ARRIVA LA QUARTA DOSE, MA TUTTI DIMENTICANO L'USCITA DI BOURLA ▷
“Sappiamo che due dosi di vaccino offrono una protezione estremamente limitata, forse nessuna. Le tre dosi con un richiamo offrono una protezione ragionevole contro l’ospedalizzazione e il decesso ma meno protezione contro l’infezione. Ora stiamo lavorando a una nuova versione dei vaccini, la v1.1. diciamo, che coprirà anche #Omicron, e ovviamente stiamo aspettando di avere risultati finali. Il vaccino sarà pronto a marzo”. Era il 10 Gennaio quando #AlbertBourla, CEO di #Pfizer, affermava la quasi inutilità delle prime due dosi. Il resto lo conosciamo: milioni di vaccini inutilizzati, sieri obsoleti, medicinali a cui vengono riclassificate le scadenze. E intanto si parla di una quarta dose obbligatoria per certe categorie di lavoratori. Poi arriverà il momento della quinta, della sesta...
“Questi dicono tutto e il contrario di tutto, sono impressionato che persone di un ceto culturale elevato si bevano come se nulla fosse queste cose. Poi magari adesso scopri che ci sono persone con tre dosi che hanno avuto il #Covid e dei problemi anche significativi molto più forti di quelli avuti da chi non era vaccinato. E allora cominci ad avere dei dubbi. Eppure, il martellamento è stato molto forte. Ultimamente, durante un convegno, ho fatto una domanda ai presenti: come possono i tre grandi fondi di investimento che controllano la finanza di tutto il mondo accettare che un’entità come l’#Unioneeuropea (che è somma di Nazioni) vada in rovina? Un esperto allora mi ha risposto che all’interno dell’Ue stanno discutendo tra di loro proprio per questo”, sostiene #AlbertoContri, Docente di Comunicazione Sociale.
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E mentre a Bruxelles discutono, dall’altra parte dell’Oceano qualcuno non riesce proprio a evitare gaffe. “Il 94% degli americani è contrario alla ricandidatura di #JoeBiden, io lo capisco: qualche giorno fa aveva il foglio davanti e ha letto anche la nota. Noi abbiamo alla guida del Paese più potente del mondo un poveraccio che fa una cosa del genere, ci rendiamo conto che quello potrebbe schiacciare anche il pulsante delle armi atomiche?”. Di fronte a tutto questo, Contri non ha dubbi: “Tutti dobbiamo capire che la resistenza è resistenza, quindi ognuno di noi dovrebbe assumersi la responsabilità di comunicare ad altri la verità che trapela da questi discorsi”.