di un medico generalista nel seguire i figli malati. Penso che si sia perso ogni contatto con la realtà e con l’umanità. Dott. Daniele Giovanardi già direttore PS Policlinico di Modena.
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  • Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia.
    A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte.
    Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori?
    Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi?
    Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito...

    "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE?
    (Di Max Del Papa)

    La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica.
    Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause.
    Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato.
    Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana.

    “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza.
    Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini.
    Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre.
    Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è.
    Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia.
    Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti.
    Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano.
    Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip.
    Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre.
    Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura.
    Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio?
    Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta.
    Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione!
    Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
    Pubblico oggi il pensiero del giornalista Max Del Papa, ammalatosi di tumore poco dopo il punturino magico, e sin dall'inizio portabandiera di una vera e propria "guerra delle coscienze". Stimo il suo ragionamento schietto, diretto, la sua sensibilità profonda, la sua rabbia immane, la sua voglia di giustizia. A questo sfogo commovente, mi associo, augurandogli buona fortuna per la battaglia contro il cancro che combatte. Per quanto riguarda Bianca Balti (e tanti altri), io spero che una domanda se la ponga: può escludersi una diretta correlazione se dopo l'iniezione ha visto svilupparsi consecutivamente ben due tumori? Ed aggiungerei: può escludersi una diretta correlazione tra le inoculazioni e l'esplosione (provata dalla statistica) di tumori, infarti, ed altre patologie di varia tipologia dal 2021 ad oggi? Porsi domande è lecito, è non indagare che è illecito... "BIANCA BALTI PORTA IL SUO MALE ALL’ARISTON, MA A COSA SERVE? (Di Max Del Papa) La modella Bianca Balti, da Lodi, che esibisce a Sanremo il suo corpo martoriato dal cancro, il suo cranio scalpato dalla chemio, non nobilita il male, non lo vince, ma lo mistifica. Non lo sa? Ci è andata in buona fede, per farsi coraggio, per stordirsi almeno una sera, per evadere dalle ombre lugubri della incertezza? Forse, ma non può decentemente dire che non è lì in quanto malata ma come professionista. No, l'hanno chiamata proprio essendo malata e per un motivo preciso che è lo stesso di Allevi un anno fa, del cialciatore della Fiorentina Bove stramazzato e miracolosamente salvo e di tutti gli altri mandati in passerella: bisogna normalizzare il cancro e quando il male è normalizzato non fa più tanta paura e non ce ne si chiedono le cause. Il messaggio che passa non è di coraggio, di vittoria; se tale voleva essere, mi dispiace, nessuno tra i malati di tumore lo ha colto, almeno a mia esperienza: dopo averla criticata in altra sede, ho ricevuto decine di sollecitazioni e tutte dicevano una sola cosa: grazie, perché da oncologico mi sento preso in giro, mi sento mortificato. Nessuno con una chemio addosso può tradire quell'energia artificiale e improbabile; io dopo sette mesi e sette cicli, a terapia già smaltita, ho dovuto drogarmi, letteralmente, per reggere due ore di conduzione ad un evento di auto storiche e poi sono rimasto sul letto una settimana. “Io non sono la mia malattia”? “Io sono qui da professionista”? Ma io me la ricordo questa posare col vaccino in spalla e tanto di moralismo sotto, “fate come me”, che voleva dire, anche se allora non lo sapevamo: sacrifichiamoci tutti, diamo il sangue alla patria per Draghi e per Speranza. Allora non sospettavamo, adesso ne abbiamo certezza e continuare a ingannare noi stessi si può ma ingannare altri come noi non è accettabile. A Sanremo si esibiscono i grandi, tragici malati ma non si fanno domande. Si banalizza, si mistifica la malattia così che il democratico di turno possa dire: vedete, vi avremo anche avvelenati ma non è così male, ci si va anche al Festival, si diventa famosi. Una morale già sentita tante volte da quelli che girano a dire alle vittime che se la sono cercata, hanno firmato la liberatoria, si sono inventati i protocolli e comunque sono assassini. Loro, capite? A Sanremo anche questa ineffabile Lucarelli che voleva “i novax ridotti a poltiglia verde” ma non si disturba per l'ostentazione omertosa della modella Balti, trova modo di chiamare sciacallo Cristicchi che ha fatto una canzone sulla demenza della madre. Le Lucarelli stanno dappertutto per ragioni precise: Cristicchi, autore di un'opera teatrale sulle foibe, passa in fama di destroide, cosa che, conoscendolo da anni, assolutamente non è. Allora ci vogliono i cecchini di regime i quali, adesso che il regime è apparentemente, temporaneamente più moderato, non si tengono, schiumano rabbia. Fumettizzare il cancro! Nessuno di quelli che passano per la televisione di regime può o vuole sollevare dubbi, sono lì a fare lo spot a quelli che li hanno distrutti. Se una roba spaventosa come un tumore viene infilata in un baraccone di canzoni penose, come può fare paura? E se viene normalizzato come qualcosa che si può esorcizzare con danze e canti, chi mai oserà metterlo in relazione con un siero letale? Che tutti, per primi quelli che lo hanno prodotto e imposto, ammettono come letale? La normalizzazione del male è maligna essa stessa e usa le stesse vittime, che si prestano. Di Big Mama, esondante cantante subito arruolata dalla UE per la sbracata retorica woke, si dice: “Big Mama tra body positive, gender e cancro del sangue”. Un linfoma, come il mio, svuotato di qualsiasi significato scientifico e tragico, ridotto a gossip, infilato nella zuppa del gossip. Ma uno mi ha scritto: mio figlio aveva il tuo stesso linfoma ed è morto il 6 dicembre. Questa idea che un turbocancro lo si possa giocare con il baccanale nazionalpopulista è molto pericolosa e molto ingiusta e la modella lodigiana, lo voglia o meno, lo capisca o meno, non rende un bel servizio a quanti nelle sue condizioni. Merita rispetto ma non adesione: avrebbe potuto proporre la sua situazione con serena sincerità, sviscerarne le profondissime implicazioni e sarebbe stato un autentico vettore di coraggio: ha voluto ridurre tutto a una sfilata di risa e di strepiti; avrebbe potuto palesarsi con misura, con una dignità fragile e sensibile: ha scelto di proporre il suo volto vampiresco, il cranio lunare quasi come un ricatto, comunque un senso di vanità incomprensibile, utile alla propaganda di chi nega la verità; ed è una propaganda oscena, la stessa delle agenzie lobbistiche, le Usaid, le Fema, le Havas, che dagli Stati Uniti all'Europa smobilitano miliardi per corrompere migliaia di giornalisti in modo da occultare la verità, diffondere la menzogna, determinare la censura. Spettacolarizzare il cancro in un modo così inopportuno, così clamoroso va letto in sostituzione di una corretta informazione, serve a non diffondere i numeri della morte, le statistiche sulle incidenze post vaccinali, serve a parlare d'altro, a non parlare affatto. È la forma di censura più inaccettabile perché giocata sull'illusione, sull'incanto del patetico, sull'esaltazione di un coraggio che non c'è. Ed è cinismo verso chi resta inchiodato a una domanda: ce la faccio? Ho raccontato pochi giorni fa la mia distruzione e l'ho fatto per questo preciso motivo, far capire che un cancro non è la rappresentazione patetica ma quasi gioiosa che ne fa la televisione, è l'abisso, è la disperazione assoluta. Non che lo si debba per forza prendere in questo modo, ma le cose stanno così e non c'è trionfo della volontà che tenga. Non ci sono guerrieri qui, solo organismi minati, alla mercé di tutto, consegnati al volere dei medici, vincolati alla lotteria delle cure: noi non combattiamo: subiamo, resistiamo; può andare bene o finire male, ma non c'è nessunissima trasmissione della speranza nella danza macabra di chi confonde la realtà. Eleonora Giorgi sta morendo, ma quanta dignità nella sua rassegnazione! Eppure neppure lei osa affrontare la questione per quella che è. Ancora una volta una occasione persa per fare giustizia di una ingiustizia globale, per ammettere: io mi sono vaccinato e subito dopo mi è successo questo. Basterebbe la verità, nuda e semplice, libero ciascuno di accoglierla o meno. No, meglio le luci del ribaltamento, meglio apparire come Nosferatu a una fiera di canzonette sapendo che la gente, “quelli a casa”, si domandano quanto ti resta, poi spegne e fa gli scongiuri, io speriamo che me la cavo."
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  • Abbiamo sentito tutti le dichiarazioni di Roberto Speranza, Ministro della Sanità all'epoca della pandemia, che in questi giorni ha detto che "il protocollo Tachipirina e Vigile Attesa è un'invenzione dei "No Vax".

    Nella seconda parte di questo video (che mostra anche questa dichiarazione) la pensava diversamente.

    Ma soprattutto andiamo a vedere gli atti ufficiali. A pagina 10 della Circolare del Ministero della Salute (quella inserita anche nel video), avente per oggetto "Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2" e datata 30/11/2020, si legge:

    In linea generale, per soggetti con queste caratteristiche cliniche non è indicata alcuna terapia al di fuori di una eventuale terapia sintomatica di supporto.

    In particolare, nei soggetti a domicilio asintomatici o paucisintomatici, sulla base delle informazioni e dei dati attualmente disponibili, si forniscono le seguenti indicazioni di gestione clinica:

    • vigile attesa;
    • misurazione periodica della saturazione dell’ossigeno tramite pulsossimetria;
    • trattamenti sintomatici (ad esempio paracetamolo);
    • appropriate idratazione e nutrizione;
    • non modificare terapie croniche in atto per altre patologie (es. terapie antiipertensive, ipolipemizzanti, anticoagulanti o antiaggreganti), in quanto si rischierebbe di provocare aggravamenti di condizioni preesistenti;
    • i soggetti in trattamento immunosoppressivo cronico in ragione di un precedente trapianto di organo solido piuttosto che per malattie a patogenesi immunomediata, potranno proseguire il trattamento farmacologico in corso a meno di diversa indicazione da parte dello specialista curante;
    • non utilizzare routinariamente corticosteroidi;
    • l’uso dei corticosteroidi è raccomandato nei soggetti con malattia COVID-19 grave che necessitano di supplementazione di ossigeno. L’impiego di tali farmaci a domicilio può essere considerato solo in quei pazienti il cui quadro clinico non migliora entro le 72 ore, in presenza di un peggioramento dei parametri pulsossimetrici che richieda l’ossigenoterapia;
    • non utilizzare eparina. L’uso di tale farmaco è indicato solo nei soggetti immobilizzati per l’infezione in atto;
    • non utilizzare antibiotici. Il loro eventuale uso è da riservare solo in presenza di sintomatologia febbrile persistente per oltre 72 ore o ogni qualvolta in cui il quadro clinico ponga il fondato sospetto di una sovrapposizione batterica, o, infine, quando l’infezione batterica è dimostrata da un esame microbiologico;
    • non utilizzare idrossiclorochina la cui efficacia non è stata confermata in nessuno degli studi clinici controllati fino ad ora condotti;
    • non somministrare farmaci mediante aerosol se in isolamento con altri conviventi per il rischio di diffusione del virus nell’ambiente.

    Non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato.

    Per una più completa valutazione delle diverse categorie di farmaci da utilizzare nelle diverse fasi della malattia in relazione alle prove di efficacia disponibili, si fornisce di seguito una panoramica generale delle linee di indirizzo AIFA sulle principali categorie di farmaci. Le raccomandazioni fornite riflettono la letteratura e le indicazioni esistenti. Si basano anche sulle Schede Informative AIFA che sono aggiornate in relazione alla rapida evoluzione delle evidenze scientifiche (https://www.aifa.gov.it/aggiornamento-sui-farmaci-utilizzabili-per-il-trattamento-della-malattiacovid19).
    #vannifrajese #giovannifrajese #piccolelucinelbuio #frajeseofficial #bugie #robertosperanza #protocollo #tachipirinaevigileattesa #circolare

    Fonte:
    https://t.me/vannifrajeseofficial
    ✅ Abbiamo sentito tutti le dichiarazioni di Roberto Speranza, Ministro della Sanità all'epoca della pandemia, che in questi giorni ha detto che "il protocollo Tachipirina e Vigile Attesa è un'invenzione dei "No Vax". ▶️ Nella seconda parte di questo video (che mostra anche questa dichiarazione) la pensava diversamente. 📝 Ma soprattutto andiamo a vedere gli atti ufficiali. A pagina 10 della Circolare del Ministero della Salute (quella inserita anche nel video), avente per oggetto "Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2" e datata 30/11/2020, si legge: In linea generale, per soggetti con queste caratteristiche cliniche non è indicata alcuna terapia al di fuori di una eventuale terapia sintomatica di supporto. In particolare, nei soggetti a domicilio asintomatici o paucisintomatici, sulla base delle informazioni e dei dati attualmente disponibili, si forniscono le seguenti indicazioni di gestione clinica: • vigile attesa; • misurazione periodica della saturazione dell’ossigeno tramite pulsossimetria; • trattamenti sintomatici (ad esempio paracetamolo); • appropriate idratazione e nutrizione; • non modificare terapie croniche in atto per altre patologie (es. terapie antiipertensive, ipolipemizzanti, anticoagulanti o antiaggreganti), in quanto si rischierebbe di provocare aggravamenti di condizioni preesistenti; • i soggetti in trattamento immunosoppressivo cronico in ragione di un precedente trapianto di organo solido piuttosto che per malattie a patogenesi immunomediata, potranno proseguire il trattamento farmacologico in corso a meno di diversa indicazione da parte dello specialista curante; • non utilizzare routinariamente corticosteroidi; • l’uso dei corticosteroidi è raccomandato nei soggetti con malattia COVID-19 grave che necessitano di supplementazione di ossigeno. L’impiego di tali farmaci a domicilio può essere considerato solo in quei pazienti il cui quadro clinico non migliora entro le 72 ore, in presenza di un peggioramento dei parametri pulsossimetrici che richieda l’ossigenoterapia; • non utilizzare eparina. L’uso di tale farmaco è indicato solo nei soggetti immobilizzati per l’infezione in atto; • non utilizzare antibiotici. Il loro eventuale uso è da riservare solo in presenza di sintomatologia febbrile persistente per oltre 72 ore o ogni qualvolta in cui il quadro clinico ponga il fondato sospetto di una sovrapposizione batterica, o, infine, quando l’infezione batterica è dimostrata da un esame microbiologico; • non utilizzare idrossiclorochina la cui efficacia non è stata confermata in nessuno degli studi clinici controllati fino ad ora condotti; • non somministrare farmaci mediante aerosol se in isolamento con altri conviventi per il rischio di diffusione del virus nell’ambiente. Non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato. Per una più completa valutazione delle diverse categorie di farmaci da utilizzare nelle diverse fasi della malattia in relazione alle prove di efficacia disponibili, si fornisce di seguito una panoramica generale delle linee di indirizzo AIFA sulle principali categorie di farmaci. Le raccomandazioni fornite riflettono la letteratura e le indicazioni esistenti. Si basano anche sulle Schede Informative AIFA che sono aggiornate in relazione alla rapida evoluzione delle evidenze scientifiche (https://www.aifa.gov.it/aggiornamento-sui-farmaci-utilizzabili-per-il-trattamento-della-malattiacovid19). #vannifrajese #giovannifrajese #piccolelucinelbuio #frajeseofficial #bugie #robertosperanza #protocollo #tachipirinaevigileattesa #circolare Fonte: https://t.me/vannifrajeseofficial
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  • Si Raccomanda la Massima Diffusione.

    Ecco il “Protocollo della Morte” diramato dall’Ordine dei Medici Regione Lombardia il 3 novembre 2020 e presente sul sito Ordine dei Medici di Bergamo dove poi a fondo pagina metterò il link.

    Terapia Suggerita per andare in ospedale e finire intubati per poi morire:

    Utilizzare il paracetamolo nel trattamento della febbre (fino a 3g/die, divisi in 3 dosi, ad almeno 6 ore di distanza).
    - Abbondante idratazione per via orale se non controindicata.
    Sedativi per la tosse al bisogno (se interferenza con il sonno).
    - Tosse e dispnea potrebbero migliorare con l'auto-pronazione (evidenza debole/molto bassa)5.
    - In caso di diarrea evitare trattamenti che riducano la motilità intestinale e supportare con
    idratazione orale
    - Ricordare l'importanza di una corretta alimentazione.

    Ad oggi, in pazienti ospedalizzati con malattia grave (necessitanti ossigenoterapia e/o ventilazione), è stato dimostrato un chiaro beneficio in termini di sopravvivenza della terapia steroidea.

    Per riassumere Tachipirina attendere il peggioramento per la miglior terapia possibile, ossigeno e cortisone.

    No ad Azitromicina 500 che da pubblicazioni scientifiche ha in azione anche antivirale

    No ad Eparina perché se il soggetto si muove non serve…peccato non andavano valutate le trombosi agli arti inferiori ma ai polmoni.
    Che intasandosi di trombi portavano a morte veloce il paziente.

    Infatti i polmoni di un cadavere morto per Covid pesano ben 5 volte in più dei polmoni di un cadavere morto x altra malattia.
    Questo perché sono pieni di sangue trombizzato dovuto alla Proteina Spike.

    Altra stupidata galattica attendere il tampone per un eventuale NON-CURA.

    Purtroppo i miei dati ufficiali e presenti sui server di Regione Lombardia e ATS Insubria certificano che ho zero morti su 2000 pazienti infetti curati non seguendo questi ordini.

    Ovviamente la Cura era ben altra cosa ed era esattamente il contrario di quanto ordinato dall’Orfine dei Medici Regione Lombardia ( che non è l’ordine dei fruttivendoli)

    Cura:

    Ai primi sintomi
    Chiedi il tampone ma soprattutto osservi la clinica.
    Se il paziente inizia con la febbricola è satura bene si aspetta un giorno o due per fare in modo che il sistema immunitario non indebolito dal cortisone inizi a lavorare per produrre anticorpi specifici naturali.
    Ovviamente il paziente va seguito tutti i santi giorni perché un ritardo anche di due tre giorni può portare il paziente grave in ospedale.

    Pertanto si lavora sempre sabato e domenica inclusi.

    Terapia Precoce ( senza attendere il risultato del tampone) Appena la febbre si alza sopra i 38 gradi oppure anche subito se la malattia Covid parte con febbre alta.

    Azitromicina 500 mg una al giorno
    Plaquenil 200 mg due al giorno
    Soldesam 96 goccia al giorno
    Seleparina 4000 ui una puntura matt e pomeriggio
    Vitamina D almeno 100.000 ui giornaliere x 6 giorni

    Ovviamente si può variare sostituendo il Soldesam con Deltacortene da 25 mg

    Introducendo eventualmente il Rocefin da 1 grammo due punture al di.

    E’ stata una terapia definita “ Sartoriale” specifica per ogni paziente.

    Però i farmaci a cui attingeva il medico erano quelli.

    Personalmente ho firmato questa terapia dando il mio consenso di accordo con i professori dell’ Università di Yale a New Haven nel Connecticut.

    - Dott. Carlo Bruni

    Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1886284317900308742

    Link al protocollo: https://www.omceo.bg.it/modulistica-docman/news/coronavirus/481-vademecum-della-cura-delle-persone-con-infezione-da-sars-cov-2-non-ospedalizzate/file.html
    Si Raccomanda la Massima Diffusione.🙏 Ecco il “Protocollo della Morte” diramato dall’Ordine dei Medici Regione Lombardia il 3 novembre 2020 e presente sul sito Ordine dei Medici di Bergamo dove poi a fondo pagina metterò il link. Terapia Suggerita per andare in ospedale e finire intubati per poi morire: Utilizzare il paracetamolo nel trattamento della febbre (fino a 3g/die, divisi in 3 dosi, ad almeno 6 ore di distanza). - Abbondante idratazione per via orale se non controindicata. Sedativi per la tosse al bisogno (se interferenza con il sonno). - Tosse e dispnea potrebbero migliorare con l'auto-pronazione (evidenza debole/molto bassa)5. - In caso di diarrea evitare trattamenti che riducano la motilità intestinale e supportare con idratazione orale - Ricordare l'importanza di una corretta alimentazione. Ad oggi, in pazienti ospedalizzati con malattia grave (necessitanti ossigenoterapia e/o ventilazione), è stato dimostrato un chiaro beneficio in termini di sopravvivenza della terapia steroidea. Per riassumere Tachipirina attendere il peggioramento per la miglior terapia possibile, ossigeno e cortisone. No ad Azitromicina 500 che da pubblicazioni scientifiche ha in azione anche antivirale No ad Eparina perché se il soggetto si muove non serve…peccato non andavano valutate le trombosi agli arti inferiori ma ai polmoni. Che intasandosi di trombi portavano a morte veloce il paziente. Infatti i polmoni di un cadavere morto per Covid pesano ben 5 volte in più dei polmoni di un cadavere morto x altra malattia. Questo perché sono pieni di sangue trombizzato dovuto alla Proteina Spike. Altra stupidata galattica attendere il tampone per un eventuale NON-CURA. Purtroppo i miei dati ufficiali e presenti sui server di Regione Lombardia e ATS Insubria certificano che ho zero morti su 2000 pazienti infetti curati non seguendo questi ordini. Ovviamente la Cura era ben altra cosa ed era esattamente il contrario di quanto ordinato dall’Orfine dei Medici Regione Lombardia ( che non è l’ordine dei fruttivendoli) Cura: Ai primi sintomi Chiedi il tampone ma soprattutto osservi la clinica. Se il paziente inizia con la febbricola è satura bene si aspetta un giorno o due per fare in modo che il sistema immunitario non indebolito dal cortisone inizi a lavorare per produrre anticorpi specifici naturali. Ovviamente il paziente va seguito tutti i santi giorni perché un ritardo anche di due tre giorni può portare il paziente grave in ospedale. Pertanto si lavora sempre sabato e domenica inclusi. Terapia Precoce ( senza attendere il risultato del tampone) Appena la febbre si alza sopra i 38 gradi oppure anche subito se la malattia Covid parte con febbre alta. Azitromicina 500 mg una al giorno Plaquenil 200 mg due al giorno Soldesam 96 goccia al giorno Seleparina 4000 ui una puntura matt e pomeriggio Vitamina D almeno 100.000 ui giornaliere x 6 giorni Ovviamente si può variare sostituendo il Soldesam con Deltacortene da 25 mg Introducendo eventualmente il Rocefin da 1 grammo due punture al di. E’ stata una terapia definita “ Sartoriale” specifica per ogni paziente. Però i farmaci a cui attingeva il medico erano quelli. Personalmente ho firmato questa terapia dando il mio consenso di accordo con i professori dell’ Università di Yale a New Haven nel Connecticut. - Dott. Carlo Bruni Fonte: https://x.com/itsmeback_/status/1886284317900308742 Link al protocollo: https://www.omceo.bg.it/modulistica-docman/news/coronavirus/481-vademecum-della-cura-delle-persone-con-infezione-da-sars-cov-2-non-ospedalizzate/file.html
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  • ALL'OMBRA DELL'ORRORE.
    Solo chi ha orrori da nascondere, continua a diffondere la menzogna.
    il 90% dei ricoverati sono arrivati dalla vigile attesa e tachipirina.
    90%, secondo le statistiche ufficiali, sarebbero 162.000 morti.
    Vi hanno uccisi. Voi e i vostri cari, Prima lasciandovi senza cure, e poi costringendovi ad assumere una sostanza che vi ha rovinato la salute. E voi glielo avete lasciato fare.
    I vostri antenati li avrebbero catturati e li avrebbero fatti a pezzi in strada. Ed è la fine che meritano gli stragisti e i genocidi.

    Da Paolo Bellavite
    "Questa sarebbe l’”invenzione dei no-vax” secondo Roberto Speranza.
    In realtà il ritardo nelle terapie in questa malattia è stato responsabile del 90% dei ricoveri e dei decessi.
    La cosa più infame è che abbia la spudoratezza di mentire davanti ai malati che reclamano.
    La seconda cosa infame è che non abbia l’onestà di ammettere l’errore.
    Se di errore o COLPA si è trattato, deve ammetterlo, altrimenti si deve pensare che si trattava di DOLO, cioè strage criminale.

    E il PD deve comunque smettere di presentarlo".
    ALL'OMBRA DELL'ORRORE. Solo chi ha orrori da nascondere, continua a diffondere la menzogna. il 90% dei ricoverati sono arrivati dalla vigile attesa e tachipirina. 90%, secondo le statistiche ufficiali, sarebbero 162.000 morti. Vi hanno uccisi. Voi e i vostri cari, Prima lasciandovi senza cure, e poi costringendovi ad assumere una sostanza che vi ha rovinato la salute. E voi glielo avete lasciato fare. I vostri antenati li avrebbero catturati e li avrebbero fatti a pezzi in strada. Ed è la fine che meritano gli stragisti e i genocidi. Da Paolo Bellavite "Questa sarebbe l’”invenzione dei no-vax” secondo Roberto Speranza. In realtà il ritardo nelle terapie in questa malattia è stato responsabile del 90% dei ricoveri e dei decessi. La cosa più infame è che abbia la spudoratezza di mentire davanti ai malati che reclamano. La seconda cosa infame è che non abbia l’onestà di ammettere l’errore. Se di errore o COLPA si è trattato, deve ammetterlo, altrimenti si deve pensare che si trattava di DOLO, cioè strage criminale. E il PD deve comunque smettere di presentarlo".
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