SCANDALO VACCINAZIONI REGIONE SICILIA!

"EMERGENZA MORBILLO": STUDENTI SOSPESI PERCHÉ NON VACCINATI. ECCO COSA CI HA RISPOSTO LA REGIONE SICILIA…

Circolare choc in Sicilia: sospensione per tutti gli studenti non vaccinati. "C'è l'emergenza morbillo". Ma, alle nostre domande, il dirigente si auto-smentisce e ci chiede se siamo "no vax…

INONDIAMO COSTORO di EMAIL di INDIGNAZIONE:
Ecco il link al PDF dell'ORDINANZA:
https://lnx.dalcontres.it/wp/wp-content/uploads/2024/03/Nota-n.-7146-del-23-02-24.pdf

Ed ecco i contatti del DIRIGENTE NAZIONALE:

Salvatore Requirez
Dirigente Generale - Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico
Telefono: 091 7079296091 7079255
Email: dirigentegen.dasoe@regione.sicilia.it

Oramai, si sa, tutto viene definito come “un’emergenza” e la soluzione per risolverla è rappresentata dalla vaccinazione. L’ultima, in ordine cronologico, è quella relativa al morbillo.

“Morbillo: allarme epidemia in Gran Bretagna dopo il calo delle vaccinazioni”, titolava il Corriere due giorni fa. “Aumentano i casi di morbillo in Italia. La variante può sfuggire ai test ma non al vaccino”, dichiarava l’Istituto Superiore di Sanità cinque giorni fa.

Qualcuno, nel nostro Paese, sembra essere già sul pezzo, agitando lo spettro di provvedimenti se non si adempie alla vaccinazione. In Sicilia un documento dell’Assessorato della Salute invita le scuole a verificare lo stato vaccinale degli studenti da 0 a 16 anni di età, citando il decreto legge del 2017.

Questo per una presunta “emergenza morbillo”. In realtà, nella regione si registrerebbero 20 casi che però hanno spinto l’Assessorato della Salute ad andare perfino oltre, chiedendo agli istituti quanto segue.

“Tutti i soggetti non correttamente vaccinati, individuati a seguito della verifica effettuata, devono essere sospesi dalla frequenza scolastica e inviati presso lo studio del pediatra e/o il centro di vaccinazione di riferimento, per iniziare e/o completare il ciclo di vaccinazione così come previsto dal calendario vaccinale regionale”
La circolare

Emergenza, controllo dello stato vaccinale e sospensione. Questo, dunque, l’invito del Servizio 4 “Igiene pubblica” ai dirigenti scolastici.

Qualcosa però non torna: esiste davvero un’emergenza? E cosa s’intende per “tutti i soggetti devono essere sospesi”? Sembra infatti essere un’ulteriore restrizione, perché il decreto del 2017 prevede l’accesso a scuola, dalle elementari in poi, seppur prevedendo sanzioni amministrative e l’attivazione di un “percorso di recupero” da parte dell’ASL. Tanto che alcuni istituti hanno precisato che seguiranno la normativa esistente.

Abbiamo chiesto spiegazioni a Mario Palermo, uno dei due dirigenti che ha firmato la circolare. Palermo ci ha confermato la decisione, ammettendo tuttavia che non esiste l’emergenza citata nella circolare e sottolineando la propria autonomia rispetto al Ministero della Salute. Dopodiché, ha ipotizzato fossimo “no vax” soltanto perché abbiamo chiesto qualche chiarimento in più.
L’intervista al dirigente del Servizio che ha firmato la circolare

«Non c’è, in questo momento, un’epidemia in corso perché i casi sono ancora pochi. Però la mia preoccupazione è che potrebbe esplodere se nei luoghi di aggregazione come la scuola ci vanno ragazzi che non sono correttamente vaccinati».

“Tutti i soggetti non vaccinati devono essere sospesi”: cosa significa? In che senso “tutti i soggetti”?
«Nella scuola dell’obbligo (infanzia, primaria e secondaria di primo grado), se non sono correttamente vaccinati con quei 10 vaccini, in teoria non possono frequentare la scuola, tranne coloro i quali sono esentati per altri motivi. Se andiamo a prendere la legge del 2017, è chiarissima. A me risulta che, nei primi anni, ogni istituto mandava l’elenco degli iscritti ma negli ultimi anni non ha funzionato. Sono rimasto deluso dalla risposta del direttore dell’Ufficio scolastico perché pensavo facesse un’indagine, invece lui mi dice che esiste già la legge e che non dubita venga rispettata. Lei dovrebbe scrivere un bell’articolo in cui spiega che è l’unico modo per limitare la diffusione del morbillo, perché purtroppo è ritornato dopo la pandemia. Non perché la pandemia lo ha bloccato ma per la circolazione delle mascherine. Devo dire che l’ho fatto senza una richiesta da parte del Ministero, perché noi ci muoviamo a seguito di richieste del Ministero».

Però il decreto legge Lorenzin prevede l’obbligo fino ai 6 anni, mentre dai 6 ai 16 anni sarebbe prevista una sanzione pecuniaria. Per questo non mi torna il punto “tutti i soggetti vaccinati”.
«Se si rifiutano di essere vaccinati. Il problema è che noi, praticamente, chiediamo: “Non sei vaccinato?” Allora poi la scuola lo deve inviare (lo studente, ndr) al centro di vaccinazione».

Quindi si deve vaccinare per forza… Altrimenti lo sospendete…
«Guardi, la sanzione non l’ha pagata mai nessuno, anche nei primi anni in cui la legge era attenzionata. Perché a noi non interessa fare cassa, a noi interessa fare salute! A noi interessa che il pediatra o il medico vaccinatore riesca a convincere la famiglia che il vaccino è innocuo, perché spesso per il morbillo c’è quella questione annosa, superata, ma che rimane: la correlazione vaccino-autismo, che non ha senso».

Penso però che lei lo sappia che a volte con la vaccinazione ci possano essere degli effetti collaterali. Per questo spesso le famiglie non hanno fiducia nel far vaccinare i propri figli. Magari le famiglie possono vedere questo obbligo come un ricatto. Voi cosa rispondete? Siete determinati con la sospensione qualora non si vaccinassero?
«La sospensione non dobbiamo farla noi ma la scuola. Se non si vogliono vaccinare noi non possiamo fare nulla. La scuola poi deciderà se allontanarli».

Il vostro invito non è anche una forzatura o una violazione della privacy legata alla salute dei bambini?
«Scusi, lei da giornalista non mi deve fare queste domande. A noi quello che interessa è la salute della popolazione. I “no vax” hanno costruito un mondo di falsità. Le ricerche scientifiche sono una cosa e le pubblicazioni dei “no vax” sono un’altra cosa. Hanno creato un problema serio che poteva non consentire il blocco della pandemia. Quando uno deve fare un trattamento sanitario obbligatorio a un figlio ci pensa, però se lei fa dei farmaci, perché c’è una malattia visibile, allora uno fa qualunque cosa. Anche se quella medicina può fare altro danno. Mentre il problema della prevenzione è che noi facciamo un atto sanitario a una persona sana e quindi molti si pongono il problema: “Ma perché devo farlo io, proprio a me deve capitare questa malattia?“ Però quando capita, per esempio la meningite, non c’è il tempo di fare nulla».

Però perché l’obbligo se lei stesso mi ha detto che non c’è un’emergenza morbillo?
«L’obbligo c’è a prescindere».

Fino ai 6 anni, però, se parliamo di sospensione o di decadenza dalla frequentazione.
«E quindi? Non ho capito cosa vuole dire. Lei è un “no vax“?».

Io pongo delle domande, da giornalista, su cose che non mi tornano.
«E io le ho dato le risposte. Punto e basta. Le ho spiegato che la sospensione la fa la scuola. Dovevo accendere l’interesse dell’ufficio regionale scolastico che, in realtà, non si è acceso. Però adesso voglio vedere se ha ragione il direttore dell’ufficio scolastico».

Ecco una parte della telefonata del giornalista di Byoblu. Per guardare il servizio completo vai su

https://www.byoblu.com/2024/03/07/emergenza-morbillo-studenti-sospesi-perche-non-vaccinati-ecco-cosa-ci-ha-risposto-la-regione-sicilia/
SCANDALO VACCINAZIONI REGIONE SICILIA! "EMERGENZA MORBILLO": STUDENTI SOSPESI PERCHÉ NON VACCINATI. ECCO COSA CI HA RISPOSTO LA REGIONE SICILIA… Circolare choc in Sicilia: sospensione per tutti gli studenti non vaccinati. "C'è l'emergenza morbillo". Ma, alle nostre domande, il dirigente si auto-smentisce e ci chiede se siamo "no vax… INONDIAMO COSTORO di EMAIL di INDIGNAZIONE: Ecco il link al PDF dell'ORDINANZA: https://lnx.dalcontres.it/wp/wp-content/uploads/2024/03/Nota-n.-7146-del-23-02-24.pdf Ed ecco i contatti del DIRIGENTE NAZIONALE: Salvatore Requirez Dirigente Generale - Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico Telefono: 091 7079296091 7079255 Email: dirigentegen.dasoe@regione.sicilia.it Oramai, si sa, tutto viene definito come “un’emergenza” e la soluzione per risolverla è rappresentata dalla vaccinazione. L’ultima, in ordine cronologico, è quella relativa al morbillo. “Morbillo: allarme epidemia in Gran Bretagna dopo il calo delle vaccinazioni”, titolava il Corriere due giorni fa. “Aumentano i casi di morbillo in Italia. La variante può sfuggire ai test ma non al vaccino”, dichiarava l’Istituto Superiore di Sanità cinque giorni fa. Qualcuno, nel nostro Paese, sembra essere già sul pezzo, agitando lo spettro di provvedimenti se non si adempie alla vaccinazione. In Sicilia un documento dell’Assessorato della Salute invita le scuole a verificare lo stato vaccinale degli studenti da 0 a 16 anni di età, citando il decreto legge del 2017. Questo per una presunta “emergenza morbillo”. In realtà, nella regione si registrerebbero 20 casi che però hanno spinto l’Assessorato della Salute ad andare perfino oltre, chiedendo agli istituti quanto segue. “Tutti i soggetti non correttamente vaccinati, individuati a seguito della verifica effettuata, devono essere sospesi dalla frequenza scolastica e inviati presso lo studio del pediatra e/o il centro di vaccinazione di riferimento, per iniziare e/o completare il ciclo di vaccinazione così come previsto dal calendario vaccinale regionale” La circolare Emergenza, controllo dello stato vaccinale e sospensione. Questo, dunque, l’invito del Servizio 4 “Igiene pubblica” ai dirigenti scolastici. Qualcosa però non torna: esiste davvero un’emergenza? E cosa s’intende per “tutti i soggetti devono essere sospesi”? Sembra infatti essere un’ulteriore restrizione, perché il decreto del 2017 prevede l’accesso a scuola, dalle elementari in poi, seppur prevedendo sanzioni amministrative e l’attivazione di un “percorso di recupero” da parte dell’ASL. Tanto che alcuni istituti hanno precisato che seguiranno la normativa esistente. Abbiamo chiesto spiegazioni a Mario Palermo, uno dei due dirigenti che ha firmato la circolare. Palermo ci ha confermato la decisione, ammettendo tuttavia che non esiste l’emergenza citata nella circolare e sottolineando la propria autonomia rispetto al Ministero della Salute. Dopodiché, ha ipotizzato fossimo “no vax” soltanto perché abbiamo chiesto qualche chiarimento in più. L’intervista al dirigente del Servizio che ha firmato la circolare «Non c’è, in questo momento, un’epidemia in corso perché i casi sono ancora pochi. Però la mia preoccupazione è che potrebbe esplodere se nei luoghi di aggregazione come la scuola ci vanno ragazzi che non sono correttamente vaccinati». “Tutti i soggetti non vaccinati devono essere sospesi”: cosa significa? In che senso “tutti i soggetti”? «Nella scuola dell’obbligo (infanzia, primaria e secondaria di primo grado), se non sono correttamente vaccinati con quei 10 vaccini, in teoria non possono frequentare la scuola, tranne coloro i quali sono esentati per altri motivi. Se andiamo a prendere la legge del 2017, è chiarissima. A me risulta che, nei primi anni, ogni istituto mandava l’elenco degli iscritti ma negli ultimi anni non ha funzionato. Sono rimasto deluso dalla risposta del direttore dell’Ufficio scolastico perché pensavo facesse un’indagine, invece lui mi dice che esiste già la legge e che non dubita venga rispettata. Lei dovrebbe scrivere un bell’articolo in cui spiega che è l’unico modo per limitare la diffusione del morbillo, perché purtroppo è ritornato dopo la pandemia. Non perché la pandemia lo ha bloccato ma per la circolazione delle mascherine. Devo dire che l’ho fatto senza una richiesta da parte del Ministero, perché noi ci muoviamo a seguito di richieste del Ministero». Però il decreto legge Lorenzin prevede l’obbligo fino ai 6 anni, mentre dai 6 ai 16 anni sarebbe prevista una sanzione pecuniaria. Per questo non mi torna il punto “tutti i soggetti vaccinati”. «Se si rifiutano di essere vaccinati. Il problema è che noi, praticamente, chiediamo: “Non sei vaccinato?” Allora poi la scuola lo deve inviare (lo studente, ndr) al centro di vaccinazione». Quindi si deve vaccinare per forza… Altrimenti lo sospendete… «Guardi, la sanzione non l’ha pagata mai nessuno, anche nei primi anni in cui la legge era attenzionata. Perché a noi non interessa fare cassa, a noi interessa fare salute! A noi interessa che il pediatra o il medico vaccinatore riesca a convincere la famiglia che il vaccino è innocuo, perché spesso per il morbillo c’è quella questione annosa, superata, ma che rimane: la correlazione vaccino-autismo, che non ha senso». Penso però che lei lo sappia che a volte con la vaccinazione ci possano essere degli effetti collaterali. Per questo spesso le famiglie non hanno fiducia nel far vaccinare i propri figli. Magari le famiglie possono vedere questo obbligo come un ricatto. Voi cosa rispondete? Siete determinati con la sospensione qualora non si vaccinassero? «La sospensione non dobbiamo farla noi ma la scuola. Se non si vogliono vaccinare noi non possiamo fare nulla. La scuola poi deciderà se allontanarli». Il vostro invito non è anche una forzatura o una violazione della privacy legata alla salute dei bambini? «Scusi, lei da giornalista non mi deve fare queste domande. A noi quello che interessa è la salute della popolazione. I “no vax” hanno costruito un mondo di falsità. Le ricerche scientifiche sono una cosa e le pubblicazioni dei “no vax” sono un’altra cosa. Hanno creato un problema serio che poteva non consentire il blocco della pandemia. Quando uno deve fare un trattamento sanitario obbligatorio a un figlio ci pensa, però se lei fa dei farmaci, perché c’è una malattia visibile, allora uno fa qualunque cosa. Anche se quella medicina può fare altro danno. Mentre il problema della prevenzione è che noi facciamo un atto sanitario a una persona sana e quindi molti si pongono il problema: “Ma perché devo farlo io, proprio a me deve capitare questa malattia?“ Però quando capita, per esempio la meningite, non c’è il tempo di fare nulla». Però perché l’obbligo se lei stesso mi ha detto che non c’è un’emergenza morbillo? «L’obbligo c’è a prescindere». Fino ai 6 anni, però, se parliamo di sospensione o di decadenza dalla frequentazione. «E quindi? Non ho capito cosa vuole dire. Lei è un “no vax“?». Io pongo delle domande, da giornalista, su cose che non mi tornano. «E io le ho dato le risposte. Punto e basta. Le ho spiegato che la sospensione la fa la scuola. Dovevo accendere l’interesse dell’ufficio regionale scolastico che, in realtà, non si è acceso. Però adesso voglio vedere se ha ragione il direttore dell’ufficio scolastico». Ecco una parte della telefonata del giornalista di Byoblu. Per guardare il servizio completo vai su https://www.byoblu.com/2024/03/07/emergenza-morbillo-studenti-sospesi-perche-non-vaccinati-ecco-cosa-ci-ha-risposto-la-regione-sicilia/
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