• RINGRAZIAMO BIDEN, MACRON, STOLTENBERG E LA Von Der Leyen.

    https://www.ilmessaggero.it/AMP/schede/allerta_charlie_cosa_significa_terrorismo_basi_militari_usa_europa_italia_aviano-8214663.html
    RINGRAZIAMO BIDEN, MACRON, STOLTENBERG E LA Von Der Leyen. https://www.ilmessaggero.it/AMP/schede/allerta_charlie_cosa_significa_terrorismo_basi_militari_usa_europa_italia_aviano-8214663.html
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    Allerta “Charlie” nelle basi Usa in Europa, cosa significa? Livello di minaccia «che non si vedeva da 10 anni»
    È "allerta Charlie" nelle basi militari americane in Europa. Si tratta del secondo livello di protezione più alto, scattato ufficialmente nel weekend, con europei di calcio in...
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  • Andrea Zhok, [27 Giu 2024 alle 16:59]
    La premier estone Kaja Kallas, neonominata responsabile per la politica estera dell'UE al posto di Josep Borrell, in un discorso a fianco dell'uscente presidente della Nato Stoltenberg, si è espressa così sul conflitto russo-ucraino:
    "Dobbiamo definire la vittoria come il nostro obiettivo in guerra, perché non si può vincere una guerra se la vittoria non è definita come l'obiettivo".

    Dal che evinciamo, nel caso a qualcuno fosse sfuggito, che siamo già in guerra con la Russia, solo non lo avevamo dichiarato.

    La premier estone, capo del Partito Riformatore Estone (liberale), non ha peraltro mai fatto mistero delle proprie posizioni.

    Un paio di mesi fa si era espressa a favore dello smembramento della Russia.

    Testualmente: "La sconfitta della Russia non sarebbe poi così grave. Allora potrebbe davvero avvenire un cambiamento. Ci sono molte nazioni che fanno parte della Russia. Se ci fossero più stati piccoli, la situazione non sarebbe così grave. Non è poi così male se una grande potenza diventa molto più piccola".

    In altre occasioni la Kallas non ha perduto occasione per manifestare la più viscerale russofobia, espressa tra l'altro in una vera e propria campagna contro la Chiesa Russo-Ortodossa, il cui patriarca Evgeny è stato espulso e di cui è stato chiesta la messa al bando in quanto "organizzazione terroristica".
    (Bisogna ricordare che in Estonia circa un quarto della popolazione è russofona e, non da oggi, viene percepita come una cittadinanza di serie B.)

    Rimarchevole anche la rappresentatività democratica della Kallas, che presiede la politica estera UE in quanto premier di un paese con la popolazione del Friuli Venezia Giulia (ma con un PIL inferiore di un terzo).
    Si dirà, però è almeno amata dal suo popolo.
    Forse, ma direi timidamente, visto che da un sondaggio del dicembre scorso il 71% degli estoni ne chiedeva le dimissioni.

    Riassumendo, a capo della "diplomazia" europea, in una fase di potenziale guerra nucleare con la Russia, i vertici europei hanno deciso di porre una figura sostanzialmente priva di legittimazione democratica, patentemente russofoba, e che, come si è espressa, non prende in considerazione alcun piano B nei confronti della Russia: esiste solo il piano A, sconfiggerla.

    Ok, poi per piacere non dite che non vi avevano avvertito. https://t.me/andreazhok/409
    Andrea Zhok, [27 Giu 2024 alle 16:59] La premier estone Kaja Kallas, neonominata responsabile per la politica estera dell'UE al posto di Josep Borrell, in un discorso a fianco dell'uscente presidente della Nato Stoltenberg, si è espressa così sul conflitto russo-ucraino: "Dobbiamo definire la vittoria come il nostro obiettivo in guerra, perché non si può vincere una guerra se la vittoria non è definita come l'obiettivo". Dal che evinciamo, nel caso a qualcuno fosse sfuggito, che siamo già in guerra con la Russia, solo non lo avevamo dichiarato. La premier estone, capo del Partito Riformatore Estone (liberale), non ha peraltro mai fatto mistero delle proprie posizioni. Un paio di mesi fa si era espressa a favore dello smembramento della Russia. Testualmente: "La sconfitta della Russia non sarebbe poi così grave. Allora potrebbe davvero avvenire un cambiamento. Ci sono molte nazioni che fanno parte della Russia. Se ci fossero più stati piccoli, la situazione non sarebbe così grave. Non è poi così male se una grande potenza diventa molto più piccola". In altre occasioni la Kallas non ha perduto occasione per manifestare la più viscerale russofobia, espressa tra l'altro in una vera e propria campagna contro la Chiesa Russo-Ortodossa, il cui patriarca Evgeny è stato espulso e di cui è stato chiesta la messa al bando in quanto "organizzazione terroristica". (Bisogna ricordare che in Estonia circa un quarto della popolazione è russofona e, non da oggi, viene percepita come una cittadinanza di serie B.) Rimarchevole anche la rappresentatività democratica della Kallas, che presiede la politica estera UE in quanto premier di un paese con la popolazione del Friuli Venezia Giulia (ma con un PIL inferiore di un terzo). Si dirà, però è almeno amata dal suo popolo. Forse, ma direi timidamente, visto che da un sondaggio del dicembre scorso il 71% degli estoni ne chiedeva le dimissioni. Riassumendo, a capo della "diplomazia" europea, in una fase di potenziale guerra nucleare con la Russia, i vertici europei hanno deciso di porre una figura sostanzialmente priva di legittimazione democratica, patentemente russofoba, e che, come si è espressa, non prende in considerazione alcun piano B nei confronti della Russia: esiste solo il piano A, sconfiggerla. Ok, poi per piacere non dite che non vi avevano avvertito. https://t.me/andreazhok/409
    T.ME
    Andrea Zhok
    La premier estone Kaja Kallas, neonominata responsabile per la politica estera dell'UE al posto di Josep Borrell, in un discorso a fianco dell'uscente presidente della Nato Stoltenberg, si è espressa così sul conflitto russo-ucraino: "Dobbiamo definire la vittoria come il nostro obiettivo in guerra, perché non si può vincere una guerra se la vittoria non è definita come l'obiettivo". Dal che evinciamo, nel caso a qualcuno fosse sfuggito, che siamo già in guerra con la Russia, solo non lo avevamo dichiarato. La premier estone, capo del Partito Riformatore Estone (liberale), non ha peraltro mai fatto mistero delle proprie posizioni. Un paio di mesi fa si era espressa a favore dello smembramento della Russia. Testualmente: "La sconfitta della Russia non sarebbe poi così grave. Allora potrebbe davvero avvenire un cambiamento. Ci sono molte nazioni che fanno parte della Russia. Se ci fossero più stati piccoli, la situazione non sarebbe così grave. Non è poi così male se una grande potenza diventa molto più piccola".…
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  • CARI AMICI, DAL 1 ° OTTOBRE ALLA GUIDA DELLA NATO, SARA' MARCO RUTTE, OLANDESE, CHE PRENDERA' IL POSTO DELLO STOLTENBERG, CHE HA TENUTO L'INCARICO PER DIECI ANNI. ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA, LA GIA' NOTA URSULA ED ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DI EUROPA, COSTA, MENTRE L'ALTRO,DI CUI NON RICORDO NEANCHE IL NOME, AVRA' UN INCARICO AL CONSIGLIO DI EUROPA !!!! QUADRO COMPLETO, PER CUI, CHI TROVA LA SISTEMAZIONE DI VITA FUORI DALLA ITALIA E DALLA EUROPA, AGISCE CON INTELLIGENZA !!!! BUONA GIORNATA ED UN ABBRACCIO A TUTTI.
    CARI AMICI, DAL 1 ° OTTOBRE ALLA GUIDA DELLA NATO, SARA' MARCO RUTTE, OLANDESE, CHE PRENDERA' IL POSTO DELLO STOLTENBERG, CHE HA TENUTO L'INCARICO PER DIECI ANNI. ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA, LA GIA' NOTA URSULA ED ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DI EUROPA, COSTA, MENTRE L'ALTRO,DI CUI NON RICORDO NEANCHE IL NOME, AVRA' UN INCARICO AL CONSIGLIO DI EUROPA !!!! QUADRO COMPLETO, PER CUI, CHI TROVA LA SISTEMAZIONE DI VITA FUORI DALLA ITALIA E DALLA EUROPA, AGISCE CON INTELLIGENZA !!!! BUONA GIORNATA ED UN ABBRACCIO A TUTTI.
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  • Ringraziamo Biden, STOLTENBERG, MACRON e la VON der Leyen.

    Attacco con missili Atacms su Sebastopoli: "5 morti tra cui 3 bambini". L'ira di Mosca: "Usa responsabili, azione non resterà impunita" - Il Fatto Quotidiano
    el raid, secondo Mikhail Razvozhayev il governatore di Sebastopoli insediato da Mosca, sono tre i morti tra cui due bambini e oltre 100 i feriti...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/23/crimea-attacco-missilistico-a-sebastopoli-3-morti-tra-cui-2-bambini-lira-di-mosca-usa-responsabili-azione-non-restera-impunita/7598136/
    Ringraziamo Biden, STOLTENBERG, MACRON e la VON der Leyen. Attacco con missili Atacms su Sebastopoli: "5 morti tra cui 3 bambini". L'ira di Mosca: "Usa responsabili, azione non resterà impunita" - Il Fatto Quotidiano el raid, secondo Mikhail Razvozhayev il governatore di Sebastopoli insediato da Mosca, sono tre i morti tra cui due bambini e oltre 100 i feriti... https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/23/crimea-attacco-missilistico-a-sebastopoli-3-morti-tra-cui-2-bambini-lira-di-mosca-usa-responsabili-azione-non-restera-impunita/7598136/
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    Attacco con missili Atacms su Sebastopoli: "5 morti tra cui 3 bambini". L'ira di Mosca: "Usa responsabili, azione non resterà impunita" - Il Fatto Quotidiano
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  • FOLLIA ALLO STATO PURO.
    CI VOGLIONO PORTARE in GUERRA!

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/17/la-nato-discute-lo-schieramento-di-piu-armi-nucleari-stoltenberg-serve-mostrare-il-nostro-arsenale-a-russia-e-cina/7589697/
    FOLLIA ALLO STATO PURO. CI VOGLIONO PORTARE in GUERRA! https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/17/la-nato-discute-lo-schieramento-di-piu-armi-nucleari-stoltenberg-serve-mostrare-il-nostro-arsenale-a-russia-e-cina/7589697/
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    La Nato discute lo schieramento di più armi nucleari, Stoltenberg: "Serve mostrare il nostro arsenale a Russia e Cina" - Il Fatto Quotidiano
    "L’obiettivo della Nato è un mondo senza armi atomiche ma finché esisteranno tali armi rimarremo un’alleanza nucleare", ha detto il segretario della Nato
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  • La Nato ci Porta alla Catastrofe. Fermiamola Subito!
    di Fabio Marcelli
    Non passa giorno senza un ulteriore slittamento verso la Terza Guerra mondiale.
    Ora il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha fatto un'altra bella pensata o più probabilmente gli è stata insufflata da qualche membro dell'entourage di Biden, un'idea brillante che potrebbe conficcare l'ennesimo e forse decisivo chiodo sulla bara della pace, mettendo a rischio la civiltà europea e quella mondiale. Si tratta dell'autorizzazione all'Ucraina a colpire il territorio russo cogli armamenti forniti dai Paesi Nato. È cosa che avviene da tempo, ma la dichiarazione di Stoltenberg assume carattere di evidente ostilità e rende i Paesi Nato cobelligeranti a tutti gli effetti, spalancando le porte alla guerra mondiale... VAI ALL'ARTICOLO >>> https://www.conoscenzealconfine.it/la-nato-ci-porta-alla-catastrofe-fermiamola-subito/ ↓↓↓
    🌞La Nato ci Porta alla Catastrofe. Fermiamola Subito!🌞 di Fabio Marcelli Non passa giorno senza un ulteriore slittamento verso la Terza Guerra mondiale. Ora il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha fatto un'altra bella pensata o più probabilmente gli è stata insufflata da qualche membro dell'entourage di Biden, un'idea brillante che potrebbe conficcare l'ennesimo e forse decisivo chiodo sulla bara della pace, mettendo a rischio la civiltà europea e quella mondiale. Si tratta dell'autorizzazione all'Ucraina a colpire il territorio russo cogli armamenti forniti dai Paesi Nato. È cosa che avviene da tempo, ma la dichiarazione di Stoltenberg assume carattere di evidente ostilità e rende i Paesi Nato cobelligeranti a tutti gli effetti, spalancando le porte alla guerra mondiale... VAI ALL'ARTICOLO >>> https://www.conoscenzealconfine.it/la-nato-ci-porta-alla-catastrofe-fermiamola-subito/ ↓↓↓
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    La Nato ci Porta alla Catastrofe. Fermiamola Subito!
    di Fabio Marcelli Non passa giorno senza un ulteriore slittamento verso la Terza Guerra mondiale. Ora il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha fatto un'altra bella pensata o più probabilmente gli è stata insufflata da qualche membro dell'entourage di Biden, un'idea brillante che pot
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  • PUTIN RISPONDE A STOLTENBERG.

    Vladimir Putin ha risposto a Stolteberg dopo l'appello a colpire la Russia:
    "Non so cosa dica il segretario generale della NATO. Quando era Primo Ministro della Norvegia, abbiamo risolto con lui questioni difficili riguardanti il Mare di Barents.
    A quel tempo non soffriva di demenza.
    Anche se è un civile, dovrebbe sapere che le armi di precisione a lungo raggio non possono essere usate senza mezzi di ricognizione spaziale".

    Vladimir Putin responded to Stolteberg after the call to strike Russia:
    "I don't know what the Secretary General of NATO says. When he was Prime Minister of Norway, we resolved difficult issues with him regarding the Barents Sea.
    At the time he did not suffer from dementia.
    Even if he is a civilian, he should know that long-range precision weapons cannot be used without space reconnaissance means."



    #VladimirPutin
    PUTIN RISPONDE A STOLTENBERG. Vladimir Putin ha risposto a Stolteberg dopo l'appello a colpire la Russia: "Non so cosa dica il segretario generale della NATO. Quando era Primo Ministro della Norvegia, abbiamo risolto con lui questioni difficili riguardanti il Mare di Barents. A quel tempo non soffriva di demenza.😂 Anche se è un civile, dovrebbe sapere che le armi di precisione a lungo raggio non possono essere usate senza mezzi di ricognizione spaziale". Vladimir Putin responded to Stolteberg after the call to strike Russia: "I don't know what the Secretary General of NATO says. When he was Prime Minister of Norway, we resolved difficult issues with him regarding the Barents Sea. At the time he did not suffer from dementia. Even if he is a civilian, he should know that long-range precision weapons cannot be used without space reconnaissance means." 👇👇👇 #VladimirPutin
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  • 30 maggio 2024

    PUTIN COME DOVREBBE REAGIRE?
    di Mario Adinolfi

    Oggi e domani a Praga i ministri degli Esteri della NATO si incontrano per discutere una questione cruciale: come avviare la più pericolosa delle guerre verso un cessate il fuoco e il negoziato di pace? No. Sul piatto c’è l’autorizzazione a Kiev per usare le armi NATO per attacchi sul territorio russo a partire dalla città di Krasnodar. Gran Bretagna, Francia, Polonia, Finlandia, Repubblica Ceca, Olanda, Canada, Lituania, Lettonia e Estonia hanno già detto sì. Soprattutto questa è la linea del segretario generale della NATO, Stoltenberg, così come del segretario di Stato USA, Blinken. Sunak e Macron da tempo poi parlano di inviare direttamente i soldati NATO sul campo di battaglia. Ditemi voi come il “cattivo” Putin dovrebbe reagire a questi atti di ostilità militare.
    Noi abbiamo digerito per un biennio la balla dell’invio da parte dell’Italia e dell’Ue “solo di armi di difesa”. Per i primi tre mesi della guerra in Ucraina c’era chi faceva una diretta tv ogni giorno per glorificare la scelta di supportare Zelensky e mostrificare i russi. Le tv e i giornali martellavano ogni giorno su quanto fosse giusta ogni forma di russofobia, hanno cancellato addirittura il diritto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare agli eventi sportivi con la loro bandiera, prossime Olimpiadi comprese. La stessa cosa non accade, ad esempio, per Israele e badate bene che io penso che invece nello sport nessuna bandiera debba essere ammainata, è una grande occasione di dialogo e pace.
    Comunque, l’Italia fornisce da tempo all’Ucraina missili a lunga gittata. Come cittadini non dovremmo saperlo, visto che l’elenco delle armi fornite da noi a Kiev è autorizzato dal Parlamento ma coperto da segreto di Stato. Il ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, si è però fatto sfuggire una dichiarazione: “I missili Storm Shadow sono un’arma straordinaria. L’Inghilterra, la Francia e l’Italia forniscono queste armi per essere utilizzate nella guerra in Ucraina, soprattutto in Crimea. Sono missili che stanno davvero facendo la differenza”. Fanno la differenza perché sono missili a lunga gittata, colpiscono obiettivi a 250 km di distanza. Perfetti per devastare Krasnodar, città russa con oltre un milione di abitanti. Se dovesse accadere, lo ripeto, ditemi come dovrebbe reagire Putin.
    Giorgia Meloni sa che gli italiani non sostengono l’invio di armi all’Ucraina e non vogliono fare la guerra alla Russia. Per questo ora dichiara che “bisogna evitare attacchi che provocherebbero una escalation”. Ci sono le elezioni tra 10 giorni e dunque tocca dare un colpo di freno. Ma se “bisogna evitare attacchi” perché l’Italia fornisce sistemi missilistici che servono solo ad attaccare, non certo a difendersi?
    Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, oggi ha dichiarato: “L'attuazione dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione”. Il tipo di reazione la deciderà Putin, aggiunge Lavrov, inclusa la “deterrenza nucleare”. Allo stesso tempo Lavrov si è detto disposto ad “accelerare” una soluzione politica per il conflitto in Ucraina se “l’Occidente smetterà di fornire armi e Kiev cesserà le ostilità”. Quindi siamo davanti al solito bivio: Putin è come Hitler, un pazzo furioso che se lasciato fare porterà la guerra in tutta Europa? Allora bisogna fargli la guerra come la si fece a Hitler, costò ottanta milioni di morti. Oppure Putin è un nazionalista russo che vuole lo status di grande potenza e non vuole vivere sotto costante minaccia di una NATO ostile che si allarga sempre di più verso i suoi confini. Allora bisogna smettere di fornire armi e cominciare a negoziare la pace, visto che dopo due anni e mezzo è chiaro che Zelensky la guerra non la vince.
    Tutti i partiti da destra a sinistra hanno votato con questo governo o con il governo Draghi il sostegno armato alla guerra alla Russia. Credo sia il motivo principale per non votarli alle elezioni europee, specie i più ipocriti come M5S o il mitico Pd che candida Tarquinio che vuole uscire dalla NATO per poi rimbrottarlo e dire che “non è la linea del partito”. Elly Schlein ha superato con questo davvero i limiti dell’ambiguità indecente. Bisogna inviare un segnale di svolta storica all’Ue e anche per questo indico di votare per la lista Libertà che contiene il simbolo del Popolo della Famiglia, che da anni chiede la pace con una soluzione precisa ricalcata sul modello cipriota. Bisogna imboccare subito la via che noi indichiamo perché l’alternativa ormai è un conflitto mondiale che, viste anche le mosse di Xi Jinping nel Mar della Cina contro Taiwan, rischia di essere davvero dietro l’angolo.
    30 maggio 2024 PUTIN COME DOVREBBE REAGIRE? di Mario Adinolfi Oggi e domani a Praga i ministri degli Esteri della NATO si incontrano per discutere una questione cruciale: come avviare la più pericolosa delle guerre verso un cessate il fuoco e il negoziato di pace? No. Sul piatto c’è l’autorizzazione a Kiev per usare le armi NATO per attacchi sul territorio russo a partire dalla città di Krasnodar. Gran Bretagna, Francia, Polonia, Finlandia, Repubblica Ceca, Olanda, Canada, Lituania, Lettonia e Estonia hanno già detto sì. Soprattutto questa è la linea del segretario generale della NATO, Stoltenberg, così come del segretario di Stato USA, Blinken. Sunak e Macron da tempo poi parlano di inviare direttamente i soldati NATO sul campo di battaglia. Ditemi voi come il “cattivo” Putin dovrebbe reagire a questi atti di ostilità militare. Noi abbiamo digerito per un biennio la balla dell’invio da parte dell’Italia e dell’Ue “solo di armi di difesa”. Per i primi tre mesi della guerra in Ucraina c’era chi faceva una diretta tv ogni giorno per glorificare la scelta di supportare Zelensky e mostrificare i russi. Le tv e i giornali martellavano ogni giorno su quanto fosse giusta ogni forma di russofobia, hanno cancellato addirittura il diritto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare agli eventi sportivi con la loro bandiera, prossime Olimpiadi comprese. La stessa cosa non accade, ad esempio, per Israele e badate bene che io penso che invece nello sport nessuna bandiera debba essere ammainata, è una grande occasione di dialogo e pace. Comunque, l’Italia fornisce da tempo all’Ucraina missili a lunga gittata. Come cittadini non dovremmo saperlo, visto che l’elenco delle armi fornite da noi a Kiev è autorizzato dal Parlamento ma coperto da segreto di Stato. Il ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, si è però fatto sfuggire una dichiarazione: “I missili Storm Shadow sono un’arma straordinaria. L’Inghilterra, la Francia e l’Italia forniscono queste armi per essere utilizzate nella guerra in Ucraina, soprattutto in Crimea. Sono missili che stanno davvero facendo la differenza”. Fanno la differenza perché sono missili a lunga gittata, colpiscono obiettivi a 250 km di distanza. Perfetti per devastare Krasnodar, città russa con oltre un milione di abitanti. Se dovesse accadere, lo ripeto, ditemi come dovrebbe reagire Putin. Giorgia Meloni sa che gli italiani non sostengono l’invio di armi all’Ucraina e non vogliono fare la guerra alla Russia. Per questo ora dichiara che “bisogna evitare attacchi che provocherebbero una escalation”. Ci sono le elezioni tra 10 giorni e dunque tocca dare un colpo di freno. Ma se “bisogna evitare attacchi” perché l’Italia fornisce sistemi missilistici che servono solo ad attaccare, non certo a difendersi? Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, oggi ha dichiarato: “L'attuazione dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione”. Il tipo di reazione la deciderà Putin, aggiunge Lavrov, inclusa la “deterrenza nucleare”. Allo stesso tempo Lavrov si è detto disposto ad “accelerare” una soluzione politica per il conflitto in Ucraina se “l’Occidente smetterà di fornire armi e Kiev cesserà le ostilità”. Quindi siamo davanti al solito bivio: Putin è come Hitler, un pazzo furioso che se lasciato fare porterà la guerra in tutta Europa? Allora bisogna fargli la guerra come la si fece a Hitler, costò ottanta milioni di morti. Oppure Putin è un nazionalista russo che vuole lo status di grande potenza e non vuole vivere sotto costante minaccia di una NATO ostile che si allarga sempre di più verso i suoi confini. Allora bisogna smettere di fornire armi e cominciare a negoziare la pace, visto che dopo due anni e mezzo è chiaro che Zelensky la guerra non la vince. Tutti i partiti da destra a sinistra hanno votato con questo governo o con il governo Draghi il sostegno armato alla guerra alla Russia. Credo sia il motivo principale per non votarli alle elezioni europee, specie i più ipocriti come M5S o il mitico Pd che candida Tarquinio che vuole uscire dalla NATO per poi rimbrottarlo e dire che “non è la linea del partito”. Elly Schlein ha superato con questo davvero i limiti dell’ambiguità indecente. Bisogna inviare un segnale di svolta storica all’Ue e anche per questo indico di votare per la lista Libertà che contiene il simbolo del Popolo della Famiglia, che da anni chiede la pace con una soluzione precisa ricalcata sul modello cipriota. Bisogna imboccare subito la via che noi indichiamo perché l’alternativa ormai è un conflitto mondiale che, viste anche le mosse di Xi Jinping nel Mar della Cina contro Taiwan, rischia di essere davvero dietro l’angolo.
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  • EX UFFICIALE AMERICANO SENZA FILTRI DA CARLSON ▷ "ECCO QUANDO LA RUSSIA COMINCERÀ A DIVERTIRSI"

    Tirano forti venti di #guerra in Europa, soprattutto dopo le dichiarazioni di Jens Stoltenberg.
    Se fino a ora il focus geopolitico si è posato su Gaza, adesso tocca, di nuovo, preoccuparsi di ciò che succede tra #Russia e #Ucraina.
    Il segretario generale della #NATO ha infatti appesantito il clima bellico annunciando un cruciale cambiamento di posizioni.
    "Penso sia giunto il tempo per gli alleati della Nato di eliminare molte delle restrizioni imposte sull'uso delle armi donate all'Ucraina", dice al The Economist. "Negare all'Ucraina la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo renderebbe molto difficile per loro difendersi". Via così il divieto di colpire obiettivi militari russi in territorio nemico. Ora, se ciò dovesse avvenire nella pratica, il rischio escalation si farebbe molto serio, come se la situazione prettamente militare non lo fosse già abbastanza.

    https://youtu.be/8BZ882-x51w?si=q6fYJ_H1bK_ENRYO
    EX UFFICIALE AMERICANO SENZA FILTRI DA CARLSON ▷ "ECCO QUANDO LA RUSSIA COMINCERÀ A DIVERTIRSI" Tirano forti venti di #guerra in Europa, soprattutto dopo le dichiarazioni di Jens Stoltenberg. Se fino a ora il focus geopolitico si è posato su Gaza, adesso tocca, di nuovo, preoccuparsi di ciò che succede tra #Russia e #Ucraina. Il segretario generale della #NATO ha infatti appesantito il clima bellico annunciando un cruciale cambiamento di posizioni. "Penso sia giunto il tempo per gli alleati della Nato di eliminare molte delle restrizioni imposte sull'uso delle armi donate all'Ucraina", dice al The Economist. "Negare all'Ucraina la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo renderebbe molto difficile per loro difendersi". Via così il divieto di colpire obiettivi militari russi in territorio nemico. Ora, se ciò dovesse avvenire nella pratica, il rischio escalation si farebbe molto serio, come se la situazione prettamente militare non lo fosse già abbastanza. https://youtu.be/8BZ882-x51w?si=q6fYJ_H1bK_ENRYO
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  • QUESTA ESTASI MILITARE rischia di PORTARCI ad un CONFLITTO MONDIALE!
    Fermiamoli!

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/27/ucraina-stoltenberg-frena-sulluso-delle-armi-usa-ue-in-russia-decidono-gli-stati-mosca-la-nato-gia-nel-conflitto-e-in-estasi-militare/7564199/
    QUESTA ESTASI MILITARE rischia di PORTARCI ad un CONFLITTO MONDIALE! Fermiamoli! https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/27/ucraina-stoltenberg-frena-sulluso-delle-armi-usa-ue-in-russia-decidono-gli-stati-mosca-la-nato-gia-nel-conflitto-e-in-estasi-militare/7564199/
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    Ucraina: "Istruttori militari francesi presto a Kiev". Stoltenberg frena sull'uso di armi Usa-Ue in Russia. Mosca: "Nato in estasi militare" - Il Fatto Quotidiano
    L’Europa inizia a mettere piede in Ucraina. Non con dei militari da impiegare in combattimento, ma con istruttori che dovranno affiancare le truppe di Kiev in fase di addestramento. Per il momento siamo solo agli annunci, ma dopo un incontro in video-conferenza a cui hanno partecipato anche il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ed …
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