IL BARATTO: MEZZE VERITÀ PER GRANDI BUGIE

Chi afferma che “il vaccino ha salvato milioni persone, nessuno lo mette in discussione” non è un nostro alleato ma un nostro nemico, un lupo mascherato da agnello, un infiltrato, un opportunista, un gatekepeer se preferiamo.

Questa non è di sicuro una frase che esce per caso dalla bocca dell’inviata di “Fuori dal coro” Eugenia Fiore (identica a quella detta da Speranza), ma concordata con il suo direttore Mario Giordano, che continua con la tecnica del “un passo avanti e due indietro” che porterebbe di sicuro alla rovina di tutti noi, ma garantirebbe a lui una carriera luminosa.

Tanti sono quelli che si sono concentrati sull’episodio in sé e sui dialoghi tra Speranza e la vittima in carrozzina, non accorgendosi o facendo finta di non accorgersi della frase infame detta dalla giornalista, perché in gran parte fanno parte della stessa cricca collaborazionista e hanno gli stessi obbiettivi e interessi “diversamente criminali”.

Con Speranza non ci può essere nessun dialogo o confronto: sui suoi crimini immani ci sono prove schiaccianti e la sua colpevolezza è manifesta e acclarata e l’unico sbocco che può avere un processo nei suoi confronti, secondo il codice di Norimberga, non può che essere la pena capitale. Il resto sono chiacchiere inutili.
IL BARATTO: MEZZE VERITÀ PER GRANDI BUGIE Chi afferma che “il vaccino ha salvato milioni persone, nessuno lo mette in discussione” non è un nostro alleato ma un nostro nemico, un lupo mascherato da agnello, un infiltrato, un opportunista, un gatekepeer se preferiamo. Questa non è di sicuro una frase che esce per caso dalla bocca dell’inviata di “Fuori dal coro” Eugenia Fiore (identica a quella detta da Speranza), ma concordata con il suo direttore Mario Giordano, che continua con la tecnica del “un passo avanti e due indietro” che porterebbe di sicuro alla rovina di tutti noi, ma garantirebbe a lui una carriera luminosa. Tanti sono quelli che si sono concentrati sull’episodio in sé e sui dialoghi tra Speranza e la vittima in carrozzina, non accorgendosi o facendo finta di non accorgersi della frase infame detta dalla giornalista, perché in gran parte fanno parte della stessa cricca collaborazionista e hanno gli stessi obbiettivi e interessi “diversamente criminali”. Con Speranza non ci può essere nessun dialogo o confronto: sui suoi crimini immani ci sono prove schiaccianti e la sua colpevolezza è manifesta e acclarata e l’unico sbocco che può avere un processo nei suoi confronti, secondo il codice di Norimberga, non può che essere la pena capitale. Il resto sono chiacchiere inutili.
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