Francesca Donato: APPELLO a tutti i governi democratici: non lasciate soli gli italiani
La lotta alla pandemia di Covid-19 in Italia si è trasformata giorno dopo giorno in uno scenario da incubo, dove non solo viene assolutamente mancato l'obiettivo del “ritorno alla normalità”, ma i tassi di infezione hanno raggiunto nuovi record di sempre, mentre le condizioni di vita delle persone sono decisamente peggiorate e la coesione sociale drammaticamente interrotta.
Nonostante l'aggressiva campagna di vaccinazione, che il governo italiano ha portato avanti aggirando ogni obiezione su questioni costituzionali, problemi di sicurezza e impatto sull'intero sistema sanitario, i dati attuali mostrano che la diffusione dell'infezione sia drammaticamente aumentata e l'efficacia di strumenti come il “green pass” nella sua versione base o “super” sia prossima allo zero.
Di fronte al fallimento della sua strategia, il governo continua a dire alla gente che la responsabilità di contagi, nuove restrizioni e malfunzionamenti degli ospedali è dei non vaccinati. Le vaccinazioni obbligatorie sono state imposte a milioni di lavoratori, sia nel settore pubblico che in quello privato, interessando tutte le persone impiegate nel settore sanitario, nel sistema educativo e nella difesa.
Questa falsa narrativa sta alimentando una psicosi diffusa che spinge gli asintomatici a fare frequenti test solo per paura di essere contagiati, mentre i soggetti sintomatici che hanno ricevuto la dose di richiamo non fanno i test per non rischiare il ritiro del “super greenpass”.
Questo certificato ingannevole, infatti, è oggi necessario per accedere non solo a locali, stadi, feste, fiere e convegni, cinema e teatri, ma a partire dal 10 gennaio anche per alberghi e ristoranti, sia all’interno che all’aperto, e tutti i mezzi pubblici, compresi aerei e traghetti.
Secondo l'ultimo decreto, approvato come di consueto dal governo con procedura d'urgenza, escluso il Parlamento, tutte le persone che non sono in possesso di un “super greenpass” saranno escluse dalla società e - se non hanno auto o barca privata - segregate nel loro quartiere o isola.
Il super greenpass viene rilasciato solo alle persone completamente vaccinate - con booster - o ai guariti da non più di sei mesi. Milioni di persone rischiano di essere confinate dal governo, senza altro motivo che non aver ubbidito ad ordini che violano la legge costituzionale.
Nessuna deroga, infatti, è prevista per gli abitanti delle isole, che in Italia sono 7 milioni di persone, il 12% dell'intera popolazione italiana.
Questa folle misura colpirà non solo i non vaccinati, ma anche i vaccinati che non hanno ancora ricevuto il richiamo, dopo 4 mesi dalla seconda dose. A tutte queste persone sarà impedito di lavorare se il luogo di lavoro è lontano da casa, di studiare, di ricevere o prestare assistenza sanitaria, di incontrare i propri parenti o amici.
Questa è la discriminazione più sconvolgente imposta agli esseri umani nella civiltà occidentale negli ultimi 70 anni. La dimensione di questa offesa ai diritti umani degli italiani, pronunciata solo per ragioni politiche, è fuori scala.
In qualità di rappresentante politico dei cittadini italiani, e in particolare dei residenti in Sardegna e Sicilia, chiedo a tutti i governi democratici e alle ONG di intervenire presso il governo italiano, al fine di ottenere il ritiro di tali norme discriminatorie, che violano non solo il Costituzione italiana, ma Trattati Ue e i valori fondamentali europei.
Ho chiesto personalmente le dimissioni ai Presidenti delle Regioni insulari Sicilia e Sardegna, in quanto non hanno fatto nulla per difendere i propri cittadini di fronte a questo attacco del governo nazionale, e migliaia di persone hanno seguito il mio esempio chiedendo loro di dimettersi via e-mail.
Ora abbiamo bisogno di un aiuto dall'estero: nessun cittadino delle isole deve essere lasciato solo, privato della possibilità di lavorare, studiare, ricongiungersi con i propri cari, avere accesso agli ospedali, o semplicemente muoversi liberamente sul territorio italiano ed europeo.
È tempo di agire per ripristinare la giustizia, l'uguaglianza e l'equità per tutti.
L'Italia è il cuore dell'Europa: non lasciatela sanguinare in un mare di indifferenza.
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